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Negli uffici di Polizia per una pratica burocratica Ma era ricercato

Si è presentato lo scorso martedì agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione dopo aver preso appuntamento per effettuare una pratica di natura burocratica. Gli accertamenti esperiti nei suoi confronti facevano emergere un rintraccio in quanto destinatario di un ordine di carcerazione. L’uomo, un cittadino peruviano di 46 anni, veniva immediatamente fermato da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale debitamente allertato dai colleghi e condotto negli uffici della Questura per la compiuta identificazione.  Al termine degli accertamenti, emergeva che lo stesso dovesse effettivamente scontare una pena di 1 anno, 4 mesi e 17 giorni di reclusione; il quarantaseienne è stato tradotto in carcere.

 

Natale alla Bottega Paideia, un negozio dal cuore solidale

Per sostenere le attività del Centro Paideia. Arriva il nuovo calendario dell’avvento Paideia, goloso e solidale

 

 Alla Bottega Paideia, in via Villa della Regina 9/D, è già Natale! Lo spazio alle spalle della Gran Madre ha aperto le proprie porte con articoli per la casa, per i bambini, per la cura della persona e tante idee regalo in vista delle festività natalizie. Ogni acquisto fatto in bottega è importante, perché sostiene le attività del Centro Paideia, che si prende quotidianamente cura di tanti bambini con disabilità e delle loro famiglie.

 

Un’idea, quella di Bottega Paideia, che nasce da lontano. Spiega infatti Paola Giubergiaconsigliera della Fondazione Paideia: “La scintilla è scattata quando ero a Parigi e ho visitato Merci, il negozio creato dalla famiglia Cohen del celebre marchio Bonpoint. Un luogo dove moda e design sono al servizio della solidarietà, perché tutto il ricavato è destinato in beneficenza. Lì ho capito che avrei voluto portare un progetto simile a Torino. Un progetto che, in breve tempo, si è trasformato in un’importante realtà. “Inizialmente ci siamo dedicate all’oggettistica per casa e cucina – prosegue Paola Giubergia –, poi col tempo la Bottega ha ampliato l’offerta per cercare di soddisfare le varie esigenze delle persone, diventando oggi un luogo di incontro in cui, consigliati dalle volontarie, trovare idee regalo carine e originali. Il tutto con un importante valore aggiunto: quello della solidarietà”.

 

Ogni acquisto alla Bottega è prezioso, perché si trasforma in ore di terapia per bambini con disabilità o corsi e attività per i familiari. Dallo scorso anno, inoltre, è attivo il sito bottegapaideia.it, l’e-commerce solidale della Bottega avviato per far fronte alle restrizioni legate all’emergenza sanitaria e oggi attivo per rispondere alle diverse esigenze delle persone” racconta Fabrizio Serra, direttore della Fondazione Paideia

Fino al 20 novembre, Bottega Paideia sarà aperta, dal martedì al sabato, dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 15 alle 19. Con l’approssimarsi delle festività natalizie, dal 22 novembre al 23 dicembre l’apertura verrà quindi estesa: dalle ore 15 alle 19 il lunedì e dalle ore 10 alle 19 dal martedì alla domenica.

 

Sempre per avvicinarsi a Natale, Fondazione Paideia ha realizzato il nuovo calendario dell’avvento Paideia con cioccolato Domori. Goloso e solidale, in edizione limitata, è disponibile al Centro Paideia (in via Moncalvo n.1, dietro la Gran Madre), acquistabile dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 18. Prossimamente sarà disponibile presso il Centro Commerciale Shopville Le Gru (al piano terra, davanti a Zara), nelle giornate 19-20 e 21 novembre, dalle 10 alle 18. Infine, è possibile riceverlo a casa propria o a casa della persona a cui lo si regala: per la spedizione (al costo aggiuntivo di euro 8) è necessario scrivere a sostenitori@fondazionepaideia.it o chiamare lo 011 0462400.

 

Il bollettino Covid di sabato 6 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 391 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 147dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 60.642 tamponi eseguiti, di cui 51.725 antigenici. Dei 391 nuovi casi gli asintomatici sono 206 (52,7%).

I casi sono così ripartiti: 155 screening, 167 contatti di caso, 69 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 390.657,così suddivisi su base provinciale: 32.214 Alessandria, 18.717 Asti, 12.308 Biella, 56.278 Cuneo, 30.204 Novara, 208.082 Torino, 14.535 Vercelli, 13.857 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.615 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.847 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 21 (nessuna variazione rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono198 (-8 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.501

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.631.189 (+60.642 rispetto a ieri), di cui 2.394.251 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.826

Due decessi di persone positive al test del Covid-19 (nessuno di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi di 11.82deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.587 Alessandria, 724Asti, 436 Biella, 1.468 Cuneo, 950 Novara,5.647 Torino, 533 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 103 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte e 42 in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

374.111 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 374.111 (+225 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.241 Alessandria, 17.782 Asti, 11.760 Biella, 54.087 Cuneo, 29.089 Novara, 199.901 Torino, 13.830 Vercelli, 13.370 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.513 extraregione e 2.538 in fase di definizione.

Liste d’attesa, la Regione vuole recuperare gli arretrati delle prestazioni sanitarie

L’allungamento delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie è un problema straordinario, che va affrontato con misure straordinarie e risorse straordinarie.

Così il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi hanno accolto  i direttori generali delle Aziende sanitarie regionali, prospettando l’ipotesi di una nuova norma regionale che faciliti loro il ricorso alle strutture sanitarie accreditate e l’eventuale messa a gara delle strutture sottoutilizzate degli ospedali per recuperare gli arretrati delle prestazioni.

La riunione è stata l’occasione per fare il punto sulla situazione e analizzarne luci e ombre.

Da una parte, infatti, lo sforzo messo in campo ha già consentito di raggiungere buoni risultati sul fronte delle prestazioni d’urgenza su cui i tempi di attesa in Piemonte sono in linea con i parametri richiesti dal monitoraggio ministeriale. Per una Tac Addome s c mdc in Classe B, ad esempio, si può trovare disponibilità da 24 ore a una decina di giorni e per una Eco Addome entro 10/15 giorni in diverse Aziende sanitarie.

Inoltre, da quando (fine settembre) è stato attivato il prolungamento dell’orario di servizio delle strutture pubbliche, sono già state finanziate dal Progetto 22.254 ore totali aggiuntive extra orario di lavoro.

Dall’altra, resta alta la criticità sul fronte delle prestazioni ambulatoriali e per la diagnostica su cui lo stravolgimento dovuto al Covid ha impresso un forte rallentamento.

Durante l’incontro è stato fatto il punto sulle risorse straordinarie (35 milioni di euro) a disposizione delle Aziende sanitarie, oltre che sulle agende rese disponibili dalle stesse Aziende e sui contratti attivati con i privati.

Allo studio c’è anche l’accreditamento temporaneo delle strutture autorizzate, nel caso in cui l’offerta di quelle accreditate non risulti sufficiente a rispondere ai bisogni.

«Ringraziamo i direttori delle Aziende sanitarie – osservano il presidente Cirio e l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi – per l’impegno che stanno proferendo sul fronte delle liste di attesa, diventate un’emergenza nell’emergenza della pandemia. Abbiamo visto un cambio di passo sostanziale, le Aziende stanno confrontandosi proficuamente tra loro e con la Commissione regionale per il recupero delle liste d’attesa, con cui è stato fatto un grande lavoro, soprattutto di metodo. I risultati sui tempi di attesa stanno cominciando a vedersi, ma vanno affinati i percorsi per arrivare al pieno raggiungimento dei risultati stabiliti».

«L’aggravamento delle liste di attesa è una diretta conseguenza della pandemia – continuano Cirio e Icardi -, non possiamo pensare di affrontare la situazione con gli strumenti, anche normativi, ordinari. Sulle visite e sulla diagnostica, c’è bisogno di poter accedere alla piena offerta sanitaria, anche privata, utilizzando immediatamente tutte le risorse disponibili. Le sale operatorie degli ospedali che non vengono utilizzate, devono poter essere messe a disposizione di equipé esterne. Le visite che non si possono fare nei tempi previsti, devono poter essere eseguibili all’esterno in modo agevole, se necessario anche tramite adeguamenti normativi straordinari».

Quanto al recupero delle prestazioni, nei primi nove mesi del 2021 le Aziende sanitarie regionali hanno effettuato circa il 71% delle visite dello stesso periodo del 2019, con un incremento di 130 mila visite nel 2021 rispetto al 2020.

Sempre nei primi nove mesi del 2021, gli interventi nelle Asl sono stati circa il 73% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un incremento di 1.570 interventi nel 2021 rispetto al 2020.

Il ricorso ai privati, nei primi nove mesi del 2021 ha raggiunto l’85% delle visite e prestazioni dello stesso periodo del 2019, con un incremento di 85.000 visite nel 2021 rispetto al 2020, mentre gli interventi, sempre nel privato, sono stati il 102% di quelli effettuati nel 2019, con un incremento di 2.270 interventi nel 2021 rispetto al 2020.

Torino Capitale del Tennis si presenta a 95 milioni di telespettatori

Presentata la grande competizione tennistica internazionale

Otto i campioni, 15 le sessioni di gioco, 8 pomeridiane e 7 serali, con due singolari e due doppi al giorno da domenica 14 a sabato 20 novembre e le finali la domenica.

E sono oltre 180 i Paesi collegati, con  un’audience potenziale di 95 milioni di telespettatori. Sono i numeri delle Nitto Atp Finals che il capoluogo piemontese   si prepara ad ospitare per il primo dei 5 anni nei quali diventerà la capitale  del tennis mondiale.
“Vogliamo fare sentire il rumore della pallina sulla racchetta per i prossimi 5 anni – commenta l’assessore comunale allo Sport, Mimmo Carretta -, la sfida grande è far appassionare tutti, con un evento che risveglia l’orgoglio che c’era durante il periodo delle Olimpiadi e l’orgoglio di sentirsi torinesi”. Aggiunge l’assessore allo Sport della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca: “siamo sulla buona strada per fare un grandissimo evento. Vedere la trasformazione del palazzetto mi ha dato un’emozione incredibile, mi ha fatto battere il cuore e quella stessa emozione dobbiamo portarla fuori, nella città. Torino è capitale del tennis internazionale”. Intanto in piazza San Carlo si sta allestendo il villaggio della manifestazione che riporta alla memoria il clima delle Olimpiadi invernali del 2006.

Covid, il caso, per niente strano, dell’Olanda. Che spaventa l’Europa

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Davvero inaspettato l’aumento di casi di Covid in tutta Europa?

L’ osservazione diretta di cosa è accaduto in Olanda nelle ultime settimane fa pensare che sia tutto abbastanza prevedile

Leggi l’articolo:

https://www.lineaitaliapiemonte.it/2021/11/04/leggi-notizia/argomenti/editoriali/articolo/covid-il-caso-per-niente-strano-dellolanda-che-spaventa-leuropa-di-patrizia-corgnati.html

Una valvola aortica “speciale” salva paziente trentenne

Sostituzione della valvola aortica: l’intervento a soli 32 anni

Eseguita a Maria Pia Hospital di Torino, l’operazione complessa ha visto l’utilizzo di una valvola di ultima generazione con aspettative di durata elevata

 

Torino, 5 novembre 2021 – Samuele, 32 anni e già tre interventi al cuore: questa la storia di un giovane paziente che affronta problematiche al muscolo cardiaco dall’età di 10 anni. Samuele è stato operato dall’équipe di Cardiochirurgia di Maria Pia Hospital, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN, per un intervento di sostituzione della valvola aortica per la terza volta nella sua vita.

A causa di una problematica congenita abbiamo utilizzato una valvola biologica anziché una valvola meccanica, che avrebbe una durata a vita ma richiede una terapia anticoagulante quotidiana – spiega il dott. Mauro Del Giglio, corresponsabile dell’UO di Cardiochirurgia a Maria Pia Hospital –. Le valvole biologiche necessitano di una sostituzione dopo diversi anni per naturale usura, ma la valvola precedentemente impiantata era durata solo 6 anni per un’improvvisa insufficienza valvolare. Abbiamo avuto la possibilità di intervenire impiantando una nuova valvola biologica di ultima generazione con metodica mininvasiva con aspettative di durata mai avute finora”.

L’intervento ha consentito dunque la sostituzione della valvola danneggiata con una nuova e innovativa dalla durata auspicata di oltre 20 anni (studi attestano la durata del modello precedente a 17 anni). Il grado di complessità dell’operazione è dovuto anche dall’aver impostato le basi per poter intervenire in futuro, quando – appunto, auspicabilmente tra vent’anni – si renderà necessaria un’ulteriore sostituzione, tramite TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation), ovvero un impianto valvolare aortico transcatetere che consente di inserire la nuova valvola passando dall’arteria femorale collocandola all’interno della precedente, senza dover aprire lo sterno e senza anestesia totale. Una nuova sostituzione quindi, ma con tecnica mininvasiva, così come raccomandato dal GISE (Società Italiana di Cardiologia).

Un’altra particolarità di questo intervento è stata l’adozione di un particolare protocollo anestesiologico: “A Maria Pia Hospital prestiamo molta attenzione allo sviluppo di protocolli anestesiologici con un impatto minimo sul paziente – spiega il dott. Del Giglio –. Questo grazie alla sinergia di diverse competenze che confluiscono nell’Heart Team, una squadra di professionisti del cuore in tutte le sue peculiarità e per tutte le fasi di trattamento. In particolare per quanto riguarda l’anestesia stiamo adottando metodiche che non richiedono l’utilizzo di oppioidi e che consentono anche il risveglio immediato del paziente senza lasciare il ricordo dell’intubazione”.

E questa attenzione viene riportata anche nelle parole di Samuele: “Oggi, a distanza di un mese, mi sento davvero bene e sono sorpreso della ripresa così rapida – racconta il paziente –, già dopo l’intervento, quando ero in terapia intensiva, mi sentivo meglio rispetto alle precedenti operazioni. Ringrazio molto l’équipe di Maria Pia Hospital e il dott. Del Giglio che mi ha fin da subito trasmesso grande fiducia e competenza, oltre ad essersi dimostrato molto disponibile a rispondere ai miei quesiti”.

Il paziente racconta poi la storia che l’ha portato a doversi sottoporre al terzo intervento per la sostituzione della valvola aortica. “A 10 anni sono stato colpito da un’endocardite reumatica che mi ha portato dopo poco tempo alla prima sostituzione della valvola aortica. Dopo una decina d’anni i medici sono dovuti intervenire nuovamente e mi sono sottoposto al secondo intervento di sostituzione, a causa della naturale usura della valvola stessa. In questo caso mi è stato sostituito anche il primo tratto dell’aorta, divenuto aneurismatico. Il terzo intervento di sostituzione è stato però improvviso: un’insufficienza valvolare non prevista mi ha portato nuovamente in ospedale. L’aspetto psicologico gioca un ruolo importante: per quest’ultimo intervento non ero pronto, perché non mi aspettavo di dovermi sottoporre ad un’operazione così presto. Posso dire di essere fiducioso nella continua evoluzione della medicina e voglio essere ottimista verso il futuro che mi aspetta. Penso in prospettiva a quanti altri interventi dovrò sottopormi e spero che l’eccellenza del nostro sistema sanitario possa continuare a sostenere la salute di noi pazienti con questa qualità”.

Il paziente si sottoporrà a metà novembre ad una visita di controllo a distanza di due mesi dall’intervento.

 

Endocardite reumatica: la patologia

L’endocardite è una patologia infiammatoria della membrana che ricopre la cavità cardiaca, l’endocardio, e che può interessare anche le valvole. L’endocardite reumatica è dovuta generalmente ad infezioni da streptococco. L’endocardio è un rivestimento ultra sottile e assieme a epicardio e miocardio forma la parete cardiaca. Il compito dell’endocardio è proteggere le cavità del cuore e le superfici valvolari. se non viene trattata per tempo, può provocare danni irreversibili alle valvole del cuore, causando complicazioni come stenosi o insufficienza valvolare.

Il IV Novembre a Torino

In Piazza Castello a Torino, alla presenza delle più alte Autorità civili e militari della città, si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera, alla presenza della Bandiera di Guerra del Reggimento Logistico “Taurinense”, decorata da Croce d’argento al valore dell’Esercito per l’impegno profuso sul campo per contrastare la diffusione della pandemia COVID-19, dai Gonfaloni della Città di Torino, della Città Metropolitana e della Regione Piemonte, e da un Reparto di formazione costituito da Ufficiali frequentatori della Scuola di Applicazione, Alpini della Brigata “Taurinense”, Carabinieri del Comando Regione “Piemonte e Valle d’Aosta” e Finanzieri del Comando Regionale “Piemonte. A seguire, è stata celebrata una Santa Messa presso il Tempio della Gran Madre di Dio in suffragio dei Caduti di tutte le guerre, al termine della quale è stata deposta una corona d’alloro al sacrario militare.

Ztl centrale, sospensione prorogata fino al 28 gennaio 2022

Il sindaco Stefano Lo Russo ha firmato l’ordinanza che proroga la sospensione delle limitazioni per l’area ZTL: fino al 28 gennaio 2022 si potrà quindi continuare ad accedere liberamente al centro cittadino con il proprio veicolo e senza limitazioni di orario.

 

Il provvedimento assunto tiene conto del perdurare della situazione emergenziale consentendo a chi deve raggiungere le attività e i servizi nella zona centrale della Città di muoversi più agevolmente con il mezzo privato.

Dall’ordinanza restano escluse le ZTL “Trasporto Pubblico, Pedonale e Area Romana”.

Nel frattempo proseguirà il quotidiano monitoraggio della qualità dell’aria e il provvedimento di sospensione,  qualora i dati raccolti lo rendessero necessario,  potrà essere revocato prima del 28 gennaio.

Prosegue il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni 

L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) tra i mesi di ottobre e dicembre conduce il Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni che dal 2018 ha assunto una cadenza annuale anziché decennale. Il Censimento sarà realizzato mediante l’utilizzo di rilevazioni statistiche campionarie presso le famiglie.
Sono interessate alla tornata censuaria del 2021 le sole famiglie campionate da Istat che siano state avvisate tramite locandina affissa nell’androne dello stabile, oppure tramite lettera dell’Istituto stesso e/o dell’Ufficio Comunale di Censimento della Città di Torino, o ancora tramite comunicazione di un rilevatore incaricato e munito di tesserino di riconoscimento. Per la Città di Torino, tale attività è coordinata dal Servizio Statistica. Maggiori informazioni