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È ufficiale, da lunedì Torino in zona bianca

Il ministro Speranza annuncia che Lazio, Piemonte Puglia e Trento andranno in zona bianca da lunedi

Dice il titolare della Salute: “firmerò un’ordinanza. Siamo nella direzione giusta e nel verso giusto. Abbiamo l’ incidenza di 26 casi e ciò ci colloca come secondo miglior paese dell’Ue”.

Così  Roberto Speranza, alla conferenza stampa di aggiornamento sulla campagna vaccinale.

Il governatore Alberto Cirio: “Niente più coprifuoco, ma non bisogna abbassare la guardia”.

Covid, il bollettino di venerdì 11 giugno

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 126 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 14 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 22.618 tamponi eseguiti, di cui 16.472 antigenici. Dei 126 nuovi casi, gli asintomatici sono 66(52,4%).

I casi sono così ripartiti: 19 screening, 86 contatti di caso, 21 con indagine in corso; per ambito: 3 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 13 scolastico, 110 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 366.025 così suddivisi su base provinciale: 29.498 Alessandria, 17.450 Asti, 11.506 Biella, 52.817 Cuneo, 28.177 Novara, 195.919 Torino, 13.696 Vercelli, 12.962 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.500 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.500 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 47 (-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 351 (-16 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2.478

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.129.845 (+ 22.618 rispetto a ieri), di cui 1.684.575 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.670

Sono 4 decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 verificatosi oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 11.670 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.450 Cuneo, 940 Novara, 5.576 Torino, 524 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 96 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

351.213 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 351.479 (+266 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.756 Alessandria, 16.649 Asti, 10.928 Biella, 50.947 Cuneo, 27.010 Novara, 188.826 Torino, 13.021 Vercelli, 12.512 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.428 extraregione e 2.402 in fase di definizione.

Arrestato pusher con 6 chili di cocaina per oltre 10 mila dosi

La Guardia di Finanza di Torino ha arrestato un trentaduenne di origini albanesi, domiciliato nel capoluogo piemontese, con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

I finanzieri, nel corso della quotidiana attività di controllo del territorio, hanno fermato, nei pressi di corso Moncalieri, il soggetto albanese a bordo di un veicolo. Insospettiti dall’atteggiamento insofferente dell’uomo, hanno approfondito rinvenendo, all’interno di un borsone posto sul lato passeggero dell’autovettura, 5 panetti contenenti circa 6 chilogrammi di cocaina, occultati in confezioni recanti anche il logo di una nota griffe.

La perquisizione è proseguita presso l’abitazione dell’uomo con l’ausilio di Loca, il pastore belga addestrato alla ricerca di sostanze stupefacenti in forza alle unità cinofile dei Baschi Verdi, il cui infallibile fiuto ha permesso agli inquirenti di rinvenire un ulteriore chilo di sostanza da taglio, unitamente a un bilancino di precisione, un apparecchio per il sottovuoto e a tutto il materiale necessario al confezionamento delle dosi di droga.

La cocaina sequestrata avrebbe consentito di preparare oltre 10.000 dosi, per un valore superiore a 500.000 euro.

L’uomo, è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Torino ove è tuttora a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Piemonte e Valle d’Aosta: servizi bibliotecari condivisi

Studenti, docenti e personale di tutti gli atenei potranno gratuitamente accedere al prestito, alla consultazione e a tutta l’offerta delle biblioteche dei cinque Atenei che hanno siglato una convenzione di reciprocità

È stata firmata nei giorni scorsi una convenzione per la reciprocità dei servizi bibliotecari tra il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Torino, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università della Valle d’Aosta – Université de la Vallée d’Aoste e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

L’impegno è assicurare il reciproco accesso alle strutture bibliotecarie, secondo le norme in vigore in ciascun Ateneo. L’identificazione degli utenti sarà garantita dalla presentazione del tesserino universitario o “smart card”.

Grazie all’accordo, quindi, studenti, docenti e personale tecnico di ciascun Ateneo potranno, gratuitamente e in regime di reciprocità, usufruire di molti tra i servizi offerti da tutte le biblioteche delle università firmatarie: dal prestito a domicilio ai servizi di fotoriproduzione e stampe da internet – nel rispetto della normativa vigente – fino ai servizi interbibliotecari, vale a dire la possibilità di ricevere presso la propria biblioteca volumi e copie di articoli o parti di volumi posseduti dalle altre biblioteche. Agli utenti di tutti gli atenei sarà poi garantita la consultazione del patrimonio bibliografico e documentale degli Atenei, con la precisazione che l’accesso degli utenti alle risorse elettroniche sarà consentito esclusivamente dalle postazioni informatiche messe a disposizione nei locali delle biblioteche che le ospitano.

Sarà possibile anche l’utilizzo delle postazioni informatiche e la navigazione in rete, per effettuare ricerche bibliografiche e accedere alle risorse documentarie, selezionate in coerenza con la missione e gli obiettivi di studio, ricerca e documentazione delle biblioteche.

Gli atenei si impegnano inoltre a cooperare nell’organizzazione di iniziative di aggiornamento e di formazione del personale e nell’attuazione di ulteriori progetti comuni interbibliotecari.

In tal modo, sono poste le basi per la realizzazione di progetti finalizzati all’innovazione delle strategie e delle pratiche che riguardano sia i servizi bibliotecari digitali, sia la promozione dell’accesso aperto alle risorse della cultura e della scienza.

In una prospettiva di medio e lungo periodo, infine, è volontà degli Atenei promotori collaborare alla costruzione e valorizzazione delle conoscenze attraverso la cultura del libro – cartaceo e/o digitale – per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio, favorendo in tal modo il raggiungimento dei comuni obiettivi in tema di Terza Missione.

Denunciati in due per violazione di domicilio

Notati da un agente libero dal servizio

Non proprio l’immagine evocativa della poesia di Bertold Brecht, sebbene anche in questo caso i ciliegi giochino un ruolo centrale nei fatti.

Giovedì sera, libero dal servizio un poliziotto vede due persone accedere nel cortile di un istituto scolastico “Costantino Nigra” di via Montano. L’agente riesce a fermare uno dei due. Gli agenti della Squadra Volante intervenuti, con la collaborazione del loro collega, fermeranno poi anche il secondo intruso. I due, entrambi cittadini rumeni, di 39 e 30 anni, sono stati denunciati per violazione di domicilio.

Il custode della scuola nel corso dell’intervento racconta agli agenti di aver notato negli ultimi giorni la presenza di alcuni individui che cercavano di accedere al tetto dello stabile per poter raccogliere le ciliegie dai grandi alberi ubicati tra il cancello della scuola e la struttura scolastica.

Scalcia i poliziotti e gli aizza contro il cane

Arrestata dagli agenti della Squadra Volante

Lo scorso mercoledì, intorno alle 3 di notte gli agenti della Squadra Volante intervengono in via Cibrario per la lite tra un ragazzo e una ragazza. Al loro arrivo, i poliziotti trovano il giovane a torso nudo con la maglietta stracciata e numerosi graffi sul corpo, la ragazza, invece, è seduta con un cane di grossa taglia al guinzaglio. Alla richiesta dei documenti, il ragazzo si mostra subito collaborativo, altrettanto non accade con la donna la quale si rifiuta di fornire le generalità. Non solo, prima colpisce un calcio e una ginocchiata i due agenti e poi gli aizza contro il cane, invitandolo ad attaccare, cosa che l’animale fa senza successo vista la reattività del poliziotto che riesce ad allontanarsi.

Una volta fermata, la donna continua a insultare i poliziotti e a opporre resistenza, comportamenti violenti proseguiti in Questura dove colpisce nuovamente un agente al volto.

Alla fine la donna è stata arrestata per resistenza e lesioni a P.U., denunciata per il rifiuto di fornire le sue generalità e sanzionata per ubriachezza. Entrambi i poliziotti feriti sono stati giudicati guaribili in 7 giorni.

 

Allestite due Family room presso l’ospedale Sant’Anna di Torino

Allestite due “Family-room” all’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino. Il progetto nasce presso la Neonatologia universitaria (diretta dal professor Enrico Bertino):

sono state allestite, in continuità assistenziale con la Terapia Intensiva neonatale (responsabile dottoressa Alessandra Coscia) e con la terapia minima (responsabile dottoressa Cristina Perathoner), con il supporto dell’Associazione “Piccoli Passi ONLUS” e del Provveditorato per le Opere Pubbliche, due “Family-room”, ambienti dotati di tutto il necessario per l’accudimento del neonato e di arredi adatti a permettere alla mamma ed eventualmente anche al partner di soggiornare giorno e notte insieme al proprio bambino nei giorni immediatamente precedenti la dimissione. Le Family room verranno inaugurate al Sant’Anna venerdi 4 giugno alle ore 11.30, in presenza del Direttore sanitario dottor Lorenzo Angelone.

In tali ambienti i genitori si prenderanno cura del neonato in prima persona, verificando in sicurezza le capacità di accudimento acquisite in Terapia Intensiva ed in Patologia neonatale, rafforzandole con la tranquillità della disponibilità del personale medico ed infermieristico del reparto. Creare i presupposti per un ritorno a casa in sicurezza anche dei neonati più fragili e prematuri riduce il rischio di rientri in ospedale e garantisce il proseguimento della relazione neonato – famiglia che è alla base di tutta la futura qualità di vita di questi bambini.

Le famiglie dei piccoli nati prematuri, alla fine del percorso iniziato in Terapia Intensiva o in Patologia neonatale, potranno vivere in ospedale l’esperienza di cura del proprio bambino in autonomia, in previsione del ritorno a casa. La pandemia COVID è stata un periodo difficile anche per le famiglie dei neonati critici e prematuri ricoverati in Terapia Intensiva e in Patologia neonatale: per evitare i rischi di contagio si  è dovuto introdurre parziali restrizioni al libero accesso nelle 24 ore, di mamma e papà insieme, nei reparti.  Durante la degenza si costruisce un percorso di facilitazione e sostegno della famiglia che diventa parte integrante della cura ed acquisisce progressivamente le competenze e la sicurezza che serviranno dopo la dimissione.

Proprio il periodo che precede la dimissione viene spesso descritto dai genitori come un misto di gioia ed apprensione, con incertezza nelle proprie capacità di rispondere in autonomia alle esigenze di accudimento del figlio fino a quel momento svolte con il sostegno del personale infermieristico e medico, nell’ambiente protetto della Neonatologia.

La riapertura completa ai genitori, oggi finalmente possibile con il rispetto di tutte le norme di sicurezza, si associa oggi all’ospedale Sant’Anna alla possibilità di una nuova esperienza: le famiglie dei piccoli nati prematuri, alla fine del percorso iniziato in Terapia Intensiva o in Patologia neonatale, potranno vivere in ospedale l’esperienza di cura del proprio bambino in autonomia, in previsione del ritorno a casa.

Spara alla moglie e al cane e si toglie la vita

A Castiglione Torinese, nell’hinterland del capoluogo piemontese, intorno alle 21:50, all’interno di una locale abitazione, i Carabinieri hanno rinvenuto il cadavere del proprietario, un italiano di 70 anni e della moglie di 72 anni.

Dai primi accertamenti il pensionato, dopo aver sparato alla moglie ed al cane, si è tolto la vita con una pistola regolarmente denunciata. Sul luogo stanno operando per ricostruire l’episodio delittuoso i militari dell’Arma del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino e della Compagnia di Chivasso.

A Porta Nuova un fermo di polizia per l’uomo decapitato in corso Francia

Dopo  serrate e minuziose indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica e svolte anche attraverso l’utilizzo di presidi tecnologici, gli investigatori della Polizia di Stato hanno sottoposto a fermo M.M., nato in Bangladesh, classe 1997, poiché gravemente indiziato dell’omicidio del connazionale MOHAMMED Ibrahim, avvenuto lo scorso 8 giugno in c.so Francia 95.

M.M. è stato rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile di Torino all’interno della stazione ferroviaria di Torino “Porta Nuova” nella prima mattinata odierna.

La perquisizione, effettuata a suo carico, ha portato al sequestro di capi di abbigliamento e di altri elementi di sicuro rilievo probatorio, ivi compreso un grosso coltello da cucina adoperato quale arma del delitto.

Il movente del delitto, secondo quanto sin qui emerso, sarebbe di natura economica, in quanto collegato ad un debito maturato dalla vittima nei confronti del fermato e non ancora onorato. Inoltre, risulterebbe che il denaro conteso sarebbe stato utilizzato dalla vittima per pagare, in Bangladesh, il matrimonio di una sua congiunta, già promessa in sposa all’autore del delitto.

Il fermato ha reso dichiarazioni sostanzialmente confessorie.

L’assessore alla sanità: da lunedì, con ogni probabilità il Piemonte sarà in “zona bianca”

«Da lunedì, con ogni probabilità il Piemonte sarà in “zona bianca”. I dati dell’ultimo report epidemiologico indicano che il numero dei contagi è in riduzione in tutte le province piemontesi, con un tasso di incidenza regionale di 22,9 casi ogni 100 mila abitanti. I valori sono da soglia bianca in tutte le province del Piemonte».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commenta i dati del report epidemiologico settimanale dell’Istituto superiore di Sanità, aggiornato a ieri, in vista del pronunciamento ufficiale sul passaggio in fascia bianca atteso per domani.

«Nell’ultima settimana – continua Icardi – la percentuale di positività dei tamponi è passata da 2.3% a 1.9%. Sotto soglia, e ulteriormente ridotti, i tassi di occupazione dei letti in area medica (scesi dal 10% al 7%) e in terapia intensiva (scesi dal 13% al 9%). Sono ancora calati i focolai attivi, i nuovi focolai e il numero di persone non collegate a catene di trasmissione note. La velocità con cui si sta riducendo l’epidemia è rallentata di poco, con un Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi che passa da 0,64 a 0,71.  Dal colloquio che ho avuto con il ministro della Salute Roberto Speranza, tutto lascia intendere che la promozione del Piemonte in zona bianca sia sostanzialmente scontata, con decorrenza dalla mezzanotte di domenica, insieme alla decadenza del coprifuoco. Se domani verrà confermato il via libera ufficiale del Comitato tecnico scientifico, sabato il ministro dovrebbe firmare l’ordinanza».