“Wine in Progress”: Completata a Monforte d’Alba l’opera di arte pubblica
Monforte d’Alba (Cuneo)
Se mai, e per buona sorte, vi capitasse di passare per Monforte d’Alba (fra i borghi medievali più suggestivi di Langa e fra gli undici Comuni di produzione del nobil Barolo) o, ancor meglio, di andarci a proposito (ne vale per davvero la pena!), non mancate – nel muovervi fra bellezze naturali e storiche del paesaggio – di fare una sosta in piazza Fratelli Viola, proprio di fronte al locale edificio scolastico, e in via Roddino, la via d’ingresso al paese. Sostate e osservate con attenzione. Sui muri della piazza e della via (di cui sopra) potrete godervi e ammirare due poster di grandi dimensioni, dal titolo complessivo e chiarificatore di “Wine in Progress”, realizzati e di recente completati dallo street artist (torinese d’adozione e cuneese di nascita) Gec Art, al secolo Giacomo Bisotto, selezionato nei mesi scorsi attraverso una call promossa dalla “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte nell’ambito del Progetto europeo “Eti”, teso a promuovere il territorio di Langhe e Roero, Patrimonio dell’Umanità Unesco, fra memoria ed innovazione e con la partecipazione attiva dei cittadini, chiamati a raccolta dall’artista, attraverso i social, affinché aprissero gli album fotografici di famiglia alla ricerca delle immagini dei nonni ambientate nelle vigne e nelle cantine di quelle magiche colline. Dal materiale ricevuto Gec Art ha, in un primo momento, selezionato diverse fotografie per poi passare a realizzarne, per l’appunto, due poster di grandi dimensioni, interamente dipinti a mano e applicati con materiali a basso impatto ambientale sui muri di Monforte. Spetterà ora al pubblico continuare l’opera dell’artista e dirottarla sul mondo digitale attraverso Facebook e Instagram, per farla vivere nel tempo e continuare tutti insieme la riflessione sulle nostre radici e sul nostro legame con la terra e le tradizioni. Il tutto per non perdere la memoria collettiva del territorio. Allo stesso tempo “Wine in Progress” intende essere anche documento storico, “per tracciare una linea temporale immaginaria che parte dalla fotografia di fine ‘800 in bianco e nero e arriva al digitale usa e getta postato sui social di oggi”.
Il trascorrere del tempo e gli agenti atmosferici, infatti, interferiranno e agiranno sulle opere, facendole via via deteriorare fino a farle scomparire, “ma non annullando la loro presenza, il loro ricordo e la forza, che invece continuerà online”. Attraverso un nitido e rigoroso tracciato segnico, il poster di piazza Fratelli Viola è stato tratto da una foto di famiglia ambientata a Castagnole delle Lanze, alla fine degli anni Settanta, quando ancora il lavoro in vigna era a conduzione famigliare (nonostante già iniziasse a svilupparsi il florido periodo del boom vitivinicolo) e ritrae due simpatici contadini che, in piedi e in una breve pausa dalle fatiche della vigna, davanti ad un carretto dalle grosse ruote in legno carico di tino si versano l’un l’altro un generoso bicchiere di vino. Frutto del loro sudore. Il poster di via Roddino, invece, è tratto da una immagine proveniente da un collezionista di fotografie antiche del territorio ed è datata tra fine Ottocento e inizi Novecento. Mostra come il lavoro in campagna fosse una questione di famiglie e di comunità. Quattordici lavoratori si aiutano accanto a una grossa trebbia in legno durante il periodo della mietitura.
“Questa immagine non è legata alle fasi del vino – commenta Gec Art – ma l’ho scelta perché, durante il mio percorso di conoscenza del territorio, attraverso le tante foto ricevute, ho scoperto che un secolo fa non si lavorava solo nelle vigne, ma si seminava, si mieteva il grano, si svolgevano diversi lavori agricoli non necessariamente legati al settore vinicolo, sfruttato solo negli ultimi sessant’anni. Mi interessava cioè far emergere il fatto che ciò che oggi vediamo in Langa è legato a un periodo breve e recente e ho sentito la forte necessità di rendere omaggio a tutta l’agricoltura in senso più ampio, vero motore del territorio prima della grande esplosione turistico-vitivinicola degli ultimi anni”. Infine, sul muro della “Biblioteca Pinacoteca Mario Lattes” (in via Garibaldi, 14) è stata realizzata una parete su cui sono presenti tutti gli studi e i bozzetti realizzati da Gec Art per la progettazione delle opere e una serie di fotografie inviate all’artista dagli abitanti del luogo. Un racconto per immagini dove sono svelati aneddoti e curiosità che fanno memoria. E danno senso al vivere d’oggi.
Per info: “Fondazione Bottari Lattes”, via Garibaldi 14, Monforte d’Alba (Cuneo): tel. 0173/789282 o www.fondazionebottarilattes.it
Gianni Milani