A cura del Centro torinese Federico Peirone

Esce il nuovo numero della rivista “Il dialogo-al hiwar”

“Noi amiamo la morte , voi amate la vita”. La famosa frase di Bin Laden rilasciata in un’intervista al giornalista Peter Arnett nel lontano 1997 ci ricorda che il jihad non è un fenomeno nuovo nell’islam ma nuovo è il legame tra jihadismo, suicidio e gioventù violenta. Un ampio Focus su jihadismo tra terrorismo, ricerca della morte e islamizzazione della radicalità apre il nuovo numero della rivista “Il dialogo-al hiwar” del Centro torinese Federico Peirone. Tra gli altri argomenti trattati, i cristiani e i mistici sufi nel mirino degli integralisti islamici in Egitto mentre si avvicinano le elezioni, un’intervista al Patriarca copto-cattolico dopo la visita di Papa Francesco, la regione del Sahel, a sud del Sahara, diventata un luogo di rifugio dell’estremismo religioso e politico. E ancora, il nuovo rapporto sulla libertà religiosa nel mondo dell’Acs, come si vive a Damasco dopo la guerra tra attentati e razzi ribelli provenienti dai sobborghi della capitale, otto secoli di presenza francescana in Terra Santa e l’esperienza di suor Angela Pozzoli che a Torino dirige i centri di accoglienza per donne straniere, tra cui molte musulmane, che arrivano da Paesi poveri o in guerra. Sono questi alcuni dei temi sviluppati nella rivista “Il dialogo-al hiwar” del Centro Federico Peirone di studi sui Paesi arabo-islamici, una sorta di Istitut du Monde Arabe parigino all’ombra della Mole, scritta da islamologi e specialisti del settore. Per ricevere la rivista e per informazioni su abbonamenti ci si può rivolgere al Centro Peirone, via dei Mercanti 10, Torino, telefono 011- 5612261

f.r.