CRONACA- Pagina 1282

Il bollettino Covid di giovedì 28 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 268 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 97dopo test antigenico), pari allo 0,4% di 59.676 tamponi eseguiti, di cui 53.352 antigenici. Dei 268 nuovi casi, gli asintomatici sono 140 (52,2%).

I casi sono così ripartiti: 107 screening, 113 contatti di caso, 48 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 388.257,così suddivisi su base provinciale: 31.953 Alessandria, 18.574 Asti, 12.219 Biella, 55.948 Cuneo, 30.073 Novara, 206.794 Torino, 14.449 Vercelli, 13.800 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.604 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.843 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 18 (+ 1 rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 181(3 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.794

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.197.884(+ 59.676 rispetto a ieri), di cui 2.354.002 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.811

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19, 1 di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa 11.811 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.582 Alessandria, 723Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.642 Torino, 533 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

372.453 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 372.453(+168 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.045 Alessandria, 17.679 Asti, 11.716 Biella, 53.857 Cuneo, 28.989 Novara, 199.012 Torino, 13.763 Vercelli, 13.338 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.509 extraregione e 2.545 in fase di definizione.

I mezzi storici di Marazzato alla Festa dell’autiere

MILANO: FESTA DELL’AUTIERE, IN MOSTRA GLI AUTOCARRI STORICI TARGATI ‘MARAZZATO’

Al raduno per il Centenario dell’Associazione Nazionale Autieri d’Italia sette esemplari della più grande collezione europea di camion storici.

Nuovo appuntamento con la ‘Collezione Mezzi Storici Marazzato’, la più grande raccolta di camion d’epoca del Novecento tutti perfettamente restaurati e riportati alle condizioni d’origine.

Ben sette magnifici autocarri militari del patrimonio veicolare messo insieme in oltre dieci anni dalla passione dell’industriale ambientale Carlo Marazzato (Presidente della Holding dell’omonimo ‘Gruppo Marazzato’ nato nel 1952) sono pronti a fare bella mostra di sé a Milano dal 29 al 31 Ottobre prossimi in occasione del Primo Centenario dell’’Associazione Nazionale Autieri D’Italia’, nata nel lontano 1921.

E ora pronta, con questo trentesimo, eccezionale raduno, a raccontare ancora una volta pagine, aneddoti e ricordi fondamentali della storia patria.

L’evento è realizzato con il contributo della Regione Lombardia e con il patrocinio di Comune di Milano, Città Metropolitana di Milano e ‘Automobile Club Milan’.

Sono onorato di prendere parte a una rassegna motoristica così carica di importante significato umano, culturale, storico e sociale insieme”, esordisce Carlo Marazzato, anche Fondatore e Presidente dell’Associazione Veicoli Storici ‘Quattro Assi Più’, da sempre appassionato di motori leggeri e pesanti.

Un’opportunità per radunare alcuni fra gli esemplari più significativi in mio possesso che tanta parte hanno avuto nel passato del Paese. A cominciare dai mezzi indimenticabili della Prima Guerra Mondiale come il ‘Fiat 18P’ e il ‘Fiat 18BL’. E, con loro, poter esporre anche i successivi autocarri cosiddetti ‘musoni’ come i due esemplari di ‘Lancia 3Ro’, e il seguente ‘Lancia 6Rom’. Nel periodo di transizione fra le due guerre, l’esercito nazionale aveva in dotazione anche il memorabile ‘Spa 38’. Completano la carrellata anche l’OM CL52, con trazione 4×4 adibito al trasporto truppe”.

La ‘Collezione Mezzi Storici Marazzato’, ospitata nell’ampioshowroom privato di Stroppiana (VC), è stata recentemente altresì oggetto di una preziosa partnership con il Politecnico di Torino per lo studio e realizzazione di un polo museale moderno e innovativo dedicato alla storia dei giganti della strada.

E’ aperta eccezionalmente al pubblico, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, solitamente il secondo sabato del mese, previa prenotazione telefonica dal lunedì al venerdì, in normale orario d’ufficio, allo 0161 320311.

Confermata condanna a 30 anni per l’assassino del giovane ai Murazzi

La corte di Assise di Appello di Torino ha confermato la condanna a 30 anni di carcere per Said Mechaquat

Questi il 23 febbraio 2019 uccise sul lungo Po dei Murazzi a Torino il 34enne Stefano Leo, che lavorava commesso in un negozio di abbigliamento.

L’imputato si costituì settimane dopo e diede spiegazioni confuse del suo gesto.

I due non si conoscevano. Said si era appostato sul Lungo Po e aveva aggredito Leo, che stava andando al lavoro, sgozzandolo con un coltello.

Stefano Lo Russo è da oggi ufficialmente sindaco di Torino

Stefano Lo Russo è stato ufficialmente proclamato sindaco di Torino per il prossimo quinquennio.

A ospitare la cerimonia, con la consegna al neosindaco della fascia tricolore, la Sala Rossa di Palazzo Civico.
“Un grande onore e una grande responsabilità”, le prime parole di Lo Russo che ha sottolineato l’impegno gravoso che la sua amministrazione si accinge ad assumere. “E’ una sfida molto importante è quella che ci attende – ha detto – : fare ripartire la città è il mandato che ci è stato consegnato dagli elettori”.

Tre le priorità indicate dal neosindaco: il lavoro, la giustizia sociale e far tornare vincente la vocazione internazionale della città. Un passo del discorso sulle linee di indirizzo che caratterizzeranno i lavori della nuova Giunta Lo Russo lo ha dedicato anche all’emergenza climatica e ambientale, questione principe del millennio, per la quale occorre lavorare ponendosi obiettivi concreti e verificabili.

Successivamente il Sindaco Lo Russo si è spostato in Sala Colonne dove ha assegnato ufficialmente le deleghe agli assessori della sua Giunta che hanno firmato i decreti di nomina.

La nuova assessora alla Cultura di Torino

IL COMMENTO  Di Pier Franco Quaglieni


Chi scrive ha conosciuto tutti gli assessori alla cultura della Città di Torino, a partire dal primo, l’allora repubblicano Silvano Alessio.

Sarebbe interessante tracciare una storia non sempre lastricata da buoni risultati, al di là delle intenzioni non sempre buone di tanti assessori.
Ci furono infatti lunghi periodi dominati da alcuni assessori che divennero i re incontrastati della cultura torinese. Altri ebbero mandati più brevi e la loro presenza fu più discreta.
Io resto convinto che il migliore assessore alla cultura sia stato l’assessore Ugo Perone, filosofo e uomo capace di scelte equilibrate, rispettose del pluralismo delle idee con Valentino Castellani sindaco che mi sembra il riferimento anche della nuova assessora alla cultura Purchia.

Non voglio parlare di chi non c’è più per una ragione di stile e di opportunità, ma certo tra i peggiori ci furono quelli che vollero imprimere il loro pollice dappertutto in una visione egocentrica che danneggiato il pluralismo delle voci che è invece una ricchezza della cultura subalpina. Oggi, se confrontiamo la situazione con quella di trent’anni fa , notiamo come l’azione egemone di alcuni assessori abbia favorito la nascita di alcuni colossi pubblici come il Polo del 900 e il Circolo dei lettori che hanno contribuito a desertificare l’offerta culturale torinese non allineata.  Per un sistema perverso di rapporti politici il Circolo dei lettori si trova ad essere oggi anche l’organizzatore del Salone del libro con un’egemonizzazione quasi totale della proposta culturale che neppure il Covid ha lambito in quanto i cospicui finanziamenti pubblici hanno consentito a questi enti di passare, senza sentirne le conseguenze, anche attraverso la pandemia.

Appendino ha addirittura strozzato via del Carmine per consentire al Polo del 900 di avere un’area di incontri all’aperto. Un privilegio impensabile è irragionevole contro l’interesse della Città.
Chi vive di quote associative e svolge liberamente le proprie attività, ha invece subito un grave danno dalla pandemia paragonabile a quella dei pubblici esercizi con la differenza che l’associazionismo culturale non ha fini di lucro e vive con le quote dei propri associati. I colossi a cui ho fatto cenno ,drenano anche la quasi totalità contributi pubblici per la cultura.

La scelta della nuova assessora alla cultura del Comune di Torino Rosanna Purchia si rivela una oculata in tutti i sensi perché impone di fatto una cesura con il passato recente e più lontano,togliendo a certi personaggi che si sentivano già assessori la possibilità di esercitare un ruolo che sicuramente non sarebbe stato orientato esclusivamente agli interessi della Città.
E qui ritorna il discorso del “sistema Torino “ che Appendino ha rafforzato e non eliminato come aveva promesso in campagna elettorale.
La scelta di una napoletana -milanese con un un curriculum importante può essere la garanzia di far volare alto la cultura torinese, liberandola da un sistema che va archiviato.

Se penso che l’ antagonista di Lo Russo aveva lasciato circolare il nome della proprietaria di un teatro privato neppure tra i primi come futuro assessore, è facile cogliere la differenza incommensurabile tra le diverse opzioni.
Come Rosanna Purchia ha liberato il teatro Regio dalla cattiva amministrazione che lo aveva portato al collasso, così spero voglia riprendere il dialogo con tutta la città’ che si occupa di cultura.
Sarebbe una scelta civica importante che sarebbe di svolta positiva, riducendo la scena di certi protagonisti egemoni e a volte anche un po’ troppo arroganti.

La signora napoletana ha la fama della fermezza e della decisione, virtù che a Torino sarebbero molto preziose. Lasciamola lavorare, evitando certi giudizi affrettati nei suoi confronti che rivelano la pochezza dei suoi detrattori.

L’Aeroporto di Torino, un’esperienza sicura

L’Aeroporto di Torino ottiene il rinnovo della certificazione Airport Health Accreditation rilasciata da Airports Council International (ACI) World e da ACI Europe.

Si tratta del riconoscimento che, dopo avvenuta verifica, conferma la corretta ed efficace applicazione da parte dello scalo delle procedure anti Covid-19.

Il programma internazionale dell’Associazione internazionale degli aeroporti valuta le misure e le procedure sanitarie introdotte a seguito della pandemia Covid-19, in conformità con le raccomandazioni dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO – Council Aviation Recovery Task Force), in linea con l’Agenzia Europea per la sicurezza aerea (EASA), il protocollo del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC – Aviation Health Safety Protocol) e le linee guida ACI Europe per una Healthy Passenger Experience negli aeroporti.

L’Airport Health Accreditation permette un efficace confronto tra gran parte degli aeroporti mondiali delle misure sanitarie di contrasto alla diffusione del Covid-19 ed è stata ottenuta dopo verifica dell’allineamento delle attività alle linee guida delle istituzioni sanitarie internazionali ed alle migliori pratiche di settore.

Dopo aver esaminato analiticamente i processi operativi e di sanificazione, le modalità di controllo e l’efficacia della strumentazione di rilevazione, ACI dichiara infatti che l’Aeroporto di Torino ha dimostrato di attuare tutte le possibili azioni per offrire un’esperienza aeroportuale sicura a tutti i viaggiatori, riconoscendo l’impegno profuso dallo scalo nella continuazione degli sforzi dedicati alla sicurezza dei passeggeri e del personale aeroportuale.

La pulizia e disinfezione degli ambienti, il mantenimento delle distanze fisiche, la protezione del personale, le comunicazioni e le strutture per i passeggeri sono tra gli elementi esaminati e valutati da ACI per il rilascio della certificazione Airport Health Accreditation.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver ottenuto il rinnovo di questa certificazione, che conferma il nostro impegno nel garantire ai passeggeri un’esperienza di viaggio al massimo dei livelli di sicurezza. L’Aeroporto di Torino ha continuato e continuerà sempre a mettere in campo tutte le misure necessarie a ridurre al minimo il rischio di contagio tra i viaggiatori e i lavoratori dello scalo”.

Covid: Maurizio Scandurra e Patrizia Polliotto oggi on air su ‘Radio Radio’

Il giornalista radiotelevisivo e saggista cattolico e il noto legale d’impresa torinesi discutono di sanità pubblica e privata questa mattina in diretta a ‘Un Giorno Speciale’ con Francesco Vergovich.

Si preannuncia una puntata scoppiettante quella che vede il trio Francesco Vergovich, Patrizia Polliotto e Maurizio Scandurra questa mattina sulle frequenze dell’ascoltatissima talk-radio nazionale ‘Radio Radio’.
Nel consueto appuntamento del mercoledì mattina delle ore 13.35, i tre professionisti affronteranno in radio e in tv e sul web il cruciale dibattito sul rapporto di confronto fra sanità pubblica e privata, oltre a parlare di Greenpass, virologi e attuale scenario economico-sociosanitario nazionale.
Patrizia Polliotto, noto e stimato legale d’impresa italiano, interverrà in qualità di Presidente del milanese IRCCS ‘Istituto Ortopedico Galeazzi’, eccellenza ospedaliera di rilevanza europea di proprietà del ‘Gruppo san Donato, prima realtà sanitaria privata italiana fondata dal talento imprendioriale manageriale della Famiglia Rotelli.
Polliotto, inoltre, annovera e altresì ha ricoperto e ricopre incarichi al vertice in prestigiosi contesti nazionali pubblici e privati di primo piano tra cui ‘Compagnia di San Paolo’, ‘Juventus’, ‘Reply’, ‘NB Aurora’ e ‘Zucchi’, e ha rivestito ruoli di primo piano anche in altrettante prestigiose realtà nazionali quali ‘Finmeccanica’, ‘Iren’ e ‘Gruppo Viasat’.
E’ Fondatrice e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori (www.uncpiemonte.it) dal 1955 la prima e più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.
Maurizio Scandurra, scoperto e lanciato dal noto regista Rai Michele Guardì (ideatore di storici programmi di successo quali ‘I Fatti Vostri’, ‘Mattina’ e ‘Mezzogiorno in Famiglia’, ‘Scommettiamo che?’ con l’indimenticato Fabrizi Frizzi), è spesso opinionista a ‘La Zanzara’ di Radio 24 con Giuseppe Cruciani, Alberto Gottardo e David Parenzo.
Attualmente in televisione è ospite ricorrente anche a ‘Canale Italia’, ove anche firma copertine e servizi filmati del talk-show leader del prime-time del quarto polo televisivo italiano ‘NotizieOggi Lineasera’ ideato e condotto dal giornalista Vito Monaco.
Scandurra, ospite tutti i mercoledì mattina in diretta su ‘Radio Radio’ in uno spazio condiviso all’interno di ‘Un Giorno Speciale’ di e con Francesco Vergovich, ha debuttato al cinema come attore interpretando sé stesso nel film ‘Lupo Bianco’ sulla storia del filantropo Carlo Olmo recitando al fianco di Sebastiano Somma, protagonista della pellicola con Remo Girone. L’opera, prodotta da ‘CinemaSet’ e patrocinata dal Miur, attesa nelle sale cineamtografiche italiane a Febbraio 2022, è stata anche premiata con un importante riconoscimento alla recente 78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Per ascoltare la puntata e guardarla in diretta, è disponibile il sito www.radioradio.it (per trovare la frequenza in FM o assistere in streaming), mentre in tv ‘Radio Radio’ si trova al Canale 676 del digitale terrestre.

Tv, per il Piemonte il passaggio all’Mpeg-4 a gennaio

Marco Bosticco (Presidente antennisti di Confartigianato Piemonte): “la seconda rivoluzione del digitale terrestre con il cambio delle frequenze televisive sta diventandouna corsa ad ostacoli.”

 

“La comunicazione è stata poco chiara: molti cittadini hanno capito di dover cambiare la televisione quando, invece, non è  detto che sarà necessario.”

 

“Quella che sarebbe dovuta essere la seconda rivoluzione del digitale terrestre con il cambio delle frequenze televisive sta diventando, invece, una corsa ad ostacoli.

Molti sono i problemi che gli utenti stanno affrontando e ad aver capito come andranno le cose sono davvero pochi.” A lanciare l’allarme è Marco Bosticco, Presidente antennisti di Confartigianato Piemonte.

Per il Piemonte il passaggio all’Mpeg-4 è previsto per il prossimo mese di gennaio. Ricordiamo che dal primo Switch-off dello scorso 20 ottobre, 15 canali tra Rai e Mediaset potrebbero non essere più visibili dai televisori. 

 Per la Rai potrebbero risultare invisibili: Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport + HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola.

Per Mediaset, invece, potrebbero risultare invisibili: TgCom24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 TV e Virgin Radio TV.

 I canali Rai1, Rai2, Rai3 e Rai News 24 invece si continueranno a ricevere (temporaneamente) su tutti i televisori.

 “Il motivo della «scomparsa» dei canali è semplice in quanto dallo scorso 20 ottobre sono visibili solo i canali in Hd, ovvero in alta definizione. – spiega Bosticco – Chi ha un televisore o un decoder compatibili dovrà solamente risintonizzarli, procedura che in questo periodo di cambiamento sarà necessario ripetere, probabilmente, anche più volte.”

Per sapere se il proprio televisore o il proprio decoder sono compatibili con l’Hd, basterà sintonizzarsi su un canale in alta definizione come 501 (Raiuno Hd), 505 (Canale 5 Hd) o 507 (La7 Hd). Se sarà possibile ricevere anche solo un canale, per continuare a vedere i canali oscurati sarà sufficiente risintonizzare il tv (ammesso ovviamente che non ci siano problemi all’antenna).

 Se l’apparecchio non ha problemi di ricezione, al termine della ricerca sarà creata una lista di canali ordinata.

 

Il passaggio all’Hd (o più precisamente il passaggio dalla codifica Mpeg-2 all’Mpeg-4) è solo il primo passaggio tecnologico che vedrà protagonista la Tv.

Con il secondo, e più importante, si passerà dal sistema Dvb-T al Dvb-T2, il vero e proprio nuovo digitale terrestre, e tutti i vecchi canali saranno «spenti» a favore dei nuovi. Un televisore compatibile con l’Hd quindi non è detto che lo sia anche con quest’ultimo. Sarà necessario quindi adeguare il televisore o il decoder ma c’è tempo: Il processo di spegnimento dei vecchi impianti avverrà gradualmente e sarà definitivo nel 2023.

“Per sapere se i dispositivi sono già pronti si deve procedere con la verifica di due canali di test, il 100 per la Rai e il 200 per Mediaset -continua Bosticco –Se nei canali appare il cartello «Test HEVC Main10», il Tv o il decoder sono compatibili anche con il nuovo digitale terrestre e non ci sarà bisogno di sostituirli. L’importante, nell’eseguire il test, è che si vedano correttamente Raiuno sul canale 1 e/o Canale 5 sul quinto canale. Se, infatti, non sono ricevibili correttamente i canali tradizionali, non si vedranno neanche quelli di test. Anche qui il consiglio è di risintonizzare Tv o decoder ed eseguire di nuovo il controllo.”

La comunicazione è stata poco chiara – conclude Bosticco – perché molti cittadini hanno capito di dover cambiare la televisione quando, invece, non è  detto che sarà necessario. Sono state invogliate a cambiare tv molte più persone di quante effettivamente lo necessiterebbero. Il tecnico antennista potrà supportare gli utenti in questa seconda trasformazione tecnologica della televisione in quanto è un professionista in grado di progettare un impianto per la tv, sostituire un’antenna, installare una parabolica ecc.”

Il bollettino Covid di mercoledì 27 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 228 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 88dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 48.272 tamponi eseguiti, di cui 41.272 antigenici. Dei 228 nuovi casi, gli asintomatici sono 115 (50,4%).

I casi sono così ripartiti: 101 screening, 93 contatti di caso, 34 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 387.989,così suddivisi su base provinciale: 31.943 Alessandria, 18.558 Asti, 12.215 Biella, 55.903 Cuneo, 30.063 Novara, 206.651 Torino, 14.440 Vercelli, 13.782 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.602 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.832 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 17 (invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 184 (invariato rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.696

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.138.208(+48.272rispetto a ieri), di cui 2.349.464risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.807

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, 0 di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa 11.807 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.581 Alessandria, 722 Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.641 Torino, 533 Vercelli, 376 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

372.285 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 372.285 (+184 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.028 Alessandria, 17.662 Asti, 11.715 Biella, 53.833 Cuneo, 28.983 Novara, 198.917 Torino, 13.759 Vercelli, 13.335 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.509 extraregione e 2.544 in fase di definizione.

Il bollettino Covid di martedì 26 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 260 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 146 dopo test antigenico), pari allo 0,4% di 60.924 tamponi eseguiti, di cui 54.218 antigenici. Dei 260 nuovi casi, gli asintomatici sono 170 (65,4%).

I casi sono così ripartiti: 157 screening, 87 contatti di caso, 16 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 387.761,così suddivisi su base provinciale: 31.918 Alessandria, 18.544 Asti, 12.211 Biella, 55.866 Cuneo, 30.057 Novara, 206.530 Torino, 14.430 Vercelli, 13.778 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.599 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.828 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 17 (-rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 184(rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.553

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.089.936 (+60.924 rispetto a ieri), di cui 2.344.583 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.806

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, 0 di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa 11.80deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.581 Alessandria, 722Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.640 Torino, 533 Vercelli, 376 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

372.101 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 372.101(+169 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.013 Alessandria, 17.655 Asti, 11.714 Biella, 53.803 Cuneo, 28.970 Novara, 198.815 Torino, 13.750 Vercelli, 13.329 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.508 extraregione e 2.544 in fase di definizione.