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In ritardo causa neve altre 40 mila dosi di vaccino per ospedali e rsa

Dopo il successo del V-Day si proseguirà con la vaccinazione del personale delle aziende sanitarie e di ospiti e operatori delle Rsa

Come confermato dal Ministero della Salute,  in Piemonte verranno consegnate altre 40 mila dosi del vaccino anti Covid con cui si proseguirà la campagna di vaccinazione avviata in modo simbolico, in occasione del V-Day europeo. L’arrivo delle dosi potrebbe subire ritardi nel trasporto, a causa della neve.

41 scatole in tutto (ogni scatola contiene 975 dosi) che verranno distribuite agli hub territoriali per continuare con la somministrazione del vaccino al personale delle aziende sanitarie e agli operatori e ospiti delle RSA, che rappresentano i destinatari della Fase 1 della vaccinazione.

In tutto 195 mila persone in Piemonte, 2/3 delle quali hanno già manifestato la propria volontà di adesione.

«Riceveremo circa 40 mila dosi a settimana per completare la Fase 1 della campagna vaccinale – spiega l’assessore alla Sanità della Regione Luigi Genesio Icardi -. La macchina organizzativa è già pronta per riceverle ed è stata testata con ottimi risultati nella giornata di ieri».

Per il territorio di Alessandria sono in arrivo 5 scatole e 4875 dosi destinate agli ospedali di Alessandria, Casale, Novi Ligure e Tortona e alle RSA.

Per il territorio di Asti 3 scatole e 2925 dosi destinale al Cardinal Massaia di Asti, all’ospedale di Nizza e alle RSA.

Per il territorio di Biella 2 scatole e 1950 dosi destinate all’Ospedale degli infermi e alle RSA.

Per il territorio di Cuneo 6 scatole e 5850 dosi destinate al Santa Croce e Carle e agli ospedali di Mondovì, Savigliano, Verduno e alle RSA.

Per il territorio di Novara 3 scatole e 2925 dosi destinate al Maggiore della Carità, all’ospedale di Borgomanero, all’Asl e alle RSA.

Per il territorio di Torino 18 scatole e 17.550 dosi: in particolare 9 scatole e 8775 dosi per gli ospedali e le RSA di Torino città e altre 9 scatole e 8775 dosi in tutto destinate a Chivasso, Ciriè, Ivrea, Moncalieri, Orbassano, Pinerolo e Rivoli.

Per il territorio del Vco 2 scatole e 1950 dosi destinate agli ospedali di Domosossola e Verbania e alle RSA.

Per il territorio di Vercelli 2 scatole e 1950 dosi destinate al Sant’Andrea, all’ospedale di Borgosesia e alle RSA.

«Arriveranno direttamente negli hub territoriali – commenta Vincenzo Coccolo, commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte – e il personale del sistema regionale di Protezione civile provvederà a consegnare le dosi necessarie ai presidi sanitari territoriali e alle RSA, come già accaduto ieri con puntualità e precisione in occasione del V-Day. In due ore le dosi sono state recapitate in tutti i punti vaccinali individuati a Torino e nelle province».

Sono state 910, in particolare, le dosi giunte in Piemonte per dare il via alla campagna di vaccinazione anti Covid. La somministrazione è stata completata in modo regolare e senza difficoltà in tutti i 10 punti individuati sul territorio per il primo V-Day europeo della storia. 710 dosi sono state inoculate al personale dei 7 ospedali più grandi della regione: 490 vaccini a Torino all’Amedeo di Savoia (220), Città della Salute (90), Mauriziano (90) e San Giovanni Bosco (90) e altri 260 vaccini negli ospedali di Alessandria (90), Cuneo (80) e Novara (90).

Le altre 160 dosi sono state invece somministrate a ospiti e operatori di tre Rsa pubbliche a Rodello, Asti  e Novara.

«Stiamo lavorando con il Ministero della Salute per risolvere a livello nazionale il problema del consenso informato per gli ospiti delle Rsa che non hanno un rappresentante legale, ma sono in una situazione di cosiddetta “incapacità naturale” – spiega il commissario dell’Area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo -. Il tema è complesso, ma estremamente importante e delicato se pensiamo che solo in Piemonte coinvolge 10 mila persone accolte nelle nostre residenze socio assistenziali, che se questa criticità non verrà risolta non potranno essere vaccinate».

In 15 nel bar, chiuso per cinque giorni

Nell’ambito dei controlli del territorio disposti dal Comando Provinciale, finalizzati al contrasto di furti e rapine e intensificati in questo periodo per vigilare sul rispetto della normativa anti covid, i Carabinieri hanno arrestato due persone e ne hanno denunciate altrettante.

In particolare a Torino, nel corso di un servizio organizzato dalla Compagnia di Mirafiori, i militari del Nucleo Radiomobile hanno arrestato, in via Melchiorre Gioia nel centro città, un 43enne italiano per tentato furto aggravato. L’uomo, colto mentre stava rovistando all’interno di una autovettura parcheggiata sulla pubblica via, ha tentato di fuggire a piedi venedo immediatamente immobilizzato dai motociclisti dell’Arma. Sono stati inoltre denunciati altri due cittadini italiani. Il primo è stato bloccato all’interno di un supermercato che tentava di rubare dei generi alimentari e il secondo, durante un controllo su strada, è stato trovato in possesso di un manganello telescopico. Infine è stato chiuso per 5 giorni un bar all’interno del quale erano intente a consumare circa 15 persone, in violazione della normativa anticovid che in queesto periodo prevede per gli esercizi commerciali della ristorazione esclusivamente la possibilità dell’asporto.
A Trofarello, nell’hinterland torinese, i carabinieri della Compagnia di Moncalieri hanno arrestato un pensionato italiano di 62 anni per maltrattamenti in famiglia. I militari lo hanno bloccato nella propria abitazione dopo che aveva percosso prima la moglie, una donna di 54 anni, che è stata costretta a ricorrere alle cure mediche, e successivamente il figlio, studente 22enne. Il ragazzo è stato vittima della violenza del padre in quanto reo di aver provato a chiamare i soccorsi. Fortunatamente la mamma, nel frattempo rifugiatasi da una vicina, è riuscita ad allertare i carabinieri che sono prontamente intervenuti.

Il Comune di Volpiano ha ricordato l’ex sindaco Conterio

Il Consiglio comunale  dedicato all’approvazione del bilancio L’assessore Panichelli: “Intendiamo sostenere i servizi sociali e l’istruzione”

Il Consiglio comunale di Volpiano, riunitosi lunedì 28 dicembre, si è aperto con il ricordo di Gianfranco Conterio, sindaco di Volpiano dal 1988 al 1997, morto il 25 dicembre all’età di 78 anni. Nelle parole del sindaco Emanuele De Zuanne, del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Richiardi e della consigliera Monica Camoletto, sono state evidenziate le caratteristiche di un uomo molto impegnato per la comunità, sia come medico che come amministratore pubblico, tollerante e, al contempo, estremamente schietto nell’esprimere le proprie convinzioni; Gianfranco Conterio è stato l’ottavo sindaco di Volpiano dal secondo Dopoguerra e il primo a essere eletto direttamente dai cittadini.

La seduta è stata in gran parte dedicata all’approvazione del bilancio di previsione 2021/2023 e agli atti connessi, a partire dal Documento unico di programmazione (Dup). L’assessore al Bilancio Giovanni Panichelli ha sottolineato gli effetti economici della pandemia sui conti degli enti locali e il sostegno dato dal governo attraverso un fondo di 3,5 miliardi di euro, successivamente rifinanziato, per consentire alle amministrazioni di affrontare le difficoltà e che ha significato per il Comune di Volpiano un contributo di oltre 700mila euro.

Nel dettaglio, il bilancio di previsione 2021/2023 del Comune di Volpiano, l’ultimo di questa amministrazione, trova il punto di equilibrio a 17 milioni e 871mila euro, con 2 milioni di euro destinati ai servizi socialiun milione e mezzo all’istruzione e alla mobilitàun milione per sviluppo sostenibile e ambiente732mila per sicurezza ordine pubblico e 460mila per beni e attività culturali. «L’intenzione dell’amministrazione – ha sottolineato Panichelli – è sostenere il più possibile gli aspetti sociali e l’istruzione, in linea con quanto fatto negli anni precedenti».

Non sono state apportate modifiche né all’addizionale comunale Irpef, mantenendo gli attuali scaglioni e l’esenzione per i redditi inferiori a 10mila euro, né all’Imu, che il legislatore ha previsto sia ora comprensiva anche della Tasi, né alle tariffe dei servizi pubblici a domanda individuale. Su quest’ultimo punto, l’assessore Panichelli ha riportato i dati del portale OpenCivitas, che mette a confronto la spesa e la tipologia dei servizi erogati dagli enti locali italiani, che evidenziano «per Volpiano una qualità nettamente superiore alla media, con valore complessivo pari a otto in una scala da uno a dieci, e dieci per quanto riguarda il settore sociale e l’asilo nido».

Dice di essere positivo al Coronavirus per sfuggire al controllo di Polizia

Arrestato per resistenza, minacce, lesioni a P.U. e danneggiamento di una Volante

Nella tarda serata di mercoledì,  alcune pattuglie di Polizia sono intervenute per la segnalazione di un rissa in atto in Largo Nicola Fabrizi. Sul posto, all’arrivo degli agenti era presente solo un cittadino marocchino di 29 anni che si mostrava insofferente al controllo, ed offendeva i poliziotti dicendo loro che quella era zona sua e di andarsene. Il ventinovenne iniziava ad asserire di essere positivo al coronavirus e scagliava una testata contro un albero lì presente, probabilmente allo scopo di impressionare gli agenti ed evitare in tal modo di essere controllato. Inoltre, opponeva una forte resistenza all’operato dei poliziotti, provocando una contusione al polso ad uno di loro e tentava anche di appiccare il fuoco alla Volante del comm.to Barriera Milano con un accendino.

Gli accertamenti condotti su di lui facevano emergere che era negativo al Coronavirus, pertanto si trattava di una menzogna per sottrarsi al controllo. E’ stato arrestato per  resistenza, minacce, danneggiamento aggravato e lesioni a P.U.

 

Torino torna in zona arancione

Da lunedì 28 dicembre il Piemonte così come tutta l’Italia passa in zona arancione nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio.

Invece il 31 dicembre e l’1, 2, 3, 5 e 6 gennaio si torna in zona rossa, mentre  tra il 31 dicembre e il primo gennaio il coprifuoco sarà prolungato alle 7 del mattino.

Nei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio è possibile spostarsi liberamente, fra le 5 e le 22 all’interno del proprio Comune ed è possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali. Si può  anche, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, in un Comune diverso dal proprio, sempre soltanto all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 al massimo per due persone. Le persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono.

Sempre nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, è possibile, per chi abita  in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia e quindi anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali. Sarà possibile spostarsi, anche tra Comuni di aree differenti, per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore oppure per condurli presso di sè.

I ristoranti e le altre attività di ristorazione, bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti solo per la vendita da asporto, dalle 5 alle 22 e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario. I negozi possono restare aperti fino alle 21. Le attività commerciali al dettaglio si svolgeranno solo a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano dilazionati e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto.

Consentito entrare in chiesa, dalle 5 alle 22, e assistere alle funzioni religiose, consentite le passeggiate e le attività motorie, sempre dalle 5 alle 22. È possibile accedere a  parchi e giardini pubblici all’interno del proprio Comune o, in assenza di questi, quelli in un Comune limitrofo più vicini a casa, salvo diverse specifiche disposizioni delle autorità locali, nel rigoroso rispetto del divieto di assembramento.

È consentito  spostarsi anche tra aree territoriali diverse per partecipare a funerali di parenti stretti e di un unico parente rimasto, sempre nel rispetto di tutte le misure di prevenzione e sicurezza.

Recarsi nelle seconde case all’interno della stessa Regione è sempre possibile durante il periodo delle feste,  dal 24 dicembre al 6 gennaio.

 

 

 

Pensioni in pagamento alle poste

POSTE ITALIANE: IN PROVINCIA DI TORINO LE PENSIONI DI GENNAIO IN PAGAMENTO DAL 28 DICEMBRE NEL RISPETTO DELLE NORME ANTI-COVID

Per chi ha scelto l’accredito, ritiro possibile dai 202 ATM Postamat della provincia Turnazione in ordine alfabetico per chi ritira in contanti negli uffici postali

 

Torino, 23 dicembre 2020 – Poste Italiane comunica che in provincia di Torino le pensioni del mese di gennaio verranno accreditate a partire da lunedì 28 dicembre per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dai 202 ATM Postamat disponibili in provincia, senza bisogno di recarsi allo sportello.

 

In funzione della diffusione del virus Covid-19, l’Azienda ricorda l’esigenza di agire con responsabilità nel rispetto delle indicazioni delle autorità.

In tal senso, la volontà di continuare a garantire un servizio essenziale per la vita del nostro Paese, coniugata con la necessità di tutelare la salute di clienti e dipendenti, impone l’adozione di provvedimenti rispondenti alle disposizioni normative attualmente in vigore.

 

Pertanto, coloro che non possono evitare di ritirare la pensione in contanti in un Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal seguente calendario che potrà variare a seconda del numero di giorni di apertura dell’ufficio postale di riferimento:

 

I cognomi                   dalla A alla C lunedì 28 dicembre

dalla D alla G martedì 29 dicembre

dalla H alla M mercoledì 30 dicembre

dalla N alla R giovedì mattina 31 dicembre

dalla S alla Z   sabato mattina 2 gennaio.

 

 

Poste Italiane ricorda che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.

 

Poste Italiane comunica inoltre che in 120 uffici postali della provincia di Torino è possibile prenotare il proprio turno allo sportello tramite WhatsApp. Richiedere il ticket elettronico con questa modalità è molto semplice: basterà memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715 e seguire le indicazioni utili a conseguire la prenotazione del ticket. Per gli uffici abilitati alla prenotazione su WhatsApp, è stata riattivata anche la possibilità di prenotare il proprio turno allo sportello da remoto direttamente da smartphone e tablet utilizzando l’app “Ufficio Postale” oppure da pc collegandosi al sito poste.it, senza la necessità di registrarsi. Negli uffici postali con possibilità di prenotazione “a distanza”, è inoltre possibile tornare ad attendere il proprio turno allo sportello all’interno dei locali.

 

Per conoscere gli uffici abilitati alla prenotazione del ticket da remoto e per ulteriori informazioni, è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

Civich in azione per la “spesa solidale”

Come nel primo lockdown, il personale della Polizia Municipale, di fronte alla pandemia e al pericolo di contagio non si è mai fermata, anzi, ha intensificato le ore di lavoro, così come hanno fatto le altre categorie di lavoratori a servizio della comunità, dottori, infermieri, Forze dell’Ordine, Protezione Civile.

Il “Gruppo Spesa Solidale”, gruppo di lavoro costituito su base volontaria nato per volere del Comandante Bezzon e deputato alla risoluzione delle necessità più impellenti e gravose dei cittadini torinesi, si è reso nuovamente protagonista con aiuti concreti rivolti alle famiglie bisognose.

Come già avvenuto in occasione della prima chiusura forzata, oltre alle attività volte ad accogliere, informare e supportare i cittadini nell’affrontare il disagio provocato dalla pandemia, gli agenti della Polizia Municipale del “Gruppo Spesa Solidale”, hanno prestato la propria opera, affiancando i volontari presso la mensa gestita dalla Parrocchia di S. Alfonso, accogliendo le tante persone bisognose di un pasto caldo e di un luogo dove sentirsi sicure e protette e accompagnato le persone anziane in banca per il ritiro della pensione.

Non solo, poco più di un mese fa, sul nascere della nuova ondata pandemica, il Comandante Bezzon, con un’email inviata a tutto il personale di Polizia Municipale, ha sensibilizzato e invitato a partecipare, ognuno per le proprie possibilità, alla nuova donazione di generi alimentari da devolvere alle famiglie inserite negli elenchi dei Servizi Sociali.

L’invito ha sortito l’effetto sperato e, immediatamente, si è innescata l’ennesima gara di solidarietà in cui, ognuno con fondi propri, gli agenti, i funzionari e i dirigenti hanno acquistato e donato prodotti alimentari per le persone bisognose.

Per diversi giorni, il Comando di Via Bologna 74 è stato un via vai di persone, in divisa e non, carichi di borse della spesa da portare al settimo piano, luogo in cui è stato allestito il punto di ricezione e catalogazione delle merci.

Venerdì mattina, gli agenti del Nucleo di Prossimità hanno trasportato i prodotti al centro di raccolta della Città ubicato in via San Marino.

In poco più di 30 giorni sono stati raccolti generi alimentari di prima necessità, che nei prossimi giorni verranno distribuiti alle famiglie in difficoltà, consistenti in: 415 chili di pasta, 90 Kg di riso, 230 lattine pelati, 250 lattine di legumi, 104 lattine di tonno, 127 confezioni di biscotti e brioche, 120 omogeneizzati, 30 kg di farina.

La Polizia Municipale continuerà il proprio impegno sociale al fianco delle famiglie in difficoltà, offrendo la propria collaborazione e sostegno ad una rete di Supermercati che ha offerto le proprie sedi per effettuare una raccolta alimentare attraverso i propri clienti, continuando in tal modo a rifornire gli snodi solidali.

Il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, si dice molto orgoglioso, ma non meravigliato della grande generosità e solidarietà messa in campo, ancora una volta, da tutto il Corpo del Vigili a favore dei cittadini più bisognosi. “Sono molto contento e stupito, anche se non meravigliato, di vedere con quanta generosità tutto il Corpo di Polizia Municipale abbia partecipato a questa nuova gara di solidarietà in favore delle persone meno fortunate. Questo spirito e questa sentita partecipazione verso i cittadini più fragili incarnano in pieno quello che è lo spirito contenuto nel nostro motto ‘per servire e per proteggere’. E’ questo che siamo.  Oggi più che mai dobbiamo essere vicini ai cittadini. Oltre a tutte le attività istituzionali a cui siamo comandati ogni giorno, continueremo a sostenere questo genere di iniziative con tutti i mezzi di cui disponiamo, confidando sempre nella grande generosità di questi uomini”.

Vaccini, Appendino: “Un giorno importante per Torino e per il Paese”

La sindaca Chiara Appendino commenta il Vaccine Day tenutosi anche a Torino: “è un giorno importante. Per Torino come per tutto il Paese”

“All’ospedale Amedeo di Savoia, – commenta la sindaca –  abbiamo assistito alle prime somministrazioni della campagna vaccinale contro il Covid19. Che è iniziata  in tutta Europa.

Il Governo ha rispettato l’impegno che aveva preso e i vaccini sono arrivati entro l’anno.”

Aggiunge Appendino: “Si tratta, dopo tanti mesi di sofferenza, di una luce sempre più nitida verso la fine di questa pandemia. Il percorso da fare è ancora lungo e, proprio in questi mesi, dovremo tenere alta la guardia con tutte le precauzioni che abbiamo imparato a conoscere. Ma il ritorno alla normalità si fa sempre più concreto.

Tra i vari compiti delle Istituzioni vi è quello di essere quanto più chiare e trasparenti possibile nelle comunicazioni relative alla vaccinazione, così da dare ai cittadini tutte le informazioni che, legittimamente, chiedono.”

Secondo la sindaca “I torinesi e gli italiani si sono dimostrati profondamente responsabili, nella stragrande maggioranza dei casi. Sono certa che, con l’aiuto delle Istituzioni, continueranno ad esserlo.
Tuttavia, ci tengo a sottolinearlo, questo dovrà essere un impegno comune. Nel 2020, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, la corretta informazione, fondata, verificata, nell’interesse del bene comune, è anche una responsabilità di ogni singolo cittadino.”

Conclude Appendino: “Alla Politica, poi, il compito di unirsi, oggi più che mai, verso l’obiettivo comune, che l’uscita dalla crisi, non solo sanitaria, ma anche economica e sociale. Non è tempo di beghe, di sterili polemiche e di posizioni di bandiera. È tempo di dimostrare agli italiani che la Politica è in grado di dare risposte concrete alle priorità del Paese.

Un ringraziamento all’infettivologo, Prof. Di Perri, il primo ad essere stato sottoposto al vaccino. A chi ha lavorato per arrivare a questo ulteriore step verso la sconfitta del virus e, come sempre, a tutto il personale medico che è sempre stato, è e continuerà ad essere in prima linea. Andiamo avanti.”

Colpito da mandato di arresto europeo viene arrestato dalla Squadra Volanti

I fatti accaduti il giorno di Natale

Venerdì pomeriggio una chiamata al 112 NUE segnala la presenza di un soggetto in corso Svizzera intento a rovistare all’interno di un’autovettura parcheggiata. Grazie alla descrizione fornita, gli agenti della Squadra Volanti giunti sul posto individuano immediatamente l’uomo, un cittadino macedone di 36 anni. Questi viene rintracciato nei pressi del veicolo in questione che, all’arrivo degli operatori, si presenta con il finestrino abbassato e l’interno rovistato. Appurato l’ammanco di alcune monete dal vano portaoggetti, il trentaseienne viene fermato. In fase di accertamenti emergono numerosi precedenti di Polizia a carico dell’uomo ed un ordine di esecuzione emesso dalle autorità macedoni per traffico di sostanze stupefacenti con una pena di 3 anni da scontare.

Scattate le manette per lo straniero che è stato tradotto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

Le prime vaccinazioni negli ospedali e nelle rsa scelte per il VaxDay

E’ iniziato in Piemonte il VaxDay, la giornata con la quale l’Unione Europea intende dare il via simbolico alla vaccinazione anti-Covid.

Le 910 dosi del vaccino della Pfizer/Biontech destinate al Piemonte sono state consegnate all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino dalle Forze armate, incaricate del trasporto dall’Istituto Spallanzani di Roma ed inserite in cryo-box, borsa che consente di mantenerlo ad una temperatura tra i 2 e gli 8°, unitamente ai materiali per la somministrazione (siringhe, aghi, diluenti).

Il personale dell’Amedeo di Savoia, punto di concentrazione del Piemonte, ha provveduto alla  suddivisione delle quantità assegnate alle 10 strutture individuate per la partenza simbolica della campagna vaccinale, dove la consegna delle fiale è stata affidata alla Protezione civile regionale.

In mattinata inizio delle vaccinazioni anche alle Molinette, al Mauriziano e al San Giovanni Bosco di Torino.

Si prosegue nel resto del Piemonte con inizio alle ore 12:

– ad Asti nella casa di riposo “Città di Asti” (presenti il vicepresidente della Regione Fabio Carosso e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi);

– ad Alessandria nell’ospedale SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo (presenti gli assessori regionali Vittoria Poggio e Marco Protopapa);

– a Cuneo nell’ospedale Santa Croce e Carle (presente l’assessore Luigi Genesio Icardi);

– a Rodello (CN) nella Rsa La Residenza (presente il presidente Alberto Cirio con Marco Brunetti, vescovo di Alba e delegato della Conferenza episcopale piemontese per la Pastorale della salute);

– a Novara nell’ospedale Maggiore della Carità e poi alle 13 nella Rsa De Pagave (presente l’assessore Matteo Marnati).

 

ll programma del Vax Day

Si è iniziato alle ore 9 nell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, alla presenza dell’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi, del commissario generale dell’Unità di Crisi Vincenzo Coccolo, del commissario dell’Area giuridico-amministrativa dell’Unità di Crisi Antonio Rinaudo, del direttore dell’Asl Citta di Torino Carlo Picco e del responsabile delle Malattie infettive dell’Amedeo di Savoia, Giovanni Di Perri, che è stato il primo vaccinato, seguito dalla dott.ssa Valeria Ghisetti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia.