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Alla guida di uno scooter muore nello schianto contro un furgone

A seguito di un incidente sulla provinciale tra Cuneo e Mondovì, nello scontro tra un furgone e uno scooter è morto il conducente del motorino. L’uomo, 39 anni, era stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo in codice rosso, dove e’ successivamente deceduto.

Donna lancia vasi sui passanti

Una donna ha iniziato a lanciare vasi dal balcone sui passanti, in via Caduti per la libertà a Chivasso, nei giorni scorsi. Sono intervenuti i sanitari del 118, la Croce Rossa, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. La strada è stata momentaneamente chiusa al traffico. Poi i vigili del fuoco sono riusciti a entrare nell’appartamento e a fermare la donna che minacciava anche i vicini urlando.

Foto archivio

Il Piemonte ha sempre più sete Le azioni della regione per fronteggiare la crisi idrica

Richiesta dello stato di emergenza per l’intero territorio e dello stato di calamità per l’agricoltura, rilascio di acque dai bacini utilizzati per produrre energia idroelettrica a supporto dell’irrigazione delle colture e deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi: sono queste le principali misure che la Regione Piemonte sta mettendo in campo per fronteggiare la crisi idrica che sta colpendo l’Italia a causa del prolungarsi della siccità.

Le decisioni sono state assunte nel corso dell’insediamento del tavolo permanente voluto dal Presidente della Regione Alberto Cirio per monitorare e affrontare la situazione di emergenza e del quale fanno parte le organizzazioni agricole, i consorzi irrigui, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, le Autorità d’ambito del servizio idrico integrato e l’ANBI (Associazione nazionale Bonifiche Irrigazioni Miglioramenti Fondiari).

Il coordinamento dell’attività del tavolo, che rimane convocato fino al superamento della crisi, è stato affidato all’Assessore all’Ambiente.

Illustrando queste misure agli organi di informazione, il Presidente ha evidenziato che la crisi idrica causata dalla siccità sta facendo registrare in Piemonte livelli di gravità assoluta per gli agricoltori, che stanno già affrontando l’aumento dei costi dei concimi e della benzina agricola, il cui prezzo ha raggiunto ormai quello della benzina tradizionale. Per questo motivo, già nella giornata di ieri, è stato chiesto per il comparto lo stato di calamita naturale, che consente di agire in tutela degli agricoltori nel caso di danni, che già ci sono e che bisogna evitare si prolunghino.

È stata inoltre valutata la possibilità di agire, in accordo con i gestori degli invasi, per rilasciare un quinto delle acque contenute nei bacini idroelettrici, operazione che permetterebbe di garantire 15-20 giorni di respiro e salvare il raccolto e le produzioni agricole grazie all’aumento della portata dei fiumi e dei canali di irrigazione.

Altra misura sul tavolo la deroga al minimo deflusso vitale dei fiumi, procedura che compete alle Province e che consente di prelevare più acqua di quella prevista garantendo la quantità necessaria per mantenere l’equilibrio stesso del fiume e la vita degli organismi che ne popolano le acque.

Con Lombardia e Canton Ticino si sta valutando, inoltre, l’eventualità di provvedere ad un maggior rilascio di acqua anche dai laghi.

Il Presidente ha fatto il punto anche sulla carenza in alcune zone dell’acqua utilizzata per l’uso domestico. Al momento in Piemonte sono 170 i Comuni con ordinanze adottate o in corso di adozione sull’uso consapevole dell’acqua potabile e di limitazione o divieto di usi impropri. Nel Novarese 10 Comuni hanno anche dovuto ricorrere all’interruzione notturna della fornitura.

Nel dettaglio, in provincia di Torino sono 80 i Comuni che hanno emanato o stanno per emanare ordinanze e in 3 è stato necessario intervenire con autobotti per rifornire di notte le cisterne. In provincia di Cuneo ci sono 10 Comuni con ordinanza emanata o in via di emanazione e in 5 si è già intervenuti con autobotti. A Biella e Vercelli 9 Comuni con ordinanze emanata o in via di emanazione e 12 interventi con autobotte. Ad Alessandria 30 Comuni con ordinanza emanata o in via di emanazione e un intervento con autobotte. A Novara e VCO 40 ordinanze emanate o in via di emanazione, 10 interruzioni notturne e mille interventi con autobotti. Ad Asti invece la situazione risulta meno critica grazie al prelievo del 100% dell’acqua da faglia profonda.

Si tratta di una crisi idrica peggiore di quella del 2003, tanto che il Po ha una portata d’acqua inferiore del 72% di quella naturale. La criticità riguarda l’acqua di sorgente, perché non c’è neve sulle montagne.

Razionare l’acqua anche di giorno non è una misura attualmente sul tavolo, ha spiegato il Presidente, ma è importante che tutti prendiamo consapevolezza della complessità della situazione mettendo in campo un comportamento saggio e virtuoso sul nostro modo di usare l’acqua, un bene prezioso che non dobbiamo dare per scontato.

L’Assessore regionale all’Ambiente, che coordinerà tutte le iniziative correlate alla carenza idrica, ha affermato che verranno messe in campo tutte le iniziative possibili per contrastare la crisi e salvare il comparto agricolo in un momento particolarmente delicato per le coltivazioni. Gli effetti dei cambiamenti climatici, ha aggiunto, inducono a considerare questa situazione come un problema con il quale ci si dovrà purtroppo confrontare e quindi diventa sempre più necessaria un’azione strutturata e non “di rincorsa” sfruttando al meglio i fondi europei in arrivo.

Come sottolineato dall’Assessore regionale alla Protezione civile, il Piemonte si trova in una situazione di siccità particolarmente pesante e come Regione stiamo mettendo in campo tutte le misure di nostra competenza. La Protezione civile, in particolare, è pronta per tutti gli interventi che saranno necessari, dalla fornitura di autobotti per i luoghi dove l’acqua è più scarsa all’assistenza alla popolazione per le necessità che si stanno manifestando. Nell’Alessandrino è già stato attivato un servizio di emergenza con rifornimenti tramite le autocisterne della Protezione civile per alcuni Comuni e nelle altre province siamo pronti ad intervenire in base alle esigenze che ci verranno segnalate.

L’Assessore regionale all’Agricoltura ha dichiarato che è stato importante incontrare tutte le parti coinvolte in questa grave emergenza del Piemonte per condividere soluzioni immediate e definire i progetti futuri per contrastare le emergenze idriche.

 

 

Infermieri, Nursind scrive alle Asl: “Come avete speso i soldi?”

 

Vogliamo sapere come avete speso i soldi.

Nursind Piemonte scrive alla regione e alle aziende e chiede conto su come siano state impegnate le risorse economiche previste dal DL 34/2020, convertito in Legge 77/2020 ( oltre 80 milioni di euro ) con specifiche finalità, destinate dalla stato alla regione Piemonte e da questa ripartite alle aziende.

Risorse, come si evince dalla missiva inviata, totalmente destinate all’assunzione di personale, in particolare infermieristico che tra l’altro sono a disposizione della Regione anche per gli anni successivi.

Pretendiamo di sapere come tali risorse sono state utilizzate e anche come si intendono impegnare per i prossimi anni. Crediamo sia un atto dovuto spiegare questo a lavoratori e cittadini conclude Francesco Coppolella, Segretario Regionale del NurSind.

Riteniamo che risorse arrivate per precise finalità che incideranno anche sulla nostra sanità futura non debbano essere utilizzate per pareggiare i conti e che dovrebbero essere oggetto di verifica degli organi competenti.

In allegato, nota inviata alla regione e alle aziende.

Un giardino per Massimo “Bubi” Ottolenghi

INTITOLAZIONE PER IL PARTIGIANO 

Si è tenuta ieri la cerimonia per l’intitolazione a Massimo “Bubi” Ottolenghi del giardino situato fra i corsi Sicilia e Monterotondo, all’interno del quartiere Pilonetto (Circoscrizione 8). Alla cerimonia erano presenti: la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo; la vicepresidente del Senato Anna Rossomando; il presidente della Circoscrizione 8 Massimiliano Miano; la figlia Lauretta e gli altri familiari di Ottolenghi; il collega di studio legale Alessandro Re.

“La scelta di questo giardino è stata attenta ed accurata – ha esordito Miano nel suo saluto – per dare il giusto risalto alla figura di Massimo Ottolenghi che per il Borgo Pilonetto è stato punto di riferimento di valore indiscutibile: come uomo di legge, come intellettuale e scrittore, come Resistente”.

Nel suo intervento, Grippo ha definito Ottolenghi “memorabile figura di riferimento della nostra città, uomo libero e ribelle che trasmetteva ai più giovani valori e strumenti per diventare cittadini consapevoli e chiedeva in cambio la disponibilità a difendere la costituzione e i suoi principi fondamentali: libertà, giustizia, democrazia”. Per la presidente del Consiglio comunale Ottolenghi è stato un democratico in servizio permanente effettivo da ricordare con una delle sue affermazioni più note: “La libertà è un bene che non si conquista una volta sola, ma che va conquistato ogni giorno. La Libertà è un bene che va difeso”.

Commosso, infine, il ricordo della figlia Lauretta che, nel ripercorrere la vita e le azioni del padre, ebreo della Diaspora, italiano legato al territorio, alle origini monferrine, alla sua città, al Borgo Pilonetto, ha tracciato un affresco della storia e delle trasformazioni che hanno attraversato la Torino negli anni bui del Fascismo, in quelli della speranza per la Costituzione “risultato della Resistenza e strumento per rendere migliore il Paese, negli anni dell’impegno professionale e civile, in quelli della maturità da scrittore, circondato dall’affetto della famiglia.

Massimo Ottolenghi (Torino, 20.6.1915 – 18.1.2016) Dopo la laurea in legge, partecipa alla lotta di Liberazione sulle montagne piemontesi aderendo, insieme ad Alessandro Galante Garrone, Ada Gobetti, Giorgio Agosti, al Partito d’Azione, con il nome di battaglia di “Bubi”. Preferì non usare le armi, ritagliandosi invece un ruolo importante nel mantenere i contatti fra comandi militari, formazioni partigiane e istituzioni locali, sia nelle Valli di Lanzo, sia fra le Valli e Torino, e si adoperò efficacemente, non senza correre gravi rischi personali, per proteggere combattenti, sfollati, ebrei e popolazione civile da arresti, rastrellamenti e rappresaglie. Con il Dopoguerra arriva l’impegno professionale, prima come magistrato, successivamente come avvocato civilista, mentre il terzo tempo della sua vita lo vede impegnato nella scrittura, con la pubblicazione di numerosi libri.

Accoltellati nelle vie dello shopping: aggressori in fuga

Accoltellamento oggi, dopo un litigio, per motivi non ancora noti, tra due gruppi di stranieri in pieno centro ad Asti. Alcune  persone sono rimaste ferite con arma da taglio. I soccorritori del 118  hanno trasportato i feriti all’ospedale, gli aggressori si sono dati alla fuga. Sul posto sono giunti i carabinieri, momenti di paura tra i passanti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Nuovo volo da Torino Airport per Zara

Parte oggi il nuovo volo da Torino Airport per Zara, in Croazia, operato da Ryanair. Si tratta dell’ultimo della serie di novità che la compagnia aerea low cost ha avviato nella stagione estiva 2022 dalla base di Torino.

Il nuovo collegamento, operato con due frequenze settimanali (lunedì e venerdì) e disponibile a prezzi molto accessibili, consente al territorio piemontese di essere collegato a una città mai servite prima d’ora direttamente, aumentandone dunque la connettività. Zara è una delle principali città croate, ricca di cultura e situata sulla costa dalmata, dando anche accesso alle principali mete turistiche balneari del paese.

Il nuovo volo per Zara amplia così il network di destinazioni raggiungibili da Torino: nella stagione estiva 2022 sono complessivamente 62 le mete collegate da e per Torino, di cui 47 internazionali, con un’offerta di tariffe molto basse per un ampio ventaglio di destinazioni. Mai prima d’ora la proposta di nuovi voli da Torino era stata disponibile a prezzi così convenienti.

Tra le novità assolute che hanno preso il via dallo scalo di Torino con la stagione Summer 2022 si ricordano:

– Agadir, in Marocco, destinazione molto amata dai golfisti; Billund, in Danimarca, dove sono nati i famosi mattoncini Lego e dove si trova il parco a tema ad essi dedicato più vecchio d’Europa; Breslavia, in Polonia; Praga, in Repubblica Ceca, molto nota per la sua ampia offerta culturale e architettonica che spazia dal rinomato Castello al Ponte Carlo, passando per il quartiere ebraico e la Torre dell’Orologio Astronomico;

– Atene e, dal prossimo 4 luglio, Santorini, in Grecia, servite da Volotea;

– Cluj-Napoca, in Romania, e Skopje, capitale della Macedonia del Nord, servite da Wizz Air.

Le novità nel network estivo di Torino Airport si completano con le destinazioni che avevano già preso il via dalla Winter 2021/2022: Budapest, Copenhagen, Dublino, Edimburgo, Cracovia, Lanzarote, Madrid, Malaga, Marrakech, Parigi Beauvais, Siviglia e Tel Aviv servite da Ryanair; Parigi Orly, servita da Vueling; Londra Gatwick servita da easyJet.

La mappa dei voli dell’Aeroporto di Torino è in continua espansione: per la stagione invernale 2022/2023 sono già stati annunciati e aperti alle vendite 3 nuovi collegamenti internazionali operati da Ryanair: Stoccolma, in Svezia; Manchester, in Gran Bretagna e Vilnius, in Lituania.

Auto pirata investe motociclista

 Verso le ore 13.00 di oggi 17 giugno 2022, un motociclo che percorreva Corso Peschiera  in direzione centro città, giunto all’incrocio con  Corso Trapani, è stato urtato da un veicolo  di colore scuro che a seguito dell’impatto si è allontanato dal luogo dell’incidente.

Il motociclista è stato trasportato in ambulanza in parte al C.T.O.

Sul posto sono intervenuti gli agenti del Comando Territoriale III della Polizia Locale che sono alla ricerca di testimoni in grado di fornire informazioni utili all’individuazione del  responsabile del sinistro.

Chiunque fosse in grado di fornire elementi utili può contattare l’ufficio del Comando Territoriale III  telefonando al numero telefonico 011.011.37216 oppure scrivendo all’indirizzo  e.mail pmstc3@comune.torino.it

Arriva l’estate: chiude via Traves, il centro di Emergenza Freddo per i senza tetto. La Città ha bisogno di una struttura permanente

Bisogna far fronte alle difficoltà dei senza fissa dimora. Il problema è destinato ad aggravarsi. La politica torinese sarà all’altezza?

Negli ultimi mesi i giornali e le televisioni hanno dedicato ampio spazio ad un problema sociale sempre più attuale, non solo a Torino, quello dei senza fissa dimora. Una questione che in questa fase storica si lega alle nuove povertà, altro dramma di ampie proporzioni. Abbiamo letto di “clochard”, come si diceva una volta, morti all’addiaccio. Al tempo stesso le cronache fanno spesso riferimento al “decoro urbano”: vi ricordate le lamentele dei lettori per i senzatetto accampati in piazza San Carlo? Un aspetto comunque da non sottovalutare, per una città turistica e dalle tradizioni solidali come Torino, non certo solo per  il “fastidio” dei turisti ma soprattutto per la dignità calpestata dei senza dimora. A Torino un tetto per l’inverno ai bisognosi, c’è. Si trova in via Traves, fa parte di “Emergenza Freddo”, progetto istituzionale che cerca di dare un riparo a chi non ce l’ha, nei mesi più freddi dell’anno. “La struttura solitamente viene chiusa verso fine aprile. Quest’anno chiuderà probabilmente il 22 giugno”, ci spiega Marco Pichetto responsabile dei siti emergenziali della Croce Rossa di Torino. Il centro ospita oltre cento persone in container che, visto il caldo di questi giorni, non sono certamente abitabili. “Via Traves è dedicato all’accoglienza a bassa soglia (persone in difficoltà e senza documenti) del Comune di Torino. Quest’anno si è prorogato anche perché si è visto un aumento degli ospiti. Dello stesso progetto faceva parte anche il dormitorio davanti al Duomo, aperto tra febbraio e marzo”, aggiunge Pichetto. E una volta usciti, i senza fissa dimora dove vanno? “Due uffici hanno già in corso i colloqui con gli ospiti, per capire le loro esigenze. Saranno affidati a strutture attrezzate”, dice l’esponente della Croce Rossa.
Ma non sarebbe opportuno rendere permanente questa realtà? “Esiste un progetto in proposito, prevede la realizzazione di casette, senza container,  per garantire una migliore vivibilità. Confidiamo che venga presto realizzato”, conclude Pichetto. Facciamo nostro questo auspicio e speriamo che, una volta tanto, la solita burocrazia immobile non si metta di mezzo. Chissà se anche la politica torinese sarà all’altezza.  Una città degna di essere definita civile deve avere mezzi e sensibilità per provvedere alle emergenze. E questa è un’emergenza purtroppo destinata ad aggravarsi.
CB

Incendio al campus universitario, 200 studenti evacuati

Sono intervenuti i vigili del fuoco nella notte al ‘CamPlus Torino Regio Parco’ di via Perugia a Torino, dove ieri si è sviluppato incendio dopo le 22, secondo una prima ricostruzione, nell’impianto di areazione. Sono stati evacuati circa duecento studenti che sono stati fatti rientrare nelle e residenza universitaria dopo le 2.30, quando le fiamme alle apparecchiature elettriche erano state spente.