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Il design e le montagne di Torino e del Piemonte alla conquista dell’Expo di Dubai

Il primo evento della settimana dedicata al Piemonte all’Expo di Dubai è stato ieri mattina l’apertura negli spazi espositivi del Padiglione Italia della mostra “L’attitudine al design del Piemonte: la bellezza di creare il futuro”, realizzata in collaborazione con Ceipiemonte.

A dare il saluto iniziale il direttore del Padiglione Italia Andrea Marin: “Questo è un padiglione che parla molto piemontese – ha sottolineato -. L’idea stessa alla base della sua realizzazione viene dal Piemonte, perché il vincitore del concorso di progettazione è piemontese, lo Studio Carlo Ratti. Il Piemonte è presente anche con la caffetteria, che ha il caffè Lavazza, e nello spazio del Belvedere ci sono alcune delle eccellenze come il Castello di Grinzane Cavour, la Reggia di Venaria e le Isole Borromee”.
L’assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca ha evidenziato che “abbiamo creato un racconto di quello che è il Piemonte, passando dalle sue bellezze e dalla sua storia, per raccontare il suo futuro”.

Presenti alla cerimonia anche il presidente di Ceipiemonte Dario Peirone con il consigliere di amministrazione Stefano Tizzani e il presidente di VisitPiemonte Beppe Carlevaris.

In questo percorso che racconta il saper fare attraverso il design e la creatività come elemento unificatore che caratterizza e contraddistingue il complesso dei saperi  industriali e artigianali che animano il Piemonte, i visitatori possono ammirare il sofà “Bocca” della Gufram di Barolo, le penne della Aurora, la macchina da scrivere Valentine della Olivetti, una riproduzione in scala dell’Orion Spacecraft (veicolo per nuovi voli con equipaggio verso la Luna) e del rover della missione ExoMars realizzati con la partecipazione di Thales Alenia Space, la tuta spaziale di Thales Alenia Space realizzata dalla Sabelt di Moncalieri, azienda tradizionalmente impegnata nell’automotive e motorsport, le creazioni della Alessi e della Lagostina di Omegna, i modelli in scala della EVO37, moderna risivitazione con la quale la Kimera Automobili di Ronchi ha attualizzato e portato al massimo livello di prestazioni la Lancia Rally 037 del 1982, l’esoscheletro della Comau di Grugliasco.

Questo vero e proprio viaggio emozionale che parte dal car design per passare ai nuovi campi di applicazione aperti dalla new space economy, fino alle sperimentazioni nel fashion e interior design e alle capacità dei maestri artigiani dei vari distretti produttivi, prosegue con i complementi d’arredo della 13 Ricrea di Serralunga di Crea, i gioielli di Manuel Vaccari Carlo Barberis di Valenza Po, le produzioni degli studenti dell’Istituto tecnico superiore TAM di Biella, della Soluzioni tessili di Crevacuore, del Lanificio Drago di Lessona, del Lanificio Cerruti di Biella, i pannelli per decorazioni della Caino Design di Venaria Reale, i materiali per snowboard e freski della CustomMade di Torino, un modello in scala di Structura, prototipo di autovettura realizzato da Italdesign per celebrare il 30° anniversario, una Fiat Turbina del 1954 (la prima automobile europea dotata di una turbina a gas), le proposte della Pietre Trovanti di Crodo (VCO), le creazioni per la tavola della MaisonClaire di Quarona (Vercelli).

A fare da sfondo le immagini del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto e della Piacenza Cashmere di Pollone, dell’Allianz Stadium, delle Nitto ATP Finals, del grattacielo di Intesa Sanpaolo e della rampa elicoidale del Lingotto di Torino, della Azimut Yachts di Avigliana, di auto storiche come le Fiat Ardea 1939, Aurelia 1950, Dino Spider 2400, 500 e Lancia Stratos 1971, dell’auto a idrogeno della Pininfarina, della New Stratos MAT, dell’Italdesign Zerouno, della GFG Kangaroo di Giugiaro, della Nucleus by Icona. E ancora, le fotografie del Teatro Regio di Torino, della torcia olimpica di Torino 2006, della sedia Fenis disegnata da Carlo Mollino, delle Cantine Ceretto di Alba, delle Colline Unesco di Langhe Roero e Monferrato, dei tartufi, delle risaie della Aquarello Rice di Livorno Ferraris (Vercelli), del Golf Club Castelconturbia (Novara).

LO SKIDOME DI DUBAI “SI VESTE” DI PIEMONTE

Per tre mesi nel più grande impianto sciistico indoor del mondo verranno raccontate le montagne e le eccellenze culturali e artistiche piemontesi

Da oggi e per i prossimi tre mesi lo SkiDome di Dubai sarà vestito di Piemonte: le centinaia di migliaia di visitatori di questa stazione sciistica, l’unica al mondo al coperto, potranno ammirare le immagini delle piste e delle bellezze naturali ed artistiche del Piemonte e ricevere informazioni su di esse grazie alla campagna promozionale che la Regione ha realizzato in collaborazione con VisitPiemonte.

Posto all’interno del Mall of the Emirates, uno dei più grandi centri commerciali del mondo, lo SkiDome è la prima e più grande stazione sciistica del Medio Oriente ed un’importante meta turistica della zona. Copre una superficie di 22.500 metri quadrati su un dislivello di 60 metri ed è composto da 5 diverse piste con varie pendenze (la più lunga è di 400 m) e difficoltà, innevate con appositi cannoni sparaneve e servite da una seggiovia. Vi sono ospitati anche uno snow park, una pista per slittino, una piccola scuola di sci e snowboard, un rifugio in stile alpino.

“Le nostre montagne e lo SkiDome – ha dichiarato l’assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca – uniscono concettualmente il Piemonte e gli Emirati Arabi in una connessione unica, di grande impatto. Si tratta di un’iniziativa che ci consente di svolgere una grande azione di promozione del nostro territorio in un contesto di rilevanza internazionale”.

Sergio Gibelli, consigliere di Arpiet, l’associazione che riunisce gli esercenti degli impianti a fune del Piemonte, ha aggiunto che “lo SkiDome, con la sua particolarità, è affascinante e molto suggestivo e rappresenta una grossa promozione per un settore fondamentale per le sue ricadute sulla nostra economia e sul nostro turismo, importa valuta e resiste al periodo di crisi. Anche quest’anno la gente dimostra che ha voglia di sciare”.

La campagna promozionale “Piemonte autentico” è, con tutte le sue declinazioni Gusto, Spirito, Libertà e Bellezza, il motivo conduttore di tutta la pianificazione, che prevede: la vestizione di una parete di 25 metri per 4,8 di fronte allo Chalet Avalanche Café, uno dei punti di maggiore socializzazione; schermi digitali alla biglietteria di ingresso di fronte allo SkiDome; 3 schermi vicino al ponte, luogo di grandissimo passaggio, dove girano i video della campagna istituzionale; vari pannelli retroilluminati. Inoltre, i soggetti “Libertà Autentica”, con i più importanti comprensori sciistici, vestono la parete della pista dello SkiDome insieme a una mappa di posizionamento del Piemonte rispetto alle linee aeree per raggiungerlo. Protagonisti, in particolare, i comprensori della Via Lattea, del Cuneese con lo sci da fondo, l’Oasi Zegna, la Valle Formazza con Riale e la passeggiata con le ciaspole, Monterosa 2000 in Valsesia. Tra gli altri soggetti della campagna la Palazzina di Caccia di Stupinigi, le mongolfiere di Mondovì e i tajarin con il Tartufo bianco.

Questa sera si è anche svolto un momento conviviale nello Chalet Avalanche Café, durante il quale la ”destinazione Piemonte” è stata presentata alla stampa internazionale, agli influencer emiratini e ai tour operator.

Fondazione CRT, 122 cantieri per i tesori artistici

122 cantieri sono pronti a partire per il recupero di altrettanti tesori artistici e architettonici del Piemonte e della Valle d’Aosta, grazie ai 2,45 milioni di euro di contributi assegnati dalla Fondazione CRT con il bando “Restauri Cantieri Diffusi”.
Obiettivo del progetto è recuperare beni immobili e mobili – campanili, facciate, pavimentazioni, tele, statue, libri, arredi lignei – sottoposti a tutela, e promuovere la conoscenza e la piena fruizione dei luoghi da parte di fasce sempre più ampie di visitatori, turisti e studiosi.
Contribuire al recupero della grande bellezza del territorio è l’obiettivo della Fondazione CRT che, con il bando Restauri, continua a mettere in moto cantieri capaci di ridare luce a molti gioielli storico-architettonici e di creare importanti opportunità occupazionali, dando linfa all’economia locale”, afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
Le risorse della Fondazione CRT creano valore su un doppio binario: il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico diffuso, e la messa a disposizione del territorio di un’ulteriore ‘dote’, grazie al circuito virtuoso dei meccanismi di detrazione e agevolazione fiscale dell’Art bonus“, dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci.
Salgono così a oltre 2.900 i beni fatti rinascere negli anni dalla Fondazione CRT con il bando Restauri Cantieri Diffusi, per uno stanziamento complessivo dal 2004 a oggi di oltre 47 milioni di euro.
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Ecco una selezione di progetti beneficiari delle risorse del bando Restauri Cantieri Diffusi.
Nel Torinese sarà restaurata in particolare, la facciata della chiesa del Santissimo Nome di Gesù a Villafranca Piemonte. Saranno messi in sicurezza i dipinti murari della Parete Nord di Giacomo Jaquerio presso la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso a Torino e la Torre civica del Comune di Grugliasco, e recuperati gli altari laterali con pale di altare dedicate a S. Maurizio e S. Rosario nella Chiesa di San Maurizio della Diocesi di Ivrea. Da segnalare inoltre l’innovativo intervento di recupero dell’Associazione Tram Storici sulla vettura 614 prodotta dall’ATM Torino nel 1928, in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dalla prima corsa di un tram a Torino avvenuta il 1 gennaio 1872.
In provincia di Cuneo Fondazione CRT sostiene, in particolare, il restauro conservativo delle quattro facciate esterne della chiesa dell’Arciconfraternita di Santa Croce a Caramagna Piemonte, il recupero delle torri campanarie, del tamburo, della cupola e delle coperture del Santuario Regina Pacis in Fontanelle a Boves, la valorizzazione della cappella di San Giacomo a Cherasco destinata a ospitare il museo naturalistico Giorgio Segre, il restauro della cappella di San Pietro della Parrocchia di S. Marcellino e M.V. Assunta a Macra.
Nell’Alessandrino gli interventi riguardano, tra gli altri, il restauro conservativo della cappella VIII del Sacro Monte di Crea a Casale Monferrato e il restauro della facciata della chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria.
Nell’Astigiano partiranno i restauri delle pareti della navata della Chiesa della Santissima Trinità e Sant’Evasio, con dipinti murali di Giacomo Antonio e Antonio Francesco Giovannini risalenti al 1758-60 e il restauro conservativo del tetto della chiesa di San Martino della Parrocchia S.S. Martino e Pietro a Villanova d’Asti.
Nel Biellese sono previste opere di restauro e valorizzazione dell’organo Angelo Nava (1897) della Parrocchia di San Grato a Biella, così come il restauro e il consolidamento della copertura e della volta della Chiesa di Sant’Antonio Abate a Curino.
Nel Novarese prenderanno il via il recupero delle facciate e delle terrecotte che impreziosiscono la chiesa di Santa Caterina a Nibbiola e il restauro del coro e della copertura della Chiesa parrocchiale di San Lorenzo.
Nel Verbano-Cusio-Ossola saranno recuperati gli altari barocchi della Chiesa parrocchiale Beata Vergine Assunta e San Giuseppe a Macugnaga e l’area absidale della Chiesa Collegiata della parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso a Domodossola.
Il Vercellese vedrà, in particolare, il recupero della Sala Araba della Fondazione Museo Francesco Borgogna, una delle dieci pinacoteche più importanti d’Italia dove sono esposte 450 opere che derivano dalla collezione che Antonio Borgogna donò alla città nel 1906, insieme al palazzo neoclassico, oggi sede del museo; previsto anche il restauro della facciata e delle coperture della chiesa parrocchiale della Beata Vergine del Rosario di Collobiano.
In Valle d’Aosta i restauri riguarderanno il restauro dell’organo a canne della Chiesa parrocchiale di San Nicola a La Thuile e il recupero del campanile della chiesa parrocchiale di Challand-Saint-Victor.

Vede la Polizia e si sbarazza della droga

 

Arrestato dagli Agenti della Squadra Volante

 

Lo scorso lunedì sera, una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale in servizio di controllo del territorio nota un soggetto straniero sotto i portici di via Nizza che, alla vista della pattuglia, fa cadere qualcosa per terra. Si tratta di un borsello; l’uomo, poi, si allontana sotto i portici. I poliziotti lo fermano: si tratta di un cittadino ventinovenne di nazionalità gambiano, privo di documenti di identificazione ed irregolare sul territorio nazionale. All’interno del borsello di cui si era sbarazzato, gli agenti rinverranno 12 bustine di cellophane contenenti marijuana e 4 contenitori termosaldati contenenti cocaina. L’uomo, denunciato per violazione della legge sull’immigrazione, è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Chiusa per rissa la discoteca Vogue

Il locale resterà chiuso al pubblico per 15 giorni

 

Sabato mattina è stata notificata dai poliziotti del Commissariato Centro al titolare della discoteca Vogue di Torino la sospensione della licenza per 15 giorni, disposta dal Questore Ciarambino.

Il provvedimento è scaturito a seguito di un intervento di polizia effettuato alle prime luci dell’alba di domenica 20 Febbraio  dalle Volanti dell’UPG e del Commissariato di P.S. Centro  per una grave rissa davanti alla discoteca, che ha coinvolto alcuni avventori del locale, uno dei quali è stato sottoposto ad un intervento chirurgico a seguito delle lesioni riportate durante la colluttazione.

In considerazione di frequenti episodi di disturbo della quiete pubblica e  decoro degli spazi urbani, nonché di gravi litigi verificatisi anche all’interno della discoteca nei mesi scorsi,  tenuto conto anche del consumo smodato di sostanze alcoliche da parte di alcuni avventori, che ha generato episodi di violenza dentro e nelle immediate vicinanze del locale, il Questore ha ritenuto che vi fosse pericolo per la sicurezza dei cittadini e degli avventori, con indubbi riflessi negativi sull’ordine pubblico.

Pertanto, ha disposto la sospensione dell’attività per 15 giorni, con conseguente immediata chiusura al pubblico dei locali

Tenta il suicidio, salvata dalla polizia

Dal quartiere  Borgo Vittoria giunge una segnalazione  relativa al possibile gesto suicida di una signora. Un parente riferisce infatti che la donna si è allontanata di casa lasciando un biglietto di addio in cucina. Acquisite le descrizioni della signora scomparsa, partono immediatamente le ricerche sul territorio. Personale del Comm.to Madonna di Campagna sollecita il marito della signora a verificare se dall’appartamento manchi qualcosa: in effetti, non viene rinvenuto un mazzo di chiavi relativo al vano cantine. Gli agenti si recano allora negli scantinati e individuano una porta dalla quale trapela della flebile luce: ma la porta è bloccata dall’interno. Intuendo che la signora possa trovarsi in quella cantina, gli agenti forzano a mani nude la porta: rinvengono la donna a terra, in preda a convulsioni, la testa avvolta completamente da un sacchetto di nylon  stretto al collo con un foulard. I due poliziotti, con l’aiuto di un coltello,  tagliano il sacchetto di nylon ed  il nodo che stringe il foulard al collo della signora, appurando la presenza di un flebile respiro e del battito cardiaco; in attesa dell’arrivo del 118, la persona soccorsa riprenderà lievemente conoscenza; verrà trasportata in ospedale fuori pericolo di vita.

 

Donna muore soffocata nella casa in fiamme

Nella notte le fiamme sono divampate dal camino di casa a Rivalta, bruciando tende e mobili. È morta soffocata la proprietaria di 97 anni. I soccorsi sono stati chiamati dal genero residente nello stesso edificio. Ma ormai l’anziana era deceduta per asfissia.  (Foto archivio)

Il bollettino Covid di domenica 27 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 960 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 5,6% di 17.220 tamponi eseguiti, di cui 14.491 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 980.602, così suddivisi su base provinciale: 80.880 Alessandria, 45.012 Asti, 38.054 Biella, 131.283 Cuneo, 74.309 Novara, 521.304 Torino, 34.826 Vercelli, 35.009 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.806 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 15.119 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 3(rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 96(-7 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 45.774

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.608.40(+17.220rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.026

Sono 3, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa quindi 13.026 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.744 Alessandria, 780 Asti, 498 Biella, 1.592 Cuneo, 1.046 Novara, 6.209 Torino, 601 Vercelli, 422 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 134 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

920.802 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 920.802 (+1.364 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 75.894 Alessandria, 42.729 Asti, 36.045 Biella, 124.573 Cuneo, 71.312 Novara, 492.481 Torino, 32.685 Vercelli, 32.920 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.653 extraregione e 8.510 in fase di definizione.

Croce Bianca Orbassano associazione di qualità

Certificato Sistema Qualità Uni En Iso 9001:2015

 

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Bianca di Orbassano anche quest’anno ha rinnovato il Certificato Sistema Qualità Uni En Iso 9001:2015 che definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità per una organizzazione.

Lo scorso 15 gennaio la società Globe Srl di Torino ha svolto la verifica periodica e ha certificato l’efficienza e l’efficacia del modello organizzativo e gestionale della Croce Bianca Orbassano.

Il presidente della Croce Bianca Orbassano, Luigi Negroni: «Esprimiamo soddisfazione per il rinnovo del Certificato Sistema Qualità. Crediamo nell’importanza di dotarci di standard operativi innovativi volti al miglioramento continuo dei servizi offerti alla cittadinanza. La Croce Bianca di Orbassano ottiene infatti per la prima volta la certificazione già nel 2002. Trasparenza, efficacia ed efficienza contraddistinguono l’operato dei nostri volontari e dipendenti».

La Croce Bianca Orbassano può contare sull’impegno di 258 fra volontarie e volontari grazie ai quali annualmente svolge oltre11mila servizi. Si tratta di trasporti in emergenza-urgenza 118, servizi socio sanitari, assistenza a eventi e manifestazioni con una percorrenza di circa 265mila chilometri.

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 82 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 10mila volontari (di cui 3.829 donne), 5.904 soci, 492 dipendenti, di cui 62 amministrativi che, con 430 autoambulanze, 211 automezzi per il trasporto disabili, 237 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 520.967 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 17 milioni di chilometri.

Fondi in arrivo per eliminare le barriere architettoniche

Le risorse statali, ripartite dagli uffici di via Bertola e approvate dalla giunta regionale serviranno a finanziare circa 600 interventi in tutto il Piemonte. «Si tratta di un intervento importante che va a sostegno delle persone più fragili, che hanno bisogno di strutture adatte alle proprie esigenze».

 Più di 3 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli stabili privati:

la giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino ha deciso di destinare 3.296.057,72 euro di risorse statali per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Tali fondi serviranno a soddisfare il fabbisogno relativo agli invalidi totali e parziali relativi alle richieste pervenute fino a marzo 2021, pari a 1.383.479,87 euro e 13.428,68 euro comunicati dai Comuni alla Regione successivamente ai tempi stabiliti relativi al fabbisogno dal 2018 al 2021, per un totale di 1.396.908,55 euro.

La somma restante, pari a euro 1.899.149,17 euro, varrà utilizzata per soddisfare il fabbisogno comunicato dai Comuni entro marzo 2022.  Confermati anche i criteri di riparto e la quota massima di contributo concedibile ai richiedenti, pari a euro 8.147,00: il che significa che con il totale delle risorse messe in campo sarà possibile finanziare circa 600 interventi in tutto il Piemonte. L’attuazione della delibera è stata quindi affidata al Settore Politiche di Welfare Abitativo della direzione regionale Sanità e Welfare.

I destinatari del contributo sono persone disabili con menomazioni o limitazioni funzionali di carattere motorio e i non vedenti che sostengono direttamente le spese per la rimozione degli ostacoli alla mobilità nella propria abitazione; condomìni ove risiedono disabili per le spese di adeguamento relative alle parti comuni e genitori o tutori che hanno a carico persone con disabilità permanente.

Il contributo è concesso per l’accessibilità all’immobile o alla singola unità immobiliare, per opere da realizzarsi su parti comuni di un edificio o immobili o porzioni degli stessi in esclusiva proprietà o in godimento al disabile. Il sussidio può essere erogato per una singola opera (ad esempio: rampa di scale; servoscala); un insieme di opere funzionalmente connesse dirette a rimuovere più barriere che generano ostacoli alla stessa funzione (ad esempio l’accesso all’immobile): in tal caso va presentata una sola domanda per l’insieme delle opere.

Qualora, al contrario, le barriere ostacolino funzioni diverse (ad esempio l’accesso all’immobile e la fruibilità e visitabilità degli spazi interni all’alloggio) possono essere presentate più domande che saranno valutate dal Comune tenuto conto del limite concedibile.

Ma come avviene l’iter procedurale per ottenere il contributo?

Le domande vanno presentate presso il Comune dove è ubicata l’abitazione del disabile. Solo per i residenti nella Città di Torino la domanda deve essere presentata all’ATC del Piemonte Centrale di Torino, in corso Dante. La domanda, in regola con le vigenti disposizioni in materia di imposta di bollo, può essere presentata in qualsiasi giorno dell’anno.

Il Comune raccoglie le domande presentate e ne verifica l’ammissibilità. Ordina le domande pervenute entro il 1° marzo di ciascun anno in apposito elenco, stabilisce il fabbisogno complessivo comunale derivante dalla somma dei contributi relativi alle domande ammissibili e lo approva con apposito provvedimento.

Il Comune trasmette alla Regione entro il 31 marzo di ciascun anno il fabbisogno complessivo, l’elenco delle domande ordinato per priorità e il provvedimento comunale. La Regione determina il fabbisogno complessivo regionale e lo comunica al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine del riparto delle risorse statali disponibili.

Ad avvenuto trasferimento alla Regione delle risorse statali o in presenza di risorse regionali, si provvede al riparto tra i Comuni dei fondi disponibili. I criteri di riparto sono definiti con apposito provvedimento della giunta regionale e comunicati ai vari Comuni.

A questo punto è il Comune, una volta ricevuta la comunicazione sul riparto, a concedere il contributo con apposito provvedimento scorrendo l’elenco ordinato per priorità. La concessione determina il diritto del richiedente ad ottenere il contributo Le domande non soddisfatte nell’anno per insufficienza di fondi restano valide per gli anni successivi.

«Nonostante i grandi passi avanti compiuti in questi anni – spiega l’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino – riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche tanto resta ancora da fare, in particolare per quanto riguarda gli edifici privati, che troppe volte si trasformano in vere e proprie “prigioni” per chi ha difficoltà di movimento e necessita di strutture adeguate. Posso garantire che il Piemonte, che come ho sostenuto sin dal primo giorno non lascia indietro nessuno, è al loro fianco e, come in questo caso, utilizzerà tutte le risorse a disposizione per rendere sempre più “facile” e dignitosa la vita alle persone più fragili».