AMBIENTE

Semaforo antismog, confermato il livello 0 (bianco) fino all’11 aprile

Sulla base dei dati previsionali sulla qualità dell’aria forniti oggi da Arpa Piemonte è stato confermato il livello 0 (bianco) delle misure antismog.

Fino a venerdì 11 aprile 2025 – prossimo giorno di controllo – resteranno pertanto in vigore le sole misure strutturali di limitazione al traffico.

Eventuali variazioni del semaforo antismog in vigore, con le relative misure di limitazione del traffico, verranno comunicate il lunedì, mercoledì e venerdì, giorni di controllo sui dati previsionali di PM10, ed entreranno in vigore il giorno successivo.

L’elenco completo delle misure antismog a tutela della salute, delle deroghe e del percorsi stradali esclusi dai blocchi è disponibile alla pagina www.comune.torino.it/emergenzaambientale

Come migliorare le tecniche di bonifica dei siti inquinati

Migliorare le tecniche di bonifica dei terreni inquinati nei Comuni piemontesi: è questo l’obiettivo che si prefigge la proposta di legge del M5s, che ha iniziato l’iter legislativo in commissione Ambiente in Consiglio regionale, presieduta da Sergio Bartoli.

Sergio Bartoli, presidente V Commissione Ambiente

Tra le principali novità del testo che modifica la legge 42/2000, l’utilizzo di tecniche alternative al “cappotto” e al “capping” per garantire più sostenibilità ambientale e una maggiore efficienza dal punto di vista economico.

La proposta, come spiegato, nasce dalla precedente esperienza amministrativa del primo firmatario, che ha avuto modo di riscontrare parecchie criticità nella bonifica di siti altamente contaminati come le Basse di Stura.

Prima dell’esame degli articoli, la proposta verrà sottoposta all’esame degli enti e dei soggetti interessati per l’acquisizione dei loro pareri.

Cresce il numero di condanne per crimini ambientali

Cresce il numero di condanne legate ai crimini ambientali, come dicono i numeri che sono stati presentati dalla presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Alice De Marco, in Consiglio regionale – Commissione Legalità. Il rapporto Ecomafia 2024 parla di 1359 reati, 1262 persone denunciate, 20 arresti e 236 sequestri, con alcune province più colpite: Torino con 289 reati accertati, 203 persone denunciate, 10 arresti e 88 sequestri. Cuneo con 221 reati, 190 denunce e 16 sequestri. Alessandria con 114 reati, 104 denunce e 15 sequestri.
Il Piemonte è all’8° posto a livello nazionale per reati nel ciclo dei rifiuti. Solo nella provincia di Torino si contano 127 reati e 62 illeciti amministrativi. Due le grandi inchieste del 2023 che hanno approfondito il fenomeno, Dark Metal e Oro Nero, condotte dalla Dda di Torino.
Per quanto riguarda gli incendi negli impianti di trattamento rifiuti, la regione è al 5° posto con 123 incendi dal 2013 al 2024, pari all’8,4% dei casi nazionali.
Anche la l’illegalità nel ciclo del cemento ha numeri significativi: 533 reati nel 2023 (10° posto nazionale), in aumento del 13,7% rispetto al 2022.
Crescono, inoltre, nel 2023 i fenomeni illegali accertati in tutti i settori dell’agroalimentare italiano, l’attività ispettiva svolta dai Carabinieri nell’ambito del contrasto al caporalato e lavoro irregolare in agricoltura, avviata nel mese di aprile 2023, ha permesso di individuare un quadro diffuso di sfruttamento lavorativo nel territorio delle Langhe.

La preoccupazione sul fenomeno è stata confermata dal comandante dei Carabinieri forestali del Piemonte, Valerio Cappello, spiegando che i rifiuti sono un settore economico a basso rischio dove la pena prevista è da uno a sei anni, mentre per altre attività criminali, come il traffico di stupefacenti, le pene sono molto più alte. In questo quadro, anche il sequestro dei beni viene considerato un “rischio professionale” compensato dalla massimizzazione del profitto che deriva dai tagli – fino al 50% – sulla sicurezza nei luoghi su lavoro e su sicurezza ambientale nelle aziende infiltrate dalla criminalità. L’effetto più deleterio che si sta producendo da queste attività è l’abbassamento dei prezzi, che permette a chi opera nell’illegalità di produrre concorrenza sleale nel sistema. Pertanto l’imprenditore, anche onesto, che si rivolge al mondo del subappalto non si pone il problema del prezzo più basso e di quali tagli sulla sicurezza siano stati fatti.
Durante la seduta sono intervenuti per chiarimenti diversi consiglieri Pd, Lega M5s e Avs.

Durante la seduta congiunta con la Commissione Bilancio, l’assessore a Usura e beni confiscati ha illustrato la proposta di delibera che modifica le modalità di assegnazione dei contributi per il recupero dei beni confiscati. Verranno ammesse ai bandi anche le unioni dei comuni e non solo le realtà singole. Aumenta fino al 70% il contributo della Regione per la spesa per gli interventi strutturali, fino a un massimo di 100 mila euro, soglia che sale fino al 90% per i comuni sotto i 5000 abitanti. Rimane invece fissa la soglia del 50% per le attività di recupero sociale, ma aumenta il contributo fino a 100 mila euro.
Dopo le consultazioni delle realtà interessate, la proposta tornerà in Commissione per il via libera definitivo e il passaggio in Aula.

Durante la discussione sono intervenuti alcuni consiglieri di Fdi, Pd, Avs.

Il progetto PoSalvaMare: ecco come ridurre e recuperare i rifiuti plastici

 Nei fiumi del distretto del Po
Al via il progetto che porterà ad azioni e linee-guida condivise e all’utilizzo di tecnologie dedicate come smart-cam, barriere galleggianti e monitoraggi satellitari. Inoltre maggiore sensibilizzazione delle comunità e campagne di pulizia dei fiumi
4 Aprile 2025 – La presentazione ufficiale del progetto PoSalvaMare per la riduzione e il recupero di plastic litter nei corsi d’acqua del distretto del Po, che si è tenuta  presso Edit Porto Urbano a Torino, porta con sé una sfida ambiziosa e condivisa tra i partner che ne promuovono convintamente la realizzazione. Secondo UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) infatti circa l’80% dei rifiuti marini proviene da fonti terrestri e i più recenti studi indicano chiaramente che i fiumi rappresentano una delle vie principali per il trasporto degli inquinanti verso il mare. Per questa ragione l’azione concreta e la collaborazione fattiva tra istituzioni, portatori di interesse e comunità si è fatta sempre più inderogabile e deve essere in grado di superare gli ostacoli che a volte gli articolati e prolungati iter di competenza comportano per risolvere le criticità più evidenti.
L’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, capofila del progetto PoSalvaMare, ha avviato già da alcuni anni progetti mirati volti al monitoraggio dei quantitativi di macro e micro plastiche nel Grande Fiume ma, per migliorare la qualità delle acque nell’intero bacino in periodo di mutamento climatico globale – riducendo così l’impatto dei rifiuti sulla risorsa fondamentale per habitat, biodiversità e colture di pregio del Made in Italy – occorre rafforzare quello che gli Enti preposti già fanno, attraverso un impegno collettivo e proficuo da parte di coloro che hanno la capacità funzionale di intervenire anche grazie a linee-guida comuni e a strumenti tecnologici (smart-cam, barriere galleggianti “cattura-plastica”, monitoraggi satellitari) lungo l’asta fluviale, nei territori di Piemonte (Casale Monferrato, Torino), Lombardia (Casarile, Garbagnate Milanese, Paderno Dugnano, Castelnuovo Bocca d’Adda), Emilia-Romagna (Monticelli d’Ongina) e Veneto (Ficarolo, Legnago, Adria).
Oltre a questo, una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza in linea con i principi della Legge 60/22, la cosiddetta Legge Salvamare, anche attraverso collaudate pratiche di raccolta come dimostrato in questi anni dalle associazioni Plastic Free e Legambiente.
Il progetto PoSalvaMare, che appoggia la EU Mission Restore our Ocean and Waters by 2030, è finanziato dalle risorse che il MASE ha messo disposizione di tutte le Autorità di bacino distrettuali nazionali e vede direttamente coinvolti per il distretto idrografico del fiume Po ADBPO, Università degli Studi di Padova, Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, Legambiente, Plastic Free, Achab, AIPo e Infrastrutture Venete, con il patrocinio e collaborazione delle Riserve MaB UNESCO presenti lungo il fiume Po, oggi rappresentate da Collina Po e Po Grande.
CS

Giornata della Terra 2025. A Torino un viaggio nella sostenibilità a 360°

Una festa per il pianeta che attraversa la giornata tra cultura e consapevolezza, per accendersi nella Notte della Terra con il live di Samuel

 

Sabato 19 aprile 2025

Giardini dei Musei Reali di Torino

 

Sabato 19 aprile 2025 torna a Torino la Giornata della Terra, un evento unico e coinvolgente che quest’anno si rinnova con un ricco programma dedicato alla sostenibilità declinata in tutte le sue forme: ambientale, sociale, relazionale e culturale. Un’occasione imperdibile per riflettere e agire insieme verso un futuro più consapevole e responsabile.

 

La manifestazione, organizzata e promossa dalla Fondazione Club Silencio in collaborazione con Musei Reali di Torino con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito delle missioni Proteggere l’Ambiente e Promuovere il Benessere dell’Obiettivo Pianeta e il patrocinio della Città di Torino, offrirà un’intera giornata di attività e intrattenimento no-stop mettendo al centro la sostenibilità a 360 gradi, toccando i punti dell’Agenda 2030 di cui proprio quest’anno ricorre il decennale.

 

“Eventi come la Giornata della Terra rappresentano utili occasioni per coinvolgere attivamente le persone e sensibilizzarle sull’importanza della lotta al cambiamento climatico e di un futuro sostenibile. Le città stanno già subendo gli effetti dei cambiamenti climatici in atto ed è fondamentale acquisire piena consapevolezza dell’urgenza di questa crisi e della costruzione di una comunità consapevole nella quale ognuno, coi propri comportamenti, ha e avrà un ruolo decisivo. Le città sostenibili non sono un’utopia, ma il risultato di un adattamento a un contesto in continuo mutamento che le renda più vivibili, resilienti e a misura di persona. Per guidarla in questa trasformazione Torino ha redatto, al termine di un percorso partecipato, il proprio Manifesto NEB New European Bauhaus che rappresenta una grande opportunità per ripensare le nostre città perché diventino luoghi accoglienti, rispettosi dei diritti delle persone e della natura, luoghi da cui partire per costruire una società più giusta, più equa, più inclusiva” – Chiara Foglietta, assessora alla Transizione Ecologica e Digitale della Città di Torino.

 

La Giornata della Terra 2025 a Torino sarà un viaggio alla scoperta della sostenibilità in tutte le sue sfaccettature, esplorando come essa possa plasmare non solo l’ambiente ma anche le città, le comunità e la vita quotidiana. Si parlerà di transizione ecologica e adattamento al cambiamento climatico, con un focus sulla tutela della biodiversità e degli ecosistemi, senza dimenticare l’importanza di città e comunità sostenibili: mobilità green, trasporti alternativi e urbanistica che integri spazi verdi e soluzioni circolari. Moda etica e filiere agroalimentari sostenibili troveranno spazio accanto a esperienze di rigenerazione urbana e modelli economici innovativi. L’attenzione alla sostenibilità sociale si declina anche nei temi legati ai diritti umani, alla parità di genere e all’inclusione, valorizzando il sapere tradizionale delle comunità e il concetto di lavoro dignitoso nell’era delle nuove economie. Anche la tecnologia sarà protagonista, con approfondimenti sulle soluzioni digitali per la sostenibilità, dall’intelligenza artificiale al green tech, senza trascurare l’impatto ambientale delle nuove tecnologie come blockchain e energie rinnovabili.

Il benessere personale si intreccerà con lo stile di vita sostenibile: salute mentale, alimentazione consapevole e pratiche di mindfulness offriranno spunti per ripensare il nostro rapporto con la natura e il consumo. Un’attenzione speciale sarà rivolta alle nuove generazioni, protagoniste di un percorso che affronta ecoansia, salute mentale, occupazione e sostenibilità come pilastri di un futuro più equo e responsabile.

 

“Questa terza edizione de La Giornata della Terra a Torino rappresenta per noi un’opportunità straordinaria per esplorare la sostenibilità in tutte le sue sfaccettature, andando oltre la semplice tutela ambientale. Vogliamo trasmettere l’idea che prendersi cura del pianeta significa anche prendersi cura delle persone, delle comunità e dei legami sociali. Attraverso iniziative artistiche, culturali e interattive, desideriamo sensibilizzare i cittadini su una sostenibilità più ampia, capace di intrecciare ambiente, cultura e inclusione sociale. Crediamo fermamente che la consapevolezza collettiva sia la chiave per costruire un futuro responsabile e resiliente, in cui ognuno di noi possa sentirsi parte attiva del cambiamento. Questa giornata è un invito a riflettere e a celebrare insieme la nostra capacità di immaginare un mondo più giusto e sostenibile” – Alberto Ferrari, presidente della Fondazione Club Silencio.

 

“Per il terzo anno consecutivo, i Musei Reali aderiscono con convinzione al progetto Giornata della Terra: crediamo infatti che avere una visione di futuro sia l’elemento fondamentale del fare cultura, incluso in modo trasversale negli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030. Attraverso lo sviluppo di un Piano di Azione dedicato (MRT 2030), i Musei Reali stanno lavorando su progettualità specifiche che declinino i 17 Obiettivi dell’Agenda alla scala dell’istituzione museale e del contesto cittadino torinese. Le azioni del Piano hanno lo scopo di mettere in relazione le tendenze globali con le attività dei Musei Reali, facendo emergere l’importanza del ruolo dei musei nel percorso verso la realizzazione di un cambiamento e di un futuro sostenibile, con il coinvolgimento delle comunità locali, l’integrazione sociale, l’aumento di consapevolezza, l’adattamento di spazi, funzioni e attività” – Mario Turetta, Direttore delegato dei Musei Reali.

“Coinvolgere e attivare processi di inclusione: l’obiettivo è creare connessioni e coinvolgere i giovani nelle attività dei Musei Reali a partire dalla co-progettazione, allo scopo di avvicinare un target sempre più ampio alla fruizione museale, rafforzando la consapevolezza del patrimonio dei Musei Reali attraverso attività culturali dedicate e, ancor di più, sostenere idee innovative promosse dai giovani e supportate da giovani professionisti: attività sostenibili in senso ampio, ripensando gli spazi e interpretandoli in una prospettiva che li renda più inclusivi e coinvolgenti” – Elisa Panero, Responsabile Area Mediazione e Accoglienza dei Musei Reali.

 

Dai talk alle esperienze interattive, l’evento, che trasformerà i Giardini Reali, nel cuore della città storica, in un hub di creatività, consapevolezza e sostenibilità, si aprirà ufficialmente alle ore 11 con attività proposte per educare e sensibilizzare sui temi del benessere psico-fisico e della consapevolezza del proprio corpo connesso all’ambiente circostante che coinvolgeranno i partecipanti nell’Area Wellness tra sessioni di yoga e pilates, organizzate da Iren Luce Gas e Servizi;

lezioni di danzamovimento terapia con Francesca Torchella, facilitatrice di benessere e danzamovimento terapeuta di Spazio conCura, per riattivare la libertà interiore ed entrare in contatto con il proprio corpo e con la natura e le pratiche di biotransenergetica proposte da Wake Up! con l’ausilio del tamburo sciamanico. L’attività sarà tenuta da Matteo Puppione insieme a Francesco Santini, counselor BioTransEnergetica e docente in formazione presso I’Integral Transpersonal Institute, che realizza i suoi percorsi basandosi sull’ascolto, sulle meditazioni e sulle pratiche di matrice sciamanica per recuperare quell’integrità di corpo, mente, emozioni, energia e spirito, necessaria per superare le difficoltà e intraprendere il percorso verso la piena realizzazione di sé.

 

Dal dialogo sulla disabilità e sulle neurodivergenze all’ecoansia, passando per le nuove forme di attivismo e la lotta intersezionale che indaga il legame tra femminismo e ambientalismo, la Giornata della Terra offrirà un ricco programma di talk ospitati in tre aree dei Giardini Reali: il Teatro Romano, il Giardino di Levante e il Bastione. Gli incontri vedranno il coinvolgimento di realtà autorevoli come ASviS, impegnata a promuovere la sostenibilità e l’innovazione in dialogo con la Città di TorinoIren, partner per il secondo anno consecutivo della Giornata della Terra , che porta avanti una collaborazione di valore manifestando il costante impegno che l’azienda dedica alla transizione ecologica e alla divulgazione della sostenibilità, e Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta che affronterà anche il legame tra salute mentale e cambiamento climatico, tra emozioni difficili e forme di resistenza attiva, ricordandoci che prendersi cura del pianeta significa anche prendersi cura di chi lo abita. In apertura, l’Assessorato alla Transizione Ecologica e Digitale della Città di Torino, Direzione Innovazione del Gruppo Iren, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS e il Politecnico di Torino con Oltre il cambiamento: innovare per abitare il pianeta.

Tra gli altri protagonisti degli incontri, l’attivista e creator Andrea Grieco che dialogherà con esperti del settore e divulgatori sulle strategie di adattamento e il ruolo attivo che ciascuno può assumere per affrontare la crisi climatica. Break The Silence Italia e Greenpeace Piemonte esploreranno il legame profondo tra crisi climatica e disuguaglianze di genere, partendo dal concetto di giustizia climatica intersezionale. Un confronto aperto per capire perché non può esserci vera sostenibilità senza inclusione, e perché le battaglie per i diritti (di genere, sociali e ambientali) sono tutte parte dello stesso cambiamento. Con la biologa nutrizionista Anna Carlin si parlerà invece di cosa significa oggi fare una scelta alimentare consapevole in un mondo in cui si parla sempre più di vegetarianesimo, diete flessibili e sostenibilità ambientale, tenendo conto della salute personale, del benessere mentale e dell’impatto delle nostre scelte sul pianeta. Valentina Isaja di Fondazione Zoom guiderà il pubblico in un viaggio tra le specie che abitano il nostro pianeta e le sfide quotidiane per proteggerle attraverso l’impegno per la conservazione della biodiversità, tra ricerca, tutela e progetti concreti. Elfo di Mai Ultimi, Morgan Lo Bracco di Primo Gemito e l’attivista Alessia Volpin portano le loro esperienze e le loro idee, con un briciolo di ironia, disposti a sciogliere ogni dubbio sui temi della disabilità e della neurodivergenza. Mentre tra aneddoti, storie di recuperi epici e riflessioni semi-serie sul riuso urbano, Stooping Torino racconterà con ironia lo spirito della community che ha trasformato il “raccattare” in un’arte – anzi, in un modo sostenibile ed economico per arredare e dare nuova vita agli oggetti.

 

Anche quest’anno l’Area Kids non mancherà di sorprendere bambini e famiglie con un ricco programma di attività. Cascina Falchera proporrà Equilibri in natura, un laboratorio che mette al centro l’esperienza relazionale dei bambini su tre livelli: il rapporto con l’ambiente, con i coetanei e con le proprie competenze. Attraverso giochi in legno, attività di fiducia, movimento e cooperazione, i partecipanti potranno sperimentare nuovi equilibri, mettendosi alla prova sia come individui che come gruppo. La foresta che respira, a cura dell’Associazione Amalgama, invita i bambini a connettersi profondamente con la natura, ispirati dalla lettura di Saremo alberi di Mauro Evangelista. In questo spazio immersivo, i piccoli esploratori immagineranno sé stessi come alberi viventi, con radici nei piedi e rami nelle braccia, diventando un elemento tra tanti, parte di un grande insieme. In cerca di fiori con Beesù è un laboratorio per bambini e bambine alla scoperta delle api, degli impollinatori e del valore della biodiversità. Attraverso il racconto dell’ape Lulù e dei suoi amici Lalla la Farfalla, Raimondo il Bombo e Lena la Falena i partecipanti saranno coinvolti in giochi, musica e attività sensoriali per iniziare a riflettere, in modo divertente, giocoso e partecipato, sull’importanza dei fiori, del cibo e dell’impollinazione. Ogni bambino realizzerà una bomba di semi, da portare a casa o da lanciare in natura, per contribuire in modo concreto alla fioritura e alla tutela dell’ambiente.

 

Spazio anche per i grandi con workshop e laboratori coinvolgenti. Tra questi, Rags and rugs – ospitato nello spazio Iren e guidato dal collettivo artistico SANT3 MOLEST3 e insieme a Eduiren, il settore Educational del Gruppo Iren – durante il quale i e le partecipanti potranno trasformare materiali di scarto in un arazzo unico realizzato a più mani. Il laboratorio non si limiterà a intrecciare stoffe e plastiche, ma includerà anche la preparazione dei filati fondamentali per l’intreccio. L’opera seguirà le emozioni e le intuizioni delle persone, rispettando la diversità del filato e dei partecipanti, senza seguire un disegno preciso con la volontà di essere un’esperienza collettiva capace di intrecciare relazioni, emozioni e pensieri sostenibili, perché la cultura della sostenibilità passa dal modo in cui ci operiamo quotidianamente per fare le cose. Il laboratorio creativo si svolgerà durante l’intero evento, dalle 11 a mezzanotte, offrendo a tutti la possibilità di lasciare un segno personale in questa grande opera collettiva. Accanto a questa esperienza, il racconto fotografico di Filippo Bortolotti (Filtenso) documenta la realizzazione di Baracca n.4 / Narrazioni al Margine – uno dei tanti progetti promossi da Aurora Sogna, programma di community empowerment ideato da Club Silencio. Questo progetto, volto a generare valore condiviso partendo dalla capacitazione della popolazione under 30 del quartiere Aurora, ha coinvolto l’artista Roberto Alfano e i giovani del quartiere, dando vita a un’opera collettiva e partecipata. Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta invita il pubblico a mettersi alla prova con il quiz Come combattere l’eco-mafia, esplorando i vari settori in cui opera l’illegalità ambientale e suggerendo azioni concrete per contrastarla. Un gioco di ruolo dedicato al cambiamento climatico offre inoltre l’opportunità di riflettere su come le trasformazioni ambientali influenzino la giustizia sociale, evidenziando rischi e sfide economiche, sociali e sanitarie legate agli effetti del clima che cambia.

 

Focus sulle proposte dedicate agli acquisti consapevoli con l’Earth market dove scoprire diverse realtà sostenibili tra artigianato, vintage e second hand; durante tutta la giornata, Swap Party raccoglierà i vestiti inutilizzati e durante il laboratorio Retote Revolution: crea la tua borsa unica e personale! sarà possibile creare una borsa unica, realizzata a mano con materiale di riciclo. Fablab Torino, punto di riferimento per la fabbricazione digitale e l’innovazione tecnologica, propone, invece, Upcycle your stuff, un laboratorio che offre ai partecipanti la possibilità di trasformare scarti di produzione in nuovi oggetti attraverso l’uso della fabbricazione digitale.

 

Al termine della giornata, i riflettori si accenderanno sulla Notte della Terra: un’edizione speciale del format Una notte al Museo che trasformerà lo spazio in un’esperienza vibrante e indimenticabile. Due palchi animeranno la notte con un’esplosione di musica ed energia, celebrando insieme la Giornata della Terra. Protagonisti della serata saranno Samuel, con il suo sound inconfondibile, e il dj set di  Klaus, deejay, attivista e produttore musicale. Un evento unico, dove anche la musica diventa il linguaggio universale per condividere emozioni e riflettere sull’importanza della tutela del nostro pianeta.

 

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Giornata della Terra – Gli eventi diurni sono gratuiti con accredito (disponibilità limitata) e si svolgeranno dalle 11 alle 18 ai Giardini Reali.

 

Notte della Terra – L’evento di chiusura aprirà le porte alle 18 e finirà a mezzanotte. Il costo è di 10€ ed è necessario accreditarsi per partecipare.

 

Tutte le informazioni sul sito www.giornatadellaterra.it

Fb e IG @giornatadellaterra

#GiornataDellaTerraTorino

Regione, licenziato per l’Aula il Piano rifiuti speciali

La Quinta Commissione, presente l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati e il presidente Sergio Bartoli (nella foto), nella seduta di ieri ha licenziato a maggioranza il Piano Rifiuti Speciali presentato dalla Giunta regionale che verrà discusso nell’Aula del Consiglio regionale nelle prossime settimane.

La Commissione ha poi ascoltato l’audizione del presidente dell’Autorità Rifiuti Piemonte che ha riferito ai Commissari sulla scelta di ingrandire l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti, già operativo al Gerbido da diversi anni e bisognoso di lavori di ristrutturazione, per far fronte al trattamento dei rifiuti urbani dei prossimi anni.
Il presidente dell’Autorità ha spiegato che sono stati valutati gli altri siti proposti dai sindaci di Asti e Ghemme (No) ma che non rispettavano i parametri richiesti. Oggi in Piemonte c’è una produzione di 162 chili l’anno di rifiuti indifferenziati per abitante da smaltire. L’obiettivo è di arrivare a 90 chili entro il 2035, ma verosimilmente arriveremo soltanto a 107 chili per abitante a quella data perché i rifiuti pro capite aumentano anche con il calo degli abitanti. È necessario lavorare sulla raccolta differenziata.
Diversi consiglieri di M5s, Avs, Pd, Sue, Fi, Lega hanno rivolto domande per avere chiarimenti sui lavori necessari all’inceneritore, il metodo di trasporto dei rifiuti da altre zone del Piemonte, le compensazioni dovute ai Comuni.

Nel 2024 il Piemonte sesto nella raccolta RAEE

 

Nel 2024 la regione Piemonte ha raccolto 23.648 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche e elettroniche (RAEE). È quanto emerge dal Rapporto regionale realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE, l’organismo che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i sistemi collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta comunali e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione e dalla gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.

Il risultato si dimostra in crescita del 2% rispetto al 2023 seppure leggermente inferiore all’andamento emerso a livello nazionale ( +2,5%). Questo non impedisce alla regione Piemonte di conquistare un posto nella classifica nazionale che la fa salire al sesto posto fra le regioni più virtuose per volumi complessivi.

Un andamento simile avviene anche per il reddito pro capite che, in forza di un incremento del 2,2% sale a 5,5 kg per abitante. Il valore è al di sotto della media italiana (6.07kg/ab) ma consente alla regione di passare dal quattordicesimo al tredicesimo posto nella graduatoria italiana.

A livello di singoli raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i RAEE, il rapporto evidenzia chela crescita dei volumi regionali è l’esito del miglioramento in pressoché tutti i raggruppamenti. Fa eccezione solo TV e monitor (R3) la cui raccolta risulta in calo del 17,1% ma in modo similare all’andamento nazionale con un – 10,9%. Questa diminuzione è da considerarsi fisiologica dopo le perturbazioni del mercato digitale dovute allo switch off del segnale digitale.

A trainare la raccolta complessiva sono piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4), la cui raccolta registra il 9,1% pari a 471 tonnellate aggiuntive, per un totale di 5634 tonnellate avviate a corretto riciclo. Segue freddo e clima (R1) la cui raccolta registra un +4,7% per un totale di 7619 tonnellate, 344 in più rispetto al 2023. Cresce invece del 2,4% la raccolta di grandi bianchi R2, per un totale di 7702 tonnellate, mentre sorgenti luminose R5 segna il +3,3 % per un totale di 127 tonnellate.

L’analisi della raccolta per singole province mostra che tutti migliorano la propria performance a eccezione di Asti, la cui raccolta registra la flessione del 5,1% e scenda a 1077 tonnellate. L’incremento più elevato spetta alla provincia di Vercelli, la cui raccolta aumenta del 13% rispetto al 2023, per un totale di 1463 tonnellate. Segue Biella, con +4% per un totale di 785 tonnellate, crescono del 2,9% le province di Verbano Cusio Ossola e Novara. Alessandria migliora del 2,2%, seguita da Cuneo con l’1,8% e Torino con il +1%, per un totale di 10 mila 387 tonnellate, valore che incide per il 44% sui volumi regionali avviati a riciclo.

Mara Martellotta

Incontro al Ministero dell’Ambiente: il Consigliere Bartoli chiede un supporto concreto per le Comunità Energetiche

Roma – Si è svolto presso il Ministero dell’Ambiente l’incontro tra il Ministro Gilberto Pichetto e il Consigliere Regionale del Piemonte Sergio Bartoli, Presidente della V Commissione Ambiente, per affrontare le problematiche legate alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER).

“L’incontro è stato proficuo e costruttivo. Ho voluto rappresentare al Ministro l’urgenza di adottare misure concrete per garantire un futuro alle Comunità Energetiche Rinnovabili” – ha dichiarato Bartoli.

All’incontro hanno partecipato anche tecnici esperti nella costituzione di Comunità Energetiche, tra cui il dott. Gaetano Chiantia e il dott. Edoardo Petrarulo, presidente del Consiglio Comunale di Beinasco. La loro presenza ha permesso di arricchire il confronto con competenze tecniche e con una visione concreta delle criticità operative che le CER stanno affrontando.

La situazione critica delle CER in Piemonte

Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano una risorsa preziosa per la sostenibilità e l’autoconsumo energetico. Tuttavia, in Piemonte, nonostante la costituzione di quasi un centinaio di CER, molte sono attualmente in stallo. La causa principale è la mancanza di strumenti finanziari adeguati: il sistema bancario non dispone di prodotti dedicati, costringendo le comunità a ricorrere a finanziamenti ordinari, spesso caratterizzati da tassi elevati e garanzie onerose.

“Questa criticità sta compromettendo la sostenibilità economica delle CER, mettendo a rischio non solo i progetti già avviati, ma anche la possibilità di accedere ai fondi europei. Non possiamo permetterci di perdere tempo” – ha aggiunto Bartoli.

Le proposte avanzate dal Consigliere Bartoli:
1. Coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti – Utilizzare questa istituzione finanziaria pubblica per offrire finanziamenti a condizioni più favorevoli, vista la rilevanza strategica delle CER per la transizione energetica del Paese.
2. Garanzie degli Enti Locali – Consentire agli enti locali di fornire fideiussioni sui finanziamenti, riducendo il rischio per le banche e favorendo tassi di interesse più sostenibili.

Il Consigliere Bartoli ha ribadito la necessità di un intervento immediato:
“Ringrazio il Ministro Pichetto per la disponibilità e per il tempo prezioso che mi ha dedicato. Sono fiducioso che il Ministro comprenda la necessità di un intervento concreto per sbloccare la situazione delle CER e garantire il loro pieno sviluppo, evitando il rischio di perdere importanti fondi europei.”

Una giornata per riconnettersi con la natura

L’Associazione Nazionale NatureTherapy®, propone la prima edizione di “Connessioni Naturali”.

Un’intera giornata, domenica 6 aprile, per celebrare la Natura con il suo potere terapeutico.

Un evento diffuso in tutta Italia che coinvolge anche il Piemonte con diversi luoghi di ritrovo per le “immersioni” gratuite nella natura nelle province di Torino, Novara e Cuneo.

 

Meditare nella natura e osservarla, sentirsi radicati alla terra, immergere le mani e i piedi nella sabbia, in ascolto e in connessione profonda con gli elementi naturali… Sono tanti gli studi scientifici che dimostrano i benefici della natura sul benessere fisico, mentale ed emozionale dell’uomo.

 

Connessioni Naturali inizia per tutta Italia alle ore 10, con una conferenza stampa da Milano trasmessa anche in diretta streaming su YouTube, che vede la partecipazione di ricercatori e figure professionali che, ognuna da un punto di vista differente, racconteranno il “potere della Natura”. Interverranno, tra gli altri, Giorgio Vacchiano, Ricercatore in scienze forestali all’Università di Milano, nominato dalla rivista Nature tra gli 11 migliori scienziati emergenti nel mondo, Tomaso Colombo, Direttore Parco Adda Nord e Coordinatore AREA Parchi, vicepresidente Rete WEEC Italia e Claudio Belotti, autore, TEDx Speaker, Executive Coach, NLP & Tony Robbins Master Trainer.

 

Nel pomeriggio dalle ore 15.30 si svolgeranno, in contemporanea in tutta Italia, le attività di gruppo nella natura, gratuite e aperte a tutti. Le “immersioni” nella natura coinvolgeranno boschi, campagne e spiagge ma anche giardini e parchi cittadini.

 

In Piemonte le sessioni di NatureTherapy® si terranno a:

Torino | Parco della Pellerina
Mathi (TO) | Riserva naturale della Vauda
Poirino (TO) | Oasi Naturalistica
Ghemme (NO) | lungo l’argine del fiume Sesia
Cuneo | Parco Fluviale Gesso e Stura

 

L’intera giornata si svolge con il Patrocinio di Regione Piemonte.

Per iscriversi si può visitare la pagina dedicata https://naturetherapy.it/connessioni-naturali/

“Aree industriali dismesse per uno sviluppo sostenibile”

Caro direttore,
gradirei richiamare la vostra attenzione sul tema delle aree industriali dismesse e non utilizzate. Anziché abbandonarle al degrado ed all’incuria, si potrebbe assegnare loro la priorità quando si tratta di realizzare nuove opere, pubbliche o private che siano, per cercare di ridurre al minimo l’erosione dei suoli e l’impatto ambientale, contemperando sviluppo economico, necessità della collettività e rispetto dell’ambiente. Sarebbe opportuno che ogni amministrazione comunale le censisse.
A mio avviso, occorrerebbe sensibilizzare maggiormente non solo la cittadinanza, ma anche i pubblici amministratori sulla necessità del loro riutilizzo, nell’immediato o in un futuro prossimo, per altre finalità. Tra gli esempi concreti di cui ho diretta conoscenza: l’area ex Mecaplast di Beinasco, l’area ex Sandretto di Collegno, l’area ex Manifattura Moncalieri di Torino e l’area ex ThyssenKrupp di Torino. Chissà quante realtà analoghe esistono al di fuori di Torino e del suo hinterland!
Ritengo che questo sia un tema importantissimo nell’ambito del concetto di sviluppo sostenibile che, dal livello locale a quello globale, si afferma di voler perseguire, fissando scadenze e stilando elenchi di obiettivi da raggiungere.
Vi ringrazio per la gentile attenzione e vi auguro un buon lavoro.

Walter Nicolosi