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L’anticiclone fa salire le temperature a 20 gradi e allontana la pioggia

Non cesserà a breve il periodo privo di piogge e caratterizzato da temperature sopra la norma stagionale

Nelle scorse ore il vento è tornato con  raffiche a 123  chilometri orari nel parco del Gran Paradiso, 120 nell’ alta Valle di Susa, 85 in Val Pellice. Il foehn  in pianura ha toccato i 40 kmh a Rivoli. L’anticiclone delle Azzorre favorirà anche nei prossimi giorni su Torino e Piemonte tempo stabile, con temperature fino a 20 gradi. Forse nei primi giorni di marzo potrebbe tornare qualche debole perturbazione. La situazione della neve, dice l’Arpa è “decisamente deficitaria” sotto i 1500 metri di altitudine.

Smog, “semaforo verde” grazie al vento

Il vento delle ultime giornate ha fermato al livello verde il semaforo che regolamenta i blocchi del traffico per i veicoli più inquinanti a Torino e in 23 comuni del territorio della Città metropolitana:

Alpignano, Beinasco, Borgaro Torinese, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano). Saranno liberi di  circolare tutti gli autoveicoli con l’esclusione quelli inseriti nelle consuete misure strutturali.

Delitto Caccia, la Cassazione conferma ergastolo per Schirripa

Il procuratore di Torino venne ucciso nel 1983 davanti alla propria abitazione

La Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di  Rocco Schirripa, l’ex panettiere legato alla ‘ndrangheta accusato di aver partecipato al “commando” che il 26 giugno 1983 sparò al procuratore di Torino Bruno Caccia (nella foto), di 65 anni, mentre era uscito di casa a portare a spasso il cane. Caccia morì nell’attentato. Secondo l’accusa,  il boss Domenico Belfiore aveva così  eliminato il magistrato che rappresentava un ostacolo agli affari illeciti  della criminalità organizzata a Torino. Il procuratore poco prima di essere ucciso  aveva fatto perquisire il casinò di Saint Vincent per il sospetto di riciclaggio di capitali mafiosi.

Pusher catturato grazie all’app per la consegna del cibo

Sono circa le 14 di domenica pomeriggio. Una volante transita in Lungo Dora Savona ed un uomo alla sua vista, cambia immediatamente direzione. Insospettiti dal comportamento ambiguo del soggetto, gli operatori del commissariato Centro lo controllano

Si tratta di un cittadino italiano di 28 anni. Perquisito, il ventottenne viene trovato in possesso di 2 buste in plastica ed 1 involucro in cellophane contenenti marijuana, 1 involucro contenente cocaina, denaro contante per 1040 euro e 2 telefoni cellulari utilizzati per negoziare l’acquisto della droga.

Considerata l’ingente quantità di stupefacente e denaro al seguito, i poliziotti interrogano il giovane riguardo il suo domicilio, ma questi si rifiuta di fornire indicazioni.

Gli agenti del commissariato riescono, però, con astuzia, a risalire all’indirizzo dell’abitazione consultando un applicazione di consegna pasti a domicilio utilizzata dall’uomo. All’interno dell’appartamento vengono rinvenute 5 buste in cellophane trasparenti contenenti marijuana. Una busta viene trovata all’interno di uno zaino rosso, due occultate sotto il divano ed ulteriori due poste al di sopra del sofà. Sul tavolo era appoggiato un contenitore di plastica contenente hashish, un bilancino di precisione ed un rotolo di cellophane.

Il ventottenne, con precedenti di polizia specifici, viene arrestato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Complessivamente, i poliziotti hanno sequestrato oltre 2350 grammi di droga.

 

Torino Esposizioni, terra di frontiera tra refurtiva e ricercati

Nei giorni socrsi gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno effettuato un controllo all’interno dei locali in stato di abbandono di Torino Esposizioni

SEI PERSONE DENUNCIATE 

In un primo ambiente, sono stati trovati due cittadini marocchini di 26 e 26 anni. Da accertamenti è emerso che i due stranieri erano inottemperanti a un ordine di lasciare il Territorio Nazionale. Su un giaciglio presente nel locale i poliziotti hanno trovato un smartphone risultato rubato in via Madama Cristina la sera del 4 febbraio. Entrambi i cittadini marocchini sono stati denunciati per ricettazione e per la violazione delle norme in materia di immigrazione. Il ventottenne, inoltre, è stato denunciato in stato di libertà per una rapina avvenuta la sera prima del controllo, all’interno del Parco del Valentino. Insieme ad altre tre persone rimaste ignote, con la minaccia di un coltello aveva derubato un uomo impossessandosi del cellulare e di 400 euro in contanti. In un secondo locale, è stata riscontrata la presenza di altri tre cittadini marocchini, uno dei quali è stato denunciato in stato di libertà per non aver abbandonato il territorio italiano dopo l’ordine ricevuto. Infine, in una terza stanza della struttura, i poliziotti hanno trovato una sesta persona: un cittadino marocchino di minore età, denunciato poi in stato di libertà per una rapina effettuata il 31 dicembre 2019. Nella circostanzaun gruppo di persone, del quale faceva parte il minorenne, aveva accerchiato la vittima, alla quale era stato rubato il telefono e la somma di 80 euro.    Tutti e sei i cittadini stranieri trovati all’interno della struttura sono stati denunciati per invasione di terreni o edifici.

 

(Foto Museo Torino)

Pasta e parmigiano donati ai poveri di don Adriano

La generosità del benefattore torinese Cristiano Bilucaglia ha prodotto pasta e parmigiano artigianali per 1.600 poveri della città

Martedì  18 febbraio, nel pomeriggio, la ‘Mensa dei Poveri’ a Torino in Via Belfiore 12 nel cuore del difficile quartiere San Salvario – che ogni giorno sfama circa 160 indigenti in media – ha ricevuto un gradito regalo: una fornitura di pasta e parmigiano artigianali di prima qualità, con cui sfamare ben 1600 persone in difficoltà.
A donarli, Cristiano Bilucaglia, imprenditore e mecenate piemontese noto per essere stato il primo al mondo ad aver azzerato le bollette di luce e gas: sono infatti oltre 10mila gli italiani che ricevono stabilmente ogni mese energia gratis, grazie a ‘ZERO’, il primo social utility network della storia. “ Ormai da diversi anni l’ingegner Bilucaglia si è appassionato con magnanimità crescente alle attività del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’, che sostiene puntualmente con impegno e costanza ”, dichiara Don Adriano Gennari, che inaugurò la ‘Mensa dei Poveri’ nel 2008, raccogliendo per primo l’invito alla carità di Sua Eccellenza Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino. “ A Lui, alla ‘uBroker Srl’ e a tutti i Suoi dipendenti va il nostro più sentito grazie, insieme a ogni benedizione con l’augurio vivo e sincero di proseguire con determinazione e coraggio sulla strada dell’attenzione al prossimo, riconoscendo sempre più il Signore Gesù nei poveri”, conclude Don Adriano Gennari, seguitissimo e amato sacerdote dell’Ordine di San Giuseppe Benedetto Cottolengo famoso in Italia e nel mondo per le preghiere di intercessione a favore di indigenti, malati e sofferenti.

Donna muore in casa soffocata dai fumi dell’incendio

Una donna di 60 anni è morta stamane a Condove, soffocata dalle esaltazioni dell’incendio divampato nel suo appartamento e domato dai vigili del fuoco

Sarebbero state le  candele che la donna aveva acceso in camera da letto a dare inizio al rogo. La vittima era affetta da problemi psichici e si trovava  sola in casa quando si sono alzate le fiamme  non è riuscita a fuggire.

Operazione “Cristallo”, giocatori truffati: 1000 slot sequestrate, sanzioni per 20 milioni

Centinaia di gestori di apparecchi da divertimento denunciati, più di 3.000 schede manomesse. Controlli in tutta Italia

Sono imponenti i numeri dell’operazione “Cristallo”, condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, che ha scoperto quella che sembra una gigantesca frode informatica ai danni dello Stato. Migliaia i giocatori di “slot-machine” truffati.

Le indagini, condotte dai Finanzieri del Gruppo Torino e coordinate dal Procuratore Aggiunto Dott. Cesare Parodi della Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, sono partite dalla denuncia di una multinazionale leader nel settore degli apparecchi da divertimento, che aveva riscontrato anomalie nel funzionamento di svariate schede prodotte e installate all’interno di slot machine, poi distribuite in tutto il Paese.

Gli accertamenti dei Finanzieri, che si sono avvalsi del supporto del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e degli ingegneri informatici del partner tecnologico SOGEI S.p.A., hanno scoperto il sistema truffaldino, che, stando all’ipotesi investigativa, consisterebbe nella sistematica manomissione dei contatori fiscali delle schede di gioco, riducendo illecitamente le vincite erogate.

Tale comportamento provocava un duplice danno: da un lato, l’alterazione del software della slot permetteva ai proprietari degli apparecchi e ai gestori compiacenti l’incasso occulto delle percentuali di gioco, moltiplicando così i loro incassi senza, ovviamente, dichiarare nulla al fisco; dall’altro lato, vittime della frode erano gli ignari giocatori, che vedevano drasticamente ridotte le chance di sbloccare i “jackpot”.

La vasta operazione della Guardia di Finanza di Torino, condotta anche attraverso il supporto di quasi 100 Comandi Provinciali delle Fiamme Gialle, ha interessato l’intero territorio italiano. Nella Provincia di Torino, tre sono le aziende del settore coinvolte, distributrici delle slot, con sedi a Torino e Venaria Reale. Gli  amministratori sono stati denunciati per frode informatica.

La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza, che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce sensibilmente la possibilità di vincita.

Coronavirus, auto isolamento terminato per le persone tornate dalla Cina

Le 31  persone che hanno finito il periodo di autoisolamento dopo essere tornate dalla Cina stanno bene

Sono famiglie e studenti giunti a Torino tra il 29 gennaio e il 2 febbraio, dopo aver passato le vacanze nelle loro città d’origine, in Cina

Sei di loro staranno ancora in isolamento fino alla fine della settimana. Lo ha comunicato il Comitato di emergenza della comunità cinese in Piemonte, costituito da 14 associazioni che stanno monitorando  i propri connazionali per la vicenda coronavirus. Una volta concluso il periodo di osservazione  le persone si sono recate presso il  Servizio di  Igiene e Sanità pubblica dell’Asl di Torino, consegnando la scheda di autovalutazione, registrata e validata con un timbro e ora torneranno a scuola e all’università. Nel gruppo anche sette bambini che frequentano le scuole dell’obbligo.

Nuova morte sul lavoro: “Necessari maggiori controlli”

Paolo Capone, Leader UGL:  “Intervenire per prevenire simili incidenti” 

“L’UGL esprime il suo cordoglio alla famiglia dell’uomo di 75 anni, che ha perso la vita sul posto di lavoro a Nichelino, in provincia di Torino. A quell’età non dovrebbe essere consentito lo svolgimento di nessun tipo di lavoro, soprattutto ad alto rischio infortuni. In tal senso, è necessario prevedere maggiori controlli e una formazione adeguata, affinché simili incidenti non si ripetano”. Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, (nella foto) Segretario Generale dell’UGL, a seguito dell’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un muratore di 75 anni, caduto dal quarto piano di una palazzina durante un intervento di ristrutturazione a Nichelino, in provincia di Torino. “L’UGL è in tour con la campagna ‘Lavorare per Vivere’ per sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle morti bianche”.