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CRONACA- Pagina 133

Il Farò – Eiva dove acqua e fuoco si alternano. Il braciere delle Universiadi di Torino 2025

Ecco a voi il Farò – Eiva dove acqua e fuoco si alternano! Il braciere delle Universiadi di Torino 2025 si ispira alla tradizione dei falò ed alle cascate di acqua e di ghiaccio. Non solo a Torino con la notte di San Giovanni ma anche in molte altre località in Italia e nel mondo ci si raccoglie tutti attorno ai falò per significare gli eventi più importanti della vita collettiva e celebrare i vari riti del passaggio del tempo e delle stagioni.

Fuoco ma anche acqua: il braciere dedica attenzione a questo elemento, prezioso, indispensabile e simbolo universale di vita. Un braciere che si fa portatore del concetto di sostenibilità ambientale, e per questo è stato adottato un sistema di illuminazione a Led, capace di ridurre consumi ed emissioni.

Igino Macagno

Un nuovo punto lettura a Mirafiori Sud

Lo scorso mese di dicembre sono iniziati i lavori di rifunzionalizzazione e messa in sicurezza dell’ex istituto scolastico di via Negarville 30/8 e si concluderanno nei primi mesi di quest’anno.

Per restituire al pieno utilizzo pubblico un edificio che ad oggi lo era solo parzialmente, la Città in collaborazione con la Circoscrizione 2, si è attivata per renderlo uno spazio moderno e polifunzionale, dedicato alla lettura, allo studio e attività culturali.

Il Punto Lettura è progettato per accogliere fino a 150 utenti contemporaneamente, offrendo spazi diversificati per diverse esigenze.

Diventerà un riferimento culturale per il quartiere, offrendo spazi accoglienti e funzionali per promuovere la lettura e l’alfabetizzazione culturale.

Nel nuovo Punto saranno a disposizione della cittadinanza una sala dedicata ai giovani con 20 posti a sedere e spazi per attività ludiche, una sala incontri progettata per conferenze con 50 posti e una dedicata alla lettura e studio per una capienza di 30 posti.

La futura destinazione d’uso, potrà consentire un utilizzo polifunzionale come Punto Lettura, rispondendo al fabbisogno della comunità del quartiere, attualmente sprovvista di tale servizio, tenendo nel contempo, in considerazione le collaborazioni esistenti con le realtà associative locali e favorendo anche l’avvio di nuove sinergie.

“Le biblioteche – affermano la vicesindaca alle Attività Produttive Michela Favaro e l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia – sono luoghi di diffusione di cultura ma anche di aggregazione e di socialità positiva. Luoghi inclusivi, intergenerazionali e interculturali, dove tutti possono entrare, ragazze e ragazzi, adulti e anziani, e trovare spazi adeguati e punti di accesso a tutti i tipi di servizi comunali. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare tutti alla lettura”.

TORINO CLICK

Arrestato pusher 21enne, poliziotto contuso

Un cittadino rumeno di 21 è stato arrestato per resistenza e lesioni a P.U. e spaccio di sostanze stupefacenti dalla Polizia di Stato.

Gli agenti del Commissariato di P.S. Ivrea e Banchette notano due giovani, in via Matteotti, che alla vista della volante dividono le loro strade e si danno alla fuga. Uno dei due, un ventunenne, viene bloccato dai poliziotti dopo una violenta colluttazione.  Prima di essere fermato, il giovane si era disfatto di una bottiglia contenente 11 pezzi di hashish che sono stati rinvenuti e sequestrati unitamente a una bomboletta di spray urticante.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, vengono rinvenuti altri quantitativi di sostanza stupefacente, una somma in denaro pari a 923 euro, nonchè  materiale per il confezionamento delle dosi e diversi telefoni cellulari.

Uno dei poliziotti, coinvolti nella colluttazione, riportava un trauma contusivo alla mano.

Alpini, uomini di pietra, mostra all’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Consiglio regionale

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In occasione della Giornata regionale del Valore Alpino – che si celebra ogni anno il 16 gennaio

in memoria del sacrificio degli alpini caduti nella campagna di Russia – all’Ufficio Relazioni

con il Pubblico del Consiglio regionale del Piemonte (via Arsenale 14/G a Torino) è allestita

la mostra “Alpini, uomini di pietra“. Organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale

Alpini sezione di Torino e curata nell’allestimento dal Gruppo Storico Militaria 1848-1945.

L’esposizione, che rimarrà nelle vetrine dell’Urp fino al 24 gennaio 2025, comprende alcune

uniformi storiche degli Alpini e materiale relativo al periodo compreso tra il 1872 e il 1945.

Nelle vetrine si può osservare l’evoluzione storica delle diverse uniformi militari degli Alpini,

completate dalle scarpe delle sentinelle, le ciaspole per camminare sulla neve, il mantello

usato dagli Alpini nella Grande Guerra, le uniformi usate nella campagna d’Africa del 1890,

la prima uniforme degli Alpini del 1883 con le mostrine verdi, le gavette per mangiare

sul campo e naturalmente diversi modelli dei tipici cappelli alpini con la penna nera,

compreso quello di un prigioniero di guerra a cui sono state tolte le insegne e la penna

e invece aggiunto il numero di matricola da internato.

 

Nella mostra sono ricordate anche le donne alpino: in particolare è presentata

la fotografia di Maria Predari, medico donna che prestò servizio a Ovaro (Udine)

nel 1916 – insieme a altre 45 dottoresse – e che fu autorizzata dal comandante

per i suoi meriti professionali ad indossare il cappello alpino.

Il Gruppo Storico “La patria è donna” si occupa da vent’anni di valorizzare

le figure femminili all’interno degli Alpini.

La mostra “Alpini, uomini di pietra”, è stata inaugurata il 16 gennaio all’Urp

alla presenza del presidente del Consiglio regionale Davide Nicco,

di Sebastiano Favero, presidente nazionale Ana e di Carlo Martinelli,

presidente del Gruppo Storico Militaria 1848-1945 e consigliere nazionale Ana Torino.

“Con orgoglio desidero esprimere il più profondo e sentito ringraziamento a tutti gli Alpini

e a ogni singola ‘penna nera’ che ha servito e continua a servire il nostro Paese – ha dichiarato

il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco -. Gli Alpini rappresentano

un patrimonio di valori radicati nella storia d’Italia e del Piemonte: solidarietà, sacrificio,

senso del dovere e amore per la patria. Questi ideali hanno ispirato e guidato le loro azioni

tanto sui campi di battaglia quanto nelle missioni di pace e nelle innumerevoli emergenze civili

che hanno colpito il nostro territorio”.

“La giornata del valore alpino, nata su mia proposta attraverso la legge regionale 8/22

che prevede anche uno stanziamento annuale per sostenere le loro attività sociali,

è tutta per loro e permette a noi di dirgli un immenso grazie per il loro coraggio

e la loro determinazione, ma anche per la loro capacità di unire persone

e generazioni sotto l’insegna della fratellanza e del bene comune.

Quest’anno – conclude Nicco – la 96^ Adunata Nazionale degli Alpini tornerà in Piemonte,

a Biella dal 9 all’11 maggio e sarà una grandissima festa!”.

NELLE FOTO IMMAGINI DEL GRUPPO STORICO MILITARIA

Furto su auto: due arresti

Due cittadini stranieri, di 25 e 28 anni, sono stati arrestati per furto aggravato in concorso dalla Polizia di Stato a Torino.

Personale delle Volanti dell’UPGeSP e del Commissariato di P.S. San Donato, ricevuta la segnalazione di un furto su autovettura ai danni di una giovane coppia che aveva sorpreso sul fatto gli autori, convergeva all’intersezione fra via Cherubini e via Monte Rosa, ove individuava due sagome che tentavano di dileguarsi nel buio.

I poliziotti si dividevano riuscendo a bloccare il primo soggetto, un cittadino marocchino di 28 anni, che si era introdotto all’interno del cortile di uno stabile di via Cherubini scavalcando il muro perimetrale. Il secondo, un cittadino senegalese di 25 anni veniva, invece, individuato mentre tentava di nascondersi fra alcune auto in sosta.

Inoltre, gli operatori rinvenivano e sequestravano arnesi atti allo scasso nonché della refurtiva provento di altri furti.

La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto per entrambi i giovani la convalida dell’arresto, con sottoposizione alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiano alla P.G.

L’assessore alla Sanità: “nessun allarme sui bilanci Asl”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dell’assessore regionale alla Sanità sul tema dei bilanci delle ASL piemontesi

I toni allarmistici circolati a mezzo stampa sui bilanci delle Aziende Sanitarie Regionali sono assolutamente ingiustificati. I bilanci preventivi, presentati dalle ASR a cavallo di ogni anno, sono strumenti di programmazione che indicano, oltre a tutte le spese ordinarie, anche alcuni “desiderata” ma sempre con l’obiettivo, alla fine dell’istruttoria tra Direzione Sanità e ASR, di garantire un equilibrio economico – finanziario delle Aziende stesse. Ben diversi i bilanci consuntivi, che sono invece adottati entro aprile dell’anno successivo e che certificano le cifre finali e i risultati realmente ottenuti, sulla base degli obiettivi che abbiamo assegnato ai direttori generali e che sono sottoposti a una verifica periodica e stringente.

La sanità rappresenta per questa amministrazione una priorità e una spesa strategica a cui destiniamo risorse aggiuntive anche rispetto a quelle del fondo nazionale, che lo scorso anno è stato incrementato per il Piemonte per oltre 300 milioni di euro e sarà incrementato anche nel 2025, grazie ai 3 miliardi supplementari destinati dal governo alla sanità.

È doveroso per altro ricordare in questo contesto che il bilancio sanità nel 2024 risulterà in equilibrio e così sarà anche per il 2025 anche in considerazione delle azioni di efficientamento in corso in questi anni e che continueranno nel 2025, in linea con il trend positivo di gestione della sanità certificato anche dalla parifica positiva della Corte dei Conti.

In conclusione, posso affermare che le notizie giornalistiche sui rischi possibili per l’equilibrio dei bilanci raccontano una realtà che non corrisponde a quella del Piemonte dove invece continuiamo a lavorare per garantire il funzionamento e l’eccellenza del sistema sanitario, a vigilare sulla spesa con rigore e attenzione come abbiamo fatto in questi anni e come ci viene certificato da tutti gli organi deputati».

Federico Riboldi, Assessore alla Sanità

Pannelli solari sui tetti delle parrocchie

L’energia pulita entra in chiesa con le prime “Comunità energetiche rinnovabili” a Torino, Settimo, Piossasco e Villarbasse. Produrranno elettricità pulita per le parrocchie e le famiglie. La Chiesa torinese ha deciso di investire a tutto campo sulla conversione ecologica a dieci anni dall’enciclica “Laudato Sì” del 2015 in cui Papa Francesco esortava le comunità dei fedeli a raggiungere quest’obiettivo. Come riporta il settimanale cattolico “La Voce e il Tempo”, nel numero in edicola, è stata infatti costituita, grazie alla Diocesi di Torino, la Fondazione di partecipazione «Energie di Comunità Ets», il soggetto giuridico che garantirà lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili sul territorio della diocesi torinese e che in futuro sarà anche a disposizione delle altre diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta. Entro la prossima primavera verranno installati i primi impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture parrocchiali. Si tratta di impianti “che vanno oltre la necessità di autoconsumo parrocchiale proprio perché saranno a servizio di altri consumatori, famiglie o enti del territorio, in ottica di comunità e della conversione ecologica a cui invita il Papa”. Le prime “Comunità energetiche rinnovabili” sul territorio diocesano fanno capo alle parrocchie di Piossasco, Settimo Torinese, Villarbasse e Torino, nelle chiese di San Giulio d’Orta e Santa Croce nel quartiere Vanchiglietta. La presentazione ufficiale Fondazione «Energie di Comunità Ets» si terrà il 1 febbraio nell’Aula Magna del Politecnico di Torino alla presenza del Vicario episcopale per gli Affari economici monsignor Mauro Rivella.
                                                                                                           Filippo Re

Individuato e denunciato dai Carabinieri il presunto ladro di Bar-Tabaccherie

I Carabinieri di Cuorgnè, hanno denunciato un cittadino moldavo di 31 anni per il reato di “furto aggravato in concorso e tentato” e “ricettazione”. I fatti per i quali i militari hanno proceduto risalgono al febbraio 2023. Due colpi nella nottata del 9 e uno il 16. Sono stati presi di mira tre esercizi commerciali di San Ponso, Rivara e Busano. La peggio l’ha avuta il Bar–Tabaccheria di San Ponso dove sono stati asportati 300 euro in contanti e venti stecche di sigarette. L’uomo, con i complici rimasti ignoti, utilizzava autovetture e targhe rubate. I Carabinieri, a seguito di una complessa attività investigativa, anche mediante la visione di numerosi fotogrammi delle telecamere di videosorveglianza e soprattutto grazie alla preziosa collaborazione del R.I.S. di Parma, dove sono state inviate le impronte rilevate sul luogo del delitto, sono riusciti ad individuare il presunto malfattore.

Emergenza carcere, convegno  per i 50 anni del sistema penitenziario

Mario Salvatore Castello: “Valorizzare anche ciò che c’è di positivo nel mondo carcerario. Migliorare le condizioni delle persone detenute e della polizia penitenziaria sia obbligo morale per l’intera società”

Un convegno per fare il punto sulla situazione dei penitenziari a 50 anni dall’istituzione dell’ordinamento penitenziario: ieri pomeriggio a Palazzo Lascaris Garanti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e addetti ai lavori si sono confrontati in un dibattito dal titolo indicativo di “Emergenza carceri”, partendo da un’analisi della situazione attuale per giungere a delineare strumenti innovativi di intervento dal punto di vista degli stessi Garanti.

E’ necessario partire dalle numerose positività che si possono riscontrare nel mondo carcerario – commenta il Consigliere segretario del Consiglio Regionale, Mario Salvatore Castello, del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, che ha portato i saluti del Consiglio al convegno -; sono molti gli esempi di iniziative e di situazioni positive, realizzate e valorizzate anche con il grande apporto dei Garanti, in molti istituti della nostra regione e non solo, pur in un quadro di generale difficoltà”.

“Per ripartire – prosegue Castello – è necessario però concentrarsi su ciò che di buono c’è ed estenderlo in modo opportuno per realizzare l’obiettivo primario, che deve essere obbligo morale per l’intera società, di garantire condizioni accettabili sia ai detenuti sia agli agenti di polizia penitenziaria. Il compito di questi ultimi, oscuro e spesso non adeguatamente valorizzato, risulta invece fondamentale anche se altrettanto difficile. Ringrazio i Garanti per la loro opera sempre propositiva e infaticabile e mi auguro che si continui a parlare del mondo carcerario, primo passo per apportare i cambiamenti e i miglioramenti che risultano necessari e inderogabili e su cui alcune iniziative sono state prese a livello di governo: ciò che accade all’interno del carcere riguarda tutta la società, non possiamo permetterci di pensare che sia una situazione che non ci coinvolge”.

Inaugurati i nuovi spazi di riabilitazione dell’ospedale Infantile Regina Margherita 

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Sono stati inaugurati i nuovi spazi di riabilitazione dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. La struttura del Regina Margherita è dedicata alla Riabilitazione ed al Recupero Funzionale dei pazienti e si integra con quanto offerto nella Palestra Riabilitativa di UGICARE. Erano presenti: Pecco Bagnaia e la moglie Domizia Castagnini, i piloti Franco Morbidelli, Carlo Casabianca e Andrea Migno; Alberto Cirio, Federico Riboldi, Michela Favaro, Franca Fagioli, Enrico Pira, Emanuele Ciotti.
La nuova palestra del Regina Margherita ha una superficie di 250 mq. e consta di
    • 3  locali adibiti a palestre
    • 2 ambulatori
    • servizi
    • servizi tecnici
    • altri ambienti di servizio
    • sala di attesa genitori.
Per questa nuova palestra UGI – Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini ODV ha donato €200.000 con il prezioso contributo dei regali di nozze di Francesco “Pecco” Bagnaia e della moglie Domizia Castagnini. Hanno collaborato alla raccolta dell’importo sua eccellenza il Prefetto di Torino dottor Donato Giovanni Cafagna, l’Associazione Mattia Mantovan ONLUS e l’Associazione Orizzonti Futuri ONLUS, in collaborazione con Ippodromo di Vinovo. Sono state installate nei nuovi spazi anche alcune attrezzature donate da Jolly Sport.
La progettazione e le opere di ristrutturazione edilizia ed impiantistica sono state supervisionate dall’Azienda Ospedaliera.
“Siamo orgogliosi di questa inaugurazione, perché un giorno per noi indimenticabile come quello del nostro matrimonio ha permesso di raggiungere un grande risultato: questo nuovo spazio di riabilitazione per i pazienti dell’ospedale Regina Margherita e di UGI” dichiarano Pecco e Domizia Bagnaia.
“Ringraziamo UGI, Pecco e Domizia Bagnaia e tutti coloro che hanno donato per la concretizzazione di questo spazio, che permetterà al nostro ospedale Regina Margherita un ulteriore salto di qualità nel percorso terapeutico. Per i bambini e gli adolescenti affetti da tumore in trattamento è molto importante effettuare gli interventi in un luogo a loro dedicato che rispetti la privacy e soprattutto dotato di strumenti all’avanguardia. La riabilitazione fisico-motoria eseguita con questa tipologia di strumenti guidati da personale adeguatamente formato è in linea con quella che è la missione dell’oncologia pediatrica, che va oltre la semplice guarigione, intesa come eradicazione della malattia, e che valorizza il percorso di crescita e la globalità della persona.” dichiara la professoressa Franca Fagioli (Direttore del Dipartimento Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita).
Il professor Enrico Pira (Presidente UGI) sottolinea “la grande soddisfazione dell’Associazione per aver concretizzato con questo intervento la collaborazione sancita dal Protocollo di Intesa siglato con il Comune di Torino e con l’Azienda Ospedaliera Regina Margherita.” Ricorda inoltre “UGI, in quanto Associazione di genitori, ha la diretta conoscenza dei bisogni dei bambini e dei ragazzi. La necessità di riabilitazione emerge in tutta la sua importanza al termine delle terapie nel difficile rientro nella vita quotidiana con il pesante fardello delle conseguenze della malattia e delle terapie. Nel prendere coscienza che un intervento precoce, fin dall’inizio delle terapie, è in grado di dare i migliori risultati, UGI sostiene l’attività di riabilitazione sia nelle proprie sedi che in ospedale. La Riabilitazione e recupero funzionale che è stata inaugurata oggi è per UGI il coronamento di un sogno condiviso con l’Oncoematologia pediatrica della professoressa Franca Fagioli.”
“Con questi nuovi spazi l’ospedale Regina Margherita compie un ulteriore passo verso l’eccellenza nella cura dei piccoli pazienti che qui trovano risposte importanti dal punto di vista sanitario e medico, grazie alle cure d’avanguardia, e luoghi accoglienti e su misura che consento di approcciare la malattia, e la guarigione, a 360 gradi. E’ un approcio in cui crediamo molto, perché i bambini non sono piccoli adulti, ma hanno una loro specificità, anche nell’affrontare i percorsi di malattia e di cura. Il mio ringraziamento va quindi ai medici e sanitari che ogni giorno con grande dedizione e impegno lavorano in questo ospedale, ma anche ai tanti che in questi anni sono diventati “amici” del Regina Margherita donando un po’ del loro tempo e delle loro risorse per contribuire a renderlo sempre di più un luogo di eccellenza per la cura dei nostri bambini” dichiara il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
L’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi ricorda come “Il Regina Margherita, da sempre fiore all’occhiello della sanità piemontese e ospedale pediatrico di eccellenza a livello nazionale ed internazionale, oggi si arricchisce di una palestra all’avanguardia per curare e accompagnare ancor meglio il difficile ma determinato percorso riabilitativo dei giovani pazienti. Un risultato che nasce dalla generosità del grande campione chivassese Pecco Bagnaia e di sua moglie Domizia Castagnini che hanno voluto trasformare il loro giorno di gioia e amore in un momento di solidarietà verso i pazienti più fragili: i bambini e gli adolescenti affetti da patologie oncologiche. Un grazie di cuore, quindi, a loro e a tutte le persone e le associazioni che hanno contribuito affinché si arrivasse ad avere un nuovo ambiente “protetto”, dove fare riabilitazione a 360 gradi”.
“Siamo davvero molto contenti di inaugurare questo nuovo spazio – dichiara la vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro – testimonianza del bellissimo gesto di solidarietà che Francesco e Domizia Bagnaia hanno deciso di compiere, destinando i regali di nozze a due eccellenze torinesi quali l’Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini e l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Due realtà importantissime per la nostra città, con le quali di recente come amministrazione comunale abbiamo firmato un protocollo d’intesa, proprio per sostenere e valorizzare le tante progettualità in corso, con uno scopo di assoluta importanza che è quello di curare e accogliere i bambini malati e le loro famiglie”.
SCHEDA TECNICA
In Italia ogni anno circa 2500 bambini e adolescenti ricevono una diagnosi di patologia oncologica. Si tratta di un evento raro, ma che rappresenta ancora una delle principali cause di morte, in particolare in età infantile e adolescenziale ed a seconda degli istotipi tumorali (> 60 in oncologia pediatrica).  Ciononostante, è indiscutibile che il trattamento dei tumori pediatrici rappresenti oggi uno dei maggiori successi della medicina moderna: attualmente il tasso di guarigione dei tumori pediatrici è in media superiore all’80% e, sul territorio italiano, si contano più di 50.000 guariti da tumore pediatrico. Questo risultato è senza dubbio merito dei progressi che hanno trasformato radicalmente l’approccio alla diagnosi ed al trattamento sempre più personalizzato dei tumori, ma anche di un miglioramento nell’organizzazione delle cure. Nel nostro Paese i bambini e gli adolescenti con patologia oncologica sono presi in carico nei 49 Centri dell’Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (AIEOP), distribuiti sul territorio nazionale secondo un modello “a rete”, che sottintende coordinamento e cooperazione tra i diversi professionisti, e modalità di trattamento oncologico secondo protocolli condivisi di diagnosi e cura.
La Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (diretta dalla professoressa Franca Fagioli) è uno dei Centri italiani di eccellenza per la cura e l’assistenza dei bambini e dei ragazzi colpiti da malattia oncologica ed è Centro di Riferimento (HUB) nell’ambito della Rete Interregionale di Oncologia e Oncoematologia pediatrica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Il Centro HUB effettua la diagnosi ed i trattamenti più complessi e lavora in sinergia con i centri SPOKE distribuiti sul territorio regionale, nei quali vengono effettuati i trattamenti di media e bassa complessità. La rete ha l’obiettivo di ottimizzare il PDTA del paziente e della sua famiglia, di superare la frammentarietà e la disomogeneità delle prestazioni in ambito oncologico e di razionalizzare l’impiego di risposte umane e materiali in ambito sanitario. A livello nazionale è Centro leader della Rete Nazionale Tumori Rari e, a livello internazionale, nel 2016 ha ricevuto l’endorsement ad entrare nella rete ERN PaedCan (maggio 2023 audit con esito positivo). Da sempre la Struttura si propone di garantire ai pazienti pediatrici trattamenti ad alta specializzazione ed in accordo con i risultati più attuali della ricerca scientifica, garantendo la presa in carico globale e multidisciplinare del bambino e della sua famiglia. L’équipe è quindi composta oltre che dai medici e dagli infermieri anche dagli psicologi e da tutti i professionisti non sanitari che si occupano del supporto educativo e ricreativo dei pazienti. Da sempre è infatti presente la scuola in ospedale di ogni ordine e grado ed i volontari sono presenza insostituibile per le famiglie.
Negli ultimi anni un ruolo fondamentale è rivestito dai medici riabilitatori, che, insieme ai terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva e dai fisioterapisti, si occupano del supporto fisico-motorio di tutti i pazienti sottoposti alle cure. La riabilitazione fisica in oncologia pediatrica riveste oggi un ruolo fondamentale nel miglioramento della qualità di vita dei bambini e degli adolescenti che affrontano il trattamento contro il cancro. Sebbene le cure oncologiche, come la chemioterapia, la radioterapia e gli interventi chirurgici, siano determinanti per la guarigione, esse comportano spesso effetti collaterali che possono compromettere il benessere fisico e psicologico dei piccoli pazienti. La riabilitazione fisica diventa quindi un supporto cruciale per contrastare queste difficoltà e per favorire una ripresa ottimale. In primo luogo, il trattamento oncologico può causare debolezza muscolare, riduzione della mobilità, fatica cronica ed alterazioni nella postura e nel movimento. La riabilitazione fisica aiuta a prevenire o minimizzare questi effetti, promuovendo il recupero della forza muscolare, della coordinazione e della flessibilità. Attraverso esercizi mirati, tecniche di stretching ed attività di resistenza, i bambini possono riacquistare la funzionalità fisica e migliorare la loro autonomia nelle attività quotidiane.
Inoltre, la riabilitazione non si limita solo agli aspetti fisici, ma comprende anche il supporto psicologico. Il processo riabilitativo aiuta i piccoli pazienti a ritrovare fiducia nel proprio corpo, migliorando l’autostima e riducendo ansia e stress. In un contesto delicato come quello oncologico, la riabilitazione diventa anche un’opportunità per il bambino di sentirsi protagonista attivo nel proprio percorso di guarigione, con un impatto positivo sul suo stato emotivo e sul rapporto con la propria famiglia. La riabilitazione fisica contribuisce inoltre ad una ripresa più rapida e duratura, riducendo il rischio di complicanze a lungo termine come disabilità o invalidità permanente. Ciò è particolarmente importante in oncologia pediatrica, dove la prognosi a lungo termine è sempre più favorevole ed i bambini, se adeguatamente supportati, possono recuperare pienamente le loro capacità motorie e tornare a condurre una vita attiva e sana. Infine, la riabilitazione fisica in oncologia pediatrica deve essere personalizzata ed integrata in un approccio multidisciplinare che coinvolga medici, fisioterapisti, psicologi ed altre figure professionali. Solo un intervento coordinato permette di affrontare in modo efficace le sfide fisiche e psicologiche derivanti dalla malattia e dai suoi trattamenti e garantisce un percorso di cura completo, che tiene conto del benessere globale del bambino. In sintesi, la riabilitazione fisica è un elemento imprescindibile nella cura oncologica pediatrica, in quanto migliora la qualità di vita, favorisce il recupero delle capacità motorie, sostiene il benessere psicologico e contribuisce ad una guarigione completa, permettendo ai bambini di guardare al futuro con speranza e fiducia.
Attualmente i pazienti oncologici in carico presso l’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino che necessitano di trattamento riabilitativo multidisciplinare, durante la fase delle terapie attive, vengono seguiti principalmente dal Servizio di Riabilitazione Neuropsichiatrica e da quello di Riabilitazione Ortopedica-Fisiatrica dell’OIRM. I pazienti in carico nell’anno 2024 sono stati 145 e si tratta in particolare di pazienti con leucemia, tumori cerebrali e tumori dell’osso.
Per i bambini e gli adolescenti in trattamento è molto importante effettuare gli interventi in un luogo a loro dedicato che rispetti soprattutto la privacy e dotato di strumenti all’avanguardia. Nell’ambito del supporto riabilitativo, l’analisi e lo studio del cammino sono una priorità per il riabilitatore per comprendere al meglio i deficit presenti e le eventuali possibilità di compenso attraverso le scelte terapeutiche, le proposte di ortesi ed ausili e nella formulazione del progetto riabilitativo individuale ed il suo successivo follow up. L’analisi del movimento e del cammino richiede strumentazioni all’avanguardia e ad alta precisione come telecamere ad alte prestazioni con potenza di calcolo estrema, sistema wireless per l’analisi elettromiografica e del movimento e piattaforme di forza triassiali ad alte prestazioni. Questa strumentazione, di ultimissima generazione, è stata donata all’ospedale Infantile Regina Margherita da Pecco Bagnaia e dalla moglie Domizia Castagnini e sarà a disposizione dei bambini e degli adolescenti. Tali dispositivi, in combinazione con l’esperienza clinica e l’osservazione diretta del riabilitatore, permetteranno di rappresentare il movimento del paziente nello spazio, documentandone in modo intelligibile ed oggettivo gli aspetti motori e posturali e sviluppare un piano di trattamento ancora più efficace.
Per i bambini e gli adolescenti fuori trattamento è disponibile “UGICare”. I nuovi locali “UGICare” (corso Dante 109), dedicati alla riabilitazione psico-fisica dei ragazzi off-therapy, si sviluppano su una superficie di circa 350 mq, nei quali svolgono la propria attività specialistica: 3 fisioterapisti, 1 neuropsicologa, 1 logopedista, 1 ortottista, 1 terapista occupazionale e 2 psicologhe. Alcuni degli operatori UGI lavorano anche in OIRM con un coordinamento tra attività in ospedale e nella palestra UGI.
Nei nuovi locali sono a disposizione: locale palestra dotata di attrezzatura “Technogym” e postazione “Tyro Station” per la riabilitazione motoria; 3 studi a disposizione dei professionisti, dei quali uno dotato di apparecchiatura “Nirvana”, sistema computerizzato dedicato alla riabilitazione; sala di attesa genitori; locali di servizio.