CRONACA- Pagina 1141

Armato di spranga, aggredisce passante Vittima colpita e derubata

Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un cittadino marocchino di 21 anni per rapina e detenzione di sostanza stupefacente.

 

Negli attimi precedenti l’intervento, il soggetto, transitando nell’area verde fronte Porte Palatine, aveva avvicinato un uomo e, mostrando un coltello a scatto, gli aveva intimato di consegnare soldi e cellulare. La vittima aveva tentato allora di difendersi ma il ventunenne, con scatto fulmineo, era riuscito a sfilare il portafoglio dalla sua tasca ed a rubargli quanto contenuto all’interno. Non pago, aveva continuato a minacciarlo, pretendendo la consegna del telefonino. All’ennesima resistenza della vittima, lo straniero aveva afferrato una spranga di ferro, percuotendolo al capo ed al volto.

All’arrivo dei poliziotti, l’uomo ha tentato a più riprese di colpirli con la stessa spranga, motivo per cui è stato denunciato per resistenza a P.U. Una volta bloccato, è stato perquisito, rinvenendo all’interno del suo marsupio oltre 30 pastiglie di rivotril.

Il bollettino Covid di venerdì 4 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 6.921nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 5.373 dopo test antigenico), pari all’ 8,6% di 80.114 tamponi eseguiti, di cui 70.218 antigenici. Dei 6.921 nuovi casi gli asintomatici sono 5.868 (84,8%).

I casi sono così ripartiti: 5.200 screening, 1270 contatti di caso, 451 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 910.200, così suddivisi su base provinciale: 74.194 Alessandria, 41.700 Asti, 34.909 Biella, 124.452 Cuneo, 69.911 Novara, 480.994 Torino, 32.271 Vercelli, 32.678 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.427 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.664 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 110 (- 6 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1983 (- 8 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 108.191

I tamponi diagnostici finora processati sono 14. 610.613(+ 80.114 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.696

Sono 24, uno di oggi, i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 12.696 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.684 Alessandria, 771Asti, 483 Biella, 1.562 Cuneo, 1.025 Novara, 6.051 Torino, 584 Vercelli, 412 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 124 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

787.220 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 787.220 (+14.835 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 65.626 Alessandria, 37.388 Asti, 29.925 Biella, 109.990 Cuneo, 63.377 Novara, 414.874 Torino, 27.847 Vercelli, 29.056 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 2.963 extraregione e 6.174 in fase di definizione.

Gli studenti sono tornati in piazza

Trascorsa una settimana dagli scontri  con le forze dell’ordine, gli studenti torinesi sono tornati  a manifestare per Lorenzo Parelli, il 18enne morto durante uno stage aziendale per un incidente sul lavoro a Udine.

Erano circa un migliaio i giovani ritrovatisi  in piazza XVIII Dicembre  per dare vita a una ‘passeggiata consapevole’, cosi la manifestazione è stata ribattezzata dopo gli accordi  di ieri in Questura e Prefettura. Le norme anticovid in zona arancione, vietano infatti i cortei. Per verificare il rispetto del diritto di manifestare in piazza erano presenti anche gli osservatori di Amnesty International.

(Foto Cgil)

Tentata rapina, arrestata sul tram

Mercoledì pomeriggio, durante un servizio di pattuglia in Corso Regina Margherita, gli agenti del Comando Territoriale IV della Polizia Municipale sono intervenuti a bordo di un tram della linea 16 , fermo in prossimità dell’incrocio con via Livorno, dove era in corso una colluttazione violenta tra due donne.

I ‘civich’ hanno diviso le due litiganti e, dopo aver ricostruito la dinamica degli eventi gli accertamenti di rito, hanno proceduto all’arresto di una delle due donne per “tentata rapina” (artt. 56 e 628 c.p.) e “danneggiamento”(art. 635 c.p.).

 

La lite era stata innescata da una richiesta di denaro avanzata da una delle due.  L’altra si era rifiutata e a quel punto la situazione è degenerata in aggressione fisica. Ad avere la peggio è stata la vittima dell’estorsione, una donna di 47 anni affetta da una disabilità che la rende un soggetto visibilmente fragile e facile preda di malintenzionati, la quale ha rimediato un colpo al volto e la rottura degli occhiali da vista.

 

A seguito degli accertamenti effettuati, la protagonista dell’aggressione, una quarantaquattrenne di nazionalità italiana, è risultata intestataria di numerosi precedenti penali, tra cui “resistenza a Pubblico Ufficiale”, “percosse”, “interruzione di pubblico servizio” e “rapina impropria”. Inoltre, la donna è risultata destinataria di una misura di prevenzione emessa dal Questore di Torino che le imponeva il divieto di possedere ed utilizzare apparati di comunicazione radio trasmittenti, ragion per cui gli agenti, oltre a denunciarla ai sensi dell’art. 76 comma 2 del D. Lgs 159 del 2011, hanno posto sotto sequestro il telefono cellulare in suo possesso.

 

Al termine della redazione degli atti presso il Comando di via Bologna, la donna è stata tratta in arresto ed associata alla Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”, così come disposto dal P.M. di turno.

La Polfer vicina alla famiglia del collega prematuramente scomparso

Cordoglio  ad Asti e a Camerano Casasco, suo paese d’origine, per la morte di Michelino Mele, assistente capo della polizia ferroviaria astigiana

Era in pensione dal 2018, aveva 64 anni ed era  ricoverato all’ospedale di Asti dopo avere  contratto il Covid.  I funerali verranno celebrati sabato mattina a Camerano Casasco, con partenza del corteo funebre alle 10,30 dall’ospedale Cardinal Massaia di Asti.

Studenti o agitatori politici?

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Le norme vietano i cortei, ma gli studenti (quali ?) insieme ai centri sociali che sono di per se’ violenti, hanno forzato la mano e hanno tentato negli scorsi giorni un corteo che è stato bloccato dalla Polizia che è preposta a far rispettare le leggi anche agli studenti che, fino a prova contraria, non possono godere di trattamenti di favore, come ebbero nell’eterno ‘68 italiano.

Adesso il sindaco di Torino ha giustamente invitato alla calma e si è fatto promotore insieme all’assessore all’istruzione di un incontro in prefettura con gli studenti che ha avuto solo tre partecipanti e che è stato subito sconfessato dalla Consulta degli studenti e dai seguenti gruppi su cui bisogna rivolgere l’attenzione: Fronte della gioventù comunista, il Ksa, Kollettivo studenti auto organizzati,vicino al centro sociale Askstasuna,la Last. Questi gruppi non possono rappresentare gli studenti tuout-court, ma esigue frange di estremisti.
In tempi di pandemia,di difficoltà di scuola in presenza e di dad i veri studenti cercano di studiare e non fanno scioperi e proteste per senso di responsabilità . Anche le famiglie dovrebbero responsabilmente schierarsi per la tutela della salute dei loro figli e per la frequenza della scuola che esce squassata dalla pandemia. Poi tutto all’improsdiso si risolve, derubricando un corteo in una “passeggiata consapevole “scortata dalla polizia.
Non voglio commentare perché so che Prefetto e Questore hanno fatto tutto ciò che era in loro per evitare ogni tensione e far rispettare le leggi. Certo questo andazzo di strumentalizzare gli studenti, anzi gli student* , da parte di estremisti politici va denunciato con fermezza. La pandemia esige da parte di tutti sacrifici e disciplina e non ammette lassismi da parte di nessuno.

Riapre lo Chalet: al via i lavori per il restyling dello storico locale torinese

In attesa dell’approvazione del progetto architettonico pensato per realizzare un ambiente che renda unica l’esperienza della clientela, Vivenda Spa cerca partner e maestranze.
T Partono i lavori che porteranno a nuova vita lo Chalet, lo storico locale del Parco del Valentino (viale Virgilio, 25). Alla regia: Vivenda SpA, azienda della ristorazione collettiva e commerciale che fa parte de La Cascina Cooperativa, che per i prossimi 10 anni gestirà il locale di proprietà del Comune.

È un segnale forte quello di Vivenda che sceglie di investire nella rinascita dello Chalet, in un momento ancora difficile, per le ripercussioni della pandemia nella vita sociale. Una scelta coraggiosa accompagnata dalla volontà di lavorare per e con il territorio. Vivenda infatti è già in cerca partner che vogliano cogliere questa sfida collaborando con prodotti e servizi, ad esempio legati alle divise, alla cantina dei vini e della birra, alla caffetteria, e personale qualificato, come camerieri, bartender e baristi, chef e addetti alla cucina, che saranno la spina dorsale della nuova avventura dello Chalet. Per candidarsi: chalet.torino@vivendaspa.it 366 6426243.

Centosessanta metri quadri al pian terreno, 65 sul loggiato e 240 nel terrazzo con copertura e ampio spazio esterno: lo Chalet, che è stato uno dei club di punta della vita notturna, è chiuso da oltre 4 anni. Nell’attesa che Comune e Soprintendenza approvino il progetto definitivo, l’intervento di Vivenda parte quindi dalla messa in sicurezza di tutta l’area, dalla bonifica e smaltimento dei rifiuti che si sono accumulati e dallo smantellamento delle opere abusive contenute nel locale.

«Con l’inizio dei lavori abbiamo fatto un importante passo in avanti verso la rinascita di un simbolo di Torino – dichiara Marco Muzj, direttore della filiale Piemonte per il Gruppo La Cascina –. Il nostro obiettivo è aprire al pubblico prima della stagione estiva. Appena Comune e Soprintendenza daranno il loro avvallo al progetto, puntiamo quindi a portare rapidamente a compimento i lavori».

Gli spazi saranno allestiti e gestiti coerentemente con la rivitalizzazione del parco del Valentino, evitando destinazioni d’uso considerate inquinanti e rumorose. Addio alla discoteca in favore di un’offerta che sarà declinata per le ore diurne e serali privilegiando la ristorazione di qualità e lasciando ampio spazio alla musica.

La conduzione del locale sarà organizzata in linea con le attività di ristorazione che il Gruppo la Cascina gestisce in stretta partnership commerciale con il marchio Maxelâ.

Una nuova forma di turismo culturale: in famiglia gli studenti internazionali di “Ciao Italy”

Con l’allentarsi delle restrizioni Covid nei confronti dell’estero, in Italia sono ripresi i soggiorni, per ragioni di studio,di tanti studenti stranieri  che vengono nel nostro Paese desiderosi di intraprendere un percorso, per esempio, di studi universitari e di imparare la lingua italiana.

“ La nostra scuola – spiega la direttrice didattica  Chiara Avidano – dal nome “CiaoItaly” è  ormai collaudata nell’insegnamento della lingua e della cultura italiana agli studenti stranieri. Nata nel 2008, fa parte dell’ASILS, dell’ AIL e di Eduitalia, ed è in grado di garantire a chi voglia imparare l’italiano a Torino alti standard qualitativi di formazione, offrendo corsi individuali, collettivi o aziendali. Nel 2021 la scuola è entrata a far parte del gruppo fiorentino Scuola Leonardo da Vinci e, nello stesso anno, ha vinto il premio STM Star Awards quale migliore scuola di italiano nel mondo, fatti che l’ha posta sotto il riflettore di molte agenzie internazionali””.

“Gli studenti – spiega la direttrice Chiara Avidano – possono poi immergersi nella cultura italiana e, in particolare, torinese, attraverso percorsi e tour personalizzati di visita a siti e museicittadini e non. Un aspetto fondamentale è rappresentato dall’accoglienza in una famiglia italiana, in cui possano soggiornare durante il loro periodo di studio, preferibilmente abitante in zone della città servite comodamente da mezzi pubblici. Si tratta di una forma molto interessante di scambio culturale. Gli studenti hanno, infatti, l’opportunità di dialogare epraticare l’uso della lingua italiana in famiglia e la famiglia ospitante, a sua volta, con o senza figli, potrà arricchire la propria esperienza venendo a conoscere svariate culture internazionali.

MARA MARTELLOTTA

Denunciata dipendente ASL: al bar e al mercato in orario di lavoro

Guardia di Finanza Torino, denunciata per truffa aggravata dipendente di una ASL.   “Impegnata” in acquisti in centri commerciali, mercati rionali, bar e rivendite di tabacchi mentre risultava in servizio.

 

La Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, nell’ambito dell’operazione “VADO E TORNO” a contrasto del fenomeno dell’assenteismo nella Pubblica Amministrazione, ha dato esecuzione alla misura cautelare della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio della durata di 3 mesi nei confronti di una dipendente dell’ASL TO5 di Chieri, con mansioni di “tecnico della prevenzione, vigilanza ed ispezione in materia di igiene e sanità veterinaria”, denunciata per le ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni di un Ente pubblico e false attestazioni o certificazioni a mezzo di sistemi di rilevazione delle presenze.

Le attività investigative, avviate d’iniziativa e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, si sono svolte da gennaio a giugno 2021. In tale periodo i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria Torino hanno effettuato articolate indagini con pedinamenti, fotografie, filmati ed analisi dei tabulati telefonici nei confronti della dipendente, a cui il citato Ente sanitario aveva affidato il compito di effettuare controlli sulla sicurezza degli alimenti presso macelli, macellerie e supermercati ma che, invece, avrebbe destinato parte del proprio tempo lavorativo ad incombenze personali.

All’esito degli accertamenti sarebbe emerso che la donna, pur risultando formalmente in servizio, si sarebbe trovata, in realtà, presso l’abitazione propria o dei familiari, oppure impegnata in acquisti presso centri commerciali, mercati rionali, in bar e rivendite di tabacchi.

Per recarsi in luoghi estranei ai propri doveri la dipendente si avvaleva della propria autovettura e talvolta di autoveicoli dell’ASL stessa. Nel corso delle indagini si è altresì verificato un episodio in cui la signora, in orario di servizio, si era recata presso il noto mercato all’aperto di “Porta Palazzo”, parcheggiando in sosta vietata e venendo anche sanzionata dalla forza di polizia intervenuta. Nel corso di 6 mesi, la donna avrebbe maturato oltre 90 uscite e più di 180 ore di assenza non autorizzate.

Ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, la posizione della dipendente che, nel corso delle indagini preliminari, ha integralmente ammesso gli addebiti davanti all’Autorità giudiziaria, è stata comunicata anche alla Procura Regionale per il Piemonte della Corte dei conti, in relazione ai conseguenti profili di danno erariale e per il recupero delle somme.

Controlli Polfer: 2 arresti e 15 indagati

2 arrestati, 15 indagati, 4.538 persone controllate, di cui 775 persone con precedenti. 233 pattuglie impegnate nelle stazioni e 16 in abiti civili per attività antiborseggio. 54 i servizi di vigilanza a bordo di 126 treni, 17 lungo linea e 65 di ordine pubblico. Questi i risultati dell’attività settimanale, dal 24 al 30 gennaio 2022, del Compartimento Polizia ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta.

 

Durante la settimana sono stati disposti mirati servizi di vigilanza presso alcune stazioni non presidiate dal personale di polizia, con l’impiego di pattuglie nelle ore diurne e serali, anche a bordo treno, in particolare nella provincia di Torino: Torino Lingotto, Avigliana, Pinerolo, Settimo Torinese, Susa, Trofarello; nella provincia di Alessandria: Casale Monferrato e Tortona; nella provincia di Cuneo: Bra, Fossano e Mondovì.

Lo scorso 26 gennaio,  il Compartimento ha partecipato alla giornata di controlli, a livello nazionale, denominata “Rail Safe Day” finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti comportamenti in ambito ferroviario, durante la quale gli agenti del Settore Operativo di Torino Porta Nuova hanno denunciato un quarantenne italiano per possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 20 cm e sanzionato amministrativamente per il possesso di sostanza stupefacente tipo crack, confezionato in un involucro termosaldato, successivamente sequestrato.

 

A Torino la Squadra di Polizia Giudiziaria compartimentale ha tratto in arresto un 53enne marocchino in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Torino lo scorso mese di dicembre per l’espiazione di 2 anni e 5 mesi di reclusione per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

 

A Torino Porta Nuova gli agenti Polfer hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di un 29enne marocchino, risultato irregolare sul territorio nazionale, per furto aggravato. L’uomo, ripreso dalle telecamere e di sorveglianza della stazione di Torino Porta Susa mentre si è allontanato con un trolley risultato rubato, è stato fermato e sottoposto a controllo presso gli uffici di polizia, dove è stata recuperata quasi tutta la refurtiva. E’ stato inoltre denunciato per porto d’armi in quanto trovato in possesso di un coltello multiuso, con lama totale di 15cm.

 

Sempre a Torino Porta Nuova il personale Polfer ha denunciato un 27enne marocchino per detenzione di 24 gr di sostanza stupefacente tipo hashish, confezionato in un involucro di cellophane. Il giovane è stato segnalato dal cane delle Unità Cinofile durante i servizi congiunti in ambito ferroviario; e, all’esito del controllo esteso anche allo zaino, è stata rinvenuta la sostanza, successivamente sequestrata.