CRONACA- Pagina 1328

Torino Esposizioni, terra di frontiera tra refurtiva e ricercati

Nei giorni socrsi gli agenti del Commissariato Barriera Nizza hanno effettuato un controllo all’interno dei locali in stato di abbandono di Torino Esposizioni

SEI PERSONE DENUNCIATE 

In un primo ambiente, sono stati trovati due cittadini marocchini di 26 e 26 anni. Da accertamenti è emerso che i due stranieri erano inottemperanti a un ordine di lasciare il Territorio Nazionale. Su un giaciglio presente nel locale i poliziotti hanno trovato un smartphone risultato rubato in via Madama Cristina la sera del 4 febbraio. Entrambi i cittadini marocchini sono stati denunciati per ricettazione e per la violazione delle norme in materia di immigrazione. Il ventottenne, inoltre, è stato denunciato in stato di libertà per una rapina avvenuta la sera prima del controllo, all’interno del Parco del Valentino. Insieme ad altre tre persone rimaste ignote, con la minaccia di un coltello aveva derubato un uomo impossessandosi del cellulare e di 400 euro in contanti. In un secondo locale, è stata riscontrata la presenza di altri tre cittadini marocchini, uno dei quali è stato denunciato in stato di libertà per non aver abbandonato il territorio italiano dopo l’ordine ricevuto. Infine, in una terza stanza della struttura, i poliziotti hanno trovato una sesta persona: un cittadino marocchino di minore età, denunciato poi in stato di libertà per una rapina effettuata il 31 dicembre 2019. Nella circostanzaun gruppo di persone, del quale faceva parte il minorenne, aveva accerchiato la vittima, alla quale era stato rubato il telefono e la somma di 80 euro.    Tutti e sei i cittadini stranieri trovati all’interno della struttura sono stati denunciati per invasione di terreni o edifici.

 

(Foto Museo Torino)

Pasta e parmigiano donati ai poveri di don Adriano

La generosità del benefattore torinese Cristiano Bilucaglia ha prodotto pasta e parmigiano artigianali per 1.600 poveri della città

Martedì  18 febbraio, nel pomeriggio, la ‘Mensa dei Poveri’ a Torino in Via Belfiore 12 nel cuore del difficile quartiere San Salvario – che ogni giorno sfama circa 160 indigenti in media – ha ricevuto un gradito regalo: una fornitura di pasta e parmigiano artigianali di prima qualità, con cui sfamare ben 1600 persone in difficoltà.
A donarli, Cristiano Bilucaglia, imprenditore e mecenate piemontese noto per essere stato il primo al mondo ad aver azzerato le bollette di luce e gas: sono infatti oltre 10mila gli italiani che ricevono stabilmente ogni mese energia gratis, grazie a ‘ZERO’, il primo social utility network della storia. “ Ormai da diversi anni l’ingegner Bilucaglia si è appassionato con magnanimità crescente alle attività del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’, che sostiene puntualmente con impegno e costanza ”, dichiara Don Adriano Gennari, che inaugurò la ‘Mensa dei Poveri’ nel 2008, raccogliendo per primo l’invito alla carità di Sua Eccellenza Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino. “ A Lui, alla ‘uBroker Srl’ e a tutti i Suoi dipendenti va il nostro più sentito grazie, insieme a ogni benedizione con l’augurio vivo e sincero di proseguire con determinazione e coraggio sulla strada dell’attenzione al prossimo, riconoscendo sempre più il Signore Gesù nei poveri”, conclude Don Adriano Gennari, seguitissimo e amato sacerdote dell’Ordine di San Giuseppe Benedetto Cottolengo famoso in Italia e nel mondo per le preghiere di intercessione a favore di indigenti, malati e sofferenti.

Donna muore in casa soffocata dai fumi dell’incendio

Una donna di 60 anni è morta stamane a Condove, soffocata dalle esaltazioni dell’incendio divampato nel suo appartamento e domato dai vigili del fuoco

Sarebbero state le  candele che la donna aveva acceso in camera da letto a dare inizio al rogo. La vittima era affetta da problemi psichici e si trovava  sola in casa quando si sono alzate le fiamme  non è riuscita a fuggire.

Operazione “Cristallo”, giocatori truffati: 1000 slot sequestrate, sanzioni per 20 milioni

Centinaia di gestori di apparecchi da divertimento denunciati, più di 3.000 schede manomesse. Controlli in tutta Italia

Sono imponenti i numeri dell’operazione “Cristallo”, condotta dalla Guardia di Finanza di Torino, che ha scoperto quella che sembra una gigantesca frode informatica ai danni dello Stato. Migliaia i giocatori di “slot-machine” truffati.

Le indagini, condotte dai Finanzieri del Gruppo Torino e coordinate dal Procuratore Aggiunto Dott. Cesare Parodi della Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, sono partite dalla denuncia di una multinazionale leader nel settore degli apparecchi da divertimento, che aveva riscontrato anomalie nel funzionamento di svariate schede prodotte e installate all’interno di slot machine, poi distribuite in tutto il Paese.

Gli accertamenti dei Finanzieri, che si sono avvalsi del supporto del personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e degli ingegneri informatici del partner tecnologico SOGEI S.p.A., hanno scoperto il sistema truffaldino, che, stando all’ipotesi investigativa, consisterebbe nella sistematica manomissione dei contatori fiscali delle schede di gioco, riducendo illecitamente le vincite erogate.

Tale comportamento provocava un duplice danno: da un lato, l’alterazione del software della slot permetteva ai proprietari degli apparecchi e ai gestori compiacenti l’incasso occulto delle percentuali di gioco, moltiplicando così i loro incassi senza, ovviamente, dichiarare nulla al fisco; dall’altro lato, vittime della frode erano gli ignari giocatori, che vedevano drasticamente ridotte le chance di sbloccare i “jackpot”.

La vasta operazione della Guardia di Finanza di Torino, condotta anche attraverso il supporto di quasi 100 Comandi Provinciali delle Fiamme Gialle, ha interessato l’intero territorio italiano. Nella Provincia di Torino, tre sono le aziende del settore coinvolte, distributrici delle slot, con sedi a Torino e Venaria Reale. Gli  amministratori sono stati denunciati per frode informatica.

La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza, che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce sensibilmente la possibilità di vincita.

Coronavirus, auto isolamento terminato per le persone tornate dalla Cina

Le 31  persone che hanno finito il periodo di autoisolamento dopo essere tornate dalla Cina stanno bene

Sono famiglie e studenti giunti a Torino tra il 29 gennaio e il 2 febbraio, dopo aver passato le vacanze nelle loro città d’origine, in Cina

Sei di loro staranno ancora in isolamento fino alla fine della settimana. Lo ha comunicato il Comitato di emergenza della comunità cinese in Piemonte, costituito da 14 associazioni che stanno monitorando  i propri connazionali per la vicenda coronavirus. Una volta concluso il periodo di osservazione  le persone si sono recate presso il  Servizio di  Igiene e Sanità pubblica dell’Asl di Torino, consegnando la scheda di autovalutazione, registrata e validata con un timbro e ora torneranno a scuola e all’università. Nel gruppo anche sette bambini che frequentano le scuole dell’obbligo.

Nuova morte sul lavoro: “Necessari maggiori controlli”

Paolo Capone, Leader UGL:  “Intervenire per prevenire simili incidenti” 

“L’UGL esprime il suo cordoglio alla famiglia dell’uomo di 75 anni, che ha perso la vita sul posto di lavoro a Nichelino, in provincia di Torino. A quell’età non dovrebbe essere consentito lo svolgimento di nessun tipo di lavoro, soprattutto ad alto rischio infortuni. In tal senso, è necessario prevedere maggiori controlli e una formazione adeguata, affinché simili incidenti non si ripetano”. Lo ha dichiarato in una nota Paolo Capone, (nella foto) Segretario Generale dell’UGL, a seguito dell’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un muratore di 75 anni, caduto dal quarto piano di una palazzina durante un intervento di ristrutturazione a Nichelino, in provincia di Torino. “L’UGL è in tour con la campagna ‘Lavorare per Vivere’ per sensibilizzare l’opinione pubblica sul triste fenomeno delle morti bianche”.

Arrivano i cassonetti smart con tessera elettronica

Parte in questi giorni la campagna informativa di Amiat Gruppo Iren per l’attivazione di un nuovo sistema di raccolta differenziata ad accesso controllato tramite “Ecoisole Smart” nella porzione di territorio denominata “Le Spine”, che comprende parte della Circoscrizione IV, V, e VI 

Questa nuova attivazione interesserà circa 17.000 mila torinesi residenti nell’area compresa tra piazza Baldissera, corso Venezia, via Fossata, via Cigna e corso Vigevano per la Circoscrizione VI, corso Principe Oddone, corso Umbria e corso Mortara per la circoscrizione IV e la zona compresa tra piazza Baldissera, corso Mortara, via Nole, corso Potenza, corso Toscana, via Verolengo, via Orvieto e via Stradella per la circoscrizione V.

Il nuovo servizio costituisce il proseguimento del progetto sperimentale avviato a maggio 2019 in zona Lingotto Filadelfia e prevede, nello specifico, la sostituzione delle attuali attrezzature stradali con nuovi cassonetti “smart” utilizzabili solo dai residenti tramite una personale tessera elettronica. Si tratta di un altro tassello per incrementare sul territorio cittadino l’estensione della raccolta domiciliare con lo scopo di accrescere ulteriormente la percentuale di raccolta differenziata della Città.

I nuovi contenitori collocati su suolo pubblico costituiscono le cosiddette ecoisole, ognuna composta da 5 nuovi cassonetti con accesso controllato per la raccolta del vetro e degli imballaggi in metallo, degli imballaggi in plastica, del rifiuto organico, della carta e del residuo non recuperabile. In tutta l’area interessata verranno installate oltre 60 nuove ecoisole.

Come da consuetudine l’attivazione del servizio viaggerà parallelamente e in stretta correlazione con le attività di comunicazione collegate. Nei prossimi giorni, quindi, tutte le utenze interessate – domestiche, commerciali o produttive – riceveranno nella cassetta postale, a cura degli incaricati Amiat Gruppo Iren, materiale informativo dedicato.

A seguire, gli addetti consegneranno porta a porta gratuitamente a ogni famiglia lo starter kit per la raccolta domiciliare composto da una biopattumiera, sacchi per la raccolta del rifiuto organico, un dépliant informativo e 2 tessere elettroniche (Ecocard) per ogni appartamento.

Per consentire ai residenti di familiarizzare gradualmente con il nuovo sistema, inoltre, nella fase di avvio del servizio, i cassonetti elettronici saranno mantenuti ad accesso libero, per poter conferire senza l’uso della tessera.

Dall’11 maggio, si procederà con la chiusura dei contenitori e si potrà accedere ai cassonetti solo tramite la propria Ecocard.

Infine, per chiarire qualsiasi dubbio del cittadino e permettere agli utenti non trovati durante il passaggio porta a porta di ritirare tessere e starter kit, dal 19 marzo al 6 giugno verrà attivato anche un punto info distributivo presso la sede Amiat di piazza del Ghirlandaio 42.

Per ulteriori dettagli e aggiornamenti si invita a visitare il sito www.amiat.it e a seguire la relativa pagina Facebook dedicata “Porta a Porta Torino: nuove attivazioni”.

Usura, confiscati due milioni di euro a imprenditore

La Corte di Appello di Torino ha confermato la confisca dei beni riconducibili ad un noto commerciante di autoveicoli pinerolese, disposta dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Torino la scorsa estate.

Il provvedimento, eseguito dal Finanzieri del Gruppo Orbassano, ha interessato beni e valori per oltre 2 milioni di euro, tutti riconducibili all’imprenditore di Pinerolo; si tratta di un’abitazione di lusso nel centro cittadino di Pinerolo, diversi locali commerciali anch’essi in pieno centro, 3 conti correnti di cui uno all’estero, quote societarie e capitale sociale di 2 società di cui una all’estero, una cassetta di sicurezza, 54 autovetture di grossa cilindrata e 3 orologi Rolex.

Gli investigatori avevano dimostrato una stridente sproporzione tra i modesti redditi dichiarati ed il suo alto tenore di vita, sproporzione che non poteva che essere giustificata da cospicui introiti di provenienza illecita, in considerazione che su di lui pendevano una sentenza di condanna per bancarotta fraudolenta e vari procedimenti penali per reati tributari e fallimentari in relazione a ben tre aziende, susseguitesi nel tempo nella gestione di un salone di auto di lusso.

Nel frattempo il novero dei reati attribuiti al commerciante d’auto si è ulteriormente allargato. Di recente infatti ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini per i reati di auto-riciclaggio, usura e sfruttamento della prostituzione.

Le attività investigative dei Finanzieri, coordinate dal Procuratore Aggiunto Cesare Parodi, hanno dimostrato che i proventi illeciti generati dall’evasione fiscale e dalle bancarotte fraudolente, venivano sistematicamente reimpiegati in nuove attività economiche e finanziarie, anche all’estero, per “lavare” il denaro illecitamente accumulato.

Sono anche emersi elementi che provano la concessione di prestiti a strozzo ad un professionista, ad un imprenditore edile e a un piccolo commerciante di autoveicoli, che versavano in precarie condizioni economico-finanziarie; i tassi praticati oscillavano dal 130% al 430% mensili.

Nei suoi confronti è anche spuntato il favoreggiamento della prostituzione; infatti l’ecclettico imprenditore avrebbe dato in affitto una camera di un noto albergo pinerolese come casa d’appuntamenti, adoperandosi a fornire asciugamani e lenzuola destinati allo svolgimento dell’attività.

La particolare dedizione del commerciante a reiterare nel tempo condotte criminose, ha determinato la Corte di Appello torinese a rigettare il ricorso degli avvocati, non solo avverso alla confisca dei beni, ma anche alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale, che rimane anch’essa pienamente in vigore; l’Alta Corte ha anche condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali.

I patrimoni confiscati saranno ora gestiti dall’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati che ne curerà la destinazione e il riutilizzo a fini sociali.

Altre scritte naziste sul campanello

Altre scritte neonaziste sono comparse sulla targa di un campanello, quello  dell’appartamento della figlia di un partigiano in zona  Vanchiglia a Torino

Questa volta si tratta di  due mini adesivi con la scritta “Onore Hitler” con  una svastica e  una croce celtica.

Il  30 gennaio, sul campanello della stessa casa erano apparsi due piccoli adesivi con la dicitura  “Sieg Heil” oltre a una svastica. La donna ha presentato  denuncia alla Digos. Gli episodi sono avvenuti dopo la comparsa di scritte antisemite  sui muri di Torino, Mondovì, Brescia e Giaveno.

Carabinieri Forestali, il bilancio dell’attività

Anche nel corso dell’anno 2019 l’impegno dei Carabinieri forestali nella difesa degli ecosistemi naturali, del territorio e del paesaggio della Regione Piemonte è stato elevato. In generale si rileva un aumento dell’attività operativa dei Reparti della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri in tutti i settori di competenza; attività condotta in piena sinergia con i Reparti dell’Organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri

 

L’attività ha riguardato numerosi settori tra i quali la tutela del territorio, la tutela flora e della fauna, l’attività investigativa sugli incendi boschivi e i controlli alla gestione dei rifiuti. La tutela del territorio ha riguardato gli illeciti edilizi, urbanistici e paesaggistici commessi ai danni di aree vincolate; in questo settore sono stati effettuati circa 16.000 controlli che hanno portato alla denuncia di circa 200 persone

I controlli nell’ambito della tutela della flora e della fauna sono stati circa 4.400 con attività di contrasto al bracconaggio che ha portato alla denuncia di 71 persone Il contrasto delle attività di gestione illecita dei rifiuti e smaltimento illecito degli stessi, ha riguardato sia gli aspetti relativi alla gestione illecita di rilevanza penali, che l’abbandono incontrollato degli stessi, dal punto di vista amministrativo nel corso dell’anno sono state effettuati 4.166 controlli che hanno portato alla denuncia di 308 persone. Nel settore degli incendi boschivi è stata svolta sia attività di prevenzione che di contrasto con attività di polizia giudiziaria finalizzata all’individuazione dei responsabili degli incendi, nonché effettuazione dei rilievi delle aree percorse dal fuoco e loro georeferenziazione (159 perimetrazioni di incendi boschivi). In totale sono stati effettuati circa 1.100 controlli e sono state elevate 275 sanzioni per accensione fuochi per un totale di 75.114 euro oltre alla denuncia di 32 persone per incendi boschivi dolosi e colposi.Tra le numerose attività previste in Convenzione si evidenzia l’attività di controllo svolta in campo forestale. In particolare le Stazioni CC Forestale hanno effettuato nel corso dell’anno 76 controlli sulle trasformazione di uso del bosco, 450 controlli a cantieri di utilizzazione forestale, 158 controlli su vivai forestali ed hanno certificato 3.700.000 pioppelle ed emesso 113 certificati di esportazione all’estero di pioppelle. Oltre ai controlli in campo forestale è stata svolta attività di prevenzione e vigilanza nelle aree protette regionali e nei territori della Rete Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria, Zone Speciali di Conservazione e Zone di Protezione Speciale). Un ulteriore servizio svolto dalle Stazioni CC Forestali montane è il servizio Meteomont Carabinieri effettuato da unità Forestali specializzate che ha come obiettivo la prevenzione e la previsione del pericolo valanghe attraverso l’emissione giornaliera di un bollettino di pericolo, riguardante l’intero territorio regionale. Nel 2019 sono stati effettuati circa 1.200 rilievi di primo livello, 215 rilievi itineranti e sono stati emessi 164 bollettini giornalieri di pericolo valanghe. Al riguardo, si segnala ai fruitori della montagna innevata il sito meteomont.gov.it, oppure di scaricare sul proprio smartphone l’applicazione “Meteomont” per consultare i bollettini giornalieri di pericolo valanghe. Tra le principali operazioni svolte nel corso dell’anno si annoverano l’operazione “replay”, condotta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Cuneo sotto la direzione della Procura di Ivrea riguardante il reato di traffico illecito cuccioli di cane dall’est europeo che ha portato alla denuncia di 14 persone nelle province di Cuneo, Torino, Bari e Chieti ed al sequestro di 44 cuccioli di cane. Il sequestro a Marano Ticino (NO) di un’area di 6 ettari di discarica con 100.000 mc di rifiuti terrosi ubicata all’interno di un’azienda di trattamento rifiuti e, nell’ambito dei controlli sugli scarichi illeciti, il sequestro di due aziende di pulitura metalli a Paruzzaro (NO) per violazioni alla gestione dei rifiuti ed alle emissioni gassose in atmosfera.

Quadro riepilogativo

⦁ Controlli effettuati: 48.414
⦁ Illeciti amministrativi contestati: 2.302 pari ad € 10.150.610
⦁ Sequestri amministravi: 63
⦁ Illeciti penali: 833
⦁ Persone denunciate: 909
⦁ Sequestri penali: 181
⦁ Arresti: 5
⦁ Certificazione CITES: 3.922
⦁ Rilievi Meteomont: 1.200
⦁ Rilievi valanghe itineranti: 215
⦁ Bollettini giornalieri pericolo valanghe: 164