
L’abolizione di questa tassa permetterebbe all’Albania di sviluppare l’export , considerando che il nostro Paese è il primo come fatturato nell’export con lo stato albanese
Tirana – Il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Edmond Haxhinasto, ha ricevuto in una riunione il nuovo ambasciatore italiano, Alberto Cutillo. In quest’occasione, il Ministro Haxhinasto ha chiesto la rimozione, il prima possibile, della tassa fissa in vigore dal 1956, e che pesa sui trasportatori albanesi di merci in Italia, costretti a pagare nove volte di più.
L’abolizione di questa tassa permetterebbe all’Albania di sviluppare gli scambi , considerando che il nostro
Paese è il primo come fatturato nell’export con lo stato albanese ed è quindi giusto abolire la tassa in vigore da quasi 60 anni.L’ ambasciatore Italiano ha sostituito il suo collega Massimo Gaiani dopo il suo mandato quadriennale di rappresentanza in Albania.
Alberto Cutillo nè ei ranghi diplomatici dal 198, 53 anni originario di Napoli, ha svolto incarichi in Francia,
Arabia Saudita, Svizzera e Stati Uniti. Negli ultimi due lustri si è occupato soprattutto di relazioni multilaterali, con particolare riferimento agli affari umanitari, al peacekeeping, al post-conflict e alle questioni migratorie: impegni che lo hanno condotto anche a New York, dove ha collaborato alla preparazione della Conferenza delle Nazioni Unite su migrazione e sviluppo. Ad oggi lavora al Ministero degli Esteri, Direzione generale per l’Unione europea, con il grado di Ministro plenipotenziario. All’attività diplomatica alterna, nelle medesime materie, quella di docente universitario presso la Luiss di Roma.
da Tirana
P. Petromilli

Non si tratta dello scrittore, nemmeno del cantante con lo stesso nome e tanto meno di un essere umano. “Günther” è un gallo immaginario, immortalato in un dipinto ad olio di Erina Alushi, che da mesi impressiona e ipnotizza chiunque fissi il quadro dal vivo o anche solo la sua foto. Günther trasmette una magia inspiegabile mescolando il mistero della Torino cupa nascosta in profondità con il sole e i colori di una Tirana post Komunista che si scatena dalle piume cangianti di un gallo che ormai tutti chiamano “Günther”.
Testo dell’esordiente Aleksandros Memetaj


Nel Paese delle Aquile sono pieni di voglia di vivere e assaporano la liberta’, che sanno bene cosa vuol dire dopo 50 anni di durissima dittatura comunista
La comunità albanese a Torino e in Piemonte è molto forte e integrata pienamente da anni. Inizia da oggi – attraverso il nuovo link del Torinese, IL TIRANESE – la pubblicazione di notizie, opinioni e servizi giornalistici incentrati sui rapporti tra il Piemonte e il Paese delle Aquile, nello spirito di amicizia e interscambio culturale e sociale.
Tutto il Paese delle Aquile ha festeggiato da Saranda a Scutari: per la prima volta nella sua storia l’Albania giocherà infatti la fase finale di un Europeo di calcio. La nazionale guidata da Gianni De Biasi- già allenatore, tra l’altro, del Torino di Urbano Cairo – ha conquistato l’ambito traguardo col 3-0 all’Armenia, valido per il secondo posto nel girone I, con la Danimarca agli spareggi. «Nella mia carriera di soddisfazioni ne ho avute tante, ma questa le supera tutte perché dietro abbiamo un popolo intero», ha detto il ct a Sky Sport. Ed è proprio così. Il popolo albanese, che vuole entrare in Europa, lo farà anche attraverso il calcio, con l’orgoglio che gli è tipico. «Prima della partita ai ragazzi ho detto che tre anni e mezzo fa c’erano pochissime persone con noi, al debutto in Georgia. Ho detto che se mi avessero seguito e che se ci avessero creduto avremmo avuto grandi possibilità. Qualcuno – dice De Biasi – ha sorriso, oggi anche chi ha sorriso si aggrega, ma va bene così. Dietro questo successo c’è il lavoro di un team: Tramezzani, Bellè, tutti coloro che hanno partecipato, tutti hanno contributo a raggiungere questo sogno». un nuovo sogno italo-albanese.