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Castello confiscato alla mafia ristrutturato entro il 2025

I lavori di ristrutturazione del castello di Miasino, bene confiscato alla mafia di proprietà della Regione dal 2016, termineranno nella primavera del 2025. Parallelamente verranno avviate le procedure per pubblicare una manifestazione d’interesse necessaria a individuare il soggetto che gestirà il bene, con finalità sociali. È quanto emerso dal sopralluogo, il primo in questa legislatura, della commissione Legalità, presieduta da Domenico Rossi, nella residenza di campagna fatta costruire dai marchesi Solaroli di Briona tra il 1867 e il 1889 tra i comuni di Ameno e Miasino.

“Siamo qui perché la partita dei beni confiscati è fortemente simbolica. Il loro riutilizzo sociale ci ricorda che la lotta alle mafie non può essere delegata solo alle forze dell’ordine e magistratura, ma richiede una rivoluzione sociale e culturale che ci riguarda tutti. Non ci arrenderemo fino a quando il castello non verrà restituito alla collettività, con progetti capaci di produrre economia pulita, cultura e percorsi educativi”, ha spiegato Rossi.
L’assessore al Patrimonio, Gianluca Vignale, ha ricordato che la Regione ha stanziato più di 1,5 milioni di euro per la messa in sicurezza del bene e per rendere fruibile la struttura, con la realizzazione di un ascensore, a tutte le persone con disabilità e difficoltà motorie. È fondamentale – ha ancora sottolineato – accorciare i tempi di concessione perché non deve passare il concetto che un bene confiscato sottragga al territorio le ricadute economiche e sociali che il Castello può avere.
Per il consigliere Gianluca Godio (Fdi) “questa struttura è simbolica per il territorio, ma oggi ci crea qualche preoccupazione. Dovremo capire come trovare l’equilibrio tra la vocazione sociale con la sostenibilità economica per chi gestirà la struttura, ci saranno degli interventi da fare nel parco e nella casa del custode”.
“Va valorizzata la tempistica per valutare ogni incognita e mettere in sicurezza il bene – ha spiegato Annalisa Beccaria (Fi) – per porre al riparo anche i nostri sindaci e non mettere in difficoltà chi gestirà il castello. La sinergia tra i diversi attori darà i propri frutti”.
Al sopralluogo hanno partecipato i consiglieri Elena Rocchi (Lista Cirio), Giulia Marro (Avs), Pasquale Coluccio (M5s), i sindaci di Miasino e Ameno, e diversi amministratori del territorio.

Il 1° Raduno del Volontariato di Protezione Civile

Le volontarie e i volontari di tutto il Piemonte si incontreranno a Torino domenica 20 ottobre 2024 per il 1° Raduno del Volontariato di Protezione Civile.

I gruppi dei volontari di Protezione Civile del Piemonte il 20 ottobre sfileranno per le vie del centro di Torino nell’anno del 30° anniversario della grande alluvione che nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994 colpì le province di Cuneo, Asti e Alessandria, sul Tanaro, e la zona di Vercelli sul Po, causando 68 vittime, decine di feriti e con circa 5500 persone evacuate. Si trattò della prima grande emergenza che coinvolse il Servizio Nazionale della Protezione Civile, istituito nel 1992.


L’evento è organizzato dal Comitato 1° Raduno di Protezione Civile composto dal Coordinamento Regionale del Volontariato di Protezione Civile del PiemonteANPAS Comitato Regionale del PiemonteCroce Rossa Italiana Comitato Regionale del PiemonteCoordinamento delle Sezioni Piemontesi ANACorpo Volontari AIB PiemonteCoordinamento Protezione Civile ANC Regione PiemonteSoccorso Alpino e Speleologico PiemonteseSettore Protezione Civile Regione Piemonte, con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Anci Piemonte e Uncem Delegazione Piemontese.

La sfilata delle volontarie e dei volontari partirà alle ore 10:00 da piazza Arbarello, percorrerà via Cernaia e via Pietro Micca per arrivare in piazza Castello dove, di fronte a via Roma, saranno esposti degli automezzi di Protezione Civile e verrà allestito un palco da cui uno speaker presenterà i vari gruppi di volontari; dopo un giro intorno a Palazzo Madama il corteo passerà davanti alla Prefettura per sciogliersi nei pressi della Piazzetta Reale.

In piazza Castello, davanti alla Prefettura, verranno predisposti i gazebo ed esposti ulteriori automezzi delle diverse organizzazioni di volontariato che compongono il Sistema di Protezione Civile del Piemonte per far conoscere alla cittadinanza, la storia e le attività dei volontari.

 

Programma

Ore 09:00           Piazza Arbarello assembramento ed inquadramento dei volontari e delle volontarie di Protezione Civile

Ore 10:00           Partenza sfilata con percorso da via Cernaia verso via Pietro Micca

Ore 10:30           Arrivo dei primi volontari in piazza Castello

Ore 12:30           Conclusione della manifestazione

 

Torino, 10 ottobre 2024

Un giardino per l’egittologo Schiaparelli

È in programma a Torino venerdì 11ottobre 2024, alle ore 11.00, la cerimonia diintitolazione del giardino compreso tra le vie Caserta, Dronero, Macerata e Savigliano a ricordo di Ernesto Schiaparelli, egittologo e filantropo (Occhieppo Inferiore – Biella, 12.07.1856; Torino, 14.02.1928).

Interverranno la presidente del Consiglio Comunale e della Commissione Toponomastica del Comune di Torino, Maria Grazia Grippo, il presidente della Circoscrizione 4, Alberto Re, il curatore del Museo Egizio di Torino, Beppe Moiso, e il presidente dell’Accademia delle Scienze, Marco Mezzalama. Parteciperà anche Alberto Schiaparelli, pronipote di Ernesto Schiaparelli.

Ernesto Schiaparelli

Autore di numerose pubblicazioni e considerato tra i massimi egittologi a livello internazionale, Schiaparelli compie i suoi studi a Torino, dove consegue la laurea in lettere nel 1878, discutendo una tesi in Egittologia, per poi trasferirsi a Parigi per un corso di specializzazione alla Sorbona. Tali sono le sue competenze nella disciplina, che già nel 1880 diventa direttore della sezione egizia del Museo archeologico di Firenze, per poi passare alla direzione del Museo Egizio di Torino nel 1894 e assumere la carica di Soprintendente alle Antichità del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria nel 1908.

Si dedica con energia al riassetto del museo torinese, ne rinnova gli allestimenti e le sale e, compresa l’importanza delle ricerche sul campo, nel 1903 dà vita alla Missione Archeologica Italiana (Mai): nelle dodici campagne di scavi in Egitto, che lui stesso dirige fino al 1920, raccoglie oltre 30mila reperti di eccezionale valore scientifico e museale con cui arricchisce e integra la collezione Drovetti, fino ad allora principale nucleo di reperti del Museo Egizio. Suoi sono i ritrovamenti della tomba dell’architetto Kha e della consorte Merit, rimasta inviolata, con intatto il corredo funerario e le mummie dei coniugi, conservati oggi al Museo Egizio, e della tomba della regina Nefertari, moglie di Ramesse II, con la decorazione interna quasi intatta.

All’attività archeologica e museale associa quella filantropica: in seguito all’incontro con i Missionari Francescani durante i suoi primi viaggi in Egitto, nel 1886, nasce l’idea di fondare e poi dirigere l’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani (Ansmi), ancora attiva nella gestione di ospedali, scuole e orfanotrofi in molte nazioni europee. Contribuisce inoltre alla creazione dell’Opera Bonomelli per l’Assistenza agli operai emigrati all’estero.

Figura di primo piano a livello nazionale, ricopre la carica di Senatore del Regno dal 1924 al 1928, anno in cui, dopo aver dominato la scena culturale per decenni, malato da tempo, si spegne a Torino.

Gli Alpini in piazza a Torino

Il 12 e 13 ottobre l’Alpinatour farà tappa a Torino, due giornate multisport dedicate ai ragazzi dove saranno in mostra mezzi, materiali ed equipaggiamenti delle Truppe Alpine

Torino, 10 ottobre 2024 – Le Truppe Alpine dell’Esercito in piazza in Piazza Castello a Torino con l’Alpinatour sabato 12 e domenica 13 ottobre, dalle 9.00 alle 17.30, dove la Brigata Alpina “Taurinense” allestirà uno spazio espositivo di mezzi, materiali ed equipaggiamenti in dotazione, rivolto ai giovani.

I visitatori, assistiti da istruttori di alpinismo e sci, potranno cimentarsi nell’arrampicata e con la pista da sci artificiale, mentre militari di diverse specialità mostreranno gli equipaggiamenti e i mezzi di ultima generazione in uso delle Truppe Alpine.

Sabato mattina alle 10.30 una breve cerimonia sancirà l’apertura dell’Alpinatour, mentre domenica alla stessa ora si esibirà la Fanfara della Brigata Alpina “Taurinense”.

Per tutta la durata dell’evento, gli Alpini in armi della “Taurinense” e i “Veci” dell’Associazione Nazionale Alpini saranno a disposizione dei visitatori per rispondere a tutte le domande e curiosità.

L’Alpinatour, al suo secondo appuntamento dopo la tappa di Asiago dello scorso luglio, è un’iniziativa realizzata attraverso la collaborazione tra le Truppe Alpine dell’Esercito e l’Associazione Nazionale Alpini, nata con lo scopo di introdurre i giovani il al mondo militare e delle penne nere, promuovendo le opportunità di arruolamento nell’Esercito Italiano e informando il pubblico sulle attività dell’ANA.

Coldiretti: «abolizione Parco dei 5 Laghi ripensamento su clamoroso pasticcio»

Coldiretti Torino accoglie con favore la notizia della proposta di legge presentata in Consiglio regionale per chiedere l’abolizione della legge istitutiva del parco dei 5 Laghi.

«Apprezziamo che si abbiamo il coraggio di abolire una legge sbagliata per un Parco inutile e costoso, che introduce solo nuova burocrazia e che limita il controllo della fauna selvatica che danneggia l’agricoltura», commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici.

«La scelta di abolire una legge votata con blitz all’ultimo minuto dell’ultima seduta della scorsa legislatura regionale è un atto di ripensamento verso un clamoroso pasticcio suggerito forse guardando più alla scadenza elettorale che agli interessi del territorio».

Intanto, il nuovo Parco non è ancora entrato in funzione e continua ad essere bloccato il contenimento dei cinghiali per colpa del vuoto amministrativo che si è creato con l’istituzione del Parco di valenza provinciale. Questo avrebbe dovuto iniziare ad essere operativo il 1 giugno scorso ma la Città Metropolitana, l’ente che ha in gestione il Parco, non ha ancora terminato gli studi per la redazione dei futuri piani di gestione.

Lite in strada, uomo colpito al petto da uno sparo

Ivrea banchette  (TO) questa mattina attorno alle ore 09.00, un cittadino di origine marocchino over 30, già noto alle forze di polizia, a seguito di un alterco, per strada, ha sparato al petto ad un uomo, ferendolo in maniera fortunatamente non grave; la vittima, ricoverata all’ospedale di Ivrea, non versa in pericolo di vita.

Intervenuti CC di Ivrea e SIS del Nucleo Investigativo di Torino: il presunto autore è stato identificato, individuato ed arrestato dopo un breve inseguimento;
Al momento non si conosce il movente.

Nuova aggressione al personale ospedaliero a Rivoli: esagitato arrestato dai carabinieri

Nuova aggressione al personale medico del Pronto Soccorso “degli infermi” e nuovo arresto dei Carabinieri della Compagnia di Rivoli (TO)
È accaduto la notte scorsa, fra il 7 e l’8 ottobre, a Rivoli (TO): un’ambulanza del 118 ha recuperato un giovane rivolese, trentatreenne, presso la sua abitazione in quanto in stato di alterazione psicofisica, trasportandolo al Pronto Soccorso “degli infermi”: ma giunti in ospedale, quando ormai l’operazione di assistenza sembrava ultimata, sono iniziate le difficoltà. Infatti il giovane, in preda ad un atteggiamento esagitato e violento ha aggredito tutte le persone che gli capitavano a tiro: medici, infermieri e perfino la guardia giurata, per poi fuggire nel cortile e prendere a calci un’autovettura di un infermiere.
È stato inevitabile l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Rivoli (TO) che lo hanno immobilizzato e identificato: l’uomo, già noto alle Forze di Polizia, quando è stato soccorso era di fatto agli arresti domiciliari, dovendo scontare una pena pregressa per furto aggravato.
Così per lui si sono aperte le porte del carcere “Lorusso e Cutugno”, in quanto gravemente indiziato di “violenza e lesioni a pubblico ufficiale, al personale esercente la professione medica e danneggiamento.

Microfoni e telecamere nel giubbotto per superare l’esame della patente: tre in manette

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Due cittadini egiziani, un pakistano e un italiano avevano creato un giro d’affari che consentiva loro notevoli guadagni (3500 euro per ogni persona che accettava) aiutando attraverso microfoni e telecamere nascoste nei giubbotti dei candidati, a superare l’esame della patente. Il traffico illecito è stato scoperto dalla polizia stradale di Torino, Vercelli e Verbania. Sarebbero 40, ora indagati, i partecipanti agli esami che avrebbero accettato il patto illecito. Si tratta di stranieri  che non conoscendo bene l’italiano pensavano di trovare una scorciatoia facile ma costosa per prender la patente. Tre componenti dell’organizzazione sono stati arrestati. Gli esami si tenevano pressi la motorizzazione di Torino.

Usic: “Sparatoria a Banchette, tempestivo intervento dei Carabinieri”

La Segreteria Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC) si congratula con i colleghi della compagnia Carabinieri di Ivrea per il tempestivo e risolutivo intervento.
Nella mattinata di oggi, 10 ottobre 2024, in pieno centro di Banchette, una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia CC di Ivrea è intervenuta a seguito di una sparatoria. Rapidamente giunti sul posto, oltre ad un ragazzo ferito, attinto da un colpo di pistola al petto, hanno notato un auto nera allontanarsi. Dopo un breve inseguimento, nonostante il tentativo di allontanarsi a piedi, l’aggressore è stato prontamente raggiunto ed arrestato.
Il Segretario Generale Regionale, Dott. Leonardo Silvestri, ha dichiarato: “Questo intervento dimostra quanto sia importante tanto la tempestività nell’intervenire, quanto l’acume nel cogliere ogni minimo indizio o movimento sospetto. I Carabinieri di Ivrea hanno mostrato un grande coraggio e un altissimo senso di responsabilità, non esitando a inseguire e fermare l’aggressore, nonostante questo fosse ancora in possesso dell’arma usata pochi minuti prima”.
Lo comunica, in una nota, la Segreteria Regionale Piemonte e Valle d’Aosta dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC).