AL CIRCOLO DEI LETTORI
Il noto legale interviene sul tema ‘Ti amo da morire: uxoricidio, violenza domestica, stalking
Tra i relatori più attesi e autorevoli del Torino Crime Festival, prestigiosa kermesse promossa dall’omonima Associazione Culturale sotto la direzione di Fabrizio Vespa e Valentina Ciappina, con il coordinamento scientifico di Biagio Fabrizio Carillo, Fabrizio Russo e Claudio Bertolotti, quest’anno anche Caterina Biafora, noto e stimato Legale Penalista, ruolo che riveste con successo anche all’interno del pool di valenti avvocati del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori (presieduto dall’Avvocato Patrizia Polliotto), dal 1955 la prima e più antica associazione consumeristica italiana. Caterina Biafora, che da anni tutela efficacemente le parti deboli, attualmente Consigliere del Comitato Pari Opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torino, è da sempre figura attenta e autorevole in materia di studio anche in ambito penalistico. Sabato 14 aprile, alle ore 16, al Circolo dei Lettori, terrà un intervento specifico sul tema ”Ti amo da morire: uxoricidio, violenza domestica, stalking. Quando l’amore è una trappola’. Al tavolo dei relatori, insieme all’Avvocato Biafora, è attesa anche la Dottoressa Viviana Lamarra e la Dottoressa Alessandra Bramante, affermate psicologhe e psicoterapeute esperte dell’argomento oggetto di conferenza. Modera l’incontro la Dottoressa Maria Borello, Docente di Filosofia del Diritto all’Università di Torino. Un appuntamento di rilievo all’interno del programma del festival.

può in effetti considerare un’arte e l’arte una preziosa medicina dell’anima, Tiziana Inversi incarna perfettamente la sintesi tra queste due discipline, apparentemente lontane tra loro. Non a caso diverse sue opere si interrogano sulla natura dell’uomo, del mistero del parto e di quello dell’umanità stessa. Appassionata di pittura sin dall’età più giovane, l’artista ha avuto la possibilità di coltivare l’arte anche durante gli impegnativi studi di medicina e di beneficiare dei preziosi insegnamenti del maestro Marco Seveso a Torino. Nel 2015, anno in cui è diventata socia della Promotrice delle Belle Arti, ha partecipato alla 13esima Esposizione alla Promotrice con l’opera dal titolo ” Liberi al galoppo”, che ha ricevuto anche diverse menzioni, tra cui quella su Piemonte Arte.
Occidente, c’è lo sfregio operato dal viaggiatore che incide il proprio nome, entrando prepotentemente nella storia di un’opera, quello del mercante d’arte che modifica una poco appetibile statua -di per sé già antica – per darle un altro volto, onde renderla più appetibile al mercato, quella del piccolo commercio di contrabbando che smembra i corredi o le grandi campagne coloniali che fanno diventare l’archeologia una corsa all’oro tra nazioni concorrenti, senza esclusioni di colpi.
E mentre queste parole, scandite in un mesto arabo sottotitolato, scorrono, appaiono immagini di tombe nelle quali le mani degli archeologi scavano, turbano sonni eterni, dissotterrano sepolture per destinarle alle teche dei musei, dove il defunto, l’uomo, fastidioso memento della nostra natura effimera, passa in secondo piano e tutti gli occhi si concentrano sul tesoro che lo accompagna. 
una simile presentazione se non Filippo Ganna, verbanese ventunenne due volte campione del mondo d’inseguimento su pista (Ganna corre e vince anche su strada) ed Elisa Longo Borghini (di
Ornavasso), già medaglia di bronzo mondiale e olimpica, nonché quattro volte campionessa nazionale. Una differenza sostanziale tra i due campioni del VCO è questa: Mentre Elisa potrà partecipare alla corsa, Filippo non sarà autorizzato a farlo: ovvio, no? Era presente anche Giuseppe Rivolta, storico patron del Giro D’Italia Femminile. “Da luglio saremo una vetrina per il ciclismo” ha dello il Sindaco Silvia Marchini in apertura, “sarà una di quelle manifestazioni con cui vogliamo proporre più turismo a
Verbania e provincia. Ringraziamo anche Ganna perché partecipa oggi e perché ci fa onore nel mondo”. Sono state poi presentate le caratteristiche e le tappe del Giro Rosa. Al giornalista Gianluca Trentini, che le chiedeva un parere, Elisa Longo Borghini ha poi risposto: “Sono contenta che ci sia una manifestazione proprio qui nel mio territorio: sicuramente avrò anche più tifo!”
Venerdì 13 aprile alle 21 avrà luogo a Torino in Viale Virgilio 53, si terrà la presentazione della casa editrice “La valigia rossa edizioni“, con la partecipazione di Tamara Brazzi e Corinna Ivaldi
C’era una volta un pacchetto rosso Grande Grande che piaceva tanto ad un bimbo di nome Niccolò. 

di
presente anche la data di morte, il 1950, e quindi nel 2020 sarebbero settant’anni tondi… Ma la situazione d’oggi, politica e culturale, rappresenta un contesto particolarmente interessante per un confronto storico-critico spregiudicato sul corpus pavesiano.
Jesi (Cesare Pavese, il mito e la scienza del mito, in “Sigma”, n. 3-4, 1964) e di Lorenzo Mondo, che su “La Stampa” dell’8 agosto 1990 rivelò parti censurate del Taccuino segreto di Pavese. Ma anche recentemente un altro piemontese illustre, Franco Ferrarotti, amico personale di Pavese, ha dichiarato l’impossibilità di considerarlo storicista, crociano o marxista (
Operart – Via della Rocca 12, Torino 