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Settantenne ruba portafogli in farmacia

Mercoledì mattina, un uomo acquista in una farmacia di Via Sanremo alcuni prodotti ed esce dall’esercizio.

Ben presto si rende conto di aver dimenticato il portafogli sul bancone del negozio e ritorna. Lì, però, riscontra che il portafogli non c’è più; qualcuno lo ha portato via.

La visione delle immagini del sistema di videosorveglianza permettono di appurare che a impossessarsi del portafogli è stata, pochi minuti dopo l’uscita dalla farmacia della vittima, una settantenne italiana la quale, dopo essersi guardata attorno ha preso e occultato quanto dimenticato dal malcapitato. La donna, però, ha fatto degli acquisti fornendo il codice fiscale, cosa che permette agli agenti del Commissariato Mirafiori di rintracciarla. La settantenne, residente nel quartiere, ammette le proprie responsabilità, giustificando il gesto con le difficoltà economiche attraversate e riferendo di aver già speso il denaro per fare la spesa.

La “mappa” dei cantieri a Venaria

Le Opere in cantiere nel periodo Gennaio – Febbraio 2021

Prosegue lo svolgimento dei progetti del settore Lavori Pubblici in città. La programmazione segue le tempistiche sin qui pianificate dall’Amministrazione comunale.

Per quanto concerne la realizzazione del bando “Venaria fa centro in Periferia – Valorizzazione del sistema di accessibilità e delle connessioni – Manutenzione straordinaria del suolo pubblico 3”, comunichiamo che, con Verbale n. 16 del 16/11/2020 sono stati approvati i seguenti lavori:

–      rifacimento dei tratti di pavimentazioni bituminose maggiormente deteriorati nelle seguenti viabilità:

–      corso Giuseppe Garibaldi in corrispondenza dell’intersezione con viale Industrie e altri tratti ammalorati;

–      corso Niccolò Machiavelli tratto da via Guarini a via Barbi Cinti;

–      via Verga;

–      via Piave;

–      marciapiede prospiciente la scuola 8 Marzo in via Giolitti;

–      realizzazione di un nuovo passaggio rialzato per la moderazione della velocità in via Barbi Cinti, corrispondenza di via Giolitti e scuola 8 Marzo.

Invece, specificatamente per il progetto “Venaria fa centro in periferia” – Riqualificazione sistema aree mercatali e viabilità di collegamento con i quartieri” – Presa d’atto Modifiche N.1 al progetto esecutivo dell’opera,

con Verbale N. 58 del 21/12/2020 sono stati approvati i seguenti ulteriori interventi:

–      rifacimento parapetto metallico presso la passerella Mazzini;

–      realizzazione di nuovi passaggi rialzati per la moderazione della velocità in corrispondenza di corso Puccini e via Trucchi.

Proseguono i lavori sulle piazze De Gasperi e Nenni, per il completamento delle sistemazioni delle aree mercatali: opere di illuminazione pubblica e impianti elettrici e completamento pavimentazioni e percorsi pedonali.

Per quanto riguarda la Pista ciclabile collegamento tra Spina Reale e Biciplan Collegno:

entro il mese di Aprile sarà completata la pista ciclabile, lungo via Iseppon – corso Machiavelli – collegamento tra Torino e Druento, con realizzazione delle pavimentazioni, tracciamento nuovi stalli sosta laterali, eliminazione barriere architettoniche e messa in sicurezza degli attraversamenti.

Sono in uno stato significativo di avanzamento, i lavori che interessano tutta l’area del Progetto Movicentro.

I seguenti lavori in corso, saranno completati entro il mese di Settembre 2021:

–      realizzazione pavimentazioni spazi pubblici lungo viale Roma;

–      completamento delle opere sulla Passerella di via Filzi;

–      riqualificazione delle facciate della Stazione Ferroviaria;

–      realizzazione dei percorsi pedonali secondo i principi Design for All;

–      completamento opere a verde;

–      realizzazione nuove pensiline per sosta bus;

–      sistemazione degli accessi al Parco della Corona Verde;

–      posizionamento nuovi ascensori di collegamento con i binari ed il parcheggio;

–      sistemazione interna della Stazione.

Dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Di Bella «Un cronoprogramma che stiamo portando avanti secondo le tempistiche, con gli Uffici che lavorano alacremente e le ditte in appalto che eseguono il loro mandato, con solerzia e professionalità. Molto c’è ancora da fare, ma l’orientamento è evidente: dare un volto nuovo a una Venaria che cambia e che, con la restituzione alla cittadinanza di queste Opere Pubbliche, diventerà una città con una migliore mobilità interna e più moderna».

Infine, si segnala che i ponti in legno lamellare che versano in stato di avanzato degrado, realizzati oltre 15 anni fa, e che dovranno essere sostituiti, sono cinque, di cui uno vicino alla passerella Mazzini, uno in via Amati e tre in Corona Verde. I relativi ripristini sono inseriti tra i lavori di Manutenzione del Suolo 4, che saranno avviati nel 2021 e che oggi sono in fase di progettazione esecutiva.

 

Spacciatore arrestato dopo una lunga fuga a piedi

Inseguimento tra le vie di San Salvario

Ha cercato in ogni modo di fuggire agli agenti e sottrarsi all’arresto, fino a nascondersi in una impalcatura e a spintonare un poliziotto ma non ci è riuscito.

Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Volante, transitano in via Berthollet e all’altezza del civico 7, notano una cessione tra un cittadino straniero e due giovani. I te alla vista della Polizia si danno alla fuga in direzione di via Goito. Di qui nasce un inseguimento tra le vie del quartiere. Uno dei tre, un gambiano di 23 anni, nel corso della fuga lancia sotto le autovetture in sosta un sacchettino, che verrà poi recuperato dal personale del Commissariato Barriera Nizza e dalle Unità Cinofile, con all’interno involucri contenenti marijuana. Il gambiano prima svolta in via Goito, poi in via Galliari, successivamente in via Sant’Anselmo, fino a imboccare via San Pio V per concludere la sua fuga in via Goito, dove si nasconde tra le impalcature lì presenti. Una volta scovato dagli agenti, il ventitreenne spintona un’operatrice di polizia e di dà nuovamente alla fuga per le vie di San Salvario fino a che non viene fermato in via Sant’Anselmo nascosto tra le auto in sosta. Lo straniero viene trovato in possesso di alcuni frammenti di marijuana. Per lo straniero scatta l’arresto per spaccio e resistenza a P.U.

Vie del centro pedonalizzate nel weekend per evitare assembramenti

Riprendono le pedonalizzazioni questo fine settimana nel centro di Torino per ridurre il formarsi di code e di assembramenti.

Sabato e domenica, dalle 10 alle 20, verrà  chiuso al traffico il tratto di via Roma compreso tra le piazze Carlo Felice e Cln, via Arcivescovado in direzione ovest all’angolo con via XX Settembre, via Andrea Doria e via dei Mille in direzione est, all’angolo con via Pomba.

Per consentite il passaggio dei veicoli nelle zone vicine, le telecamere di sorveglianza di via XX Settembre saranno disattivate e la via potrà essere impiegata come percorso alternativo per attraversare via Roma verso  ovest. Per attraversare via Roma in direzione est, si possono percorrere  le vie Pomba, Giolitti, Principe Amedeo e Po. Nelle aree  chiuse al traffico è garantito l’accesso alle abitazioni di residenza, alle autorimesse e agli hotel e il defluire delle auto parcheggiate prima della chiusura.

 

Intelligenza artificiale dopo l’infarto: Torino prima al mondo

Pubblicato sulla rivista The Lancet uno studio della Cardiologia universitaria della Città della Salute, svolto con i ricercatori di UniTo e PoliTo, per la creazione di un nuovo sistema di classificazione del rischio di eventi futuri nei pazienti dopo un infarto. Una tecnica che determinerà una vera rivoluzione e ridurrà statisticamente la possibilità di una non corretta diagnosi. Questo risultato rafforza la scelta di Torino come sede dell’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale

 

Straordinario risultato di una ricerca coordinata dalla Cardiologia universitaria dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Gaetano Maria De Ferrari), assieme al Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino ed a quello di Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino. Gli autori hanno utilizzato quell’approccio dell’Intelligenza Artificiale chiamato Machine Learning o di apprendimento automatico, secondo il quale i computer imparano progressivamente dai dati che vengono loro forniti migliorando sempre più le loro capacità predittive ed individuando correlazioni. In questo caso, il risultato è stato la creazione di un nuovo sistema di classificazione del rischio di eventi futuri nei pazienti dopo un infarto. La assoluta novità e la grande efficacia di questo nuovo approccio sono valse alla ricerca la pubblicazione, oggi 15 gennaio, sulla rivista di medicina più blasonata al mondo, The Lancet.

 

I pazienti con infarto miocardico acuto – spiega il dottor Fabrizio D’Ascenzo, coordinatore dello studio – sono ad altissimo rischio nei primi due anni sia di una recidiva di infarto sia di sanguinamenti maggiori legati ai farmaci che mantengono il sangue ‘più fluido’, come la cardioaspirina. La decisione sulla terapia migliore deve bilanciare questi due rischi, cosa che il cardiologo fa basandosi sulla propria esperienza e sul suo intuito clinico, aiutato da dei punteggi di rischio. Tuttavia questi punteggi sono poco precisi e pertanto di modesto aiuto anche per un cardiologo esperto. Abbiamo perciò cercato di migliorare la situazione utilizzando dati clinici riguardanti 23.000 pazienti, molti dei quali raccolti in Piemonte, che hanno fornito la massa critica di informazioni per la nostra ricerca”.

 

Collaboriamo da anni con la Cardiologia universitaria delle Molinette, studiando le relazioni esistenti tra i flussi sanguigni e le patologie che interessano le arterie – dicono i professori Umberto Morbiducci e Marco Deriu del Gruppo di Biomeccanica Computazionale del Politecnico – e come Bioingegneri siamo entusiasti di avere esteso la collaborazione a questo nuovo settore, estremamente promettente”.

 

L’analisi dei dati con questa tecnica basata sull’Intelligenza Artificiale si differenzia nettamente dall’approccio usato finora, basato sull’analisi statistica tradizionale. In alcuni settori questa nuova tecnica determinerà una vera rivoluzione.

 

I dati – spiega Marco Aldinucci, docente di Informatica di UniTo – sono stati analizzati con algoritmi di Machine Learning che usano pertanto metodi matematico-computazionali per apprendere informazioni direttamente dai dati, senza il bisogno di conoscere nulla a priori sulle possibili relazioni tra i dati stessi”.

 

La differenza trovata tra l’approccio precedente basato sull’analisi statistica tradizionale e questo, basato sull’Intelligenza Artificiale, è stata davvero importante. Mentre la precisione dei migliori punteggi disponibili per identificare la possibilità di un evento come un nuovo infarto o un sanguinamento si aggira intorno al 70%, la precisione di questo nuovo punteggio di rischio si avvicina al 90%, riducendo statisticamente la possibilità di una non corretta diagnosi da tre ad un solo paziente su dieci analizzati.

 

Siamo entusiasti di questi risultati – afferma il professor Gaetano Maria De Ferrari per tre motivi. Primo, possiamo ora curare meglio i nostri pazienti, aggiungendo alla nostra esperienza clinica delle stime davvero precise del rischio cui vanno incontro, confermando il ruolo centrale della Cardiologia universitaria di Torino nella ricerca volta a creare benefici per i pazienti. Secondo, lo studio è una dimostrazione fortissima delle possibilità dell’Intelligenza Artificiale in medicina e in cardiologia in particolare. Terzo, questo risultato ottenuto in collaborazione tra Università e Politecnico rafforza la scelta di Torino come sede dell’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale. In particolare, noi vorremmo candidarci ad un ruolo di riferimento italiano per l’intelligenza artificiale in medicina e questa pubblicazione può contribuire a legittimare questa aspirazione”.

 

Torino è stata scelta come sede principale dell’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (3I4AI), che si occuperà dell’applicazione dell’intelligenza artificiale in vari settori, con attività di ricerca prevista anche in diverse sedi aggiuntive sul territorio nazionale.

 

Sia l’Università che il Politecnico di Torino avranno un ruolo importante nell’Istituto. “Con soddisfazione e con orgoglio accogliamo la notizia di questo successo straordinario che testimonia, ancora una volta, il valore della nostra ricerca – dichiara il Rettore dell’Università di Torino Stefano GeunaL’attenzione della comunità scientifica mondiale a questo studio conferma l’Università di Torino come un’eccellenza della ricerca nazionale a livello internazionale. I gruppi di ricerca coinvolti, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento, hanno dato prova di come si possano ottenere risultati straordinari condividendo obiettivi ambiziosi ed integrando saperi e competenze. La nuova frontiera scientifica che coniuga l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale alla diagnostica in medicina è in grado di migliorare come mai prima d’ora la cura di patologie importanti e, più in generale, la qualità di vita di tante persone colpite da patologie gravemente invalidanti. Per arrivare a questi risultati possiamo contare su una ricerca capace di integrare innovazione tecnologica e conoscenze altamente specialistiche. Gli Atenei torinesi ed il nostro Sistema sanitario condividono ormai una provata esperienza in questa direzione. Questo fa di Torino la sede ideale per ospitare l’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale”.

 

Questo progetto oggettiva ulteriormente la forte partnership tra Università ed Azienda ospedaliera, dove la ricerca e l’assistenza si integrano per assicurare percorsi innovativi sempre più tecnologici, con il fine comune di garantire ai pazienti la migliore cura”, sottolinea il Direttore generale della Città della Salute di Torino Giovanni La Valle.

 

L’Intelligenza Artificiale rappresenta un tema chiave per la ricerca dei prossimi anni, sul quale il nostro Ateneo può vantare competenze riconosciute dalla comunità scientifica internazionale ed ha ottenuto risultati di estrema rilevanza, quali ad esempio il coordinamento del Dottorato nazionale sull’Intelligenza Artificiale su IA e Industria 4.0 e la partecipazione del Politecnico al prestigioso Laboratorio Europeo sull’Intelligenza Artificiale dei dati ELLIS – commenta il Rettore del Politecnico di Torino Guido SaraccoL’eccellente risultato prodotto da questa ricerca condotta insieme a Città della Salute ed Università di Torino dimostra ancora una volta la molteplicità e la trasversalità delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale, che ormai spazia in tutti i settori di punta della nostra economia, dall’automotive alla manifattura, all’industria del lusso e molti altri ambiti, come appunto quello della salute, dove sta diventando sempre più essenziale. Questa ricerca è poi un esempio di collaborazione multidisciplinare tra Enti, che dimostra ancora una volta che tutti i soggetti del territorio sono già pronti a lavorare insieme per fare dell’Istituto un grande polo di ricerca”.

 

La Guardia di Finanza sequestra una tonnellata di fuochi d’artificio

Deposito clandestino di artifici pirotecnici 

Oltre 30.000 fuochi d’artificio, pari a circa 1 tonnellata di peso, occultati all’interno di un deposito clandestino, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di un intervento effettuato presso un emporio del capoluogo piemontese.

Per diversi giorni i Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego hanno orientato l’azione investigativa monitorando le attività svolte all’esterno di uno store ubicato nel quartiere “Barca” di Torino da parte di alcuni soggetti di origine asiatica ed il “quadro” che si è presentato agli occhi dei militari al momento dell’ingresso nei locali commerciali è stato davvero allarmante.

 

All’interno degli stessi infatti, è stato rinvenuto un deposito risultato essere una vera e propria polveriera poiché vi erano stipati, promiscuamente, gli artifici pirotecnici con materiale altamente infiammabile (costituito da arredi in legno stoccati per conto di un mobilificio) e migliaia di accendini caricati a butano, per cui sarebbe bastata una semplice scintilla per innescare una potentissima deflagrazione dalle conseguenze imprevedibili.

 

Ad aggravare la potenziale situazione di pericolo hanno concorso sia la constatata mancanza di idonei impianti antincendio, sia il rinvenimento di grate in ferro e lucchetti apposti all’esterno delle uscite di sicurezza che, di fatto, impedivano ogni via di fuga.

Nel corso delle operazioni sono stati, altresì, ritrovati e cautelati circa 73 mila articoli di bigiotteria con marchio Swarovski contraffatto e oltre 3 milioni tra articoli e accessori di abbigliamento non sicuri, in violazione del Codice del Consumo (ad esempio, guanti, bracciali, anelli, collane, spille, sciarpe, copri-mascherine) e giocattoli (ad esempio, mattoncini per costruzioni, materiale ludico e scolastico, giochi in scatola, girandole, bamboline, macchinine, soldatini, pennarelli, pastelli a cera, maschere) pericolosi in quanto risultati sprovvisti del marchio CE quale garanzia della loro sicurezza (della salute e dell’ambiente). Infatti, la presenza del sigillo dell’Unione europea assicura che il giocattolo non è rischioso per i bambini durante tutta la sua vita, anche se resta per mesi o anni in casa.

L’imprenditore coinvolto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Torino per l’omissione di cautele per la sicurezza dei lavoratori, l’illecita detenzione di materiale esplodente e la frode in commercio.

L’intervento della Guardia di Finanza torinese s’inserisce nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione delle condotte illecite a tutela della salute e della sicurezza dei cittadini.

 

Minaccia la convivente con un coltello, uomo violento arrestato dai carabinieri

I carabinieri hanno arrestato  per maltrattamenti in famiglia un operaio di 52 anni.

I fatti sono accaduti a Grugliasco, nell’hinterland torinese. L’uomo, a seguito dell’ennesimo litigio scoppiato per futili motivi con la convivente, ha afferrato un coltello da cucina puntandolo al collo della donna e minacciandola di morte. Il pronto intervento dei militari della Compagnia di Rivoli, ha consentito di bloccare l’aggressore prima che la situazione potesse degenerare.

Riapertura delle scuole, la Regione: “il piano trasporti è pronto”

Il piano di riorganizzazione del trasporto locale, adeguato alle norme anti Covid in vista della possibile riapertura della scuola, è pronto.

È stato approvato in accordo con le scuole e con le prefetture, ora la ripartenza dipende esclusivamente dall’andamento dell’epidemia. Questo il messaggio principale espresso nella seduta della Commissione Trasporti di Palazzo Lascaris , presieduta da Mauro Fava.

L’assessore Marco Gabusi ha infatti spiegato: “L’assessorato ai Trasporti, l’Agenzia della Mobilità e i Tavoli Tecnici guidati dai Prefetti hanno lavorato per individuare le necessità del sistema scolastico e, di conseguenza, attivare i servizi aggiuntivi necessari per trasportare in sicurezza gli studenti delle scuole superiori.

Due gli scenari ipotizzati. Il primo punta sulla presenza in aula del 50% degli studenti a rotazione su un turno unico di entrata e uscita e può contare su 4.300 corse in più alla settimana per il servizio autobus urbano ed extra urbano, e 105 corse bus aggiuntive a supporto del servizio ferroviario per un costo stimato di 800 mila euro alla settimana. Il secondo scenario ipotizza invece la didattica in presenza al 75% per la quale diventa indispensabile impostare gli ingressi e le uscite su due turni e richiede uno sforzo di servizi aggiuntivi che porta il costo ad oltre 2 milioni alla settimana”.

Per quanto riguarda le coperture economiche l’assessore ha confermato che i 10 milioni dirottati temporaneamente sulla Sanità saranno rimessi rapidamente sui Trasporti. ”Non potrebbe essere altrimenti in un momento che vede nel trasporto pubblico il nodo principale per la ripresa della scuola in presenza in tutto il Piemonte”.

Inoltre l’assessore ha precisato che saranno predisposti servizi di vigilanza per evitare assembramenti alle fermate, nelle stazioni e nei pressi delle scuole.

Trova gioielli in cantina e tenta di rivenderli

Denunciato dagli agenti del Commissariato San Secondo

Sono circa le 11.30 di lunedì scorso ed un soggetto sta passeggiando su via Magenta, quando improvvisamente scorge la pattuglia del commissariato San Secondo. Intimorito, cambia strada, cercando di defilarsi sotto i portici. Gli agenti, insospettiti dal comportamento dell’uomo, lo fermano. Si tratta di un cittadino peruviano di 41 anni.

Da un primo controllo risultano diversi precedenti a carico dello straniero. Sottoposto a perquisizione, gli operatori rinvengono nella sua tracolla due cofanetti contenenti diversi monili in oro, molti dei quali da donna. Sul retro di un ciondolo era incisa una frase con una data di nascita, verosimilmente un regalo di battesimo. Il quarantunenne riferisce che i preziosi sono di sua proprietà e che li sta portando a far valutare poiché intenzionato a venderli. La versione dell’uomo non convince i poliziotti che tornano ad interrogarlo sulla reale provenienza dell’oro in questione. Lo straniero conferma quanto appena dichiarato, aggiungendo di averli collezionati nel tempo attraverso acquisti effettuati al mercato del “balon”. A questo punto gli agenti procedono con la perquisizione domiciliare dove rinvengono, all’interno di un armadio, una scatola metallica contenente oltre 20 cofanetti per gioielli vuoti ed una foto ricordo raffigurante una ragazza in occasione della sua Prima Comunione.

Vistosi scoperto, il peruviano racconta ai poliziotti di aver effettuato alcuni giorni prima lo sgombero di una cantina, di cui una parte degli arredi era stata regolarmente smaltita mentre l’altra l’aveva sistemata nel proprio garage. Nel controllare il mobilio aveva poi scoperto il portagioie con all’interno monili in oro, monete di valore ed alcune medaglie sportive, che avrebbe voluto rivendere in mattinata.

Gli agenti del commissariato risalgono alla legittima proprietaria che, ignara di quanto contenuto nell’arredo presente in cantina, riconosce tra i preziosi il ciondolo con incisa la sua data di nascita. Il quarantunenne è stato denunciato per furto aggravato.

Renzo e Angelo: “Anziani e abbandonati dai servizi sociali”

Renzo, originario di Agrigento e Angelo, italo-polacco residente in Italia da oltre trent’anni. Entrambi ultrasessantenni, sono persone molto povere e godono di una pensione di invalidità a causa delle loro precarie condizioni di salute.

Renzo è costretto un giorno sì e un giorno no a recarsi in ospedale per sottoporsi alla dialisi a causa di una malattia ai reni, e Angelo a causa di vari problemi agli arti inferiori è quasi impossibilitato a muoversi dal letto. Vivono a Torino in un appartamento popolare in Corso Giulio Cesare 285.
Popolare però non è il termine giusto, vivono in una casa fatiscente. Si tratta di un alloggio di 40 metri quadrati, piccolissimo per due persone. E dentro è una cosa spaventosa. Non c’è un angolo che non sia ricoperto da ragnatele. I due anziani, quasi impossibilitati a muoversi, in un alloggio così piccolo fanno fatica a vestirsi, figuratevi a fare le pulizie. C’è un bagno, ridotte in condizioni pietose e rigorosamente senza doccia.
Ci sono due camere separate, quello sì. Ma Renzo e Angelo per recarsi nelle rispettive stanze devono assottigliarsi come fossero silhouette o dei contorsionisti da circo. Ma loro non ce la fanno, sono due persone malate con dei seri problemi di salute, e per loro anche muoversi dalla loro stanza per andare in bagno diventa un problema. Renzo, che rispetto ad Angelo riesce a camminare con più facilità, si reca fuori dai bar della zona per ricevere la consegna del cibo invenduto. Lo stesso cibo che in quella casa Renzo e Angelo continuano ad accumulare e che non sanno dove mettere a causa della mancanza di un frigorifero o anche solo di semplici scaffali.
Tutto quel cibo continua ad essere accumulato e nella stanza dove dorme Angelo c’è una vera e propria piramide di cibo che quasi impedisce il passaggio, c’è da sperare che non capiti mai un’emergenza in cui sia necessario sgomberare l’appartamento altrimenti è la fine. Ovviamente fa freddo, il riscaldamento non funziona e di giorno è quasi impossibile resistere senza il giubbotto, figuriamoci di notte. In tutto ciò viene da chiedersi una cosa, ma gli assistenti sociali? Ma il Comune di Torino? “Abbiamo chiesto più volte aiuto all’Atc, e ci hanno detto che non ci possono aiutare – affermano Renzo e Angelo – è pazzesco, sono pieni di case vuote e hanno avuto il coraggio di dirci che non ci possono aiutare.
Noi chiediamo di poter vivere in un appartamento un po’ più grande rispetto a questo, che non significa chiedere di vivere in un castello, ma semplicemente in una casa dove ci sia lo spazio necessario anche solo per vestirsi. Non si può andare avanti così. E’ peggio di una galera”. Insomma, l’appello è chiaro. In un momento così difficile per la storia dell’umanità, è sempre bene tenere presente e ricordarsi delle persone che soffrono e che, non certo per colpa loro, vivono in condizioni assurde. Quello che ci auspichiamo è che questo messaggio venga accolto da chi di dovere, con la speranza che i vari servizi sociali e Atc si adoperino per risolvere il più in fretta possibile questa triste situazione, ricordandosi sempre che il dovere primario di uno Stato dovrebbe essere quello di tutelare i propri cittadini, soprattutto coloro che ne hanno più bisogno.
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Servizio e foto di Marco Boscato