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Vaccini, accordo integrativo con i medici di famiglia per incentivare gli “scettici”

Un accordo integrativo per incentivare l’adesione della popolazione piemontese alla campagna di vaccinazione contro il Covid-19 è stato siglato ieri sera tra la Sanità regionale e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei Medici di medicina generale del Piemonte.

In particolare, ai medici di medicina generale i cui assistiti over 60, entro il 15 settembre 2021, risulteranno vaccinati nella misura uguale o superiore al 90 per cento, verrà riconosciuto un compenso aggiuntivo di 2 euro calcolato sulla quota capitaria annua dei loro assistiti. Se la copertura vaccinale complessiva dei loro assistiti over 60 risulterà compresa tra l’87 e l’89,99 per cento, la remunerazione scenderà a 1,50 euro, sempre sulla quota capitaria annua complessiva.

Qualora, inoltre, la copertura vaccinale complessiva raggiunta dagli assistiti con età superiore a 16 anni in carico al medico di medicina generale, al 31 ottobre 2021, sia superiore al target del 75 per cento, al compenso aggiuntivo verrà applicata una integrazione di 0,50 euro.

«La numerosità, la diffusione capillare sul territorio e il rapporto di fiducia con il proprio assistito – osserva l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – sono caratteristiche che rendono il medico di medicina generale capace di favorire la più ampia partecipazione della popolazione al programma vaccinale. Fondamentale è sensibilizzare e informare i cittadini per incrementare il livello di adesione alla campagna vaccinale, soprattutto nei confronti dei soggetti “scettici” e “non responder”, verso i quali il medico di famiglia può svolgere un’attività di counseling di notevole efficacia, fornendo loro gli opportuni ragguagli sull’importanza della somministrazione del vaccino, sulla sua sicurezza e sulle controindicazioni temporanee alla somministrazione. Ringrazio i Medici di medicina generale per aver accolto questa ulteriore richiesta, aiutandoci a raggiungere il più presto possibile l’obiettivo dell’immunità di gregge».

Al 6 luglio 2021, i piemontesi con età superiore ai 16 anni che non hanno ancora espresso la volontà di aderire alla campagna vaccinale anti Covid-19 sono 976 mila.

Secondo l’indagine del Laboratorio Management e Sanità (MeS) della Scuola superiore Sant’Anna e dell’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali (Agenas) sulla propensione della popolazione italiana ad aderire alla campagna vaccinale, il 64,5% della popolazione piemontese intervistata pensa che i rischi legati alla malattia da Covid-19 siano maggiori dei possibili effetti collaterali del vaccino, mentre il 15% non è d’accordo con questa affermazione e coloro i quali non sono né in accordo né in disaccordo sono pari al 20,5%.

La popolazione italiana intervistata dichiara che vorrebbe maggiori informazioni sulla tematica Covid-19 in prima battuta dalle istituzioni sanitarie (54,6%), quindi dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta (45,5%) e dai medici specialisti (34,5%), con riferimento in particolare al funzionamento dei vaccini anti Covid-19 ed eventuali effetti collaterali della vaccinazione.

Gli indecisi sulla vaccinazione anti Covid-19 sono circa il 20% degli intervistati, mentre i contrari alla vaccinazione sono il 12%. Gli intervistati dichiarano di essere più incentivati a vaccinarsi in presenza di informazioni corrette più che per il timore di limitazioni.

«Dimostriamo ancora una volta con senso di responsabilità che la Medicina generale è in prima linea per rispondere al raggiungimento di obiettivi di salute pubblica – dichiarano congiuntamente i rappresentanti di Fimmg (Roberto Venesia), Snami (Mauro Grosso Ciponte), Smi (Antonio Barillà) -; con questo accordo confermiamo la prosecuzione del nostro impegno a vaccinare la popolazione piemontese, in particolare a completare l’immunizzazione degli over 60 e a raggiungere al più presto l’immunità di gregge. Forti del nostro rapporto fiduciario con i cittadini nostri assistiti e avendo a disposizione con regolarità le forniture necessarie, siamo pronti ad offrire il nostro contributo affinchè tutti i cittadini comprendano la necessità di vaccinarsi per porre fine alla pandemia».

Polfer: in sei mesi controllate 120 mila persone nelle stazioni

Il Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta ha impiegato in sei mesi più di 7.000 pattuglie in attività di vigilanza appiedata in stazione e automontata lungo le linee ferroviarie che ha portato all’identificazione di più di 120.000 persone, di cui 31.926 stranieri, complessivamente 25.176 con precedenti di polizia e 6.020 minori. Le persone arrestate sono 26331 i denunciati a piede libero, di cui 27 minori.

15 i servizi straordinari svolti da gennaio a giugno su input del Servizio di Polizia Ferroviaria da ‘Stazioni sicure’, ‘Rail safe day’, rispettivamente finalizzati alla sicurezza dei viaggiatori e alla prevenzione e repressione dei comportamenti illeciti, assicurata con l’ausilio di personale del Reparto Prevenzione Crimine, di Unità Cinofile antidroga e antisabotaggio; ‘Oro Rosso’ mirato al controllo dei rottamai per il contrasto dei furti di rame, durante i quali sono stati recuperati 1.500 kg di rame ed elevate sanzioni amministrative per un complessivo di oltre 15.000 euro per violazioni alle vigenti normative sulla gestione documentale ambientale in materia di smaltimento di rifiuti metallici.

 Il personale polfer è stato impiegato, inoltre, nei servizi di RAIL ACTION DAY nell’ambito della collaborazione internazionale delle Polizie Ferroviarie Europee RAILPOL, improntate su iniziative di carattere preventivo e repressivo contro i fenomeni criminosi maggiormente diffusi in ambito ferroviario.

4.576 i treni presenziati, tra cui regionali, Alta Velocità e il treno notturno proveniente da Roma,  con 23.608 persone identificate in corsa treno, grazie all’uso dei dispositivi SPAID, per la rilevazione delle impronte digitali, e palmari di ultima generazione.

Nell’espletamento dei servizi specifici sono state sequestrate 10 armi da taglio e sostanze stupefacenti di vario tipo tra cui cannabinoidi, cocaina, eroina e sostanze sintetiche il cui peso complessivo è stato superiore ai 2 kg.

Grazie al progetto ministeriale ‘Train to be cool’ finalizzato alla divulgazione tra gli studenti dei comportamenti corretti da osservare in ambito ferroviario per garantire l’incolumità e la sicurezza personale, gli operatori Polfer in servizio presso la Sezione Polfer di Alessandria appositamente formati, hanno incontrato in videoconferenza 400 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, sui temi della legalità, della sicurezza ferroviaria e dei specifici compiti della Specialità di polizia.

I servizi di vigilanza quotidiani in tutte le aree ferroviarie di competenza del Piemonte e della Valle D’Aosta, nonché a bordo treno, proseguono per garantire un’estate 2021 in sicurezza!

Tenta il furto di un monopattino… a colpi di tombino

Un arresto della Polizia in via Baretti

Gli agenti del Commissariato San Paolo erano impiegati in servizio di controllo del territorio venerdì sera, quando, improvvisamente, in via Baretti, hanno sentito forti rumori metallici provenire dal marciapiedi. Un uomo, con un tombino di ferro tra le mani, del diametro di circa 20 centimetri che aveva prelevato dalla stessa via, stava colpendo ripetutamente la catena di un monopattino elettrico assicurato alla ringhiera con un lucchetto a combinazione numerica. Alla vista degli agenti si nascondeva dietro una moto in sosta. L’uomo, un cittadino marocchino di 38 anni con precedenti specifici e diversi alias, è stato arrestato per tentato furto aggravato.

Controlli serali dell’Arma, due arresti

Nella serata di sabato e fino a notte fonda, i Carabinieri del Comando Provinciale hanno effettuato vari servizi di controllo del territorio per fronteggiare le dinamiche delinquenziali metropolitane e i fenomeni che generano allarme sociale. L’attività ha permesso di arrestare due persone.

 

Sabato notte in un locale di Corso Moncalieri a Torino, uno studente di 17 anni ha strappato due collane d’oro dal collo di un diciottenne ed è scappato. Il giovane si è accorto della rapina e ha bloccato il ladro, ma dopo una breve colluttazione non è riuscito a trattenerlo. Alcuni testimoni hanno chiamato il 112 e il tempestivo intervento di una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Radiomobile ha permesso di rintracciare il rapinatore ancora nel locale e di arrestarlo. Il minorenne è stato sottoposto alla misura della permanenza domiciliare. Le due collane non sono state ritrovate mentre la vittima è stata visitata all’ospedale CTO e dimessa con una prognosi di quattro giorni per una escoriazione al collo.

Sempre a Torino, in Via Cumiana, quartiere Borgo San Paolo, i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno arrestato un operaio di 20 anni, di Torino, per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo alticcio ha litigato con la fidanzata e con un altro ragazzo fuori da un locale, poi ha aggredito e minacciato anche i carabinieri intervenuti sul posto su richiesta di alcuni testimoni che hanno segnalato al 112 una violenta lite in strada. Il 20enne è stato arrestato.

Da Fondazione Crt 75 mezzi per la Protezione civile

Settantacinque nuovi mezzi della Protezione civile, acquistati con il contributo della Fondazione CRT per oltre 760.000 euro, entreranno in funzione in tutte le province del Piemonte e in Valle d’Aosta per il trasporto di persone e attrezzature sul territorio locale e nazionale.

 

Sul sito www.fondazionecrt.it sono pubblicati i risultati del bando Mezzi Protezione civile, con l’elenco delle 75 organizzazioni non profit cui sono assegnati i contributi per l’acquisto dei veicoli.

 

“Quest’anno Fondazione CRT ha aumentato le risorse per poter accogliere quasi il doppio delle domande rispetto al 2020, molte delle quali legate alla gestione della pandemia e al piano vaccinale in corso: un aiuto prezioso per il sistema della Protezione civile, che può disporre di ulteriori strumenti per prendersi cura delle persone e del territorio”, affermano il Presidente di Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci.

 

Dei 75 enti beneficiari dei contributi di Fondazione CRT, 21 sono del Torinese (Comune di Ceres; CRI di Chieri; Associazione E.R.V. – Chivasso; AIB di Coazze; Associazione volontari Protezione civile Coazze; CRI di Fiano; Gruppo di Protezione civile delle valli Chisone e Germanasca; CRI di Rivoli; Sorveglianza aerea territoriale di Rivoli; AIB Rocca Canavese; Radio club Piemonte di Settimo Torinese; AIB di Susa; Associazione I Falchi di Daffi; Croce giallo-azzurra di Torino; Associazione volontari alpini di Torino; CRI di Trofarello; AIB di Vaie; AIB di Varisella; AIB di Villar Dora; C.B. Stella di Villastellone; Comune di Virle Piemonte); 17 enti della provincia di Cuneo (Associazione di Protezione civile Città di Busca; AIB di Canale; CRI di Centallo; Gruppo civico volontari di Protezione civile – Cherasco; AIB di Chiusa di Pesio; Associazione di Protezione civile Corneliano d’Alba; ANFI Cuneo; Associazione 1 Papa golf di Fossano; Comune di Lequio Tanaro; Comune di Limone Piemonte; Comune di Moretta; gruppo volontari di Protezione civile di Novello; Comune di Priola; Protezione civile di Rodello; Unione dei comuni “Terre della pianura”; CRI di Sommariva Bosco; Comune di Venasca); 12 dell’Alessandrino (Nucleo provinciale ANC Alessandria; Coordinamento delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile della provincia di Alessandria; CRI di Alessandria; AIB di Bistagno; CRI di Casale Monferrato; Comune di Frugarolo; Gruppo volontari di Protezione civile del Comune di Gavi; Comune di Ovada; Associazione volontari Protezione civile valli Curone Grue Ossona; Comune di Strevi; Organizzazione europea vigili del fuoco volontari di Protezione civile di Valenza; Comune di Villadeati); 5 dell’Astigiano (Coordinamento delle organizzazioni di volontariato di Protezione civile della provincia di Asti; CRI di Asti; CRI di Canelli; ANC di Asti; CRI di Montegrosso d’Asti); 5 del Novarese (CRI di Arona; AIB di Briga Novarese; UVERP di Galliate; Coordinamento territoriale del volontariato di Protezione civile di Novara; Volontari del soccorso Cusio sud ovest di San Maurizio d’Opaglio); 5 del Verbano-Cusio-Ossola (Comune di Beura Cardezza; Comune di Craveggia; ANA di Domodossola; ANA di Intra; I Giovanniti sez. Verbania); 5 del Vercellese (CRI di Borgosesia; AIB di Borgosesia; ANA Valsesiana di Vercelli; Gruppo presidio volontario Protezione civile provincia di Vercelli; CRI di Vercelli); 3 del Biellese (ANA di Biella; Comune di Campiglia Cervo; CRI di Cavaglià); 2 della Valle d’Aosta (ANA Sezione Valdostana di Aosta; Associazione psicologi per i popoli emergenza di Sarre).

 

Fondazione CRT ha erogato complessivamente fino ad oggi oltre 7,5 milioni di euro per l’acquisto di 653 mezzi per la Protezione civile e 6,3 milioni per la costituzione e il mantenimento della Colonna Mobile Regionale di Protezione Civile, dotata di mezzi pesanti in grado di intervenire nei casi d’emergenza regionale e nazionale.

Nubifragio con forti raffiche di vento, dehors spazzati via

Trenta millimetri di pioggia in mezz’ora di temporale nel pomeriggio nel centro di Torino

La pioggia è iniziata pochi minuti prima delle 17 accompagnata da forti raffiche di vento a 50-70 chilometri orari. I danni maggiori si sono verificati nei dehors di bar e ristoranti, in piazza Vittorio sedie e ombrelloni sono letteralmente volati via. Pioggia anche a San Mauro e Chivasso e nei quartieri torinesi di San Salvario, Lingotto e Mirafiori.

Tav, tunnel di base: affidati lavori per 3 miliardi di euro

E’ via libera ai lavori dello scavo del ‘tunnel di base’ della Torino-Lione per  57,5 km.

Telt, il promotore pubblico che ha il compito  di costruire la nuova linea ferroviaria, ha affidato le gare per 3 miliardi di euro.

Sono quelle relative ai 45 km in territorio francese della maxi-galleria.

Al via le procedure per le gare per i 12,5 km della galleria sul versante italiano, per un valore di 1 miliardo.

«Assistiamo oggi – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Marco Gabusi ad un ulteriore passo in avanti nella realizzazione della Torino Lione, che abbiamo dichiarato ‘irreversibile’ fin dall’inizio del nostro mandato. Sono infatti arrivate a distanza di pochi minuti due notizie molto importanti per il proseguimento del progetto.

Da un lato, l’affidamento delle gare per lo scavo del tunnel di base in territorio francese per un valore di 3 miliardi stimola tutti a non perdere nemmeno un giorno per concretizzare la stessa operazione sul versante italiano. Dall’altro lato l’Europa, inserisce la Tav tra le opere finanziabili con i fondi Cef da 30 miliardi per lo sviluppo di infrastrutture sostenibili e di elevata efficienza confermando così la bontà e la strategicità dell’opera.

Poter contare su risorse economiche certe e sull’attenzione che finalmente anche il governo italiano sta ponendo sulla Torino Lione, recentemente concretizzata con la nomina del Commissario di governo, da noi richiesto con insistenza ai vari Ministri dei Trasporti che si sono succeduti, ci fa guardare alla realizzazione dell’opera con maggiore serenità.

Siamo felici di poter contare sull’appoggio concreto dell’Europa e continueremo a tenere alta la guardia affinché non vi siano più intoppi e l’iter possa procedere speditamente».

Covid, il bollettino di mercoledì 7 luglio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 31 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 3 dopo test antigenico), pari allo 0,3 % di 11.819 tamponi eseguiti, di cui 7.037 antigenici. Dei 31nuovi casi, gli asintomatici sono 17 (54,8%).

I casi sono così ripartiti: 11 screening, 15 contatti di caso, 5 con indagine in corso; per ambito: 0 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 2 scolastico, 29 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 367.156 così suddivisi su base provinciale: 29.615 Alessandria, 17.501 Asti, 11.536 Biella, 52.970 Cuneo, 28.293 Novara, 196.501 Torino, 13.751 Vercelli, 12.989 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.503 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.497 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 6 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 69 (-15 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 624.

I tamponi diagnostici finora processati sono 5.534.634 (+11.819 rispetto a ieri), di cui 1.801.543 risultati negativi.

I DECESSI RESTANO 11.696

Per il nono giorno consecutivo nessun decesso di persone positive al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale rimane quindi di 11.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.566 Alessandria, 713 Asti, 432 Biella, 1.454 Cuneo, 943 Novara, 5.590 Torino, 525 Vercelli, 373 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 100 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

354.761 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 354.761 (+ 47 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 27.988 Alessandria, 16.770 Asti, 11.048 Biella, 51.453 Cuneo, 27.306 Novara, 190.552 Torino, 13.190 Vercelli, 12.603 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.437 extraregione e 2.414 in fase di definizione.

Inaugurato il parco Lionello Venturi

Il parco compreso tra corso Mortara, piazza Baldissera e corso Principe Oddone, da questa mattina porta il nome di di Lionello Venturi, storico dell’arte ed antifascista, tra i docenti che si opposero, nel 1931, al giuramento di fedeltà al fascismo.

All’interno della stessa area verde, sono state ricollocate quattro lapidi, rimosse durante i lavori di riqualificazione della piazza, dedicate ad altrettanti partigiani (Morando Maggiorino, Fiorioli Mario, Mussa Emilio, Torre Luciano), caduti all’indomani del 25 aprile 1945, quando in città erano ancora in corso combattimenti tra partigiani, da un lato, ed esercito tedesco e repubblichini dall’altro.

In questa rotonda, chi passerà potrà venire a conoscenza di due fatti diversi ma uniti dal grandissimo momento della Liberazione della città e dell’antifascismo”, ha sottolineato la vice presidente del Consiglio Comunale, Viviana Ferrero.

L’aver saputo dire no alla rinuncia della libertà, ha evidenziato, accomuna le persone alle quali sono state dedicate le lapide scoperte questa mattina.

L’auspicio, ha concluso, è che questo possa diventare un luogo collegato al museo diffuso della Resistenza raccordato con tutti gli altri luoghi della memoria”.

Maria Grazia Sestero, portando il ringraziamento dell’Anpi provinciale alla Città, ha ricordato come quest’anno ricorra il novantesimo anniversario da quel 1931 durante il quale fu richiesto ai docenti universitari un giuramento di fedeltà al fascismo, pena la perdita dell’incarico di insegnamento. “E’ stata, ha ricordato, una tappa di fascistizzazione dell’Italia e di consolidamento della dittatura fascista. A Torino, ha sottolineato, furono tre i docenti che rinunciarono al giuramento: oltre a Venturi, Francesco Ruffini e Mario Carrara, ai quali sono stati dedicati altrettanti parchi cittadini. Non erano militanti dell’antifascismo, ha evidenziato Sestero, non erano politici ma col loro no difesero la libertà la dignità e la libertà degli studi e del sapere. Questa vicenda, ha aggiunto, ci racconta ancora una volta cosa sia stato il fascismo e cosa potrebbe essere se dovessero prevalere oggi tutti quelli che sono indifferenti e quelli che si propongono con simboli e slogan di quella dittatura. Con Lionello Venturi, ha concluso, ricordiamo quattro partigiani caduti nei giorni dell’insurrezione di Torino. Questa pluralità di opposizione al fascismo ha permesso al popolo italiano di liberarsi dall’occupazione nazista e dalla dittatura fascista”.

Silvano Montaldo, presidente del Sistema museale d’ateneo dell’Università di Torino, ricordando Venturi ha spiegato come, in realtà, ci fu un sistema complesso di selezione dei docenti vicini al regime, iniziata già prima del 1931.

Secondo la propaganda del regime, ha ricordato, furono 12 su 1200 coloro che non accettarono il giuramento, un 1%, un’infima minoranza, facile da memorizzare. In realtà il numero fu superiore, altri docenti seguirono percorsi diversi per esprimere il dissenso, dimettendosi, chiedendo il pensionamento, trasferendosi all’università cattolica (che essendo privata non prevedeva il giuramento), altri rimasero all’estero, altri giurarono e poi si dimisero.

Prima dello scoprimento delle targhe, il saluto e il ringraziamento di Marco Novello e Claudio Cerrato, rispettivamente presidenti delle circoscrizioni 5 e 4, confinanti proprio nell’area del giardino di piazza Baldissera.

La Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino apre le sue porte e si presenta alla città

La Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino – CTE NEXT, che nasce a Torino negli spazi di CSI NEXT (corso Unione Sovietica 214), apre le sue porte e si presenta alla città.

Dopo un’articolata progettazione con gli attori del territorio, terminata durante la pandemia di Covid-19, il progetto CTE NEXT, con capofila il Comune di Torino, è stato ammesso al finanziamento (classificandosi al primo posto tra le 5 città premiate in Italia) dal Ministero Sviluppo Economico (Fondi FSC) nell’ambito del Programma per le Tecnologie Emergenti a dicembre 2020 e formalmente avviato a marzo 2021.

L’obiettivo è realizzare a Torino, in stretta collaborazione con gli Atenei torinesi e ad altri 10 partners strategici del progetto (Fondazione Links, CIM 4.0, I3P, 2I3T CSI PIEMONTE, 5T srl, Fondazione Torino Wireless, Digital Magics, Talent Garden, TIM) un centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G di TIM (IoT, Intelligenza Artificiale e Blockchain) in grado di promuovere lo sviluppo di impresa e l’innovazione urbana in alcuni settori strategici per Torino.

Smart Road, intesa come mobilità avanzata, sicura, intelligente, autonoma e connessa; Urban Air Mobility, per sfruttare le potenzialità di integrazione delle soluzioni di mobilità aerea a supporto di applicazioni di interesse urbano; Industria 4.0, costruendo sul passato industriale di Torino, puntando a promuovere soluzioni innovative per connettere macchine, oggetti, risorse e persone in ambiente produttivo e lungo la supply chain. Infine, l’ambito trasversale dei Servizi Urbani Innovativi, ovvero il potenziale del 5G a supporto della Pubblica Amministrazione, per l’erogazione di migliori servizi al

cittadino, la gestione di risorse, beni e spazi pubblici, la valorizzazione del territorio e lo sviluppo di business.

Sarà una ‘Casa diffusa’, ospitale, profondamente radicata nelle competenze e negli asset dell’ambiente circostante aperta ad attrarre talenti e opportunità dall’Italia e dal mondo.

Accoglierà principalmente aspiranti imprenditori, start-upper, PMI in processi strutturati di accelerazione e di trasferimento tecnologico.

Coinvolgerà attivamente una community più ampia di soggetti interessati (altre PA, mondo della ricerca, Grandi Imprese) in ottica di open innovation a partire dallo ‘Stakeholder Group’ appena avviato.

Lavorerà in rete con il Ministero per lo Sviluppo economico e con le altre ‘Case delle Tecnologie Emergenti’ analogamente finanziate e coopererà con altre PA in Italia – tramite il Cluster Nazionale Smart Communities – e all’estero per promuovere modelli di supporto all’innovazione urbana.

Abiliterà – tramite azioni di animazione e programmi di supporto – l’attrazione, lo sviluppo e la crescita di startup e PMI innovative e la realizzazione di sperimentazioni urbane, coinvolgendo i cittadini e il territorio in processi di co-design di soluzioni e servizi innovativi per gli utenti.

Come previsto in fase di candidatura dal Comune di Torino, capofila del progetto, il 6 luglio 2021 si inaugura CSI NEXTnodo centrale della Casa delle Tecnologie Torinese, gestito dal partner CSI Piemonte. Uno spazio di innovazione hi-tech che coniugherà il potenziale delle tecnologie emergenti con le sfide e le pratiche dalla PA al servizio dello sviluppo e dell’innovazione di startup e PMI.

CTE NEXT è un progetto di ‘sistema’ che costruisce e amplia gli obiettivi di ‘Torino City Lab’ la politica di innovazione del Comune che dal 2018 ha trasformato la Torino in un laboratorio di innovazione a cielo aperto.

Grazie al costante e resiliente lavoro dell’Amministrazione realizzato negli ultimi 5 anni sul tema innovazione e smart city, Torino ha vinto a livello nazionale questo ambito programma che ha l’obiettivo di accelerare la transizione delle città leader dell’innovazione verso nuovi modelli di sviluppo urbano sostenibile – dichiarano Chiara Appendino e Marco Pironti, rispettivamente Sindaca e Assessore all’Innovazione della Città –Torino è diventata una città laboratorio riconosciuta internazionalmente per le sue sperimentazioni da smart city, che fanno leva su tecnologie emergenti per creare nuovi servizi alle imprese e al cittadino. Crediamo fermamente che questo programma possa potenziare Torino e il suo ecosistema dell’innovazione portando benefici tangibili e sostenibili per il territorio e i suoi attori’.

Oggi inauguriamo, a fianco della nostra storica sede, una struttura altamente innovativa che rappresenterà il ponte ideale fra presente e futuro della pubblica amministrazione, oltre che il punto di incontro con ricerca e industria – afferma Per Pietro Pacini, Direttore Generale del CSI Piemonte –. Una fucina per le idee e una palestra per esercitarsi nell’innovazione, che trarrà ispirazione anche dalla bellezza degli spazi che verranno messi a disposizione per contribuire a creare la Torino di domani. Ci stiamo lavorando da anni e sono certo che concretizzerà al meglio l’ideale di un settore pubblico finalmente veloce, facile e vicino alle persone’.

La forza di CTE NEXT è il partenariato  – ampio, multi-stakeholder, pubblico e privato con esperienze e asset differenti in settori trasversali e verticali – in grado di supportare le imprese, primi ‘clienti’ della CTE,  in un processo di accompagnamento strutturato volto alla creazione di impresa innovativa, all’accelerazione di start-up, al trasferimento tecnologico e di competenze verso le PMI il cui fine ultimo è promuovere attività dimostrative di soluzioni e servizi urbani innovativi pronti a migliorare le condizioni di vita nelle città.

Qui vive la Tecnologia’ è il claim della CTE NEXT di Torino.

Un modello di ‘Casa diffusa’ che vede in CSI NEXT il suo presidio centrale e che lavorerà in rete con altri luoghi dell’innovazione torinese.  

Anzitutto OGR Torino che attraverso OGR Tech powered by Talent Garden, hub internazionale per l’innovazione e accelerazione di impresa di 12.000 mq, dedica e fornisce supporto a startup, scaleup e PMI. Tale spazio è stato identificato in CTE NEXT come luogo dell’animazione, cuore pulsante della community dell’innovazione torinese.

E poi i laboratori diffusi, tematizzati per settore o per funzione e utilizzabili a geometria variabile da start-up e PMI nell’ambito dei percorsi di accelerazione e trasferimento tecnologico. In particolare: il laboratorio CLIK del Politecnico di Torino, finalizzato alla creazione di impresa e all’open innovation; il laboratorio HPC4AI-CC dell’Università di Torino, focalizzato sul tema del ‘federated learning’; i laboratori della Fondazione LINKS che offriranno asset e competenze sulla cybersecurity e sulla smart mobility.

Infine, le c.d. aree di ‘stress test’, spazi dedicati – indoor o  outdoor – dove le imprese potranno misurarsi con la sperimentazione in condizioni reali delle proprie soluzioni, avendo a disposizione un’adeguata infrastrutturazione per settori specifici.  La CTE NEXT di Torino metterà a disposizione in particolare aree dedicate al testing per l’Urban Air Mobility  – oltre al Doralab anche l’area del Valentino; il circuito Smart Road e le linee pilota del CIM 4.0.

Le tecnologie emergenti abilitate dal 5G di TIM costituiscono un ingrediente fondamentale di CTE NEXT che, tramite i partners tecnologici realizzerà un’infrastruttura multiservizio diffusa e utilizzabile on-demand da startup, da PMI e dai soggetti industriali coinvolti nel programma, al fine di sviluppare, testare e dimostrare soluzioni innovative nei 4 verticali oggetto del finanziamento.

Il progetto CTE NEXT, partito il 1 marzo 2021 e con una durata di 4 anni, entrerà nel vivo dopo l’estate quando sarà ufficialmente lanciato il ‘Catalogo dei servizi’, l’offerta integrata di facilities e servizi consulenziali rivolti a start-up e PMI realizzati dai partners Knowledge experts e Vertical experts attivi a geometria variabile e in funzione delle esigenze delle imprese/utenti per tutta la durata del progetto.

In autunno saranno in calendario: attività di animazione e formazione articolate secondo un menu di competenze pensate per gli imprenditori, attuali e futuri, che utilizzeranno le tecnologie emergenti per promuovere soluzioni urbane innovative; azioni strutturate di attrazione e qualificazione di start-up e PMI, provenienti anche dall’estero; progettazione e avvio delle prime “Chiamate alle imprese”: dalla ‘Challenge’ per studenti/Aspiranti imprenditori promossa dal Politecnico di Torino alla ‘Call4Acceleration’ realizzata da Digital Magics per accelerare start-up digitali nei settori strategici della CTE. E soprattutto, la Città  di Torino lancerà la prima ‘Call4testing’ rivolta a start-up e PMIsul modello di Torino City Lab, che selezionerà le migliori e più innovative soluzioni abilitate dal 5G e da almeno una delle tecnologie emergenti per rispondere alla sfida della “Smart Life” e intercettando trasversalmente tutti i settori strategici della CTE. Le imprese selezionate potranno così accedere agli asset della CTE (infrastruttura 5G e spazi) e ai servizi consulenziali offerti dai partners su misura in funzione del settore, della maturità dell’idea e delle tecnologie utilizzate oltre a un sostegno finanziario a parziale copertura delle spese di sperimentazione.