AMBIENTE- Pagina 3

Il Piemonte custode della Biodiversità

In occasione della Giornata mondiale della Terra, la Regione Piemonte ha promosso il convegno “Custodi della Biodiversità. Il Piemonte per la Terra”, ospitato nella Sala Trasparenza del Grattacielo e che ha lanciato un messaggio chiaro e condiviso: valorizzare la biodiversità non è una scelta, ma una responsabilità collettiva che riguarda tutti, dalle istituzioni ai cittadini.

L’evento, promosso dall’Assessorato alla Biodiversità, è stato organizzato in collaborazione con l’Accademia di Agricoltura di Torino e con il patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Nell’aprire i lavori l’assessore alla Biodiversità Marco Gallo ha ribadito che “il Piemonte è una delle regioni più ricche di biodiversità d’Europa, e la nostra responsabilità è custodire e valorizzare questo patrimonio straordinario. Abbiamo un milione di ettari di boschi, un miliardo di alberi, 52 specie arboree e 42 specie arbustive. La biodiversità non è solo un dato naturalistico: è un capitale ambientale, economico e sociale da difendere con strumenti concreti. Il recente bando da 8 milioni di euro per gli enti locali, il progetto dell’Osservatorio sul cambiamento climatico e le iniziative delle Oasi della biodiversità sono azioni che parlano di futuro, innovazione e collaborazione tra istituzioni e territori”.

Le relazioni scientifiche hanno affrontato i diversi aspetti della biodiversità piemontese, vero e proprio laboratorio a cielo aperto per politiche ambientali e buone pratiche a tutela della natura: dal patrimonio forestale alle praterie montane, dalla zootecnia sostenibile alla gestione delle aree protette, con una riflessione sul paesaggio agrario come bene comune da difendere e trasmettere. Aspetti che si dimostrano sempre più attuali, nonché sentinelle del benessere fisico e psicologico dell’uomo: sono 20.000 le persone che dal 2021 ad oggi si sono trasferite in montagna e nelle aree premortane, prediligendo la natura alla vita in città.

L'assessore Gallo con i relatori del convegno
L’assessore Gallo con i relatori del convegno

Messer Tulipano, biglietti scontati

 Castello di Pralormo

XXV EDIZIONE FINO AL 1 MAGGIO 2025

PREZZO DEI BIGLIETTI RIDOTTO FINO AL TERMINE DELLA MANIFESTAZIONE

Un grande regalo per i visitatori di Messer Tulipano che quest’anno compie venticinque anni: da domani, giovedì 24 aprile fino alla chiusura della manifestazione, giovedì 1 maggio, per tutti coloro che vorranno godersi gli ultimi giorni della fioritura, il biglietto sarà scontato a 9 euro anziché 12. I bambini dai 5 ai 12 anni pagheranno 5 euro mentre sotto ai 4 anni il biglietto è gratuito. 

Il piantamento è sempre rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita tra le tante varietà curiose, una collezione di tulipani botanici ma anche un percorso nel sottobosco dedicato ai tulipani conosciuti già dal 1600, come le varietà botaniche che possono considerarsi le ”antenate” dei tulipani. Si tratta di tulipani che nascono nei boschi, soprattutto in Asia ed in genere sono alti solo dai 15 ai 20 cm, con foglie sottili.

Quest’anno si rievocheranno le 25 edizioni con i loro temi particolari. Sarà sviluppata la storia del tulipano, partendo dal 1600, quando in Olanda scoppiò la ”febbre del tulipano” con costi altissimi per ogni bulbo, che valeva come un casa…infatti gli olandesi si indebitarono per comprarli alle aste.

Questa follia durò fino al 1630 circa… poi di colpo finì l’interesse per questo fiore e ci fu il primo fallimento finanziario europeo (il Sole 24 Ore parla sovente di questo fenomeno).

Un’introduzione storica racconterà la vera origine del tulipano in Asia, in particolare in Turchia, in Mongolia e poi in Europa. 

VISITE DEL CASTELLO

In occasione di MESSER TULIPANO inaugura anche la nuova stagione di aperture al pubblico dell’interno del castello che propone due itinerari: uno dedicato alla vita quotidiana in un’antica dimora tra cantine, cucine, camere da pranzo e saloni d’onore e uno al Trenino del Conte, uno stupefacente impianto d’epoca in miniatura, che occupa tre sale, su cui viaggiano treni in scala 0 tra paesaggi dipinti sulle pareti, gallerie scavate nei muri e un interessante scalo merci. Gli attuali proprietari, la famiglia Beraudo di Pralormo, abitano fin dal 1600 il Castello con un impegno costante di tutela, restauro e conservazione. Vedremo insieme le segrete del Castello, fucina dei riti quotidiani dedicati al funzionamento della grande dimora, il fuoco, l’acqua, la luce, il cibo, le stanze intrise di tradizioni e di storia di personaggi illustri; il salotto dedicato alle riunioni familiari ai giochi infantili e agli svaghi femminili; il maestoso salone evocativo di musica, danze e momenti conviviali…vissuti per più di 300 anni dalla nostra famiglia che conserva con passione e dedizione questa casa anche per accoglierVi… (www.castellodipralormo.com/le-visite-del-castello/)

INFORMAZIONI UTILI

MESSER TULIPANO

Apertura: tutti i giorni fino al 1 maggio 2025

Orario: lunedì/venerdì 10-18, sabato/domenica/festivi 10-19

Informazioni: Tel. 011 884870 – 8140981

Piemonte: Plastic Free per la Giornata Mondiale della Terra

Anche il Piemonte sarà protagonista delle iniziative promosse da Plastic Free Onlus per la 55ª edizione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra istituita dalle Nazioni Unite. Il 26 e 27 aprile, l’onda blu dei volontari Plastic Free si attiverà in nove località piemontesi con eventi di raccolta dei rifiuti e sensibilizzazione ambientale, contribuendo così alla più grande mobilitazione civica nazionale contro l’inquinamento da plastica.

Questi i 9 appuntamenti in Piemonte: sabato 26 aprile ad Alessandria, Castelletto d’Orba (AL), Biella (BI), Caraglio (CN), Borgaro Torinese, Moncalieri, Torino (TO) e domenica 27 aprile a Cuneo (CN) e Alpignano (TO).

“Questa grande iniziativa coinvolgerà centinaia di volontari, coadiuvati dai nostri referenti, nella raccolta di rifiuti e nella sensibilizzazione ambientale, permettendo così di rimuovere tonnellate di plastica e altri materiali inquinanti da parchi, fiumi e aree urbane, contribuendo a restituire dignità e bellezza al territorio – dichiara Flavia Facciareferente regionale di Plastic Free per il Piemonte – Il contributo dei volontari è da sempre fondamentale per il successo di questi interventi: la loro partecipazione attiva dimostra come l’impegno collettivo possa generare un cambiamento significativo, promuovendo una cultura della sostenibilità e della responsabilità condivisa”.

In tutta Italia si svolgeranno 222 appuntamenti nel fine settimana del 26-27 aprile, con l’obiettivo di rimuovere oltre 100mila chili di rifiuti. La mobilitazione è parte della missione dell’associazione, attiva dal 2019, per contrastare l’inquinamento da plastica e promuovere comportamenti virtuosi.

“Come ogni anno, coinvolgeremo attivamente oltre 10mila volontari in una due giorni di pura energia, condivisione e azioni concrete per lasciare un’impronta positiva sul Pianeta – spiega Luca De Gaetanofondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Chiunque potrà iscriversi gratuitamente scegliendo l’appuntamento più vicino nella pagina Eventi del nostro sito www.plasticfreeonlus.it”.

Le attività si svolgeranno con il supporto di Treedom, BCorp italiana e sustainability partner dell’iniziativa. La collaborazione permetterà anche di piantare alberi a sostegno delle attività ambientali di Plastic Free Onlus, che ad oggi ha coinvolto oltre 260mila volontari, raccolto 4,4 milioni di chili di rifiuti, e realizzato più di 7.800 appuntamenti di pulizia ambientale. Solo in Piemonte, da inizio anno, si sono svolti 41 appuntamenti coinvolgendo circa 400 persone e rimuovendo 7.830 chili di plastica e rifiuti. Quasi 1.200, inoltre, gli studenti sensibilizzati.

Per scoprire tutti gli appuntamenti e partecipare: www.plasticfreeonlus.it

Selezionati i vincitori del Youth Climate Action Fund 

Sono 18 i progetti che riceveranno i finanziamenti del Youth Climate Action Fund – Fondo per l’Azione per il Clima dei Giovani – della fondazione filantropica Bloomberg, contribuendo concretamente all’impegno assunto dalla Città di Torino per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2030.

La graduatoria dei vincitori dei contribuiti a fondo perduto è stata pubblicata  sul sito della Città (http://www.comune.torino.it/bandi/contributi-benefici.shtml).

Numerosi i ragazzi e le ragazze che hanno raccolto la sfida: sono state presentate in tutto 33 candidature.
I 18 i progetti selezionati, proposti da 151 giovani, sostenuti da 18 enti tra associazioni, ETS e incubatori, riceveranno 81.600 euro per essere realizzati. Diversi gli ambiti di intervento, in linea con le priorità del Climate City Contract della Città ovvero mobilità e trasporti, gestione dei rifiuti ed economia circolare, sistemi energetici, infrastrutture verdi e soluzioni basate sulla natura, con un’attenzione particolare anche per inclusione sociale e contrasto al cambiamento climatico. I progetti toccheranno numerosi quartieri come Vallette, Barriera di Milano, Aurora, Mirafiori, San Donato, San Salvario e Borgo Vittoria e prevedranno attività anche all’interno di scuole, cortili, ospedali.

“Le giovani generazioni – spiega il Sindaco Stefano Lo Russo– sono il futuro e hanno particolarmente a cuore una delle grandi emergenze del nostro tempo, quella ambientale. Per questo siamo davvero contenti di essere stati scelti per la seconda edizione a far parte di questo programma e di annunciare i progetti vincitori proprio oggi, nella Giornata Mondiale della Terra. Siamo certi che il contributo che ragazze e ragazzi porteranno attraverso questi progetti sarà fondamentale nella strada verso la transizione ecologica che come Città di Torino abbiamo intrapreso”.

L’intervento è finanziato nell’ambito del programma Youth Climate Action Fund –  Fondo per l’Azione per il Clima dei Giovani, istituito dalla Bloomberg Philanthropies in collaborazione con United Cities and Local Governments (UCLG) e il Bloomberg Center for Public Innovation (BCPI) della Johns Hopkins University, finanziariamente sponsorizzato da Rockefeller Philanthropy Advisors (RPA), che ha scelto Torino, insieme ad altre 89 città di tutto il mondo, per fornire assistenza tecnica e finanziamenti a giovani cittadini che abbiano a cuore le tematiche ambientali.

Il bando è stato promosso su tutto il territorio cittadino, grazie a incontri di presentazione in collaborazione con la Rete delle Case del Quartiere, che ha svolto attività di animazione e accompagnamento alle candidature, a sinergie attivate con il mondo accademico torinese e con l’hackathon realizzato da Sprintaly Lab APS nell’ambito del progetto europeo SEFIT.

I vincitori avranno tempo fino ad ottobre per completare i loro progetti.

 

Mobilità urbana, LimeBike parte da Torino

Lime, leader mondiale nella mobilità elettrica condivisa, annuncia con entusiasmo l’arrivo della sua nuova e-bike più evoluta di sempre, la nuova LimeBike disponibile a Torino.  Prima città in Italia e in Europa ad accogliere questo nuovo modello, Torino si prepara a diventare un punto di riferimento nella mobilità urbana sostenibile, offrendo a residenti e visitatori un modo più efficiente ed ecologico per muoversi.

Con un investimento superiore ai 3 milioni di euro, Lime continua la sua missione di promozione della mobilità sostenibile. Oltre 600 nuove LimeBike saranno presto distribuite in tutta Torino, offrendo un’alternativa innovativa e accessibile per vivere la città su due ruote.

Progettata per rendere il trasporto elettrico condiviso più accessibile e piacevole, la LimeBike è costruita con il massimo focus su comfort, sicurezza e sostenibilità.  Questo nuovo modello migliora l’esperienza di guida grazie a un design ergonomico avanzato, tecnologia intelligente e un’ interfaccia intuitiva, incoraggiando sempre più persone  a scegliere la micromobilità rispetto all’auto nei contesti urbani.

Lime ha sempre avuto la sostenibilità come punto centrale della propria missione e LimeBike  ne è una naturale evoluzione. Progettata per durare a lungo, necessita di meno interventi di manutenzione e supporta un utilizzo più intensivo, contribuendo così a ridurre la sua impronta di carbonio. Due caratteristiche principali della LimeBike sono la sella ergonomica regolabile e la pedalata elettrica assistita.

Il lancio della LimeBike a Torino evidenzia l’impegno della città verso soluzioni innovative e sostenibili per la mobilità. Con l’introduzione di una e-bike all’avanguardia, progettata per essere inclusiva e comoda, Lime contribuisce a trasformare Torino in un modello per il futuro del trasporto urbano

“Siamo entusiasti di introdurre la Limebike a Torino, rendendola la prima città in Italia e in Europa a sperimentare la nostra ultima innovazione – ha dichiarato Matteo Cioffi, Regional Director di Lime Central Europe- Dopo il recente lancio delle nostre biciclette GEN4 a Torino, abbiamo registrato un enorme aumento nell’utilizzo, +700% a febbraio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un incremento del 55% di utenti attivi. Crediamo che Torino sia una città all’avanguardia, dotata di infrastrutture  e aree di parcheggio ideali per essere la prima città europea ad adottare la nostra tecnologia di bici più avanzata”.

Mara Martellotta

Maltempo in Piemonte: “criticità al Parco della Pellerina”

“Le implicazioni sul progetto del nuovo ospedale Maria Vittoria”
Riceviamo e pubblichiamo
Negli ultimi giorni il Piemonte è stato interessato da precipitazioni intense e persistenti, che hanno
determinato condizioni di criticità idraulica su numerosi bacini fluviali. Tra questi, la Dora Riparia ha registrato un innalzamento significativo dei livelli idrometrici, con conseguenti allagamenti in diverse aree, tra cui il Parco della Pellerina a Torino.
Il ruolo idraulico del Parco della
Pellerina
L’area del parco — in particolare la zona delle giostre, caratterizzata da suolo permeabile e ricoperta di ghiaia — svolge una funzione fondamentale di vasca di laminazione naturale, trovandosi in area rialzata
rispetto al resto del Parco, e grazie alla funzione assorbente impedisce all’acqua di confluire verso l’incrocio tra corso Regina e corso Potenza.
Questo meccanismo è coerente con i principi espressi nel Piano di Gestione del Rischio Alluvioni (PGRA)
redatto ai sensi della Direttiva 2007/60/CE e recepito in Italia con il D.Lgs. 49/2010, secondo cui occorre preservare e valorizzare le aree di esondazione naturale per la mitigazione del rischio idraulico.
Anche il regolamento europeo per il ripristino della natura – in vigore dall’anno scorso – afferma principi
analoghi, in particolare tale regolamento prevede che gli Stati membri prendano le misure necessarie per
migliorare le funzioni naturali delle pianure alluvionali (art. 9, par. 3 Reg. (UE) 2024/1991).
La criticità della localizzazione del nuovo ospedale
Nonostante il rischio idraulico medio/elevato dell’area, si conferma la volontà di costruire il nuovo ospedale della città in un’area immediatamente adiacente alla Dora Riparia, senza che siano state condotte valutazioni
comparative approfondite su siti alternativi a minor rischio. Tale decisione appare in contrasto anche con quanto previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2016 (Criteri per la localizzazione degli insediamenti strategici), che stabilisce che infrastrutture sensibili come gli ospedali debbano essere localizzate fuori dalle aree a pericolosità idraulica elevata (P3) o molto elevata (P4), come definite dai PAI – Piani di Assetto Idrogeologico.
La pericolosità dell’area è stata ulteriormente evidenziata dalla recente comunicazione del Comune di Torino
e della Protezione Civile, che in occasione dell’allerta rossa emessa il 17 aprile 2025 ha sconsigliato espressamente il transito in prossimità del Parco della Pellerina, confermando il carattere esondabile e vulnerabile dell’area.
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Fonti:
Comunicati stampa del Comune di Torino
https://comunicatistampa.comune.torino.it/2025/04/maltempo-fiume-stura-vicino-al-livello-di-pericolo-disposta-la-chiusura- del-
ponte-ferdinando-di-savoia-in-corso-giulio-cesare/
Quotidiano Piemontese – 17 aprile 2025
https://www.quotidianopiemontese.it/2025/04/17/maltempo-piemonte-la-situazione-fa-paura-per-la-stura-e-la-dora-riapria-il-
comune-invita-a-evitare-il-parco-della-pellerina/
Conclusioni
In un contesto di cambiamenti climatici che amplificano la frequenza e la severità degli eventi meteorologici estremi, è imprescindibile che le scelte di localizzazione delle grandi infrastrutture pubbliche siano guidate da criteri di resilienza climatica, gestione integrata del rischio e pianificazione sostenibile del territorio. La decisione di costruire un ospedale in un’area a media/elevata pericolosità idraulica espone la struttura, il
personale e i cittadini a rischi evitabili, in aperta contraddizione con i principi di tutela della salute pubblica e della sicurezza ambientale sanciti dalla normativa vigente.
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COMITATO SALVIAMO LA PELLERINA

Torino, 19.04.2025

Si chiama “Oltre Collina Torinese” la nuova CER con 16 Comuni

GREEN CITIES

 

(CER) a guida pubblica istituita da sedici Comuni dell’area sud est della Città metropolitana di Torino.

Un significativo passo avanti verso l’autosufficienza energetica del territorio, con ricadute non solo ambientali (riduzione delle emissioni di CO2) ma economiche (riduzione dei costi energetici) e sociali (il carattere mutualistico tutela i soggetti più deboli della comunità e favorisce il contrasto alla povertà energetica). La CER favorirà gli investimenti pubblici e privati nelle fonti rinnovabili, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e distribuendo gli incentivi in modo equo. Guardando anche all’esperienza della CER Roero“Oltre Collina Torinese” sarà un modello innovativo e virtuoso, che vedrà protagonisti i Comuni del territorio, i cittadini e le imprese.

La Comunità Energetica Rinnovabile è un soggetto giuridico no profit, cui possono aderire persone fisiche, amministrazioni comunali, piccole e medie imprese, associazioni, enti religiosi e del terzo settore, con l’obiettivo di produrre, autoconsumare e gestire localmente e in modo condiviso energia elettrica da fonte rinnovabile.

Le CER sono un sistema decentrato dove gli utenti finali non sono solamente dei consumatori, ma assumono un ruolo “attivo”, diventando anche produttori locali di energia elettrica. Un modello innovativo di sviluppo energetico, previsto da una Direttiva europea recepita recentemente anche in Italia, che contempla incentivi, agevolazioni per i privati e vantaggi per le imprese.

I sedici Comuni interessati da questa sfida ambientale sono Chieri (capofila), Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carignano, Marentino, Moriondo, Pecetto, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena, Trofarello e Villastellone. Entro il mese di giugno, ciascun Comune sottoporrà la delibera di adesione ai rispettivi Consigli comunali, così da formalizzare la costituzione della Comunità Energetica. Una volta completati gli iter deliberativi, la CER “Oltre Collina Torinese” sarà costituita in forma di associazione (lo statuto è stato redatto avvalendosi della consulenza del progetto Recrosses). La guida pubblica favorirà la più ampia partecipazione e sarà garanzia di tutela degli interessi di tutto il territorio e dei fabbisogni delle comunità locali.

Si procederà poi alla firma dell’atto costitutivo, dando avvio alle prime azioni concrete di sviluppo degli impianti da fonti rinnovabili. Subito dopo la costituzione, saranno organizzati eventi pubblici per presentare ai cittadini e alle imprese i vantaggi della CER, le modalità di adesione e i progetti futuri. Gli incontri costituiranno l’occasione per illustrare come ciascun residente e attività del territorio potranno trarre beneficio dall’iniziativa, partecipando attivamente alla produzione di energia pulita e alla riduzione dei costi.

La costituzione di una CER nell’area sud est della Città metropolitana di Torino nasce per supportare la transizione ecologica e favorire un approvvigionamento locale dell’energia, rappresenta una risposta virtuosa e responsabile alla sfida del cambiamento climatico e il segnale di una particolare attenzione sui temi che riguardano la salvaguardia ambientale del territorio, il risparmio energetico e la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali. L’autoproduzione di energia pulita e a basso costo da utilizzarsi in loco è il punto di partenza per ridurre le emissioni, raggiungere l’indipendenza energetica e realizzare un’economia sostenibile. La CER, oltre alla valenza ambientale ed economica, ha anche una rilevanza etica e sociale, dal momento che potranno accedervi persone e famiglie meno abbienti e i benefici generati dalla condivisione di energia pulita verranno in parte utilizzati per il contrasto alla povertà energetica. Un’importante operazione di coesione territoriale, che interessa circa 130.000 cittadini e che vede operare congiuntamente più amministrazioni  locali su soluzioni innovative, mettendo al centro cittadini e realtà produttive, integrando responsabilità ambientale e solidarietà sociale.

Per aderire alla CER non sarà necessario possedere un impianto fotovoltaico, né cambiare il fornitore di energia, e non servono nuovi allacciamenti. L’energia prodotta verrà distribuita dai membri in base ai loro consumi e quella in eccesso immessa nella rete energetica nazionale, originando così ulteriori benefici economici. Alla CER possono aderire anche i cittadini non residenti nei Comuni fondatori, ma la cui utenza è collegata ad una delle 6 cabine primarie coinvolte.

La pioggia non ha fermato la Giornata della Terra Torino 2025

Torino, sabato 19 aprile 2025 – Sostenibilità come cultura, partecipazione come strumento di cambiamento. La pioggia non ha fermato la Giornata della Terra Torino 2025 che ha animato i Musei e i Giardini Reali con oltre 40 appuntamenti che hanno unito educazione, creatività e impegno civico. Giunta alla sua terza edizione, la manifestazione ha dimostrato che parlare di futuro significa agire nel presente: costruendo spazi accessibili, dialoghi generativi e comunità consapevoli.

 

Organizzata da Fondazione Club Silencio in partnership con i Musei Reali di Torino, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito delle missioni Proteggere l’Ambiente e Promuovere il Benessere dell’Obiettivo Pianeta e il patrocinio di MASE – Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, ASviS, Regione Piemonte, Città di Torino e Politecnico di Torino, la Giornata della Terra Torino  ha proposto talk, laboratori, performance e momenti esperienziali per esplorare la sostenibilità in tutte le sue forme.

 

“La Giornata della Terra non è solo un evento, ma un esercizio collettivo di immaginazione e responsabilità. Anche di fronte a un tempo incerto, la risposta del pubblico è stata straordinaria: segno che esiste un desiderio reale di ritrovarsi, riflettere e agire insieme. Crediamo profondamente nella necessità di creare spazi pubblici in cui la sostenibilità non sia solo raccontata, ma vissuta, esplorata e praticataQuello che abbiamo vissuto in questi giorni è solo un piccolo esempio di quanto sia ormai necessario trovare soluzioni nuove, resilienti e condivise. In questo senso, costruire una giornata così ricca e partecipata significa anche allenarci a un futuro diverso, più consapevole e solidale, in cui l’urgenza di imparare a adattarci al cambiamento climatico è sempre più evidente. Mettere in dialogo generazioni, linguaggi e visioni è un atto culturale e proprio da questo incontro può nascere la rivoluzione di cui abbiamo urgente bisogno” – Alberto Ferrari, presidente Fondazione Club Silencio.

 

Il programma ha toccato i temi più urgenti del nostro tempo: cambiamento climatico, biodiversità, giustizia sociale, innovazione sostenibile. I talk Vivere a 2°C: come adattarci e agire subito, con Maicol Negrello (Politecnico di Torino), Giulia Marzetta (European Climate Pact Ambassador) e Andrea Grieco (Advocacy e Comunicazione ASviS), e 10 anni per cambiare il mondo: cosa è successo dal 2015 ad oggi?, con Marco Grieco (giornalista vaticanista) e Giulio Lo Iacono (Segretario Generale di Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS), hanno dato voce a esperti e attivisti impegnati nel raccontare e affrontare le sfide ambientali più attuali; mentre Femminismo e ambientalismo: due lotte, una stessa radice con Greenpeace Piemonte, Martina Rogato (Presidente di HRIC, Co-Chair Women7 Italia) e Mariachiara Cataldo (Break The Silence Italia) ha intrecciato disuguaglianze di genere e giustizia climatica in un dialogo aperto e necessario.

 

Ampio spazio è stato dedicato anche alle nuove generazioni e all’attivismo creativo, con laboratori come Parti da te, cambia una cosa di Viola Gesmundo, Neurofancy del Collettivo Mai Ultimi e il quiz Dalla vulnerabilità alla forza: il potere della resilienza climatica proposto da Global Shapers Torino. Non sono mancate le voci dei più giovani come quella di Remon Karam, attivista per i diritti umani, in un dialogo aperto e non convenzionale con Duccio Travaglini (CEO di Greencome) per esplorare come i giovani stiano ridefinendo oggi l’attivismo, tra linguaggi digitali, creatività e partecipazione.

 

Grande attenzione anche alle famiglie e ai bambini, protagonisti di attività pensate per avvicinare i più piccoli ai temi della sostenibilità attraverso il gioco, l’esplorazione e il contatto con la natura urbana. I Giardini Reali hanno ospitato laboratori dedicati alla biodiversità, al riuso e alla scoperta dell’ambiente, rendendo l’evento un’occasione di apprendimento collettivo e intergenerazionale.

La cura di sé come parte integrante della cura del pianeta ha animato invece l’area wellness, con sessioni di yoga e pilates con Beatrice Serra, danzamovimento terapia con Francesca Torchella e pratiche di biotransenergetica con tamburo sciamanico. Un invito a vivere la sostenibilità anche come equilibrio tra corpo, mente e ambiente.

Il programma ha incluso anche spazi dedicati all’innovazione e alla tecnologia sostenibile, con il talk Oltre il cambiamento: innovare per abitare il pianeta e il coinvolgimento di realtà come il Politecnico di Torino, la Città di Torino e il Gruppo Iren, mentre allo STEAM Corner del MU-CH bambini e adulti hanno potuto sperimentare la scienza in modo partecipativo.

 

A chiudere la giornata, la suggestiva listening session di John Bringwolves, artista in residenza ai Musei Reali, che ha trasformato i suoni del luogo in una composizione ambientale, coinvolgendo giovani musicisti del territorio in un rito collettivo tra memoria, paesaggio e immaginazione.

 

Anche quest’anno, la Giornata della Terra Torino ha confermato il proprio impegno per la sostenibilità ambientale e sociale: materiali riciclati, compensazione delle emissioni, raccolta differenziata e attività inclusive. Un evento costruito con e per la comunità, dove la cultura si fa motore di cambiamento e partecipazione.

 

Torna il Festival del verde urbano e della natura in città

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III edizione

5-25 maggio 2025

 

www.festivalverde.it 

Il direttore del Festival Giustino Ballato

Il Festival del Verde, primo format di eventi diffusi e aperture straordinarie dedicato al verde urbano, torna nel 2025 coinvolgendo oltre 80 location tra Torino e l’area metropolitana. L’edizione di quest’anno, intitolata “Il futuro con le piante”, propone un racconto divulgativo e accessibile delle trasformazioni del verde pubblico, tra opere finanziate dal PNRR e nuovi piani regolatori per adattarsi al cambiamento climatico.

Alla rete di comuni partecipanti si aggiungono Chieri e Rivoli, che si uniscono a Torino, Collegno, Cuneo, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese e Settimo Torinese.

Promosso da FLOR, Orticola del Piemonte con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, il Festival 2025 gode anche del patrocinio dell’Università degli Studi di Torino.

«Il Festival si conferma come il principale appuntamento con il verde urbano di Torino e area metropolitana – spiega Giustino Ballato, fondatore di FLOR e co-ideatore del Festival – Crescono i comuni che aderiscono al progetto così come l’interesse di realtà che operano in questo settore a diversi livelli, dai musei alle università fino alle grandi aziende private».

«L’edizione di quest’anno – aggiunge Fabio Marzano co-ideatore del Festival – offre sia una nuova serie di aperture straordinarie e di percorsi nel verde finora inediti al pubblico sia l’opportunità di scoprire con occhi diversi parchi e giardini che conosciamo molto bene».

«Il Festival del Verde rappresenta un’occasione preziosa per promuovere la cultura del verde urbano in tutte le sue declinazioni, attraverso un approccio divulgativo e accessibile a tutti – commenta Francesco Tresso, assessore al Verde della Città di Torino – Il ricco programma di appuntamenti curato dalla Città coinvolge tutti i quartieri, valorizzando il verde come elemento centrale della qualità urbana. Tra le proposte, segnalo in particolare le visite ai cantieri dei parchi Rignon, Tesoriera e Valentino — giardini storici oggetto di importanti interventi di riqualificazione finanziati dal PNRR — e l’apertura straordinaria del Vivaio Regio Parco, luogo solitamente non accessibile al pubblico e al centro di un progetto di valorizzazione e rifunzionalizzazione a forte valenza sociale».

«Prendersi cura delle piante e dei fiori è molto importante perché, sebbene possano sembrare inanimate, in realtà hanno una loro modalità di esprimersi, di ascoltare, di respirare – dichiara Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative della Città di Torino – Ogni foglia, tronco e arbusto ha le sue caratteristiche e i suoi meccanismi e in questo quadro il Festival del Verde costituisce un’occasione unica per immergersi e farsi avvolgere dalla natura in tutte le sue sfaccettature. La Città ha quindi scelto con gioia di continuare a coinvolgere bambine e bambini nella manifestazione, anche e soprattutto per contribuire ad instaurare fin da subito un legame forte con tutto ciò che li circonda».

Il Festival è supportato da un Comitato Scientifico composto da accademici e professionisti di rilievo provenienti da università e istituzioni locali, tra cui l’Università di Torino e il Politecnico di Torino, a garanzia della qualità e dell’approfondimento scientifico delle proposte.

Il programma dell’edizione 2025

Rispetto alle prime due edizioni, Il Festival del Verde di Torino e area metropolitana passa da una a tre settimane con nuove collaborazioni a partire dal Salone del Libro OFF e Museo Lavazza.

La terza edizione prende il via con il ‘Festival del Verde Edu’: la settimana dal 5 all’11 maggio, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche educative della Città di Torino, sarà interamente dedicata ad attività̀ laboratoriali ed eventi divulgativi per avvicinare i più piccoli al mondo del verde cittadino. Gli appuntamenti si svolgeranno sia all’interno di orti e giardini scolastici di Torino e dell’area metropolitana che negli spazi delle associazioni e dei musei civici, tra cui il Museo A come Ambiente, il Museo Regionale di Scienze Naturali, la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Castello di Miradolo – Fondazione Cosso e il MAO – Museo di Arte Orientale. La settimana dedicata all’educazione termina il 10 maggio con una festa finale che si terrà nella Piazza Verde di Nuvola Lavazza, in collaborazione con il Museo Lavazza, dove saranno proposti laboratori e visite gratuiti.

Dall’11 al 25 maggio il Festival del Verde, in collaborazione con l’Assessorato al Verde Pubblico della Città di Torino,offre una serie di visite guidate straordinarie ai cantieri di rigenerazione del verde in tre parchi storici cittadini: Valentino, Parco Rignon e Tesoriera mentre domenica 11 maggio sarà possibile partecipare a una visita guidata unica nel suo genere al Vivaio Regio Parco, un luogo chiuso al pubblico ma che custodisce la “memoria del verde” della città di Torino e oggi è al centro di un progetto di valorizzazione. Venerdì 16 maggio alle 15.30 alla Traversa Michelotti – sponda destra – ponte della Gran Madre sarà possibile riscoprire il legame profondo tra il verde e il blu di Torino con i ricercatori di Alpstream con i quali si osserveranno da vicino gli indicatori di qualità che ci raccontano la vita del fiume.

Un viaggio inedito all’interno di 14 tra parchi e giardini della città è poi offerto da Torino Spazio Pubblico, un progetto di cittadinanza attiva promosso dalla Città di Torino a cui, dal 2013 a oggi, hanno aderito quasi 3.000 volontari per prendersi cura del verde urbano e non solo. Sarà possibile unirsi ai volontari del servizio in tutto il verde cittadino: dai giardini di Barriera di Milano e Mirafiori fino alla collina e al centro storico. Il 20 maggio ai Giardini Cavour, in collaborazione con la Circoscrizione 1 e con il progetto di Cittadinanza Attiva di via Calandra, per l’iniziativa itinerante Verde in movimento ci sarà un intervento sul perché il verde in città” di Paola Bonfante, biologa vegetale, docente emerito dell’Università degli Studi di Torino e Accademica dei Lincei.

Domenica 25 maggio, inoltre, in collaborazione con AFC Torino S.p.A. (Servizi cimiteriali della Città di Torino) sarà possibile partecipare a una visita guidata, tenuta da esperti dell’Università di Torino e dell’IPLA, al verde cimiteriale del Cimitero monumentale di Torino che ospita alberi secolari e una biodiversità vegetale ancora da scoprire. L’iniziativa rientra anche nella Week of Discovering European Cemeteries, la settimana dedicata alla scoperta dei cimiteri europei.

Sempre in ambito di trasformazioni urbane, all’interno del Festival del Verde, sarà presentata un’anteprima del Piano del Verde e del Blu elaborato dalla Città di Settimo Torinese, uno strumento innovativo di gestione paesaggistica dell’ecosistema urbano.

Dal 9 al 20 maggio il Festival organizza anche la rassegna “Pagine Verdi”, una serie di appuntamenti con libri e autori che parlano di piante e natura che saranno proposti anche per il palinsesto del Salone del Libro OFF. Presentazioni di libri, silent reading, book-nic nella natura saranno occasioni per scoprire racconti inediti sul verde urbano, alberi monumentali, piante acquatiche e del prezioso plancton. Tra gli autori presenti ci saranno Tiziano Fratus, Danilo Zagaria, Silvia Fogliato, Giorgia Bollati, Marta Ferrero, Carla Subrizi, Michele Cerruti. Pagine verdi può contare su una serie di location esclusive, tra le altre, come l’Accademia di Agricoltura di Torino, il PAV – Parco di arte vivente, The Heat Garden, la sede dell’Associazione marinai d’Italia sul Po e il vivaio di Torino Spazio Pubblico Laboratorio Verde. Alla rassegna partecipano anche le biblioteche civiche dei comuni di San Mauro Torinese e di Rivalta di Torino.

Il Festival prosegue con un ampio calendario di talk, visite e laboratori all’insegna del verde. Confermata l’apertura straordinaria dell’Orto botanico dell’Università degli Studi di Torino che dal 20 al 23 maggio offre visite libere. Il pubblico avrà in particolare l’opportunità di provare l’esperienza del Forest Bathing sia al Parco Leopardi a Torino organizzato da Forestamente che nel suggestivo Parco di Villa Melano a Rivoli, organizzato dalla Città di Rivoli e Turismo Ovest che domenica 18 maggio propone anche una passeggiata sulla Collina Morenica, uno degli habitat naturalistici più prossimi alle aree urbane, con guida e degustazione in cascina. Partecipa per la prima volta al Festival del Verde anche il Parco Sonoro di Pecetto, un progetto di parco diffuso che nel week-end del 17-18 maggio offre un itinerario alla scoperta dei ciliegi e delle piante storiche di Pecetto. Un viaggio dove storia, botanica e musica si incontrano. Grazie a speciali cuffie immersive, al termine del percorso, i partecipanti potranno ascoltare una composizione sonora unica: il concerto dei ciliegi di Pecetto dal vivo. Agricoltura al centro anche a Pino Torinese che domenica 25 maggionella cornice verde di Valle Ceppi propone la manifestazione “Dalla Collina alla Tavola” con un’esposizione dei produttori agricoli del territorio e cena a base di prodotti locali.

Inoltre, dopo i risultati ottenuti nell’edizione precedente, il Festival ripropone anche quest’anno il concorso di progettazione ampliandolo a “1 metro quadrato di giardino x 10” rivolto a progettisti, designer del verde e appassionati del mondo vegetale. L’obiettivo del concorso, coordinato dal Comune di San Mauro Torinese, è offrire nuovi spunti per la progettazione di aree verdi che, senza rinunciare all’estetica, siano resilienti e adattabili alle condizioni imposte dai cambiamenti climatici. I progetti vincitori saranno presentati il 9 maggio e verranno poi realizzati in forma permanente o temporanea nei comuni aderenti, a seconda delle volontà delle amministrazioni.

Per tutta la durata del Festival, sotto i portici di via Po e di piazza Vittorio Veneto, si potrà inoltre ammirare Germogli, una street exposition di illustrazioni realizzate in collaborazione con IED Torino che esplorano come il linguaggio visivo possa interpretare e raccontare il verde, celebrandone l’evoluzione e l’adattamento, l’interazione e lo scambio. Le immagini esposte propongono una visione futuristica della natura e sono state create dagli studenti del corso triennale di Illustrazione nell’ambito di un workshop con l’artista Elisa Talentino.

 

VERDE SVELATO

Tra gli appuntamenti più esclusivi dell’edizione 2025 ritornano i circuiti di Verde Svelato in programma durante i tre fine settimana del Festival. Un ciclo di aperture straordinarie di giardini e cortili privati nel centro della città e aree limitrofe che consente ai cittadini di scoprire la bellezza e la storia del verde “segreto” in città. Tra gli appuntamenti più affascinanti ci sono la visita gratuita al Vivaio Comunale (Str. alla Manifattura Tabacchi, 32), che riapre in occasione del Festival del Verde dopo un lungo periodo di chiusura, oltre a location private quali Casa Luzi, Casa Biscaretti e progetti innovativi come il Ranch urbano e la Casetta tra gli alberi.

La programmazione di Verde Svelato prevede tre eventi differenziati: si parte con Torino (10-11 maggio), si prosegue con Cuneo (17-18 maggio) e infine si chiude con Moncalieri (25 maggio).

 

FLOR

Chiude il Festival del Verde, come da tradizione, l’appuntamento con FLOR in programma dal 23 al 25 maggio presso i Giardini dei Musei Reali di Torino. Accanto alla mostra mercato con vivaisti, artigiani e agricoltori provenienti da tutta Italia, l’edizione 2025 di FLOR sarà arricchita da un’ampia e variegata proposta espositiva per raccontare il mondo dei fiori e delle piante attraverso l’arte e la creatività: dalla collezione “Citrus”, dedicata agli agrumi ripercorrendo il collezionismo di queste piante cominciato da Caterina de’ Medici, alla mostra “Erbario”, un manuale di flora selvatica urbana realizzato dagli studenti del 2° anno del corso di Illustrazione di IED Torino. E, ancora, la mostra “Perversioni Vegetali”, un’installazione in collaborazione con il Festival Posizioni per raccontare come si amano le piante, un vero e proprio inno ai valori della diversità.

In occasione di FLOR, inoltre, Orticola del Piemonte contribuirà in modo concreto al restauro del gruppo scultoreo della Fontana dei Tritoni nel Giardino di Levante, splendida opera dello scultore Simone Martinez, posizionata al centro del bacino nel 1757. Inoltre, in base alla testimonianza storica della presenza di ninfee nella vasca sin dal tardo Ottocento, in collaborazione con il vivaio Piante d’Acqua, Orticola reinserirà nella fontana 18 varietà di antiche ninfee, ibridate dal celebre vivaio francese Latour-Marliac tra fine Ottocento e inizio Novecento, che Claude Monet acquistò per i giardini di Giverny e riprodusse nei suoi celeberrimi dipinti. Un modo per restituire alla comunità un piccolo tesoro e rendere ancora più affascinanti i Giardini Reali che ospiteranno la manifestazione.

Foto edizione 2024 © Antonio Pio Roseti 

Tutta la programmazione del Festival del Verde è consultabile al sito www.festivalverde.it

Semaforo antismog, confermato il livello 0 (bianco) fino all’11 aprile

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a venerdì 11 aprile 2025 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale