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Via Sacchi la via del design

Durante la settimana internazionale del Design a Torino (10-16 Ottobre) via Sacchi sarà coinvolta da una serie di eventi indirizzati a evidenziare le potenzialità di un asse porticato lungo un chilometro, mille metri di nobili architetture edificate tra fine Ottocento e primi del Novecento, contigue allo scalo della stazione ferroviaria di Porta Nuova. La Città di Torino, con il coordinamento della Fondazione Contrada Torino ONLUS, ha in programma, dal 10 al 30 ottobre, alcune azioni finalizzate alla rigenerazione urbana della zona che – grazie alla partecipazione attiva dei cittadini, dei commercianti, dei proprietari, degli operatori culturali e delle associazioni – proseguiranno anche negli anni a venire. All’interno del calendario di eventi che coinvolgeranno lo spazio pubblico, locali commerciali e privati, durante i tre week end di ottobre (nei giorni 14/15, 21/22 e 28/29), il comune intende promuovere dei mercatini tematici sul design e più in generale sulla creatività collocati sotto i portici dei sei isolati compresi tra corso Stati Uniti e corso Sommeiller per costituire un’attrattiva capace di riportare in via Sacchi numerosi visitatori. L’individuazione del soggetto che organizzerà e realizzerà l’allestimento dei mercatini avverrà tramite pubblico avviso.  Il bando è visibile al link http://www.comune.torino.it/cgi-bin/albopretorio/index.cgi?c=10 . Potranno presentare domanda le associazioni non aventi scopo di lucro le cui finalità siano coerenti con i temi proposti, le associazioni di categoria relative al settore del commercio e quelle relative al commercio su area pubblica, le cooperative sociali con finalità relative ai temi proposti e le associazioni temporanee dei soggetti sopra individuati.  La scadenza per la partecipazione è prevista per il giorno 20 settembre 2017.

(lc – ufficio stampa Comune di Torino)

Ricerca e tecnologia, borse di studio Crt

L’edizione 2017 apre le porte all’ambito di ricerca dei Big Data per le imprese


È aperto fino al 18 settembre il bando 2017 per 28 Borse di Ricerca Applicata del Progetto Lagrange-Fondazione CRT, iniziativa ideata, promossa e finanziata dalla Fondazione CRT con il coordinamento scientifico della Fondazione ISI. Diplomati, laureati e dottorandi potranno condurre progetti di eccellenza in alcuni tra i terreni che rappresentano la frontiera più avanzata della ricerca scientifica e tecnologica contemporanea: la scienza dei dati, l’epidemiologia digitale e, per la prima volta, i Big Data applicati al mondo delle imprese.

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18 borse – rivolte a diplomati di scuola media superiore, laureati e dottorandi – sono destinate a progetti di ricerca nell’ambito dello studio, della gestione e dell’organizzazione di sistemi complessi (in tutte le possibili declinazioni del termine: sistemi, di qualsiasi natura, auto-organizzanti, con molti gradi di libertà, che sviluppano comportamenti collettivi e mostrano fenomeni emergenti), che potranno essere condotti presso imprese co-finanziatrici con un numero di addetti inferiore o uguale a 250 unità, fermo restando il supporto e il controllo scientifico di un Istituto di Scuola Superiore, Dipartimento dell’Università, Politecnico o Centro di Ricerca. Per ognuna delle borse, 11.000 euro saranno messi a disposizione dalla Fondazione CRT e almeno 8.000 dall’impresa co-finanziatrice.
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4 borse – per la quali la Fondazione CRT erogherà 20.000 euro a fronte di un co-finanziamento di 12.000 euro – consentiranno ai possessori di laurea magistrale e dottori di ricerca in discipline tecnico-scientifiche di condurre presso un’impresa, con il coordinamento di Fondazione ISI, progetti di ricerca applicata nell’ambito delle tematiche relative ai Big Data, attraverso un training mirato.
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Altre 6 borse di ricerca – per possessori di laurea magistrale e dottori di ricerca in discipline tecnico-scientifiche – interesseranno progetti nell’ambito delle tematiche relative alla Data Science e alla Digital Epidemiology, con un approccio interdisciplinare tra scienza, tecnologia, salute pubblica e impresa. Per la prima volta le attività saranno ospitate in modalità “internship” dalla Fondazione ISI, attraverso un percorso di formazione mirato. Per ognuna delle borse, Fondazione CRT metterà a disposizione 23.000 euro.
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In tutti i casi, le imprese coinvolte nei progetti dovranno obbligatoriamente avere una sede operativa nel territorio delle regioni Piemonte o Valle d’Aosta, così come nelle medesime regioni dovranno essere residenti gli studenti. “Con il Progetto Lagrange la Fondazione CRT da oltre 10 anni è impegnata nella diffusione della cultura dell’innovazione e della ricerca, nella creazione di un ponte tra università e sistema delle imprese – afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia – L’edizione 2017 apre le porte a un nuovo ambito di ricerca, quello dei Big Data per le imprese: un’opportunità che accoglie le esigenze del mondo imprenditoriale, di cui le nostre due Vice Presidenti Ferrino e Invernizzi sono ‘ambasciatrici’ in Fondazione, e prepara la nascita di un nuovo ‘interprete’ della realtà, pronto ad affrontare le sfide del futuro”. “Con oltre 700 borse di ricerca e dottorato, il progetto Lagrange-Fondazione CRT ha contribuito a diffondere e rafforzare il ruolo della scienza della complessità sia come asse portante della ricerca e della scienza, sia come vero e proprio fattore critico di successo in numerosi campi di applicazione, a cominciare dalle metodologie dei sistemi di produzione – sottolinea il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci – È attorno a questi temi che si gioca la competitività del Paese e del territorio sulla scena globale. E anche nell’ambito della filantropia europea, specie quella istituzionale, sono convinto che il ricorso in modo scientifico a Big Data e, più in generale alla scienza della complessità, aprirà nuove frontiere in grado di meglio direzionare e misurare l’azione di intervento verso i soggetti beneficiari”. Con il progetto Lagrange, la Fondazione CRT ha sostenuto finora 700 giovani ricercatori con borse di dottorato e di ricerca applicata, per un investimento complessivo di 40 milioni di euro. Il coordinamento scientifico è affidato a Fondazione ISI che, da oltre trent’anni, è leader internazionale nel settore della scienza della complessità, con un ruolo d’avanguardia nella ricerca in Big Data, epidemiologia digitale e intelligenza artificiale.
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Le richieste devono essere inviate alla Fondazione ISI, entro e non oltre le ore 17 del 18 settembre 2017. Il testo integrale del bando, con tutti i criteri di ammissibilità, i moduli da compilare e le regole di partecipazione è consultabile online (www.progettolagrange.it/it/index.html). Tra le richieste pervenute, il Comitato Tecnico del Progetto Lagrange-Fondazione CRT sceglierà, dopo una attenta valutazione scientifica, i candidati a cui assegnare le borse, pubblicando l’elenco definitivo dei vincitori entro il 16 ottobre 2017.

Per informazioni: Fondazione ISI via Chisola 5-10126 Torino. E-mail: lagrangecrt-segreteria@isi.it

Numero unico 112: perché fa discutere

L’esposto presentato dai vigili del fuoco di Torino su presunte inefficienze del 112, numero unico per le emergenze, ha fatto accendere i riflettori su questo servizio di pubblica utilità. Vediamo di cosa si tratta.  Il 112  è stato istituito nel 2002 con direttiva europea come numero unico delle emergenze  in tutta Europa. Nel nostro Paese attualmente è operativo in  Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Friuli, Provincia autonoma di Trento, Provincia di Roma, Sicilia orientale, Liguria. Compito del 112 è ricevere e smistare le telefonate  ai servizi di emergenza 118, Polizia 113, Carabinieri 112 e Vigili del fuoco 115. L’obiettivo è quello di localizzare le chiamate automaticamente  collegandosi con il ced interforze del Ministero dell’Interno, poi filtrare le telefonate e passare la richiesta al servizio appropriato a second delle esigenze. Oggi, dunque, chi telefona non compie come in passato un solo passaggio, ma prima  passa dal centralino e poi al servizio di pronto intervento mirato. Significa anche che le chiamate non strettamente d’emergenza si fermano al primo livello e non vanno a intasare inutilmente il secondo. Ci possono essere disguidi, ad esempio se il primo livello non identifica correttamente il servizio competente per il caso specifico e se restano in coda chiamate di vitale importanza. Mario Balzanelli presidente della società italiana 118  spiega a Famiglia Cristiana: «Con il 112 c’è un passaggio doppio: prima risponde l’operatore centrale, che gira  la telefonata a quello competente. C’è un aumento delle tempistiche, per questo proporrò a livello europeo un numero unico che valga solo per le emergenze sanitarie, dove la tempistica è un fattore che può salvare una vita. La legge ci impone di intervenire entro 8 minuti in area urbana e 20 in area extraurbana: il pronto intervento sanitario per le sue peculiarità è l’unico servizio che presenta questo tipo di vincoli temporali, mentre per altre forze di pronto intervento non è previsto».

Cinema sotto le stelle al Planetario

Tutti i venerdì dal 4 agosto all’8 settembre a Infini.to Via Osservatorio 30 – Pino torinese

I venerdì estivi di Infini.to proseguono – dopo il successo delle serate musicali – con il Cinema sotto le stelle, una rassegna di 6 film proiettati all’aperto sulla splendida terrazza del Museo (in caso di brutto tempo il film verrà proiettato all’interno del Planetario). Il tema della rassegna 2017 è Clima e Ambiente, con una selezione di pellicole che vanno dall’animazione al film cult.

PROMOZIONI 
La 
visione del film è gratuita acquistando il biglietto di ingresso al Museo (si segnala che il Museo sarà visitabile solo fino all’inizio del film: non sarà più possibile utilizzare le postazioni interattive dopo le ore 22.00).

PROGRAMMA

ore 18.30 apertura biglietteria

ore 19.00 – 21.30 apericena (prenotazione obbligatoria)

ore 21.00 spettacolo in Planetario (facoltativo)

ore 21.30/22.00 inizio proiezione film

Il Museo sarà visitabile fino all’inizio del film.

Il servizio caffetteria sarà presente durante tutta la durata dell’evento.

CALENDARIO FILM

4 agosto – Una scomoda verità

Film-documentario sul problema mondiale del riscaldamento globale, diretto da Davis Guggenheim. Protagonista Al Gore, vicepresidente degli Stati Uniti d’America durante la presidenza di Bill Clinton, insignito del Premio Nobel per la pace nel 2007. Il film ha vinto il premio Oscar 2007 come miglior documentario e per la migliore canzone originale.

Il film offre uno sguardo appassionato e d’ispirazione sulla fervente crociata di un uomo che cerca di fermare l’implacabile avanzata del riscaldamento globale smascherando i miti e i fraintendimenti che lo circondano.

Introdurrà il film Raffaele Ferrari, professore di Oceanografia del Massachusetts Institute of Technology, esperto di dinamiche dell’oceano e del clima.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

11 agosto – L’era glaciale 2

18 agosto – Waterworld

25 agosto – Rango

1 settembre – The road

8 settembre – Domani


INFO e PRENOTAZIONI
Non si effettuano prenotazioni per l’ingresso Museo, cinema e spettacolo in Planetario (ingresso fino ad esaurimento posti).
Per maggiori informazioni visitare il sito 
www.planetarioditorino.it, scrivere a info@planetarioditorino.it, telefonare a 0118118740 (martedì-giovedì 10.00 – 12.00).


PREZZI

La visione del film è GRATUITA, fino ad esaurimento posti, presentando il biglietto di ingresso al Museo.

Biglietto di ingresso al Museo (obbligatorio)

INTERO: € 8,00

RIDOTTO: € 6,00 per ragazzi 6-18 anni, adulti sopra i 60 anni, studenti universitari sotto i 25 anni con Smart Card, gruppi di almeno 15 persone paganti, Enti convenzionati

GRATUITO: bambini sotto i 6 anni, disabili e loro accompagnatori, Giornalisti

OMAGGIO: per i possessori dell’Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card

Apericena (facoltativo e su prenotazione)

Per conoscere i costi dell’apericena consultare il sito www.planetarioditorino.it nella sezione relativa all’evento; per prenotare l’apericena scrivere a infinitocoffeehouse@gmail.com o telefonare a 393.8727768.

L’apericena è facoltativo, la prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata entro il venerdì alle ore 12.00.


ATTENZIONE: la prenotazione per l’apericena non garantisce l’accesso alla proiezione del film, il cui ingresso è libero fino ad esaurimento posti con il biglietto del Museo.

Per maggiori informazioni, segnalazione di allergie/intolleranze o richieste particolari, scrivere a infinitocoffeehouse@gmail.com o telefonare a 393.8727768.

AL RIENTRO DALLE VACANZE TORINO DIVENTA CAPITALE DEI TATUAGGI

Estate, caldo, canottiere, pantaloncini corti, pelle scoperta e… tatuaggi! Mai come in questa stagione è possibile ammirare e scoprire le tendenze e i disegni che ormai oltre  7 milioni di italiani hanno impresso sulla propria pelleCicano, figurativo, destrutturato, tribale, minimalista, giapponese, polinesiano, tradizionale… ce n’è per tutti i gusti! Nata come forma d’arte tra le più antiche del pianeta, quello dei tatuaggi è un settore in continua crescita ed evoluzione: nuovi stili, tecniche, prodotti, ma anche nuovi utilizzi e funzioni, come i tatuaggi hi-tech parlanti, oppure quelli in grado di monitorare colesterolo, temperatura, pressione o la quantità di alcol presente nell’organismo. Un mondo affascinante e tutto da scoprire che anche quest’anno torna a raccontarsi a Torino per l’attesissima ottava edizione della Torino Tattoo Convention, in programma nel capoluogo piemontese dal 15 al 17 Settembre. Oltre 340 tatuatori provenienti da tutto il mondo si daranno appuntamento al Palavela (Via Ventimiglia 145) insieme ai più importanti operatori e fornitori del settore per una 3 giorni di tatuaggi no stop (le agende dei Maestri sono già quasi tutte overbooking!) ma anche sfilate, esibizioni, contest, spettacoli e concerti. Un appuntamento per tutti gli appassionati e non solo, la Torino Tattoo Convention è una manifestazione che richiama ogni anno migliaia di visitatori .

Platti 1875 e il maestro Stillitano

Nel locale storico di Corso Vittorio Emanuele II, 72

 

Quella di Platti 1875 è una storia di gusto. L’Italia era stata da poco unificata quando Ernesto e Pietro Platti rilevarono l’antica liquoreria Umberto I trasformandola in un caffè diventato in breve un riferimento per tutti i torinesi. Le sue sale nel tempo hanno accolto personaggi come Cesare Pavese, Luigi Einaudi, Mario Soldati, Natalia Ginzburg, Italo Calvino, Giulio Einaudi, il Senatore Giovanni Agnelli, Emilio Lavazza, Erminio Macario… La storia di Platti 1875 continua e in questi giorni il

locale si prepara a scriverne un nuovo capitolo. Dopo aver radunato al suo fianco due eccellenze come Guido Gobino e Papille’s, lo storico caffè aggrega anche un “fuoriclasse” della pasticceria torinese Luciano Stillitano. Un nome che non ha certo bisogno di presentazioni ma che, senza dubbio, in tanti hanno voglia di rincontrare per assaggiare ancora le sue golose creazioni: soprattutto le paste mignon di cui Stillitano, continuatore della lezione di Giusto Falchero, è indiscusso maestro, quella piccola pasticceria che solo a Torino si fa così e le altre città ci invidiano e cercano di copiare, quella sublime delicatezza racchiusa in un piccolo peccato di gola che Stillitano sa interpretare come nessun altro. Per festeggiare il suo arrivo Platti 1875 ha deciso di organizzare una grande festa aperta a tutti i golosi il prossimo 30 Luglio (una vera e propria festa di “mezza estate”), sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele II 72, di fronte alle sue vetrine. E poiché non c’è gusto più grande dello stupire i propri ospiti con qualcosa di nuovo, diverso, particolare e inaspettato, il maestro Stillitano preparerà60 panettoni tradizionali “Milano” che verranno offerti e sottoposti alla “giocosa” valutazione di tutti i presenti. Si tratta dell’ultima creazione del maestro appositamente realizzata per Platti 1875 con modalità rigorosamente artigianali (una squadra di sole tre persone, un piccolo forno da 20 panettoni per ogni infornata), nel più scrupoloso rispetto della originaria ricetta milanese(farina, lievito madre, burro, uova freschissime, arancia e cedro canditi, uva sultanina). Eccellenze gastronomiche ma non solo, la festa del 30 luglio sarà impreziosita da un’altra chicca imperdibile: un concerto alla finestra dal mezzanino di Platti 1875, con musicisti che si esibiranno dal vivo per tutta la durata dell’evento.

 

L’Artusi alla Summer School

Jurgen Gjeci e Rebecca Ferrero maturati all’Istituto Artusi alla Summer School di Alma Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Gualtiero Marchesi

 

Hanno appena terminato il loro corso di studi superiori, con ottimi voti, e adesso vanno a scuola di eccellenza. Jurgen Gjeci (Va Cucina) e Rebecca Ferrero (Va Sala), dopo aver superato l’esame di Stato, rispettivamente con 100/100 Jurgen e con 96/100 Rebecca, parteciperanno dal 31 luglio al 4 agosto prossimi alla Summer School organizzata da Alma – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, promossa e fondata da Gualtiero Marchesi, con sede nella suggestiva location di Palazzo Ducale a Colorno in Provincia di Parma Si tratta di un corso premio che la Scuola Internazionale di Cucina Italiana promuove a cadenza annuale. L’obiettivo è quello di offrire a giovani – già impegnati ad affrontare un percorso di studio legato alla cucina o alla sala – opportunità formative professionalizzanti di alto livello. Le Regioni rappresentate alla Summer School sono 16. La Summer School vedrà l’attivazione di due indirizzi, che la Direzione Didattica ha studiato ad hoc basandosi sull’offerta formativa di Ala: la prima sezione sarà tutta dedicata alla Cucina e alla Pasticceria, cui parteciperà Jurgen Gjeci la seconda ruoterà intorno al mondo della Sala e della Sommellerie, alla quale prenderà parte Rebecca Ferrero. Il programma della Summer School sarà estremamente variegato: si spazierà, infatti, da lezioni di storia e cultura dell’alimentazione a quelle sulle tecniche di cottura e sullo stile di servizio, passando per approfondimenti sul grande patrimonio dei formaggi italiani e sul mondo della birra. Non mancheranno i momenti pratici: dalla preparazione di un buffet di gala all’allestimento della sala, per arrivare a una visita mattutina all’orto per la selezione delle materie prime. A completare il programma della Summer School sarà un’uscita didattica alla scoperta di una grande eccellenza italiana, come l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.

Si rafforza, quindi, anche il legame tra l’Istituto Artusi e l’eccellenza della cucina italiana, dopo che un altro allievo, Lorenzo Damosso, aveva vinto nel 2016, nella sezione Sala del terzo concorso nazionale “Il Talento del Taleggio, i talenti di Alma, e che la fase finale dell’edizione 2017 di questo concorso si è svolta proprio presso l’Artusi, che aveva “incassato” l’apprezzamento della giuria e dei rappresentanti di Alma.

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L’Istituto Alberghiero Artusi si trova a Casale Monferrato, in corso Valentino n° 95, tel. 0142/73722 – mail: segreteria@istitutoartusi.it .

 

 

A tavola con… Alfred Hitchcock

Per il ciclo di appuntamenti organizzati da FiorFood Coop in Galleria San Federico 6 – Torino, “A tavola con…”, martedì 18 luglio alle ore 19.30 si terrà un evento speciale in cui, per accompagnare la lettura dei gastronoir della giornalista e scrittrice Rosalba Graglia“Gialli Culinari” – di ispirazione Hitchcockiana legati alla cucina con racconti ambientati anche a Torino -, lo Chef di Fiorfood Gianni Spegis ha elaborato un menù che avrebbe sicuramente intrigato, ingolosito e soddisfatto il grande Hitch, famosissimo gourmet oltre che genio del cinema. A seguire, presso il Cinema Lux, la proiezione del celebre film “Psyco” del maestro del brivido. Per partecipare alla serata “A tavola con… Alfred Hitchcock”, al costo di € 35.00, è indispensabile la prenotazione, chiamando il numero 011. 511771. Il biglietto del cinema è acquistabile direttamente al Cinema Lux al costo di 4,00 euro.

Le parole di Italo Calvino a introdurre la mostra di Mariangela Redolfini

Con un pensiero che ci riporta a Italo Calvino apre la propria mostra Mariangela Redolfini nella Galleria “Arte per voi” di Avigliana (a cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino, presentazione dell’artista, la chiusura il 16 luglio prossimo, orari d’apertura sabato e domenica dalle 15 alle 19). Far passare “il mare in un imbuto” (questo è anche, come un omaggio, il titolo dell’esposizione, che consigliamo), affermava lo scrittore con l’omonimo testo pubblicato da Einaudi, e l’artista – che da alcuni anni chi stende queste brevi note conosce e apprezza – fa sua la frase ad affermare la volontà di “cercare di esprimere con pochi colori e forme semplici la complessità e l’ordine che esiste in ciò che ci circonda”. L’ordine trova spazio soprattutto nei paesaggi urbani, “cristalli di forma, ordine e esattezza”, in cui il reale viene trasfigurato, quel reale costruito sull’irrazionalità che ormai abitualmente la quotidianità ci offre, un panorama utopico che allinea nella gioiosità (e nella giocosità) delle opere dell’artista differenti aree coreografate in un perfetto “equilibrio estetico e cromatico”, città di una memoria futura e forse realizzabile, spingendo il pensiero (e il cuore) ancora al Calvino delle Lezioni americane, considerate il testamento letterario dello scrittore, dove tra i valori da salvaguardare per un futuro millennio netta e grande importanza assume l’Esattezza, nemica del Caos: “L’universo si disfa in una nube di calore, precipita senza scampo in un vortice d’entropia, ma all’interno di questo processo irreversibile possono darsi zone d’ordine, porzioni d’esistente che tendono verso una forma, punti privilegiati da cui sembra di scorgere un disegno, una prospettiva”. Un ordine prospettico che, in perfetta contrapposizione, ha come il proprio manifesto nella Babele che veloce s’alza verso il cielo, il colorismo di una variopinta, assolata isola mediterranea o delle coste del mar della Grecia, con i suoi rossi e i suoi gialli che con prepotenza accompagnano chi guarda verso il culmine del paesaggio, tra le superfici riquadrate, le linee orizzontali, i patii scoperti, i buchi oscuri delle finestre e dei loggiati; o ancora le linee verticali che slanciano Tra terra e cielo, o l’insinuante ricamo, le geometrie modernissime che costruiscono il (persino sonoro, vivacissimo) Dialogo tra camini, con quell’intreccio di coperture aperto al più ampio ventaglio della tavolozza. Come luogo d’incanto sono i paesaggi di Redolfini, anch’essi costruiti nella ordinata razionalità dell’universo, al cui interno lo spettatore – l’essere umano che sogna e corre alla ricerca dell’immaginazione – si perde e allo stesso tempo domina, immerso in quella visione a volo d’uccello, costeggiando dall’alto i cieli infuocati del periodo estivo (Negli occhi e nel cuore) o ancora quelli più rosati (Il fiume) e azzurrognoli, come i borghi, le piccole alture, le montagne, le distese di fiori, gli spazi a gradoni che s’imbucano nella valle, la tranquillità notturna di certe colline forse rintracciate nelle Langhe.  “Il mio giardino segreto” definisce Redolfini un altro dei suoi temi preferiti, i fiori, dove s’immerge con uno studio che da tempo va approfondendo, un campo in cui trova spazio “una raffinata e complessa eleganza come una semplicità sconcertante” e dove essa ha modo di descrivere dopo lunghe sperimentazioni, dopo la ripetizione sempre più studiata e ricercata del disegno preparatorio, l’ordine della natura, con i suoi colori addolciti o sfrenati, con le tante sfumature, con le ombre che qua e là s’insinuano, con le morbidezze e le trasparenze, con la ricchezza delle forme, con la piccolezza e la grandiosità. Anche qui allontanandosi dal reale – nella completa maturazione della propria tecnica – ma sublimando il dato naturalistico, andando oltre le costruzioni e le geometrie che la circondano, nella ricerca della sua essenza, nell’assorbimento delle radici dell’oggetto.

 

Elio Rabbione

 Le immagini:

“Babele”, 2016, cm. 100 x 60

“Negli occhi e nel cuore”, 2011, cm. 50 x 60

“All’improvviso”, 2011, cm. 40 x 40

 

“La montagna che non c’è”

Dopo la tappa di Borgate dal Vivo – Festival letterario delle Borgate Alpine, di sabato 8 luglio, che ha visto la presentazione del libro “Essere Nanni Moretti” di Beppe Culicchia, domenica 9 luglio al Museo della Resistenza, rame, lavoro, astronomia, alle ore 15, si tiene una nuova presentazione letteraria, “La montagna che non c’è” di Anna Torretta, alpinista e scrittrice. Il libro è edito da Piemme. In caso di maltempo il luogo dispone di una tensostruttura al coperto.

Massimo Iaretti