CRONACA- Pagina 102

Torino, Chieri, Ivrea, Rivoli e Città metropolitana al lavoro in bici

Settimana europea della mobilità, il 18 settembre 

Chieri, Ivrea, Rivoli e Torino oltre a Città metropolitana sono le Amministrazioni pubbliche che hanno aderito anche quest’anno alla Settimana europea della mobilità, la campagna di sensibilizzazione più importante della Commissione europea sulla mobilità urbana sostenibile per promuove il cambiamento comportamentale a favore della mobilità attiva, del trasporto pubblico e di altre soluzioni di trasporto pulite e intelligenti.

Quest’anno la settimana si svolge dal 16 al 22 settembre e sono molte le iniziative in programma sul nostro territorio.

In particolare giovedì 18 settembre la Città metropolitana di Torino con Città di Torino e Legambiente Piemonte aderisce al “Giretto d’Italia” per sensibilizzare i dipendenti delle Pubbliche amministrazioni a raggiungere in bici o con mezzi di micromobilità elettrica la sede di lavoro.

Saranno cinque i punti tappa a Torino che rileveranno i passaggi tra le 7,30 e le 9.30 del mattino: non solo un monitoraggio, ma un modo per dare valore a chi ogni giorno sceglie modalità di spostamento meno impattanti: i punti tappa saranno allestiti in corso Inghilterra 7; lungo Dora Savona/corso Regio Parco; via Nizza/ corso Marconi (via Baretti); corso Francia /corso Principi d’Acaja; corso Vinzaglio/ corso Matteotti.

Al “Giretto d’Italia“ hanno aderito anche le Città di Rivoli, di Santena e di Nichelino.

Tre invece i punti identificati per la CiclOfficina a Torino: dalle 8 alle 9.30 al Campus Luigi Einaudi, dalle 10.30 alle 12.00 al Politecnico di Torino e dalle 13.00 alle 14.30 davanti alla sede di Città metropolitana.

Il “Giretto d’Italia” rientra anche in AMICI, progetto di cooperazione transfrontaliera finanziato dal programma Interreg Alcotra Italia Francia dedicato a sperimentare soluzioni concrete di mobilità sostenibile.

Nei giorni della settimana europea della mobilità, la Città metropolitana raccoglierà questionari interni compilati dai dipendenti di corso Inghilterra per perfezionare i piani casa-lavoro, incoraggiando scelte quotidiane più sostenibili anche nella dimensione organizzativa.

Ad Ivrea tra le iniziative previste nella settimana dellamobilità , anche una giornata senza auto domenica 21 settembre, in concomitanza con lo Sport City Day. In questa occasione, saranno istituite aree pedonali nel tratto di Lungo Dora e nel Borghetto mentre venerdì 19 ore 18 si terrà la presentazione del Piano di Mobilità Sostenibile e sarà esaminato lo studio “Termometro della mobilità sostenibile eporediese”, commissionato al mobility manager Paolo Ruffino per offrire una fotografia di partenza utile a definire strategie, a medio e lungo termine, condivise con cittadini e stakeholder nel corso di incontri dedicati.

A Chieri il 16 settembre al cinema Splendor a proiezione del documentario “I muli in montagna, un’alternativa” mentre venerdi 19 alle ore 17 si terrà “A piccoli passi – Il bosco Turriglie” una passeggiata gratuita con merenda.

Oggi in piazza Vittorio torna Agriflor

Domenica 14 settembre in Piazza Vittorio Veneto a Torino (orario dalle 9.30 alle 19) torna l’appuntamento mensile con Agriflor, il mercatino ad ingresso gratuito di fiori e specialità agricole organizzato da Orticola del Piemonte.

 

Una giornata intera da vivere con i fiori, le piante e le tipicità agricole del territorio in compagnia di circa una ventina tra agricoltori e vivaisti piemontesi che metteranno in mostra le proprie eccellenze.

In quest’ultimo appuntamento estivo di Agriflor debutta la nuova iniziativa RIFLOR, ideata dall’Associazione Orticola del Piemonte con il preciso obiettivo di dare una seconda vita alle piante, riducendo gli sprechi e promuovendo la condivisione del verde all’interno della comunità.

 

Tutti coloro che desiderano disfarsi di una pianta, perché non hanno tempo da dedicarle o spazio dove metterla, oppure semplicemente perché è malata e non sanno come “curarla,” hanno la possibilità di scambiarla o regalarla, affidandola alle cure dei ragazzi e delle ragazze di Orticola del Piemonte presso lo stand dedicato che sarà sempre presente in occasione di ogni edizione di Agriflor e delle altre manifestazioni di Orticola del Piemonte.

 

“Un gesto semplice capace di far scattare un circolo virtuoso all’insegna del riutilizzo, un’iniziativa che con il tempo può dare vita a un vero e proprio “club” di amanti del verde e della Natura che si scambiano le piante, cercano e offrono consigli utili e, soprattutto, contribuiscono in modo significativo a rendere ancora più verde l’ambiente urbano” Dichiara Giustino Ballato, Presidente di Orticola del Piemonte.

 

L’appuntamento di Agriflor anticipa di una settimana quello con Artiflor, il piccolo mercatino delle eccellenze artigiane che si terrà domenica 21 settembre in Piazza Palazzo di Città a Torino.

Le piante e i fiori torneranno invece protagonisti in grande stile dal 10 al 12 ottobre presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi con la nuova attesissima edizione di FLOReal, una delle principali manifestazioni florovivaistiche piemontesi e italiane.

Così giovani e già criminali: 10 arresti e 27 denunce per droga e strappo di collanine

OPERAZIONE DELLA POLIZIA A TORINO

La Polizia di Stato, nell’ambito dell’operazione ad alto impatto finalizzata al contrasto della criminalità giovanile, ha concluso una importante attività sul territorio della provincia di Torino, che ha avuto avvio lo scorso 22 agosto con l’intensificazione di azioni di prevenzione e contrasto che hanno riguardato giovani dediti principalmente, in gruppo o singolarmente, alla commissione di reati in materia di stupefacenti, contro la persona e il patrimonio.

Le attività, coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, hanno visto l’impiego degli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Torino, supportati dal personale dei commissariati sezionali e del locale U.P.G.S.P., e hanno interessato i principali luoghi di aggregazione dei giovani, tra i quali si menzionano il giardino “Sambuy”, prospiciente la Stazione Ferroviaria “Porta Nuova”, i giardini di via Montanaro, il Parco Dora e le zone cittadine della c.d. “movida” (via Giulia di Barolo, via Vanchiglia, via Verdi, p.zza Vittorio Veneto).

Nel corso delle operazioni, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati fino alla sentenza di condanna definitiva, sono stati arrestati 10 giovani appena maggiorenni per reati in materia di stupefacenti, contro la persona e il patrimonio (in particolare, furti con strappo di collane d’oro); sono stati denunciati in stato di libertà, per le medesime fattispecie di reato, 27 ragazzi di cui 2 minorenni.

Complessivamente le attività hanno consentito di identificare oltre 320 giovani di cui 73 minorenni, italiani e stranieri, di controllare 6 esercizi commerciali (bar e luoghi di abituale ritrovo di giovani) e 2 sale giochi elevando 6 sanzioni amministrative nell’ambito della somministrazione di bevande e alimenti; sono state altresì sequestrate sostanze psicotrope e somme di denaro per oltre € 4.000,00 nonché elevate 6 sanzioni amministrative.

Bimba di 10 anni molestata dall’amico di famiglia sessantenne

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I genitori preoccupati che la loro figlia di 10 anni si comportasse in modo strano  le hanno chiesto il perchè. E la ragazzina ha confidato di avere subìto molestie da due anni dall’amico di famiglia sessantenne con cui veniva lasciata talvolta sola, tanto era considerato persona affidabile. E’ accaduto in provincia di Torino. Prima sono stati effettuati tutti gli accertamenti all’ospedale infantile, poi la segnalazione alla questura e nelle ore successive la squadra mobile di Torino ha fatto scattare il fermo. L’ex impiegato  in pensione e incensurato, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su minore.  Gli inquirenti stanno raccogliendo elementi per l’accusa, come   da foto che sarebbero state trovate nel cellulare dell’uomo che  si è avvalso della facoltà di non rispondere.

A Torino c’è il bunker antiatomico

Passeggiando nel cuore di Torino, all’angolo tra Via Vittorio Alfieri e Via Arsenale, si incontra uno degli edifici più raffinati della città, costruito dal Banco di Napoli con permesso del 30 giugno 1921. Le linee sobrie e armoniose, le balconate eleganti e le facciate scandite da finestre incorniciate con cura riflettono lo stile dell’epoca. Eppure, dietro a quell’eleganza si cela oggi un progetto inedito, affidato al gruppo Vertico, nato a Torino dieci anni fa dall’esperienza di Andrea Delmastro ed Edoardo Follo.

Delmastro racconta: “La nostra mission è quella di promuovere la riqualificazione del patrimonio edilizio attraverso la realizzazione di dimore di pregio, in grado di innalzare il decoro architettonico e contribuire all’evoluzione estetica e culturale della città. Tra i tanti cantieri a Torino, Palazzo Alfieri è al momento la nostra punta di diamante e prevede un intervento unico: la riconversione dell’ex caveau del Banco di Napoli in un bunker antiatomico.” Il caveau, sopravvissuto al bombardamento del 1927, per anni custodì gioielli, opere d’arte e beni preziosi, a pochi passi da Via Alfieri 19, sede storicamente associata alla massoneria, riconoscibile ancora oggi dal portone ligneo inciso con simboli iconici.

Il progetto di riqualificazione manterrà intatte le pareti in calcestruzzo armato spesse un metro e mezzo, integrandole con tecnologie di protezione avanzata secondo gli standard svizzeri, i più efficaci al mondo. La Svizzera garantisce infatti la massima sicurezza, fino al livello 7 della scala INES, il grado più alto in caso di emergenze nucleari o radiologiche. Un bunker, per sua natura, serve a proteggere dalle radiazioni: per questo viene collocato sotto terra, sfruttando la capacità del terreno di schermare i raggi gamma, pericolosi per la salute umana.

Il rifugio sarà dotato di porte blindate anti-radiazione, schermature in cemento armato, impianto di ventilazione con filtri a carboni attivi NBC capaci di eliminare il 99,9% di particelle radioattive, virus e batteri, oltre a valvole di sovrappressione per impedire infiltrazioni di aria contaminata. Sono previsti spazi per beni di prima necessità, autonomia idrica ed elettrica e acqua potabile, garantendo la sopravvivenza fino a trenta giorni per dodici persone. Gli ambienti saranno completamente personalizzabili e potranno includere cucine, zone giorno, camere matrimoniali e sistemi multimediali, oltre a optional che evocano scenari fantascientifici: anticamere di decontaminazione, serre idroponiche, rilevatori di radiazioni, tute protettive complete di maschere antigas, un ascensore segreto che collega direttamente l’attico al bunker senza che gli altri condomini possano saperlo, fino a una cantina per vini capace di contenere trenta bottiglie.

La notizia ha già suscitato interesse internazionale: dal Principato di Monaco agli Emirati Arabi, investitori guardano a Torino attratti dall’esclusività dell’intervento e dalla solidità del mercato immobiliare cittadino. Palazzo Alfieri diventerà uno dei pochissimi bunker in Italia, Paese che, a differenza di altri, non ha mai sviluppato una cultura diffusa dei rifugi. In Finlandia è obbligatorio realizzarli in edifici superiori ai 1.200 metri quadri, in Svezia se ne contano oltre 64.000, in Germania si pensa a riattivarli dopo la Guerra Fredda, in Svizzera vige il principio di “un posto per ogni abitante”, mentre in Italia gli esempi si contano sulle dita di una mano: a Roma il bunker di Villa Torlonia, oggi visitabile come attrazione turistica; a Milano il Rifugio 87, con capacità di 450 persone, e il Bunker Breda usato per eventi culturali; a Brione, nel bresciano, il primo villaggio bunker in costruzione come micro-città sotterranea; a Torino la storica rete di passaggi sotterranei di Piazza Risorgimento, legata ai fasti della monarchia sabauda.

Follo sottolinea: “Il bunker di Palazzo Alfieri è un po’ la versione 3.0. della Torino sotterranea del passato. Oltre al bunker Palazzo Alfieri custodirà un’altra chicca, che fa parte del nostro percorso di trasformazione degli edifici in luoghi che favoriscono relazioni, qualità della vita e futuro condiviso. Esattamente sopra il bunker abbiamo realizzato un chiostro contemporaneo – cortile interno a pianta quadrata che funge da vero fulcro distributivo dell’intero complesso residenziale – che lega memoria storica a vocazione abitativa. In sostanza abbiamo trasformato lo spazio destinato in passato agli sportelli bancari in uno spazio architettonico di grande valore, mantenendo il disegno originario in marmi policromi della pavimentazione, che è stata smontata, restaurata e riposizionata ricreando il tappeto geometrico che intreccia cromie e direzioni in legame visivo perfetto con le facciate. Le architetture che si affacciano sulla corte dialogano attraverso simmetrie rigorose che definiscono ordine e proporzione, mentre le grandi aperture vetrate, scandite da imbotti profondi, creano un ritmo controllato alternando trasparenze e superfici piene. La bellezza più pura è data dai giochi della luce che, filtrando su queste geometrie, genera profondità e riflessi cangianti nel corso della giornata.”

Il Graffitismo vandalico e il degrado urbano

Queste azioni barbariche non hanno niente a che vedere con i meravigliosi murales e graffiti che rendono Torino più bella e all’avanguardia nell’arte urbana.

Palazzi restaurati, rimessi a nuovo, molti soldi spesi e lavori che durano per mesi interferendo, il più delle volte, con le vite degli abitanti dei condomini che, tuttavia, aspettano pazientemente il risultato: muri puliti, tinta fresca, aspetto nuovo. Strade rinomate di Torino, passeggiate sotto i portici, storia, architettura, orgogli cittadini deturpati da scritte, spesso piene di rabbia, a sfondo politico, sociale o sportivo che potrebbero anche avere un senso se solo facessero parte di un progetto di comunicazione (che può utilizzare anche la critica) studiato e pensato al fine di dichiarare il proprio dissenso senza sfigurare parti significative della nostra città, ma anche semplici edifici residenziali.

È un problema complesso? Si perché’ quando parliamo di graffiti come rappresentazione del degrado si può pensare che di includere, anche quelli che, al contrario, rappresentano arte, cultura, bellezza e pensiero come quelli straordinari nel quartiere Campidoglio diventato un museo a cielo aperto, il Mau – Museo di Arte Urbana, i murales di Borgo Vittoria, tra cui la famosa Mongolfiera, quelli San Salvario, Barriera di Milano con Millo, Parco Dora, Vanchiglia e Parco Michelotti; in questo caso, e in altri non citati, parliamo di Street Art, di strumenti di riqualificazione urbana, di antidoto al grigio, al degrado e all’abbandono che fanno parte di importanti progetti come B.ART, promosso dal Comune di Torino, Il Monkeys Evolution che organizza MurArte, e tanti altri che lavorano in autonomia, ma anche collaborano con gli Enti Pubblici in spazi autorizzati.

Mettiamo da parte quindi l’idea che qualsiasi cosa venga dipinta sui muri della sia da demonizzare, perché’ evidentemente non è cosi, e concentriamoci per un attimo su tutti quegli interventi fatti per sporcare e in qualche modo mortificare le città. La versione più attuale del graffitismo: il muralismo, spesso è oggetto di discussione considerate le sue diverse declinazioni, da una parte opere di grande espressione artistica da preservare come patrimonio e dall’altra scritte che deturpano, mancanti di qualsiasi filosofia artistica e di pensiero. Il confine alcune volte risulta poco chiaro e la voglia di gridare le proprie idee può trasformarsi in azioni impulsive e compulsive, ma deve esserci un limite, non può essere tutto concesso in nome della libertà di espressione; e se lo facessimo tutti? Se un giorno cominciassimo a urlare le nostre problematiche oltraggiando i muri di Torino?

È ovvio che non può essere. La legge parla chiaro e oltre alla pena, che cambia in base all’oggetto offeso, ci può essere anche la richiesta di ripulitura a spese di chi ha creato il danno; il punto però è un altro e cioè quello di far comprendere a coloro che imbrattano la città che ciò che si sporca è patrimonio di tutti, è un bene della comunità. La legittimità’ di poter esprimere il proprio pensiero (sacrosanta) non deve mai varcare il confine del rispetto e del privilegio altrui (condiviso da tutti) di godere dei beni, privati e pubblici.

“La libertà non è assenza di obblighi”.

Maria La Barbera

Le fasce orarie del tunnel di Tenda

La Commissione Intergovernativa Italia-Francia che si è riunita venerdì 12 settembre, presso gli uffici della sede Anas del Piemonte, ha disposto le fasce orarie di transito all’interno del nuovo tunnel di Tenda per il periodo compreso tra lunedì 15 settembre e domenica 11 gennaio.

A partire da lunedì 15 settembre e fino a domenica 28 settembre nei giorni feriali il tunnel sarà aperto al traffico nelle tre fasce orarie giornaliere 6:00 – 8:00, 12:00 – 13:00 e 18:00 – 21:00.

Il sabato e la domenica il tunnel sarà aperto in maniera continuativa dalle 6:00 alle 21:00.

Da lunedì 29 settembre a giovedì 4 dicembre l’apertura è fissata nelle due fasce orarie giornaliere 6:00 – 8:00 e 18:00 – 21:00.

Anche in questo caso nel fine settimana il tunnel sarà aperto dalle 6:00 alle 21:00.

Da venerdì 5 dicembre e fino a domenica 11 gennaio il tunnel sarà aperto in un’unica fascia oraria giornaliera 6:00 – 21:00, compresi i giorni feriali.

Tale assetto favorirà gli spostamenti in concomitanza con l’aumento dei flussi per il turismo invernale e le festività di Natale. È già prevista l’adozione della medesima modalità di apertura continuativa diurna anche per le festività di Pasqua, ad aprile.

Il passaggio dei veicoli continuerà a essere regolato con il senso unico alternato.

I nuovi assetti orari – in sostituzione della configurazione estiva che ha previsto l’apertura diurna continuativa per agevolare il picco degli spostamenti – consentiranno all’impresa incaricata di dare un impulso anche in orario diurno agli interventi di modifica dei tornanti sul versante francese.

Il tavolo binazionale si riunirà nuovamente a dicembre per deliberare le fasce di apertura del tunnel a decorrere da lunedì 12 gennaio.

Allegato di dettaglio – le quattro fasce orarie di transito che si alterneranno fino all’11 gennaio

Fascia oraria 6:00 – 8:00

Il primo ciclo da Italia a Francia è alle ore 6:00, l’ultimo ore 7:30; da Francia a Italia il primo ciclo è alle ore 6:15, l’ultimo alle ore 7:45.

Fascia oraria 12:00 – 13:00

Il primo ciclo da Italia a Francia è alle ore 12:00, l’ultimo ore 12:30; da Francia a Italia il primo ciclo è alle ore 12:15, l’ultimo alle ore 12:45.

Fascia oraria 18:00 – 21:00

Il primo ciclo da Italia a Francia è alle ore 18:00, l’ultimo ore 20:30; da Francia a Italia il primo ciclo è alle ore 18:15, l’ultimo alle ore 20:45.

Fascia oraria 6:00 – 21:00

Il primo ciclo da Italia a Francia è alle ore 6:00, l’ultimo ore 20:30; da Francia a Italia il primo ciclo è alle ore 6:15, l’ultimo alle ore 20:45.

ARTISTE2025: Intelligenza Artificiale e Ingegneria Strutturale

 

Torino, 15-17 settembre 2025 – Castello del Valentino

Cerimonia di apertura: lunedì 15 settembre ore 9.00, Stanza della Caccia

Dal 15 al 17 settembre 2025 il Castello del Valentino ospiterà ARTISTE2025, il primo congresso internazionale interamente dedicato all’impatto dell’Intelligenza Artificiale (IA) nell’ingegneria strutturale. L’evento, promosso dal Politecnico di Torino e dall’ArtIStE Research Group (Artificial Intelligence for Structural Engineering), riunirà ricercatori, esperti e imprese da tutto il mondo per discutere come l’IA stia rivoluzionando progettazione, manutenzione e sicurezza delle infrastrutture.

“Non parliamo di semplici miglioramenti incrementali, ma di un vero e proprio salto oltre le metodologie tradizionali. L’IA abilita processi di design più efficienti, favorisce la manutenzione predittiva e innalza le prestazioni strutturali complessive: ci guida verso una nuova era di eccellenza ingegneristica”, afferma il professor Giuseppe Carlo Marano, docente del Politecnico di Torino e organizzatore del congresso.

Accanto a lui, tra i promotori scientifici, figurano Nikos Lagaros (NTUA, Atene), Xinzheng Lu (Tsinghua University, Pechino) e Domenico Asprone (Università Federico II di Napoli), a conferma del respiro internazionale della manifestazione.

Il congresso approfondirà i temi chiave del rapporto tra IA e ingegneria strutturale: dall’utilizzo dei big data per ottimizzare le decisioni progettuali, alla previsione di cedimenti strutturali, fino alla generazione di soluzioni innovative per infrastrutture più sicure, resilienti ed economicamente sostenibili.

L’evento ARTISTE è supportato dal progetto FAIR – Future Artificial Intelligence Research finanziato dall’Unione Europea – Next-GenerationEU (PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) – MISSIONE 4 COMPONENTE 2, INVESTIMENTO 1.3 – D.D. 1555 11/10/2022, PE00000013), ed in particolare lo spoke 7 “Edge-exascale AI” coordinato dalla professoressa Barbara Caputo del Politecnico di Torino.

 

Informazioni pratiche

Nursing Up si oppone in giudizio alla figura dell’assistente infermieristico

Nursing Up Piemonte dichiara che l’assistente infermiere rappresenta un inganno pericoloso, una toppa fragile su una falla enorme. In Italia mancano 175 mila infermieri rispetto agli standard europei, e il governo risponde con una figura priva di competenze universitarie, l’assistente infermiere. Nursing Up non ci sta e annuncia il ricorso al TAR con una prima udienza fissata per il 21 settembre.

“Affidare compiti importanti a personale non adeguatamente preparato rischiando danneggiare l’incolumità dei pazienti e la qualità del servizio sanitario, senza offrire soluzioni reali alla mancanza di infermieri – afferma Claudio Delli Carri, segretario regionale Nursing Up Piemonte e Valle d’Aosta”.

La crisi della formazione infermieristica appare ormai evidente, tanto che per l’anno accademico 2025-2026, a fronte di 20 mila e 699 posti disponibili in infermieristica le domande non sono arrivate a 19 mila. A confronto del 2010, che erano oltre 46 mila, oggi sono appena 21 mila. La situazione nell’Università del nord appare più critica. In Piemonte ci sono 1176 posti per la laurea in infermieristica, ma sono rimasti 190 posti vacanti, 67 in più rispetto all’anno accademico precedente.

Secondo le statistiche, il 25% degli ammessi non si presenterà il primo giorno e un altro 30% non terminerà il percorso. In sostanza, dei 20 mila 699 posti disponibili nel Paese, soltanto 10 mila e 300 studenti arriveranno alla laurea.

“La figura dell’assistente infermiere rappresenta una beffa al sistema sanitario, perché mette in circolo lavoratori con meno competenze e non colma le esigenze dei pazienti – prosegue Delli Carri – con il ricorso al TAR, Nursing Up diventa il primo sindacato in Italia da aver portato l’opposizione a questa figura nelle aulee giudiziarie, dopo averlo annunciato in piazza e nelle sedi istituzionali”.

Mara Martellotta

Crede di sparare ai ladri ma erano carabinieri

Dal suo balcone ha sparato con un fucile a pallini per far fuggire i ladri. L’uomo di 78 anni, residente in frazione Tuninetti a Carmagnola, alle 3 del mattino ha invece sparato a  una pattuglia dei carabinieri. Due militari sono rimasti feriti leggermente e portati dal 118 all’ospedale di Verduno. I due carabinieri sono già stati dimessi.