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Clima: Torino a impatto zero, nel 2030 tra le 100 città

La Città di Torino rientra ufficialmente fra le 100 città europee che si impegneranno a diminuire le emissioni entro il 2030, diventando anche una “Mission City”, ovvero un hub di sperimentazione e innovazione in ambito climatico, esempio virtuoso per tutte le altre città europee.

“È stata premiata la capacità di Torino di avanzare proposte di valore e di grande qualità. Appena insediati ci siamo messi subito al lavoro per non farci sfuggire l’opportunità di poter avere risorse disponibili sull’ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. È una grande sfida quella della sostenibilità ambientale e le Città ricoprono un importante ruolo per costruire comunità più green. Questo riconoscimento è motivo di grande orgoglio per Torino e per i tutti i torinesi” ha dichiarato il sindaco Stefano Lo Russo.

“Siamo davvero felici di aver ottenuto questo risultato – ha dichiarato Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione ecologica e digitale e alle Politiche per l’ambiente – Appena insediati abbiamo scelto di candidarci alla call europea, sapendo che sarebbe stata per tutta la Città un obiettivo alto e sfidante. La selezione è frutto della capacità di fare rete e sistema fra differenti attori e pone la Città tutta di fronte a una delle sfide più grandi e importanti per il prossimo decennio. Oggi abbiamo strumenti in più per scrivere il futuro di Torino”.

La Commissione Europea ha seguito una procedura molto rigorosa per selezionare le 100 città climaticamente neutre entro il 2030 e il risultato è una lista molto forte e diversificata di città e Paesi Europei coinvolti.

La Città di Torino insieme alle altre 99 città europee sarà sostenuta e guidata in questa sfida dal Mission Board for climate-neutral and smart cities della Commissione Europea, attraverso un processo multilivello e co-creativo che sarà formalizzato in un Climate City Contract, adattato ad ogni città. La Mission Board è pienamente ancorata alla strategia europea del Green Deal per rendere l’Europa climaticamente neutrale entro il 2050.

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato, in occasione dell’annuncio di oggi, che la transizione verde si sta facendo strada in tutta Europa e che c’è bisogno di pionieri che si prefiggono obiettivi ancora più alti. “Queste città ci stanno mostrando la strada per un futuro più sano. Li sosterremo in questo. Iniziamo il lavoro oggi”.

Le Mission Cities riceveranno 360 milioni di euro di finanziamento Horizon Europe per il periodo 2022-2023 per avviare i percorsi di innovazione verso la neutralità climatica. Le azioni riguarderanno la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e la pianificazione urbana verde.

A livello locale, la Città sta già iniziando il dialogo con le principali istituzioni e coi partner strategici del territorio per portare avanti in maniera congiunta le azioni che potranno permettere di raggiungere l’ambizioso traguardo della neutralità climatica.

La candidatura alla call europea, presentata a gennaio 2022, prevedeva la compilazione di un questionario di descrizione della situazione della Città a livello di emissione di gas serra e le misure adottate per contrastarle in campo energetico, nei rifiuti, nel trasporto e in ambito smart city.

La candidatura è stata un lavoro di territorio partito da iniziative in corso, come la collaborazione con l’Energy Center del Politecnico di Torino. Il lavoro si svilupperà coinvolgendo il Politecnico, l’Università di Torino, la ESCP Business School e i numerosi attori dell’ecosistema locale presenti sulle due piattaforme di Torino City Lab e Torino Social Impact.

Covid Piemonte: situazione epidemiologica di domenica 8 maggio

Domenica 8 maggio

Situazione epidemiologica

Positivi: 1.745 (di cui 1.519 a test antigenico)
Positivi/tamponi: 10,9%
Tamponi: 16.058 (di cui 14.504 test antigenici)
Ricoveri ordinari: 659 (-6 rispetto a ieri)
Ricoveri Terapia Intensiva: 19 (+0 rispetto a ieri)
Decessi: 3

Eurovision in sicurezza: musica e legalità insieme ai giovani

Il più importante appuntamento musicale internazionale quest’anno si terrà a Torino dal 10 al 14 maggio con la partecipazione di artisti da oltre 40 Paesi. Un’occasione in cui, attraverso il linguaggio universale della musica, si potranno avvicinare i tantissimi giovani presenti, per sensibilizzarli su alcuni temi di grande attualità.

Il Dipartimento della pubblica sicurezza, con la collaborazione della Rai, sarà presente infatti fino al 14 maggio nel Village allestito al parco del Valentino con uno stand dell’Oscad, l’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori e il truck multimediale della campagna itinerante della Polizia di Stato “Una vita da social”, portata avanti attraverso la specialità della Polizia postale.

L’intento è quello di lanciare insieme ai tanti artisti presenti dei messaggi per combattere la sottocultura dell’odio basato sulla diversità di ogni genere.

L’Oscad organismo della Direzione centrale della Polizia criminale composto da poliziotti e carabinieri si occupa, da oltre dieci anni, di diffondere una cultura del rispetto del prossimo e di combattere le forme di discriminazione etnico/razziale, per orientamento sessuale e identità di genere, contro le persone con disabilità, e per credo religioso raccogliendo dati e organizzando incontri con scuole, organizzazioni e società civile per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi che gli sono propri.

La Polizia postale e delle comunicazioni è impegnata oltre che nel contrasto di ogni forma di reato commesso attraverso Web e social network, anche nelle campagne di prevenzione rivolte a giovani, genitori ed insegnanti, con la consapevolezza che un utente della Rete, cosciente dei pericoli e delle realtà che si manifestano nel mondo virtuale, sarà un utente rispettoso delle regole e del prossimo.

A Torino, con workshop ed incontri con gli specialisti, la Polizia postale affronterà il tema del cyberbullismo, una forma di odio molto diffusa tra i ragazzi e gli adolescenti che utilizzano le varie piattaforme social per aggredire amici, conoscenti od estranei, in ogni forma possibile.

Seguiteci nei prossimi giorni su questa pagina web e sui canali social Facebook, Instagram, Twitter e Youtube Polizia di Stato dove divulgheremo con il linguaggio dei giovani i valori di tolleranza, uguaglianza e rispetto del prossimo.

Mascherina e coltello per rapinare: arrestati

Il personale del Commissariato di P.S. “Barriera Nizza” e della Squadra Mobile, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha eseguito due misure cautelari custodiali nei confronti di altrettanti cittadini italiani, gravemente indiziati di avere commesso delitti di rapina e furto aggravato in concorso.

L’attività di indagine, condotta anche attraverso una approfondita analisi dei profili social dei sospettati nonché dei sistemi di videosorveglianza presenti negli esercizi commerciali colpiti, è iniziata a partire da febbraio 2022, a seguito di una rapina aggravata commessa ai danni di una farmacia ubicata in via Nizza, e ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei due soggetti.

Undici le rapine aggravate di cui, secondo l’ipotesi d’accusa, si sarebbero resi responsabili, a vario titolo, i due indagati, di cui cinque ai danni di altrettante farmacie del territorio torinese e della prima cintura del capoluogo.

Collaudato il modus operandi utilizzato dai due uomini: approfittando delle mascherine indossate per la pandemia in atto, costringevano le malcapitate dipendenti degli esercizi colpiti a consegnare l’incasso, sotto la minaccia di un coltello di notevoli dimensioni.

Per la pioggia battente auto sbanda contro il guard rail: conducente in ospedale

Incidente stradale sulla sopraelevata di Moncalieri, verso Torino, in zona San Paolo.

Probabilmente per la pioggia battente un automobilista ha sbandato ed è andato a sbattere  contro il guard rail.

La vettura è andata quasi distrutta, ma non sono stati coinvolti altri veicoli.

L’uomo alla guida è stato portato dal 118 all’ospedale di Moncalieri in codice verde.

Il mondo della musica dal vivo e della cultura fa rete per riqualificare la città

“IL MIO LAVORO È UN GIOCO, UN GIOCO MOLTO SERIO”

In occasione di Eurovision Song Contest, le rappresentanze di live club, circoli, festival, operatori del settore della musica dal vivo e del mondo della cultura del territorio si sono incontrati al Media Centre Casa Italia, per dare il via a un confronto e una co-progettazione condivisa sul territorio

Il mondo della musica dal vivo e della cultura a Torino fa rete, con l’obiettivo di diventare motore di riqualificazione e rigenerazione sociale e culturale. In vista di Eurovision Song Contest, nasce un dialogo aperto e condiviso con le istituzioni con la partecipazione dell’Assessora alla Cultura della Citta di Torino Rosanna Purchia insieme a Guido Cerrato di Camera di commercio di Torino con live club, circoli, imprese, cooperative, associazioni e festival del territorio che, attraverso la propria attività quotidiana, contribuiscono 365 giorni l’anno a rendere vivo il territorio.

Eurovision Song Contest mette infatti al centro del dibattito il settore della musica dal vivo e lo show business per l’internazionalità e l’attrattività turistica e la vivacità del nostro territorio. Un‘occasione unica, per attivare un nuovo percorso di riflessione e rinnovamento del settore, a partire dalle indagini emerse: si valuta che solo sulla città  di Torino in seguito alla pandemia si sia verificata una diminuzione dei concerti live del 40% rispetto ai numeri pre pandemia.

Fra i soggetti abilitati che realizzano studi in ambito culturale per consegnarli alle istituzioni, la Camera di commercio di Torino che ha presentato in occasione dell’incontro al Media Centre Casa Italia, un’analisi del settore musicale a Torino e in Piemonte sulla base delle realtà registrate al Registro Imprese camerale: a fine 2021 in Piemonte risultano registrate 1.298 imprese afferenti al settore musicale (il 6,6% del dato nazionale), di cui 715 (il 55%) tra Torino e provincia. Si tratta di un tessuto imprenditoriale particolarmente eterogeneo dove convergono le attività musicali in senso stretto, come la fabbricazione e il commercio degli strumenti o la registrazione sonora, e altre attività più generali, come la gestione della biglietteria degli eventi o la gestione dei teatri e delle sale da concerto.

Appare sempre più necessario ridurre le distanze tra istituzioni ed enti privati per decidere di considerare finalmente il valore aggiunto della cultura pari a quello economico, ed identificare l’impresa culturale quale modello dell’industria del futuro e come possibile volano di attrazione turistica della città.

L’obiettivo è quindi quello di costituire una piattaforma di confronto e di co-progettazione condivisa per confrontare esperienze, criticità, ma anche opportunità fra gli operatori del settore, che può nascere solamente da una visione condivisa, per ripartire proprio dai luoghi della cultura e dalla progettazione culturale, non solo come presidio sociale, ma anche e soprattutto come indotto economico e strumento di inserimento lavorativo in ambito culturale.

Con la citazione dell’artista surrealista Maurits CornelisEscher Il mio lavoro è un gioco, un gioco molto serio”,si vuole rappresentare la complessità e il valore artistico di un settore, quello della musica dal vivo e della cultura, che sale e scende scale da molti anni, senza mai trovare le chiavi di casa.

Sovrapposizioni e sedimenti normativi, dal locale al nazionale, sono l’eredità di decenni che portano infatti il settore alla dispersione di un potenziale che potrebbe essere invece il motore di modelli di riqualificazione e di rigenerazione sociale e culturale.

Oltre due anni di pandemia hanno contribuito a far riaffiorare le criticità già in essere da tempo immemore, ma soprattutto a far emergere uno scollamento, quello tra la cultura definita “istituzionale” e quella che gli operatori del settore amano invece definire “cultura diffusa”. Questa immensa crisi ha quindi generato danni non indifferenti al settore, ma ha anche contribuito ad un chiaro percorso di riflessione, identificazione e riavvicinamento ai temi del futuro e ad una grande solidarietà tra operatori e operatrici culturali, che si è trasformata in reti.

Da queste reti si intende ripartire, con un’operazione di visione che parte dalla grande consapevolezza che ci sia molto lavoro da fare e che richiede un’ampia dimensione di ascolto da parte delle Istituzioni. Deve svilupparsi un elemento prospettico di supporto alle competenze e di advocacy pubblico/privata per le nuove esperienze che esplorano l’innovazione e il futuro della produzione e diffusione culturale. La ricerca e la sperimentazione, in tal senso, sono motore per un orizzonte di prossimità sociale e impresa culturale.

Dare centralità a queste istanze è la chiave di volta per riportare linfa alla cultura e alla società del futuro.

Guido Cerrato, Camera di commercio di Torino ha commentato a margine dell’incontro: “A fine 2021 in Piemonte risultano registrate 1.298 imprese afferenti al settore musicale (il 6,6% del dato nazionale), di cui 715 (il 55%) tra Torino e provincia. Tuttavia, al di là di questi dati, quello che importa di più è il tema delle opportunità e delle potenzialità di questo settore, a partire dall’occasione che crea la tecnologia che sta aprendo nuovi mercati, ma anche la creazione di nuovi mestieri e nuove imprese, fino ad ora operanti in altri settori”.

Daniele Citriniti, La Musica Che Gira /Io sono la musica che ascolto dichiara: Dai dati emersi dalla ricerca “Io Sono La Musica Che Ascolto” che fa riferimento al periodo 2018/2019 e quindi pre-pandemia (report: https://www.iosonolamusicacheascolto.it/report/) il numerodi artisti e di esibizioni vedeva già a quei tempi una diminuzione dei luoghi, degli spazi, degli eventi culturali, oltrechè dei festival di musica dal vivo, con una presenza quasi inesistente di concerti nello spazio pubblico. Con il contraccolpo del periodo post-pandemico, secondo i dati i 200 circa spazi ed eventi dedicati alla musica dal vivo tracciati nel biennio 2018/2019 si sono ridotti al 2022 del 40% e solo 6 sono state le nuove aperture”

Salvatore Perri, Italian Music Festivals in occasione dell’incontro afferma: “Come realtà del territorio ci occupiamo di un festival unico ed originale, Apolide Festival, che prende forma in un luogo speciale tra i boschi nel cuore del Canavese. Il nostro lavoro, e quello di tutta la rete di Italian Music Festivals però non consiste solo nel proprorre programmazioni e concerti, ma soprattutto nella capacità di costruire comunità attive e partecipate, ma anche di promuovere un territorio, in grado quindi di produrre ricadute, di far girare economia e lavoro. Non vogliamo quindi costituire un ostacolo in termini di permessistica, ma anzi vogliamo costituire un aiuto per scoprire anche nuove realtà del settore”.

Alessandro Roggero, MuV – Consorzio Musica dal Vivo commenta: “Durante la pandemia abbiamo costituto il Consorzio Musica dal Vivo, un nuovo strumento per costruire una rete che potesse essere solida e che unisse tante anime a Torino, anche al fine di accelerare per essere riconosciuti giuridicamente. Uno strumento di relazione verso l’esterno, quindi, che unisce i live club della città, con un approccio propositivo. Circa l’80% degli artisti che ruoteranno nell’ambito dell’Eurovillage sono passati dai nostri palchi. Miriamo quindi a porci come un mezzo di coprogettazione delle politiche future della città, o per lo meno a costituire uno strumento che possa essere l’inizio di questo percorso”

Luca Bosonetto, di ARCI Torino afferma: “Anche Arci Torino è cambiata in pandemia, se pre-pandemia contavamo 140 associati adesso ne abbiamo 180, 60 di queste associazioni si occupano di attività nel settore della musica. Il numero dei presidi musicali è riuscito a non diminuire. Esistiamo in tutte le circoscrizioni e sappiamo fare rete: la prossimità è un valore che ARCI Torino potrebbe mettere a disposizione, insieme a una seconda ricchezza, quella della diversità delle sue realtà. Siamo a disposizione della Città, a partire dalla nostra visione, non proprietaria, democratica, ma che produce economie confrontabili a quelle delle imprese, mettendo quindi a valore questa prossimità in vista di un possibile tavolo di progettazione”

Arianna Bargiglione, Rete DOC – DOC Servizi – Filiale di Torino dichiara: “Il claim di questo incontro rappresenta l’anima della nostra cooperativa, ci occupiamo infatti tutti i giorni degli operatori sia in ambito spettacolo, che in ambito culturale. Durante la pandemia, abbiamo perso circa il 75% del fatturato generale del settore. Inoltre, circa un quinto dei tecnici dello spettacolo ha deciso di cambiare lavoro, dopo il periodo pandemico. Ci troviamo quindi in un periodo in cui la Città di Torino sta riesplodendo di eventi e noi non abbiamo più gli stessi lavoratori. Quello che dobbiamo fare è quindi diffondere la cultura del lavoro e cercare anche di diffondere maggio ottimismo e cercare di infondere più ottimismo per il settore

CRI: Piemonte primo in Italia per numero di volontari

8 MAGGIO: la Giornata Mondiale della Croce Rossa e l’impegno per l’Ucraina

Il Comitato Regionale della Croce Rossa in Piemonte – che può contare su 94 comitati e più di 170 comuni coinvolti – si conferma il più grande d’Italia per numero di volontari: dei 156.000 volontari italiani più di 23.000 sono operativi in Piemonte (dati al 31 dicembre 2021) e su 1.000 abitanti piemontesi circa 11 sono volontari organizzati CRI: un vero record. Ciò conferma una spiccata propensione degli abitanti del Piemonte a impegnarsi in azioni pratiche di volontariato, che per CRI si traducono in più di 180.000 giornate di volontariato, e fa sperare che il numero possa continuare a crescere in linea con il trend positivo 2020/2021 che ha visto un incremento del 5,3%. “Il Volontariato è una parte essenziale delle nostre Comunità, attraverso di esso si possono realizzare attività di interesse generale ed erogare servizi importanti, come quello cruciale del trasporto e soccorso sanitario. La possibilità di avere ogni giorno nuove persone che scelgono di unirsi a noi in questa sfida umanitaria ci spinge a fare sempre di più ed a farlo sempre meglio” commenta, a questo riguardo, Vittorio Ferrero, presidente del Comitato Regionale del Piemonte.

Le sedi della Croce Rossa piemontese garantiscono ogni giorno servizi essenziali, soprattutto per le tante vallate montane della regione e i piccoli centri. Dal trasporto sanitario verso le strutture ospedaliere, all’emergenza 118, migliaia di volontari e operatori sono impegnati ogni giorno per garantire salute e dignità ai cittadini piemontesi. Significativa anche l’assistenza fornita con continuità ad oltre 6.000 famiglie indigenti della regione e oltre 50.000 servizi l’anno di supporto alle persone, attraverso la consegna di spese e farmaci, i centri anti-violenza, gli sportelli e gli ambulatori sociali e le attività rivolte alle persone senza dimora.

L’attuale situazione internazionale fa sì che l’attività dei volontari sia oggi in particolar modo focalizzata sull’emergenza ucraina. Sono, infatti, almeno 18 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria. Mancano acqua, cibo, elettricità ed è sempre più difficoltoso l’accesso ai farmaci essenziali e alle cure mediche e, a queste necessità, Croce Rossa sta dando risposta senza sosta attraverso i propri volontari e le proprie volontarie.

Ogni settimana partono dall’Italia due convogli carichi di medicinali, generi alimentari, vestiti, coperte e letti da campeggio e kit di primo soccorso, che vengono consegnati alla consorella ucraina a Chernivtsi per poi essere distribuiti alle persone. Anche il Piemonte è parte attiva: ad esempio con la missione Leopoli 2, a marzo sono stati portati presso il Centro Fenoglio di Settimo Torinese (TO) 40 profughi ucraini disabili di cui 27 sono ancora ospitati in struttura. L’assistenza agli ospiti è stata garantita anche grazie al coordinamento con la Regione Piemonte. Nel solo mese di marzo sono stati attivati 153 volontari per un totale di 2600 ore di servizio in 333 turni.

In Piemonte, rispetto all’emergenza ucraina si segnalano anche numerose attività svolte dai Comitati Territoriali per supportare le persone arrivate sul territorio italiano, le famiglie ospitanti e le istituzioni. Oltre ai numerosi trasferimenti di profughi coordinati dalla Regione Piemonte, tra tutte sono significativi gli esempi della Croce Rossa di Susa che, all’interno del suo “Polo Logistico Valle di Susa” di Bussoleno (TO) offre ospitalità a più di 40 rifugiati ogni giorno, anche grazie al supporto di tanti volontari provenienti da tutta la regione che realizzano, assieme al personale di Susa, attività logistiche, di preparazione dei pasti, attività sociali e di ludoteca per i tanti piccoli ospiti. Sempre sul tema del supporto ai tanti bambini e bambine arrivati in Italia, la Croce Rossa di Novara organizza ogni weekend laboratori creativi, attività di svago ed educativi con oltre 130 minori (di età inferiore ai 10 anni) accolti sul territorio novarese, grazie ad una squadra di più di 20 giovani della Croce Rossa preparati appositamente per portare un po’ di gioia e spensieratezza.

La crisi scaturita dal conflitto in Ucraina dimostra l’attualità e la necessità del mandato umanitario della Croce Rossa. In Piemonte ci siamo attivati fin da subito, in attività locali e regionali. Una risposta qualificata che si aggiunge alle tante attività locali e all’intensità delle attività connesse alla pandemia da Covid19 degli ultimi due anni. In questa giornata che per noi della Croce Rossa è così speciale deve andare un plauso a tutti i nostri Volontari e Operatori. il cui lavoro è davvero encomiabile e svoglio con abnegazione” dichiara Vittorio Ferrero.

Al di là della difficile contingenza internazionale CRI Piemonte è oggi impegnata in molteplici attività, anche grazie al Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana e al Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana, da sempre al fianco di tanti partner: Protezione Civile, Regione, Comuni e altri.

Attenzione e rispetto sono il denominatore comune di azioni che non hanno razza, genere o colore ma in tutto il mondo si ispirano a 7 Principi Fondamentali: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontariato, unità e universalità.

L’8 Maggio ricorre la Giornata Mondiale della Croce Rossa e, per l’occasione, anche quest’anno l’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni Italiani) ha invitato i comuni italiani a illuminare di rosso i propri monumenti. Un’iniziativa simbolica alla quale il Piemonte ha risposto con entusiasmo con decine di monumenti, come municipi, castelli, i ponti storici sul Po a Torino, la cupola del Duomo di Novara o il Sacro Monte di Oropa che si tingeranno di rosso.

Ma l’8 maggio è anche la data che CRI simbolicamente dedica a tutte le volontarie e a tutti i volontari nella convinzione che l’umanità, vive di tempo donato e di piccole azioni quotidiane che si danno quasi sempre per scontate, eppure incredibilmente importanti per tutti i rapporti umani. Un gesto, anche il più semplice, connette in modo estremamente intimo chi la riceve, a chi lo dà generando cooperazione e interazione. Un attimo, per ridare dignità a chi è in difficoltà.

 

Per donare per l’Ucraina https://dona.cri.it/emergenzaucraina/~mia-donazione

Per diventare volontario https://gaia.cri.it/registrati/aspirante/

Soffriva di cuore. Si sente male e muore dirigente comunale

È morto a soli a 54 anni, Stefano Bongiovanni, dal 2018 responsabile dell’Ufficio di Stato Civile e delle Politiche Giovanili del Comune di Cuneo. Sembra abbia accusato un malore, dovuto ai suoi problemi di cuore. Aveva iniziato a lavorare in Municipio nel 2009 come responsabile del settore Socio Educativo. La morte ha causato profondo cordoglio nell’amministrazione cuneese dove era molto stimato. Lascia la moglie e un figlio. Non si conosce al momento la data dei funerali.

Torino ha il nuovo arcivescovo Si insedia monsignor Repole

A cura di lineaitaliapiemonte.it

L’ordinazione, in questo pomeriggio di sabato 7 maggio, sul sagrato della cattedrale di San Giovanni Battista. Ad anticiparla un breve benvenuto del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, a nome di tutte le autorità civili della Città. A seguire, domenica 8, l’ingresso ufficiale nella diocesi di Susa, nella Cattedrale di San Giusto. Il motto che campeggia sullo stemma del nuovo Arcivescovo di Torino, tratto dalla lettera di Paolo ai Galati: “Cristo ha dato se stesso per me”

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Per motivi sentimentali 30enne tenta di gettarsi sotto un treno

Un trentenne ha cercato di suicidarsi gettandosi sotto a un treno. Fortunatamente due agenti di polizia lo hanno rincorso e bloccato  prima che compisse il drammatico gesto. E’ successo a Novara dove gli agenti della Polfer sono intervenuti, sul terzo binario della stazione, quando l’uomo era già sulle rotaie. Una volta salvato, il giovane, che era in stato confusionale,  ha spiegato le ragioni del suo tentativo di suicidio.

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