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L’acqua del bacino di Ceresole Reale in soccorso dell’agricoltura

Anche in caso di siccità estiva sarà garantita l’irrigazione in pianura

Scongiurato un possibile disastro siccità per buona parte delle campagne del Torinese. L’acqua per l’irrigazione dei terreni del basso Canavese sarà sempre garantita anche in caso di mancanza di precipitazioni grazie all’accordo di oggi tra Coldiretti Torino e Iren. All’incontro di ieri a palazzo Carpano, sede di Coldiretti Torino, erano presenti l’amministratore delegato di Iren Energia, Giuseppe Bergesio; il direttore Produzione idroelettrica di Iren Energia, Nicola Brizzo; il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici; il presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo; il direttore di Coldiretti Torino, Andrea Repossini.

La società che gestisce il sistema idroelettrico della valle Orco rilascerà una maggiore quantità di acqua dal bacino di Ceresole Reale in caso di richiesta da parte dei consorzi irrigui canavesani che captano acqua dall’Orco. Se il fiume non dovesse garantire la portata necessaria per riempire i canali che hanno prese a Spineto e Rivarolo, su riva sinistra e destra, la diga di Ceresole Reale rilascerà più acqua per garantire, in ogni caso, la portata necessaria per le derivazioni dei canali irrigui.

«L’accordo raggiunto oggi con Iren – sottolinea il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – permette di mettere in sicurezza i raccolti dell’annata 2023 ma è nostra intenzione renderlo strutturale. Dopo l’ottima esperienza dell’anno scorso quando, con il rilascio di ulteriori 3 metri cubi al secondo, il bacino di Ceresole ha soccorso l’agricoltura canavesana, abbiamo aperto un dialogo con Iren. Un rapporto di collaborazione che oggi ha permesso questo patto che salva le colture anche in caso di estate calda e secca».

Le precipitazioni degli ultimi giorni lasciano ben sperare per un riempimento del bacino di Ceresole (che ha capacità di 35 milioni di metri cubi) che possa permettere anche il soccorso irriguo estivo senza abbassare troppo il livello del lago.

Coldiretti Torino e Iren Energia hanno stabilito di avviare un tavolo tecnico permanente per stabilire quanta acqua dovrà essere garantita nei mesi estivi, a partire da metà giugno, quando inizia la fioritura del mais e si preparano i nuovi tagli di foraggere e quando sarà evidente l’apporto della fusione della neve in quota. Ma il dialogo tecnico permetterà di garantire anche per il futuro il soccorso irriguo in caso di siccità persistente. La concessione idroelettrica per i bacini dell’Orco, che ha il fulcro nel bacino di Ceresole Reale, è tra le prime che saranno messe a bando dalla Regione in base alla legge regionale del luglio del 2022 sulle concessioni idroelettriche.

«Pensiamo che questo modello di uso plurimo delle acque debba ispirare tutti i rinnovi delle concessioni regionali – osserva Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte – Garantire il soccorso irriguo da tutte le grandi derivazioni idroelettriche del Piemonte metterebbe in sicurezza gran parte dei raccolti della pianura piemontese, dal mais al riso, dai foraggi alla frutta. Raccolti che sono alla base di buona parte dell’economia agroalimentare piemontese che solo nel comparto agricolo conta oltre 52mila aziende per un fatturato di 1,9 miliardi di euro e un export che vale 0,50 miliardi».

Giachino: “Per lo sviluppo sostenibile l’Italia ha bisogno della Tav”

I Corridoi ferroviari europei ci daranno uno sviluppo sostenibile e sono essenziali per il trasferimento del trasporto merci e passeggeri dalla strada alla rotaia . La carenza di 30.000 autisti mezzi pesanti rendono ancor più necessario il trasporto su rotaia . Ma i corridoi ferroviari ci metteranno al centro dello sviluppo economico globale che per l’Italia che deve il 30% del suo PIL alle esportazioni e’ vitale . L’Italia ha bisogno della TAV perché la Francia è il secondo Paese per esportazioni  e l’Italia, come hanno dimostrato le nostre grandi Manifestazioni torinesi  SITAV, vuole la TAV. Purtroppo la penultima legislatura ha rallentato i lavori . La migliore spinta alla Francia la possiamo dare invece accelerando noi i lavori della TAV dalla parte italiana. 
Conto molto sulla Premier Giorgia Meloni.
 
Mino Giachino 
SITAV SILAVORO

A Torino la prima sede di “Fridays For Future Italia”

Si chiamerà “Kontiki” e aprirà in zona Vanchiglietta, nei locali “Arci” dell’ex “Molo di Lilith”

Lanciato un crowdfunding per sostenerne l’iniziale attività

“Kontiki”. Il nome è lo stesso dato alla zattera (e al titolo del libro che ne descrive l’avventura) su cui l’esploratore e scrittore norvegese Thor Heyerdahl si imbarcò nel 1947 con altri cinque “sognatori” con l’obiettivo di attraversare l’Oceano Pacifico dal Sud America alle isole della Polinesia per dimostrare che la colonizzazione di quelle terre (fra Nuova Zelanda, Isola di Pasqua e Hawaii) potrebbe essere avvenuta in epoca precolombiana da parte di popolazioni del Sud America. Per dimostrare, cioè, “con la pratica e contro il parere di molti, che l’impossibile può diventare possibile”. Ciò che anche può accadere per gli ardui e attualissimi scopi con cui, a breve, aprirà a Torino la prima sede di “Fridays For Future Italia”, in zona Vanchiglietta, al civico 7 di via Cigliano, nei locali che ospitarono un tempo il “Circolo Arci”, il “Molo di Lilith”. E sempre “Circolo Arci” sarà anche il torinese “Kontiki”, nato dall’incontro fra l’“Arci” e il movimento che in Italia porta avanti le battaglie (ormai protesta su scala internazionale, dopo gli esordi nel 2018 con lo “Skolstrejk for klimatet” – “Sciopero scolastico per il Clima” dell’attivista svedese Greta Thunberg) a favore dello sviluppo sostenibile e del cambiamento climatico.

“ ‘Kontiki’ sarà uno spazio accessibile, inclusivo, una casa per tanti ragazzi e gruppi di attivismo ambientale che, finora, si erano sentiti apolidi. Un luogo che ospiterà incontri, spettacoli, presentazioni, aperitivi, pomeriggi di aula studio, laboratori con le scuole”. A parlare è Andrea John Dejanaz, presidente di “Giustizia Climatica Ora!” e attivista di “Fridays For Future Torino”, che aggiunge: “La crisi climatica sconvolgerà le nostre esistenze. Per questo crediamo che la priorità sia di immaginarsi la società del futuro e poterla sperimentare in spazi definiti come questo, facendola diventare al più presto il presente che vogliamo vivere”.

  1. a sua volta, parla cosìAndrea Polacchi, presidente “Arci Torino”:“Una delle funzioni del nostro Comitato è supportare nuove realtà che desiderano formalizzarsi, trovare una sede, aprire un circolo: ‘Kontiki’ è intanto frutto di questo accompagnamento, di cui sempre più associazioni hanno bisogno. Ma c’è di più: è il segno che ‘Arci’ accoglie le ragioni dei movimenti per la giustizia climatica, che sono state in grado di mobilitare un’intera generazione in questi anni. In ‘Arci’ quelle lotte possono saldarsi a quelle culturali, sociali, per i diritti. Aprire un circolo animato da comunità così giovani, poi, è sempre un processo emozionante. ‘Kontiki’ sarà un presidio importante per la città di Torino, un laboratorio di partecipazione, democrazia e attivismo”.

“La crisi climatica – conclude infine Marta Maroglio, portavoce di ‘Fridays For Future Italia’ – è qui e sta già colpendo le nostre vite. Le compagnie del fossile continuano a investire nella distruzione del nostro futuro e i governi sono loro complici. Dobbiamo costruire un cambiamento che parta dalle persone, dalla collettività. La sede torinese di ‘Fridays For Future’ sarà quindi un luogo d’incontro in cui immaginare e realizzare la società che vogliamo. Lottare per la giustizia climatica significa anche chiedere città più giuste, inclusive e vivibili».

In attesa dell’inaugurazione ufficiale – in programma, con un weekend di iniziative, dal 9 all’11 giugno prossimi, è stato lanciato un crowdfunding https://www.retedeldono.it/it/sede-di-fridays-for-future – per sostenere il lancio dello spazio e la sua sistemazione.

g.m.

Nelle foto:

–       Greta a Torino

–       “Fridays For Future” a Torino

Gli obiettivi del Piano regionale Rifiuti

Approvato dal Consiglio regionale il Piano di gestione dei rifiuti del Piemonte: si è concluso così un lungo lavoro avviato nel marzo del 2021 sulle indicazioni della Giunta e sulle osservazioni che sono state presentate.

Nell’esprimere la sua soddisfazione per il voto favorevole, il presidente della Regione sottolinea che il Piano ha una prospettiva di medio-lungo termine, fino al 2035, con il raggiungimento di traguardi intermedi previsti per il 2025 e il 2030 e che prende in considerazione gli obiettivi nazionali ed europei da raggiungere soprattutto in tema di prevenzione della produzione di rifiuti, raccolta differenziata, riciclo e riduzione del ricorso alla discarica.

L’assessore regionale all’Ambiente evidenzia che si mette in salvaguardia la gestione interna dei rifiuti urbani e che si tratta di un Piano fondamentale perpotenziare tutte le filiere dell’economia circolare nell’ottica dell’efficienza, dell’autonomia e della sostenibilità ambientale. Questi obiettivi e queste sfide porteranno il Piemonte ad essere una delle Regioni più virtuose d’Italia e d’Europa mediante il recupero della quasi totalità dei materiali provenienti dai rifiuti prodotti. I rifiuti differenziati sono e saranno infatti le nuove miniere di materiali, con grande risparmio economico per i cittadini ma anche un grande beneficio ambientale, azzerando praticamente l’uso delle discariche.

Le azioni previste

Nel Piano sono inserite la contrazione graduale della produzione totale di rifiuti, l’estensione della modalità della tariffa puntuale (il sistema di calcolo dei rifiuti prodotti dal singolo cittadino o comunque da una singola utenza domestica e non domestica, che consente di determinare una tariffa proporzionale all’utilizzo del servizio di raccolta), il progressivo miglioramento della raccolta estendendo quella domiciliare (il cosiddetto “porta a porta”), la promozione del compostaggio domestico per portare a 110 kg/anno pro capite la raccolta della frazione organica. Per il fabbisogno residuo di trattamento della frazione indifferenziata non ulteriormente riciclabile si prevede il ricorso al recupero energetico.

Per quanto riguarda la raccolta differenziatal’obiettivo è il raggiungimento del 70% al 2025, del 75% al 2030 e dell’82% al 2035. Per la produzione pro capite annua di rifiuti indifferenziati (attualmente 159 chilogrammi) si punta a 126 chilogrammi nel 2025, 100 nel 2030 e meno di 90 nel 2035.

Sempre nel 2035 si vuole che la produzione totale (differenziato e indifferenziato) pro capite sia di 448 chilogrammi e la percentuale di conferimento in discarica scenda al di sotto del 5%.

Economia circolare in Piemonte, 29 milioni di euro dal PNRR per la raccolta differenziata dei rifiuti

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Grande risultato per il potenziamento della filiera

Stilata la graduatoria definitiva dei progetti ammessi al finanziamento a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per il bando sull’Economia circolare, per quanto riguarda la linea A, ovvero quella che prevede interventi per il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata.

Sostanzialmente si tratta di progetti relativi ad interventi articolati su tre filoni: realizzazione o potenziamento dei Centri di Raccolta e del Riuso, i primi, per concentrare e ottimizzare la raccolta differenziata di rifiuti non facilmente raccoglibili nei cassonetti, con la possibilità di poter conferire alcune tipologie di materiali per le quali non è attivo uno specifico circuito di raccolta, limitando così il numero degli abbandoni sul territorio, e i secondi, ovvero i centri del Riuso, dove sarà possibile conferire beni che hanno ancora una possibilità di riutilizzo sottraendoli così al ciclo dei rifiuti, contribuendo in tal modo alla loro riduzione con notevoli vantaggi per l’ambiente e l’economia; il posizionamento di contenitori “intelligenti”, ovvero cassonetti dotati di un dispositivo elettronico in grado di riconoscere, tramite una chiave o una tessera, un utente; il terzo filone riguarda linstallazione di sistemi software da posizionare sugli automezzi di raccolta, sempre finalizzati al riconoscimento dell’utente che conferisce i propri rifiuti urbani, nonché alla registrazione degli svuotamenti per l’applicazione della tariffa puntuale, grazie alla quale gli utenti meritevoli beneficeranno della riduzione della Tari.

Si tratta complessivamente di 46 progetti, presentati da 16 Consorzi per un totale di circa 29 milioni di euro. Ci sono poi altri progetti, presentati da altri Consorzi, entrati in graduatoria ma al momento non ancora finanziati.

Esprime soddisfazione l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati per il risultato raggiunto, frutto di un coordinamento tecnico da parte del settore ambiente di Regione Piemonte. Questa è una parte delle risorse destinate all’economia circolare alle quali si aggiungeranno i fondi del Programma regionale Fesr 21-27(Fondi europei per lo sviluppo regionale) per 40 milioni di euro che dovranno essere impegnati e banditi insieme ad altre risorse regionali per raggiungere il massimo degli obiettivi di riduzione della produzione di rifiuti e di riciclo. Insieme al nuovo Piano Regionale di gestione dei rifiuti appena approvato, il settore della gestione di tutti i rifiuti piemontesi avrà un grande sviluppo che porterà, da una parte,  ad ottenere grandi benefici ambientali, con il riciclo di quasi la totalità dei materiali raccolti, e dall’altra benefici occupazionali con la creazione di nuovi posti di lavoro.

Tutti su due ruote al Valentino. Oltre 30.000 visitatori e 3.400 test ride a Bike up Torino


Numeri importanti per il festival dedicato alle green mobility, e-bike in primis, per la prima volta di scena all’interno
del Parco del Valentino di Torino.

Torino si conferma una città a misura di bicicletta. È più che positivo il bilancio dell’esordio nel capoluogo piemontese di BikeUP – Electric Bicycle Power Festival, la prima fiera internazionale, dedicata alle e-bike, al cicloturismo e alla mobilità elettrica leggera.

Oltre 30.000 visitatori hanno percorso i viali all’ombra del Parco del Valentino tra venerdì 5 e domenica 7 Maggio 2023 per visitare i 66 stand dei maggiori produttori di e-bike e di altri veicoli a zero emissioni, come scooter elettrici e le automobili full electric Volkswagen ID4, ID5 e IDBuzz, senza dimenticare gli operatori del settore cicloturistico (Apt, Tour operator, noleggiatori ecc.).

Forte di un format consolidato (quella di quest’anno è stata la IX edizione di BikeUP), la manifestazione ha registrato numeri in linea, in certi casi addirittura superiori, rispetto alla prima tappa andata in scena dal 14 al 16 Aprile 2023 a Bergamo, dove BikeUP può contare su una platea consolidata. A Torino, infatti, nell’arco dei tre giorni, sono state toccate le 2.000 registrazioni 420 bambini si sono divertiti all’interno della Banco BPM Kids Area.

Grande successo anche per i 3.400 test ride e le oltre 600 persone che hanno partecipato agli e-bike tour e ai corsi Mtb o ciclofficina, vera essenza della rassegna, che, ancora una volta, ha trasmesso l’esperienza della mobilità elettrica, alla scoperta del territorio e del piacere di vivere all’aria aperta.

Positivo e proficuo anche il rapporto tra BikeUP e le istituzioni locali. Oltre 65 persone hanno seguito la conferenza intitolata “BIKE TO WORK: migliorare la mobilità urbana e la qualità della vita in bicicletta“, tenutasi presso il Talent Garden Fondazione Agnelli, con la partecipazione degli Assessori del Comune di Torino alla Mobilità, Chiara Foglietta, e allo Sport e al Turismo, Domenico Carretta e il Segretario Generale di Camera di Commercio di Torino Guido Bolatto. Il Festival BikeUP ringrazia la Città di Torino che ha patrocinato e supportato l’evento e ha così saputo dare una visione più ampia e consapevole della mobilità sostenibile.

BikeUP dà appuntamento al 2024!

Piano rifiuti in Consiglio regionale

“Nel Piano che stiamo presentando (Prubai) si riuniscono, in un unico documento di pianificazione, il Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e quello di Bonifica delle aree inquinate che, fino ad ora, erano stati adottati separatamente”, ha spiegato l’assessore regionale All’Ambiente nel corso dell’illustrazione del nuovo documento sulla gestione dei rifiuti nell’Aula di Palazzo Lascaris.L’assessore Matteo Marnati ha proseguito sottolineando che “il Piano ha una prospettiva fino al 2035 e prende in considerazione gli obiettivi nazionali e comunitari da raggiungere. Circa i rifiuti i rifiuti urbani, si punta a una riduzione della produzione complessiva; quindi a un incremento della percentuale di raccolta differenziata all’80%; un miglioramento della qualità dei rifiuti differenziati raccolti in grado di garantire il raggiungimento di un tasso di riciclaggio del 65%; una riduzione della produzione dei rifiuti urbani residuali sino a 90 kg anno per abitante”.

L’assessore ha anche precisato che “la termovalorizzazione sarà utilizzata solo quando non è possibile il recupero di materia, con conseguente riduzione del conferimento in discarica di rifiuti inferiore al 3%.

L’approvazione del piano costituisce condizione per l’erogazione dei finanziamenti della Comunità europea nell’ambito del Programma Regionale Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) 2021-2027”.

Con l’illustrazione si è aperto il dibattito generale.

Secondo il vicepresidente del gruppo M5s “per suggerire obiettivi più performanti, abbiamo presentato numerosi emendamenti. È importante, secondo la gerarchia europea per primo diminuire la quantità dei rifiuti, avere una buona raccolta differenziata e massimizzare il recupero. Purtroppo nel nuovo Piano si parla di termovalorizzazione che è una soluzione appena migliore di quella del conferimento in discarica e che, quindi, sarebbe da evitare”.

L’esponente del gruppo Ev ha lamentato che “il Piano è stato purtroppo richiamato in Aula nonostante la disponibilità dimostrata in Commissione. Un provvedimento poco ambizioso e poco coraggioso. Si rischia di tornare indietro e di non riuscire a diffondere le buone capacità dei territori migliori a quelli che sono più indietro. Si continua ad abbinare la crescita economica con l’aumento della quantità dei rifiuti, quando l’obiettivo principale del Piano dovrebbe essere la riduzione degli stessi”.

Secondo un consigliere del gruppo Pd “il Piemonte è in ritardo di 15 anni sulla raccolta differenziata. Se prendiamo il 2021, il dato del nostro territorio è pari al 65%, rispetto alla Regione prima in classifica, che è il Veneto, che ha un dato pari al 76,18%. Il Piemonte è solo al nono posto nella raccolta differenziata. Inoltre, l’obiettivo di produzione di rifiuti non dovrebbe essere un dato complessivo ma un dato pro capite, per evitare la deresposabilizzazione”.

La presidente del gruppo Luv ha affermato che “non si devono assecondare le paure dei territori ma si deve stimolare l’innovazione e motivare il miglioramento delle performance. La continuità con il Piano precedente è in termini conservativi, anche con passi indietro e risulta poco sfidante”.

Il capogruppo della Lega ha parlato di “un piano moderno che gestisce i rifiuti nel modo migliore. Non bisogna avere un approccio dogmatico verso la termovalorizzazione: la Lombardia ha 13 impianti e il Veneto 4. Sotterrare in discarica non è moderno e non è ecologico. La tecnologia per i nuovi impianti ha fatto passi da gigante. Teniamo conto che vi sono rifiuti che ancora escono dalla nostra regione. Dobbiamo spingere per l’economia circolare e massimizzare la differenziata con la quale possiamo ottenere cospicui fondi Fesr”.

In chiusura del dibattito l’assessore, per venire incontro ad alcune richieste dei gruppi consiliari, ha chiesto una settimana di tempo per rimodulare il Piano. Il presidente del Consiglio regionale, sentiti i gruppi consiliari ha sospeso i lavori che vengono rinviati il prossimo martedì

Poliline Garden e Cucciolotta, pollaio e giardino si fanno più belli

Maggio ricco di appuntamenti di prestigio per le ultime novità targate ‘IT Design’ pronte a sbarcare in fiera a Rimini, Bologna e Giaveno.

Prosegue inarrestabile il successo dei prodotti ecosostenibili pensati per piccoli allevamenti e l’arredamento da giardino. Ovvero, ‘PoliLine Garden’ e ‘Cucciolotta’, innovative e gradevoli linee di ritrovati interamente in laminato HPL (High Pression Laminate): 70% cellulosa, 30% resina: un materiale eccezionale impiegato per la prima volta a livello mondiale in chiave ecosostenibile, frutto di un’idea geniale dei Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito.

Un’idea vincente che rispetta l’ambiente, garantendo esclusività, comodità e design per quanti desiderino distinguersi in maniera sostenibile. Con in più molti altri vantaggi: l’assenza di bulloni e viti che li rende entrambi facili da montare, grazie a una moderna ed efficace tecnologia a incastro capace di consentire e assicurare praticità, stabilità, comodità d’impiego. E zero manutenzione, zero attività di riverniciatura, pulizia immediata e durabilità estesa nel tempo. Incorruttibili anche all’azione di agenti atmosferici sempre più imprevedibili e potenzialmente anche violenti, gli arredi da giardino ‘PoliLine Garden’ e i pollai ‘Cucciolotta’ sono la risposta pratica ed efficace per convivere in contesti familiari e domestici in cui sceglierli è un investimento ripagato dalla fedeltà del prodotto stesso. E dalla sua più che azzerata incorruttibilità. Una gioia per grandi e piccini. Un tocco di preziosità in armonia con il mondo circostante.

Dopo il successo del milanese MyPlant 2023, e di ‘Vita in Campagna’ nel bresciano, ora le linee top di gamma marchiate ‘IT Design Srl’, primaria realtà leader di settore nella progettazione e realizzazione di componenti a uso umano ben integrabili nell’ambiente, sono pronte a conquistare professionisti e appassionati del resto d’Italia. Che vivono di agricoltura e giardinaggio sia per passione, che per professione.

Ed è così che si comincia con la ‘Fiera Avicola’ di Rimini, che all’Expo Centre dal 3 al 5 maggio ospiterà una vasta gamma di esemplari di pollai di ultimissima generazione, capaci di appagare vista e tatto coniugando al meglio estetica e funzionalità. Con in più una succulenta, stimolante novità: il nuovo ‘Polly Defender’, ovvero la porta antintrusione notturna ultima nata in casa ‘IT Design Srl’ che rappresenta di fatto l’evoluzione più completa di questa categoria di prodotti presenti sul mercato. Di facile applicazione, robusta e rifinita, assicura protezione ai volatili integrandosi perfettamente anche nei pollai già commercializzati che ne risultano ancora sprovvisti.

Dal 15 al 17 maggio ‘IT Design Srl’ sarà protagonista a BolognaFiere allo ‘ZooMark’, la più importante kermesse internazionale rivolta al mondo del market per gli animali da compagnia e i piccoli amici domestici e da fattoria.

Per terminare il mese che precede l’arrivo dell’estate con la partecipazione, domenica 21 maggio, a MaggioNatura a Giaveno, nel Torinese. Un appuntamento, questo, di grande rilevanza per un’impresa di successo nata sul territorio e che in casa si gioca la partita più importante, all’interno di un contesto nazionale e di richiamo capace di attrarre espositori, turisti e visitatori legati dalla comune passione per il green e il garden.

Se la vita è l’arte dell’incontro, ‘PoliLine Garden’ e ‘Cucciolotta’ vanno incontro alla riscoperta di un desiderio di natura, campagna e armonia che, soprattutto dopo il Covid, ha ritrovato rinnovato slancio e stimolo proprio per via della lunga compressione domestica cui la pandemia ci ha, involontariamente, sottoposti. Amiamo fare azienda come si fa con gli affari di cuore: se un matrimonio è per sempre, altrettanto accade con chi sceglie i nostri prodotti. In un momento storico in cui ogni spesa richiede attenzione ed equilibrio, scegliere la gamma ‘IT Design’ equivale a fare un investimento sicuro pronto a farsi ripagare e rivalutare nel tempo in fiducia, qualità, soddisfazione e competenza”, spiegano i Fratelli Francesco, Marco e Salvatore Polito.

Più informazioni su www.polilinegarden.it e www.cucciolotta.com.

Un nuovo tassello verde a Torino: due querce per Bianca Guidetti Serra

 


Nella Giornata internazionale della salute delle piante
weTree e ColtivaTo dedicano due querce
all’avvocata Bianca Guidetti Serra

 

 

A più di due anni dal suo avvio, il progetto weTree continua a crescere in Italia e a Torino in particolare: venerdì 12 maggio alle ore 12.00, in occasione della Giornata internazionale della salute delle piante, presso il Giardino Lamarmora (via San Dalmazzo) verranno dedicate due piante di Quercus robur all’avvocata partigiana Bianca Guidetti Serra, in riconoscimento della sua instancabile attività in difesa dell’ambiente e dei diritti civili, proprio nel giardino su cui si affacciava il suo studio. La messa a dimora delle piante, organizzata da Città di Torino, Associazione weTree, ColtivaTo in collaborazione con Università di Torino e Centro Studi Gobetti, rappresenta la restituzione dell’impatto generato da ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, che si è svolto a Torino dal 31 marzo al 2 aprile 2023.

 

Scomparsa nel 2014, Bianca Guidetti Serra, dopo una gioventù attiva nella Resistenza, fu una delle prime penaliste in Italia, impegnata professionalmente e politicamente nell’ambito del diritto di famiglia e della tutela dei minori e dei carcerati, nelle cause di lavoro a fianco dei sindacati e in difesa dell’ambiente, nella difesa della parità della retribuzione tra uomo e donna, del diritto all’aborto.

 

La messa a dimora delle piante sarà occasione per ricordare “Bianca la rossa”, soprannome attribuito a Bianca Guidetti Serra in una sua famosa biografia, con la partecipazione dell’Assessore al Verde del Comune di Torino Francesco Tresso e di allievi e colleghi di lavoro dell’avvocata.

 

Sono lieto di prendere parte a questo nuovo intervento di forestazione urbana promosso da weTree, come restituzione dell’impatto generato dal Festival Internazionale dell’Agricoltura,” dichiara Francesco Tresso, assessore al Verde pubblico della Città di Torino. “Non c’è modo migliore per festeggiare la giornata internazionale della salute delle piante, che sono linfa vitale e ricchezza inesauribile per le nostre città, un bene prezioso da tutelare e salvaguardare per il benessere della comunità e delle future generazioni. È poi significativo che, con la messa a dimora di nuovi alberi, si omaggino alcune figure esemplari per la storia della nostra città, e non solo: in questo caso l’avvocata Bianca Guidetti Serra, che con il suo impegno civico e politico ha contribuito ai grandi cambiamenti sociali del nostro Paese.

 

Secondo Maria Lodovica Gullino, responsabile scientifico di ColtivaTo e socia fondatrice di weTree, “questo nuovo intervento di weTree, svolto di concerto con il Comune di Torino e con il Centro Studi Gobetti, va a ricordare una professionista brillante e impegnata, che ha lasciato nella nostra città e non solo un segno che merita di essere ricordato a tutti, e soprattutto ai giovani. Le piante scelte, ovviamente in armonia con il giardino, ben rappresentano la forza e la resistenza dimostrata dalla Guidetti Serra in tutta la sua vita nel difendere valori quanto mai attuali. Mi fa molto piacere che questo nuovo intervento di weTree a Torino, collegato con ColtivaTo, abbia luogo nella Giornata internazionale sulla salute delle piante, dalla cui salute deriva quella dell’ambiente e di noi tutti.

 

Un nuovo tassello si aggiunge dunque al mosaico di weTree, progetto di Ilaria Borletti BuitoniMaria Lodovica Gullino e Ilaria Capua nato con lo scopo di valorizzare il ruolo delle piante nella tutela dell’ambiente, in un’ottica di salute circolare, che a Torino ha già visto nascere numerosi angoli verdi come il Bosco degli “Altri”, intitolato a Lia Varesio a Palazzo Nuovo; il Bosco delle Artiste, nel Giardino Fergat; il faggio per Primo Levi, accanto alla lapide dello scrittore posta sull’angolo di Corso Massimo d’Azeglio; il mirabolano dedicato a Margherita Hack, nel Parco del Valentino; i tre alberi da frutto intitolati a Ondina Valla; le sei piante di varietà antiche per Jole Ceruti Scurti ed Eva Mameli Calvino al Parco Pietro Mennea; e infine il Prunus cerasifera per Elsa Morante, nell’Orto Botanico dell’Università di Torino.

 

Il cuore di weTree è racchiuso e sintetizzato nel suo “Patto”, secondo il quale i Sindaci delle città che aderiscono al progetto si impegnano a realizzare almeno quattro dei seguenti otto punti: promuovere lo sviluppo di nuove aree verdi pubbliche, curandone la manutenzione; valorizzare la parità di genere e la competenza femminile in tutte le iniziative cittadinesollecitare con appelli e incentivi i privati (commercianti, cittadini, …) affinché contribuiscano con il verde all’abbellimento degli spazi  di loro competenza visibili; favorire con campagne di sensibilizzazione una mobilità sostenibile (in particolare camminare per raggiungere la propria destinazione) con l’obiettivo di stimolare uno stile di vita più sano; patrocinare e promuovere programmi di educazione ambientale nelle scuole favorendo collaborazioni/accordi stabili con gli atenei della propria città; sensibilizzare e promuovere tra i cittadini la raccolta differenziata, la cura e il rispetto degli spazi comuni e promuovere il riciclo e il recupero come alternativa allo spreco e al disuso; istituire un Premio annuale “weTree” all’associazione o ai cittadini meritevoli di aver contribuito alla manutenzione e all’incremento del verde nella propria città; favorire una maggiore consapevolezza tra i cittadini di una visione circolare che unisca ambiente e salute per  il benessere della comunità  e delle future generazioni.

 

Otto punti essenziali, otto azioni concrete per sostenere una rinnovata sostenibilità. La città di Torino è stata tra le prime a sottoscrivere questo Patto, un vero e proprio impegno verso l’ambiente. Tra le altre città già impegnate: Milano, Perugia e Palermo. Nuovi interventi sono stati attuati anche a Biella, Pescara, Cuneo Saluzzo.

 

Siccità, 28 milioni per spegnere la sete del Piemonte

 PER L’EMERGENZA IDRICA, GIÀ NELLA PRIMA RIUNIONE DELLA CABINA DI REGIA IL GOVERNO DA’ RISPOSTE AL PIEMONTE

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio  insieme agli assessori all’Agricoltura, Protopapa  e Ambiente, Marnati esprimono soddisfazione per il finanziamento di circa 28 milioni di euro per interventi urgenti per contrastare l’emergenza idrica in Piemonte. Già nella prima riunione operativa della Cabina di regia sulla crisi idrica presieduta dal vicepremier e ministro delle infrastrutture sono arrivate le prime risposte.

Il Piemonte è infatti tra le cinque Regioni che hanno ottenuto finanziamenti a riprova dell’attenzione che il governo dimostra per l’emergenza idrica in Piemonte, come evidenziato anche al ministro dell’Ambiente nella recente giunta tematica dedicata alla siccità. In particolare, gli interventi riguardano il Canale Regina Elena e il Diramatore Alto Novarese. Si tratta di opere di manutenzione straordinaria delle gallerie e di vari tratti di canale per il miglioramento della tenuta idraulica, del trasporto della risorsa idrica e del risparmio idrico, nei comuni di Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago Novarese e Cameri in provincia di Novara, per un valore complessivo di 27,8 milioni di euro che potranno essere realizzati dal Consorzio Est Sesia.

Si tratta di un primo gruppo di interventi urgenti, che si auspica potrà essere ampliato, per rispondere alle ulteriori e consistenti esigenze sulle infrastrutture irrigue piemontesi.