CRONACA- Pagina 1243

Con lo Studio MyPeBS nasce lo screening mammografico personalizzato: quasi 1500 donne torinesi hanno già aderito

Nasce lo screening mammografico personalizzato. La Città della Salute Torino partecipa, attraverso la Struttura di Epidemiologia e Screening (CPO Piemonte) e la Struttura di Senologia di Screening, al trial clinico randomizzato multicentrico MyPeBS (“My Personal Breast cancer Screening”).

MyPeBS è un progetto internazionale che ha ricevuto un finanziamento dalla Commissione Europea a cui partecipano programmi di screening del Belgio, Francia, Israele, Italia, Regno Unito e Spagna.

È promosso da Unicancer (Parigi), un vasto network di istituti oncologici francesi.

Lo studio ha l’obiettivo di valutare l’efficacia di uno screening mammografico basato sulla stima del  rischio individuale che ogni donna ha di sviluppare un tumore mammario.

Si proporrà quindi uno screening più intensivo nei casi di rischio alto e meno intensivo per i rischi bassi, aumentando le possibilità di diagnosi precoce nelle donne ad alto rischio e riducendo il numero di accertamenti (e quindi anche di possibili effetti negativi) nelle donne a basso rischio.

Questo approccio verrà confrontato con l’approccio standard attualmente proposto (uguale intensità di screening per tutte le donne).

In particolare, MyPeBS mira a verificare che lo screening personalizzato sul rischio:

  • non sia meno efficace dello screening standard nella capacità di ridurre l’incidenza di tumori allo stadio II o superiore;
  • sia anche più efficace dello screening standard in termini di riduzione dell’incidenza di tumori allo stadio II o superiore;
  • sia ugualmente o più costo-efficace dello screening standard e più accettato dalle donne, avendo come risultato un aumento dell’adesione e della copertura delle fasce più svantaggiate.

 

Le donne non sono tutte uguali” commenta la sperimentatrice principale per Torino dottoressa Livia Giordano, responsabile della Struttura di Epidemiologia e Screening (CPO Piemonte) della Città della Salute di Torino “Il rischio di ogni donna di ammalarsi di tumore al seno varia in base a molti fattori, legati alla salute riproduttiva ed ormonale, alla storia familiare, alla densità mammografica ed alla presenza o meno di alcuni polimorfismi genetici collegati al rischio di carcinoma mammario. Per questo la ricerca si sta muovendo in direzione di uno screening più ‘tagliato su misura’ rispetto al modello ‘taglia unica’ che si basa solo sull’età per invitare le donne allo screening”.

I progressi compiuti nella conoscenza della biologia del tumore, nei modelli statistici di valutazione del rischio e nelle tecniche di imagin, ci permettono oggi di sperimentare l’estensione a tutte le donne di quell’approccio personalizzato che attualmente viene utilizzato solo nelle pazienti ad alto rischio e che può permettere di stabilire l’intervallo e gli eventuali esami aggiuntivi più appropriati per ciascuna donna” aggiunge il dottor Alfonso Frigerio, responsabile della Senologia di Screening della Città della Salute e del  Centro di Riferimento Regionale per lo screening mammografico.

Dopo un’intervista approfondita sulla propria storia di salute e riproduttiva, le donne che accettano di partecipare vengono poi assegnate con criterio casuale ad uno dei due gruppi di studio:

  • il gruppo sperimentale, a cui viene chiesto di lasciare un campione di saliva per l’analisi del DNA e che riceverà una stima del rischio personale di sviluppare un tumore mammario; questa stima del rischio servirà per modulare l’intervallo più appropriato di screening per ciascuna donna nei successivi 4 anni (durata dello studio);
  • il gruppo di controllo, che nei 4 anni successivi continuerà a fare lo screening secondo lo standard attuale e sarà seguito dai ricercatori attraverso la piattaforma online dello studio.

 

MyPeBS è il più grande trial attualmente in corso sulla personalizzazione dello screening mammografico e mira a reclutare 85.000 donne nei Paesi partecipanti, di cui 5.000 saranno arruolate a Torino all’interno del programma PREVENZIONE SERENA.

Al termine dello studio il consorzio dei ricercatori MyPeBS produrrà delle importanti considerazioni se e come implementare uno screening mammografico personalizzato in Europa

Lavori nel sottopasso del Lingotto e sul ponte di corso Chieri 110. Modifiche alla viabilità

La semicarreggiata Sud del sottopasso del Lingotto (direzione corso Giambone – corso Unità d’Italia) sarà chiusa da martedì 2 e fino al 12 novembre 2021 incluso, per consentire l’esecuzione della terza ed ultima parte di prove in sito sulle strutture del manufatto, in collaborazione con il Politecnico di Torino.

Da lunedì scorso 25 ottobre è attivo un nuovo cantiere sul ponte situato in corso Chieri 110, per lavori di rinforzo strutturale dell’impalcato. Per consentirne l’esecuzione, è stato disposto il divieto di transito sull’infrastruttura per i mezzi con peso complessivo superiore a 3,5 tonnellate, mentre la circolazione dei veicoli in questo tratto del corso è ora regolata da un impianto semaforico e avviene a senso unico alternati.
I lavori dovrebbero essere ultimati, salvo imprevisti dovuti alle condizioni meteorologiche, entro la fine del mese di dicembre di quest’anno.

Il bollettino Covid di domenica 31 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 193 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 61 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 32.107 tamponi eseguiti, di cui 29.046 antigenici. Dei 193 nuovi casi, gli asintomatici sono 134 (69,4%).

I casi sono così ripartiti: 71 screening, 106 contatti di caso, 16 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 388.995,così suddivisi su base provinciale: 32.066 Alessandria, 18.609 Asti, 12.239 Biella, 56.044 Cuneo, 30.119 Novara, 207.172 Torino, 14.472 Vercelli, 13.811 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.605 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.857 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 (invariati rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 17(+5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4.053

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.342.243 (+32.107 rispetto a ieri), di cui 2.369.998 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.813

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, avvenuto oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale diventa quindi di 11.81deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.582 Alessandria, 723Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.643 Torino, 533 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 102 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

372.932 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 372.932 (+119 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.115 Alessandria, 17.712 Asti, 11.725 Biella, 53.920 Cuneo, 29.025 Novara, 199.247 Torino, 13.779 Vercelli, 13.343 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.511 extraregione e 2.555 in fase di definizione.

Immigrazione clandestina, in manette passeur iracheno in alta Val Susa

Nei giorni scorsi, nel corso di un’operazione di polizia, personale del Commissariato di P.S. di Bardonecchia, del Settore di Polizia di Frontiera di Bardonecchia e del Compartimento Polizia Stradale di Torino e della Sottosezione Polizia Stradale di Susa, hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino iracheno di 32 anni per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Lo straniero è stato anche denunciato in stato di libertà per resistenza a P.U.

L’attività in questione trae origine da una serie di episodi registrati nei mesi scorsi, nelle aree di servizio di Rivoli e Salbertrand, lungo l’autostrada A32 Torino Bardonecchia, nel corso dei quali, nelle ore notturne, gruppi di migranti clandestini si introducevano abusivamente all’interno degli autoarticolati in sosta nelle aree, diretti al confine, al fine di migrare illegalmente verso la Francia, attraverso il valico autostradale del Frejus. Alcuni autisti dei camion interessati, ignari dell’intrusione, accortisi solo la mattina della presenza dei passeggeri abusivi, avevano anche contattato la polizia stradale per riferire l’anomalia.

A seguito di tali segnalazioni, sono stati predisposti servizi congiunti, finalizzati all’individuazione dei responsabili di tale attività criminosa. Tale attività permetteva di trarre in arresto uno dei responsabili del traffico di migranti. In particolare, gli operatori del Commissariato e del Settore Frontiera di Bardonecchia, insieme a quelli della Polizia Stradale, dislocandosi in punti strategici precedentemente individuati a ridosso dell’area di servizio Gran Bosco e della stazione ferroviaria di Salbertrand,  appuravano l’arrivo in stazione, nel corso della serata, di circa 50 migranti, su diversi convogli ferroviari provenienti da Torino, i quali venivano poi suddivisi in gruppi e indirizzati verso il parcheggio dei tir dell’area di servizio “Gran Bosco Ovest” sull’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. L’intervento tempestivo degli operatori permetteva di rintracciare, identificare e arrestare nella flagranza del reato un passeur mentre si adoperava, dopo aver fatto scavalcare la recinzione del predetto parcheggio, a introdurre clandestinamente all’interno di un tir in sosta 10 migranti, per poi chiuderli all’interno.

Dalla testimonianza di alcuni di questi migranti è stato possibile ricostruire l’intero viaggio intrapreso dal loro paese di origine fino a Salbertrand. In particolare, gli stessi si sarebbero imbarcati, su barconi, da un porto dell’Egeo verso le coste del sud d’Italia, pagando anche 12.000 dollari a persona, per poi giungere a Torino nella speranza di riuscire a oltrepassare clandestinamente il valico di frontiera francese, pagando per quest’ultima tratta 120 euro.

Addio a Roberto Salvio, storico direttore della Regione Piemonte

E’ morto a 77 anni ad Alessandria dopo una lunga malattia Roberto Salvio,  per molti anni direttore della comunicazione istituzionale della Regione Piemonte.

Giornalista alla Gazzetta del Popolo e ideatore di diverse iniziative editoriali, fu tra i primi a comprendere e valorizzare il rapporto tra le istituzioni e cittadini attraverso l’informazione. Andato in pensione al termine del secondo mandato del presidente della Regione Enzo Ghigo, nel 2005, si occupò ancora di comunicazione nel settore privato. I funerali si sono tenuti questa mattina nella chiesa di San Pio V della sua Alessandria.

La droga era nascosta tra cantine e box

Due pusher arrestati dagli agenti del commissariato Madonna di Campagna

 

Avendo avuto notizia dell’attività di spaccio di un soggetto all’interno del Parco Dora, nei giorni scorsi gli agenti del commissariato Madonna di Campagna hanno svolto un’attività d’indagine conclusasi con l’arresto dello stesso e di un cittadino marocchino di 18 anni, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

In molteplici occasioni, i poliziotti hanno notato i ragazzi raggiungere due stabili, uno in zona Madonna di Campagna e l’altro nei pressi di corso Grosseto, per poi accedervi all’interno ed uscirne pochi minuti dopo.

Venerdì scorso il controllo: i due giovani, a bordo di un’autovettura, vengono fermati in corso Garibaldi, Venaria Reale. Durante la perquisizione, il diciottenne viene trovato in possesso di 2 panetti di hashish, del peso di circa 100 grammi l’uno, mentre nelle tasche del diciannovenne viene rinvenuto un mazzo di chiavi. All’interno dell’automobile ne viene recuperato un secondo, insieme a denaro contante per oltre 550 euro.

Gli operatori raggiungono poi gli stabili attenzionati nei giorni precedenti, scoprendo come le chiavi in possesso dei rei permettessero l’accesso rispettivamente in una cantina ed in un box.  Nei due locali sono stati sequestrati complessivamente circa 3 kg di marijuana e 750 grammi di hashish, oltre a 5 bilancini di precisione, coltelli da cucina, materiale per il confezionamento dello stupefacente ed oltre 1700 euro in contanti.

Per entrambi è stata disposta la traduzione presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”.

 

Covid, sabato 30 ottobre: la situazione in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 281 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 130 dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 58.471 tamponi eseguiti, di cui 52.944 antigenici. Dei 281 nuovi casi, gli asintomatici sono 171 (60,9%).

I casi sono così ripartiti: 141 screening, 116 contatti di caso, 24 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 388.802,così suddivisi su base provinciale: 32.022 Alessandria, 18.596 Asti, 12.233 Biella, 56.028 Cuneo, 30.106 Novara, 207.083 Torino, 14.465 Vercelli, 13.809 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.605 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.854 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 19 ( invariati rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 173 (-4 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.985

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.310.136 (+ 58.471 rispetto a ieri), di cui 2.365.266 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.812

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, nessuno nella giornata di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte.

Il totale diventa quindi di 11.812 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.582 Alessandria, 723Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.642 Torino, 533 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 102 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

372.813 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 372.813 (+159 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.092 Alessandria, 17.702 Asti, 11.723 Biella, 53.905 Cuneo, 29.020 Novara, 199.188 Torino, 13.776 Vercelli, 13.343 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.511 extraregione e 2.553 in fase di definizione.

Esercito, giura il 201° corso “Esempio”

Gli Ufficiali dell’Esercito del 201° Corso “Esempio” giurano fedeltà alla Repubblica.

Torino, 29 ottobre 2021. Ha avuto luogo presso l’Aula Magna di Palazzo Arsenale, storica sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, la cerimonia del Giuramento degli Ufficiali del 201° Corso “Esempio”.

Dinanzi alla Bandiera d’Istituto della Scuola di Applicazione dell’Esercito, decorata di medaglia d’argento al Valore Militare e del Comandante dell’Istituto di Formazione, Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi, 123 Sottotenenti hanno pronunciato la formula del Giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana e confermato, individualmente e solennemente, il proprio impegno a servire le istituzioni dello Stato con fedeltà ed onore.

Il Generale di Divisione D’Ubaldi, rivolgendosi ai Sottotenenti del 201° corso, ha sottolineato “Il Giuramento è un atto sacro e solenne, che vi impegna individualmente, sul piano etico e professionale, per tutta la vita. Quella che farete oggi è una scelta più matura e consapevole, che vi responsabilizza ancora di più in virtù del grado che indossate. Fate parte di quel selezionato numero di cittadini cui il Paese chiede assoluta lealtà e dedizione nel servizio, sarete anche Comandanti di uomini; imparate, quindi, a conoscere, rispettare e valorizzare il personale che sarà affidato alle vostre dipendenze, interpretando il comando non come semplice esercizio di autorità ma come un servizio per il bene comune”.

La cerimonia si è svolta alla presenza di una rappresentanza di personale del Reparto Corsi mentre i familiari ed i parenti dei giurandi hanno potuto seguire l’evento in modalità on line.

Gli Ufficiali del 201° corso “Esempio” sono giunti a questo importante traguardo dopo aver frequentato il biennio di formazione tecnico-professionale presso l’Accademia Militare di Modena, resteranno a Torino per i tre anni necessari a conseguire le lauree triennale e specialistica in Scienze Strategiche Militari. Successivamente saranno assegnati alle diverse unità dell’Esercito operanti su tutto il territorio nazionale.

 

Cade da un traliccio, forse per un malore, e muore

Aveva 56 anni, l’uomo residente a Marene nel Cuneese, morto sul lavoro  a Bagnolo Piemonte. È caduto da un traliccio in località Pra ‘d Mill. Sono così 34 le vittime di incidenti sul lavoro in Piemonte dall’inizio del 2021. È arrivato anche  l’elicottero del 118 ma per l’operaio non c’è stato nulla da fare:  il medico legale ipotizza che possa  essere stato vittima di un malore.

Chiara Appendino di nuovo mamma: è nato Andrea

Oggi pomeriggio, alle 15,17, al Sant’Anna di Torino con parto cesareo è venuto alla luce Andrea, figlio dell’ex sindaca Appendino e di Marco Lavatelli. Il piccolo pesa tre chili e 340 grammi. L’ex sindaca e il suo secondogenito sono seguiti dall’équipe ostetrica di Alessandra Coscia, pediatra della Neonatologia universitaria diretta dal prof. Enrico Bertino.