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Villa è il nuovo direttore di Palazzo Madama

Il Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei, riunitosi in data odierna, annuncia la nomina di Giovanni Carlo Federico Villa a Direttore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino.

 

“Esprimo piena soddisfazione per la nomina di Giovanni Carlo Federico Villa a Direttore di Palazzo Madama – dichiara Maurizio Cibrario, Presidente della Fondazione Torino Musei – Conoscenza, Visione, Leadership: nel significato profondo di queste parole si delinea il profilo del Prof. Villa e sono convinto che nella simbiosi museale, l’innesto di una personalità di tale prestigio porterà risultati di assoluto valore.”

 

Sono sinceramente commosso e grato alla Fondazione Torino Musei per la possibilità di mettermi al servizio di una città che amo profondamente, collaborando a un tratto di vita di Palazzo Madama – dichiara il neoeletto direttore Giovanni Carlo Federico Villa Una volta espletate le pratiche presso il mio Ateneo orobico, sarà davvero un onore adoperarsi per contribuire all’apprezzamento di un luogo che condensa in sintesi duemila anni di storia, scrigno di opere d’arte di mirabile bellezza e prestigio: uno spazio esemplare delle eccellenze del nostro Paese.”

 

Giovanni Carlo Federico Villa ha superato la selezione tra gli oltre 300 curricula pervenuti in risposta alla call lanciata dalla Fondazione Torino Musei per individuare il nuovo direttore del Museo.

 

Giovanni Carlo Federico Villa (Torino, 1971) è professore associato di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Bergamo e docente di Museologia e Museografia della Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici dell’Università degli Studi di Udine. Componente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici del Ministero della Cultura, e già direttore onorario dei Musei Civici di Vicenza, per le Scuderie del Quirinale di Roma ha curato le mostre Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto, Tintoretto e Tiziano e numerosi progetti espositivi in Italia e all’estero, tra gli altri a Bruxelles, Mosca, Parigi, San Pietroburgo e Tokyo. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e importanti monografie.

 

Martedì 29 giugno alle ore 11.00 nel Gran Salone dei ricevimenti di Palazzo Madama è prevista la conferenza stampa di presentazione del nuovo Direttore.

 

Maxi frode fiscale, la finanza sequestra 7 milioni di euro

La Guardia di Finanza di Torino sta dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare e ad un decreto di sequestro preventivo emessi dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale nei confronti di tre soggetti indagati per frode fiscale. 

Le indagini, condotte dai finanzieri del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo Torino con il coordinamento del Procuratore aggiunto, Dott. Marco Gianoglio e la direzione del Pubblico ministero, Dott.ssa Elisa Pazé della Procura del capoluogo piemontese, hanno consentito di disvelare le condotte illecite perpetrate da due fratelli, dipendenti di una società operante nel settore delle saldature di condotte per impianti industriali, i quali, avvalendosi della collaborazione di un terzo soggetto, avevano creato ad hoc tre imprese a quest’ultimo formalmente intestate ovvero a suoi familiari o conoscenti, ma di cui gli stessi avevano mantenuto, di fatto, la gestione, allo scopo di emettere fatture per operazioni inesistenti.

Il vorticoso giro di fatture false, emesse nei confronti di varie imprese attive nel comparto delle lavorazioni, riparazioni e manutenzioni meccaniche, ubicate nelle province di Torino, Bergamo e Napoli, con interessi anche oltre i confini nazionali, ammonta ad oltre 7 milioni di euro.

Il meccanismo fraudolento prevedeva che l’impresa utilizzatrice, una volta ricevuto il documento mendace, pagasse il dovuto attraverso movimentazioni finanziarie tracciate, di modo da far apparire tali transazioni commerciali come effettivamente avvenute.

In realtà, gli importi dei bonifici percepiti dalle imprese emittenti venivano, successivamente, prelevati, a volte in maniera frazionata, dai soggetti appartenenti al sodalizio criminale che provvedevano a restituire le somme incassate, previa decurtazione dell’IVA esposta in fattura a titolo di ristoro.

Inoltre, nel corso delle investigazioni i militari hanno individuato un’ulteriore impresa gestita dai tre indagati, la quale negli anni 2017 e 2018 è risultata aver omesso ovvero adempiuto in modo infedele gli obblighi dichiarativi, perpetrando un’evasione d’imposta di circa 2 milioni e mezzo di euro, nonché aver occultato parte delle scritture contabili al fine di non consentire l’esatta ricostruzione delle operazioni commerciali realmente effettuate.

I finanzieri, a seguito di mirate perquisizioni, hanno altresì sequestrato copiosa documentazione, anche di natura extra-contabile, quali appunti e pro-memoria, ed effettuato specifiche indagini finanziarie che hanno corroborato le ipotesi investigative.

Alla luce degli elementi acquisiti, il G.I.P. presso il Tribunale di Torino, ravvisando un concreto e attuale pericolo di reiterazione di reati della stessa specie, ha ritenuto necessario adottare la misura cautelare degli arresti domiciliari per i due fratelli e dell’obbligo di dimora nel comune di Torino per il terzo soggetto compartecipe, disponendo, nel contempo, il sequestro preventivo del profitto del reato fino alla concorrenza dell’importo di circa 7 milioni di euro.

Il compartecipe, peraltro, fino a febbraio 2020, ha percepito il reddito di cittadinanza, cosicché la sua posizione sarà comunicata all’I.N.P.S. di modo da procedere al recupero di quanto indebitamente ottenuto.

Grande successo per il primo appuntamento con il Qigong in piazzale Valdo Fusi

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Tutto esaurito domenica 6 giugno. Già sold out anche domenica 13 giugno, secondo dei quattro incontri gratuiti organizzati dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino

 

Anche il 13 giugno è sold out, anticipata quindi l’apertura delle iscrizioni agli ultimi due incontri del 27 giugno e del 4 luglio. Ci si può iscrivere a partire da martedì 8 giugno!

Gli appuntamenti, organizzati dall’Istituto Confucio dell’Università di Torino, sono del tutto gratuiti e si svolgono interamente all’aperto in Piazzale Valdo Fusi. L’Istituto dunque, nel presentare una delle molteplici sfaccettature della cultura cinese, questa volta si propone anche di creare un’occasione di “socialità sicura”, focalizzata sul benessere psicofisico e sulla salute dei cittadini.

Il primo incontro di domenica 6 giugno è stato un grande successo. Adesso l’appuntamento è per le prossime tre domeniche mattina dalle 10.00 alle 11.30 in piazzale Valdo Fusi, previa prenotazione obbligatoria sul sito web dell’Istituto Confucio.

Conosciuta in occidente con il termine generico di Qigong e caratterizzata da movimenti lenti, fluidi e armoniosi, l’antica disciplina del Daoyin vanta in Cina duemilacinquecento anni di storia, ed è considerata una branca fondamentale della medicina tradizionale cinese.

Si tratta di una pratica che mira alla purificazione di corpo e spirito, adatta a ogni fascia di età, che tramite esercizi di riequilibrio energetico mira a migliorare metabolismo e facoltà motorie, mentre esercita un effetto rilassante sul sistema nervoso.

Livia Dutto, nata a Cuneo nel 1951, è Maestro cintura nera 3°duan di Kung Fu Wushu. Dopo diversi anni di pratica nelle discipline del Taijiquan, del Qigong e del Bagua zhang, presso l’Istituto per l’Educazione Fisica di Pechino intraprende il percorso di apprendimento del Daoyin yangshenggong e si specializza nelle forme con spada e ventaglio del Taijiquan. Nel 2008 ottiene il titolo di Campionessa Italiana (Cat.Over) negli Stili Tradizionali Esterni ai Campionati Italiani 2008 di Viagrande (CT). Dal 2008 al 2012 è Delegata Regionale del Piemonte della FIWuK – Federazione Italiana Wushu Kungfu. Insegna Daoyin yangshenggong, Taijiquan, Taijijian, Taijishan.

Modalità di partecipazione:

I posti sono limitati, per partecipare è necessario registrarsi sul sito dell’Istituto Confucio dell’Università di Torino a questo link: https://istitutoconfucio.torino.it/qigong-in-piazza-a-partire-dal-6-giugno-2021/

Le date: domenica 6, 13, 27 giugno e 4 luglio (è previsto un recupero nel caso una data venga annullata causa maltempo).

Dove: piazzale Valdo Fusi, Torino

Orario: dalle 10.00 alle 11.30

Informazioni:

Istituto Confucio dell’Università di Torino

segreteria@istitutoconfucio.torino.it – 011 6703913

Commissariato Barriera Milano sequestra 25 chili di hashish

4 le persone arrestate

Alcune settimane fa gli agenti del Commissariato Barriera Milano notano un’auto parcheggiata in corso Giulio Cesare con due giovani a bordo residenti nel biellese che, di lì a breve, vengono raggiunti da un cittadino straniero il quale, dopo una stretta di mano e due parole, si allontana.

La cosa insospettisce gli agenti che iniziano a monitorare cosa sta accadendo. Infatti, il cittadino straniero, di lì a poco, fa ritorno con una borsa e sale a bordo dell’auto che a questo punto si mette in marcia. Dopo un breve tragitto l’auto blocca la sua marcia in via Alimonda e i poliziotti fermano i suoi occupanti. Sia il passeggero un italiano di 32 anni, sia lo straniero, un marocchino di 35 anni vengono trovati in possesso di un chilo di hashish suddiviso in 10 panetti. La ragazza alla guida, invece, una ventiduenne italiana, ha con sé oltre 4300 euro in contanti.

Le chiavi in possesso allo straniero permettono ai poliziotti di accedere a uno stabile del quartiere Aurora dove nel cortile è parcheggiato uno scooter. All’interno del vano sottosella della moto, i poliziotti ritrovano altri 11 chili della stessa sostanza stupefacente.

Mentre gli agenti stanno sequestrando lo stupefacente, nel cortile passa una donna che gli agenti scopriranno poi ritratta in una foto con il cittadino straniero. La perquisizione nell’alloggio della donna, una quarantatreenne italiana, porterà poi al rinvenimento di ulteriori 12 chili di hashish, quest’ultimo occultato all’interno di un mobiletto. Complessivamente vengono sequestrati 25 chilo di hashish. Tutte e quattro le persone coinvolte nell’operazione vengono arrestate per la detenzione della sostanza stupefacente.

Al via il processo Eternit bis

DAL PIEMONTE/ È iniziato il processo “Eternit bis” il 9 giugno 2021 a Novara, nell’aula magna del Campus Perrone dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale.

Sono 392 le vittime che attendono giustizia dalla Corte di Assise di Novara, presieduta da Gianfranco Pezone: si tratta di 62 lavoratori e di 330 cittadini, persone inermi che non hanno mai messo piede nello stabilimento Eternit, ma che si sono ammalate a causa dell’amianto respirato nella Città di Casale Monferrato (Alessandria) e nei Comuni limitrofi.
Unico imputato è il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale, che non si è presentato in aula.
Durante l’udienza, il giudice ha emesso un’ordinanza che prevede il dibattimento a porte chiuse per evitare possibili assembramenti, anche considerando che lo stato di emergenza Covid19 è stato prorogato sino al 31 luglio 2021. Giornalisti e operatori dell’informazione saranno comunque sempre ammessi (massimo 15 persone) e saranno consentite le riprese audio-video.
Dopo la pausa estiva potrebbero però essere permesso l’accesso a più persone.
Durante il dibattimento, l’avvocato della difesa Guido Carlo Alleva ha contestato la correttezza delle traduzioni in tedesco fornite all’imputato e ha chiesto di escludere le associazioni come parti civili nel processo. La Corte si è riservata di decidere nella prossima udienza.
Sono numerosi gli enti e le associazioni che si sono presentati: Sicurezza e Lavoro, Afeva, Ona onlus, Alca Cub, Associazione Italiana Esposti Amianto, Medicina Democratica, Inail Roma, Cgil Roma, Alessandria e Piemonte, Cisl Alessandria e Piemonte, Uil Piemonte, Pro Natura, Legambiente, Anmil, Anpana, Nogez, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Piemonte, Provincia di Alessandria e vari Comuni, tra cui quello di Casale Monferrato, i cui vertici erano presenti in aula (sindaco, vicesindaco e assessore all’ambiente).
“A Casale Monferrato e in Italia la ferita dell’amianto è ancora aperta – ha dichiarato Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – con decine e decine di persone che ancora oggi muoiono ogni anno di mesotelioma e malattie asbesto correlate. Dopo la sentenza della Cassazione del 19 novembre 2014 che ha dichiarato prescritto il reato di disastro ambientale doloso, per il quale Schimdheiny era stato condannato a 18 anni di reclusione e al pagamento di oltre 90 milioni di euro di danni, ora la giustizia italiana ha un’altra chance per recuperare la fiducia di cittadine e cittadini. Speriamo non vada sprecata: il prezzo pagato da vittime, familiari, enti e istituzioni è già stato troppo alto e il problema amianto è ancora tragicamente sottovalutato in Italia”.

Tenta il furto nei box di via Fea, sorpreso da un affittuario

Denunciato dagli agenti del Commissariato Barriera di Milano

Si è introdotto all’interno dell’area box di uno stabile di via Fea scavalcando il cancello principale. La scena è stata notata da un ragazzo che ha subito avvertito un suo conoscente, sapendo che aveva in uso un box proprio lì. Quest’ultimo, constatata la presenza di un giovane all’interno delle pertinenze condominiali, ha contattato le Forze dell’Ordine. Il giovane stava provando ad allontanarsi, uscendo dal portone principale, quando è stato fermato e trattenuto in attesa della Polizia. Gli agenti del Commissariato Barriera Milano hanno riscontrato il parziale danneggiamento della serranda di un box auto e della porta in metallo di una delle cantine. Il ragazzo, un 17enne romeno, ha confessato che era alla ricerca di qualcosa di valore. Il giovane, con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentato furto.

Avvicendamenti torinesi per la diocesi monferrina

ARRIVANO DALLA VALCERRINA LE NOVITA’ DEI NUOVI INCARICHI NELLA DIOCESI DI CASALE MONFERRATO

La rivoluzione dei comuni della Città Metropolitana di Torino

Il vescovo di Casale Monferrato, monsignor Gianni Sacchi ha rotto gli indugi e scelto il nuovo vicario generale della Diocesi di Sant’Evasio. E’ don Desirè Azogou, nato nel Togo, attualmente alla guida delle parrocchie di Cavagnolo e Brusasco, dopo esserlo stato a Cerrina ed Ozzano. Inoltre è stato il primo canonico di origine africana nel Capitolo della Cattedrale . Prende il posto di monsignor Giampio Devasini, neo vescovo di Chiavari. Entrerà in carica il 21 giugno. Ma non sarà l’unica novità in seno alla Diocesi: Don Desirè da settembre sarà alla guida delle parrocchie del Duimo e di San Domenico

L’attuale parroco delle due parrocchie cittadine, il can. Eugenio Portalupi, manterrà le altre due già di sua competenza: Addolorata e Santo Stefano. A Cavagnolo e Brusasco andrà don Armand Amuaku, attuale amministratore parrocchiale di Giarole e Villabella che passeranno, rispettivamente, a don Samuele Battistella e don Emile Ollo. Da Cavagnolo si sposterà anche don Magloire Gamon che sarà nominato viceparroco di Verrua Savoia e amministratore parrocchiale di Sulpiano (oltre che delle due parrocchie di Marcorengo e Brozolo, già di sua competenza).

Altra sostituzione di monsignor Devasini è quella a delegato vescovile per i rapporti con le Soprintendenze: il nuovo responsabile sarà il can. Davide Mussone, cancelliere vescovile e parroco di Cantavenna, Villamiroglio e Vallegioliti

Come fare una vacanza studio rimanendo nel proprio paese

Dal 21 giugno al 2 luglio, dal lunedì al venerdì ore 9:00 – 16:00 Attività rivolte a bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni. WINS – World International School of Torino, Via Traves 28, Torino

Fare una vacanza studio rimanendo nel proprio paese è possibile! WINS – World International School of Torino, la scuola torinese che nel corso dell’anno propone ai propri studenti un percorso di studi internazionale IB, apre le sue porte a tutti per un Summer Camp che ha tutto il fascino di un viaggio all’estero!

L’inglese è la lingua ufficiale di WINS ma nei corridoi si sente parlare cinese, francese, spagnolo… perché la scuola è frequentata da bambini di tutto il mondo!

Il Summer Camp in WINS è un’opportunità unica, un viaggio incredibile alla scoperta di culture diverse… senza allontanarsi dalla città! Una vera e propria full immersion nella lingua inglese grazie alla presenza degli educatori WINS e dei collaboratori esterni di The World Language School e Ecowise.

Pensando a tutti i genitori che, causa emergenza Covid-19, hanno preferito rinunciare ad un viaggio studio per i propri figli adolescenti, da quest’anno WINS ha esteso l’opportunità di iscrizione anche ai ragazzi nella fascia dagli 11 ai 14 anni.

I partecipanti saranno divisi in tre gruppi in base all’età:

  • i bambini dai 3 ai 5 anni saranno coinvolti in attività ricreative, artistiche e musicali
  • per i bambini dai 6 ai 10 anni saranno organizzati laboratori e attività all’insegna della creatività, dell’arte e della scienza
  • per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni saranno organizzate molte attività sportive curate dai teacher WINS di Physical Education e da Campus Piemonte Torino.

Giochi, laboratori ma anche escursioni nella natura alla scoperta dei fiumi e delle montagne del Piemonte in collaborazione con Ecowise.

Aule didattiche all’avanguardia, fornite delle migliori tecnologie, una sala musica, un laboratorio di arte, un auditorium, aree gioco interne ed esterne e tutto ciò che serve per vivere lo sport: piscina, palestra, campi da basket, da pallavolo, da calcetto. È il sogno del campus americano… a due passi da casa!

Il Camp sarà a numero chiuso e si svolgerà rispettando le indicazioni di sicurezza e le linee guida che saranno rilasciate dalla Regione Piemonte.

Per info e prenotazioni: 011/1972111 – info@worldinternationalschool.com oppure compilando il form dal portale www.worldinternationalschool.com

Tariffa settimanale: 300 euro (Convenzioni aziendali. Tariffe agevolate per più settimane e più figli).

www.worldinternationalschool.com

Rapinatore inseguito da un rider arrestato dalla Polizia

E’ accaduto in via Padova 

 

Una donna passeggia tranquilla quando un uomo le si avvicina di spalle e sotto la minaccia di un oggetto, le ordina di consegnargli la collanina d’oro che porta al collo altrimenti le spara. La donna inizia ad urlare provando a trattenere la collana, questa si spezza in due e il rapinatore si dà alla fuga. La scena viene stata notata da un ragazzo che, in sella alla sua bici, sta effettuando una consegna. Il rider insegue il rapinatore che lungo il percorso prova a nascondersi più volte tra le auto in sosta. Forse, è in questa circostanza che si libera della refurtiva. L’uomo, un cittadino ucraino di 23 anni, viene fermato in via Perugia dove a breve giungono gli agenti del Commissariato Centro che arrestano il reo, con diversi precedenti di polizia, per il reato di rapina.

Architetto ucciso dai ladri: li aveva sorpresi in casa nella notte

 

L’omicidio è avvenuto nella notte. La vittima, un architetto di 50 anni, Roberto Mottura viveva nella villetta, con la moglie e il figlio di 13 anni.

Verso le 4 di mattina i malviventi sono entrati forzando una finestra e facendo scattare  l’allarme. L’uomo è sceso e ha sorpreso i ladri. Forse c’è stata una colluttazione e i rapinatori  hanno sparato colpendo l’architetto allo stomaco. La moglie ha chiamato i soccorsi ma non c’è stato nulla da fare. Le indagini sono affidate ai carabinieri.