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Apre lo store Adisco: una buona occasione per i regali di Natale

APERTURA DELLO STORE ADISCO PIEMONTE PER LE FESTIVITA’ NATALIZIE. UN’OCCASIONE PER SOSTENERE LE ATTIVITÀ DELL’ASSOCIAZIONE CONTRIBUENDO ALLA REALIZZAZIONE DI REPARTI DI SERVIZIO PER L’OSPEDALE INFANTILE REGINA MARGHERITA E DELL’AREA VERDE DEL “GIARDINO DEL SOLE”

 Come ogni anno torna il consueto appuntamento natalizio di Adisco – Sezione Piemonte presso lo Store di via Lagrange 5D, aperto al pubblico a partire da giovedì 28 ottobre.

Uno spazio dedicato interamente alla magia del Natale, nel quale si potrà vivere l’incanto delle feste e, attraverso un acquisto solidale, contribuire attivamente ai nuovi progetti dell’associazione a favore dei bambini in cura presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.

L’intera somma raccolta dagli acquisti sarà infatti destinata alla realizzazione di reparti di servizio per l’Ospedale Infantile e dell’area verde del “Giardino del Sole”, una nuova area giochi che sorgerà di fronte all’Ospedale Infantile.

Per la realizzazione del “Giardino del Sole”, il fondamentale contributo di Adisco Piemonte si aggiunge a quello di altri partner della Federvolontari (Federazione fra Associazioni di Volontari “Ospedale Infantile Regina Margherita – Sant’Anna” ODV).

I sostenitori potranno trovare all’interno del charity shop numerose idee regalo in un allestimento natalizio completamente rinnovato. Tante le novità disponibili per un regalo solidale: alberi di Natale, addobbi natalizi, dolci e panettoni, decorazioni per la casa, capi d’abbigliamento e accessori per la stagione autunno/inverno, gioielli e bijoux oltre a tante idee regalo.

Lo Store sarà aperto fino al 24 dicembre, il lunedì dalle 15:30 alle 19:00, dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10:30 alle 19 (ma rimarrà chiuso domenica 31 ottobre).

 

 

ADISCO – Sezione Piemonte nasce a Torino nel 1997. Le sue principali attività si concentrano sul supporto allo sviluppo della cultura della donazione del sangue cordonale e nella ricerca sulle cellule staminali a favore dei bambini affetti da malattie degenerative e tumorali. Inoltre, in ottica di interventi mirati verso il miglioramento e l’umanizzazione degli spazi di cura, ha contribuito alla loro rivisitazione architettonica, in particolare quelli dedicati ai piccoli pazienti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. Tante, negli ultimi anni, le iniziative: la realizzazione, nel 2013, del Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica; l’apertura, nel 2016, del reparto “L’Isola di Margherita”, reparto pensato per bambini e ragazzi colpiti da malattie rare o inguaribili che necessitano di un sostegno concreto a tutto campo; la realizzazione, nel 2018, del nuovo Pronto Soccorso Pediatrico del Regina Margherita; l’inaugurazione, nel 2019, della rinnovata Degenza di Oncoematologia Pediatrica; l’ultimo grande intervento, nel 2021, ha messo a disposizione dell’Ospedale Infantile i nuovi Ambulatori di Oncoematologia Pediatrica.

Covid, il bollettino di venerdì 29 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 264nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 120dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 53.781tamponi eseguiti, di cui48.295antigenici. Dei 264 nuovi casi, gli asintomatici sono 160 (60,6%).

I casi sono così ripartiti: 133 screening, 96 contatti di caso, 35 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 388.521,così suddivisi su base provinciale: 31.992 Alessandria, 18.585 Asti, 12.225 Biella, 55.984 Cuneo, 30.089 Novara, 206.932 Torino, 14.460 Vercelli, 13.806 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.603 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.845 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 (+ 1 rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 177(– 4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.860

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.251.665(+ 53.781rispetto a ieri), di cui 2.358.603risultati negativi.

I DECESSI RIMANGONO 11.811

Nessun decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale rimane di 11.811 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.582 Alessandria, 723Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.642 Torino, 533 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

372.654GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 372.654(+201rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.072 Alessandria, 17.694 Asti, 11.719 Biella, 53.884 Cuneo, 29.006 Novara, 199.109 Torino, 13.771 Vercelli, 13.342 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.510 extraregione e 2.547 in fase di definizione.

Weekend di gare podistiche. Possibili rallentamenti del traffico

Sabato 30 ottobre, nella parte nord-est della città, avrà luogo, la manifestazione podistica competitiva denominata ‘100 Km delle Alpi’ con partenza alle ore 10.00 da piazza Castello e arrivo nel territorio del Comune di Point Saint Martin.

 

Il percorso di gara si snoderà lungo viale I Maggio, Rondò Rivella, corso Regio Parco, lungo Dora Siena, il ponte Emanuele Filiberto, lungo Dora Colletta, il ponte Washington, parco Colletta, la pista ciclabile di lungo Dora Voghera e quella di lungo Po Antonelli, il Ponte Sassi (su marciapiede), via Agudio (su marciapiede), viale Suor G.F. Michelotti fino a via Nietzsche, strada del Meisino, corso Casale fino al confine con San Mauro Torinese e proseguirà fuori città fino all’arrivo nel comune di Point Saint Martin.

Sul territorio di Torino la gara avrà un impatto lieve della durata di circa 1 ora e mezza e, alle ore 11.30, anche l’ultimo atleta dovrebbe varcare il confine comunale. Gli attraversamenti stradali del percorso, solo nel primo tratto e fino a corso Novara per circa 15 minuti, saranno chiusi e presidiati dalla Polizia Municipale e dai volontari dell’organizzazione della manifestazione, dopodiché saranno effettuate chiusure a staffetta con i motociclisti.

Stazioni sicure, controlli straordinari della Polfer

838 persone controllate, 88 bagagli ispezionati e 22 stazioni presenziate: questo il bilancio dell’operazione “Stazioni Sicure”, promossa dal Servizio Polizia Ferroviaria a livello nazionale, che nella giornata del 26 ottobre scorso, ha visto impegnati 92 operatori della Polizia Ferroviaria nelle stazioni del Piemonte e Valle d’Aosta.

Gli agenti della Polfer hanno effettuato servizi di vigilanza nelle aree ferroviarie mirati al potenziamento dei dispositivi di controllo nelle stazioni, a bordo treno e lungo linea, con particolare attenzione agli obiettivi sensibili ricadenti nel territorio di competenza e ai convogli internazionali provenienti da Svizzera e Francia, al fine di incrementare il livello di sicurezza.

I controlli hanno interessato viaggiatori e bagagli al seguito, mediante l’uso di metal detector, nonché i depositi bagagli, effettuando verifiche sull’esatta procedura di ricezione e custodia.

A Torino, nella stazione di Porta Nuova, i servizi sono stati effettuati congiuntamente al personale del Reparto Prevenzione Crimine e alle Unità Cinofile.

 

A Torino Porta Nuova è stato denunciato un quarantaseienne romeno per violazione del divieto di accesso all’area ferroviaria, Daspo Urbano, comprensiva della zona parcheggi auto adiacente alla stazione, dove è stato rintracciato. La misura preventiva è stata emessa dal Questore di Torino lo scorso mese di aprile, con validità annuale. L’uomo è stato altresì sanzionato amministrativamente per l’esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore.

 

A Novara il personale polfer ha denunciato un ventiduenne marocchino per inottemperanza all’ordine di abbandonare il territorio nazionale emesso dal Questore di Siracusa lo scorso mese di settembre, contestualmente gli è stato notificato un nuovo ordine di allontanamento entro 7 gg, emesso dal Questore di Novara.

 

Gli operatori polfer in servizio presso la Sottosezione di Domodossola (VB) hanno denunciato un quarantatreenne italiano, senza fissa dimora, per danneggiamento. A seguito di indagini l’uomo è stato identificato quale autore del danneggiamento di alcune obliteratrici presenti in stazione, avvenuto circa due settimane fa.

 

Il personale del Posto Polfer di Novi Ligure, durante i servizi presso la stazione di Serravalle Scrivia (AL), ha elevato due sanzioni amministrative per violazione al Regolamento di Polizia Ferroviaria, nei confronti di due iracheni di 23 e 34 anni che hanno pericolosamente attraversato i binari ferroviari.

Curava i tumori con medicina non convenzionale, torna in carcere

Dopo  la condanna definitiva

 

Lo scorso giovedì pomeriggio, a seguito della emissione del provvedimento restrittivo della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino che l’ha condannata ad espiare una pena di 3 anni, 8 mesi e 26 giorni di reclusione, è tornata in carcere la dottoressa sessantaseienne di Torino, nota per la lunga vicenda giudiziaria che l’ha vista coinvolta, inerente a cure a malati di cancro con metodi non convenzionali. La donna, ritenuta responsabile del reato di omicidio colposo, aggravato dall’omissione dell’obbligo giuridico di impedire l’evento e dalla previsione dell’evento stesso, è stata rintracciata ed arrestata dai poliziotti del Comm.to Barriera Nizza dell’Ufficio misure di prevenzione, sicurezza e cautelari a poche ore dalla ricezione del provvedimento ristrettivo a suo carico.

Falso Made in Italy, la Guardia di Finanza sequestra 200 mila prodotti taroccati

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza di Torino, nel corso di due distinte operazioni finalizzate al contrasto degli illeciti in materia di contraffazione e falso made in italy, ha eseguito ingenti sequestri di prodotti presso tre depositi ubicati, rispettivamente, nelle province di Prato, Varese e Bergamo.

 

Il primo intervento, condotto dai Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Torino, ha preso le mosse da un precedente sequestro, effettuato nelle settimane precedenti presso uno store sito nel quartiere di Porta Palazzo del capoluogo piemontese, di maglioni e sciarpe falsamente marchiate “seta” o “cashmere” i quali, all’esito delle analisi scientifiche effettuate dal Laboratorio Chimico del CNR di Biella, sono risultati composti da materiale acrilico.

Le successive indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno consentito di risalire a tutte le fasi della filiera degli approvvigionamenti e di individuare, nel pratese, un importante punto di distribuzione, centro nevralgico del “Pronto moda”, gestito da un imprenditore, di origine cinese, operante nel settore del commercio all’ingrosso di abbigliamento, ove sono stati rinvenuti migliaia di articoli di maglieria e di abbigliamento falsamente venduti come capi di pregio, sottoposti a sequestro poiché recanti false indicazioni, apposte sia sulle etichettature sia sui relativi imballi, circa la loro effettiva composizione e claims inequivocabilmente riconducibili ad una loro origine italiana, nonostante fossero importati dalla Cina.

Nel corso delle operazioni sono state rinvenute, altresì, tra gli scaffali e all’interno di un container adattato a magazzino, oltre 10.000 mascherine filtranti, illecitamente “griffate” con il marchio delle note case di moda Louis Vuitton e Gucci, riportanti false certificazioni di conformità e prive del più elementare sistema filtrante.

L’imprenditore è stato, così, denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di frode in commercio, contraffazione marchi, falsità in certificazione e ricettazione.

Oltre 200.000 tra pentole in acciaio, caffettiere e coperchi in vetro recanti false indicazioni merceologiche, in relazione all’origine italiana, per un valore commerciale di circa un milione e mezzo di euro, sono stati, invece, sequestrati dai Baschi Verdi in due magazzini siti in Somma Lombardo (VA) e Pontida (BG). In questo caso, i Finanzieri sono risaliti alla catena distributiva della merce illecita a seguito di un sequestro precedentemente effettuato a Torino, presso alcuni punti vendita ove erano state rinvenute centinaia di articoli similari, pubblicizzati come di origine italiana ancorché fossero stati prodotti ed importati dalla Cina.

 

I successivi approfondimenti, avviati attraverso il monitoraggio dei flussi commerciali relativi alle importazioni da paesi UE ed extra-UE ed alla successiva distribuzione ed immissione in commercio sul territorio nazionale, hanno consentito di individuare l’impresa distributrice coinvolta nel sistema di frode e di richiedere alla Procura della Repubblica di Torino l’emissione di un provvedimento di sequestro la cui esecuzione ha permesso, altresì, nel corso delle operazioni, di scoprire un ulteriore deposito nella disponibilità dell’azienda indagata, risultato non dichiarato.

L’amministratore della società è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per i reati di frode in commercio e false indicazioni di origine.

L’attività della Guardia di Finanza di Torino s’inserisce nell’ambito dell’azione di prevenzione e repressione delle condotte ingannevoli nei confronti dei cittadini riguardanti, in particolare, la vendita di beni contraffatti o recanti mendaci indicazioni di provenienza, volta alla tutela, al contempo, dei cc.dd. “Distretti industriali”, che rappresenta uno dei principali obiettivi strategici di polizia economico-finanziaria perseguiti del Corpo.

Protezione civile: nuove attrezzature a Chieri

Saranno acquistati un gruppo elettrogeno e una torre faro

Il Comune di Chieri ha deliberato l’acquisto di un gruppo elettrogeno e di una torre faro, attrezzature che saranno date in comodato d’uso gratuito all’associazione Protezione Civile Volontariato ODV: lo comunica l’assessore all’Associazionismo Paolo RAINATO. «Abbiamo effettuato una ricognizione e individuato ciò che necessita ai fini di migliorare l’operatività della Protezione Civile, soprattutto quando si verificano eventi estremi come alluvioni, “bombe d’acqua” o frane. La spesa per queste nuove attrezzature si aggirerà tra i 20 e i 30mila euro. Il gruppo elettrogeno e la torre faro saranno a disposizione dell’associazione Protezione Civile Volontariato ODV, che è la prima nata in città e con una lunga esperienza, con il compito di coordinarne l’utilizzo tra le organizzazioni di volontariato di protezione civile di Chieri. Questo importante investimento è anche un modo per ringraziare i volontari della Protezione Civile per l’impegno profuso durante la fase più critica della pandemia, un impegno che prosegue e che li vede presenti in modo continuativo presso il polo vaccinale dell’AslTO5».

I funghi indigesti e il Covid

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni 

 

Il prof. Quaglieni

Ieri sera sono stato a cena in un locale torinese molto noto dove non è stato richiesto il
Green pass, forse perché parte dei frequentatori non lo possiede perché appartiene alla mala genia dei nemici del vaccino, unico vero presidio di libertà.
Viene legittimo il dubbio perché in due altri locali torinesi , “Il porto di Savona” (dove ho ascoltato il direttore in persona riprendere con gentilezza ma anche con fermezza i clienti momentaneamente senza mascherina all’interno del ristorante ) e “La spada reale“ eseguono controlli ferrei all’ingresso con la misurazione anche della temperatura corporea.

Non ci possono essere due pesi e due misure perché il cittadino – cliente va tutelato. Mangiare in un clima potenzialmente pandemico degli ottimi funghi, come e’ capitato a me ieri sera, fa si’ che anche dell’ottimo cibo diventi indigesto e fonte di ansie che bloccano la digestione e tolgono il
sonno. I locali pubblici che hanno riaperto, vanno controllati in modo sistematico e chi non si sottopone alle regole va sanzionato con la chiusura. Snobbare, anzi violare, in modo palese e persino provocatorio le regole non risulta accettabile. Se a Torino esiste un’autorità sanitaria e un’autorità  di pubblica sicurezza , queste violazioni non possono essere tollerate. Vanno sanzionate con decisione anche a livello mediatico.

I no vax vanno tenuti lontani momentaneamente dalla comunità civile per tutelare la salute pubblica che resta il bene primario e irrinunciabile. La pandemia purtroppo non è finita e la libertà sociale di chi non si sottopone al vaccino non va presa neppure in considerazione. La scelta resta tra civiltà e barbarie, tra salute pubblica e morte. Per altri versi, in altri ambiti, ci sono amministratori di condominio che a fine ottobre, in violazione a norme precise, non provvedono ad accendere i termosifoni, danneggiando le fasce più deboli
ed esposte alle influenze, alle bronchiti e quindi alla pandemia.

Anche in questo caso occorre la tutela degli anziani che non sono cittadini di serie b ed hanno diritto a vivere senza essere soverchiati dagli imbecilli dell’ecologia selvaggia, come diceva il mio
amico Amicone. L’ecologia selvaggia di chi impone di tener spenti i caloriferi, diventa più o meno connivente con la pandemia che ha condannato a morte tanti anziani. Occorre recuperare ragionevolezza ed equilibrio, colpendo con durezza chi si rivela complice di un contagio
che ha generato troppi morti.

Forse bisognerà far seguire degli esposti circostanziati alla Magistratura per recuperare dopo mesi di clausura forzata il
senso della responsabilità? L’oste che strizza l’occhio al no vax, va perseguito come un nemico sociale, dedito solo a lucrare in modo cinico soldi agli avventori. Come diceva il
titolare di un noto locale alassino, dai clienti bisogna spremere fino all’ultima goccia. Questa sembra la logica perversa di chi non fa i controlli che la legge impone e che non è tollerabile che vengano omessi. Tra l’altro, si tratta di una furbata molto miope perché può provocare un nuovo disastro pandemico che distruggerebbe in modo definitivo la ripresa.

“Aggrediti e feriti due poliziotti delle volanti di Torino”

Frattura del setto nasale e denti spaccati, questo è il drammatico epilogo di un controllo di polizia, in zona Mirafiori nord, effettuato da due poliziotti delle volanti di Torino, nei confronti di un extracomunitario senegalese pluripregiudicato e addestrato a picchiare.

E’ il commento di Eugenio Bravo, segretario del siulp

Ci chiediamo, continua Eugenio Bravo, quando sarà disponibile questo benedetto taser, necessario per frenare la violenza di questi malviventi, e soprattutto ci chiediamo che tipo di sanzione penale intenderanno adottare nei confronti di un aggressore che, infischiandosene dell’autorevolezza delle forze dell’ordine ha pensato bene di reagire con calci e pugni, ferendo gravemente i poliziotti.

Dire che non è possibile lavorare in questo modo, è un eufemismo.

È tempo che il Parlamento metta in atto misure severe nei confronti di chi aggredisce un appartenente alle forze dell’ordine che rappresenta lo Stato e la sua forza.

Diversamente non sarà possibile pensare di continuare a subire queste violenze inaudite.

Gli apprezzamenti e le parole di conforto della classe politica sono sicuramente importanti, ma sono perfettamente inutili se non seguono misure concrete che tutelino veramente e seriamente le forze dell’ordine.

Rappresentare lo Stato quando lo Stato sembra volere abbandonare le forze dell’ordine, non è sicuramente incoraggiante e tantomeno utile per garantire la sicurezza del Paese.

Comprare casa a Torino: quanto costa un trilocale? Le dieci zone più costose della città  

Casa.it ha analizzato i costi medi per acquistare un trilocale nelle diverse zone di Torino e ha stilato la classifica delle dieci zone più costose: Centro, domina la classifica con un costo medio di 279.000 euro, seguono Precollina con 234.000 euro e San Salvario, Parco Valentino con 208.000 euro.

 Il trilocale è la tipologia di casa più cercata dalle persone per l’acquisto a Torino, ma quali sono le zone più costose di Torino per comprare un trilocale? Casa.it ha analizzato i prezzi di vendita medi degli appartamenti con tre locali negli annunci pubblicati su Casa.it nei primi 8 mesi del 2021, stilando la classifica delle dieci zone più costose di Torino.

La zona più costosa per comprare un trilocale è la zona Centro, con un costo medio per un trilocale di 279.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 2.977 euro. In seconda posizione c’è la zona Precollina, dove un trilocale costa in media 234.000 euro con 2.659 euro al metro quadro. Al terzo posto si posiziona la zona San Salvario, Parco Valentino con un costo medio di 208.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 2.125 euro.

Al quarto posto in classifica Cit Turin con un costo medio per un trilocale di 192.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 2.319 euro. Al quinto posto con un costo medio per un trilocale di 187.000 euro si posiziona la zona Madonna del Pilone, Sassi, con un prezzo al metro quadro di 2.217 euro. Si posiziona al sesto posto la zona Crocetta con un costo medio di 186.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 2.347 euro. In settima posizione troviamo la zona Vanchiglia, Vanchiglietta con un costo medio di 177.000 euro per un trilocale e un prezzo medio al metro quadro di 2.129 euro. All’ottavo posto Pozzo Strada dove un trilocale costa in media 148.000 euro e ha un prezzo medio al metro quadro di 1.807 euro.  Al nono posto, con qualche euro in meno, si posiziona Santa Rita con un costo medio per i trilocali di circa 148.000 euro e un prezzo medio al metro quadro di 1.784 euro.

Al decimo posto Mirafiori sud con 148.000 euro di costo medio per il trilocale e una spesa di 1.457 euro al metro quadro.