CRONACA- Pagina 1075

La Scuola di Applicazione alla competizione sul Diritto Internazionale Umanitario

 Nei giorni scorsi, due team composti ciascuno da un Comandante di sezione e tre Ufficiali frequentatori del 199° Corso “Osare” del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, hanno partecipato alla 20ª competizione sul Diritto Internazionale Umanitario, riservata agli Istituti di formazione militari.

 

La kermesse, indetta dell’International Institute of Humanitarian Law (IIHL) di Sanremo, ha visto la partecipazione dei giovani Sottotenenti, unitamente a colleghi provenienti dalle più prestigiose Accademie Militari di tutto il mondo, tra cui West Point, Sandhurst, Saint-Cyr, oltre agli istituti omologhi di Georgia, Norvegia, Paesi Bassi e Svizzera, per un totale di 65 allievi suddivisi in team e a loro volta riuniti in squadre miste multinazionali, che hanno rappresentato paesi immaginari coinvolti in un’escalation di operazioni militari internazionali.

I frequentatori, valutati da giudici internazionali, hanno fornito consulenza a un “Joint Operations Commander” (JOC), affrontando la realtà di complesse situazioni geopolitiche e sociali (mantenimento della pace, contenimento della violenza bellica, assistenza umanitaria, protezione dei rifugiati, interdizione delle misure di tortura, protezione dell’infanzia e azioni internazionali di soccorso), e allo stesso tempo, conducendo la prevista operazione militare, in conformità con il supporto tattico ed alla luce dei vincoli dettati dal Diritto Internazionale Umanitario.

Di rilievo il terzo posto conquistato dal team misto del Sottotenente Eugenio Pedron.


“La conoscenza del Diritto Internazionale Umanitario è essenziale per i futuri Comandanti dell’Esercito, che devono continuamente adattarsi efficacemente a un contesto globale sempre più eterogeneo. Al militare impegnato in missione è richiesta una preparazione ampia, estesa anche al campo delle scienze politiche, economiche, sociali e giuridiche”. Così ha commentato il Generale di Divisione Mauro D’Ubaldi, Comandante per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.

Armato di pistola semina il panico in via Micca: era un revolver giocattolo

E’ stato un Commissario della Polizia Locale fuori servizio ad intervenire e attivare i soccorsi dopo essersi accorto di quanto stava accadendo ieri pomeriggio sotto i portici di via Pietro Micca, dove un uomo armato con una pistola aveva iniziato a minacciare i passanti e le auto in transito.

Nessuno poteva immaginare che si trattasse di un revolver giocattolo, ragione per cui il panico ha travolto le persone che intorno alle 15.00 si sono trovate a transitare davanti ad uno dei caffè storici di Torino, all’altezza di Piazza Solferino. Sono stati veri e propri attimi di paura in cui alcuni passanti si sono gettati a terra, mentre altri si sono dati immediatamente alla fuga, urtando altre persone o attraversando improvvisamente la strada. Alcune auto in transito, per sfuggire alla minaccia della pistola puntata, hanno effettuato manovre repentine e pericolose.
Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo delle pattuglie del Reparto Radiomobile e del Reparto Operativo Speciale attivate direttamente dal Commissario fuori servizio che ha preso anche parte all’operazione in maniera attiva, nessuno si è fatto male e l’uomo è stato immediatamente bloccato e disarmato prima che il panico prendesse il sopravvento.
Si tratta di un trentenne di nazionalità rumena con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio. A suo carico anche diversi arresti e un periodo di detenzione in carcere.
L’uomo, al termine degli accertamenti di rito presso il Comando di via Bologna, è stato indagato a piede libero per il reato di minaccia (art. 612 C.P.) con l’aggravante dell’uso di un arma (art. 339 C.P.), mentre l’arma giocattolo, priva del prescritto tappino rosso, è stata posta sotto sequestro.
Torino, 31 marzo 2022

Michele Chicco

Prende le chiavi del bar alla fidanzata e di notte ruba la cassa

DAL PIEMONTE / Ha prelevato di nascosto le chiavi del bar  di Vercelli dove lavora la fidanzata, e con un amico è entrato di notte, ha rubato la cassa ed è fuggito. Ma  c’era il sistema di video sorveglianza a filmare i due. I ladruncoli sono giovani, uno minorenne, e sono stati denunciati dalla polizia per furto aggravato in concorso.

Sanità Nursing Up: infermieri ancora sul piede di guerra

Domani al via le manifestazioni di Torino e Pescara, a grandi passi verso lo sciopero del prossimo 8 aprile. Valorizzazione economica e sicurezza sul lavoro i temi caldi di una protesta senza fine.

ROMA 31 marzo – «I nuovi e scabrosi episodi di violenza che si sono consumati, negli ultimi giorni, rispettivamente all’ospedale di Torre del Greco (una infermiera 27enne picchiata a calci e pugni da 4 energumeni) e al Policlinico di Roma, in questo caso addirittura con l’aggressione di ben quattro operatori sanitari, non fanno che acuire il nostro malcontento e ci convincono sempre di più che solo “alzando la voce” e manifestando il nostro profondo dissenso verso una politica che ci ha gettato letteralmente nel dimenticato, possiamo, da una parte, raccontare alla collettività quanto sta accadendo nel nostro “febbricitante” sistema, dall’altra provare a spronare gli esponenti di questo Governo e delle Regioni, a svegliarsi dal torpore che per dare inizio a un nuovo futuro per la sanità italiana».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up, presenta alla stampa le due nuove manifestazioni di protesta che prenderanno il via domani mattina, 1 aprile, a Torino (ore 10 davanti alla Prefettura) e a Pescara (ore 10 davanti alla sede dell’assessorato alla sanità), e che seguono nell’ordine quanto già avvenuto a Rimini, Ferrara, Genova, Milano, Trento, Palermo, Cagliari e Verona.

Si è così riaperta la calda stagione delle proteste degli infermieri italiani, tremendamente stanchi e vessati da una mancata valorizzazione economica , quella che ci colloca tristemente al terzultimo posto fra le retribuzioni dei sanitari dei Paesi Europei, davanti solo a Grecia ed Estonia.

In un clima di così forte incertezza, dove da settimane si protrae la trattativa per il rinnovo del contratto della sanità, per il quale si attende spasmodicamente il nuovo atto di indirizzo del Comitato di Settore per integrare le nuove risorse, che peraltro potrebbero non bastare alla luce di una inflazione che mette in ginocchio i lavoratori e le loro famiglie, gli infermieri non hanno altra scelta che quella di manifestare legittimamente le proprie istanze, che condurranno allo sciopero già ufficializzato per il prossimo 8 aprile e che con il blocco degli straordinari per ben sei giorni.

«Sicurezza sul lavoro e stabilità economica sono i temi caldi di una protesta che non si placherà finché questo Governo non ci guarderà negli occhi e deciderà finalmente di ascoltarci e di valorizzare la nostra figura professionale, così come meritiamo noi infermieri italiani», ribatte De Palma.

“Area contrattuale autonoma, maggiori risorse per le indennità specifiche degli infermieri e per tutti i professionisti della sanità, reale contrasto al fenomeno della violenza ai danni degli operatori sanitari, assunzioni a tempo indeterminato per rendere adeguate le dotazioni degli organici in sanità e la stabilizzazione del personale precario, rimozione del vincolo di esclusività”: sono questi i motivi chiave di una battaglia che vede ancora una volta gli infermieri, perno della sanità italiana, in prima linea, da Nord a Sud, rivendicare il proprio ruolo e combattere per un futuro della professione degno di tal nome.

Segue la ex sotto casa e la minaccia, ma arrivano gli agenti

La donna ha chiesto aiuto al vicino di casa

Non accettava la fine della loro relazione e per questo vessava la sua ex compagna con continue minacce e appostamenti. L’ultimo episodio è avvenuto domenica pomeriggio quando la donna, seguita sotto casa e minacciata con una bottiglia di vetro, ha chiesto aiuto al vicino, che dopo aver messo al sicuro la donna all’interno dello stabile, ha chiamato il Numero Unico di emergenza.

La condotta dell’uomo non si è placata neanche all’arrivo degli agenti del Commissariato Madonna di Campagna: ha continuato a rivolgere minacce e insulti alla donna e al suo ex marito.

L’uomo è stato così arrestato dagli agenti per il reato di atti persecutori e condotto presso la locale casa circondariale.

Trasporto abusivo di macerie: denunciato

Martedì mattina all’altezza del civico 79 di Lungo Stura Lazio gli agenti del Reparto Sicurezza Stradale Integrata della Polizia Locale, impegnati in un servizio di controllo ordinario di polizia stradale, hanno fermato un autocarro che trasportava rifiuti edili.

Dai controlli effettuati sulla massa del veicolo presso la ‘pesa’ di AMIAT, è emerso che le macerie trasportate, derivanti da un’attività di ristrutturazione edilizia, superavano i limiti di massa consentiti dall’autocarro di ben 640 chilogrammi, corrispondenti ad un eccesso di carico del 18%.

Il conducente, un quarantenne di nazionalità italiana, unitamente al proprietario del veicolo (nonché titolare dell’impresa edile), è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per ‘attività di gestione dei rifiuti non autorizzata’ ai sensi degli articoli 212 e 256 del T.U. Ambientale (D.L.vo n. 152/06).

Il veicolo è stato posto sotto sequestro e al conducente è stata anche contestata una sanzione per il sovraccarico del veicolo.

 

Auto prende fuoco dopo lo scontro

DAL PIEMONTE / Due auto  si sono scontrate ieri  a Cuneo tra via Bassignano e via Amedeo II vicino allo Sferisterio e il comando provinciale dei carabinieri. Una delle due ha preso fuoco ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Sono rimaste illese le persone coinvolte. Sul posto la polizia locale per effettuare i rilievi.

(foto archivio)

Il trasporto pubblico torna al servizio pre-pandemia: dal 1° aprile capienza di nuovo al 100%

Con la fine dello stato di emergenza sanitaria anche il Trasporto Pubblico Locale piemontese si prepara a tornare alla situazione del periodo pre-pandemia.  

Da venerdì 1° aprile viene infatti ripristinato il pieno carico dei mezzi su gomma: l’Agenzia della Mobilità Piemontese conferma che gli utenti del TPL torneranno ad usufruire di autobus, tram e metropolitana nuovamente al 100% della capienza.

Il riassetto sarà completamente operativo sin dalle prime ore di venerdì 1° aprile su tutto il territorio regionale, mantenendo inalterati gli attuali orari per il servizio scolastico.

 

«Il mondo del trasporto pubblico locale guardava con aspettativa alla data del 1° aprile – sottolinea l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Marco Gabusi – per poter tornare ad un’offerta di servizio più soddisfacente per gli utenti. Chiaramente dovremo continuare a tenere alta la guardia perché i dati sanitari ci dicono che il Covid è ancora tra noi, per cui continueremo a utilizzare i mezzi indossando la mascherina, ma certamente questo è un importante passo in avanti verso la normalità».

 

Gli orari in vigore saranno comunicati dai singoli operatori di trasporto pubblico. L’Agenzia della Mobilità Piemontese raccomanda perciò agli utenti di prestare attenzione agli avvisi e agli aggiornamenti sui siti delle aziende di trasporto e attraverso i consueti canali di comunicazione. L’Agenzia ricorda, inoltre, che è sempre fondamentale “bippare” in salita sui mezzi per poter monitorare l’effettivo utilizzo e intervenire in caso di criticità.

Il bollettino Covid di mercoledì 30 marzo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.088 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19, pari al 10,5% di 29.408 tamponi eseguiti, di cui 25.187 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 1.051.143, così suddivisi su base provinciale: 90.580 Alessandria, 48.459 Asti, 40.250 Biella, 137.374 Cuneo, 79.304 Novara, 557.579 Torino, 37.334 Vercelli, 38.475 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 5.240 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 16.548 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 24 (+2 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 614 (+10 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 51.709

I tamponi diagnostici finora processati sono 16.505.129 (+ 29.408 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 13.189

Sono due, nessuno di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).

Il totale diventa 13.189 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.777 Alessandria, 788 Asti, 501 Biella, 1.599 Cuneo, 1.060 Novara, 6.297 Torino, 608 Vercelli, 424 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

985.607 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 985.607 (+2.405 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 84.005 Alessandria, 45.720 Asti, 38.303 Biella, 130.357 Cuneo, 75.661 Novara, 526.949 Torino, 35.085 Vercelli, 35.978 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.031 extraregione e 9.518 in fase di definizione.

Il Centro mobile del Moige contro il bullismo

22,3% degli studenti delle scuole superiori è stato vittima di bullismo da parte dei pari 

l’8,4% ha subito episodi di cyberbullismo.

877mila ragazzi e ragazze di nazionalità straniera nelle scuole senza procedure per il contrasto a episodi di discriminazione e bullismo

 Centro mobile del Moige in Piemonte per migliorare il sistema di prevenzione e contrasto alla violenza sui minori stranieri, perpetuata attraverso atti di bullismo e cyberbullismo su base etnica.

 

Oggi 30 marzo 2022, presso il Comune di Bioglio, arriverà il tour del Centro mobile di sostegno e supporto contro il bullismo del Moige con operatori esperti per incontrare ragazzi, docenti, genitori e operatori comunali. Il tour in Piemonte proseguirà domani 31 marzo a Pozzolo Formigaro.

Le tappe di Bioglio e Pozzolo Formigaro rientrano nel tour nazionale della campagna “MOBLITIamoci!”, promossa dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori con il contributo del Ministero dell’Interno e co-finanziato dall’Unione Europea per garantire una maggiore e migliore integrazione e pari opportunità per i minori di tutte le nazionalità.

Secondo i più recenti dati raccolti dalla Piattaforma Elisa (MIUR, 2021) in Italia il 22,3% degli studenti e studentesse delle scuole superiori è stato vittima di bullismo da parte dei pari e l’8,4% ha subito episodi di cyberbullismo. Rilevanti sono anche i dati emersi relativi alla matrice discriminatoria degli atti di prevaricazione: il 7% degli studenti riporta l’aver subito bullismo basato sul pregiudizio, ovvero prepotenze fondate sul proprio background etnico.

In questo contesto diventa fondamentale ideare nuove modalità di prevenzione e contrasto su quella particolare forma di violenza che possiamo definire come bullismo etnico, in cui le prepotenze sono agite nei confronti di bambini e ragazzi con background migratorio. Questa necessità diventa tanto più urgente se consideriamo i dati sulla presenza ormai strutturata di studenti stranieri nelle classi scolastiche che, secondo l’ultimo aggiornamento MIUR relativo all’anno scolastico 2019/20 evidenzia che  sono risultati iscritti nelle scuole del nostro paese 877mila ragazzi e ragazze di nazionalità straniera.

 

A seguito di un’approfondita analisi sul territorio nazionale, l’Associazione aveva riscontrato l’assenza di un quadro istituzionale chiaro e condiviso, volto a contrastare gli episodi di discriminazione e bullismo ai danni di minori stranieri, così come la mancanza di procedure e di standard operativi ai quali far riferimento, che consentano un accesso paritario alle misure di tutela.

 

MOBILItiamoci nasce con l’obiettivo di colmare questo gap, per una reale integrazione culturale e sociale che inizi già dall’infanzia, creando una società del domani più tollerante e rispettosa delle differenze. Il progetto prevede un percorso formativo mirato per gli operatori del settore, la creazione di una rete territoriale, la stesura di un vademecum di buone prassi e standard da rispettare e un monitoraggio attento e continuo del fenomeno e dei risultati raggiunti.

 

Si tratta di un progetto socialmente innovativo alla luce di quanto emerso dalla nostra analisi, assolutamente necessario. – Commenta Antonio Affinita, Direttore Generale del MOIGELa nostra società sta diventando sempre più multietnica e multiculturale, ed occorre valorizzare le differenze,  comprenderle, capire le diverse necessità che possono avere, e quali ostacoli si presentino sul percorso di integrazioni special modo  per i minori stranieri. MOBILItiamoci è ascolto e osservazione, ma anche azioni concrete in risposta alle esigenze dei minori, creando una rete locale e nazionale di persone che sappiano interfacciarsi con le criticità che affrontano i bambini stranieri nel nostro paese, ponendosi come un supporto, trovando la soluzione migliore e imparando a prevenire e contrastare episodi di discriminazione e bullismo”.