CRONACA- Pagina 1342

Il Natale come rinascita

Anche se il Natale è trascorso, gli eventi degli ultimi tempi ci hanno convinti della necessità di riappropriarci, di riflettere e di riproporre il significato autentico e profondo del Natale.
Questa significativa ricorrenza si è  trasformata, infatti,  negli ultimi decenni (riferendoci, quindi, al lungo periodo e non a questi “anni covid”) sostanzialmente in una “festa dei consumi” e recentemente “attaccato” anche da una concezione ideologica ed estrema del “politically correct”. 
Noi, invece, siamo così convinti dell’importanza storica, culturale e spirituale da ritenere questa ricorrenza un’occasione e un motivo di dialogo fecondo e unione fra le religioni diverse e altresì di pace e fraternità all’umanità intera.
Nella locandina il programma e i riferimenti delle realtà che hanno voluto promuovere questo evento.
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Giampiero Leo, portavoce del Movimento interconfessionale “Noi siamo con voi” (uno dei vari soggetti organizzatori).

I No Green pass tornano in piazza con Freccero e Mattei

La Commissione Dupre (Dubbi e Precauzione) manifesterà sabato 8 gennaio alle 15 in piazza Castello a Torino contro le nuove restrizioni decise dal governo, come l’obbligo  di vaccino per gli over 50.

Sono previsti gli interventi del giurista  ed ex candidato sindaco di Torino, Ugo Mattei e del portavoce della commissione Carlo Freccero che apriranno la “mobilitazione popolare per il ripristino immediato dello stato di diritto”.

Sul manifesto del l’iniziativa viene segnalata  anche la presenza della deputata di Alternativa Jessica Costanzo (ex M5S) e del portuale Stefano Puzzer.

(Foto lineaitaliapiemonte.it)

Ufo nel cielo di Torino e del Piemonte? Altri avvistamenti

Il misterioso avvistamento ufo di Torino del 26 dicembre 2021, sta letteralmente spopolando sul web. In particolare su youtube, l’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=wjS9s4EOsIo&t=12s, è letteralmente esploso per le visualizzazioni, proprio per il fascino del video. Dopo la pubblicazione del caso il 31 dicembre 2021, da Torino, tantissima gente sta segnalando la presenza di uap nei cieli del capoluogo del Piemonte,ma anche in altre zone della regione. “A Torino, il primo gennaio 2022, – dicono al Centro Ufo Italiano –  è stata avvistata una sfera molto luminosa stazionaria nel cielo e il 3 gennaio 2022, un uomo, ha visto sfrecciare, davanti ai suoi sbigottiti occhi, una sfera che ha attraversato il cielo in un baleno. Una donna, il 31 dicembre 2021, alle 23,50, ha avvistato una fortissima luce rossa sulla collina di Superga, mentre, sempre a Torino, nell’estate 2020, un uomo ha visto, dal balcone di casa, una luce multicolore fortissima.  Un uomo, a Cuneo, il primo gennaio 2022, ha avvistato e fotografato uno strano oggetto nero che volava non lontano da un aereo. L’elenco è interminabile e decine di altre segnalazioni stanno pervenendo ai ricercatori, che stanno cercando di capire la natura degli oggetti volanti. Cosa vola nei cieli della città più esoterica d’Italia? E’ frutto di immaginazione, abbagli, equivoci e la gente scambia banali lanterne cinesi, fuochi d’artificio, palloni sonda, astri e satelliti, per ufo, oppure effettivamente qualcosa di inesplicabile si aggira sopra le teste dei torinesi? Forse, ne sapremo di più, nei mesi prossimi. Nel frattempo, la gente aspetta risposte.”

Decreto dell’Epifania: la tempesta perfetta

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Il “decreto dell’ Epifania” presenta fortissimi dubbi sotto il profilo giuridico, sociale e della ragionevolezza. Mentre il premier chiede una sorta di carta bianca sui suoi poteri decisionali…

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https://www.lineaitaliapiemonte.it/2022/01/06/leggi-notizia/argomenti/messaggi-in-bottiglia/articolo/decreto-dellepifania-la-tempesta-perfetta-di-marco-corrini.html

Nell’open day vaccinati oltre 2600 bambini tra 5-11 anni Piemonte resta in zona gialla

Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Nel giorno dell’Epifania la campagna vaccinale del Piemonte è proseguita senza sosta: sono 34.313 le persone comunicate all’Unità di Crisi della Regione che ieri hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. A 4.563 è stata somministrata la prima dose, a 2.031 la seconda, a 27.719 la terza.

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 8.142.877 dosi, di cui 3.122.413 come seconde e 1.556.157 come terze, corrispondenti al 98,9% di 8.235.500 disponibili.

“Anche in questa giornata di festa la macchina vaccinale del Piemonte ha somministrato oltre 34 mila vaccini – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -.Di questo non possiamo che ringraziare tutti gli operatori del nostro sistema sanitario e i cittadini che, anche in giorni festivi, hanno risposto alla chiamata al vaccino. Vaccinarsi è importante ora più che mai, in un momento in cui il virus sta circolando a livelli mai avuti prima, per proteggere noi, i nostri cari e l’intera comunità”.

OPEN DAY DEDICATO AI BAMBINI NELLA FASCIA DI ETA’ 5-11 ANNI

Sono stati oltre 2.600 quelli vaccinati nella giornata dedicata a loro su tutto il territorio regionale.

IL PIEMONTE RESTA IN ZONA GIALLA Pre-Report settimanale Ministero Salute – Istituto Superiore di Sanità

Nella settimana 27 dicembre – 2 gennaio in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.35 a 1.44 e la percentuale di positività dei tamponi sale al 18%. L’incidenza è di 1.817,04 casi ogni 100 mila abitanti. Il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva è del 21,7% e quello dei posti letto ordinari è del 26%. Numeri che, seppur in crescita, mantengono il Piemonte in zona gialla.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE CIRIO SULLE NUOVE MISURE INTRODOTTE DAL GOVERNO

“Ritengo le nuove misure una soluzione di equilibrio – commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Ero favorevole a un obbligo vaccinale selettivo e la scelta sugli over 50 è un buon compromesso, perché riguarda le fasce d’età a maggior rischio di ospedalizzazione. Sui tamponi, invece, alla luce della situazione epidemiologica attuale con un numero molto alto di positivi in buona parte asintomatici, le Regioni hanno chiesto al Governo una riflessione sull’opportunità di continuare a fare i test a chi non mostra sintomi, rispetto alla possibilità di concentrarsi principalmente su chi li manifesta e ha quindi bisogno di essere curato. Si tratta però di una valutazione medica su cui dovrà esprimersi il Cts. Anche sulla scuola ritengo la scelta di equilibrio, era importante un intervento che tenesse conto della situazione attuale, ma allo stesso tempo tutelasse il più possibile la didattica in presenza, differenziando le misure per i vaccinati”.

Ecco il bar che si mette in autoquarantena

DAL PIEMONTE

 Casale Monferrato – Il moltiplicarsi delle positività in questi giorni a Casale Monferrato ha portato ad una nuova misura non ancora contemplata dalla normativa nazionale e regionale che sovrabbonda ormai dal febbraio del 2020.

Sulla porta di ingresso del bar Hollywood, uno dei più frequentati della città è da qualche giorno affisso un cartello che recita letteralmente: “Visti i numerosi contagi il locale si mette in autoquarantena fino al 10 di questo mese. Riapriremo con orario normale martedì 11 gennaio”.

Sin qui, purtroppo, niente di insolito: isolamenti e quarantene, forzate o volontarie sono ormai all’ordine del giorno da quasi due anni.

Ma l’autoquarantena di un locale, effettivamente è un qualcosa di nuovo.

Massimo Iaretti

Moransengo e Tonengo, la fusione intelligente

Due piccoli comuni della Valcerrina posti nella parte più settentrionale della Provincia di Asti, al confine con la Città Metropolitana di Torino ed appartenenti alla Diocesi di Casale Monferrato, hanno avviato un procedimento per la fusione.

Si tratta di Moransengo e di Tonengo, entrambi con una desinenza di origine longobarda in –engo, entrambi con una forte connotazione agricola e con una popolazione quasi di uguali proporzioni, 213 residenti Tonengo e 187 Moransengo, hanno deciso di mettere insieme le forze per poter sopravvivere. In pratica, pur essendo entrambe le amministrazioni da sempre sostenitrici del mantenimento ognuna della propria identità, hanno deciso di percorrere d’ora in avanti un percorso unitario al fine di evitare di essere magari assorbite da una realtà comunale di maggiori dimensioni che finisca per marginalizzarle.  Il primo passaggio dell’iter è stata la approvazione della delibera dei due consigli comunali in seduta comune che si è tenuta il 23 dicembre scorso presso la casa municipale di Moransengo, illustrata dai due primi cittadini, Massimo Ghigo (Moransengo) e Raffaele Angelo Audino (Tonengo) ed approvata all’unanimità dei presenti di ambedue i consigli. Sede del nuovo municipio una volta che l’iter sarà giunto a conclusione sarà Tonengo, scelta fatta nel modo più democratico possibile, ovvero per sorteggio. Intanto sono già state avviate le convenzioni per razionalizzare al meglio l’utilizzo del personale e le aperture dei municipi. Il passaggio successivo è stato il disco verde concesso dal nuovo consiglio provinciale di Asti il 28 dicembre, praticamente uno dei primi atti nella sua nuova composizione. Adesso la palla passerà alla Regione Piemonte che dovrà indire il referendum nei 2 comuni che avrà natura meramente consultiva (e questa è una pecca nell’iter piemontese, come già fatto notare più volte soprattutto dal Movimento Progetto Piemonte e da alcuni comitati ed associazioni) e si chiuderà con l’approvazione della legge regionale di fusione.

Massimo Iaretti

(Foto Astigov.it)

Il bollettino Covid di venerdì 7 gennaio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 7.652 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5.945 dopo test antigenico), pari al 15,8% di 48.382 tamponi eseguiti, di cui 39.229 antigenici. Dei 7.652 nuovi casi gli asintomatici sono 5.624 (73,5%).

I casi sono così ripartiti: 5.468 screening, 1.645 contatti di caso, 539 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 572.594, così suddivisi su base provinciale: 48.163 Alessandria, 27.319 Asti, 19.626 Biella, 80.959 Cuneo, 44.496 Novara, 295.690 Torino, 19.821 Vercelli, 21.339 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.648 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 12.533 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 13(+1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.593 (+80 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 122.978

I tamponi diagnostici finora processati sono 12.196.617 (+48.382 rispetto a ieri), di cui 2.770.356 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 12.136

Sono 17, 1 di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.136 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.607 Alessandria, 734 Asti, 452 Biella, 1.492 Cuneo, 970 Novara, 5.818 Torino, 561 Vercelli, 384 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 118 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

435.750 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 435.750 (+3.691 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 35.208 Alessandria, 21.385 Asti, 14.422 Biella, 61.416 Cuneo, 35.293 Novara, 230.976 Torino, 15.471 Vercelli, 16.276 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.686 extraregione e 3.617 in fase di definizione.

Violazioni norme anti covid, i controlli della polizia

Continua ed è stata ulteriormente rafforzata, alla luce dell’aggravarsi dei dati sui contagi, l’attività della Polizia di Stato finalizzata a verificare il rispetto delle normative anti covid anche all’interno degli esercizi commerciali.

Martedì sera, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine, insieme a personale della Polizia Municipale e dell’ASL, nell’ambito di un controllo straordinario coordinato dal Commissariato San Secondo, hanno controllato alcune attività commerciali dei quartieri Crocetta e Santa Rita.

Sono state rilevate diverse infrazioni e comminate sanzioni sia amministrative. Un bar, ubicato nel primo quartiere, è stato sanzionato per 2140 euro per la violazione di alcune norme anticovid e per il mancato rispetto di altre disposizioni a carattere amministrativo.

Poco dopo le 21, è stato controllato un pub dello stesso quartiere. Gli ispettori dell’A.S.L. hanno constatato le pessime condizioni igieniche dei locali cucina che presentavano sporcizia diffusa sia sui pavimenti che sulle attrezzature. La sicurezza sui luoghi di lavoro non era assicurata poiché gli estintori presenti non indicavano le revisioni periodiche e gli impianti elettrici presentavano alcune anomalie. A seguito di quanto emerso, gli ispettori A.S.L. hanno ordinato l’immediata chiusura dell’attività per motivi igienico sanitari, sino al ripristino delle condizioni idonee ed è stata comminata una sanzione di 2000 euro.  Il titolare dell’esercizio è stato denunciato per la mancata revisione dei dispositivi antincendio. Altre sanzioni per 1400 euro sono state emesse per la violazione delle norme anticovid, poiché due degli 11 clienti presenti erano privi del green pass, così come una delle persone che operava nel locale.

A un pub del quartiere Santa Rita, infine, sono state comminate sanzioni per 1200 euro per il mancato utilizzo della mascherina e per la mancanza della certificazione verde di persone presenti sul posto di lavoro.

L’attività di verifica del rispetto delle misure di contrasto alla pandemia aveva portato, la scorsa settimana, gli agenti del Commissariato Dora Vanchiglia alla chiusura per 5 giorni di un bar del quartiere Vanchiglietta e a sanzionare il titolare dell’esercizio per la violazione delle norme anti Covid.

Gli agenti del Commissariato San Paolo, invece, nei giorni scorsi, oltre ad aver sanzionato una panetteria del quartiere Pozzo Strada, sempre per le violazioni anti covid, hanno denunciato in stato di libertà il titolare di un bar dello stesso quartiere. Nel corso del controllo, l’uomo ha fornito agli agenti un green pass senza però fornire un documento sostenendo di non essere in grado di procurarselo. Una volta realizzato che la sua posizione sarebbe stata approfondita, ha consegnato il proprio documento ammettendo di aver precedentemente fornito il green pass di un suo conoscente. Gli agenti, pertanto, oltre a sanzionare amministrativamente l’uomo, lo hanno denunciato in stato di libertà per falsa attestazione a un pubblico ufficiale e sostituzione di persona.

Sempre in materia di contenimento della pandemia, sono, invece, 4 le persone sanzionate da personale del Commissariato Barriera Milano, martedì, nel corso di un controllo straordinario del territorio perché non in possesso del green pass. Le persone sanzionate erano presenti all’interno di una sala scommesse ubicata nel quartiere. Analoga sanzione è stata elevata al titolare dell’attività per l’omessa verifica.

In attesa del nuovo Capo dello Stato pensiamo anche ai problemi di Barriera

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Il Presidente della Repubblica, garbatamente, come nel suo inconfondibile stile, ci ha salutati ed augurato un buon anno per l’ ultima volta da Presidente della Repubblica.

Deluso chi sperava. Ora la palla passa al Parlamento.  Vista così non è una gran bella cosa. Un Parlamento che in questi 5 anni non ha fatto assolutamente nulla. Nulla di nulla se non lo zoppicante reddito di cittadinanza.  Su quota cento un po’ mi sono perso, ma se ho capito bene, anche questo è saltato, è servito solo per alcuni dipendenti pubblici. Intanto l’ anagrafe di Torino continua a non funzionare con giorni di ordinaria follia.  Follia che pervade anche Barriera di Milano.  Sprofonda sempre di più tra droga e delinquenza. 10 giorni fa è stato ferito il parroco della Pace da un tossico.  L’altro giorno furto in bar storico di Barriera in via Leinì. Sullo sfondo la criminalità organizzata non solo italiana. Ogni tanto vado dal mio amico della ferramenta di piazza Respighi. Prima era di suo padre.  Quando costruirono le case del Toro (assicurazioni) , nei primi anni 60 nacque la ferramenta.  In piazza Respighi c’è tutto.  Dalla coop al colorificio e casalanghi.  Con l’immancabile farmacia.  Come vanno le cose? Stai ancora in Barriera? No, a San Mauro. Hai sempre gli stessi clienti? No.  Molti se sono andati da Barriera.  Soprattutto da via Sempione a corso Giulio Cesare.  Sotto gli uffici o vicino alle bojte di artigiani spaccio a go-go.  E le impiegate avevano paura la sera. Paura. Una condizione diffusa , troppo diffusa in Barriera. Una situazione talmente complicata che, oramai, è inutile chiedersi il perché e il percome, si è arrivati a questo punto.  Lo Stato si deve occupare del controllo del territorio.  Esercito e forze di polizia.  Non ci sono alternative.  Il resto è solo una perdita di tempo e di parole.  Con un integrato sistema di telecamere. Ripeto, il resto è solo fuffa per giustificare continui fallimenti. Una accusa che mi viene fatta è di  essere paranoico. Generalmente la paranoia è aver paura di qualcosa che non esiste.  Non mi sembra che la paura di molti residenti sia inventata. Io, poi, è da più di vent’anni che non ci vivo più. Ma ci ritorno volentieri! E vengo pervaso da un senso di precarietà.  Piazza Foroni continua ad essere un  mercato con buona roba da comprare.  In particolare commestibile. I migliori taralli di tutta Torino e probabilmente di tutto il Piemonte. Del resto i pugliesi sono da più di 100 anni di casa da queste parti. Sicuramente ci vorrebbero altre leggi. Come sulla droga.  Ma sono almeno trent’anni che se ne parla e non si fa nulla.  Anzi! Precisamente non fanno nulla. Paranoico? Direi tragicamente realista.  E poi con la gente ci parlo.  Eccome  se ci parlo. Sfiducia e paura la fanno da padrone. Ora aspettiamoci qualche altro fatto delittuoso. Con le inevitabili e retoriche parole! Parole per il solito bla, bla . L’ inutile fatto a sistema. Vedremo cosa, e soprattutto se Lo Russo riuscirà nel fare qualcosa. Che ci tenti non ne abbiamo dubbi.  Che ci riesca è un altro paio di maniche. Tutto è possibile.  Ma per essere realizzato deve tornare il controllo sul territorio di Barriera di Milano. Mi ripeto: il controllo e dunque la “repressione” non si fanno con le parole, ma coi fatti. Oltre agli onesti cittadini dovranno avere  paura i delinquenti.
Patrizio Tosetto