ARTE- Pagina 100

Scultura diffusa

Ai nastri di partenza  la nuova edizione di Scultura Diffusa: un percorso artistico per le vie del centro di Pinerolo, che prevede l’esposizione di opere monumentali site-specific. Quest’anno Scultura diffusa è giunta alla sua seconda edizione e vedrà protagoniste le opere dell’artista bolognese Davide Rivalta. Oggetto dell’esposizione è la sua produzione di animali in bronzo quali lupi, bufale, orsi, aquile, babbuini e leoni.

Preview – Mostra LABORATORIUM
10 settembre – 18 dicembre 2021

L’evento sarà presentato durante la 45^ Rassegna dell’Artigianato del Pinerolese, con la preview Laboratorium, mostra dei bozzetti e disegni di Davide Rivalta a cura di Pier Luigi Tazzi, allestita presso gli spazi espositivi della Galleria Losano Associazione Arte e Cultura, che inaugurerà venerdì 10 Settembre h.18:00.
Per la prima volta Davide Rivalta porta fuori dal suo studio bozzetti, armature interne ai modelli, acetati disegnati e fotografie, facendo scoprire il lavoro e il mondo che sta dietro alla sua arte. La mostra pone l’attenzione sul processo creativo dell’artista, dalla modellazione alla fusione.

www.sculturadiffusa.it

Italo Cremona, artista-esploratore della cultura del Novecento

Versatile protagonista della cultura del novecento, Italo Cremona, esplorandone ogni aspetto come pittore, costumista, sceneggiatore, saggista e romanziere, visse la grande stagione torinese che, a partire dagli anni venti, vide gravitare in città personaggi di levatura intellettuale quali, tra gli altri, Lionello Venturi, Franco Antonicelli, Massimo Mila, i coetanei Carlo Dionisotti e Cesare Pavese.

Sono gli anni in cui inizia ad affievolirsi l’entusiasmo per Giacomo Grosso, ammirato per il virtuosismo ma ritenuto superato, mentre l’attenzione si sta spostando verso la “Libera scuola di pittura” di Felice Casorati in via Galliani e “I sei di Torino” che rompono i rigidi schemi pittorici, appoggiati da Edoardo Persico e Riccardo Gualino.

Pur incuriosito dalle novità delle avanguardie italiane ed europee, Cremona vi si avvicina cautamente accogliendone alcune sollecitazioni senza mai inserirsi nei movimenti volendo avere libertà di esprimersi senza condizionamenti.

Allievo di Vittorio Cavalleri e di Mario Gachet, ancora legati a temi ottocenteschi, apprende i segreti del mestiere senza però cedere alla piacevolezza del paesaggismo essendo maggiormente attratto dalle vedute urbane.

Affascinato dall’architettura torinese, è nota la sua amicizia con Giuseppe Pagani, ama dipingere vie, cortili, piazze, caseggiati; spesso dalla finestra dello studio osserva e ritrae le facciate delle case di fronte creando uno stretto rapporto tra l’ambiente esterno e quello interno.

Nell’intimità dell’atelier di via Dante, tra il 1925 e 1935, si dedica a molti autoritratti davanti allo specchio, fedele alla poetica del quotidiano e degli oggetti d’affezione, attorniato da libri, quadri, utensili, riviste, fotografie, lettere, come in un “Voyage autour ma chambre” scritto da  Xavier de  Maistre.

Si tratta di una pittura autobiografica attraverso le tante cose che parlano dei momenti della propria esistenza che unisce riflettendo la sua immagine e ciò che costituisce il proprio mondo.

L’affascina la Torino, che Nietzsche definiva quieta e silente condividendone l’infinita occulta poesia, lo stumming per cui tutto è enigma e misteriosa apparizione.

Non gli è estranea, in questo periodo, la metafisica di Giorgio de Chirico , lo  sradicamento temporale, gli accenni a frammenti archeologici, sempre con un occhio rivolto al “Ritorno all’ordine” rivendicando la pittura figurativa e le radici culturali italiane e popolari, come attestano i suoi scritti su “Il Selvaggio” di Mino Maccari in sintonia col movimento letterario Strapaese.

Nel secondo dopoguerra è attratto dal Realismo magico e dal Surrealismo, attraverso una vena fantastico-narrativa affine ad Andrè Masson, di cui accoglie il gusto dell’ironia e del paradosso,senza lasciarsi contagiare dall’uso dell’automatismo psichico e da ideologie politiche.

Troviamo affinità con le accensioni visionarie di William Blakeanticipatore del Surrealismo e dell’Espressionismo, ma gli rimane anche un sottofondo della grande arte del passato quando volge lo sguardo ai colori rosso, verde, giallo al di fuori della realtà di Rosso Fiorentino.

I colori polverosi, a volte oscuri, del primo periodo, che risentono dell’atmosfera torinese silente e discreta, cedono il passo ad un colorismo accentuato, la figurazione si fa più nitida alleandosi ad una linea decisa e ben definita.

Che il segno abbia ora per lui importanza è confermato dal saggio del 1964 “Il tempo dell’Art Nouveau” in cui rivendica il movimento basato proprio sulla linea, allora ingiustamente sottovalutato perché passato di moda.

Tra i dipinti esposti in mostra, molti del primo periodo, troviamo diversi ritratti femminili e studi di teste; indicativo della sua poetica, le “Figure in un interno” del 1929 in cui viene messo in relazione l’ambiente al chiuso con l’esterno attraverso la finestra mentre “Il Cacciatore” e il “Nudo femminile” richiamano il senso di solitudine e di malinconia di Casorati, pur non essendo allievo della sua scuola ma suo grande amico.

Interessante il “Paesaggio verde con albero”, uno dei pochi quadri che risentono del praticantato da Gachet e Cavalleri.

“La strada” del 1944 e “IL muro” del 59 sono bellissimi esempi di quanto Cremona, avvocato, amasse anche l’architettura al punto di frequentare il biennio presso l’Università di Architettura a Venezia negli anni 44-45.

Non manca un richiamo alla sua lunga attività di costumista teatrale e cinematografico grazie al bozzetto del 1920, quando aveva appena 15 anni.

Giuliana Romano Bussola

 

La mostra organizzata da ALERAMO ONLUS al Museo di Moncalvo è aperta  sabato e domenica dalle ore 10 alle 18  sino al 17 ottobre

 

La Madonna delle Partorienti dalle Grotte Vaticane e Ritratti d’oro e d’argento: ultimi giorni

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica Piazza Castello 

Lunedì 30 agosto 2021 chiudono le mostre La Madonna delle Partorienti dalle Grotte Vaticane e Ritratti d’oro e d’argento. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia, allestite nelle sale di Palazzo Madama, che hanno avuto un grande successo di pubblico.

La Madonna delle Partorienti dalle Grotte Vaticane (ultimo decennio del XV sec.), il prezioso affresco realizzato da Antoniazzo Romano (1435-1508) alla vigilia del Giubileo del 1500, presentato per la prima volta al pubblico dopo un lungo e complesso restauro, si trovava in origine nel transetto meridionale della vecchia basilica, sopra l’altare della cappella Orsini. Durante i lavori per la costruzione del nuovo San Pietro, l’affresco fu staccato dalla parete e nel 1574 fu collocato in una nicchia dietro un altare a ridosso del muro che divideva l’antica chiesa dal cantiere del nuovo San Pietro. Qui continuò a raccogliere la devozione dei fedeli e, soprattutto, delle donne in attesa del parto. Rimosso anche da questo luogo nel 1605, venne poi portato nelle Grotte Vaticane e nel 1616 trovò definitiva collocazione in una cappella appositamente ricavata sotto il pavimento della basilica. L’immagine della Madonna delle Partorienti – o “degli Angeli” –  come veniva chiamata nel Cinquecento – venne allora ridotta di dimensione, perdendo l’originaria mandorla con variopinte figure di cherubini, che tuttavia si possono ammirare nell’inedita e attendibile proposta ricostruttiva presentata in mostra.

La mostra Ritratti d’oro e d’argento, a cura di Simonetta Castronovo, espone una galleria di busti reliquiario dal Trecento al primo Cinquecento, provenienti da tutte le diocesi del Piemonte e raffiguranti santi legati alle devozioni del territorio e alle titolazioni di determinate chiese locali, oltre ad alcuni esemplari dalla Svizzera e dall’Alta Savoia. Documentati già dall’XI secolo per contenere la reliquia del cranio di certi santi, i busti sono a tutti gli effetti dei ritratti in oreficeria, solitamente in rame o in argento dorato, spesso arricchiti da pietre preziose, vetri colorati e smalti. Una produzione   specificatamente medievale, in cui convivono il gusto per il ritratto di tradizione classica e le pratiche devozionali teorizzate da alcuni ecclesiastici e filosofi del XII secolo, secondo cui la contemplazione dell’immagine di un santo, realizzata con materiali preziosi, poteva condurre il fedele verso l’elevazione spirituale. I busti e le teste reliquiario si configurano quindi come opere di valenza doppia: sia opere d’arte sia ricettacolo delle reliquie dei santi che rappresentano e in quanto tali oggetto della venerazione dei fedeli.

Prosegue fino al 26 settembre 2021 la sezione della mostra allestita al Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta.

Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare le due esposizioni a Palazzo Madama, può farlo in quest’ultima settimana di apertura.

 

Orari e info:

lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 18; giovedì dalle 13 alle 21

Prevendita: TicketOne

Prenotazioni: Theatrum Sabaudiae via email ftm@arteintorino.com  o al numero +39 011 5211788  www.arteintorino.com

La biglietteria chiude un’ora prima.

Chiuso il martedì

Le modalità di accesso al museo sono regolamentate secondo le disposizioni normative vigenti.

Tutte le info: www.palazzomadamatorino.it

Biglietti: intero € 10, ridotto € 8 con accesso alle collezioni permanenti del museo

Possibilità di visite guidate a cura di Theatrum Sabaudiae

 

Cultura e relax ai Musei Reali: tutti gli appuntamenti della settimana

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 Anche nell’ultima settimana di agosto proseguono gli appuntamenti per conoscere i Musei Reali e apprezzarne dal vivo le bellezze artistiche, architettoniche e naturali, grazie ai tanti itinerari proposti tra le sale auliche del complesso museale e i viali alberati dei Giardini Reali. 

 

Venerdì 27 agosto dalle 19.30 alle 23.30 sarà possibile visitare la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà alle ore 21 partecipare al concerto 27 Reeds Quartet a cura  della Scuola di Sassofono di Pietro Marchetti, settimo e ultimo appuntamento della serie Torino. Crocevia di sonorità. Realizzato in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino, a cura della prof.ssa Valeria De Bernardi, il ciclo di concerti conduce il pubblico ogni venerdì attraverso un viaggio musicale dalle sonorità del Mediterraneo al jazz americano, sulle tracce di Palma di Cesnola, scopritore delle antichità cipriote e primo direttore del Metropolitan Museum of Art di New York. Il costo della visita guidata serale è di € 20 con concerto gratuito. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale. Dalle 20.40 ingresso libero al concerto fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni: info.torino@coopculture.it.

 

Attività nei Giardini

Nella rigenerante atmosfera dei Giardini Reali, sempre venerdì 27 agosto dalle 17 alle 19 si terrà il sesto appuntamento della rassegna Chiamata alle arti. Conversazioni in giardino sui piaceri della culturaL’iniziativa, promossa dall’Archivio di Stato di Torino e dai Musei Reali, vedrà dialogare in questa occasione l’artista Claudia Virginia Vitari con Elisa Panero, curatrice archeologa, e Barbara Tuzzolino, responsabile comunicazione dei Musei Reali.

 

Visite speciali

Venerdì 27 agosto alle ore 17, sabato 28 agosto alle 10 e alle 17 e domenica 29 agosto alle 10 e alle 15, CoopCulture propone anche la visita alle Cucine, collocate negli ambienti sotterranei del Palazzo Reale, e all’Appartamento della Regina Elena, situato nell’ala nord costruita dal 1684 e completato alla fine del Seicento. In questo tour d’eccezione si potranno ammirare soffitti affrescati, stucchi, servizi di porcellane ma anche le sale di dispensa, le stanze dell’impiattamento e del lavaggio, il corridoio del pane, la sommelleria (ove si conservavano i vini) e le grandi ghiacciaie in un susseguirsi di ambienti fastosi o di servizio, ciascuno intriso di storia e fascino. Il costo dell’attività è di € 20, €13 ridotto. Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it.

 

Sabato 28 agosto alle ore 11 domenica 29 agosto alle ore 15.30 le guide di CoopCulture accompagneranno il pubblico alla scoperta della mostra Cipro. Crocevia delle civiltà. Un percorso emozionante alla scoperta del fascino millenario dell’isola, raccontato attraverso le collezioni del Museo di Antichità, che costituiscono un nucleo pressoché unico nel panorama dei grandi musei europei, arricchito da prestiti provenienti da illustri istituzioni straniere tra cui il British Museum di Londra e il Metropolitan Museum of Art di New York. Il costo dell’attività è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto in mostra. Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it.

 

Sabato 28 agosto alle ore 15.30 e domenica 29 agosto alle 11 le guide e gli storici dell’arte di CoopCulture condurranno inoltre la visita Benvenuto a Palazzo lungo le sale di rappresentanza del primo piano di Palazzo Reale e dell’Armeria, un percorso per scoprire o riscoprire la storia e la magnificenza della prima reggia d’Italia. Il costo della visita è di € 7 oltre al biglietto di ingresso ridotto ai Musei Reali (€ 13 ordinario, € 2 da 18 a 25 anni, gratuito under 18). Biglietti online su www.coopculture.it – mail info.torino@coopculture.it.

 

Le mostre in corso

Il fascino millenario di Cipro, cuore del Mediterraneo e ponte tra Oriente e Occidente, è protagonista della mostra internazionale Cipro. Crocevia delle civiltà, che si terrà fino al 9 gennaio 2022 nelle Sale Chiablese, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino e curata da Luca Bombardieri, docente di Archeologia cipriota, ed Elisa Panero, curatrice delle collezioni archeologiche dei Musei Reali. Si tratta di un’occasione unica per lasciarsi conquistare da una delle isole mediterranee più misteriose, il cui incanto è a tutt’oggi immutato: mitica culla di Afrodite, che nasce dalla spuma del mare cipriota, l’isola è crocevia di scambi commerciali e approdo di culture differenti in cui si forma la moderna concezione del mondo mediterraneo. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 19 (ultimo ingresso ore 18). I biglietti possono essere acquistati su www.museireali.beniculturali.it o su www.coopculture.it.

 

Allestita nello Spazio Scoperte al secondo piano della Galleria Sabaudafino al 7 novembre il pubblico può ammirare la mostra dossier Come parla un ritratto. Dipinti poco noti delle collezioni reali. L’esposizione presenta opere poco note della Pinacoteca e di Palazzo Reale che permettono di seguire l’evoluzione della ritrattistica di corte dal tardo Cinquecento alla metà del Settecento. Alcuni dipinti sono esposti per la prima volta dopo interventi conservativi eseguiti dalle restauratrici dei Musei Reali. Studi e ricerche sono stati condotti in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino. La visita alla mostra è compresa nel biglietto di ingresso dei Musei Reali.

 

Nel Medagliere Reale è prorogato fino al 5 settembre il percorso Il Volto delle Donne. L’altra faccia della storia. Nato da un progetto di ricerca avviato nel 2019 con il sostegno di Soroptimist Torino, questa prima tappa della ricerca mira a studiare il ruolo dei personaggi femminili attraverso la lente delle collezioni numismatiche dei Musei Reali. Si propone quindi di ritrovare e rinnovare nella memoria del pubblico l’immagine di una selezione di figure femminili, talora donne importanti nella storia antica e moderna, più spesso emblema di come la figura della donna, pur frequentemente esaltata e immortalata, sia stata molte volte un semplice simbolo ideale e immateriale che travalica la donna reale.

Il percorso è fruibile anche online sul sito dei Musei Reali: un percorso virtuale per conoscere alcune figure femminili che hanno contribuito a fare la Storia http://www.museireali.beniculturali.it

 

La Biblioteca Reale

La Biblioteca Reale è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, il sabato dalle 9 alle 13. Le consultazioni dovranno essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo scrivendo all’indirizzo mr-to.bibliotecareale@beniculturali.it, indicando tutte le informazioni disponibili per la richiesta. Per conoscere le modalità di accesso e registrazione consultare la pagina www.museireali.beniculturali.it/events/biblioteca-reale-riapertura/.

 

Caffè Reale

Nella suggestiva Corte d’Onore di Palazzo Reale è possibile rigenerarsi con una pausa al Caffè Reale Torino, ospitato in una ambientazione unica ed elegante, impreziosita da suppellettili in porcellana e argento provenienti dalle collezioni sabaude. Informazioni e prenotazioni al numero 335 8140537 o via e-mail all’indirizzo segreteria@ilcatering.net.

 

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MUSEI REALI TORINO
www.museireali.beniculturali.it

 

Orari
I Musei Reali sono aperti dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18).
I Giardini Reali sono aperti con ingresso gratuito dal martedì alla domenica, dalle ore 8.45 alle 18.45.
Le Sale Chiablese, che ospitano la mostra Cipro. Crocevia delle civiltà, sono aperte dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 19 (ultimo ingresso alle ore 18).
La Biblioteca Reale è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18; il sabato dalle 9 alle 13.

Accesso con Certificazione verde Covid-19
In ottemperanza alle disposizioni governative previste per tutti i luoghi di cultura italiani (D.L. 23 luglio 2021 n. 105), dal 6 agosto 2021 è richiesta la Certificazione Verde (Green Pass) per accedere al complesso dei Musei Reali, corredata da un documento di identità valido. Le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti con una certificazione medica specifica. In mancanza di Green Pass e di un documento valido non sarà possibile accedere ai Musei e il biglietto acquistato non sarà rimborsato. Per maggiori informazioni sulla Certificazione verde COVID-19 – EU digital COVID consultare il sito www.dgc.gov.it.
Il Green pass non è necessario per l’ingresso ai Giardini Reali e alla Corte d’Onore, salvo che in occasione di eventi in cui siano previsti accredito e prenotazione obbligatoria (concerti, serate musicali).
Rimangono in vigore le prescrizioni di sicurezza anti-Covid: è obbligatorio indossare la mascherina; lungo il percorso sono disponibili dispenser di gel igienizzante, mentre le sale hanno una capienza contingentata nel rispetto della distanza fisica prevista per la sicurezza dei visitatori.

 

Biglietti
Intero: 15 euro
Ridotto visitatori da 18 a 25 anni: 2 euro
Gratuito: minori di 18 anni; persone con disabilità e un loro accompagnatore; insegnanti con scolaresche e guide turistiche con gruppi; personale del Ministero della Cultura; possessori di Abbonamento Musei, Torino+Piemonte Card, tessera ICOM.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.

 

Mostra Cipro. Crocevia delle civiltà
Intero (Cipro + Musei Reali): 25 euro
Ridotto (Gruppi con prenotazioni, insegnanti, convenzioni): 13 euro
Ridotto visitatori da 11 a 25 anni: 7 euro
Ridotto visitatori da 11 a 25 anni (Cipro + Musei Reali): 7 euro
Gratuito per i minori 11 anni, insegnanti con scolaresche, guide turistiche, personale del Ministero della cultura, membri ICOM, disabili e accompagnatori, possessori dell’Abbonamento Musei, della Torino + Piemonte Card e della Royal Card.
L’ingresso per i visitatori over 65 è previsto secondo le tariffe ordinarie.
Visite guidate disponibili in italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Info e prenotazioni alla mail info.torino@coopculture.it o al numero 011 19560449.

 

I biglietti possono essere acquistati su www.museireali.beniculturali.it o su www.coopculture.it.

 

Gli appuntamenti culturali nei musei della Fondazione

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

27 agosto – 2 settembre 2021

 

 

VENERDI 27 AGOSTO

 

Venerdì 27 agosto ore 16.30 – 17.30

LIBRI E GIARDINI

Palazzo Madama – appuntamento nel Giardino Botanico Medievale

Un pomeriggio, in compagnia del curatore botanico Edoardo Santoro, con una cesta da cui pescare a sorpresa alcuni libri scritti da famosi giardinieri o giardiniere, intellettuali, personaggi dello spettacolo, che mettono le mani in terra e raccontano esperienze di giardinaggio, piante curiose o avventurosi viaggi botanici.

Costo: € 4 (max 10 persone)

Info: il giardino è visitabile con un biglietto dedicato (5€, gratuito Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card) oppure con il biglietto di ingresso al museo.

Prenotazioni: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

DOMENICA 29 AGOSTO

 

Domenica 29 agosto chiude l’esposizione

TOASEAN DESIGN

MAO

Chiude l’esposizione TOAsean Desing, il progetto che rinnova anche per il 2021 la collaborazione fra l’Istituto Europeo di Design e il MAO. L’esposizione mette in mostra i progetti realizzati dagli studenti del 2° anno del corso Triennale in Design del Gioiello e Accessori di IED Torino, ispirati alle opere del museo, insieme ad alcuni pezzi realizzati da undici eccellenze artigiane piemontesi selezionate dalla CNA Torino, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa.

L’incontro con statue e oggetti, provenienti da mondi ed epoche lontane, ha innescato il processo creativo: attraverso uno sguardo attento e una ricerca approfondita, i giovani designer hanno progettato gioielli e accessori, pezzi unici che declinano suggestioni estetiche e simboli culturali in chiave contemporanea.

www.maotorino.it

LUNEDI 30 AGOSTO

 

Lunedì 30 agosto chiude la mostra

LA MADONNA DELLE PARTORIENTI DALLE GROTTE VATICANE

Palazzo Madama

Lunedì 30 agosto chiude al pubblico l’esposizione La Madonna delle Partorienti dalle Grotte Vaticane realizzata da Antoniazzo Romano (1435-1508) alla vigilia del Giubileo del 1500, che si trovava in origine nel transetto meridionale della vecchia basilica vaticana, sopra l’altare della cappella Orsini. Durante i lavori per la costruzione del nuovo San Pietro, l’affresco fu staccato dalla parete e nel 1574 fu collocato in una nicchia dietro un altare a ridosso del muro che divideva l’antica chiesa dal cantiere del nuovo San Pietro. Qui continuò a raccogliere la devozione dei fedeli e, soprattutto, delle donne in attesa del parto. Rimosso anche da questo luogo nel 1605, venne poi portato nelle Grotte Vaticane e nel 1616 trovò definitiva collocazione in una cappella appositamente ricavata sotto il pavimento della basilica.

L’opera viene esposta in anteprima assoluta al pubblico dopo un lungo e complesso restauro.

Ultima settimana per vedere l’opera prima del suo definitivo rientro in Vaticano.

www.palazzomadamatorino.it

 

Lunedì 30 agosto chiude la mostra

RITRATTI D’ORO E D’ARGENTO. Reliquiari medievali in Piemonte, Valle d’Aosta, Svizzera e Savoia

Palazzo Madama

Lunedì 30 agosto chiude al pubblico la mostra dossier Ritratti d’oro e d’argento, a cura di Simonetta Castronovo. L’esposizione presenta una galleria di busti reliquiario dal Trecento al primo Cinquecento, provenienti da tutte le diocesi del Piemonte e raffiguranti santi legati alle devozioni del territorio e alle titolazioni di determinate chiese locali, oltre ad alcuni esemplari dalla Svizzera e dall’Alta Savoia.

Documentati già dall’XI secolo per contenere la reliquia del cranio di certi santi, i busti sono a tutti gli effetti dei ritratti in oreficeria, solitamente in rame o in argento dorato, spesso arricchiti da pietre preziose, vetri colorati e smalti.

Chi non avesse ancora avuto l’opportunità di visitare l’esposizione, può farlo in quest’ultima settimana di apertura.

www.palazzomadamatorino.it

MERCOLEDI 1 SETTEMBRE

 

Mercoledì 1 settembre dalle 19 alle 24

UNA NOTTE ALLA GAM

GAM – Evento di Club Silencio

 

Mercoledì 1˚ settembre Club Silencio torna dalle vacanze e riparte con il suo primo evento della stagione. L’appuntamento sarà con il format Una notte al Museo negli spazi della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea dove sarà possibile visitare la Collezione permanente del ‘900 ma soprattutto la mostra temporanea “Viaggio controcorrente. Arte italiana 1920-1945”.  Dalle 19 alle 24 nel cortile della Galleria sarà possibile sorseggiare un buon drink e godersi dal tramonto all’imbrunire una sera di fine estate, il tutto accompagnati da un piacevole sottofondo musicale. Con un biglietto unico di 6€ sarà inoltre possibile visitare la Collezione permanente del ‘900 e la Mostra temporanea “Viaggio controcorrente”, dedicata ai 25 anni di storia compresi tra il primo dopoguerra e la fine della Seconda guerra mondiale, un periodo molto ricco per la storia dell’arte italiana. La mostra sostiene una raccolta fondi in favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus in occasione dei suoi 35 anni di attività. L’ultimo accesso all’evento è alle 23, con visita alle 22:30. Per partecipare è obbligatorio accreditarsi online, specificando una precisa fascia oraria di ingresso, al fine di garantire il rispetto della distanza interpersonale nelle operazioni di accoglienza. L’evento è stato progettato nel pieno rispetto delle disposizioni normative vigenti, pertanto per partecipare è necessario essere in possesso di certificazione verde (Green Pass) COVID-19 valida corredata da documento d’identità; verrà rilevata la temperatura dei partecipanti all’ingresso, sarà obbligatorio l’utilizzo della mascherina e dovrà essere mantenuta la distanza interpersonale di 1 metro.

INFO UTILI

Per accedere all’evento è necessario accreditarsi  qui

Mercoledì 1˚ settembre 2021, 19:00-24:00

Ultimo accesso all’evento ore 23:00, con visita ore 22:30

Ingresso + prima consumazione 10€

Visita alla Collezione permanente del ‘900 + Mostra temporanea “Viaggio controcorrente” 6€

Asti, la Rotonda e i Cavalieri di Malta

Asti e il suo passato, dal Medioevo all’epico Cinquecento, dalle rovinose invasioni del Barbarossa ai pellegrini e ai crociati diretti in Terra Santa fino ai valorosi Cavalieri astigiani che combatterono con l’Ordine di Malta contro i turchi

Al fondo di corso Alfieri una “Rotonda” medioevale con pianta ottagonale ricorda la chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Fu costruita, nei primi decenni del 1100, a imitazione della celebre chiesa della Città Santa, sulla scia dell’entusiasmo e dell’esaltazione della conquista di Gerusalemme nella prima crociata. La “Rotonda” fa di Asti una piccola “Gerusalemme italiana”, una delle tante Gerusalemme d’Italia disseminate sul territorio della penisola. Gerusalemme è ovunque in Italia, si direbbe. La presenza musulmana nei luoghi santi e l’avanzata in Asia degli ottomani nel Quattrocento avevano reso più complicato e rischioso il tradizionale pellegrinaggio dei cristiani verso la città di Gesù. Per sostituire il cammino religioso in Terra Santa sorsero così i Sacri Monti, di cui il Piemonte è costellato, una serie di cappelle collocate sulle fiancate delle montagne per riprodurre i luoghi santi gerosolimitani oppure vennero edificate in varie città riproduzioni della Rotonda dell’Anastasis o dell’edicola del Santo Sepolcro.

 

La Rotonda astigiana, purtroppo oggi soffocata dal traffico della zona, fa parte del complesso del Battistero di San Pietro o Chiesa di San Pietro in Consavia, costituito in origine da quattro edifici eretti tra il XII e il XIV secolo nel borgo omonimo, che per molti secoli ospitò i Cavalieri gerosolimitani di San Giovanni. Asti stessa fu sede del Priorato Gerosolimitano di Lombardia (comprendeva Piemonte, Liguria, Lombardia, Parma e Piacenza) il cui Priore risiedeva nella chiesa di San Pietro in Consavia. La Rotonda vuole essere una copia del luogo santo, fatta costruire dal vescovo Landolfo quasi mille anni fa, per dare la possibilità a molte persone di seguire un pellegrinaggio nella propria regione, che era molto meno pericoloso, meno lungo e meno costoso di quello in Palestina. All’interno della Rotonda si trovano otto colonne collegate tra loro da archi circolari e un fonte battesimale marmoreo del Cinquecento. Nei secoli successivi il complesso fu utilizzato come Battistero e subì molte ristrutturazioni che alterarono la sua architettura caratteristica e solo negli anni Trenta un restauro conservativo riportò la chiesa alla sua antica struttura medievale.

 

Attualmente il complesso del Battistero di San Pietro è costituito da tre edifici: la chiesa quadrata di San Pietro del Quattrocento, la Rotonda, innalzata come chiesa del Santo Sepolcro, con la torre del XII secolo e il chiostro, una parte del quale era occupato dall’ospedale dei pellegrini, e una Casa Priorale, sede oggi del Museo archeologico e paleontologico. Furono numerosi i Cavalieri astigiani che combatterono in Oriente per l’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, fin dai tempi della sua nascita nel 1113, e tanti furono quelli che difesero l’isola di Malta dal Grande Assedio della flotta ottomana nel 1565, una delle pagine gloriose della storia militare dell’Ordine. Tra questi ultimi si ricordano in particolare Giovanni Francesco Pelletta, morto combattendo per difendere il forte di Sant’Elmo, Vasino Malabaila e Giorgio Cacherano che diede, tra l’altro, un ingente contributo per la costruzione della città della Valletta. Va ricordato anche Pietrino del Ponte, priore di Asti, che giunse a Rodi all’inizio del Cinquecento, partecipò alla trionfale battaglia navale di Alessandretta del 1509 e diventò Gran Maestro dell’Ordine di Malta dal 1534 al 1535, anno della sua morte, succedendo a Philippe Villiers de l’Isle Adam. È sepolto nella concattedrale di San Giovanni a Malta. Sir Steven Runciman, nella sua monumentale Storia delle Crociate, ci parla anche di un altro famoso astigiano vissuto nel Trecento. Si tratta di Enrico d’Asti, della nobile famiglia astese dei Comentina, patriarca latino di Costantinopoli. Al comando di una squadra navale cristiana Enrico d’Asti sconfisse l’emiro di Smirne che infestava le acque dell’Egeo con atti di pirateria. Dopo l’occupazione della città i cavalieri cristiani cercarono di invadere anche l’entroterra ma furono sconfitti. Enrico d’Asti morì da martire e fu beatificato dalla chiesa cattolica. Le sue spoglie si trovano nel Duomo di Asti.

Filippo Re

 

La casa più “sottile” al mondo, a Torino la sfida vinta dall’Antonelli

Il nome ufficiale è Casa Scaccabarozzi, ma è conosciuta dai torinesi come Fetta di polenta , la curiosa abitazione sita nel quartiere Vanchiglia, all’angolo tra corso San Maurizio e via Giulia di Barolo. Fu progettata da Alessandro Antonelli (Francesca Scaccabarozzi, era la nobildonna che divenne sua moglie). I due abitarono nell’edificio per pochi anni, anche per dimostrare che una casa così curiosa poteva essere realmente solida e abitata. L’ origine del suo soprannome è dovuta alla  pianta trapezoidale dell’edificio, con uno dei prospetti laterali di appena cinquantaquattro centimetri. Il quartiere Vanchiglia nacque verso il 1840  per volere della Società Costruttori di Vanchiglia, con la collaborazione dell’architetto Antonelli, che in seguito realizzò la Mole Antonelliana e anche altri edifici residenziali nel quartiere. Quale compenso per i lavori gli fu donato  anche il  terreno sull’angolo sinistro di Via dei Macelli, coincidente con l’attuale via Giulia di Barolo. Poiché l’area èera di piccole dimensioni, per sfida decise  di costruire un edificio con un appartamento per ciascun piano, nonostante il minimo l’esiguo spazio, recuperando in altezza ciò che non poteva  in larghezza. La scommessa fu vinta e l’Antonelli donò l’edificio alla moglie.

Ritornano i workshop della Pinacoteca Albertina con il PAV Parco Arte Vivente

PAESAGGIO A TRATTI DI MATITA

Ritornano gli appuntamenti con i workshop organizzati dalla Pinacoteca Albertina in collaborazione con il PAV Parco Arte Vivente.

 

Il Parco Arte Vivente è un Centro sperimentale d’arte contemporanea, concepito dall’artista Piero Gilardi e diretto da Enrico Bonanate. Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.

I partecipanti ai laboratori avranno la possibilità di sperimentare il disegno in tutte le sue forme più gestuali (grafite, carboncino, sanguigna, inchiostro, su piccoli e medi formati) e la pittura ad acquerello.

 

Sabato 28 agosto

Disegno a inchiostro, matita e acquerello

 

Materiali (a cura dei partecipanti):

matita HB, penne grafiche (esempio penne fineliner) con punta di diversa grandezza mm 04, 05, 06, acquerelli godet, tavolozza, fazzoletti, carta acquerello 300 grammi liscia, pennelli per acquerello n. 12 o n. 14, bicchiere per acqua, scotch di carta, supporto rigido su cui disegnare (esempio cartone, masonite formato A4/A3).
Sgabello per sedersi ed eventuale cavalletto pieghevole.

Domenica 5 settembre

Disegno a carboncino fusaggine, sanguigna in stick

Materiali (a cura dei partecipanti):

matita HB, 2B, 4B, gomma pane, carboncino matita, carboncino fusaggine, sanguigna stick, fogli spolvero 50×70 cm (da tagliare all’occorrenza), fissativo, supporto rigido su cui disegnare (esempio cartone, masonite formato A4/A3).
Sgabello per sedersi ed eventuale cavalletto pieghevole.

COSTO: 10 euro + biglietto di ingresso al PAV (2 euro, gratuito con l’Abbonamento Musei)

 

ORARIO: dalle 15 alle 18

 

DOVE: PAV Parco Arte Vivente, via Giordano Bruno 31, Torino

Prenotazione obbligatoria.

Ciascun partecipante userà esclusivamente il proprio materiale personale.

Le nostre proposte si rivolgono a tutti, anche ai principianti assoluti.

In applicazione del DL 23 luglio 2021, n. 105, articolo 3, all’ingresso saranno richiesti il GREEN PASS COVID-19 (in formato digitale o cartaceo) e un documento di riconoscimento.

 

 

Per informazioni e prenotazioni:

PINACOTECA ALBERTINA

pinacoteca.albertina@coopculture.it

tel. 0110897370 (tutti i giorni dalle 10 alle 18, escluso il mercoledì)

Visita all’abbazia di Novalesa

Nel silenzio infinito della Val Cenischia, sferzato solo dal vento, a pochi chilometri da Susa, otto monaci proseguono il loro cammino di spiritualità e di lavoro alla Novalesa, la storica Abbazia fondata 1300 anni fa dai Benedettini che vi giunsero nella prima metà del secolo VIII.

A quel tempo era una potenza religiosa e politica. Vi abitavano i monaci, apparteneva al regno dei Franchi che la difesero, la ingrandirono e l’arricchirono e Carlo Magno vi soggiornò più volte prima del grande scontro con i Longobardi alle Chiuse di Susa. L’Abbazia di Novalesa, fondata nel 726, fu per secoli un grande centro di spiritualità e luogo di incontro tra culture diverse. Poi dalle montagne circostanti spuntarono le scimitarre dei saraceni che piombarono sull’Abbazia saccheggiandola e incendiandola. Poche anime scamparono alla strage dei primi “jihadisti” della storia. L’abate e i monaci fuggirono in tempo a Torino e si nascosero in una chiesetta che sarebbe diventata il Santuario della Consolata. A secoli di splendore seguì un lungo periodo di abbandono e di declino che iniziò nel Duecento. La potenza della Val Susa divenne la Sacra di San Michele sul Pirchiriano che soppiantò la Novalesa. Nel Seicento nell’Abbazia di Novalesa si trovava solo più un monaco e per riportare in vita il monastero furono chiamati i Cistercensi. Ma l’entusiasmo durò poco tempo. Nell’Ottocento la fondazione monastica fu soppressa e i monaci allontanati.

Negli anni Settanta la Provincia di Torino acquistò l’Abbazia e la consegnò nuovamente ai benedettini. Dopo lunghi lavori di restauro la Novalesa è tornata, già da tempo, all’antico splendore come dimostrano le foto di una visita all’Abbazia fatta in questi giorni. Si vedono la chiesa abbaziale dei Santi Pietro e Andrea, il piccolo suggestivo chiostro, ricco di simboli e dimora dei monaci, zona di assoluto silenzio e che quindi si può vedere solo di sfuggita. All’esterno dell’Abbazia si ammirano quattro cappelle, un po’ isolate e immerse nel verde della valle, Santa Maria, San Salvatore, San Michele e soprattutto quella dedicata a Sant’Eldrado che fu abate tra l’822 e l’840. Un vero gioiello d’arte con le pareti e le volte coperte da uno straordinario ciclo di affreschi (secolo XI) dominato da un solenne Cristo Pantocratore, con episodi della vita del Santo. Sono tanti, tantissimi i turisti che visitano la Novalesa ogni anno. Sono possibili solo visite guidate, con offerta libera, senza prenotazione, tutti i giorni, da lunedì a venerdì (escluso giovedì) alle 10,30, 15,30 e 16,30. Sabato e domenica ore 10,30, 11,30, 15.00 e 16.00. La prenotazione è invece obbligatoria per gruppi e scolaresche.
Filippo Re