I vetri di Marina Monzeglio, una ricerca tra forma e luce

Con il titolo Frammenti (a cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino, nota critica di Angelo Mistrangelo) espone sino a domenica 8 aprile presso la Galleria “Arte per Voi” (piazza Conte Rosso 3, Avigliana, visite sabato e domenica dalla 15 alle 19) Marina Monzeglio, diplomata in scenografia presso l’Accademia Albertina, fuori dal coro abituale dell’arte nella scelta, e nel cammino percorso fino ad ora, della materia su cui lavorare, quel vetro – vetri dipinti, cottura a gran fuoco, legatura a stagno – a cui dare una forma, circolare principalmente (Alnilam, 2006) o sinuosa (Sinuosità, 2006) o talvolta irregolare (Evoluzione 5, 2007), che con grazia s’insinua prepotente nello spazio, nutrirla di spezzettature e di gradazioni di colori, dove la creazione coltiva cromatismi appropriati e nitidi, di costruzioni pressoché musive che continuano a dare vita a delle vere opere d’arte facilmente definibili come sculture. E’ il suo uno studio personalissimo, alla ricerca di simbologie, di tratti nuovi, di sperimentazioni, di alternanze tra zone opache e trasparenti e biancastre, di equilibri che a poco a poco si posano all’interno dell’opera, di un concreto sviluppo emotivamente valido. Di linee che di volta in volta, in una maniera sempre diversa, sono preparate e addomesticate, raccolte in un unico sguardo, racchiuse e armonizzate. Una ricerca che ha radici lontane, sperdute nei secoli, facilmente confluibili in un mondo mitteleuropeo come nel nostro Liberty, una ricerca che coinvolge prima di ogni altra cosa la materia, trattata con estrema e accorta manualità, con reinvenzioni di svelto dinamismo, condotta ad effetti e risultati a tratti inaspettati, una superficie liscia fatta di eleganza e di delicatezza che la padronanza artistica forgia a forme articolate, sempre leggere, immaginifiche, misteriose il più delle volte (Spirito del 2006), interessata e piegata ai rapporti che corrono con la luce, vista questa attraverso i molteplici giochi di frammentazione che vi trovano posto. C’è questo, e certo molto altro, nel mondo delicato di Marina Monzeglio, come quell’angolo di magia che inevitabilmente finisce col farla da padrone in ogni sua opera, quella sottile spazialità che leggerissima si pone al centro di una mostra o come pezzo prezioso d’arredamento. Sculture concrete ma affidate allo stesso tempo al sogno e all’irrealtà, forti della loro fragilità, che appartengono ad un mondo fatto di tranquillità e meditazione, ad un appartarsi di studio e di invenzioni che lascia intravedere una profonda quanto sincera maestria.

Elio Rabbione

 

Nelle immagini alcune opere di Marina Monzeglio

ANCHE LE STATUE MUOIONO. QUANTO E’ VULNERABILE IL PATRIMONIO

Dalla collaborazione tra il Museo Egizio, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, i Musei Reali e il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino (CRAST) nasce un progetto espositivo che invita alla riflessione sull’importanza del patrimonio culturale

 Quattro istituzioni danno vita a un coro di voci che ripercorre il tema attualissimo della vulnerabilità, della distruzione sistematica e consapevole del patrimonio culturale, sottolineando contestualmente l’importanza della sua conservazione e protezioneLa mostra, articolata su tre sedi – Museo EgizioFondazione Sandretto Re Rebaudengo,Musei Reali – mutua il proprio titolo da un documentario del 1953 realizzato dal regista francese Alain Resnais e si serve, come immagine guida, del dettaglio di una fotografia in bianco e nero di Mimmo Jodice (tratta dall’opera “Anamnesi”) che mostra il volto di pietra di una statua vittima del tempo e della storia.

 

Il progetto scientifico – elaborato dai curatori Irene Calderoni, Stefano de Martino, Paolo Del Vesco, Christian Greco, Enrica Pagella, Elisa Panero – ruota attorno a tre temi principali: quello della distruzione e del saccheggio analizza in modo diacronico le motivazioni che hanno spinto gli uomini alla distruzione del patrimonio artistico e archeologico nel tentativo di mistificazione dell’identità altrui, di dispersione e annichilimento della memoria dei popoli. Il secondo tema è il potere delle immagini, mai soltanto semplici segni grafici, ma portatrici di innumerevoli significati e spesso strumento del potere. Terzo e ultimo tema è il ruolo dei musei: considerati istituzioni in bilico tra il principio di conservazione/protezione e l’attività di appropriazione,“predatori” di patrimoni e custodi di reperti altrimenti esposti al rischio della distruzione e dell’oblio. Simboli dell’Europa coloniale, oggi i musei sono chiamati a rivalutare e ricostruire il loro ruolo di narratori della cultura, facendo luce sul racconto biografico dell’oggetto mostrato al pubblico.

 

La mostra sollecita l’urgenza di alcune domande: qual è il ruolo di un patrimonio storico-artistico nei processi di costruzione dell’identità culturale di un popolo? Quali sono gli effetti di una devastazione così estrema sul senso di appartenenza, sull’idea di tradizione e condivisione, sulla possibilità di concepirsi come un insieme? Su quali basi si può costruire un futuro, se le tracce del proprio passato sono state sistematicamente obliterate? Come si può concepire un’idea di riparazione, di riconciliazione? L’esposizione tenta di rispondere a queste domande attraverso il dialogo tra reperti antichi e opere di artisti contemporanei, molti dei quali originari di Paesi in cui i conflitti hanno messo a rischio e talvolta distrutto il patrimonio, come, a titolo esemplificativo Iraq, Iran e Libano.

 

Il Museo Egizio con “Anche le statue muoiono” si apre per la prima volta all’arte contemporanea ospitando l’esposizione nella sala mostre dedicata a Khaled al-Asaad, barbaramente ucciso dall’Isis, nel tentativo di difendere il sito archeologico di Palmira di cui era direttore da oltre 30 anni. Nove artisti contemporanei dialogano, attraverso le loro opere – installazioni, video, fotografie – con reperti millenari. Il percorso inizia con un suggestivo incontro tra sguardi: quelli dei nove volti fotografati da Mimmo Jodice e quelli spezzati dei governatori di Qau el-Kebir (1900 – 1850 a.C). Un importante momento di riflessione sul ruolo dei Musei è affidato a opere quali quelle di Ali Cherri, Liz Glynn e Kader Attia. Una sala dell’esposizione è dedicata alle fotografie prodotte dal CRAST a Ninive: il Centro di Ricerche torinese ha documentato per l’ultima volta – prima che fosse completamente raso al suolo – la bellezza del ‘Palazzo senza Eguali’ di Sennacherib.

 

La Presidente, Evelina Christillin: La mostra “Anche le statue muoiono” è la concreta dimostrazione di come la sinergia tra enti culturali sia in grado di produrre un importante risultato: una mostra diffusa sul territorio cittadino, presente in tre diverse sedi espositive e riconosciuta tra le iniziative legate all’Anno Europeo del Patrimonio. Per il Museo Egizio l’inaugurazione di questa mostra rappresenta, inoltre, un segnale di apertura verso altri linguaggi artistici, in questo caso quelli dell’arte contemporanea, a testimonianza di un approccio che vuole questo Museo disponibile a ogni tipo di dialogo. Siamo molto grati a Intesa Sanpaolo per il sostegno dato alla mostra e al convegno internazionale di maggio. Ringrazio anche Consulta Torino che ha scelto di esserci a fianco in questo progetto e in altri che seguiranno.

 

Alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo si indaga sul presente, riflettendo sui temi del museo, dell’archeologia, del colonialismo, dell’identità nazionale e delle relazioni tra culture. Al centro della mostra, le sedici teche museali di Kader Attia, vuote e con i vetri infranti, invitano lo spettatore a riflettere sui diversi modi in cui i reperti museali sono stati oltraggiati. Le medesime tematiche, variamente declinate, sono riprese dagli artisti Mark Manders, Simon Wachsmuth e Lamia Joreige.  Due reperti provenienti dalle collezioni del Museo Egizio mostrano i segni della violenza di cui sono state vittime nel lontano passato.

 

La Presidente, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo: La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo favorisce da sempre la collaborazione tra istituzioni, partecipando attivamente al sistema dell’arte e della cultura torinese. “Anche le statue muoiono” è il risultato di un progetto scientifico condiviso dai curatori di quattro diverse istituzioni della nostra città. Insieme, attraverso il dialogo, hanno avvicinato i loro linguaggi, consegnandoci una mostra profonda e riflessiva. Sono particolarmente fiera del ruolo che le opere d’arte contemporanea svolgono nell’itinerario espositivo, portando all’attenzione del pubblico temi di stringente attualità, secondo una prospettiva inedita, aperta agli interrogativi della storia, ai rapporti complessi fra le culture, alla questione cruciale della trasmissione della memoria e della conservazione e protezione del patrimonio.

 

Musei Reali propongono una riflessione con l’esposizione di reperti archeologici e opere d’arte: dai rilievi assiri, all’arte cipriota e romana fino alla pittura di Rogier van der Weyden. Il percorso si intreccia con l’arte contemporanea attraverso la spettacolare installazione di Mariana Castillo Deball, nel centralissimo Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale, e le riprese filmiche della recente attività di ricerca e di recupero attuata dal Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino in Iraq.

Storie di reimpieghi, distruzioni o saccheggi, ma anche nuovi contesti di forma e di significato, identità perdute, smembramenti e lunghi viaggi: uno scenario attuale sulle logiche di mercato che, ieri come oggi, hanno regolato l’ingresso dei beni culturali nelle grandi raccolte dinastiche prima e nelle collezioni dei più noti musei occidentali poi.

 

La Direttrice, Enrica Pagella: I Musei Reali riflettono sul ruolo controverso del museo nel tempo, quale luogo di tutela e conservazione al servizio della società, ma anche teatro di decontestualizzazione e appropriazione. Un ruolo che, dalla Convenzione di Faro, va necessariamente rimesso in discussione. La sezione della mostra ospitata dai Musei Reali crea un dialogo trasversale con le tematiche trattate nelle altre sedi, aprendosi anche al linguaggio dell’arte contemporanea in un gioco di rimando tra passato e presente, con uno sguardo rivolto al futuro.

 

“Anche le statue muoiono” si fonda sulla convinzione della capacità dell’arte di generare nuovi discorsi, ponendosi un duplice obiettivo: informare e mostrare al pubblico il risultato delle recenti e violente distruzioni che hanno travolto il patrimonio artistico e culturale di molti Paesi; ma anche sensibilizzare perché è solo attraverso la conoscenza dei beni culturali che si può giungere a un’attenta tutela del patrimonio, eredità e memoria da tramandare e proteggere.

 

L’esposizione si inscrive nel programma dell’Anno Europeo del Patrimonio 2018 i cui temi saranno approfonditi all’interno di un convegno internazionale che coinvolgerà studiosi ed esperti delle diverse discipline che, proprio a partire dall’esposizione, svilupperanno le molteplici suggestioni che gravitano intorno alla vulnerabilità e alla distruzione dei tesori dell’arte, alla necessità e all’importanza di un’attenta opera di protezione e conservazione del patrimonio culturale.

 

Il Direttore, Stefano de Martino: Il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia (CRAST) e l’Università di Torino sono presenti in Medio Oriente da molti anni con scavi archeologici e attività di ricerca e formazione, impegnandosi, in particolare, nei lavori di riallestimento delle sale monumentali dell’Iraq Museum di Baghdad. Per questi motivi abbiamo aderito con entusiasmo al progetto espositivo “Anche le statue muoiono” che riguarda temi non solo coerenti con le nostre attività, ma anche di grande interesse. La collaborazione con il Museo Egizio, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e i Musei Reali è un segnale forte della capacità di tutte queste strutture a operare in sinergia su temi comuni, per quanto relativo ad epoche diverse.

 

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ANCHE LE STATUE MUOIONO

Conflitto e patrimonio tra antico e contemporaneo

9 marzo – 9 settembre 2018
Sedi espositive:

Museo Egizio

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (chiude il 29 maggio 2018)

Musei Reali (nel Salone delle Guardie Svizzere chiude il 3 giugno 2018)

 

Una vacanza spirituale, rigenerarsi rallentando

La vita quotidiana è frenetica, lavoro, impegni familiari, obblighi giornalieri, ritmi incessanti. La stanchezza, la tensione fisica e mentale si fanno sentire e il bisogno di prendersi una pausa diventa necessario. Mare, montagna, vacanze culturali vanno benissimo, staccare, ricaricarsi, interrompere la routine improntata su oneri e responsabilità è indispensabile! Esiste però un modo ancora più efficace di rallentare rigenerando mente e corpo, spingendosi in una dimensione spazio-temporale diversa: una vacanza spirituale. Luoghi silenziosi, meditazione, yoga, camminate avvolti da un ambiente incontaminato, suoni della natura, profumi della pace per ritrovare se stessi e allontanarsi, almeno per un po’, dalle usuali e incalzanti abitudini.

I benefici di una vacanza-ritiro possono essere molti per esempio il miglioramento dell’umore, la riduzione dell’ansia dovuta alle aspettative di efficienza che le attività giornaliere ci richiedono, il senso di benessere che la lentezza, il contatto con la natura e l’essenziale ci regalano.

Un rinnovamento profondo dunque, un ritiro dal mondo fatto di contemplazione e di preghiera meditativa, un modo meno divertente forse di concepire la vacanza ma senz’altro più intenso e con risultati più duraturi. Porre l’attenzione su se stessi assentandosi dalla modernità soffocante, al riparo da tecnologia e presenzialismo, ritrovare il contatto con la propria interiorità rivalutando le priorità lontani da condizioni e influenze, questa è una vacanza spirituale, una vera sospensione dalla vita di sempre che ci accompagna in una dimensione lenta, di raccoglimento e osservazione, spesso anche di ozio, un concetto in contrasto con la produttività a tutti i costi che si sta via via rivalutando. Non si tratta tuttavia di vacanze esclusivamente religiose, la possibilità di praticarle laicamente nutrendo la propria spiritualità indipendentemente da credenze e appartenenze è assolutamente possibile.

Esistono veri e propri itinerari come I Sacri Monti, il Monastero di Bose nei boschi di Magnano, dove ci si può concentrare sul silenzio, in Umbria l’Eremo delle Carceri, luogo di contemplazione e meditazione, il Cammino di San Francesco. Per chi volesse spingersi oltre, la meditazione buddista nel monastero di Popa Taungkalat in Birmania o in India nel Monastero di Ki.

 

Con la pratica della meditazione scoprirete che avete un paradiso portatile nel vostro cuore”. P. Yogananda

 

Maria La Barbera

Come intervenire con la chirurgia plastica dopo una gravidanza

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La gravidanza è per la donna una parentesi meravigliosa e se anche il fisico subirà una mutazione nulla ovviamente importa perché il protagonista primario è il nascituro, tramite indispensabile che dona alla futura mamma un’amabile sensazione di appartenenza e di miglioria alla propria vita. Ci si dimentica di essere donne e si vive solo ed esclusivamente con l’abito da mamma, ampio e delicato, che non evidenzia certo le nostre forme, ma l’essenza ed il ruolo di quel momento così unico. Il fisico comincia a cambiare e accusa stanchezza fisica e mentale in quei lunghi nove mesi in cui nascono anche preoccupazioni tra cui, agli sgoccioli della nascita del proprio figlio, l’ansia per ciò che si dovrà sostenere anche dopo aver partorito. Cominciano allora ad accumularsi libri e riviste informative con nozioni sull’estetica per capire come ritrovare la propria fisicità dopo un parto, i corsi di ginnastica vanno in pole position sulla lista delle priorità e gli alimenti più sani e ipocalorici compaiono sulla lista della spesa del giorno In molti casi però purtroppo la ginnastica, le creme e le diete restrittive non bastano per ritornare alla forma desiderata ed è necessario intervenire sulle imperfezioni di una pelle poco compatta, su un seno rilassato o sulle smagliature, con qualcosa in più. E’ sempre più diffuso il fenomeno del Mommy Makeover riferito a tutte quelle donne che, appena dopo il parto, si sottopongono ad interventi di chirurgia estetica per migliorare le parti del loro corpo in qualche modo compromesse dalla gravidanza. Da una recente indagine dell’American Society of Plastic Surgeon – spiega il Dott. Luca Spaziante, Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica – emerge che il 60% delle neo mamme americane si sottopone almeno ad un intervento chirurgico dopo il parto. Nel 2007 erano circa 365mila le donne tra i 20 e i 29 anni che avevano deciso di ricorrere alla chirurgia, e non si tratta solo di attrici o di protagoniste del mondo dello spettacolo. Gli interventi più richiesti – aggiunge il Dott. Spaziante – sono la mastoplastica additiva, che prevede l’inserimento di una protesi riempitiva all’interno delle mammelle, la mastopessi che consiste nel sollevamento del seno, l’addominoplastica, la liposcultura, ecc. L’intervento di mastoplastica additiva viene eseguito dopo aver visionato tutti gli esami clinici richiesti durante una visita preoperatoria dove si discuterà anche il tipo di protesi da inserire. Per ottenere dei risultati sempre naturali, le protesi vengono poste frequentemente sotto il muscolo per evitare la mancata naturalezza che spesso si può notare sotto forma di due protesi semi-sferiche a livello del torace. Le protesi anatomiche sono la scelta più idonea per quelle pazienti prive di adeguato tessuto, per cui è necessario intervenire sia sul volume che sulla forma della mammella.

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Le protesi rotonde vengono invece utilizzate quando il seno necessita di un semplice aumento volumetrico, senza che se ne debba modificare la forma. Quando lo spessore del sottocute non penalizza il risultato finale, le protesi possono essere collocate in sede sottoghiandolare. La mastoplastica additiva si effettua in anestesia totale ed ha una durata di circa un’ora. La cute viene chiusa con punti sottocutanei riassorbibili e/o colla cutanea, la paziente può riprendere le sue attività dopo 3-4 giorni senza sforzi mentre per l’attività fisica si dovrà attendere circa 1 mese. Non vengono applicate fastidiose fasciature dopo l’intervento, ma solo un reggiseno contenitivo. L’intervento di mastopessi invece consiste nel rimodellamento della ghiandola mammaria asportando la cute in eccedenza e ricreando una conicità ed una elasticità cutanea che erano andate perdute. Per il lifting della ghiandola viene utilizzata la tecnica dell’autoprotesi, ossia la ghiandola mammaria stessa viene rimodellata come se funzionasse da protesi per dare la giusta proiezione ed il corretto risollevamento della mammella. Le incisioni chirurgiche, un tempo molto estese, grazie agli sviluppi avvenuti anche nell’ambito della chirurgia mammaria riduttiva, sono oggi molto più ridotte e limitate esclusivamente a livello periareolare più un’eventuale incisione verticale. Il dolore è contenuto, controllato da analgesici per bocca e la paziente indosserà un reggiseno contenitivo che dovrà portare continuativamente per 1 mese dopo l’intervento. Dopo un parto cesareo che prevede un’incisione e il taglio della fascia muscolare, si può presentare un problema estetico all’addome, dalla cicatrice antiestetica alla cosiddetta “pancia a grembiule” che si forma soprattutto in conseguenza di uno stato di sovrappeso della paziente (striscia di pelle sovrastante la cicatrice che va come ad appoggiarsi formando uno scalino). In questo caso la chirurgia estetica può essere d’aiuto con una mini-addominoplastica. La mini-addominoplastica si esegue in day-hospital con anestesia locale e sedazione e prevede la rimozione di una striscia di pelle con il grasso eccedente, subito sopra la cicatrice del taglio cesareo. Con questo intervento si ottiene un addome nuovamente piatto e tonico e l’eliminazione di eventuali smagliature. L’addominiplastica si effettua quando invece è un po’ tutta la zona del ventre ad essere compromessa. Si esegue in anestesia generale, cioè a paziente completamente addormentata ed ha una durata di circa 3 ore. Generalmente sono necessarie due incisioni: una nella porzione bassa dell’addome, appena sopra la linea dei peli del pube che si prolunga lateralmente; la seconda è di forma circolare intorno all’ombelico e verrà effettuata solo se sarà necessario riposizionarlo più in alto per conferire un aspetto naturale. Dopo l’intervento è consigliabile riposare quanto più è possibile a letto per la prima settimana ed aumentare l’attività gradualmente dalla settimana successiva.

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Spesso in seguito ad una gravidanza – precisa il Dott. Spaziante – al semplice rilassamento dell’addome può associarsi la diastasi addominale, un problema molto sentito dalle donne nel post-parto. Nonostante non se ne parli moltissimo, si tratta di un disturbo assai diffuso: il 30% delle neo-mamme ne soffre, spesso in maniera inconsapevole. La diastasi addominale, infatti, è normalissima durante la gravidanza, ma si risolve in maniera spontanea nel post-parto, dopo circa 4-5 mesi dalla nascita del bebè. Alcune donne, però, continuano ad avere la pancia gonfia e il muscolo addominale sporgente anche nei mesi successivi. Se in alcuni casi finisce col trattarsi solo di un problema di tipo estetico, in altri può portare complicazioni e diventare una vera e propria patologia. La diastasi addominale consiste nella scissione in linea longitudinale delle due parti che costituiscono il muscolo principale della parete addominale, il cosiddetto “retto dell’addome”. Le due parti si allontanano l’una dall’altra in maniera eccessiva per via della pressione esercitata dall’utero in crescita durante la gravidanza: sulla linea che li separa (la “linea alba”) viene a crearsi un vero e proprio buco. In realtà, le cause che provocano la diastasi addominale non sono ancora del tutto chiare: pare ci siano ulteriori fattori a determinarla, oltre alla crescita dell’utero, quali la predisposizione ereditaria, l’età elevata della donna o un feto molto pesante (o gemellare). Parrebbe inoltre che un eccessivo esercizio fisico nell’ultimo trimestre di gravidanza possa portare ulteriori controindicazioni. Se dopo 4-5 mesi il buco non sparisce, la diastasi del retto diventa un problema estetico evidente, che rischia addirittura di peggiorare e portare altri disturbi quali dolori addominali e alla schiena, lombalgie, incontinenza, nausea e perfino difficoltà di respirazione e digestione. A volte la diastasi può portare anche alla formazione di ernie epigastriche o addominali. Nei casi più gravi, quando cioè le due fasce muscolari arrivano a distanziarsi di oltre 6 centimetri, sarà necessario ricorrere ad un intervento chirurgico di correzione.

Oltre agli interventi chirurgici sopra citati – conclude il Dott. Spaziante – anche la medicina estetica ha ottimizzato moltissimi trattamenti (biorivitalizzazione, filler, peeling, laser, mesoterapia, ecc.) per far fronte ai principali inestetismi cutanei post-partum:

  • la cellulite favorita dalla ritenzione idrica tipica della gravidanza;
  • le teleangectasie degli arti inferiori, dilatazioni di piccoli vasi ematici venule, arteriole, ben visibili oltre la pelle;
  • le smagliature, causate dall’aumento e dalla perdita di peso;
  • il volto invece può essere interessato dal cosiddetto melasma, detto anche cloasma. Questo inestetismo è caratterizzato da un imbrunimento a chiazze della cute, causato da un accumulo eccessivo di melanina, causato dagli sbalzi ormonali.

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TORINO –  ALBA –  ASTI

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Informazione commerciale

Un anno fa la scomparsa di Bruno Poy

Le parole affettuose dell’ imprenditore che per primo ha azzerato le bollette degli italiani. Il ricordo commosso del giornalista Maurizio Scandurra

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Erano le ore 14.45 del 15 marzo 2017 – esattamente un anno fa – quando scompariva all’Ospedale ‘Mauriziano’, nel cuore del capoluogo piemontese, dopo un male improvviso e incurabile che l’ha spento in soli sette mesi, Bruno Poy. Torinese di nascita ma vercellese d’adozione da sempre, è stato uno degli avvocati italiani più brillanti e preparati di sempre, universalmente riconosciuto competente punto di riferimento indiscusso in tutti gli ambiti del diritto. Attività, quella di legale, cui affiancava un’innata e intensa passione per la res publica sempre contraddistinta da scelte lungimiranti e pionieristiche. E’ stato tra i Fondatori del CCD e poi UDC con Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione e Michele Vietti, Sindaco per 15 anni a Palazzolo Vercellese e Assessore al Comune di Vercelli. A Torino era titolare di un prestigioso studio legale proprio nel cuore della centralissima Piazza San Carlo, nonché Presidente per un decennio della Sezione Piemontese dell’UNCI (Unione Nazionale Cooperative Italiane). Così lo ricordano con affetto e riconoscenza due torinesi illustri. A cominciare da Cristiano Bilucaglia, già eletto ‘Imprenditore dell’Anno’ nel 2015, stimato ingegnere biomedico e informatico pluripremiato dalle associazioni di consumatori e ideatore di ‘ZERO’ (www.scelgozero.it), il primo social utility network della storia che azzera le bollette di proprietà di ‘uBroker Srl’ (www.ubroker.it), neonata milionaria Multiutilities Company torinese: “L’Avvocato Poy era un uomo di forte talento con una grande capacità di ascolto e altrettanto dono di sintesi nell’evidenziare, per ogni argomento, le cose e i punti importanti senza fronzoli e inutili tergiversazioni intorno alle questioni”. Per poi concludere: “E lo faceva in maniera saggia ed equilibrata, lontano da coinvolgimenti personali, con il massimo del garbo e della professionalità e di quel garbo d’altri tempi che lo hanno sempre contraddistinto”. Gli fa eco Maurizio Scandurra, giornalista e scrittore, che di Bruno Poy è stato uno fra gli amici fraterni di sempre: “Una figura super partes, di profonda fede cristiana, legatissimo ai valori del territorio e a quelli che nella vita, come nel lavoro, fanno la differenza. Rispettoso di tutti senza mai giudicare nessuno, era un esempio di equilibrio, dedizione forense e grande attitudine al risultato, dotato com’era di una finissima e illuminata mente giuridica per la quale è stato il legale di molteplici personaggi di primo piano del nostro tempo. Amico dei poveri, degli ultimi, ha rinunciato anche a importanti parcelle quando si trattava di aiutare persone indigenti vittime di ingiustizia. Voglio ringraziare di cuore pubblicamente anche quel grande uomo di Dio che l’ha assistito con intensa preghiera e altrettanta vicinanza continue e costanti sino all’ultimo, il caro Don Adriano Gennari del ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’, la Onlus di aiuto e assistenza a malati e bisognosi cui l’Avvocato Poy avrebbe voluto dedicarsi intensamente, se solo fosse guarito”, conclude Scandurra.

Excellence in Sales 2017, Autocrocetta al top

La Concessionaria BMW Autocrocetta, a seguito dell’impegno posto in essere nel corso dell’anno 2017, ha ricevuto i seguenti riconoscimenti da parte di BMW Italia:

1° Classificato nel concorso Excellence in Sales 2017 nell’area Manager of the Year in Italia

3° Classificato nel concorso Excellence in Sales 2017 nell’area Best Retailer in BMWi & iPerformance.

L’attività della Concessionaria ha portato, nel corso degli ultimi anni ad ottimi risultati, che paiono destitati a registrare un ulteriore miglioramento. Il raggiungimento di tali  prestigiosi obiettivi consente alla realtà aziendale di  porsi ai vertici tra le Concessionarie Italiane del Marchio Bavarese.

Bandragola all’”Anatra zoppa”

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In programma  mercoledì 21 marzo, dalle ore 21:30

Anche quest’anno la Bandragola Orkestar apre le porte alle prove d’orchestra – anzi, d’Orkestar – e dà al pubblico una volta al mese la possibilità di seguire come nascono e si sviluppano i famigerati brani dello sconfinato repertorio del simpatico gruppo musicale. A seguire, la jam session più imprevedibile della città, con i musicisti della banda impegnati a fornire l’impalcatura sonora e ospiti a sorpresa, soprattutto per la banda medesima, ad arrampicarsi sopra e volteggiare. Portatevi uno strumento qualsiasi, purché musicale, e lasciate libera la vostra fantasia! Vi copieranno tutte le buone idee.
Ingresso libero con tessera ARCI.

Informazioni:
Anatra Zoppa
Cell. 333/9643834
Email: anatrazoppa@gmail.com
www.facebook.com/anatrazoppa

Una tavola metà Ottocento

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Come si presentava una tavola signorile del Piemonte della metà dell’Ottocento? Possiamo anche immaginarcelo, ma per sentirsene pienamente e consapevolmente partecipi si può assistere all’allestimento programmato per giovedì 8 marzo, a partire dalle 17,30, nella Sala da pranzo del Museo Accorsi-Ometto di via Po 55, a Torino. Curatori dell’evento saranno Piero Gondolo della Riva e Marco Albera, che per apparecchiare la tavola del Museo, secondo i canoni imposti alle famiglie benestanti del tempo, hanno attentamente scelto, dalle loro collezioni, la serie completa della Reale Manifattura Dortu (con immagini stampate sotto smalto di palazzi, chiese, regge, residenze sabaude e piazze piemontesi) e utilizzato argenterie mauriziane e bicchieri della Regia Fabbrica di vetri e cristalli di Chiusa Pesio, della stessa epoca del servizio. La Reale Manifattura torinese Dortu fu fondata dal francese Frédéric Dortu che, trasferitosi in Piemonte dalla Svizzera, ottenne nel 1824 le regie patenti per la fabbricazione della ceramica detta “terra di pippa”, materiale a metà via fra la costosa porcellana e la maiolica comune, che conobbe un notevole successo commerciale. La produzione durò una ventina d’anni, esaurendosi verso la metà del secolo. L’allestimento rappresenta, quindi, un’occasione unica per ammirare nella sua interezza un rarissimo servizio di porcellane Dortu. L’appuntamento di giovedì 8 marzo, ore 17,30, è a ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Ma resterà visibile, solo con la visita guidata del Museo, dal 9 marzo al 3 giugno.

 

g. m.

 

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“UNA TAVOLA PIEMONTESE DELLA META’ DELL’OTTOCENTO”
Per info: tel. 011/837688 int. 3; www.fondazioneaccorsi-ometto.it

Marzo: Oroscopo di Platone

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AFORISMA I due giorni più importanti della vita sono quello in cui sei nato e quello in cui capisci perché.

(Mark Twain)

Pagina FB – Astrologia di Platone www.astrologiadiplatone.com


ARIETE
Dal 21 marzo al 20 aprile

DENARO E LAVORO. Movimenti e congiuntura che portano nel segno la parola fortuna. Che bello raccogliere a piene mani i frutti di ciò per cui avete tanto lavorato e faticato. Vi accorgerete dei grandi passi avanti che avete fatto e delle acque che avete smosso con fatica, lasciando emergere veri e propri tesori nascosti nei fondali. Potete anche concludere un progetto che avete a cuore, chiedere un aumento di stipendio o…tentare la fortuna! I clienti e l’ambiente di lavoro vi elargiranno gratificazioni e soddisfazioni.

AMORE E ARMONIA. Godrete di un fascino irresistibile, fatene buon uso e sforzatevi di non vedere limiti e difetti anche dove non ci sono. Il cuore volerà molto in alto grazie ai buoni e promettenti aspetti del vostro cielo.

BENESSERE E SALUTE. Gli imprevisti non avvisano, per cui cercate di risolverli nel momento stesso in cui si presentano.


LEONE
Dal 23 luglio al 23 agosto

DENARO E LAVORO. Se non c’è spirito di collaborazione un buon programma non vale proprio niente e lo dimostra la storia stessa del genere umano, hanno sempre prevalso coloro che hanno imparato a collaborare oltre che ad improvvisare con più efficacia. È di fondamentale importanza che vi sentiate ben collocati nel ruolo in cui siete, il resto poi viene da sé. Questi sono i giorni clou per realizzare un progetto o fare nuove amicizie.

AMORE E ARMONIA. Superata qualche lieve esitazione, ci sono tanti modi per intendersi, e quando sarete davvero pronti e aperti per l’amore, lo troverete appena fuori dalla porta… che vi aspetta in trepida attesa.

BENESSERE E SALUTE. Dopo un inizio esitante e pensieroso gli astri vi regalano grinta, decisione, ottimismo e forse anche un indimenticabile viaggio o un’avventura.


SAGITTARIO
Dal 23 novembre al 21 dicembre

DENARO E LAVORO. Nessuno cerca di tarparvi le ali ma le stelle frenano le vostre iniziative, dovete imparare a fare tesoro del loro invito alla razionalità. Non fate l’errore di gettarvi a testa bassa in spese folli, al contrario tenete ben salde le redini della vostra economia e, il budget, ricomincerà a salire. Non reagite in modo troppo vivo a ogni provocazione piuttosto, convogliate le energie sui vostri progetti.

AMORE E ARMONIA. Tempo di relazioni profonde e durature, abbiate il coraggio di riconoscere ciò che provate. Ampi benefici nella sfera affettiva con rapporti dolci e sereni e, tranquillità e tenerezza, che non mancheranno.

BENESSERE E SALUTE. Niente di particolarmente grave ma, quando decidete di trascurare il tempo libero per il lavoro, rammentatevi che: “l’aria fresca e il relax rendono povero il dottore”.


TORO
Dal 21 aprile al 20 maggio

DENARO E LAVORO. Un malinteso rischia di rompere gli equilibri faticosamente raggiunti. Mantenete la calma e affrontate ogni incarico con serietà e coerenza, guadagnandovi così l’appoggio e la stima dei colleghi. A volte, l’azione più motivante che una persona può fare per un’altra è di ascoltarla, ma imparare a distinguere i consigli interessati da quelli amichevoli, potrebbe essere la “chiave di svolta”.

AMORE E ARMONIA. Nuovi incontri ed emozionanti avventure nel vostro cielo astrale, qualche possibile contrattempo proveniente dalla famiglia e piccole problematiche inerenti la vostra salute o di un vostro caro.

BENESSERE E SALUTE. Un po’ di malumore che passerà non appena vi dedicherete alla buona cucina, curando soprattutto la qualità, se poi condividerete i vostri manicaretti con le persone più care, vi sentirete in paradiso!


VERGINE
Dal 24 agosto al 22 settembre

DENARO E LAVORO. Gli Astri propiziano il piacere e la voglia di fare e indicano la miglior strada da seguire, lasciate libero spazio al vostro istinto, forse ancora non lo sapete ma è una guida infallibile. Le vostre idee e metodi vengono capiti e apprezzati concedendovi libertà nel mettere in pratica la vostra linea d’azione, come meglio credete. A volte anche le cose fatte con le migliori intenzioni finiscono per ingarbugliarsi, per evitarlo, ognuno deve procedere secondo i propri ritmi e le proprie inclinazioni.

AMORE E ARMONIA. Con il partner l’attrazione fisica reciproca diventa irresistibile e non vi costerà rispondere alle sue pressanti richieste di attenzione. Vi godete un bellissimo sentimento e tutto fila alla perfezione.

BENESSERE E SALUTE. Vi stancate più facilmente di prima anche se non lo ammettete, cercate di dormire di più e di passeggiare all’aria aperta, avendo cura dell’alimentazione. Fatevi coccolare e prendetevi delle giornate per rilassarvi e impigrirvi un po’.


CAPRICORNO
Dal 22 dicembre al 20 gennaio

DENARO E LAVORO. Avete bisogno di esprimere voi stessi per sentirvi realizzati a livello finanziario e professionale. Servono azioni mirate e continuative, ma ce la farete grazie alle confluenze astrali favorevoli e, alla facilità nella comunicazione e nei rapporti con l’ambiente che vi gravita intorno. Felici intuizioni arrivano sull’onda del periodo fortunato. Pianificate con calma evitando gli sprechi, nel volgere di un breve lasso di tempo si profila un buon affare o una promozione. Cercate di essere meno nervosi per rendere al meglio.

AMORE E ARMONIA. Tutto sembra fluire all’insegna del buon umore, della creatività e dell’amore. La tendenza è quella di sentirsi felici, intuizioni preziose nell’amore vi regaleranno momenti magici.

BENESSERE E SALUTE. Potete centrare diversi obiettivi, avete il vento in poppa e niente scalfisce la vostra serenità. Vi sentite vitali, esuberanti e sicuri come non mai, ma attenti a non pestare i piedi a qualcuno e far “franare” questo momento a voi molto favorevole.


GEMELLI
Dal 21 maggio al 21 giugno

DENARO E LAVORO. Come sanno bene tutti gli atleti, una falsa partenza rompe la concentrazione. A voi accadrà qualcosa di molto simile: vi lancerete in quello che considerate un nuovo progetto per poi subire una battuta d’arresto e ricominciare tutto daccapo. Piccoli cambiamenti dell’ultima ora porteranno a un risultato indubbiamente migliore. Siate lungimiranti e riflettete sul fatto che, anche chi vi sta antipatico, può avere buone idee. Uscite superiori a quanto avevate preventivato.

AMORE E ARMONIA. Le stelle illuminano il vostro cuore con la loro fiamma gentile e vitale. Se ancora non è successo nel recente passato, c’è qualcuno pronto a scagliare una freccia verso il vostro cuore ma, qualche difficoltà nel comunicare, ostacola i vostri desideri.

BENESSERE E SALUTE. Periodo che si presenta carico di energia di rinnovamento e che vi spinge verso nuove esperienze. Ricordare, per voi significa rivivere momenti felici.


BILANCIA
Dal 23 settembre al 22 ottobre

DENARO E LAVORO. Sul lavoro qualcuno frena mentre voi accelerate un po’ a casaccio…situazione ambigua ma miracolosamente tutto si aggiusta. A volte evitate nel prendere una decisione o fare una scelta temendo che non sia quella giusta, ma le probabilità di fallimento non dovrebbero mai distogliervi dal sostenere una causa in cui credete. Afferrate al volo la fortuna, intanto che potete…tutto il resto può aspettare.

AMORE E ARMONIA. Se le persone alle quali volete bene non sono d’accordo con voi non pretendete di mettere in pratica le vostre idee a ogni costo. Si prospettano nuovi incontri, esperienze stravaganti e qualche weekend assolutamente idilliaco.

BENESSERE E SALUTE. Non pensate più ai torti subiti, ma guardate solo avanti. Trascurabili inghippi nel prossimo futuro, limitate i carboidrati e mantenete la rotta in questa direzione.


ACQUARIO
Dal 21 gennaio al 19 febbraio

DENARO E LAVORO. 
Qualcuno nella vostra cerchia lavorativa, fa pesare la sua maggiore esperienza per criticarvi ma senza aiutarvi. Procedete con determinazione, ma per far sì che le cose vadano secondo i vostri desideri, dovrete fare parecchie pressioni. Un collega sul punto di lasciare vi regala una sua preziosa “dritta”, fatene tesoro e ricordate che il pessimismo non ha mai vinto una guerra. Periodo con parecchie opportunità anche piuttosto interessanti, ma la vostra irruenza e impazienza, intralcia gli avvenimenti anziché permettere alle situazioni di maturare.

AMORE E ARMONIA. La persona amata scatena in voi una ridda di sentimenti. Se la relazione è appena nata, passate dalla passione alla gelosia, se è di lunga data, vedete solo quello che non va e sospirate pensando alla libertà perduta.

BENESSERE E SALUTE. I fattori esterni non vi condizionano è davvero un buon momento. Limitate le proteine animali, gli alcolici e le uscite smodate.


CANCRO
Dal 22 giugno al 22 luglio

DENARO E LAVORO. Alcuni colleghi non condividono la vostra impostazione, ma funziona e perciò… tacciono. Dovete anche sapere dove affondano le vostre radici, dove trovare un solido terreno, sia esso fisico o culturale, su cui poggiare i piedi per spiccare il grande salto verso il futuro. Insomma, non lanciatevi prima di essere davvero pronti, poi buttatevi senza paura. A volte la miglior strategia è la…difesa! Rallentate il ritmo e aumentate l’attenzione.

AMORE E ARMONIA. L’amore non deve implorare e nemmeno pretendere ma deve avere la forza di diventare certezza dentro di sé. Allora non è più trascinato, ma trascina.

BENESSERE E SALUTE. Tutto ciò che farete per la vostra salute, avrà dei benefici a lunga distanza. Ritagliatevi il tempo che vi serve per riposare ma non adagiatevi sulle cose realizzate, guardate avanti.


SCORPIONE
Dal 23 ottobre al 22 novembre

DENARO E LAVORO. Avete lavorato con profitto, ora è il momento del raccolto, godetevelo e intanto, riordinate ed eliminate il superfluo, per dare spazio alle opportunità che verranno. Valutate con cautela un investimento piuttosto consistente. Qualcuno si offrirà di aiutarvi a realizzare uno dei vostri sogni, fornendovi non solo un supporto fisico e mentale, ma addirittura un sostegno economico. Decisioni innovative e coraggiose richiedono maggior impegno, ma riservano soddisfazioni.

AMORE E ARMONIA. Periodo nel quale dovete impegnarvi un po’ di più per ottenere quello che in altri momenti ottenete solo grazie al vostro fascino, basterà non “imbrogliare” il sentimento e tutto filerà liscio…

BENESSERE E SALUTE. Siete pronti per affrontare un periodo denso di impegni e, una cura depurativa, vi permetterà di prolungare il benessere accumulato nel recente passato. È inutile ragionare con chi non controlla l’ira.


PESCI
Dal 20 febbraio al 20 marzo

DENARO E LAVORO. Contrattempi e ritardi sono dei piccoli campanelli d’allarme per farvi prendere tempo, per perfezionare i vostri progetti o per correggere il tiro. Il capo o un collega risolve un malinteso e, anche se tutto procede con lentezza, almeno…procede. Si deve credere e cercare di più la collaborazione, da soli possiamo fare così poco, insieme invece possiamo fare così tanto… Fate attenzione ed agite con cautela, perché le vostre capacità potrebbero non essere le più adatte per svolgere un determinato compito.

AMORE E ARMONIA. L’amore ha diritto di essere disonesto e bugiardo ma solo quando è sincero. Lasciate aperte le porte del cuore a un sentimento che si tinge di allegria e desiderio di avventura.

BENESSERE E SALUTE. Siete in piena forma, l’unico problema può venire da un’alimentazione troppo ricca di intingoli: un bel frullato di frutta e verdura durante la giornata smaltisce gli eccessi e contribuisce al mantenimento della buona salute.

Pagina FB – Astrologia di Platone

www.astrologiadiplatone.com

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LE NUVOLE CHE LASCIANO IL SEGNO

LE NUVOLE CHE LASCIANO IL SEGNO di Edoardo «Mimmo» Parvopassu

a cura di Mariapia Donat-Cattin Donzelli Editore

Intervengono Margherita Oggero e Silvio Campus

Mercoledì 14 marzo ore 18.00

Biblioteca civica Villa Amoretti corso Orbassano, 200 – (linee GTT: 2 – 5 – 58) – tel. 011 011 38604/38605 orario: lunedì 15.00-19.55; dal martedì al venerdì 8.15-19.55; sabato 10.30-18.00 INGRESSO LIBERO