CRONACA- Pagina 1362

Spacca finestrino con la mano, le tracce di sangue lo tradiscono

Arrestato ventottenne italiano nel quartiere Santa Rita

Domenica notte un cittadino affacciato dal proprio balcone nota un soggetto armeggiare accanto al finestrino di un’autovettura parcheggiata. L’uomo allerta immediatamente il 112 NUE. Nel frattempo il reo, cittadino italiano di 28 anni, è riuscito ad aprire lo sportello dell’auto, rompendo il finestrino con le mani. Dopo aver rovistato nel portaoggetti del cruscotto, preleva un telefono cellulare e si da alla fuga. Poco dopo gli agenti della Squadra Volante incrociano in via Tunisi un individuo con le mani e gli indumenti sporchi di sangue. I poliziotti intuiscono possa trattarsidel soggetto appena segnalato dalla centrale operativa, feritosi in seguito all’azione delittuosa. Il ventottenne viene allora fermato e perquisito. Gli operatori, dopo aver rinvenuto il cellulare nella tasca della giacca, arrestano l’uomo per furto. Il ventottenne, con precedenti specifici di Polizia, viene inoltre denunciato per violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale, di cui era destinatario da gennaio dello scorso anno, e per le prescrizioni atte al contenimento epidemiologico.

Bus, tram e metropolitana: si viaggerà in pochi e il 4 sarà “tagliato” a metà

Nella fase 2, (come e quando si saprà oggi dalla commissione a Palazzo Civico)  sui treni della metropolitana potranno viaggiare 50 o 60 persone per volta, su bus e tram al massimo  20 o 30 passeggeri in base alle dimensioni del veicolo. 

E’ quanto anticipa oggi la cronaca torinese del quotidiano Repubblica. Sui tram più lunghi potranno salire  40 persone. Probabilmente il 4, il tram più affollato, che attraversa la città da Falchera a Mirafiori, verrà  forse “tagliato” a metà per evitare scossoni all’interno e  assembramenti alle fermate. 

Gtt ha illustrato  ieri queste linee ai sindacati e oggi distribuirà le mascherine chirurgiche ai  dipendenti.  Non spetterà al conducente la responsabilità sui flussi dei passeggeri e  la porta anteriore dei mezzi continuerà a restare chiusa. Insomma dovremo fare affidamento sul senso di responsabilità di ciascuno. Davanti alle stazioni del metrò dipendenti dell’azienda contingenteranno gli accessi.

500 cellulari sospetti. Il negoziante: “Sono un regalo”

Telefoni di dubbia provenienza rinvenuti in un negozio torinese. Denunciato commerciante

È quello che ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino in un esercizio commerciale nella zona nord della città.

La vicenda all’una circa della scorsa notte, quando un equipaggio del Gruppo Pronto Impiego Torino, impegnato nei consueti controlli del territorio, ha notato le insegne ancora accese di un negozio di telefonia e apparecchiature elettroniche nei pressi di Corso Palermo. All’interno oltre al titolare, alcuni clienti.

Una volta all’interno, i Finanzieri hanno notato numerosi apparecchi telefonici senza confezionamento custoditi alla rinfusa dietro al bancone. Alla richiesta della documentazione della merce, il titolare non è riuscito a fornire alcuna giustificazione plausibile circa il possesso.

Esteso il controllo a tutto il punto vendita, i militari hanno così scoperto che il commerciante custodiva oltre 500 telefoni cellulari, tutti di dubbia provenienza e privi di qualsivoglia documentazione nel retrobottega del negozio. Un considerevole quantitativo è stato anche rinvenuto occultato nella toilette.

Alla richiesta di ulteriori spiegazioni l’uomo, un quarantenne di origini egiziane, ha sostenuto che i telefoni “…sono frutto di un regalo…”.

Le indagini della Guardia di Finanza ora proseguono per appurare la provenienza dei cellulari e se siano provento di furto o attività illecite.

Gli oltre 500 apparecchi telefoni sono stati sequestrati.

Il titolare del negozio, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica per ricettazione, è stato sanzionato per l’inottemperanza ai prevedimenti attualmente in vigore a contrasto del COVID 19; l’attività commerciale è stata sospesa.

fp

Bennet, carrello sospeso fino al 3 maggio

Terminerà il 3 maggio l’iniziativa Carrello Sospeso in molti ipermercati Bennet del Piemonte: Carmagnola, Caselle Torinese, Chivasso, Ciriè, Santa Vittoria d’Alba, Settimo Torinese, Torino – via G. Bruno, Vercelli.

Grazie alla collaborazione con Banco Alimentare, Bennet aderisce all’operazione di raccolta di generi alimentari di prima necessità per sostenere le fasce più sensibili della popolazione.

I clienti Bennet possono acquistare i prodotti e donarli depositandoli nell’apposito carrello posizionato all’ingresso del punto vendita. Il Banco Alimentare e molte altre Associazioni di volontariato saranno incaricati di effettuare il ritiro delle donazioni e a consegnarle alle famiglie bisognose sul territorio.

Pasta, tonno in scatola, olio, caffè, biscotti, passata, legumi, biscotti per bambini, omogeneizzati, zucchero, fette biscottate e latte e molto altro, sono i prodotti fondamentali per il Carrello Sospeso, utili a tutte quelle famiglie bisognose, aumentate nelle ultime settimane, che in questo periodo hanno maggiori necessità.
Bennet è al fianco della popolazione italiana in questo periodo di crisi e Carrello Sospeso conferma l’impegno costante della catena in questa direzione, tendendo una mano per un aiuto concreto.

Da lunedì 4 maggio consentite le cerimonie funebri, visite ai cimiteri da martedì

Con l’ampliarsi dell’emergenza epidemiologica da COVID -19 e la necessità di operare con misure di contenimento per evitare il diffondersi del contagio,  sono state sospese  le visite ai propri cari nei sei cimiteri della Città : nei due maggiori, Monumentale  e Parco; e in quelli minori Sassi, Cavoretto, Abbadia e Mirafiori.

Torino è stata una delle ultime città in Italia a chiudere alla visita i propri cimiteri, pur mantenendo al possibilità di partecipare – in forma ristretta – all’ultimo saluto.

Ora l’Amministrazione comunale intende procedere alla riapertura delle visite al pubblico nei cimiteri anche alla luce di quanto previsto dal nuovo DPCM del 26 aprile scorso.

Il Decreto consente, a partire dal prossimo 4 maggio, “le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione dei congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.”

Al fine di consentire lo svolgimento delle cerimonie funebri in sicurezza, l’assessore ai Servizi Cimiteriali Marco Giusta, ha chiesto ai vertici di AFC Torino S.p.a. e alla Società Socrem di valutare la possibilità di attrezzare, all’interno dei complessi cimiteriali, adeguati spazi volti ad ospitare cerimonie di commiato e momenti di raccoglimento, anche religiosi, per l’ultimo saluto ai defunti. Inoltre ha chiesto di incrementare il servizio di accoglienza, nel rispetto della normativa vigente, e di accompagnare i congiunti che, non avendo potuto assistere ai funerali, debbano essere messi a conoscenza dei luoghi di sepoltura dei cari defunti.

“Abbiamo subito colto questa opportunità prevista dal nuovo decreto. Con intelligenza possiamo combattere il virus e mantenere, laddove è possibile, le attività che si svolgevano prima dell’emergenza. Credo sia giusto consentire nuovamente la possibilità di celebrare i funerali, perchè è il momento in cui un dolore individuale si trasforma in dolore collettivo e può essere affrontato, e in cui si compie il ricordo della persona che ci ha lasciato. Lo stesso sentimento di conforto provano le persone che possono recarsi in visita alla tomba dei propri cari, depositare un fiore, dire una preghiera. Per questo ho dato disposizioni perché la riapertura dei cimiteri sia regolata e accompagnata, in modo da evitare assembramenti e di farci trovare pronti a ricevere le tante visite delle persone che in questo periodo hanno perso i lori cari. Inoltre ho chiesto ad AFC e Socrem, che ringrazio per la professionalità e l’impegno, di predisporre spazi adeguati per celebrare le esequie per chi ne avesse necessità, nei limiti del decreto, favorendo spazi all’aperto. Credo che dare la possibilità di un saluto dignitoso sia un gesto di civiltà” dichiara l’assessore Marco Giusta.

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico

Il ladro che amava anacardi e grappa

Un cittadino algerino di 38 anni è stato arrestato giovedì scorso dagli agenti della Squadra Volante

Dopo essere entrato in un supermercato in corso Umbria, il trentottenne ha trafugato dagli scaffali ed occultato nel proprio zaino 6 bottiglie di vodka e 9 confezioni di anacardi.

Arrivato nei pressi delle casse, finge di mettersi in fila ma dopo poco si dirige verso l’uscita. Un cassiere che ha assistito alla scena raggiunge l’uomo e lo invita a seguirlo all’interno del locale per le verifiche del caso. Nel frattempo il gestore del supermercato allerta le forze dell’ordine. L’algerino non è nuovo a furti di questi tipo: circa dieci giorni fa si era già reso protagonista, all’interno del medesimo esercizio commerciale, del furto di 6 bottiglie di grappa.

L’uomo, già colpito da un decreto di espulsione dal territorio nazionale, viene arrestato dagli operatori della Squadra Volante per rapina e denunciato per il furto commesso nei giorni precedenti e falsa attestazione a P.U.

I take away di cibo resteranno ancora chiusi

In Piemonte i take away di cibo rimarranno  chiusi anche dopo il 4 maggio. E non saranno neppure  consentiti gli spostamenti verso le secondo case seppur entro i confini regionali.

È quanto ha spiegato il governatore Alberto Cirio, dopo avere incontrato  il Comitato tecnico-scientifico regionale, composto da medici e scienziati. Dice il Presidente , come riporta il quotidiano Repubblica, che “è necessario in questo momento mantenere una linea di rigore che va di pari passo con la consapevolezza che il Piemonte ha bisogno di ripartire”.  In base alle valutazioni fatte ci sarebbero troppi rischi: il numero elevato di persone davanti agli esercizi commerciali per ritirare cibi da asporto potrebbe favorire i contagi. Restano invece consentite le consegne a domicilio.

Porta Palazzo, il mercato (dimezzato) riapre il 4 maggio

Riapre lunedì 4 maggio, orario 7-14, compreso il sabato, lo storico  mercato ortofrutticolo all’aperto di Porta Palazzo

L’incontro tra il Comitato provinciale per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza e i rappresentanti degli ambulanti ha preso finalmente la decisione

L’assessore comunale al Commercio Alberto Sacco ha detto  che sarà effettuato un continuo monitoraggio per verificare che siano rispettati il posizionamento e il distanziamento dei banchi e  l’accesso regolamentato dei clienti. E’ previsto il dimezzamento del numero dei banchi,che passeranno  da 56 a 28 per la tettoia dei contadini e da 180 a 90 per la restante area. L’ingresso avverrà con accessi controllati attraverso varchi presidiati da volontari e la presenza sarà consentita, contemporaneamente a soli 2 clienti per punto  vendita. Per evitare assembramenti saranno anche soppresse temporaneamente le 4 fermate dei mezzi pubblici nella piazza. Gli ingressi, saranno in corrispondenza della Galleria Umberto I e di piazza della Repubblica 10, mentre i varchi di uscita in via Milano e corso Regina, al centro della piazza.

 

(foto Mario Alesina)

Pronti i test sierologici sul personale sanitario. In calo i ricoveri in intensiva, ma oggi altre vittime

Inizieranno lunedì 4 maggio i test sierologici sul personale sanitario (compresi medici di famiglia, pediatri di libera scelta e specialisti convenzionati) di tutte le Aziende sanitarie del Piemonte.

Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, osservando che si tratterà di un’indagine a fine epidemiologico, con l’obiettivo di comprendere meglio le caratteristiche della diffusione del virus e di fornire fondamentali informazioni per lo studio della patogenesi e lo sviluppo di strategie mirate di prevenzione, anche riguardanti l’identificazione di coorti target di possibile vaccinazione una volta che tale tecnologia preventiva sia disponibile.

«Tutti gli esiti dei test – rileva l’assessore Icardi – saranno riportati dal CSI sulla piattaforma Covid grazie ad un’integrazione con l’ecosistema informativo della Regione che consentirà di recuperare in tempo reale le informazioni utili ai fini epidemiologici direttamente dai referti validati dai Laboratori analisi delle singole Aziende sanitarie. Vuol dire applicare un modello di automatizzazione che non ha precedenti, risparmiando agli operatori il caricamento manuale di decine di migliaia di esiti. Sul piano sanitario, gli esiti positivi verranno interessati da approfondimenti diagnostici, anche attraverso l’utilizzo dei tamponi».

Il piano di screening regionale avverrà attraverso l’utilizzo di un test immunometrico IgG (test sierologico per IgG neutralizzanti anti-SARS-CoV2).

Tramite la Società di committenza regionale Scr, sono stati acquistati con procedura d’urgenza 70 mila kit e la consegna dei lotti necessari da parte delle tre ditte assegnatarie, Diasorin Spa, Abbot Srl e Medical System Srl, è prevista per il 30 aprile. Al momento, si stanno raccogliendo i fabbisogni di ogni Azienda sanitaria per poter procedere al recapito delle forniture.

Intanto, l’Unità di crisi ha fornito alle Aziende sanitarie regionali le indicazioni per effettuare l’indagine, specificando che si dovrà procedere all’acquisizione del consenso informato e quindi al prelievo del sangue di tutti gli operatori, su base volontaria.

I campioni saranno processati da ciascuna Azienda nei propri laboratori, con le apparecchiature di cui già tutte dispongono, escludendo quindi il ricorso ai privati.

I referti saranno inseriti negli applicativi locali e importati nella piattaforma Covid appositamente predisposta dal Csi. L’elaborazione epidemiologica dei dati sarà quindi affidata al Seremi (Servizio di riferimento regionale di epidemiologia delle malattie infettive) di Alessandria.

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di martedì 28 aprile

4.624 PAZIENTI GUARITI E 2.429 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 4.624 (182 in più di ieri): 446 (+29) in provincia di Alessandria, 185 (+19) in provincia di Asti, 231 (+13) in provincia di Biella, 504 (+21) in provincia di Cuneo, 371 (+2) in provincia di Novara, 2.344 (+98) in provincia di Torino, 228 (+0) in provincia di Vercelli, 257 (+0) nel Verbano-Cusio-Ossola, 58 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 2.429 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 2.966

Sono 53 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 16 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 2.966 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 554 ad Alessandria, 158 ad Asti, 161 a Biella, 230 a Cuneo, 254 a Novara, 1.312 a Torino, 157 a Vercelli, 110 nel Verbano-Cusio-Ossola, 30 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 25.538 (+322 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.329 in provincia di Alessandria, 1.530 in provincia di Asti, 961 in provincia di Biella, 2.420 in provincia di Cuneo, 2.245 in provincia di Novara, 12.625 in provincia di Torino, 1.096 in provincia di Vercelli, 999 nel Verbano-Cusio-Ossola, 234 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 202 (-12 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.637 (- 52 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.680

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 146.173, di cui 77.541 risultati negativi.

Legenda del bollettino allegato

E’ allegata al bollettino la tabella riassuntiva dei dati di oggi.

Per agevolarne la lettura, si riporta qui di seguito la legenda.

Totale test processati: sono tutti i test effettuati, compresi quelli ripetuti sulla stessa persona, ad esempio per accertare la guarigione virologica, e quelli processati ma in fase di refertazione

Totale casi negativi: sono le singole persone con una diagnosi negativa

Totale casi positivi: sono le singole persone con una diagnosi positiva

Legenda dei grafici allegati

Grafico 1. Nel grafico sono riportate le positività COVID-19 in Piemonte per giorno di diagnosi fino al 27 aprile 2020. La parte del diagramma colorata in blu rappresenta il numero di casi positivi riscontrati nelle Residenze Sanitarie Assistenziali per anziani (pari al 34% del totale delle diagnosi del 27 aprile 2020).

Grafico 2. Nel grafico sono riportate le positività COVID-19 in Piemonte per giorno di diagnosi fino al 27 aprile 2020 esclusi i casi delle Residenze Sanitarie Assistenziali per anziani.

I commercianti protestano: flash mob con serrande alzate e luci accese

Saranno un migliaio i commercianti che questa sera terranno le serrande alzate e le vetrine accese nei loro negozi di Torino, in particolare in centro città

Parteciperanno alla protesta anche molti bar e ristoranti di Torino che alle 21, per soli cinque minuti, prenderanno parte ad un flash mob promosso su scala nazionale, su base spontanea, ideato proprio sotto la Mole.

L’iniziativa nasce a seguito dell’allarme lanciato da  Ascom e Confesercenti per le migliaia di persone in cassa integrazione nel commercio in Piemonte e nel capoluogo.