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Boosta dei Subsonica protagonista a Paratissima

A Paratissima Exhibit and Fair protagonista, presso ARTglieria Con/temporale Art Center Davide Dileo dei Subsonica e la sua “Ultima Ri/composizione per pianoforte a 24 mani”

 

A Paratissima Exhibit and Fair, presso ARTglieria Con/temporaryArt Center, in via Verdi 5, rivive il progetto di Davide Dileo dal titolo Ultima Ri/composizione per pianoforte a 24 mani”, nell’ambito degli Special Projects, per la curatela di Olga Gambari.

Davide Dileo, Boosta dei Subsonica, compositore e Co-fondatore della celebre band torinese elettronica, è già diventato un artista visivo, aprendo a Torino una galleria-atelier, rappresentata dalla galleria Raffaella De Chirico, dove ‘egli dà corpo ai suoni”.

La sua performance che è proposta a Paratissima  è rappresentata da un’installazione costituita da sei pianoforti che hanno servito, per più di un secolo, l’essere umano, e si sono poi trovati a trascorrere i loro giorni in decadenza in un magazzino. A ottobre sono tornati protagonisti tra le mura del Castello Sforzesco di Milano e sono stati suonati da sei maestri, manipolati nella loro essenza e forma da sei allievi d’arte, trasformandosi e riprendendo così vita.

Hanno partecipato al progetto Jack Freckleton Sturla, Emma Dotti, Alessandra Barni, Mattia Ozzy Bellato, Yingfei Cai e Erika Godino; la selezione dei progetti è stata curata dal professor Antonio Cioffi.

Mara Martellotta

Ritorna ContemporaryArt Torino+Piemonte – Speciale Autunno, l’appuntamento con il mese delle arti contemporanee

Ritorna ContemporaryArt Torino+Piemonte – Speciale Autunno, l’appuntamento con il mese delle arti contemporanee, giunto alla XIV edizione.

Il calendario – ideato dalla Città di Torino con il sostegno della Fondazione CRT e Fondazione CRT per l’Arte, in collaborazione con tutti gli Enti e le Istituzioni operanti nel settore dell’Arte Contemporanea – mette insieme arte, mostre, luci, musica, teatro, danza, cinema, notti bianche, workshop e molto altro ancora.

La rassegna è un valido esempio di sinergia che ha creato negli anni un vero e proprio sistema dell’arte contemporanea torinese.  Un momento di partecipazione e coinvolgimento che conferma la contemporaneità come uno dei tratti distintivi della Città e della Regione, capace di attirare visitatori e appassionati ad appuntamenti riconosciuti a livello internazionale che, quest’anno, dopo la parentesi online del 2020 legata all’emergenza COVID-19, si potranno nuovamente consultare anche  nell’opuscolo cartaceo ‘Speciale Autunno di ContemporaryArt Torino+Piemonte’.

ContemporaryArt Torino+Piemonte – Speciale Autunno 2021 conferma i consolidati appuntamenti come LUCI D’ARTISTA che illuminerà le piazze e le vie del centro città e delle circoscrizioni; ARTISSIMA che continua a distinguersi per l’approccio innovativo e sperimentale; PARATISSIMA, la vetrina internazionale dei talenti emergenti; THE OTHERS, fiera italiana dedicata all’arte emergente, alla X edizione, CLUB TO CLUB, festival di musica elettronica; 39 TORINO FILM FESTIVAL, importante rassegna cinematografica e, l’irrinunciabile appuntamento con la NOTTE DELLE ARTI, sabato 6 novembre.

 

LUCI D’ARTISTA

Dal 29 ottobre al 9 gennaio 2022 torna Luci d’Artista giunto alla XXIV edizione. L’iniziativa, promossa dalla Città di Torino, è realizzata in cooperazione con la Fondazione Teatro Regio Torino, la sponsorizzazione tecnica di IREN S.p.A., il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRTNovità di quest’anno la partnership con Fondazione Torino Musei.

Nata nel 1998 come esposizione di installazioni d’arte contemporanea realizzate con la luce en plein air nello spazio urbano, dal 2018 Luci d’Artista si è arricchita di un percorso educativo-culturale che favorisce l’incontro tra il pubblico e le opere.

In questa edizione si potranno ammirare 25 Luci (tra allestimenti temporanei e permanenti) di cui 14 nel centro città e 11 nelle altre Circoscrizioni. La rassegna, inoltre, ha dato vita a un ampio Public Program che propone la quarta edizione del progetto Incontri Illuminanti con l’Arte Contemporanea con un ampio programma di percorsi educativo-culturali e laboratori sui linguaggi dell’arte contemporanea rivolti a cittadini delle diverse età collegati con le opere installate nelle Circoscrizioni 2, 3, 4 e 6.

NOTTE DELLE ARTI CONTEMPORANEE

Sabato 6 novembre ritorna la Notte delle Arti Contemporanee. Per l’occasione molti musei cittadini osserveranno un prolungamento d’orario, in taluni casi con agevolazioni tariffarie; così anche molte Associazioni e Gallerie d’arte proporranno nei loro spazi eventi e incontri durante i quali si potrà assistere a performance, incontri con gli artisti, presentazione di libri o cataloghi. Per informazioni e prenotazioni si potrà consultare il sito.

 

Saranno 5 le FIERE DELL’ARTE ospitate a Torino nella prima settimana di novembre.

ARTISSIMA, la principale fiera d’arte contemporanea italiana che si distingue per il suo approccio innovativo e sperimentale, si svolgerà all’Oval – Lingotto Fiere dal 5 al 7 novembre. La location accoglie le quattro storiche sezioni della fiera: Main SectionNew EntriesDialogue/Monologue e Art Spaces & Editions. Inoltre, Artissima XYZ, la piattaforma digitale che dal 2020 ospita tre sezioni, sarà visibile online e fisicamente in tre mostre collettive allestite nel padiglione fieristico. www.artissima.art

Dal 4 al 7 novembre, nel Padiglione 3 di Torino Esposizioni, si svolgerà la decima edizione di THE OTHERS FAIR, la fiera italiana dedicata all’arte emergente che punta su un’edizione al femminile con un board curatoriale di donne che esplorano il mondo. Tanti i Paesi da cui provengono gli espositori di questa Fiera dalla vocazione sempre più internazionale. www.theothers@theothersfair.com

Ad accogliere, dal 28 ottobre al 12 dicembre, PARATISSIMA, vetrina internazionale dei talenti emergenti, sarà l’ARTiglieria Con/temporary Art center di via Verdi 5. www.comune.torino.it/torinocreativa/ – www.paratissima.it 

La fiera d’arte antica e moderna dal piglio contemporaneo FLASHBACK, L’ARTE È TUTTA CONTEMPORANEA sarà all’Ex Caserma Dogali in via Asti 22, dal 4 al 7 novembre. Il progetto è nato nel 2013 con l’obiettivo di costruire un ‘atlas’ di cultura visiva unendo in un’unica equazione cultura e mercato, senza vincoli di spazio e tempo. Il tema scelto per questa edizione è profondamente legato al momento storico che stiamo vivendo e alla scelta della nuova sede perché, ancora una volta, Flashback vuole portare attenzione su ciò che è trascurato, marginale e dimenticato.

www.flashback.to.it

 

L’edizione 2021 di DAMA, in programma dal 30 ottobre al 7 novembre, verrà ospitata in cinque sedi: Palazzo Chiablese (cortile), Palazzo Carignano (cortile), Librerie Luxemburg, La Bussola, Galleria Gilibert. Quest’anno il progetto si focalizzerà̀ in spazi aperti dove opere di artisti italiani di differenti generazioni andranno a colmare il tempo intercorso tra la nuova e quella già̀ affermata, per porre in relazione la storia con le opere attivate da azioni performative. Con la collaborazione di Gianluigi Ricuperati sono in programma una serie di talk, racconti e conversazioni su tematiche sociali e politiche in relazione con l’arte contemporanea.  www.d-a-m-a.com

 

ARTI VISIVE

Alla GAM sarà possibile vedere le mostre: ‘FATTORI. Capolavori e aperture sul ‘900’ (fino al 20 marzo 2022), LUIGI ONTANI. Alam Jiwa & Vanitas’ (3 novembre – 30 gennaio 2022, Claudio Parmiggiani’ (fino al 6 febbraio 2022), ‘Alessandro Sciaraffa. Sinfonia’ (fino al 9 gennaio 2022), ‘Una collezione senza confini. Arte Internazionale dal 1990’ (2 novembre – 30 novembre 2022).

Alla Pinacoteca Agnelli sarà ospitata la mostra ‘Fondazione Maeght. Un atelier a cielo aperto’ (fino al 13 febbraio 2022).

Al MAO MUSEO D’ARTE ORIENTALE saranno visibili ‘Residui & Risonanze’ (5 novembre – 5 dicembre) all’interno della mostra ‘Hub India – Classical Radical’‘Kakemono. Cinque secoli di pittura giapponese. La Collezione Perino’ (12 novembre – 25 aprile 2022), ‘Fernando Sinaga. Il libro delle sorti e dei mutamenti’ (30 ottobre – 6 marzo 2022).

PALAZZO MADAMA – MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA ospiterà Il Rinascimento europeo di Antoine de Lonhy’ (fino al 9 gennaio 2022), ‘Carlo D’Oria. Sentinelle’ (fino al 12 dicembre), ‘Confluenze Perturbanti’, all’interno della mostra ‘Hub India – Classical Radical’ (5 novembre – 5 dicembre).

Al MUSEO NAZIONALE DEL RISORGIMENTO ITALIANO sino al 1 novembre sarà visibile ‘Di pietra e ferro: 150 anni del Traforo del Fréjus’ mentre la FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO, dal 5 novembre al 30 gennaio 2022, accoglierà ‘Martyne Syms: Neural Swamp’; ‘Safe House’; ‘Stretching the Boy’ e, fino al 7 novembre, la mostra ‘Memory Matters’ con un ciclo di incontri ospitato nel programma di Biennale Democrazia.

MUSEI REALI, fino al 9 gennaio 2022 e per la prima volta a Torino, ospiteranno ‘Fabio Viale. In Between’.

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia avrà in esposizione: ‘Martin Parr. We  Sports’ (28 ottobre – 13 febbraio 2022) e ‘Salvatore Vitale. How To Secure A Country’ (3 novembre – 12 dicembre), progetto in partnership con OGR, dove è ospitata l’installazione Persuasive System.

‘Vogliamo tutto’ sarà in mostra alle OGR TORINO fino al 16 gennaio 2022 mentre, alla FONDAZIONE MERZ (dal 2 novembre al 9 gennaio 2022) la mostra ‘La punta della matita può eseguire un sorpasso di coscienza’ si arricchisce e presenta ‘Richard Long, Giulio Paolini’ e ‘Remo Salvadori da Marisa e Mario Merz’.

In mostra al MEF – MUSEO ETTORE FICO‘Jac Person’ (5 novembre – 19 dicembre), ‘Stefano Di Stasio. Un attimo di eternità’ (fino al 19 dicembre), ‘Ettore Fico. L’opera disegnata dal 1955 al 2004’ (fino al 19 dicembre).

Dal 6 novembre al 26 febbraio 2022 sarà visibile al PAV PARCO ARTE VIVENTE la mostra ‘Temporary Landscape. Erbari, mappe, diari’.

La Galleria Mazzoleni, London – Torino e la Città di Torino presenteranno a novembre, con inaugurazione ancora da definirsi, ‘ANATOMIA UMANA. SALVATORE ASTORE, una installazione permanente dell’artista nell’area pedonale tra corso Galileo Ferraris e l’incrocio di via Cernaia.

SPAZI PER L’ARTE

Tanti spazi per l’arte della città ospiteranno rassegne, mostre, laboratori e molto altro ancora. Tra questi:

Casa Giglio (via Cappel Verde 2) arricchita da una installazione permanente di Francesco Simeti a cura di Associazione A.TitoloSala Bolaffi (via Cavour 17) con una raccolta di opere dei maggiori artisti del Novecento; Associazione Alessandro Marena (via dei Mille 40/a9) con le mostre ‘La valle dei pollini. Theo Gallino’ a Villa Sassi (strada Traforo del Pino 47) e ‘The Upcoming Art. Da un’idea di Alessandro Marena part_4’ in via dei Mille; l’Archivio di Stato (piazza Carlo Mollino1) ‘Francesco Tabusso. Le favole della pittura’; il Mastio della Cittadella (corso Galileo Ferraris 0) ospita ‘Art For Film’; Cripta 747 (via Catania 15/F) con la quarta edizione di ‘Residency Programme’; Associazione Barriera (via Crescentino 25) presenta la mostra ‘Chi ci salva’; all’Organizzazione Nazioni Unite ONU (viale Maestri del lavoro 10) ‘Go Goals Togethers’; alla Fondazione 107 (via Sansovino 234) prosegue la mostra di Franco Rasma e viene presentata ‘Take Care Project.160 artisti per una mascherina’ con le personali dei due vincitori; Mecanikòs Mecanikòs (via Salgari 9) espone ‘Una stagione all’inferno. Signor diavolo Gentil diavolo’; a Palazzo Barolo (via Corte d’Appello 20/c) la personale ‘Emilio Fantin. The Light of the darkness’; da Vanni Showroom (piazza Carlina) Arthur Arbesser presenta per Artissima l’installazione ‘My Artisroom’; al Palazzo della ‘Società Italiana per il Gas’ (via XX Settembre 41) Studio Delvis con Primula Costruzioni Srl presentano ‘Sale Regie’; lo Spazio Lancia (via Lancia 27) ospita ‘Fermati, osserva, pensa’; lo Studio fotografico Gianni Oliva (piazza Statuto 18) con ‘Architetture emozionali’; la Fondazione Nocentini e l’Istituto Salvemini con ‘Murat Cinar incontra Remize Erer’ nella Sala ‘900 – Polo del ‘900 (via del Carmine 14); il Cortile del Maglio (via Andreis 18 int 18/c) ospita l’Associazione Internazionale BJCEM con ‘In dialogo con gli artisti di Mediterranea 19. Young Artists Biennale. School of Waters’; alla Libreria Binaria (via Sestriere 34), Artphotò presenta il libro ‘Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico. Interviste, racconti, documenti’; a Palazzo Martini di Cigala (via della Consolata 3) l’Associazione Projec_to con ‘Design of today + Viewing room Gao Yang’; il giovane Spazio Musa (via della Consolata 3) ospita ‘One for Eleven’; Osservatorio Futura (via Carena 20) con ‘Over the Reinbow – Performance e mostra personale di Umberto Chiodi’; Drim | Contemporary Art Ground (corso Regina Margherita 94 c/o Belle Arti RIM/basement) presenta la mostra ‘Peri Phérò’; nell’ambito dell’Art Site Fest; il Museo Lavazza ospita ‘Mormoranti’, mentre l’Heritage Lab Italgas ‘Shapes of living’; ancora La Cabina dell’Arte Diffusa con ‘(…) #8 – ASSENZA/ESSENZA’ visibile nei giardini di Piazza Peyron; all’ex Teatro di Palazzo Saluzzo Paesana, si terrà ‘Polvere d’Artista’ – personale di Nazareno Biondo, produzione di Associazione Culturale BArock.

In questi ultimi due anni sono nati anche degli spazi artistici virtuali. È quindi possibile vedere la mostra, organizzata da Osvaldo Moi Artworks, ‘From the world’s roof. Dal tetto del mondo’ sul canale Youtube dell’artista: https://www.youtube.com/channel/UCqm2y9KFIXkXGilGfn4V9PQ ; oppure ‘entrare’ nella nuova edizione della fiera/evento internazionale dedicata agli strumenti elettronici, organizzata da SOUNDMIT, ‘Soundmit & Museo del Synth Marchigiano 2021’ su www.soundmit.com.

LE GALLERIE

Tante sono le Gallerie di Torino, quelle che quest’anno parteciperanno a ContemporaryArt Speciale Autunno sono:

A Pick Gallery; Crag Gallery-Chiono Reisovà Art Gallery; Csa Farm Gallery by Mauric Renaissance Art a.c.; Dr Fake Cabinet; Elena Salamon Arte Moderna; Febo e Dafne; Galleria Franco Noero, Galleria Gagliardi e Domke; Galleria Giorgio Persano; Galleria In Arco; Galleria Lara e Rino Costa; Galleria Moitre; Galleria Peola Simondi; Galleria Weber & Weber; Luce Gallery; Mazzoleni, London – Torino; Mucho Mas! Artist-Run Space; Multiplounico; Norma Mangione Gallery; Paolo Tonin Arte Contemporanea; Photo & Contemporary; Quartz Studio; Raffaella De Chirico Arte Contemporanea; Riccardo Costantini Contemporary; SM Galleria; Spazio Mutabilis Arte; The Portrait Gallery; Tucci Russo Chambres d’Art; Tucci Russo Studio per l’arte Contemporanea; Galleria d’arte Roccatre; Davide Paludetto | Artecontemporanea.

GLI EVENTI DI ARTE URBANA

In occasione delle ATP Nitto Finals, tramite il progetto Fucina Campidoglio, il MAU Museo di Arte Urbana propone, fino al 27 novembre, la terza edizione di ‘Arte in Vetrina – Arte in Movimento’, una mostra collettiva diffusa per far conoscere l’arte e gli artisti del Borgo Campidoglio; al suo interno sono delle visite guidate (prenotazioni su: https://www.museoarteurbana.it/visite-guidate-al-mau-di-ottobre-novembre-e-dicembre-2021/).

La Galleria del MAU – Museo di Arte Urbana (via Rocciamelone 7/c) ospita: | RE | SPIRO, la bipersonale di Sergio Aiello e Atelier Intense visibile dal 30 ottobre al 30 novembre; Cartoliniere al Campidoglio, personale di Antonio Mascia dal 18 dicembre all’8 gennaio 2022 e un’Asta a sostegno del MAU dal 4 al 12 dicembre. www.museoarteurbana.it

Il MAUA – Museo di Arte Urbana Aumentata, primo museo di Arte Aumentata, propone tour guidati fra le opere animate di street art. Per tour personalizzati: maua.museum@bepart.net www.mauamuseum.com 

Dal 27 ottobre al 21 novembre nella rotatoria di piazza Bottesini Cimasa Affissioni 50530 e Flashback, l’Arte è tutta contemporanea presentano ‘Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto’. Uno spazio rubato alla pubblicità, un luogo espositivo da 7 anni: un manifesto di 6 x 3 metri – progetto di Alessandro Bulgini per Flashback.

 

LABORATORI E WORKSHOP

Tra i laboratori e i workshop l’11 novembre la Sala Bobbio dell’Ex Curia Maxima, in via Corte d’Appello 16, ospiterà ‘Carriere artistiche e professioni creative, il quadro fiscale e amministrativo di riferimento’, incontro organizzato dal Gai -Associazione per il circuito dei giovani Artisti Italiani e UNGDCEC – Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.

Camera, in via delle Rosine 18, sono in programma 4 appuntamenti: ‘Camera Kids’ (14 novembre, 12 dicembre, 16 gennaio e 6 febbraio 2022); ‘Capolavori. Quando la fotografia sportiva diventa icona’ (2 dicembre); ‘How to secure a country. Incontro Con Salvatore Vitale’ (3 dicembre); ‘The narrative impulse – workshop con Salvatore Vitale’ (26 e 27 novembre, 4 e 5 dicembre).

Alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, in corso Castelfidardo 22, sono in programma diversi appuntamenti: ‘Giochiamo con l’Arte’ (13 e 14 novembre); la performance ‘Throwing Balls at Night di Jacopo Miliani’ (3 novembre alle 21.00); il Workshop d’artista ‘William Kentridge’ (14 – 28 novembre); Visite guidate (5–7–12-19–26 novembre) alla mostra ‘Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro tra disillusione e riscatto’ (fino al 7 gennaio 2022); i laboratori ‘A caccia di invenzioni con Bruno Munari’ (21 novembre) e Cosa voglio fare da grande?’ (7 e 27 novembre).

IN REGIONE

Molti i Musei, le Associazioni e le Fondazioni nel territorio regionale che partecipano con i loro appuntamenti a ContemporaryArt 2021, tra cui:

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta diverse mostre, tra le quali Bracha L. Ettinger. BRACHA’S Notebooks’ dal 4 novembre al 27 febbraio 2022; Agnieszka Kurant. Crowd Crystal’ dal 4 novembre al 27 febbraio 2022; Otobong Nkanga. Corde che si arricciano attorno alle montagne’ fino al 30 gennaio 2022; ‘A.B.O. THEATRON. L’Arte o la Vita’, fino al 9 gennaio 2022; ESPRESSIONI. La Proposizione’, fino al 7 novembre; Anne Imhof. SEX’ fino al 7 novembre – www.castellodirivoli.org ;

Reggia di Venaria – Consorzio Residenze Sabaude, ‘Una Infinita Bellezza. Il Paesaggio in Italia dalla pittura Romantica all’arte contemporanea’, fino 9 gennaio 2022; ‘Igloo di Mario Merz’ fino al 30 marzo 2022 – www.residenzereali.it;

Fino al 7 novembre si potranno ammirare le mostre Closeness/Prossimità’ di Domenico Maria Papa, che nell’ambito dell’Art Site Fest 2021 – appuntamento con l’arte contemporanea giunto alla settima edizione – hanno sede in dimore storiche, parchi, giardini e musei del Piemonte.  

L’Associazione Phanes presenta la settima edizione dell’ART SITE FEST dal titolo CLOSENESS/PROSSIMITA’, il festival dei linguaggi del contemporaneo, di Domenico Maria Papa. Fino al 7 novembre si potranno ammirare le mostre che trovano la loro sede in dimore storiche, parchi, giardini e musei del Piemonte tra le quali ‘Closeness’. che è possibile visitare al Castello Reale di Govone https://www.castellorealedigovone.it;

Museo Diocesano di Susa, ‘Il Rinascimento europeo di Antoine de Lonhy’ – insieme a Palazzo Madama di Torino – fino 7 novembre.  www.palazzomadamatorino.it;

Fondazione Ferrero e Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ad Alba, ‘Burri. La poesia della materia’ alla Fondazione Ferrero e ‘Burri. Il Cretto di Gibellina’ a Palazzo Banca d’Alba fino al 30 gennaio 2022. www.fondazioneferrero.it;

Fondazione CRC, ‘Piero Simondo. Laboratorio situazione esperimento’’ fino al 12 dicembre www.fondazionecrc.it;

CITTADELLARTE – Fondazione Pistoletto a Biella,  ‘Arte al centro 2021’ dal 30 ottobre al 30 novembre www.cittadellarte.it ;

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Guarene, ‘‘Badly Buried’ fino al 28 novembre www.fsrr.org;

Museo Studio Felice Casorati a Pavarolo, ‘6 pittori’ fino al 21 novembre www.pavarolo.casorati.net ;

Associazione Creativamente Roero, ‘Creativamente Roero. Residenze d’artista tra borghi e castelli. III Edizione: A due passi dal mare’, in diversi Borghi del Roero fino al 12 dicembre www.creativamenteroero.it ;

Ex Chiesa del Gesù e piazza Michele Baretta – Città di Vigone ‘Grazia Toderi Gilberto Zorio, G’ fino al – 16 gennaio 2022;

Castello Di Rivara – Museo D’arte Contemporanea, ‘La Domenica del Corriere’ e ‘Gotico Industriale’, che dal 24 ottobre diventeranno mostre permanenti del museo. www.castellodirivara.com;

Castello di Morsasco ad Alessandria con la sua collezione permanente #NONAME, fino al 31 dicembre – www.castellodimorsasco.it.

MUSICA

Dal 4 al 7 novembre tornerà Club To Club 2021 – C0C ‘The Festival As A Performance’. C0C è la risposta al nuovo caos degli attuali tempi incerti in cui lo zero rappresenta il nuovo punto di partenza del Festival Club To Club. www.clubtoclub.it (sedi varie: OGR Torino – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo – Quartiere di Porta Palazzo con il progetto installativo ‘Suoni d’Artista’ in collaborazione con Luci d’Artista – Notte delle Arti, sabato 6 novembre – dalle 21.00 alle OGR Torino).

Sabato 18 dicembre il Museo Egizio ospiterà ‘Aida in quintetto’: alcuni musicisti del Teatro Regio (quartetto e pianoforte) suoneranno una selezione di brani d’opera nella cornice della galleria dei re del museo egizio. Il concerto dura 20 minuti e sarà ripetuto più volte durante la serata. www.museitorino.it

 

TEATRO

Alle Officine Caos: fino al 26 aprile 2022 Stalker Teatro presenta la stagione ‘Differenti Sensazioni’ – XXIV Edizione; dal 4 al 19 dicembre, invece, con METROPOLITAN ART 6 il pubblico sarà accompagnato in un itinerario attraverso alcune opere del Castello di Rivoli per poi arrivare a Le Vallette e infine alle Officine Caos dove verrà presentata la creazione performativa. www.officinecaos.net

La Fondazione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale organizza:alle Fonderie Limone Moncalieri il 28-29 ottobre ‘The Goldberg Variations, Bwv 988’. www.torinodanzafestival.it

al Teatro Carignano, dal 9 al 13 novembre, ‘Pupo di Zucchero’;

al Teatro Gobetti, dal 9 al 14 novembre, ‘La Scimmia’; dal 30 novembre al 5 dicembre ‘12 Baci sulla bocca’; dal 21 dicembre al 9 gennaio 2022 ‘La Lettera’ www.teatrostabiletorino.it.

Il MAU Museo di Arte Urbana ha in programma per sabato 27 novembre ‘Sei sfumature di viola’, una visita guidata teatrale per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza alle donne https://www.museoarteurbana.it/visite-guidate-al-mau-di-ottobre-novembre-e-dicembre-2021/ .

DANZA

La Fondazione Egri per la Danza con la Compagnia Egribiancodanza dal 30 ottobre al 27 novembre mette in scena ‘D.VISIONI’ all’Officina della scrittura (strada comunale da Bertolla all’Abbadia di Stura 200) www.officinadellascrittura.it – www.egridanza.com; il 10 dicembre alla Fondazione Casa Teatro Ragazzi si potrà assistere a ‘Scacco matto altre distanze in nuovi orizzonti’: il balletto Feroce Partita aprirà la serata e si ispirerà all’antico gioco indiano degli scacchi. www.casateatroragazzi.it

L’Associazione culturale MYTHOS con ‘Micron Rassegna di Opere da Camera’ – in sedi varie – dal 5 novembre al 30 marzo 2022 porterà gli spettatori alla scoperta di tanti generi musicali. www.micron-mythos.it

Dal 4 novembre al 19 dicembre si terrà – in sedi varie – ESTOVEST FESTIVAL 2021, il tradizionale appuntamento con la musica classica contemporanea. www.estovestfestival.it

CINEMA

Il Museo Nazionale del Cinema ha in programma ‘Atp Finals Cultural Program – Sport e Cinema’ (8, 13, 23 novembre).

Nel mese di novembre il Museo accompagnerà lo svolgimento delle ATP Finals con tre serate a tema sportivo dedicate rispettivamente al tennis, al ciclismo e al calcio. Cinema Massimo, 8 novembre ore 21: ‘Wonderful Losers: a different world’ di Arunas Matelis; 13 novembre ore 21: ‘John Mcenroe – L’Impero della perfezione di Julien Faraut’; 23 novembre ore 21: ‘Zidane, un ritratto del XXI secolo di Douglas Gordon Philippe Parremo’.

Videomapping sulla Mole Antonelliana

Dopo il successo degli spettacoli di videomapping sulla cupola della Mole Antonelliana nel 2020 e nel 2021, in occasione di ATP Finals il Museo, a novembre realizzerà nuovi video a tema sport. Con l’app MoleXR, sarà possibile ascoltare la musica in sincrono dello spettacolo da ogni parte della città.

Il Museo, inoltre, fino al 7 marzo 2022 ospiterà la mostra ‘Photocall. Attrici e attori del cinema italiano’e  la Masterclass alla Mole’ appuntamento mensile con i divi del cinema condotto da Steve Della Casa; dal 16 dicembre al 14 febbraio la mostra ‘Diabolik’ e la proiezione del film al cinema Massimo (16 dicembre). www.museocinema.it

Dal 26 novembre al 4 dicembre si terrà la 39^ edizione del Torino Film Festival, uno dei principali festival cinematografici italiani. www.torinofilmfest.org

Aiace Torino, infine, ha in programma i corsi Fashion in Film’ nei giorni 4, 11, 18, 25 novembre e ‘Fantascienza, utopia, futuri alternativi nel cinema contemporaneo’ nei giorni 16, 23, 30 novembre e 7 dicembre. www.aiacetorino.it

 

CARD TURISTICHE

Turismo Torino e Provincia – Torino+Piemonte Card

Per un periodo che varia da 1 a 5 giorni, ingresso gratuito nei principali siti culturali, nelle Residenze Reali di Torino e del Piemonte, nei musei e fondazioni dedicati a tutti i tipi di arte: dall’antica alla moderna e contemporanea. Sconti sui servizi turistici della città e agevolazioni su moltissime attività. A partire da 28 euro e disponibile anche nella versione Junior, per i minori di 18 anni a partire da 17 euro. Maggiori informazioni su https://www.turismotorino.org/it/il-tuo-viaggio/torinopiemonte-card
piazza Castello/via Garibaldi – Contact centre (+39) 011.535181
info.torino@turismotorino.org

 

LUCI D’ARTISTA CITY TOUR  

Visita Torino in una luce straordinaria con un tour della città davvero speciale.

Accompagnato da una guida turistica si potranno ammirare dall’alto le installazioni più celebri della XXIV edizione di Luci d’Artista durante un emozionante tour di un’ora con il bus panoramico City Sightseeing® Torino. Tour a bordo di un autobus panoramico con guida turistica (in lingua italiana, inglese e francese).

Quando: sabato 13 e domenica 14, sabato 20 e domenica 21 novembre e ogni sabato e domenica dal 4 dicembre al 2 gennaio 2022 + i giorni 8, 10, 31 dicembre e 6 gennaio 2022. Partenza: ore 17.30* (piazza Castello/via Po)

*13, 14, 20, 21 novembre + 8, 18, 25 e 26 dicembre + 1 gennaio anche ore 19.00

Durata: max 1 ora – Tariffa intero: € 16,00 – Tariffa ridotto (5-15 anni): € 8,00

Bambini under 5: Free – Info e prenotazioni:  www.city-sightseeing.it/it/tour-luci-dartista/ – infotorino@city-sightseeing.it

Tel: +39 011 19464500

Il calendario aggiornato degli eventi è disponibile sul sito:

www.contemporarytorinopiemonte.it

Etichette! Storia e design nel mondo del vino

Dal 29 ottobre Palazzo Barolo racconterà nelle proprie cantine la storia del vino, attraverso l’esposizione di oltre 300 etichette storiche.

La più ampia collezione temporanea mai proposta, che rappresenta, in realtà, una piccola parte dell’ampia collezione di 282 mila pezzi conservata presso il Castello di Barolo (www.wimubarolo.it).
Le etichette selezionate per il grande appuntamento torinese si concentrano sugli aspetti grafici, artistici e di design, che rendono l’etichetta uno strumento godibile e accattivante, oltre che pratico e utile ai fini delle informazioni contenute. A Palazzo Barolo, saranno esposte etichette provenienti da oltre 40 paesi di tutti e cinque i continenti.
Molto spazio sarà dato ai Paesi dell’Europa dell’Est e del Medio Oriente, interessanti, oltre che per l’alto livello raggiunto nell’elaborazione grafica delle proprie etichette, per i cambiamenti sociali e geopolitici che li hanno interessati negli ultimi decenni. L’etichetta non è un semplice foglio di carta, ma un veicolo comunicativo, in grado di esprimere i valori dell’azienda, il gusto e la qualità del prodotto.
Sono veri e propri documenti storici: offrono infatti informazioni su molti vini di grande interesse di cui non resta no più tracce. E se nulla possono dire della qualità del vino che vestono, molto raccontano invece dei caratteri del luogo, del tempo e del contesto culturale in cui sono state realizzate.
Ciò spiega perché le etichette storiche siano ancora oggi una ricca fonte di ispirazione e materia di lavoro creativo per grafici e designer. Un viaggio affascinante tra forme, colori e materiali diversi, dove dimensione, tipo di stampa, elementi decorativi e stili ne definiscono l’estetica e riflettendone le condizioni economiche, tecnologiche, sociali del mondo in cui quel vino è stato prodotto.
UN PROGETTO DI
Opera Barolo WiMu Barolo Ares srl
SEDE
Palazzo Barolo – Via Corte d’Appello 20/c, Torino
PERIODO
29 ottobre 2021 – 9 gennaio 2022
CONTATTI
palazzobarolo@arestorino.it
011 2636111
ORARI DI APERTURA
dal martedì al venerdì: 14.30 -18.00, sabato e domenica: 14.30 – 19.00
BIGLIETTI
Unico:
€5, Gratuito per i possessori dell’Abbonamento Torino Musei

“In scena la materia che prende vita”

“In scena la materia che prende vita”, in mostra l’artistaMassimiliano Gissi e lo scultore Francesco Sciacca alla galleria d’arte torinese Malinpensa by Telaccia

 

Massimiliano Gissi e Francesco Sciacca sono i due artisti protagonisti della mostra ospitata fino al 31 ottobre prossimo presso la galleria d’arte Malinpensa by Telaccia,  dal titolo “In scena la materia che prende vita”.

La pittura di Massimiliano Gissi è improntata a un registro assolutamente originale e caratterizzata dall’intervento di vari materiali riciclati, quali passamaneria, stoffe, bottoni e metalli. L’artista lo fa senza alcun timore, ponendosi al di fuori di mode e schemi precisi, spinto dalla sua impronta artistica assolutamente originale e dal sentimento. Ne nascono creazioni giocose che si liberano nel loro iter, ricche di vibranti cromatismi, di simboli incisivi e di significati evidenti frutto di una realizzazione ricca di vitalità.  Il mondo artistico di Massimiliano Gissi crea opere in chiave moderna da cui sprigiona un significato sia narrativo sia stilistico. In esso la struttura prospettica, i contrasti tra l’intervento scenico e la forza descrittiva, sono capaci di fondersi perfettamente con la resa tecnica e la costante ricerca dei materiali. È  instancabile la fantasia con cui Gissi riesce a far rivivere i suoi personaggi, utilizzando un lavoro manuale autonomo estremamente originale.

Il secondo artista in mostra, Francesco Sciacca, realizza, invece,opere di forte impatto visivo, capaci di mostrare nuove prospettive condotte lungo un percorso in cui il valore della materia si libera in una dimensione interpretativa estremamente originale. Anch’egli fa uso di materiali riciclati e usati, tra cui il legno delle barche, il ferro arrugginito, che traducono la sua manualità evidente, in cui la contrapposizione stessa della materia risulta in grado di creare un effetto tridimensionale molto suggestivo. Il recupero antico dei materiali segna il tempo e la storia dell’uomo, unendo in un perfetto equilibrio innovazione, stile e talento. Francesco Sciacca riesce a dar vita con le proprie opere ad un linguaggio scultoreo in cui all’abile dinamica dei volumi si accompagna un costante sviluppo strutturale. Le sequenze dei volti umani da lui scolpiti, sagomate e assemblate con intensa emotività, dimostrano il raggiungimento di un risultato di sicura padronanza tecnica ed essenza creativa.

Mara Martellotta 

Galleria d’arte Malinpensa by Telaccia , corso Inghilterra 51

Tel 0115628220

Orario galleria 10.30-12.30;16-19; chiusura lunedì e festivi

 

Gli inverni delle favole

Visitare la bellissima mostra dedicata a Francesco Tabusso, curata da Veronica Cavallaro e Daniela Magnetti, ospitata nelle sale juvarriane dell’Archivio di Stato di Torino, fa venire alla mente i versi di Dino Buzzati: “Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e, stretti insieme dietro i vetri, guardando la solitudine delle strade buie e gelate, ricordassimo gli inverni delle favole, dove si visse insieme senza saperlo.”

Promossa dall’Archivio Francesco Tabusso e dalla Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C., alla vigilia del decennale della morte dell’artista, la mostra ripercorre gli oltre sessant’anni di attività di un pittore che ha sempre esplorato strade solitarie, al di là delle mode e dei movimenti, conquistando non solo l’apprezzamento della critica ma anche dei non addetti ai lavori.

Il titolo della mostra, “Le favole della pittura”, non avrebbe potuto descrivere meglio il percorso spirituale e visivo dello spettatore.

Il pittore guardava il mondo con gli occhi puri di un bambino ed osservando i suoi dipinti riacquistiamo anche noi quella capacità, anche se solo per qualche istante.

Perché (come si legge nel “Piccolo Principe”): “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”.

Luca Martina 

Il viaggio “dalla semina al raccolto del grano duro Barilla” raccontato da 11 illustratori

“Grani D’Autore”. In Palazzo Madama a Torino. Dal 28 ottobre al primo novembre

Ospite di casa, la talentuosa illustratrice Elisa Seitzinger, che da anni vive e lavora a Torino e le cui immagini appaiono fortemente ispirate all’arte classica, in un mix di segni e colori di assoluta e rigorosa perfezione linguistica, che richiamano a gran voce anche le icone russe così come i mosaici bizantini. E’ lei, con il suo nitido disegno in cui la filiera agricola è immaginata come una divina figura femminile “che fa maturare con amore e passione il grano attraverso molteplici azioni”, a fare, in certo senso, gli onori di casa ad altri dieci colleghi, illustratrici ed illustratori provenienti da varie regioni italiane,  che hanno voluto raccontare per “Barilla” il faticoso ma nobile percorso fra i valori e l’arte della pasta fatta con grano duro selezionato e tutto italiano. Dunque, 11 illustratori per un’ode all’italica verace pasta. E le loro opere si presentano in Palazzo Madama,  da giovedì 28 ottobre a lunedì primo novembre, con un titolo che migliore non poteva essere: “Grani D’Autore”. Dopo il successo dell’esordio milanese, con la doppia esposizione alla “Biblioteca degli Alberi” e in “Triennale Milano” e dopo la versione en plein air ospitata a Parma nel mese di settembre, approda per cinque giorni sotto la Mole l’originale mostra “Grani D’Autore: dalla semina al raccolto del grano duro Barilla”, inserendosi all’interno della manifestazione “Buonissima 2021”– che intreccia gastronomia, cultura e creatività – con il   sostegno del “Mipaaf” (il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) e la curatela della giovane critica d’arte Maria Vittoria Baravelli. La mostra, vera e  propria rassegna esperienziale e immersiva, “vuole essere – dicono gli organizzatori – un dono artistico alla città di Torino, ai suoi abitanti e a tutta l’Italia e omaggiare al contempo un prodotto iconico, divenuto sinonimo della cucina italiana nel mondo: la pasta, in particolare la pasta ‘Grano Duro 100% Italiano’”. Punto di partenza e ispirazione del progetto artistico è l’innovativa visione di prodotto e di filiera riassunta nel cosiddetto “Manifesto del Grano Duro”, un prospetto in dieci punti che contiene gli impegni dell’azienda, e i suoi valori guida. “Manifesto” cui hanno fatto riferimento, a loro modo e con i loro strumenti del mestiere, 11 artisti italiani, professionisti di calibro internazionale e talenti emergenti, che ne hanno raccontato in illustrazioni uniche e originali la loro visione, attraverso l’utilizzo di linee, forme, simboli e colori ispirati alla nuova pasta. “E sono proprio i colori caldi, dell’azzurro, del giallo e del rosso, ad essere il fil rouge che collega tutte le illustrazioni. I colori del sole che fa maturare il grano, del cielo azzurro d’Italia sotto cui è nata la nuova pasta, e della passione degli oltre 8000 agricoltori e delle numerose persone che rendono possibile produrre la pasta Barilla classica fatta con grano duro 100% italiano”. Capofila, come detto, la torinese Elisa Seitzinger. Con lei, la romana Irene Rinaldi, la palermitana Giulia Conoscenti e la napoletana Andrea Boatta, per continuare con Celina Elmi da Firenze, Emiliano Ponzi da Ferrara, Cristian Grossi (fra i fondatori del laboratorio creativo “Kreativehouse”) da Parma, Ale Giorgini da Vicenza (autore di illustrazioni che cavalcano fumettistica e neofuturismo in chiave pop anni ’80 e ’90) e Massimiliano di Lauro da Lecce, oltre al lirico e talentuoso Alessandro Baronciani da Pesaro e al milanese Francesco Poroli. Ciascuno degli 11 ha rappresentato un punto del “Manifesto” ed i valori che ne stanno alla base: dalla sostenibilità al territorio, dalla sicurezza alla condivisione, e ancora innovazione, tradizione, filiera, responsabilità, collaborazione e molto altro ancora. La mostra potrà essere visitata anche in versione digitale, sul sito Barilla, per offrire agli utenti, ovunque si trovino, una fruizione virtuale e aumentata del progetto: oltre alle opere, online è possibile scoprire le storie degli artisti, il loro pensiero, i grandi temi che stanno dietro al “Manifesto Artistico”. Il sito offre inoltre la possibilità di partecipare a un “tour guidato” virtuale e di scaricare i “wallpaper” delle opere per stampa e riproduzione: www.barilla.it/granidautore

Gianni Milani

“Grani D’Autore”

Palazzo Madama, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it

Dal 28 ottobre al 1° novembre

Orari: giov. 13/21 – ven. sab. dom. e lun. 10/18

 

Nelle immagini, illustrazioni di:

–         Elisa Seitzinger

–         Ale Giorgini

–         Alessandro Baronciani

“Flashback” Torna la fiera dove “l’arte è tutta contemporanea”

Nell’ex “Caserma Dogali” (via Asti, 22), da giovedì 4 a domenica 7 novembre

La novità, non da poco, di questa IX edizione di “Flashback, l’arte è tutta contemporanea” è il cambio di sede. La fiera si terrà, infatti, quest’anno nell’antica “Caserma Dogali”, meglio conosciuta come la Caserma di via Asti, ampia location che permetterà di fatto di duplicare gli spazi espositivi per meglio accogliere gallerie e pubblico e per dare maggior respiro alle varie iniziative che la connotano, come  le “Flashback exhibition”, i “Flashback talk”, i “Flashback video” e i “Flashback Lab”. Parola  d’ordine per l’evento di quest’anno “Zona Franca”, come inno alla libertà espressiva della ricerca artistica, uno spazio libero che accoglie le diversità, un luogo al di là della norma, del consueto, che per queste sue caratteristiche, rappresenta uno spazio di confronto. “Flashback – dichiarano le direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe si è contraddistinto fin dalla nascita come un format innovativo e in divenire che si concentra sulla capacità di guardare a ciò che già esiste, a ciò che è stato trascurato per ribadirne l’esistenza e la forza. Questo è il compito che ci siamo poste e che realizziamo anche grazie a tutte le gallerie e gli artisti che partecipano al progetto. Ci interessa quello che è stato dimenticato. Una modalità di azione fondamentale soprattutto in un momento storico come quello attuale dove la mancanza di memoria e di attenzione minano la costruzione del nostro futuro. Ecco che la nuova sede, una caserma in disuso, s’inserisce perfettamente nel format, uno spazio trascurato denso di storia e significato riafferma con forza la propria attualità per fornirci gli strumenti per comprendere il nostro presente”. Anche l’immagine-guida  scelta per il tema di quest’anno si sintonizza con la linea della manifestazione perché si tratta di una fotografia dimenticata, “scartata”, parte di un più ampio progetto di ritrovamento e raccolta dal titolo “Miracoli” dell’artista livornese (oggi residente a Parigi) Enrico Bertelli. In quest’ottica, anche tutte le gallerie partecipanti (30, di cui 13 torinesi) hanno lavorato per presentare opere che, benché siano di periodi storici diversi, abbiano in comune il senso della ricerca e la volontà di riscoprire elementi significativi trascurati. In rassegna troviamo dipinti, sculture, oggetti di design, arredi e gioielli di varie epoche, provenienze e tecniche accomunati dall’attualità del loro significato. Il percorso è davvero lungo e ricco di non poche suggestioni. Si parte da opere datate fra il 1940 e la fine degli anni ’50, a firma di mostri sacri dell’arte “ribelle” alle forme codificate, come quella di Mario Sironi, Gino Severini, Alberto Burri e Giulio Turcato per continuare con la poetica libertà del gesto di Medardo Rosso e con le pagine della “Transavanguardia” di Sandro Chia e Mimmo Paladino. L’iter ci porta poi, solo per citare alcune significative presenze, ai “Tappeti stesi”, olio su eraclite del 1992 di Aldo Mondino a “Shodoshima” di George Rousse presentato dalla torinese Galleria “Photo & Contemporary”, fino – piccola incursione nell’illustrazione – a “La lecon de danse” di Carle Vernet, portata sotto la Mole dalla “Miriam di Penta Fine Arts” di Roma. E come non ricordare Dante nel 700esimo anno dalla morte? A pensarci è stata la libreria antiquaria “Il Cartiglio” di Torino, presentando in fiera la veneziana “Commedia” di Alighieri Dante (1265-1321) –Boccaccio Giovanni (1313-1375), commento di Iacomo della Lana e correzioni di Cristoforo Berardi, del 1477. Da segnalare anche l’opera più antica presente in rassegna, risalente alla dinastia Tang che governò la Cina dal 618 al 907 d. C.: la scultura “Suonatrice a cavallo”, presentata da “Schreiber Collezioni”.

E, in chiusura, uno sguardo trasversale (e dovuto) su Torino con l’olio su tela “Il Po a Torino” di Marco Calderini, ricordato come il più piemontese di tutti gli artisti, e “Qui  nascono”, opera realizzata nel ’54 da Carlo Levi ed esposta, in quell’anno, alla XXVII “Biennale di Venezia”. Come da tradizione, infine, “Flashback” animerà le giornate di fiera con una proposta di exhibition, video, talk e lab. Ci saranno, inoltre, una mostra monografica dell’artista Enrico Bertelli, autore (come detto) dell’immagine guida di questa edizione della rassegna,  la presentazione dei manifesti di “Opera Viva Barriera di Milano” e del progetto “Artista di Quartiere”.

Gianni Milani

“Flashback, l’arte è tutta contemporanea”

Caserma Dogali, via Asti 22, Torino

Da giovedì 4 a domenica 7 novembre

Per info: tel. 393/6455301 o www.flashback.to.it

Nelle foto

–         Caserma Dogali

–         Enrico Bertelli: “Miracoli”

–         Stefania Poddighe e Ginevra Pucci, direttrici “Flashback”

Alessandro Bulgini: ecco il settimo manifesto di Opera Viva Barriera di Milano

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Flashback, l’arte è tutta contemporanea presenta The flashback special project Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto

Alessandro Bulgini
Servomuto, d’après Fabio Mauri (2021)

Inaugurazione mercoledì 27 ottobre, alle ore 18.30
 Piazza Bottesini, Torino
e in diretta Facebook (@flashbackfair)

Mercoledì 27 ottobre alle ore 18.30 si inaugura in piazza Bottesini e in diretta Facebook – @flashbackfair – il settimo manifesto di Opera Viva Barriera di Milano, progetto ideato da Alessandro Bulgini, curato da Christian Caliandro che prosegue, come ogni anno in coincidenza della fiera, con il manifesto dello stesso Bulgini.


Questa settima puntata offre una riflessione sofisticata e puntuta che integra il racconto svolto finora dalla sequenzadi opere presentate con Servomuto, d’après Fabio Mauri diAlessandro Bulgini.

Sul fondo bianco, racchiuso da due semplici bande rosse orizzontali in alto e in basso (il rosso è da sempre il colore distintivo del macro-progetto Opera Viva), Bulgini scrive in nero SERVO MUTO. Il termine servomuto identificava nel XVIII secolo un tavolino a più piani, che nel servidorveneziano erano attraversati da un’asta verticale: quando le signore si ritiravano dopo la cena, i tavolini così strutturati venivano collocati dai camerieri alle due estremità del tavolo, carichi di bevande e liquori, in modo che i signori potessero servirsi da soli: il personale dunque si ritirava, e la conversazione proseguiva senza la presenza di orecchie indiscrete. All’inizio del XX secolo, invece, presso le case dell’alta borghesia gli abiti svolgevano un importante ruolo sociale: soprattutto in campo femminile, era determinante poter indossare in maniera rapida differenti abbigliamenti, adatti alle diverse situazioni di vita. Ecco che il servomuto diventa nel secolo scorso quindi il porta-abiti: con tale funzione, l’oggetto è stato utilizzato anche nel 1995 da Fabio Mauri all’interno della sua mostra Ariano – controcanto della precedente Ebrea – in cui il razzista si appoggia al senso di sicurezza e di appartenenza alla comunità che gli garantiscono i suoi abiti ‘perbene’ (come adesione dunque a un sistema di valori fondato sull’ipocrisia e sul pregiudizio.)

Oggi, per Bulgini, il “servomuto” è l’artista.

L’artista-servomuto può essere – come purtroppo avviene costantemente – un elemento del tutto decorativo e ornamentale, l’equivalente creativo di un tavolino dei liquori che contempla tacendo le dinamiche del potere, una figura deputata al tempo libero, al lusso, e non a quella trasformazione della vita che è il compito principale dell’arte in ogni epoca – e che è stato il tema sotterraneo di tutta la serie dei manifesti elaborati quest’anno.

Oppure, l’artista che funziona come un servomuto può avere un senso e un ruolo molto più positivo, e decisivo. In un’epoca di ipersemplificazione strutturale e di incapacità di comprendere l’altro come quella attuale, in un’epoca di egocentrismo, egoismo, individualismo e autorappresentazione spinti all’eccesso, dominata dalla la ricerca costante e spasmodica del “consenso” (i like, e i loro equivalenti nella vita reale…), l’artista-servomuto può essere colei o colui che si mette realmente al servizio della comunità e del territorio – dell’Altro e degli altri – in un silenzio operoso ma non servile né rinunciatario. Il silenzio di chi preferisce continuare a costruire invece di dedicarsi a inutili polemiche.

Il manifesto con la sua scritta si presenta in maniera volutamente ambigua e contraddittoria, aprendosi alle interpretazioni di una riflessione che, come sempre, fuoriesce dall’angusto mondo dell’arte e si estende all’intera realtà sociale che ci circonda e in cui viviamo immersi.


Alessandro Bulgini

Alessandro Bulgini è nato a Taranto nel 1962, vive e lavora a Torino. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Carrara in scenografia teatrale, ha vissuto in numerose città Italiane, Roma, Milano, Livorno, Venezia, Genova, Taranto, alle quali deve l’assoluta indipendenza e individualità del lavoro. Difficilmente assimilabile e inquadrabile in alcuna corrente artistica, Bulgini utilizza un ampio spettro di mezzi per raccontare e agire con e sulla lateralità, la diversità, la periferia fisica e culturale. Pittura, fotografia, video, performance e nuovi media sono tutti mezzi per parlare dell’invisibile e per mostrare quanto lo sguardo obliquo possa mostrare altri percorsi, diversi e possibili. Numerose le mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero con i cicli di lavori: “Le Déjeuner sur l’Herbe” a partire dal 1993 e “Hairetikos” dal 2001 tra cui ricordiamo Fondazione Volume!, Roma – Centre International d’accueil et d’echanges des Recollets, Parigi, Dena Foundation for Contemporary Art, Paris, New York – Fondazione Pastificio Cerere, Roma – Castello di Rivara, Rivara – Sound Art Museum, Zerynthia, Roma – CIAC, Castello Colonna, Genazzano – Castello Sforzesco, Milano – Castello Cavour, Santena – Cordy House, Londra – Fondazione 107, Torino – La Triennale, Milano – Frost Art Museum, Miami, Florida – Loft Project Etagi, San Pietroburgo, Russia – Museo Ettore Fico, Torino – HVCCA, Peekskill, NY- Biennale Democrazia, Torino. Nel 2008 l’opera pittorica Hairetikos compie un ulteriore spostamento con l’aggiunta del ciclo Opera Viva dal quale il 15 novembre 2008, con la sua iscrizione, arriva anche su facebook. Opera Viva, tutt’ora in essere, è un’opera social (sociale) che si avvale del contributo attivo di tutti i suoi partecipanti, opera mediante la quale l’artista sviluppa varie modalità innovative d’utilizzo artistico del network e del territorio. Da qui l’inaugurazione del progetto B.A.R.L.U.I.G.I. (Opera Viva): da un bar di periferia enuncia le semplici regole per poter trasformare spazi preesistenti, (quali bar, macellerie, case private o paesi interi) in spazi di accoglienza creativa senza filtri, gratuiti e no profit connessi fra di loro in rete tramite pagine personali facebook, sotto la stessa egida del logo b.a.r.l.u.i.g.i.. Se ne sono contati 19 nel mondo. Con la chiusura della base di b.a.r.l.u.i.g.i. riversa ancor di più le sue attività sui territori con l’intenzione di contribuire alla loro maggior conoscenza. Partendo dal proprio quartiere, Barriera di Milano a Torino, del quale incomincia a “decorare” i marciapiedi con i gessetti (Decoro Urbano in Barriera di Milano 2014, 2015) e non solo (Opera Viva, Tatuaggio per Barriera, 2018), (Opera Viva, Orto Urbano in Barriera di Milano, 2018), (Opera Viva Barriera di Milano, Affissione, 2015, 2016, 2017, 2018) etc, Opera viva successivamente si attiva in maniera variegata per le città di Taranto (Taranto Opera Viva), Cosenza (Cosenza Opera Viva), (Opera Viva, The Legends of Peekskill, NY. A shot for a wish) Peekskill – New York, USA, Livorno e poi ancora per il Palazzo di Via Cuneo 5 bis (Torino, quartiere Aurora) con il progetto Arte In-Stabile, per l’ospedale S. Anna di Torino, per la città di Imlil in Marocco, per il campo profughi la Jungle di Calais (Opera viva, the Jungle), per scuole medie ed elementari (Opera Viva, Scuola di Volo) e per tutti quei territori che ne hanno e ne avranno necessità sviluppando una metodologia innovativa che vanta elementi di arte pubblica e arte relazionale un impegno nei confronti della collettività che deve essere coinvolta e rappresentata nella convinzione che l’arte debba inoltrarsi nella quotidianità per ri-generare ed essere realmente “viva”.

Opera Viva Barriera di Milano, il Manifesto, VII edizione
Un progetto di Alessandro Bulgini
A cura di Christian Caliandro
7° artista: Alessandro Bulgini, Servomuto, d’après Fabio Mauri (2021)
Cimasa 50530 – Piazza Bottesini, Torino
Inaugurazione, 27 ottobre ore 18.30 e in diretta @flashbackfair
Dal 27 ottobre – fino al 22 novembre 2021

Con il supporto di Città di Torino, Camera di Commercio di Torino e Fondazione CRT
Con il Patrocino della Città di Torino e della Circoscrizione 6

Flashback, l’arte è tutta contemporanea
4 / 7 novembre 2021
Ex Caserma Dogali, via Asti, 22, Torino

Per informazioni:
e. info@flashback.to.it
e. operaviva@flashback.to.it
http://www.flashback.to.it

Dal 29 ottobre torna Luci d’Artista, primo appuntamento del cartellone Contemporary Art 2021

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LUCI D’ARTISTA XXIV EDIZIONE 29 OTTOBRE 2021 – 9 GENNAIO 2022

www.contemporarytorinopiemonte.it 

Dal 29 ottobre torna Luci d’Artista, primo appuntamento del cartellone Contemporary Art 2021 e, per l’occasione, Torino si trasformerà nuovamente in un museo a cielo aperto offrendo al pubblico la possibilità di ammirare le installazioni progettate per il territorio grazie al contributo di artisti di fama internazionale.

Sono 25 le opere luminose fruibili in questa edizione14 allestite nel Centro città e 11 nelle altre Circoscrizioni.

L’iniziativa, promossa dalla Citta di Torino, è realizzata in cooperazione con la Fondazione Teatro Regio Torino, la sponsorizzazione tecnica di IREN S.p.A., il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT. Novità di quest’anno la partnership con Fondazione Torino Musei. L’Ente collaborerà con il Comune nella gestione del Public Program e nella realizzazione della quarta edizione del progetto Incontri Illuminanti con l’Arte Contemporanea, oltre a contribuire all’elaborazione di strategie per lo sviluppo e per la valorizzazione delle opere luminose del ‘Museo a cielo aperto’ dalla prossima edizione 2022-2023.

Nata nel 1998 come esposizione di installazioni d’arte contemporanea realizzate con la luce en plein air nello spazio urbano, dal 2018 Luci d’Artista si è arricchita di un percorso educativo-culturale che favorisce l’incontro tra il pubblico e le opere.

Le ‘Luci’ che illumineranno la città nella XXIV edizione sono:

‘Cosmometrie’ di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana; ‘Vele di Natale’ di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6); ‘Ancora una volta’ realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti in via Monferrato (Circoscrizione 8); ‘Tappeto Volante’ di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città, centinaia di cavi d’acciaio paralleli reggono una ‘scacchiera’ di lanterne cubiche basata su colori primari, il bianco il rosso e il blu (gli stessi della bandiera francese). L’opera sarà fruibile a partire dal 12 novembre 2021 per consentire il termine dei lavori di ristrutturazione degli edifici che si affacciano sulla piazza.

‘Volo su…’ di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3); ‘Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime’ di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina; ‘Giardino Barocco Verticale’ di Richi Ferrero, leggere emissioni luminose che restituiscono alla memoria il segno caratteristico delle aree comuni di un giardino ormai scomparso in via Alfieri 6 – The Number 6 (antico Palazzo Valperga Galleani); ‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini, un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto nella Galleria Umberto I; ‘Planetario’ di Carmelo Giammello, globi illuminati di varie dimensioni collegati da sottili tubi al neon e circondati da un pulviscolo di piccole luci in via Roma; ‘Migrazione (Climate Change)’ di Piero Gilardi, 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo nella Galleria San Federico; le panchine ‘Illuminated Benches’ di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione  4); ‘Piccoli Spiriti Blu’ di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8); ‘Cultura=Capitale’ di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto, un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese; ‘Doppio passaggio (Torino)’ di Josep Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I, due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino; ‘Luì e l’arte di andare nel bosco’ di Luigi Mainolfi, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose in via Lagrange; Il volo dei numeri’ di Mario Merz sulla cupola Mole Antonelliana, segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti; ‘Concerto di Parole’ di Mario Molinari in piazza Polonia (Circoscrizione  8) opera in via di allestimento; ‘Vento Solare’ di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica; ‘L’amore non fa rumore’ di Luca Pannoli in piazza Eugenio Montale (Circoscrizione  5); Palomar’ di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nella profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio; Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto  in piazza della Repubblica – facciate mercato coperto Antica Tettoria dell’Orologio (Circoscrizione 7); My noon’ del tedesco Tobias Rehberger, un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario, posizionato nel cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila, in via Germonio 12 (Circoscrizione 3); ‘Ice Cream Light’ della berlinese di adozione Vanessa Safavi in piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2); ‘Noi’ di Luigi Stoisa, figure rosse che si intrecciano in via Garibaldi; ‘Luce Fontana Ruota’ di Gilberto Zorio, una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 in corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8).

CERIMONIA DI INAUGURAZIONE

L’inaugurazione di Luci d’Artista 2021 si terrà venerdì 29 ottobre, alle ore 18.30, nel Gran Salone dei Ricevimenti di Palazzo Madama in piazza Castello alla presenza delle autorità cittadine, degli sponsor, dei sostenitori e dei partner che collaborano alla realizzazione della manifestazione. Inoltre, in collegamento con le Circoscrizioni 2, 3, 4 e 6, saranno presentate le iniziative educative-culturali previste nel programma del progetto “Incontri Illuminanti con l’Arte Contemporanea”, parte del ‘public program’ di Luci d’Artista, intitolato quest’anno ‘TrasformAzioni’. Alla 19.30 circa con la presenza del Sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, si accenderanno tutte le Luci d’Artista.

L’inaugurazione potrà essere seguita anche in streaming, al seguente link: https://luci2021.streamvision.it      

ALTRE LUCI

L’ALBERO DEL PAV di Piero Gilardi

Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31

In tutte le culture umane, nello spazio e nel tempo, la figura dell’albero rappresenta un tramite simbolico tra la terra e il cielo. Oggi, più laicamente, l’albero e le foreste sono viste come lo snodo cruciale della vita dei sistemi ecologici, del continuo scambio vitale tra la terra e la generativa energia del sole.

α-CROMACTIVE di Migliore+Servetto Architects  Grattacielo Intesa Sanpaolo, corso Inghilterra 3

L’installazione luminosa site specific, realizzata da Migliore+Servetto Architects per il grattacielo Intesa Sanpaolo, è un’opera dinamica, un’onda di colore sensibile ai mutamenti della luce. Come frame in stop motion, una sequenza di scaglie luminose genera un organismo pulsante, perfettamente inserito nella natura della serra bioclimatica, un vortice iridescente che respira e vibra in sintonia col vento e con l’ambiente che la accoglie, plasmandosi alla luce naturale e trasformandosi nel buio.

SINTESI 59 di Armando Testa

piazza XVIII dicembre (Stazione di Porta Susa)

Sintesi ’59 una sfera e una mezza sfera di acciaio nero, di circa 5 metri di altezza, ricorda a Torino Armando Testa che è stato uno dei più grandi creativi italiani, protagonista della cultura visiva contemporanea e creatore di simboli entrati a far parte del nostro immaginario collettivo. L’artista ha esplorato molteplici linguaggi riuscendo a creare capolavori senza tempo, la cui modernità è oggi fonte di ispirazione per gli artisti contemporanei. SINTESI ’59 è il raggiungimento perfetto della scultura minimalista nata alla fine degli anni Cinquanta.

Progetto di illuminazione a cura di IREN SPA.

LUCE IN CATTEDRA/POLITO IN LIGHT – team studentesco

Castello del Valentino, Corte d’Onore, viale Pier Andrea Mattioli 39

Un esempio originale di come coniugare la tecnologia con l’espressione artistica per focalizzare l’attenzione sul tema dell’uso della luce nel contesto urbano. Progettata con il LAMSA Laboratorio di Analisi e Modellazione dei Sistemi Ambientali del Politecnico di Torino. Info:lamsa@polito.it ; pagina Facebook politoinlight; www.lamsa.polito.it.

A cura di IREN SPA.

MONUMENTO ‘1706’ DI LUIGI NERVO – nuovo allestimento luminoso

Incrocio tra le vie Pianezza e Foglizzo

L’opera inaugurata nel 2006, in occasione della celebrazione del tricentenario dell’assedio francese di Torino, è definita dall’artista: “un vibrare di forme che si manifesta come materia in formazione, che scaturisce e germoglia dalle crepe della terra, diventa prima numero e poi cifra-simbolo capace di evocare e raccontare, nella sequenza: materia-cifra-storia” quest’anno avrà un nuovo allestimento luminoso.

Progetto di illuminazione a cura di IREN SPA

ANATOMIA UMANA DI SALVATORE ASTORE

Corso Galileo Ferraris, (Mastio della Cittadella – fronte via Cernaia)

Installazione artistica SITE SPECIFIC a carattere permanente, in occasione del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci.

L’ALBERO ORIZZONTALE DI PIAZZA MONTALE

Dicembre – gennaio 2022

Un progetto partecipato realizzato dal Tavolo Vallette in collaborazione con la Casa di Quartiere e le Officine Caos della Circoscrizione 5 e IREN S.p.A.

IL PRESEPIO DI EMANUELE LUZZATI

Parco del Valentino, Borgo Medievale

Dall’8 dicembre al 9 gennaio 2022

Il simbolo della tradizione natalizia cristiana, rappresentato dai personaggi creati dal celebre illustratore e scenografo Emanuele Luzzati, ritorna nella piazza del Melograno del Borgo Medioevale.

COLLABORAZIONI

LUCI D’ARTISTA / SUONI D’ARTISTA / C0C (CZEROC)

C0C (CZEROC), ‘The Festival As A Performance’, progetto di C2C – Club To Club Festival – a Torino dal 4 al 7 novembre 2021 – in sinergia con Luci d’Artista. Si tratta di un programma speciale diffuso nel quartiere di Porta Palazzo: i totem posizionati nell’area di piazza della Repubblica restituiranno, tramite la scansione di un QR code, l’ascolto di una sonorizzazione ispirata alla piazza e ai suoi movimenti. Le installazioni sonore dialogheranno con le opere luminose collocate nel quartiere di Porta Palazzo – ‘L’energia che unisce si espande nel blu’ di Marco Gastini e ‘Amare le differenze’ di Michelangelo Pistoletto – in un itinerario visivo e acustico che da un totem all’altro offrirà la completa fruizione della composizione musicale.

PROGETTI INTERNAZIONALI

LE LUCI IN ALTRE CITTÀ

PRESTITO ALLA CITTA’ DE L’AVANA (Cuba)

16 costellazioni* del Planetario \ CARMELO GIAMMELLO

Calle del Casco Histórico Galiano (anticamente Avenida Italia)

*Le costellazioni date in prestito dal 2019 – rinnovato sino a giugno 2022 – fanno parte di un precedente allestimento dell’opera Planetario di Carmelo Giammello, restaurato per l’occasione grazie a una sponsorizzazione tecnica di IREN S.p.A.

PROGETTO EUROPEO

‘LIGHT ART IN PUBLIC SPACES / LAIPS’

La rete mondiale LUCI, di cui Torino è co-fondatrice e parte attiva, in partenariato con le Città di TorinoLyon (F) e Oulu (FI) ha ottenuto il finanziamento dall’Unione Europea con il bando Creative Europe per il progetto LAIPS, che si svolgerà nel periodo 2021-2023.

Questo progetto mira a rafforzare le capacità delle città nel campo delle installazioni permanenti di arte luminosa negli spazi pubblici attraverso lo scambio delle migliori pratiche, la promozione della cooperazione transnazionale tra le città e l’utilizzo di strumenti digitali innovativi.

I partner lavoreranno all’interno del Light & Art Lab, una piattaforma per visitare le reciproche installazioni e scambiarsi informazioni su pratiche di luce e arte e rafforzare le capacità operative degli operatori creativi locali, inclusi funzionari della città, personale tecnico e artisti.

Per promuovere e rendere più accessibile a un pubblico più ampio le opere d’arte luminosa permanenti presenti nelle diverse città partner, è prevista la creazione di una nuova App Light & Art per smartphone, che sarà presentata nell’evento di chiusura che si realizzerà a Torino nel 2023.

Dall’8 al 10 novembre 2021 si realizzerà a Torino il primo working group.

www.luciassociation.org 

PUBLIC PROGRAM DI LUCI D’ARTISTA

Dal 2018 la Città di Torino, attraverso il progetto Incontri Illuminanti con l’Arte Contemporanea, ha avviato un ‘public program’ di Luci d’Artista per collegare le opere luminose e le poetiche dei loro autori con un programma di iniziative connesse alla presenza delle installazioni nei diversi contesti urbani.

Le ‘Luci’ allestite nello spazio pubblico sono facilmente accessibili e costituiscono un’ottima opportunità per avvicinare i cittadini ai contenuti e ai linguaggi dell’arte contemporanea.

Nella XXIV edizione, nonostante le criticità che si sono create in relazione all’emergenza COVID-19, il Public Program di Luci d’Artista rinnova e rafforza la sua presenza sul territorio cittadino, da quest’anno grazie anche alla collaborazione avviata con la Fondazione Torino Musei. Si prevede la realizzazione di iniziative rivolte a pubblici differenti collegate con la presenza delle Luci nei diversi contesti urbani individuati.                                                                                                                                                                                                                                                                      

PROGETTO INCONTRI ILLUMINANTI CON L’ARTE CONTEMPORANEA

autunno 2021 – primavera 2022

La parte più significativa del ‘public program’ è costituita dal progetto ‘Incontri illuminanti con l’Arte Contemporanea’. Anche quest’anno la mostra en plein air è accompagnata da interventi educativo-culturali che favoriscono l’incontro tra il pubblico e le poetiche degli artisti autori delle installazioni luminose, con l’obiettivo di valorizzarle e creare attesa e curiosità.

Gli Incontri Illuminanti hanno la finalità di promuovere occasioni di dibattito, realizzare interventi educativi e formativi, attraverso il coinvolgimento attivo dei partecipanti nei laboratori offerti gratuitamente agli studenti e agli insegnati delle scuole del territorio e ai cittadini delle differenti età. Le proposte scaturiscono dalla ricerca effettuata da ogni singolo dipartimento educativo coinvolto nel progetto.

Il Progetto, promosso dalla Città di Torino, da quest’anno è realizzato in collaborazione con Fondazione Torino Musei e la cooperazione con i dipartimenti educazione di GAM – Galleria Civica Arte Moderna e ContemporaneaPAV – Parco Arte Vivente – Centro sperimentale d’arte contemporaneaFondazione Merz e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. In questa edizione sono previsti quattro interventi, che si realizzano nelle Circoscrizioni 2, 3, 4 e 6.

Dopo la riflessione sul contributo dell’arte nella ricerca di ‘Nuovi Equilibri’, che ha orientato il lavoro della scorsa edizione, quest’anno il Progetto esplorerà – come contenuto trasversale ai diversi interventi territoriali – il tema TrasformAzioni: come l’arte contemporanea e l’azione culturale possono generare, promuovere e accompagnare i cambiamenti.

LE AZIONI DEGLI INCONTRI ILLUMINANTI

SGUARDI APERTI

Opera luminosa: Vele di Natale di Vasco Are

Circoscrizione 6

Il Dipartimento Educazione della GAM propone un percorso dal titolo “Sguardi Aperti”, che si articola in una serie di appuntamenti con diversi enti attivi nel territorio della Circoscrizione 6 e con l’Istituto Comprensivo Gabelli – Pestalozzi. L’iniziativa nasce dalla possibilità che l’opera dell’artista Vasco Are, inserita in un particolare contesto urbano, quello del mercato rionale di piazza Foroni, venga vissuta da commercianti, abitanti e passanti nel suo pieno valore artistico e sociale. In collaborazione con i Bagni pubblici di via Aglièl’Hub culturale di via Baltea 3, il Flashback Lab a cura di Maria Chiara Guerra, alcune delle Case Bottega di cui Barriera in divenire coordinato da Cristina Pistoletto, come il collettivo Ventunesimo, i musicisti Pietra Tonale e l’Assiciazione La Scimmia in Tasca.

TUTTI I GUSTI DELL’ARTE

Opera luminosa: Ice Cream Light di Vanessa Safavi

Circoscrizione 2

La sezione Attività Educative del PAV propone un percorso dal titolo “Tutti i gusti dell’arte. Il nutrimento del desiderio di bello e buono” che si realizzerà in collaborazione con diversi enti attivi nel territorio della Circoscrizione 2: in particolare con le realtà associative aderenti al ‘Tavolo Tecnico Case Popolari’, la Fondazione Cascina Roccafranca, il liceo scientifico Majorana, il liceo artistico Cottini e gli istituti scolastici del territorio. Il programma ha come riferimento l’opera luminosa, ludica e stimolante, Ice Cream Light di Vanessa Safavi, installata in piazza Dante Livio Bianco, nelle vicinanze di una vasta area verde. Come la visione di numerosi gusti che offre il bancone di una gelateriaIce Cream Light propone una varietà di sguardi mossi dal desiderio che alludono al tempo libero dell’infanzia trascorsa in spazi liberi e di gioco.

IT’S PINK O’CLOCK

Opera luminosa: My Noon di Tobias Rehberger

Circoscrizione 3

In continuità con l’intervento realizzato nella scorsa edizione il Dipartimento Educazione della Fondazione Merz propone un percorso dal titolo “It’s pink o’clock”, rinnovando la collaborazione con l’Istituto Comprensivo M. L. King/ M. Mila e con il coinvolgimento dei diversi enti attivi nel territorio della Circoscrizione 3. L’intervento prevede attività di laboratorio per le classi della scuola elementare e media ispirati, anche quest’anno, dalla presenza dell’opera My Noon di Tobias Rehberger situata nel cortile della stessa scuola (in via Germonio 12). L’installazione luminosa sarà indagata come opera capace di modificare la nostra percezione spaziale attraverso la presenza di linee, geometrie, colori e la costruzione, attraverso di essi, di nuovi codici.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

MARE DI LUCE

Opera luminosa: Illuminated benches di Jeppe Hein

Circoscrizione 4

Sotto le sedute, che connotano l’opera Illuminated benches di Jeppe Hein in piazza Risorgimento, il colore si espande come materia liquida evocatrice del mare di luce. Un’opera d’arte inclusiva pensata per accogliere comodamente gli spettatori, in un ambiente luminoso, suggestivo e colorato.

Il percorso proposto dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, prevede azioni in situ, oltre che attività nelle scuole e presso il Museo, anche di carattere performativo, per enfatizzare l’aspetto magico del fascio luminoso, nell’interazione tra colore, spazio e presenza delle persone. L’azione è realizzata in modo condiviso con Stalker Teatro –  Officine Caos; in collaborazione con il MAU – Museo d’Arte Urbana di Torino e con diversi enti attivi nel territorio della Circoscrizione 4 e in cooperazione con il Gruppo Abele (Genitori & Figli), il liceo classico musicale Cavour, il liceo scientifico Cattaneo e l’Istituto Comprensivo Nigra.

LUCI D’ARTISTA CITY TOUR  

Visita Torino in una luce straordinaria con un tour della città davvero speciale.

Accompagnato da una guida turistica si potranno ammirare dall’alto le installazioni più celebri della XXIV edizione di Luci d’Artista durante un emozionante tour di un’ora con il bus panoramico City Sightseeing® Torino. Tour a bordo di un autobus panoramico con guida turistica (in lingua italiana, inglese e francese).

Quando: sabato 13 e domenica 14, sabato 20 e domenica 21 novembre e ogni sabato e domenica dal 4 dicembre 2021 al 2 gennaio 2022 + i giorni 8, 10, 31 dicembre 2021 e 6 gennaio 2022.

Partenza: ore 17.30* (piazza Castello/via Po)

*13, 14, 20, 21 novembre + 8, 18, 25 e 26 dicembre + 1 gennaio anche ore 19.00

Durata: max 1 ora – Tariffa intero: € 16,00 – Tariffa ridotto (5-15 anni): € 8,00

Bambini under 5: Free  

Info e prenotazioni:  www.city-sightseeing.it/it/tour-luci-dartista/ – infotorino@city-sightseeing.it

Tel: +39 011 19464500

ELENCO LUCI D’ARTISTA

  1. Cosmometrie – Mario AIRÒ – piazza Carignano
  2. Vele di Natale – Vasco ARE – piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6)
  3. Ancora una volta – Valerio BERRUTI – via Monferrato (Circoscrizione 8)
  4. Tappeto Volante – Daniel BUREN – piazza Palazzo di Città – l’opera sarà fruibile  a partire dal 12 novembre 2021
  5. Volo su… – Francesco CASORATI – area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3)
  6. Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime – Nicola DE MARIA – piazza Carlina – Opera permanente in via sperimentale
  7. Il Giardino Barocco Verticale – Richi FERRERO – via Alfieri 6 – The Number 6 (antico Palazzo Valperga Galleani) Opera privata permanente
  8. L’energia che unisce si espande nel blu – Marco GASTINI – Galleria Umberto I – Opera permanente
  9. Planetario – Carmelo GIAMMELLO – via Roma
  10. Migrazione (Climate Change) – Piero GILARDI  Galleria San Federico
  11. Illuminated Benches –  Jeppe HEIN  piazza Risorgimento  Opera permanente in via sperimentale (Circoscrizione 4)
  12. Piccoli spiriti blu – Rebecca HORN – Monte dei Cappuccini – Opera permanente (Circoscrizione 8)
  13. Cultura=Capitale – Alfredo JAAR – piazza Carlo Alberto – Opera permanente
  14. Doppio passaggio (Torino) – Joseph KOSUTH – ponte Vittorio Emanuele I – Opera permanente
  15. Luì e l’arte di andare nel bosco – Luigi MAINOLFI – via Lagrange
  16. Il volo dei numeri – Mario MERZ – Mole Antonelliana – Opera permanente
  17. Concerto di Parole – Mario MOLINARI – opera permanente in via di allestimento – in prossimità dell’Ospedale Regina Margherita – piazza Polonia, all’altezza dell’uscita del sottopasso di corso Spezia (Circoscrizione 8)
  18.  Vento Solare – Luigi NERVO – piazzetta Mollino
  19. L’amore non fa rumore – Luca PANNOLI – piazza Eugenio Montale (Circoscrizione 5)
  20.  Palomar – Giulio PAOLINI – via Po
  21.  Amare le differenze – Michelangelo PISTOLETTO – piazza della Repubblica – Opera permanente (Circoscrizione 7)
  22. My noon – Tobias REHBERGER – Borgata Lesna – cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila, via Germonio 12 (Circoscrizione 3)
  23. Ice Cream Light – Vanessa SAFAVI – piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2)
  24. Noi – Luigi STOISA – via Garibaldi
  25. Luce Fontana Ruota – Gilberto ZORIO – Laghetto Italia ’61 – Opera permanente (Circoscrizione 8)

La piccola umanità di Carlo D’Oria

A Palazzo Madama, sino al 12 dicembre

Carlo D’Oria, scultore torinese, con una formazione artistica presso l’Accademia Albertina di Belle Arti, lavorando su differenti materiali – il ferro, il marmo, la pietra, l’acciaio o la terracotta -, da anni ha posto il nucleo della sua produzione sul concetto di umanità, sulla fragilità dell’uomo, sulla sua unicità come pure sulla moltitudine, in una cifra stilistica ormai ben riconoscibile. Riducendo allo spasimo la forma, procede per linee, per percorsi lineari attraverso l’essenzialità, costruisce un nuovo universo popolato di forme minime (le lunghe processioni dei suoi “omini”), prosciugate, rimpicciolite, rese prive di ogni elemento superfluo: ma forme vitali, che richiedono una pronta riflessione a chi le guarda, specchio di una umanità confusa, dolente e schiacciata dal peso della società.

Nell’ambito di Art Site Fest 2021, D’Oria presenta (sino al 12 dicembre) in cima allo scalone d’ingresso di Palazzo Madama, “Sentinelle”, con l’apporto critico del direttore artistico Domenico Maria Papa. Affidandosi alla “prossimità”, a quel fattore umano, insostituibile e irrinunciabile, che per troppi mesi ci è stato negato. Ovvero quel bisogno di legami, di vicinanza, di abbracci, di contatti fisici che unisce gli individui, che li fa crescere, che li spinge all’ottimismo, che coinvolge altresì il progredire della cultura. Sagome, a riprodurre prepotentemente figure umane, linee ritmate che pur non toccandosi formano allo stesso tempo un tutt’uno nello spazio e nella sontuosità dei marmi inventati da Juvarra. Sentinelle che stanno ad esprimere il dovere che l’uomo ha ad essere vigile su quanto ci lega uno all’altro, un insieme che, con forme altezze curvature diverse – D’Oria guarda nella propria estrema modernità, in questo oggi ridotto a linee e a pura essenzialità, al passato e cita per certi “atteggiamenti” della sua opera il “Pensatore” di Rodin -, paiono stare lì, tutte insieme, per discutere su qualcosa da fare. Forme che spingono a pensare, ad agire, a progredire, quindi ancora una volta a sottolineare il senso forte di comunità.

Comunità che ben si riconosce in “Ingranaggi” del 2010, opera posta all’interno del Giardino Botanico Medievale del castello, l’uomo e l’umanità tutta come parte di un meccanismo, in una continua marcia, pronti a riaffermare con forza che “se non riusciamo a far comunità resteremo sempre delle individualità e diventeremo degli ingranaggi in disuso, dei rottami pronti a essere distrutti”.

“Sentinelle” non è il solo intervento pensato da D’Oria per Art Site Fest. Per la Palazzina di Caccia di Stupinigi ha progettato “Titani”, dove i possenti protagonisti tentano di trovare un equilibrio e un dialogo con l’architettura settecentesca; e davvero interessante sarà ritrovarsi di fronte a quanto l’artista inventerà nella seconda metà di novembre all’interno dell’area archeologica della Basilica paleocristiana, posta alla base della Nuvola Lavazza.

Elio Rabbione

Nelle prime due immagini “Sentinelle”, nelle altre due “Ingranaggi”