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Foto da Camera al centro per la fotografia

camera foto

La prova che a Torino,  che ha sofferto e soffre di grosse difficoltà , soprattutto nell’ambito della Cultura, si può realizzare qualcosa di bello e importante grazie al coraggio e all’ambizione

 
Giovedì 1 ottobre apre a Torino, in Via delle Rosine 18, CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia. Il progetto nasce dalla volontà di dotare l’Italia di un Centro dedicato alla fotografia come forma di linguaggio, di documentazione e di espressione artistica, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la fotografia italiana in un dialogo permanente con le esperienze internazionali. Il progetto di Camera, patrocinato e sostenuto dalla Città di Torino e dalla Regione Piemonte, nasce grazie a Partner come Eni e Intesa San Paolo e inoltre al sostegno di Magnum Photos, del lanificio REDA e della Lavazza ; fra i partner tecnici, Leica Camera Italia ed ERCO, che ha realizzato l’illuminazione degli spazi. “ Tutto ciò – ha detto il Presidente Emanuele Chieli– costituisce la prova che pubblico e privato possono collaborare. Camera  è inoltre la prova che a Torino,  che ha sofferto e soffre di grosse difficoltà , soprattutto nell’ambito della Cultura, si può realizzare qualcosa di bello e importante grazie al coraggio e all’ambizione.” “L’idea – ha aggiunto la Direttrice Lorenza Bravetta- – è nata tre anni fa dal constatare che mancava un “sistema” che portasse a dialogare con le massime realtà internazionali. L’obiettivo principale è rappresentato dalla necessità di un’educazione allo sguardo, di un’educazione visiva. Per questo è molto importante  l’attività didattica, che promuoviamo attraverso programmi educativi per le scuole”.Tra gli altri interventi nell’ambito della conferenza stampa, quello di Maurizio Braccialarghe, Antonella Parigi, Michele Coppola. In particolare Coppola, Responsabile dei Beni Culturali di Intesa San Paolo, ha sottolineato l’ importanza della Cultura come elemento di sviluppo e promotore dell’”officina delle idee  e delle imprese”.Tra le attività di Camera anche le mostre, tre all’anno. Oggi stesso, alle ore 18, alla presenza del Sindaco Piero Fassino, verrà inaugurata la prima mostra, una grande retrospettiva dedicata all’ucraino Boris Mikhailov con oltre 300 opere. La mostra è accompagnata da una pubblicazione co-edita da Camera e Walther Konig, contenente oltre 500 immagini da lui raccolte nel corso degli anni.

                                                                                                  Helen Alterio

Bosnia, l’Europa di mezzo

TRAVAGLINI BOSNIAIl volume, edito da Infinito, con la prefazione degli storici Gianni Oliva  e Donatella Sasso, verrà presentatin anteprima mercoledì 7 ottobre,alle ore 18, presso la libreria Feltrinelli di piazza CLN  a Torino

 

Bosnia,l’Europa di mezzo.Viaggio tra guerra e pace, tra Oriente e Occidente” è il titolo dell’ultimo libro di Marco Travaglini. Il volume, edito da Infinito, con la prefazione degli storici Gianni Oliva  e Donatella Sasso, verrà presentato in anteprima mercoledì 7 ottobre,alle ore 18.00, presso la libreria Feltrinelli di piazza CLN  a Torino. Con l’autore dialogherà Donatella Sasso. Infinito edizioni è ormai la realtà editoriale italiana più attenta ai Balcani, e in particolare alla Bosnia Erzegovina. Per dimostrarlo, la casa editrice ha preparato un autunno/inverno ad altissimo livello per i lettori appassionati di vicende balcaniche e per chi voglia finalmente avvicinarsi all’argomento. Il libro di Travaglini è il primo di questa nuova fase. Vent’anni fa finiva la guerra in Bosnia, lasciando cumuli di macerie e tanti, troppi morti.

 

Questo reportage racconta la pace che ha fatto seguito alla guerra in Bosnia Erzegovina. Una pace imperfetta, fatta di prevaricazione e di giustizia negata, di dolore e di speranze strappate via dal disastro di una quotidianità spesso fatta di umiliazioni e privazioni. Ma narra anche laTRAVAGLINI3 vicenda di tante persone e la storia di un innamoramento, quello dell’autore per la Bosnia, e di un profondo desiderio di capire non solo le ragioni del conflitto, ma anche la forza enorme che permette al popolo bosniaco di non scomparire. “Marco Travaglini ha scritto un taccuino di viaggio pieno di partecipazione emotiva, attento a cogliere i luoghi, i personaggi, le storie individuali e collettive; ma ha anche scritto un libro pieno di spunti per riflettere sul presente, per comprendere che ogni crisi ha le sue specificità e, insieme, i suoi denominatori comuni. Un bel modo – secondo Gianni Oliva, uno dei più autorevoli studiosi del Novecento –  per fare ‘storia del passato’ facendo contemporaneamente ‘educazione al presente’”. Anche per Donatella Sasso, scrittrice e storica dell’Istituto Salvemini “questo libro costituisce una narrazione unitaria in grado di raccordare il tempo di guerra con il presente, gettando semi di speranza e rinsaldando frammenti di memoria”. Discorso importante perché la guerra di Bosnia ci ha lasciato tante lezioni ma due, attualissime, vanno ricordate.

 

TRAVAGLINI 4La prima riguarda l’atteggiamento della comunità internazionale: la pace non si mantiene inviando truppe di peace enforcing a occupare un Paese in fiamme; la pace si mantiene intervenendo prima dell’irreparabile, aiutando i Paesi in difficoltà a risollevarsi, disinnescando le tensioni che generano conflitti. La seconda lezione è la propaganda. Va prestata grande attenzione alle parole e al loro uso, soprattutto da parte di chi ha responsabilità e visibilità pubblica. Gli odi etnici hanno trovato alimento nell’uso disinvolto delle accuse e delle ingiurie. Ci sono analogie inquietanti con i linguaggi dei nostri giornali. Anche per questo “Bosnia, l’Europa di mezzo” è un libro utile, importante che, oltre a  far conoscere e riflettere, aiuta a non dimenticare che vent’anni fa tornavano nel cuore dell’Europa, a qualche chilometro da casa nostra, i campi di concentramento, gli assedi alle città, il genocidio e i profughi. Molte domande sollevate da quelle guerre sono rimaste aperte, e molte lezioni rimangono ancora da capire. Perché le guerre in ex-Jugoslavia non parlavano del loro passato nei Balcani ma del nostro futuro in Europa.

Una finestra Liberty sul Canavese

liberty

Tour guidato attraverso le ville storiche del paese con merenda a base di dolci liberty

 

Prosegue sino al prossimo 11 ottobre l’interessante mostra “Una finestra sul Canavese del primo Novecento” che si tiene presso il Comune di Parella, organizzata in collaborazione con l’associazione Pedaneus, e orario di visita dalle ore 10 alle 18. Domenica 4 ottobre sarà riproposto il già sperimentato, con successo, tour guidato attraverso le ville storiche di Parella, con merenda a base di dolci liberty, serviti secondo i riti di un secolo fa, nel magico scenario di un parco tra i più suggestivi. Il ritrovo è alle ore 15 davanti al Municipio di Parella.

 

Massimo Iaretti

Turin Marathon Gran Premio la Stampa

turin marathon conferenza 15

Il presidente Luigi Chiabrera ha spiegato l’importanza della maratona come grande appuntamento culturale, un modello di produzione turistica che fa bene a una città come la nostra, che è già in gran fermento visto la scelta di rinnovare il percorso coinvolgendo una gran fetta della città di Torino

 

Si è svolta presso il Museo della Radio e della Televisione la conferenza stampa di presentazione della 29a edizione della Turin Marathon Gran Premio la Stampa. E’ intervenuto il vicedirettore della Rai, Maria Bollini Lucisano, che ha sottolineato il legame di collaborazione tra Turin Marathon e Rai e ricordato  in particolare l’esordio della Junior Marathon e, di come la corsa sia uno sport semplice in grado di creare splendidi legami. Il presidente Luigi Chiabrera ha spiegato l’importanza della maratona come grande appuntamento culturale, un modello di produzione turistica che fa bene a una città come la nostra, che è già in gran fermento visto la scelta di rinnovare il percorso coinvolgendo una gran fetta della città di Torino. “Il Gruppo Turin Marathon – ha detto – sta dando il massimo per questo evento, anche in vista del prossimo anno, dato che la città di Torino sarà il palcoscenico dei Campionati Mondiali di Maratona dell’Esercito”. Da qui nasce anche la scelta tecnica di cambiare la data dell’evento, da novembre a ottobre. In chiusura, gli interventi del Sindaco di Torino, Piero Fassino, e dell’Assessore allo Sport, Stefano Gallo, i quali hanno evidenziato come una manifestazione internazionale quale la Turin Marathon sia un vanto per la città sia a livello sportivo sia a livello culturale e turistico. Proprio per questo si è scelto di aprire Torino 2015 Capitale Europea dello Sport con questo evento.  

 

La Maratona di Torino nasce nel 1897 quando fu organizzata la prima gara sulla distanza in Piemonte, la Torino-None. Negli anni successivi il percorso subì molti cambiamenti fin quando non si arrivò, nel 1987, alla nascita della società Turin Marathon e alla relativa maratona organizzata, la Susa-Avigliana: il tutto nacque dall’idea di promozione del territorio e di promozione dello sport e del benessere, temi che a questa società sono sempre stati a cuore. Il gruppo Turin Marathon è diventato quello che è, realizzando progetti culturali, televisivi, ambientali, storici e ha prodotto novità, aggregazione e ricerca. Oggi, con il 4 Ottobre arriviamo alla 29 edizione, che da sempre ha come base la preparazione atletica, l’allenamento condiviso, l’attività nelle scuole e quell’attenzione particolare verso i giovani che sono il futuro dell’atletica. La 42 kilometri ha il lustro di aver aperto l’anno di Torino 2015 Capitale Europea dello Sport, ed è considerata una delle più importanti manifestazione nel mondo AIMS. Inoltre il capoluogo piemontese rientra nel circuito “ Maratone delle città d’arte”, insieme a Venezia, Firenze, Roma, per promuovere la cultura e l’immagine del territorio.

 

LA MARATONA DELL’ARTE-  Proprio perché alla Turin Marathon sta a cuore la cultura, il turismo e il territorio  ha attivato una stretta collaborazione con l’Assessorato della Regione Piemonte e Torino. “Ogni anno migliaia di atleti vengono a Torino da moltissime nazioni per correre la maratona” aveva affermato tempo fa Luigi Chiabrera, “ma non vengono per i 42,195 km in sé, vengono perché possono correre in una delle città più belle del mondo”. Questa edizione del 2015, grazie all’accordo stipulato con Fondazione Torino Musei offrirà a tutti i partecipanti e ai loro accompagnatori la tariffa agevolata per l’ingresso ai quattro musei: GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna, Palazzo Madama- il Museo Civico d’Arte Antica, la Rocca e il Borgo Medievale e il MAO Museo d’Arte Orientale. Questi luoghi saranno anche le tappe della Running of Art, un “viaggio virtuale” nella cultura e nell’arte torinese.

 

LA MARATONA DEI PARCHI-Tra le tante novità di quest’anno, rientra il suggestivo percorso. Il tracciato diventa sempre più lineare e cittadino, abbordabile anche per coloro che si affacciano per la prima volta al mondo delle maratone o per coloro che voglio migliorare il proprio personale. 42, 195 km immersi nelle vie storiche e nei parchi più suggestivi del capoluogo piemontese, non a caso quest’anno è stata ribattezzata come la maratona dei Parchi. Dopo lo start dato da piazza San Carlo, il salotto buono della città, i corridori si dirigeranno verso via Po ritrovandosi faccia a faccia con la Gran Madre, per svoltare a destra lungo corso Moncalieri costeggiando tutto il lungo Po, proseguendo così accompagnati dalla vista del parco del Valentino fino a raggiungere Moncalieri attraversando l’oasi del parco delle Vallere da strada Torino. Da Moncalieri si arriverà a Nichelino per via Pastrengo, verranno imboccate via Cuneo, via Torino e via Debouchè per far ritorno in città da corso Unione Sovietica. Giunti quasi a metà della fatica, intorno al 20 km, si attraverserà corso Tazzoli, per arrivare in corso Siracusa, affiancando il parco Ruffini. Si scenderà lungo un buon rettilineo di circa 10 km per imboccare il nuovo percorso. Niente più zig zag tra le vie di C.so Francia, ma uno snodarsi intorno al parco Dora tra Via Pianezza, Via Cincinnato, Via Isernia e Via Orvieto in modo da poter raggiungere gli ultimi 7 km nel centro della città. Si proseguirà in corso Sommeiller, via Sacchi per giungere all’imbocco di via Roma arrivando così al termine della fatica per tagliare il traguardo in piazza Castello. Saranno così Palazzo Reale e Palazzo Madama, splendide architetture della città sabauda ad accogliere tutti coloro che taglieranno il traguardo. 

 Roberta Perna

Maratona in pillole

MEDAGLIA- Palazzo Madama sarà protagonista diventando  simbolo della medaglia da collezione, che da quest’anno inaugurerà il tema delle residenze reali. Patrimonio Mondiale dell’Unesco come parte del sito seriale Residenza Sabauda e sintesi di tutto il passato storico torinese.

 

STRATORINO E JUNIOR MARATHON-Parallelamente alla maratona non manca l’appuntamento per gli adolescenti e i neofiti della corsa con Stratorino, che quest’anno conferma il suo tracciato  di 7,5 km nel meraviglioso centro di Torino, partenza e arrivo da Piazza San Carlo, snodandosi tra le piazze e le vie storiche, attraversando il meraviglioso parco del Valentino. Per i bambini di età inferiore o pari ai 12 anni torna la Junior Marathon, in programma come sempre sull’ultimo chilometro della Turin Marathon. Prima della partenza  a intrattenere i piccoli podisti ci saranno un sacco di attività d’animazione.

 

“ FRIENDSHIP THROUGH SPORT “- “Amicizia attraverso lo sport” ed è proprio questo il rapporto che più si sta definendo tra Turin Marathon ed Esercito Italiano, che da anni è sostenitore attivo delle nostre iniziative. Quest’anno proprio in prima linea l’esercito ospiterà il centro maratona a Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di applicazione dell’ Esercito. Inoltre le due realtà guardano al futuro; Turin Marathon sarà pronta a festeggiare la sua 30esima edizione, il 2 Ottobre 2016, ospitando il Campionato Mondiale Militare di Maratona, con il sostegno del Cism (Consiglio Internazionale dello Sport Militare), che ha scelto proprio la città di Torino sia come legame storico in quanto la città ha dato i natali all’Esercito e con l’intento di unire sempre più il mondo sportivo militare a quello civile.

 
GADGET UFFICIALE-Tutti i partecipanti, oltre il consueto pacco gara, riceveranno la splendida maglietta tecnica firmata Karhu.

 

ASPETTANDO RIO- Quest’anno in concomitanza con Turin Marathon Gran Premio la Stampa, dal 2 al 4 ottobre, sarà allestita la mostra fotografica sulle Olimpiadi di Londra 2012 con gli scatti di Giancarlo Colombo. Fotografo ufficiale della Fidal .

 

COME SEGUIRE LA CORSA- Quest’anno Turin Marathon Gran Premio la Stampa sarà visibile il 4 ottobre 2015 in diretta streaming video su Rai sport 2, raggiungibile tramite il sito www.rai.it dalle ore 9.30. A seguire sempre su Rai sport 2 verrà proposta un’ampia sintesi in differita a partire dalle 16.00.

 

CONFERENZA STAMPA UFFICIALE TOP RUNNER- Come consueto Sabato 3 Ottobre, presso il Salone degli Svizzeri di palazzo Chiablese saranno presentati gli atleti della 29edizione Turin Marathon Gran Premio La Stampa.

AUTOMOBILISTI sfreNATI

auto stress

tetiPUNTI DI (S)VISTA /

di Tersilla Garella

 

 

Perché inevitabilmente quando sali in auto in una città come la nostra subisci una metamorfosi. Diventiamo tutti belve inferocite in guerra l’uno con l’altro. Siamo competitivi a tal punto che quando il semaforo diventa giallo iniziamo ad accelerare e ad avanzare in modo quasi impercettibile perché vogliamo bruciare chi ci sta a fianco, fissandolo con sguardo minaccioso e di sfida

 

“Chi va piano va sano e va lontano.” Non per contraddire la sempreverde saggezza popolare, ma ho come il sospetto che questo proverbio non sia applicabile nello specifico ad una città trafficata come Torino. Come ben sa chi ogni giorno si trova a doversi spostare in auto, la strada ha un proprio codice. Che non è, ovviamente, quello che si è appreso frequentando scuola guida. No. È la legge della giungla. Del più forte. Della selezione naturale. E non importa quale cilindrata tu abbia, se tu possieda un suv o una modestissima utilitaria. Conta solo che tu sia assetato abbastanza di semafori e sorpassi per uscirne indenne.

 

Perché inevitabilmente quando sali in auto in una città come la nostra subisci una metamorfosi. Diventiamo tutti belve inferocite in guerra l’uno con l’altro. Siamo competitivi a tal punto che quando il semaforo diventa giallo iniziamo ad accelerare e ad avanzare in modo quasi impercettibile perché vogliamo bruciare chi ci sta a fianco, fissandolo con sguardo minaccioso e di sfida – salvo quando quella alla nostra destra è una donna che si sta mettendo il rimmel, e allora in quel caso ci rilassiamo perché sappiamo che non partirà mai allo scattare del verde -. Non ho ancora mai sentito nessuno dire: “Ah quell’automobilista, proprio gentile guarda. Mi ha dato la precedenza e mi ha fatto un sorriso a trentadue denti”. MAI. È una questione d’onore. Siamo pronti a scendere con il cric in mano se c’è da disquisire su una mancata precedenza. Soprattutto ad una rotonda. Ah, la rotonda, questa sconosciuta! Accade però che in qualche circostanza facciamo quasi squadra.

 

Dinanzi al comune nemico riusciamo a stringerci in un fronte compatto, a formare una sorta di falange oplitica. Tre sono le categorie che noi proprio non tolleriamo e al cui passaggio soffriamo indicibilmente: il pedone, il ciclista e il provinciale. Pedoni e ciclisti che ormai si gettano sulle strisce quasi avessero il potere di rendere immortali, a tradimento peraltro. Che a confronto l’attacco giapponese a Pearl Harbor fu annunciato con largo anticipo. Ma è sicuramente il provinciale ad urtare ormai maggiormente la psiche di noi automobilisti. “Torna a guidare nel tuo paese, imbranato”, si sente gridare da ogni parte. Che a confronto persino Salvini è più gentile con quelle povere anime degli immigrati.

 

Io ho una Yaris grigia. Così, a titolo puramente informativo. Se ne vedete una in giro, scansatevi. Rapidi.

Vivere il Parco alla corte dei Roero

Al Castello di Monticello d’Alba. Protagonista sarà il Parco romantico all’inglese, realizzato su progetto dell’architetto paesaggista dei Savoia Xavier Kurten

 

roero castelloNella magnifica cornice del castello dei Conti Roero a Monticello d’Alba, domenica 27 settembre 2015 si potrà trascorrere un’intera giornata all’aria aperta! Protagonista sarà il Parco romantico all’inglese, realizzato su progetto dell’architetto paesaggista dei Savoia Xavier Kurten. Dalle 10 alle 13 e dalle 14 fino alle 18, ogni ora è previsto un percorso di visita guidata al castello ed uno al Parco. La visita al Parco permette di scoprire la storia del castello attraverso un diverso punto di vista e di scoprire come è cambiato il gusto estetico degli esterni e delle aree verdi nel corso dei secoli. Passeggiando lungo il Viale dei Tigli e sulle sponde del laghetto, si andranno anche a scoprire le numerose piante che contribuiscono a creare il verde del Parco, vecchie anche di duecento anni!

 

Al termine del tour, possibilità di degustare un assaggio di Vermouth di Anselmo Vermouth di Torino. Anselmo è una ditta rinata dalla passione di quattro giovani menti creative torinesi dal brillante spirito imprenditoriale: il punto di partenza è una lunga ricerca sulla ricetta tradizionale, sugli ingredienti naturali e sulla produzione artigianale. In alternativa, per i piccini, sarà possibile bere una tisana calda. I più piccini, alle 16, su prenotazione, sono attesi da un’educatrice per immergersi con un laboratorio didattico nel magico mondo delle erbe e realizzare il proprio personale “Quaderno del bosco”. Il ticket d’ingresso per la visita al castello è di 7 euro; 4 euro per la visita al Parco e la degustazione di Vermouth. Possibilità di fare il ticket cumulativo a 10 euro che comprende sia il castello che il Parco che la degustazione Vermouth Il laboratorio per i bambini costa 10 euro ed è su prenotazione.

 

In caso di cattivo tempo, il format per bambini verrà riadattato per gli interni del castello. Le visite guidate si terranno invece regolarmente (possibilità di camminare sull’asfalto).

 

Informazioni e prenotazioni: TURISMO IN LANGA, www.turismoinlanga.it, 0173/364030.

F35, volo "fotografico" per calendario

Sui  media la notizia è stata riportata ampiamente, sottolineando che il caccia aveva effettuato il volo di circa un’ora sopra l’aeroporto novarese

 

aereo f35Nei giorni scorsi  il cielo del Piemonte è stato solcato da un F 35, il primo esemplare di caccia assemblato interamente a Cameri in Provincia di Novara.  Ed è stato notato e fotografato anche sopra Casale Monferrato. L’ F 35A era affiancato da un Eurofighter e da un MB 339.  La presenza di questo aereo, che viene utilizzato per rilievi fotografici, e le modalità di sorvolo su Casale, fanno pensare che quest’ultimo stesse probabilmente fotografando gli altri due velivoli in volo e la città di Sant’Evasio e le colline del Monferrato, dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e che quanto scattato diventi probabilmente oggetto di un poster o di un calendario. Sui  media internet e televisivi la notizia è stata riportata ampiamente, sottolineando che il caccia aveva effettuato il volo di circa un’ora sopra l’aeroporto novarese.

 

Massimo Iaretti

Comunicare lo sport con la Pezzali

A promuoverlo sono stati il Consiglio Regionale e il Corecom in collaborazione con il Coni

 

SPORT CONVEGNOLa comunicazione come strumento positivo per diffondere le buone pratiche sportive è stata al centro di un convegno (che era anche momento di formazione dell’Ordine dei Giornalisti regionale) che si è svolto martedì a Torino al Centro incontri della Regione Piemonte di corso Stati Uniti, incentrato, appunto, sul tema “Comunicare lo sport”. A promuoverlo sono stati il Consiglio Regionale e il Corecom in collaborazione con il Coni. L’argomento è stato affrontato da un parterre di oratori qualificati, moderati da Ezio Ercole: Bruno Geraci, presidente del Corecom Piemonte, Gianfranco Porqueddu, presidente regionale del Coni, Maria Pia Caruso, dirigente Agcom, l’assessore comunale allo sport della Città di Torino, Stefano Gallo, l’assessore regionale allo sport Giovanni Maria Ferraris, il direttore di Tuttosport, Vittorio Oreggia, il giornalista sportivo Darwin Pastorin che ha “volato alto” con una carrellata tra i contributi dati dalla letteratura alle discipline sportive, Luca Pancalli presidente nazionale del Cip, la medaglia d’oro olimpica Valentina Pezzali che in un video ha ricordato l’importanza della comunicazione sportiva, Giovanni Malagò presidente del Coni. E la presenza del numero uno dello sport italiano non era casuale. La giunta del Coni ha tenuto una sua riunione a Torino, città capitale europea dello sport, nell’ambito della Settimana europea dello sport. Il convegno aveva come obiettivo, riuscito, quello di diffondere le regole ed i valori positivi delle discipline sportive e contrastare fenomeni allarmanti, violenza, razzismo nell’ambito degli eventi sportivi.  E soprattutto di fare spazio ad una comunicazione di fatti reali, che rimetta lo sport al centro e non solo dispersioni parolaie.

 

Massimo Iaretti

Quanto e' green Torino?

verde 2Superficie totale aree verdi: 911.823 mq

 

I numeri del verde a Torino (al 31.12.2012):

 

superficie totale territorio comunale: mq. 130.170.000 – abitanti: 911.823

 

superficie totale aree verdi pubbliche nel territorio comunale: mq. 21.370.000 circa

 

superficie totale aree verdi pubbliche a gestione comunale, diretta o indiretta: mq. 21.011.000 (comprese aree agricole e incolte)

 

superficie di verde a gestione pubblica sul totale della superficie comunale: 16,42 %

 

verde per abitante : mq. 23,44

 

verde extraterritoriale di proprietà comunale: mq. 1.450.000 circa

 

parchi e giardini: mq. 12.630.000 circa

 

aiuole fiorite:  mq. 2.700 circaOrti urbani e aree agricole: mq. 1.958.237

 

bosco a gestione comunale: mq 1.636.000 circaaree boscate totali: mq. 7.925.186

 

aree gioco: n. 277 (aggiornamento aprile 2013)

 

aree cani: n. 44 (aggiornamento aprile 2013)

 

patrimonio arboreo urbano: circa 110.000 esemplari

 

patrimonio arboreo collinare: oltre 50.000 esemplari

 

aree protette a livello europeo (Rete Natura 2000) + Aree Naturali Protette da normativa regionale in territorio comunale (proprietà sia pubblica che privata): mq.  5.913.500

 

www.comune.torino.it

Aperti e chiusi per ferie in agosto

Estate in città

 

palazzo civicoTutte le variazioni alla viabilità, chiusure estive degli uffici comunali, esercizi commerciali aperti ad agosto e segnalazioni circa eventi, iniziative e occasioni di svago all’aperto: ecco da Palazzo Civico le informazioni utili per chi rimane in città durante il periodo estivo, sono riepilogate nella pagina dedicata del sito web del Comune di Torino.

 

(Foto: il Torinese)