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CRONACA- Pagina 1463

Riempie il carrello della spesa con profumi, cibo e detergenti ma non paga

Controlli dei Carabinieri per contrastare i reati contro il patrimonio e lo spaccio di stupefacenti. Due arresti e tre denunce.

Torino, 15 gennaio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei reati predatori e dello spaccio di stupefacenti disposti dal comando provinciale, i carabinieri hanno arrestato un pusher e un ladro e ne hanno denunciati altri tre in stato di libertà.
In particolare a Torino, i Carabinieri della Compagnia San Carlo, con l’ausilio di un’unità cinofila, hanno effettuato un servizio preventivo nel quartiere San Salvario, presso il Parco del Valentino, i Giardini Parri e la Stazione ferroviaria di Porta Nuova. Nell’occasione hanno arrestato per detenzione di droga un cittadino del Mali che alla vista dei militari ha deglutito alcune dosi di stupefacente che nascondeva in bocca. In tasca gli è stata trovata la somma di 610 euro, frutto dell’attività di spaccio. Sono stati inoltre denunciati un egiziano e due marocchini per furto. Hanno rispettivamente rubato prodotti da dei distributori automatici di via Galliani e da due negozi di abbigliamento.
A Caselle Torinese, nell’hinterland torinese, è stato arrestato un 21 enne del luogo per aver rubato articoli per un valore di oltre 500 euro all’interno di un supermercato. L’uomo è stato bloccato dal pronto intervento di una pattuglia dell’Arma dopo che aveva superato le casse self service pagando soltanto una bottiglia d’acqua e nascondendo il resto della merce sotto la giacca.

Il bollettino Covid di domenica 17 gennaio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 495 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 46 dopo test antigenico), pari al 5,7 % degli 8.643 tamponi eseguiti, di cui 3.771 antigenici. Dei 495 nuovi casi gli asintomatici sono 201 (40,6%).

I casi sono così ripartiti:94 screening, 281 contatti di caso, 120 con indagine in corso; per ambito: 15 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 46 scolastico, 434 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 216.788, così suddivisi su base provinciale: 19.311 Alessandria, 11.236 Asti, 7520 Biella, 30.050 Cuneo, 16.941 Novara, 112.961 Torino, 8206 Vercelli, 7676 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1114 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1773 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 164 (+ 2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2460 (4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.359

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.244153 (+ 8643 rispetto a ieri), di cui 976.308 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 8400

Sono 19 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 8400 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1275 Alessandria, 542 Asti, 349 Biella, 958 Cuneo, 698 Novara, 3843 Torino, 390 Vercelli, 266 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 79 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

193.405 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 193.405 (+ 590 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 16.761 Alessandria, 9708 Asti,6668 Biella, 26.882 Cuneo, 15.078 Novara, 101.788 Torino, 7263 Vercelli, 6672 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1007 extraregione e 1578 in fase di definizione

Covid, scoperto il primo caso di variante inglese in Piemonte

Si consolida  la collaborazione tra l’Ospedale Amedeo di Savoia e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: attraverso la sinergia di competenze scientifiche e dotazioni tecnologiche avanzate per lo studio della diffusione in Piemonte delle nuove varianti del Covid19, è stato possibile identificare, nel vercellese, il primo caso piemontese di variante inglese del virus Sars-CoV-2 in una ragazza rientrata lo scorso 20 dicembre dall’Inghilterra; in via di conferma anche un altro caso, nel cuneese.

A dicembre, quando era stato lanciato l’allarme per la diffusione di una variante del virus pandemico, l’assessore regionale alla Ricerca applicata Covid, Matteo Marnati, aveva chiesto, alla luce della nota dell’Istituto superiore di Sanità, che si verificasse, attraverso le strutture regionali, una eventuale criticità. “Dalla valutazione dei reagenti che vengono utilizzati dai nostri laboratori pubblici e accreditati – afferma Marnati – si era verificato che l’eventuale variante era coperta in quanto reagenti utilizzati e test acquistati da Dirmei e dalle Asl piemontesi, prevedono la ricerca di più geni”.

“E il fatto di aver identificato il primo caso di variante inglese del Covid – aggiunge  – è la dimostrazione che attraverso i nostri test siamo in grado di intercettare tutte le varianti e, visto che il singolo caso non ha dato luogo a focolai, possiamo affermare che l’attività di prevenzione ha ben funzionato permettendo l’immediata identificazione del paziente. Ringrazio per l’efficienza il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico che, nei prossimi giorni, attuerà un continuo monitoraggio di altri test molecolari”.

La prima analisi è stata fatta su 9 test, di cui 3 hanno dato, rispettivamente, risultato di variante inglese, uno in corso di valutazione (probabile variante inglese) e il terzo apparterrebbe ad una variante già conosciuta, circolante in Europa, ma che non avrebbe implicazioni di maggior patogenicità.

“Un ringraziamento particolare alla dottoressa Fulvia Milano, responsabile del laboratorio di Vercelli – conclude  Marnati – che ha conservato il test non appena resa nota la notizia della comparsa della variante inglese”.

La potenzialità di analisi con sequenziazione è di 96 campioni a settimana, fino a un massimo di 192 campioni, con un tempo di risposta in 5-6 giorni.

Torino: aggredisce la ex moglie e altre due donne che tentano di fermarlo

Cinquantenne arrestato dalla Polizia di Stato per maltrattamenti e lesioni

Ha colpito violentemente all’occhio la ex moglie, sotto gli occhi dell’anziana suocera, ultranovantenne, ed alla presenza della figlia minore. Accorse sulle scale del palazzo, a seguito del trambusto, due vicine di casa, l’uomo ha spintonato anche loro per darsi alla fuga prima dell’arrivo degli agenti della Squadra Volante.

Ma i poliziotti hanno subito effettuato una serie di ricerche mirate, rintracciandolo a casa di parenti. Il cinquantenne, al termine di un lungo matrimonio costellato da comportamenti borderline, quali il vizio del gioco d’azzardo e il conseguente sperpero di denaro, litigi animati con la moglie divenuti sempre più violenti e sistematici,   e culminato nel mese di Dicembre 2020 nel rifugiarsi di lei dagli anziani genitori per sottrarsi alla furia del marito, nelle ultime settimane si è reso protagonista di una serie di episodi sempre più vessatori, quali minacciarla di farle sparire gli abiti che lei aveva lasciato nell’appartamento in comune,  oppure fare di tutto per impedirle di lavorare serenamente, rea ai suoi occhi di essere una “sfasciafamiglie”. Proprio lui, che la aveva sempre trascurata durante i 20 anni di matrimonio, era ora diventato soffocante e geloso, temendo che la donna potesse rifarsi una vita. Negli scorsi giorni, con la scusa di voler vedere la figlia, l’uomo si è avvicinato pericolosamente alla ex moglie e, dopo un litigio nato per futili motivi, le ha preso il cellulare dalle mani per controllare i messaggi e alla sua resistenza le ha sferrato un pugno all’occhio che l’ha fatta cadere per terra cagionandole una ferita con prognosi compresa fra i 15 e i 20 giorni. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia  e lesioni.

Attestato del Sermig all’Unicef

Nel corso di una semplice cerimonia presso la sede del Sermig il Presidente del Comitato di Torino per l’UNICEF Antonio Sgroi ha consegnato al Fondatore Ernesto Olivero l’Attestato di Merito per l’attività svolta a favore dei giovani di culture e Paesi diversi.  

Il riconoscimento dice Antonio Sgroiattesta che l’Arsenale della Pace di Torino ben merita l’appellativo di Felicizia, il luogo ideale delle giovani generazioni dove si coniugano accoglienza, inclusione, integrazione, empatia, solidarietà, rispetto e amicizia”. 

 E’ stata altresì significativa la consegna dell’Attestato da parte della Volontaria Younicef Fatima Zahra El Maliani che ha trascorso molto tempo della sua giovinezza partecipando alle attività organizzate dal SERMIG e adesso, nel quartiere multietnico Aurora di Torino, cura l’organizzazione del corso gratuito di doposcuola per bambine e bambini della scuola primaria di primo grado. 

. “Ogni riconoscimento – dice Ernesto Olivero, fondatore del Sermig – è per noi un ulteriore impegno e responsabilità. Ringrazio gli educatori, i volontari e tutte le persone che continuano a crederci e a sostenerci” .

Torino: danneggia la porta d’ingresso e si introduce nella scuola

I custodi danno l’allarme, arrestato per tentato furto

E’ quasi mezzanotte in via Lanzo e i custodi dell’istituto scolastico materno Klain, residenti in una dimora attigua all’edificio, sentono improvvisamente l’inconfondibile rumore di vetri che si infrangono a terra. I due si affacciano dalla finestra della propria abitazione, rivolgendo lo sguardo in direzione dei colpi che ormai si stanno facendo sempre più intensi e cadenzati. Si palesa ai loro occhi la sagoma di un uomo che, brandendo una pala, sta forzando la porta d’ingresso della scuola. Dopo pochi istanti il reo riesce a creare un varco e, introdotta la propria mano attraverso i frammenti della porta, sblocca la maniglia antipanico e fa accesso all’edificio. I due custodi allertano immediatamente il 112 NUE. La pattuglia della Squadra Volanti giunta sul posto, coadiuvata dagli agenti del commissariato Madonna di campagna, circonda il perimetro mentre una parte degli operatori si introduce all’interno dell’edificio. I poliziotti troveranno l’uomo, un cittadino italiano di 54 anni, nascosto in uno dei bagni dell’istituto.

Il cinquantaquattrenne, con numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio ed un avviso orale del Questore emesso a giugno del 2016, è stato arrestato per tentato furto.

Sale a tre, da inizio anno, il numero degli arresti per furti ai danni di istituti scolastici.

Giovane ricercato arrestato a Porta Nuova

Un giovane marocchino, residente a Torino, è stato arrestato dagli Agenti della Polizia Ferroviaria nella stazione di Torino Porta Nuova in quanto destinatario di un Ordine  di Carcerazione, emesso dal Tribunale dei Minori di Torino.

Il ragazzo è stato fermato, durante i controlli in stazione, insieme alla compagna minorenne.

Accompagnati all’interno degli Uffici di Polizia,  il giovane è risultato destinatario di un ordine aggravamento della misura cautelare perché si è allontanato ripetutamente dalla comunità in cui era affidato.

Entrambi sono stati inoltre indagati perché trovati in possesso di un martelletto frangivetro, di quelli in dotazione ai treni per motivi di sicurezza e un coltellino multiuso, senza giustificato motivo.

Il ragazzo è stato condotto presso la locale Casa Circondariale minorile “Ferrante Aporti”, mentre la ragazza minorenne, sulla quale pendeva denuncia di scomparsa, è stata riaffidata alla comunità presso la quale era stata collocata.

 

Torino: sequestrata “droga del combattente”

 

Usata dai miliziani per prepararsi alle battaglie

Durante un servizio volto alla repressione dei reati nelle zone di spaccio, giovedì pomeriggio  gli agenti del commissariato Barriera Milano hanno arrestato un trentenne nigeriano. Lo straniero, a bordo di un monopattino elettrico, è stato trovato in possesso di 13 compresse, tra Tafradol e Royal, contenenti sostanze riconducibili al principio attivo del tramadolo, meglio nato come “droga del combattente”, e due blister da 10 compresse l’uno. Creato in laboratorio negli anni ’70, il tramadolo è un potente analgesico sintetico diventato una delle principali droghe a basso costo e viene spesso utilizzato dai miliziani per prepararsi ad affrontare le battaglie. Non essendo in grado di indicare la provenienza delle pasticche ne di esibire alcuna prescrizione medica, riferisce agli operatori di averle acquistate a sua volta da un amico. Presso l’abitazione dell’uomo, gli agenti rinvengono altri 18 blister, per un totale di 180 compresse, e pasticche di vario genere. Il trentenne è stato inoltre denunciato per ricettazione.

Dall’inizio dell’anno sono 30 gli arresti per spaccio la maggior parte dei quali riguardano stranieri anche se non mancano giovanissimi italiani con precedenti specifici per droga.

Oltre 3 kg di droga sequestrati: marijuana in cima alla lista per quantità. Nella sola serata di giovedì gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine hanno sequestrato circa 1kg di marijuana, occultata nello zainetto di un cittadino italiano di 24 anni, incensurato. L’uomo, oltre la sostanza stupefacente, portava al seguito un bilancino di precisione e 740 in contanti, verosimilmente provento della propria attività delittuosa. Durante la perquisizione domiciliare, i poliziotti rinvengono altra sostanza della stessa tipologia nella tasca interna di un giaccone ed in un pacchetto di sigarette riposto in una scatola portaoggetti. Scattate le manette per detenzione ai fini di spaccio, è stato inoltre denunciato per rapina per aver sottratto, poco prima dell’intervento delle forze dell’ordine, il cellulare ad un cittadino.

Trova ampio spazio nel panorama delle sostanze stupefacenti anche lo spaccio di farmaci, per cui solitamente è necessaria la prescrizione medica, il cui principio attivo viene impropriamente assunto da soggetti tossicodipendenti.

Prende a pugni la moglie e le tira una sedia sulla testa, arrestato

Violenza familiare, Carabinieri arrestano due uomini. Altre 5 persone destinatarie di provvedimenti restrittivi rintracciate nel corso dei servizi di controllo del territorio

Torino, 16 gennaio. I carabinieri, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale, hanno arrestato 2 persone implicate in episodi di violenza familiare. Arrestate anche altre 5 persone destinatarie di provvedimenti restrittivi emessi dell’Autorità Giudiziaria.
In particolare a Cintano, nell’hinterland torinese, i carabinieri hanno arrestato un 46enne del posto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate e continuate nei confronti della moglie. All’interno dell’abitazione coniugale l’uomo, in stato di alterazione psico-fisica dovuta all’uso di sostanze alcoliche, ha aggredito violentemente la consorte, colpendola con calci e pugni e con una sedia sulla testa. L’immediato intervento dei carabinieri della Compagnia di Ivrea, allertati dalla vittima, ha evitato più gravi conseguenze. La donna è stata trasportata da personale medico in Ospedale ove è stata ricoverata per approfondimenti diagnostici avendo riportato un trauma cranico e la frattura di una costola.
A Settimo Torinese, sempre nell’hinterland torinese, è finito in manette un 29enne per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. L’uomo, anch’esso sotto l’effetto di alcol, è entrato nel bar gestito dalla compagna e a seguito di un litigio ha iniziato a minacciarla di morte con dei coltelli e a mettere a soqquadro il locale. La vittima è riuscita a chiamare il 112 e l’immediato intervento dei carabinieri della locale Tenenza ha permesso di disarmare e bloccare l’uomo, che nelle fasi dell’arresto ha aggredito uno dei carabinieri intervenuti.
A Torino, in corso Giulio Cesare, è stato rintracciato un cittadino senegalese condannato in via definitiva per spaccio di sostanze stupefacenti. Atri tre soggetti destinatari di ordini di carcerazione per condanne per reati contro il patrimonio sono stati rintracciati nel quartiere Regio Parco, a San Salvario e in corso Grosseto.
Infine a Castellamonte, nell’hinterland torinese, è finito in manette un italiano, condannato in via definitiva per mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice.

Da domenica il Piemonte si colora di arancione

Da domenica 17 gennaio Piemonte passa in zona arancione.

Così prevede  la nuova ordinanza che il ministro della Salute Roberto Speranza ha alla firma e che andrà in vigore appunto da domenica

Sono nove le Regioni che finiscono  in area arancione: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D’Aosta. Erano e rimangono in area arancione Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

«I dati della nostra regione – spiega il presidente Alberto Cirio – ci collocano in zona arancione come conseguenza delle nuove misure più restrittive adottate a livello nazionale per l’incremento della circolazione del virus che si sta registrando in tutta Italia ed Europa. Tuttavia è importante segnalare che la pressione ospedaliera, pur restando significativa, continua progressivamente ad alleggerirsi grazie agli sforzi virtuosi che il Piemonte ha saputo fare nelle scorse settimane. So che questo è un nuovo sacrificio per tutti ed è la ragione per cui ho chiesto al Governo che i ristori previsti per le categorie chiuse siano certi e immediati. Mi riferisco in particolare al mondo dello sci, ristoranti e bar. Su questi ultimi mi auguro che da Roma rivedano la scelta di bloccare l’asporto a partire dalle 18, perché come ho segnalato in Conferenza delle Regioni è una decisione solo punitiva che risulta poco comprensibile. Per quanto riguarda la scuola, come previsto dal Comitato tecnico scientifico nazionale e dal Governo, da lunedì anche le scuole superiori potranno ripartire in presenza seppur al 50%. Questo anche grazie al Piano Scuola sicura che la Regione ha messo in campo e ad un enorme lavoro fatto con i prefetti, i territori e il mondo scolastico e dei trasporti per garantire la ripresa in sicurezza. Ma non abbasseremo la guardia e monitoreremo la situazione a scuola ogni giorno, per intercettare subito eventuali criticità ed intervenire in modo immediato con misure più restrittive se la situazione epidemiologica dovesse renderlo necessario».

Queste le principali misure in vigore in Piemonte in Zona Arancione

SCUOLA

Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie.

Didattica in presenza per le scuole superiori al 50%.

SPOSTAMENTI

Sì agli spostamenti all’interno del proprio Comune senza autocertificazione, che si raccomanda però di evitare se non necessari.

Vietato spostarsi sia dal proprio Comune che in entrata e in uscita da una Regione all’altra, salvo che per lavoro, studio, salute o necessità.

Consentiti gli spostamenti dai Comuni con meno di 5000 abitanti per una distanza non superiore ai 30 km, ma non verso i capoluoghi di provincia.

Consentita la visita a parenti e amici, solo all’interno del proprio Comune e nel limite di due persone, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Vietato circolare dalle ore 22 alle 5 del mattino salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

ATTIVITÀ MOTORIA

Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione e l’attività sportiva all’aperto, ma solo in forma individuale.

Aperti i centri sportivi, mentre sono chiusi impianti sciistici, piscine e palestre.

ATTIVITÀ COMMERCIALI

Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 18 per i bar, fino alle ore 22 per i ristoranti, mentre è sempre permessa la consegna a domicilio.

Apertura dei negozi al dettaglio e chiusura nel weekend dei centri commerciali (ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, fiorai, tabaccherie, edicole e librerie presenti al loro interno).

Apertura dei parrucchieri e dei centri estetici.

Apertura dei mercati anche extra-alimentari.

Sospensione delle attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.

CULTURA

Chiusura di musei e mostre, teatri e cinema.