Le accuse sono di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e di danneggiamento aggravato
Sono undici le condanne a pene comprese tra due e tre anni, chieste dal pm Manuela Pedrotta per antagonisti del movimento No Tav, nel processo per gli scontri al cantiere della Torino-Lione, avvenuti a Chiomonte l’8 dicembre 2011. Le accuse sono di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e di danneggiamento aggravato. Per Andrea Bonadonna e Giorgio Rossetto, esponenti del centro sociale Askatasuna di Torino, sono state chieste le pene più alte.
(Foto: il Torinese)