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Sequestrati droga e denaro per circa 12.000 euro

Operazione degli agenti del Commissariato Barriera Milano

A seguito di attività info-investigativa, personale del Commissariato Barriera Milano, lunedì, ha fermato per un controllo un uomo di 27 anni originario della Guinea. Il cittadino straniero è stato trovato in possesso di 6000 euro in contanti e due telefoni cellulari. La perquisizione al domicilio dell’uomo ha portato gli agenti a trovare un altro tesoretto di 5470 euro.

Nonostante l’uomo abbia cercato di sviare gli agenti circa il possesso di un secondo mazzo di chiavi, i poliziotti hanno individuato in un alloggio del quartiere San Paolo, un appartamento nella disponibilità del ventisettenne, risultato essere un vero e proprio laboratorio per il confezionamento e lavorazione di sostanza stupefacente.

All’interno dell’alloggio sono sequestrati: dosi di crack e cocaina per un totale di 400 grammi e sostanze usate per il taglio e il consumo delle sostanze.

L’uomo è stato così arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti.

Una giornata a Torino per scoprire le università inglesi

UK UNIVERSITY FAIR. 

10 università britanniche si raccontano agli studenti e alle loro famiglie

Lunedì 16 maggio dalle ore 14:00 alle ore 16:00

WINS. Via Traves 28. Torino

Ingresso libero, prenotazione obbligatoria

Frequentare l’università all’estero, per un anno o per l’intera durata del corso, è una scelta importante, da ponderare con calma, un obiettivo da preparare anche anni prima.

Quale facoltà scegliere, a quale università iscriversi, quale piano di studio compilare? A questi e a molti altri dubbi cercherà di rispondere la UK University Fair organizzata lunedì 16 maggio da Wins – World International School of Torino.

Un pomeriggio, dalle ore 14, dedicato alle Università del Regno Unito, possibile scelta di molti studenti italianiuna fiera che ha l’obiettivo di presentare agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado e alle loro famiglie una decina di prestigiose università britanniche nella top list della Guida Università 2022 del Guardian: Oxford Brookes, Leeds Beckett, Regent’s University, Loughborough, Essex, Leeds Arts University, University of Exeter, Falmouth, Durham, City University of London.

Gli studenti e le loro famiglie saranno guidati direttamente dai rappresentanti delle diverse università presenti che saranno a disposizione per raccontare le tante opportunità offerte dagli atenei ed i loro percorsi di studi.

L’evento è rivolto principalmente agli studenti del secondo, terzo e quarto anno delle scuole superiori che intendono frequentare un’università britannica, ai quali verranno fornite tutte le informazioni utili per intraprendere questo percorso di studi all’estero. Dai requisiti di ammissione, ai costi, alle possibilità di ottenere borse di studio, fino alle modalità di iscrizione e immatricolazione, i partecipanti otterranno tutte le informazioni necessarie per prendere una scelta consapevole sul proprio futuro.

“Le offerte universitarie del mondo anglosassone – dichiara Giulia Mazzocchi, school manager di WINS – sono un’ottima opportunità per il prosieguo degli studi, ma spesso le famiglie faticano a trovare informazioni strutturate ed esaustive. Per questo abbiamo invitato alcune di queste università a Torino, per raccontarsi alle famiglie e dare a queste ultime la possibilità di scoprirle da vicino.

Scegliere è un processo che richiede tempo, si tratta di strutturare correttamente il curriculum dei ragazzi, ma anche di supportarli nel processo di application e prepararli a sostenere eventuali test. Più è ambiziosa la scelta e prima è necessario muoversi. Far incontrare le università ai ragazzi dei primi anni delle superiori è per noi importantissimo per offrire a tutti una reale possibilità di scelta”.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

La prenotazione è obbligatoria inviando una mail a: info@worldinternationalschool.com   

www.worldinternationalschool.com

Gli studenti alla scoperta di Ivrea

Proseguono le attività di PCTO relative al progetto IvreaINTASCA che coinvolge gli studenti delle classi terze e quarte degli indirizzi Turistico e Servizi Culturali e dello Spettacolo dell’ Istituto “G Cena” di Ivrea. I luoghi di interesse sono stati la Chiesa di San Nicola, la cripta del Duomo, la sinagoga, le pietre di inciampo e il palazzo della Credenza. Ancora una volta le giovani guide turistiche sono andate alla ricerca di luoghi reconditi e poco conosciuti, ma ricchi di significati storici ed artistici. Le docenti referenti dell’iniziativa Marica De Giorgi Silvia Causone, Giovanna Falbo, Chiara Broglia, Nicoletta Bonaccini, Lucia Martinet, Babuska Zarlottin, a gran voce, si dichiarano soddisfatte. Gli altri appuntamenti sono previsti per le prossime tre settimane.

Restart Valsusa: l’incubatore e facilitatore presenta i primi progetti e collaborazioni

 AL LAVORO  ISTITUZIONI E SOCIETÀ CIVILE UNISCONO LE FORZE  PER LA RINASCITA DELLA VALLE

Il Presidente Cirio: una grande occasione di rilancio per il territorio

 RESTART Valsusa,  l’hub di conoscenze e competenze sul territorio, ha posato la sua pietra angolare, durante il convegno durante il quale ha presentato i primi progetti pensati in collaborazione con istituzioni del territorio e nazionali. Grande è stata la partecipazione, soprattutto da parte del tessuto imprenditoriale e riconnettere persone ed esperienze, e costruire il futuro della Valsusa. Ha aperto i lavori Alberto Cirio, Presidente della Regione. 

“Ho voluto approfondire la mission di Restart Valsusa: per le ragioni per cui è stata fondata, e per i progetti che vuole mettere a terra, è tra quelle che costruirà il Piemonte di domani. Ripartire insieme, prendendo le mosse dai due anni di pandemia, valorizzando la società, i territori e le nostre montagne, è la strada maestra per lo sviluppo. Il turismo sarà certamente una delle prospettive con maggiore concretezza nei prossimi mesi, se sapremo offrire servizi d’eccellenza. Il tema della città Metropolitana con Restart diventa finalmente centrale per la Valle, per creare la connessione tra centro e periferia, tra città e montagna, necessaria per dare forma a opportunità sostanziose collettive, anche grazie alle grandi infrastrutture in fase di realizzazione”, ha detto il Presidente. “C’è tanta strada da fare insieme, e c’è anche il carburante per percorrerla: oltre al PNRR, sono da considerare anche i fondi TAV, 90 milioni di euro ancora in parte da sbloccare, e i fondi europei destinati alle regioni, che dall’autunno vedranno la Regione impegnata in modo diretto sui territori. I nuovi standard di spesa europei prevedono l’esistenza di zone che hanno interessi comuni, progetti con regie regionali. Sono i territori a conoscere le loro esigenze: non servono  politiche e progetti calati dall’alto, bensì sforzi fatti in sinergia. Questa è la nostra sfida: nell’assegnazione di questi fondi viene data precedenza a chi punta sulla sostenibilità, sulla cultura, sull’innovazione, sull’enogastronomia, sull’ottimizzazione logistica, tutti temi che il Piemonte tutto e la Valsusa padroneggiano da sempre. Le associazioni come Restart possono coordinare gli sforzi collettivi, ognuno con la propria vocazione. Voglio quindi garantire il supporto del governo regionale nel valorizzare i progetti che saprete mettere in campo e le persone che vi lavoreranno: non c’è buon senso se non si valorizzano le persone. Inoltre, vogliamo che la vita in montagna non sia più qualcosa di romantico ma naturalmente difficile: abbiamo lanciato un bando e allocato investimenti per portare in montagna servizi, scuole, trasporti, e quindi ripopolamento. Il nostro Piemonte ha una storia, anzi, la Storia alle spalle, ma anche un futuro straordinario di fronte a sé. Buon lavoro a tutti, buon lavoro a Restart.”

 

Anche Jacopo Suppovicesindaco della Città Metropolitana di Torino, ha sottolineato la bontà dell’iniziativa, con particolare riferimento ai progetti che proprio grazie all’istituzione che rappresenta potranno prendere vita. “Il fatto che oggi io sia qui come vicesindaco della Città Metropolitana è il primo pezzo di una narrazione differente. A fronte di una riforma sbagliata, quella della cancellazione delle province, bisogna trovare dei correttivi locali perlomeno per la rappresentanza dei territori. Grazie a città metropolitana in Valsusa sono già arrivati 14 milioni di euro per la coesione sociale e l’istruzione. È la strada giusta per aggregare le aree interne con le zone urbane e il capoluogo È necessaria una nuova percezione del territorio, sottraendosi alla pigrizia dei media che vede solo il TAV, perché la realtà è ben più articolata. Questo è un territorio che sa concretizzare, l’esempio migliore è quello della ciclo-via Francigena, che ha visto collaborare territori nazionali e internazionali.La Città Metropolitana ricoprirà non solo il ruolo di mediatore politico, ma anche quello di finanziatore. Dobbiamo essere molto rigorosi, ma anche ottimisti, senza dimenticarci l’amore per questo territorio e per quello che rappresenta.” 

 

“Questa associazione nasce da un gruppo di persone che hanno scelto di non rassegnarsi al declino della valle: siamo un’associazione apartitica, non apolitica, e sappiamo che sono le persone a dare forma e a determinare le politiche. Oggi abbiamo una valle che di fatto è divisa in tre: la parte più bassa, più rivolta verso Torino, la parte centrale, quella ad oggi più in difficoltà, più provata dalla crisi, e l’alta valle, quella che in questo momento è in maggiore vantaggio, ma ha una vita autonoma rispetto alle altre due. La grande diatriba del TAV ha attirato a sé e divorato le energie della Valsusa, dividendo gli animi e bloccando di fatto lo sviluppo”, ha concluso la presidente Lucrezia Eleonora Bono“È arrivato il momento di prendere coscienza e mettersi a disposizione, dal basso, ognuno con le proprie competenze e capacità, mettendo da parte gli elementi che ci hanno divisi sinora. Torino e la Valsusa sono fortemente legate. La nostra città di riferimento rischia di essere fagocitata da Milano, e cerca di tornare protagonista. La Valle ha bisogno di riprendere in mano i progetti che si sono arenati, e deve generarne di nuovi. Per questo Restart ha subito instaurato un rapporto di collaborazione con le Università, che ci aiuterà ad acquisire un metodo di analisi, progettazione e messa in opera delle attività. Abbiamo poi cercato la collaborazione di altre associazioni, e proprio queste saranno le attività che partiranno per prime. La Fondazione Marisa Bellisario, insieme alla Global Thinking Foundation, introdurrà nelle scuole un progetto per l’orientamento delle ragazze nella scelta delle materie STEM. APID invece si occuperà di mentoring per le donne imprenditrici, aiutandole a sviluppare nuove e diverse capacità manageriali.”

 

Il prossimo appuntamento di RESTART Valsusa avrà come tema la logistica dei trasporti nel nord ovest e sarà presentato nelle prossime settimane.

Apre al pubblico il parco “Le Vele”, nuovo polmone verde

A Torino in strada San Mauro 97 è stato aperto al pubblico il parco “Le Vele”, il nuovo polmone verde di 19mila metri quadrati del quartiere Barca e Bertolla.

Si tratta di un intervento molto atteso e sollecitato dai residenti, con cui è stato avviato negli anni un percorso partecipato che ha portato alla definizione condivisa della proposta progettuale di riqualificazione dell’area, nuovo punto di riferimento e di aggregazione per il quartiere. Presenti al momento di apertura l’assessore al Verde alla Cura della Città, il presidente della Circoscrizione 6, nonché il precedente assessore al Verde delle Città che ha avviato il progetto di riqualificazione.

Il primo lotto dei lavori, appena conclusi, ha visto la realizzazione di una nuova area giochi per bambini e ragazzi dotata di quattro attrezzature ludiche anche di tipo inclusivo, opportunamente recintata e dotata di pavimentazione antitrauma. Sono stati inoltre realizzati percorsi interni al parco con pavimentazioni drenanti, fruibili sia a piedi che in bicicletta, e uno spazio polifunzionale di aggregazione con sedute.

La porzione di parco naturale che si è creata spontaneamente negli anni è stata mantenuta e tutelata ed è ora completamente fruibile, grazie alla messa in sicurezza delle alberate e del suolo e alle operazioni di decespugliamento, pulizia del verde e asporto rifiuti. Nella zona priva di vegetazione d’alto fusto si è provveduto a ridefinire e a implementare le alberate e le aree verdi direttamente confinanti con la viabilità, con la messa a dimora di 20 nuovi alberi.

L’illuminazione pubblica è stata ampliata, mentre da circa un anno all’ingresso del parco è funzionante un punto SMAT che eroga acqua di rete a “chilometri zero” naturale e gasata, a temperatura ambiente o refrigerata.

Entro l’estate si concluderanno i lavori del secondo lotto, con un’area verde aggiuntiva di circa 11mila metri quadrati corrispondente alla porzione di bosco naturale in direzione nord/est verso il punto di ricongiungimento con strada Comunale da Bertolla all’Abbadia di Stura. In quest’area verranno realizzate ampie superfici a prato con una consistente piantumazione di nuove essenze arboree, sarà estesa la viabilità pedonale interna fino a strada Bertolla, verrà potenziata l’illuminazione pubblica e si realizzeranno nuovi parcheggi per l’accesso al parco lungo la strada Comunale.

Il Politecnico ospita al Valentino la mostra europea sugli itinerari culturali

In occasione del semestre di Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, il Politecnico di Torino ospiterà al Castello del Valentino la mostra sui 29 Itinerari Culturali in Italia, che fanno parte dei 45 itinerari complessivi riconosciuti in Europa grazie al Programma degli Itinerari Culturali avviato nel 1987 con la Dichiarazione di Santiago di Compostela.

Ciascun Itinerario Culturale nasce come progetto di cooperazione turistica, finalizzato allo sviluppo e alla promozione di un percorso, o una serie di percorsi, basati su un cammino storico, un concetto culturale, una figura o un fenomeno di rilevanza transnazionale e significativo per la comprensione e il rispetto di valori europei comuni.

Dopo essere stata inaugurata lo scorso novembre a Strasburgo e aver fatto tappa a Venezia e nei locali del Giardino Garzoni a Collodi, la mostra “Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo”, promossa dalla Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, giunge al Castello del Valentino, nell’ambito del programma di eventi che accompagnano il semestre di Presidenza italiano.

Il percorso espositivo – curato dalla dottoressa Roberta Alberotanza del Ministero degli Affari Esteri,  task Force per la Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa – affronta, in 29 pannelli, temi che vanno dall’arte all’architettura, dai pellegrinaggi ai percorsi di artisti, scrittori, condottieri e imperatori, e attraverso i quali vengono illustrati alcuni dei principi fondamentali dell’Europa, quali i diritti umani, la democrazia, il dialogo, lo scambio reciproco e il superamento dei confini. La mostra, allestita nella Sala delle Colonne, è visitabile gratuitamente dall’11 al 20 maggio negli orari di apertura della struttura. Dall’11 al 14 maggio l’accesso alla mostra sarà dall’ingresso della Promotrice delle Belle Arti di via Crivelli 11.

Inoltre, mercoledì 18 maggio dalle ore 9 alle 13, presso la Stanza della Caccia del Castello del Valentino si svolgerà il convegno dal titolo “Il patrimonio internazionale  tra materiale e immateriale: itinerari culturali e convenzioni di Faro del Consiglio d’Europa, un confronto verso il futuro”.

Il coordinamento, l’organizzazione e la supervisione dell’allestimento torinese e del Convegno sono stati affidati alla professoressa Anna Marotta, che spiega: “Per i suoi contenuti, e per le riflessioni alle quali induce verso i temi più attuali come la pace, la Mostra è dedicata con specifica attenzione ai giovani e alla loro formazione. Mi auguro che l’iniziativa susciti interesse e una buona adesione da parte di dirigenti, docenti e allievi, configurandosi  come  momento unico ed essenziale nella realtà culturale della città”, e non solo.

 

Questa iniziativa testimonia l’importanza, anche culturale, che il nostro Ateneo riconosce al dialogo europeo – aggiunge il Rettore Guido Saraccoper la promozione e valorizzazione del nostro territorio e per il consolidamento dei valori europeisti che lo caratterizzano”.

 

L’elisoccorso piemontese si presenta alla Grecia

 L’ECCELLENZA DEL SERVIZIO ILLUSTRATA ALLA PROTEZIONE CIVILE DELLA GRECIA, CHE VUOLE COPIARE IL MODELLO DEL PIEMONTE

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi ha ricevuto presso la Centrale Operativa del 118 di Grugliasco una delegazione del Ministero della Protezione Civile greco composta da due ufficiali della Forza aerea e da un responsabile tecnico aeronautico.

Lo scopo della visita è stato di esporre e descrivere il modello organizzativo e logistico del Servizio di Elisoccorso del Piemonte che lo Stato greco intende prendere come esempio per sviluppare il proprio Servizio di Elisoccorso nazionale.

L’assessore ha spiegato come l’Elisoccorso piemontese sia attualmente un modello di riferimento nazionale per efficacia ed efficienza, svolgendo mediamente 3000 – 3200 missioni di soccorso all’anno, grazie ai quattro elicotteri in servizio nelle ore diurne sulle quattro basi provinciali, ed in servizio notturno sulla base di Torino.

Il Sistema permette di portare elevata competenza sanitaria e tecnica in quei luoghi (aree montane, disagiate, impervie) in cui il soccorso su strada sarebbe impossibile o non sufficientemente tempestivo, con rischio di peggioramento delle condizioni cliniche del paziente.

La rapidità di intervento anche nei centri periferici, lontani dai grandi ospedali, consente di centralizzare i pazienti complessi nei centri Hub specialistici della Regione, attraverso l’integrazione tra l’elisoccorso e i mezzi di terra, utilizzando dove occorre un equipaggiamento tecnologico avanzato “come una terapia intensiva volante”.

L’assessore ha sottolineato che il servizio di Elisoccorso viene erogato anche nelle ore notturne, garantendo così la continuità dell’assistenza sanitaria.

Il tutto è possibile grazie al costante aumento del numero dei siti autorizzati all’atterraggio notturno (ad oggi 203) su tutto il territorio regionale, anche nelle aree più remote e nei rifugi alpini.

Gli equipaggi sanitari sono composti da medici ed infermieri con elevata esperienza nella gestione di pazienti critici ad elevata complessità clinica, coadiuvati da personale tecnico del Soccorso Alpino, in grado di raggiungere il paziente anche in caso di difficoltà ambientali.

Tutto il processo avviene con elevati standard di qualità e sicurezza che vengono continuamente monitorati e mantenuti mediante addestramenti periodici.

Nel corso della visita, gli ospiti greci hanno potuto partecipare attivamente alle esercitazioni del personale sanitario e del Soccorso Alpino prendono parte in prima persona all’evento formativo che prevedeva manovre speciali con elicottero.

All’incontro erano presenti, oltre all’assessore regionale alla Sanità, il direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino Giovanni La Valle, il commissario dell’Azienda Zero Carlo Picco, il direttore del Servizio Regionale di Elisoccorso Roberto Vacca, il direttore del 118 di Torino Rita Rossi, il presidente del Soccorso Alpino Piemontese Luca Giaj Arcota ed una rappresentanza della Leonardo Elicotteri.

Modifiche alla viabilità per il Giro d’Italia

 

Sabato 21 maggio 2022 la Città di Torino ospiterà la 14° tappa del 105° GIRO d’ITALIA.

La tappa, lunga 147 chilometri,  partirà da Santena e percorrerà  circa 60 chilometri  tra i comuni di  Riva presso Chieri –  Arignano –  Andezeno –  Sciolze –  Gassino Torinese – Sambuy – Pino Torinese – Valle Ceppi – Chieri – Pecetto Torinese  prima di arrivare sulla collina torinese al Parco della Rimembranza dove inizierà un circuito ad anello che sarà percorso per ben due volte e mezza per poi arrivare al traguardo in Corso Moncalieri angolo via Gioannetti.

L’intera area sarà soggetta a modifiche viabili e divieti di sosta.

Sull’intero percorso di gara sarà interdetta la circolazione dalle ore 12.00 alle ore 17.30, e non sarà pertanto consentito neanche l’attraversamento.

Il circuito si snoderà lungo le seguenti vie:

PARTENZA Santena – Riva presso Chieri –  Arignano –  Andezeno –  Sciolze –  Gassino Torinese – San Mauro –  il Pilonetto –  Rivodora –  Valle Ceppi – Chieri – Pecetto Torinese – Parco della Rimembranza (Ingresso circuito ad anello) – strada della Maddalena, strada San Vito – Revigliasco, quadrivio Raby, strada Valsalice, piazzale Adua, strada del Nobile, strada San Vincenzo, strada Santa Margherita, corso G. Lanza, via Crimea (protendimento di viale Thovez), piazza Crimea, corso Fiume, corso Moncalieri, piazza Gran Madre di Dio, corso Casale, piazza Borromini, corso Casale, piazzale Marco Aurelio, corso Casale, piazza Gustavo Modena, strada Comunale di Superga, via Superga (Baldissero), strada dei Colli (“la panoramica”), via Torino-Rotonda panoramica (Pino T.se), via Eremo (Pino T.se), strada Eremo (Pecetto), via Allason (Pecetto), strada della Vetta (Pecetto), colle dell’Eremo (Pecetto), strada del Colle (Pecetto), Colle della Maddalena (Pecetto-GPM), strada della Maddalena (Torino) strada San Vito – (per due volte) poi si prosegue su  strada della Maddalena (Torino) strada San Vito – Revigliasco, quadrivio Raby, strada Valsalice, piazzale Adua, strada del Nobile, strada San Vincenzo, strada Santa Margherita, corso G. Lanza, via Crimea (protendimento di viale Thovez), piazza Crimea, corso Fiume, corso Moncalieri, piazza Gran Madre di Dio ARRIVO.

 

Lungo tutto il percorso di gara e in alcune zone limitrofe sarà in vigore il divieto di sosta permanente e continuo, dalle ore 20.00 del giorno 20 maggio fino al termine  della manifestazione.

 

Per motivi di sicurezza, il circuito di gara ad anello (zona Rossa) non sarà attraversabile, ragione per cui, dalle ore 12 alle ore 17.30, nell’area delimitata dalle suddette strade  non sarà possibile entrare e nemmeno  uscire, fatta eccezione per i mezzi di soccorso ed emergenza.

 

Per recarsi fuori e dentro dalla ‘zona Rossa’, è necessario attraversare il circuito ad anello prima delle 12.00 oppure dopo le 17.30.

 

Nelle stesse ore saranno anche chiusi al traffico veicolare i ponti della Gran Madre, di corso Regina Margherita, tutti e due in entrambe le direzioni, mentre non sarà praticabile il ponte di corso Vittorio Emanuele nella sola direzione Moncalieri.

I dettagli sui divieti di sosta e transito con i relativi orari sono contenuti nella specifica ordinanza visionabile sul sito internet della città di Torino e della Polizia Locale. http://www.comune.torino.it/vigiliurbani/

 

Per raggiungere il centro città e la parte OVEST, scendendo dalla collina, si dovrà aggirare la zona di gara (zona Rossa), utilizzando a SUD il ponte Balbis (Corso Bramante) e il ponte Isabella (Corso Dante) e a NORD il ponte Sassi (corso Belgio).

Per informazioni sul traffico in tempo reale è possibile consultare il servizio di infomobilità Muoversi a Torino del Comune di Torino disponibile su https://www.muoversiatorino.it .

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno delle deviazioni.

Per dettagli sulle linee deviate, visionare il sito Internet di GTT – Gruppo Torinese Trasporti – https://www.gtt.to.it/cms/

Arriva la Giornata del gioco libero all’aperto

La ricorrenza sarà sancita da una legge regionale l’ultimo sabato di maggio.

Già partite le lettere di informazioni per tutti i Comuni. L’esponente della giunta regionale Chiara Caucino, Assessore alla Famiglia,  è convinta che dopo chiusure e distanziamenti sia giusto restituire ai bambini i cortili e le piazze. E che in un mondo sempre più freddo e “digitale” occorra promuovere l’attività ludica en plen air, sostenendo la socializzazione e il movimento, evitando che il tempo libero dei nostri figli si esaurisca esclusivamente davanti a uno schermo, qualunque esso sia.

Giocare in libertà, ritrovare lo spirito di un tempo, quando i cortili pullulavano di bambini che socializzavano divertendosi, crescendo seguendo abitudini e modelli ben lontani da quelli di oggi, che vedono – purtroppo con sempre più frequenza – i videogiochi e la tv a farla da padroni. Ecco perché la Regione Piemonte, su iniziativa dell’assessore alla Famiglia, ha istituito la «Giornata del gioco libero all’aperto» l’ultimo sabato del mese di maggio (il 28), dedicata a promuovere l’importanza della libertà di movimento e di gioco dei bambini e delle bambine che, attraverso di esso, sperimentano libertà di relazione e di pensiero, scegliendo ed orientando la propria azione secondo la loro età e la loro naturale curiosità, i propri bisogni ed il grado di autonomia.

Così, da adesso, ogni anno la Regione individuerà e sosterrà azioni di comunicazione trasversale rispetto alle attività promosse e realizzate dai Comuni relative alla celebrazione della giornata che, come detto, cadrà sempre l’ultimo sabato di maggio. Per questo è stato messo in campo un investimento di 10mila euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024. La Regione ha quindi scritto, già prima di Pasqua, una lettera a tutti i Comuni per coinvolgerli nell’iniziativa auspicando una larga adesione.

Per l’assessore regionale alla Famiglia, in particolar modo dopo le sofferenze provocate dai lock down e dai distanziamenti sociali imposti dalla pandemia, è doveroso mettere in campo azioni che favoriscano il gioco all’aperto, uno strumento non soltanto di divertimento, ma fondamentale per la socializzazione e la crescita degli individui. Ecco perché l’istituzione della “Giornata del gioco libero all’aperto”, dedicata a promuovere l’importanza della libertà di movimento e di gioco dei bambini e delle bambine che, attraverso di esso, sperimenteranno libertà di relazione e di pensiero, scegliendo ed orientando la propria azione secondo la loro età e la loro naturale curiosità, i propri bisogni ed il grado di autonomia. A dimostrazione di quanto l’assessore tiene a questo evento la Regione Piemonte è in procinto di istituzionalizzare la Giornata con legge regionale.

In occasione della prima Giornata verrà organizzato un momento di incontro mediatico per presentare ai principali organi di informazione le diverse iniziative regionali messe in campo in favore della promozione del benessere dei bambini e delle loro famiglie, tra cui rientra, a pieno titolo, la “Giornata del gioco libero all’aperto”. L’assessore regionale alla Famiglia auspica che questa iniziativa spinga le famiglie a “tornare indietro” rendendosi conto dell’importanza del gioco libero che non vuole mettersi in contrapposizione con le nuove forme di intrattenimento elettroniche – anch’esse importanti – ma un’alternativa complementare in cui poter giocare “nella realtà”, se così si può dire, a contatto con i propri amici in un mondo sempre più freddo e digitale.

Un piano triennale contro le nuove povertà Dalla Regione 95 milioni

 

Si tratta di un’azione molto importante che prevede l’impiego di risorse, per il triennio, di quasi 95 milioni di euro e di 36.828.000 solo per il 2021. Ecco tutti i dettagli. L’assessore regionale alla Famiglia Chiara Caucino ha espresso grande soddisfazione, evidenziando che fin dal primo giorno il contrasto alle nuove povertà – aggravate poi in particolare poi dall’emergenza Covid –  è stato al centro della sua azione politica.

 

La giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore alla Famiglia, ha approvato  il  Piano regionale per gli interventi e i servizi di contrasto alla povertà per il triennio 2021-2023: si tratta dello strumento di programmazione dei servizi necessari a garantire il livello essenziale delle prestazioni per l’attuazione a livello regionale del Reddito di Cittadinanza.

Il Piano esplicita e sintetizza gli obiettivi da perseguire, le azioni da mettere in campo, il modello di governance territoriale da implementare e i risultati attesi da raggiungere per attuare un sistema di contrasto alla povertà, in tutte le sue differenti forme.

Per quanto riguarda le risorse che sono dedicate al Piemonte  e nello specifico a tutti gli  Ambiti territoriali  stiamo parlando per il triennio di quasi 95 milioni di Euro e per il 2021 di 36.828.000 ( per la loro suddivisione si veda l’allegato).

L’articolazione del Piano sociale nazionale e del successivo Piano Povertà riflette le tre funzioni individuate normativamente: attuazione dei livelli essenziali connessi al reddito di cittadinanza (rafforzamento del servizio sociale professionale –  non si possono seguire correttamente le persone in difficoltà se non vi sono gli Operatori); interventi e servizi in favore di persone in povertà estrema e senza dimora (la dignità delle persone in strada va salvaguardata, non solo nelle emergenze, per favorire un loro riaggancio alla società); sperimentazione interventi in favore di coloro che, al compimento della maggiore età, vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria (careleavers).

Nelle scelte programmatiche che la Regione Piemonte descrive all’interno del Piano si sono sottolineati alcuni concetti fondamentali:

  • INTEGRAZIONE DELLE OPPORTUNITA’ E DELLE RISORSE: le risorse a disposizione per il contrasto alla povertà provengono da fonti di finanziamento diverse che è necessario riuscire ad integrare per aumentarne l’efficacia
  • COSTRUZIONE DI UN WELFARE PLURALE: che si concentri su processi di innovazione sociale, che favorisca l’integrazione tra le azioni del pubblico e del Terzo settore  e che favorisca la partecipazione al mercato del lavoro riconoscendolo uno dei fattori rilevanti dell’integrazione sociale, insieme alle esigenze, sociali, sanitarie ed abitative
  • APPROCCIO ALLA PERSONA: approccio organizzativo che cerchi di ricondurre al centro la persona, nella sua unità, e i suoi bisogni
  • VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE: è un approccio fondato sull’accesso, la valutazione multidimensionale, la presa in carico e la definizione di un progetto individualizzato che definisce i sostegni necessari alla persona verso una sua autonomia
  • STANDARDIZZAZIONE DEI SERVIZI: potenziamento dei servizi verso la costruzione di minimi comuni denominatori riscontrabili in tutti i punti di accesso del sistema.

Con riferimento alle risorse per gli interventi e servizi in favore di persone in condizione di povertà estrema e senza dimora, per quel che concerne la quota riservata ai comuni capoluogo delle città metropolitane, la Regione conferma la delega al Comune di Torino per la programmazione e l’utilizzo delle risorse destinate al comune capoluogo regionale; per quel che concerne le risorse a favore della Regione, le stesse vengono ripartite in quota uguale tra i sette Ambiti Territoriali della Regione Piemonte su cui insistono le 7 città capoluogo della Regione e gestite direttamente dagli stessi, sulla base dei seguenti criteri.

Per l’assessore regionale alla Famiglia quello di oggi è un passaggio fondamentale in quanto il contrasto alla nuove povertà – acuite in maniera drammatica dall’emergenza Covid19 è – è sempre stato al centro della sua azione politica e di quella di tutta la giunta. Un risultato importante che andrà ulteriormente rafforzato in futuro con politiche in grado di sostenere, sempre con maggiore efficacia, le fragilità.