A VENARIA IL SUMMIT EUROPEO DEI MINISTRI E ALL'UNIVERSITA' LA CONFERENZA DELLE ISTITUZIONI CULTURALI

Prove tecniche di Torino Capitale: mostre, musei e Notte Blu

blu1Oggi alla Gam si apre la mostra su Roy Lichtenstein,  prima delle iniziative legate all’Expo 2015. E c’è anche Torino Spiritualità con il Prix Italia. La Mole, le piazze e i monumenti della città saranno illuminati di blu in onore della bandiera europea

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Mercoledì prossimo 24 settembre la Reggia di Venaria ospiterà il vertice dei ministri della Cultura dell’Unione Europea. Il summit internazionale può davvero rappresentare per il capoluogo piemontese una consacrazione quale città della cultura e del turismo. Tanto più che, nei due giorni successivi, 25 e 26 settembre, all’Università degli Studi di Torino, Campus Luigi Einaudi, si terrà il congresso “Italia è cultura”, Conferenza nazionale dell’Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane, (AICI) che raccoglie più di cento tra istituzioni e associazioni culturali del nostro paese.

 

Il presidente dall’AICI, Valdo Spini,  con il Rettore Gianmaria Ajani, rettore dell’Uniniversità che collabora e ospita l’iniziativa.illustra il programma: “è molto ricco – spiega –  I nostri interlocutori saranno il Ministro Dario Franceschini e Piero Fassino nella sua duplice qualità di Sindaco di Torino e presidente dell’Anci, Sergio Chiamparino come Presidente della Regione Piemonte e Presidente della Conferenza delle Regioni, i parlamentari nazionali Flavia Nardelli e Walter Tocci, la presidente della Commissione Cultura del parlamento Europeo Silvia Costa.  Ci sarà l’ambasciatore Andrea Meloni direttore generale del Sistema paese del Ministero degli Affari Esteri e Giovanna Boda del MIUR Significativa la personale partecipazione di Franco Marini nella sua veste di presidente del Comitato Storico – scientifico degli anniversari di interesse nazionale.(Prima guerra Mondiale e Resistenza). Il Direttore de La Stampa, Mario Calabresi, presiederà la Tavola Rotonda.

 

Nutrita la partecipazione degli esponenti delle fondazioni e degli istituti culturali aderenti all’AICI. Hanno confermato il loro intervento il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini e il Presidente della Società geografica italiana, Sergio Conti. Molto presenti le fondazioni che più curano l’eredità storico-politica del paese come la Sturzo, con Giuseppe Sangiorgi, la Gramsci con Sergio Scamuzzi, la Basso con Giancarlo Monina e così la Gobetti, la Donat Cattin, la Ugo Spirito, la Luigi Einaudi, la Feltrinelli, la Filippo Burzio, la Micheletti e così via. Partecipano anche Fondazioni di Cultura religiosa come la Fondazione Giovanni XXIII con Alberto Melloni e lo stesso Archivio Storico della Tavola valdese. Presenti istituzioni come la ICOM –Italia (International Council of Museums) con il suo presidente Daniele Jalla.

 

 L’obiettivo? Conclude Spini: “Lanciare un segnale forte della presenza delle fondazioni e degli Istituti culturali italiani e del loro ruolo, sia nella valorizzazione della memoria, mettendo a disposizione i nostri patrimoni attraverso il digitale, che nello sviluppo della ricerca e della nostra produzione culturale attualizzando l’identità culturale dell’Italia per la nostra ripresa in ambito europeo ed internazionale.”

 

Altro appuntamento importante: oggi alla Gam viene inaugurata la mostra su Roy Lichtenstein,  prima delle iniziative legate all’Expo 2015. Durante la Settimana della Cultura si svolgeranno anche Torino Spiritualità e il Prix Italia, La Mole, le piazze e i monumenti storici saranno illuminati di blu (nelle foto i preparativi in centro città) in onore della bandiera europea. Nella Notte blu i musei torinesi resteranno aperti a rotazione fino a mezzanotte. 

 

Giorni di festa che preludono il 2015, quando si svolgerà l’Expo e la nostra città sarà capitale dello Sport. Ma poi, che succederà? Le sfide sono grandi e impegnative: la lotta alla disoccupazione, l’impiego adeguato dei fondi strutturali, il ruolo di Torino nei mercati internazionali, il futuro della (ex) Fiat. Godiamoci la festa della settimana europea ma – senza voler essere accusati dal premier di gufismo – rendiamoci conto che il prossimo anno rappresenterà la vera sfida. Tra pochi giorni a Palazzo Lascaris si terrà un convegno sul passaggio della capitale da Torino a Firenze nel 1864. Cerchiamo per una volta nella storia di mantenere il ruolo di capitale (della cultura, dell’innovazione…) e non solo per pochi giorni.

 

(Foto: il Torinese)