Trofarello ricorda la Grande Guerra

trofarello guerraPagine e canti commemorativi sul primo conflitto mondiale

 

 

In occasione delle celebrazioni del centenario della prima guerra mondiale, il Comune di Trofarello organizza per domenica 8 novembre l’iniziativa: “La Grande Guerra, pagine e canti commemorativi”. 

Dalla penna al mouse, l'arte di scrivere

L’iniziativa ha riscontrato un grande successo e interesse nell’anno scolastico 2014/15 con più di 600 elaborati svolti, oltre 1.500 kit distribuiti, 20 classi premiate e 700 insegnanti presenti 

 

SCUOLAXXLa scuola secondaria di primo grado Santo Pertini di Banchette (comune confinante con Ivrea e gli storici stabilimenti Olivetti di via Jervis) ospita mercoledì 4 novembre, dalle ore 14.30, il seminario, aperto a tutte le insegnanti “Dalla penna al mouse. La disgrafia: prevenzione e rieducazione”.Il convegno , organizzato da Stabilo Italia, si focalizzerà sull’importanza di una corretta impugnatura nella scrittura a mano, in relazione ad attività di rieducazione e prevenzione volte a favorirne un corretto sviluppo e apprendimento, in particolare nelle scuole. 

 

 “STABILO rinnova anche quest’anno il suo impegno nel diffondere tra i docenti una cultura basata sulla corretta e rilassata impugnatura degli strumenti nell’ambito dell’apprendimento della scrittura da parte dei più piccoli” – dichiara Magda Borsani, Marketing & Communication Manager STABILO Italia, che sarà presente a Banchette per sostenere il progetto e sottolineare l’importanza di questa tematica.

 

Nel corso del seminario, patrocinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e dall’Ufficio V – Ambito Territoriale di Torino, interverranno la Presidente dell’associazione culturale Il Dono di Theuth, Barbara Manera, la grafologa Paola Ovatini, la consulente grafologa in psicologia della scrittura Antonella Roggero, la docente grafologa Alessandra Michieli, la grafologa e rieducatrice della scrittura Patrizia Curci.L’evento formativo rientra nell’ambito del progetto “Scrivo che è un piacere” che STABILO dedica ai bambini che stanno imparando a scrivere, per sostenerli in una fase delicata della loro vita attraverso la prima penna ergonomica, STABILO EASYoriginal, strumento ideato ad hoc per le loro piccole mani, disponibile per mancini e per destrimani.

 

L’iniziativa ha riscontrato un grande successo e interesse nell’anno scolastico 2014/15 con più di 600 elaborati svolti, oltre 1.500 kit distribuiti, 20 classi premiate e 700 insegnanti presenti ai seminari in Piemonte.Il progetto mette gratuitamente a disposizione degli insegnanti nelle scuole dell’Infanzia e nelle prime 3 classi della Primaria del Piemonte una guida docenti, un opuscolo informativo per i genitori ed esercizi ludico-motori che allenano i più piccoli a compiere con naturalezza i movimenti della scrittura. L’azienda ha reso, inoltre, disponibile sul proprio sito web (www.stabilo.it) un’apposita sezione, ricca di consigli pratici e schede operative da utilizzare durante le lezioni.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Zuccarini alla guida del Conservatorio “Giuseppe Verdi”

conservatorioL’incarico avrà una durata triennale. Diplomato al Conservatorio Statale di Musica “G. Verdi” di Milano in pianoforte e clarinetto, ha proseguito gli studi di perfezionamento presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in musica da camera

 

Diplomato al Conservatorio Statale di Musica “G. Verdi” di Milano in pianoforte e clarinetto, ha proseguito gli studi di perfezionamento presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in musica da camera con il Maestro Riccardo Brengola. Nel 1982 gli sono stati conferiti due Diplomi d’Onore e il Premio Peterlongo all’Accademia Chigiana di Siena. Ha svolto un’intensa carriera di camerista che lo ha portato ad esibirsi in molte città d’Europa e importanti Festival collaborando con artisti di fama.

 

Dal 1989 si è interamente dedicato alla direzione d’orchestra lavorando con molte rinomate orchestre italiane accanto a prestigiosi solisti quali: Josè Carreras, Salvatore Accardo, Astor Piazzolla, Duo Gulli-Cavallo, Joaquin Achucarro, Michele Campanella, Boris Petrushansky, Pierre Amoyal, Giuliano Carmignola, Nina Beilina, Franco Maggio Ormezowsky, Cecilia Gasdia, Alexander Lonquich, Claudio Desderi, Benedetto Lupo, Pietro de Maria, François-Joel Thiollier, Boris Belkin. Nel 1990 ha fondato l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza con la quale ha realizzato la prima ripresa in tempi moderni de le Nozze di B. Galuppi, e ha registrato con Maria Tipo il I e IV Concerto di L. van Beethoven per pianoforte per la RAI.

 

Nel gennaio 1996 ha registrato a Napoli un concerto in memoria di Padre Pio trasmesso su RAIUNO con Milva, eseguendo in prima italiana Alleluia di Sergio Rendine e a Milano la prima nazionale del balletto Der Demon di P. Hindemith con i primi ballerini solisti del Teatro alla Scala di Milano. Incide per le seguenti etichette discografiche: Bongiovanni (Bologna), Dynamic, Music and Arts, Tactus. Dal 1992 al 2000 è stato Direttore Principale Residente presso l’Orchestra Sinfonica Abruzzese ed è docente di musica da camera al Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” de l’Aquila. Nel gennaio 1998 è stato invitato in Australia per dirigere l’Orchestra Giovanile Australiana per il 50° anniversario dell’Australian National Music Camp (concerti registrati dal A.B.C.) e la West Australian Simphony Orchestra a Perth. Grazie al successo di questa tournée è stato immediatamente invitato per il 1998 all’Università di Melbourne.  Nel 2001 ha realizzato un’ulteriore tournèe, ancora con la Melbourne Symphony Orchestra per il Myer Music Bowl, con concerti in Tasmania, e Canberra. Attivo anche in America Latina, ha debuttato nel 2000 alla Filarmonica di Bogotà.

 

Nel maggio 2002 ha debuttato in Nuova Zelanda con la Auckland Philarmonia ed è stato subito reinvitato per due programmi nel settembre 2003. Nell’Agosto 2002 ha diretto un concerto al 50° Festival di Lubljana con Maxence Larrieu e l’Accademia I Filarmonici di Verona, trasmesso dalla Radio Nazionale Slovena. Nel gennaio 2003 ha diretto a Cagliari la Prima assoluta di Notti Sylvane di Sylvano Bussotti e nell’ottobre dello stesso hanno ha diretto all’Opera House di Sydney, sei recite dell’opera Madama Butterfly di G. Puccini. Nella stagione sinfonica 2003/04 ha diretto cinque programmi con la Auckland Philarmonia, nell’aprile 2004 ha diretto due concerti sinfonici per il Teatro Bellini di Catania e tre rappresentazioni de La Serva Padrona di Paisiello all’inaugurazione del Teatro Sangiorgi di Catania sempre con l’orchestra del Teatro Bellini. È ritornato a Catania per due concerti nella stagione sinfonica nell’aprile 2005. Nel luglio 2004 ha diretto tre concerti con l’orchestra dell’Accademia della Scala e nel febbraio 2005 ha debuttato a Bucarest con la Filarmonica Enescu. Nel 2007 ha debuttato con la Sinfonica Siciliana a Palermo. Dal 2008 insegna musica da camera al Conservatorio Statale di Musica “G. Verdi” di Torino. Nell’ottobre 2009 ha diretto a Lecce, Carlo Grante solista, la prima assoluta di Concerto Italiano di Roman Vlad.

Harridge Deimille: non solo uno store, ma un vero e proprio Club

 Sono  ben 7 i corners presenti , dall’Arte Contemporanea alla Gioielleria, dai Libri ai Profumi , dai Sigari all’Intimo, che rendono Harridge Deimille un vero e proprio concept store sulla scia di esperienze internazionali come Colette a Parigi o Bergdorf&Goodman a New Yorkherridge2herridge1

 

Nell’ottica di sviluppare sempre più il concept di Gentleman Club , Harridge Deimille, dopo 9 mesi dall’apertura del suo primo concept Store di Torino, ha  presentato la nuova collezione uomo 2015 con una festa dedicata allo stile maschile ed ai suoi piaceri. Non solo uno store,ma un vero e proprio Club è quello che Harridge Deimille ha saputo costruire in questi primi mesi. Grazie anche alla collaborazione con altri prestigiosi Brands, lo spazio di Via Giolitti 45g è oggi a tutti gli effetti un ritrovo per una clientela selezionata ed attenta ai valori di un certo modo di intendere l’abbigliamento e la moda. Sono infatti ben 7 i corners presenti , dall’Arte Contemporanea alla Gioielleria, dai Libri ai Profumi , dai Sigari all’Intimo, che rendono Harridge Deimille un vero e proprio concept store sulla scia di esperienze internazionali come Colette a Parigi o Bergdorf&Goodman a New York. A completare l’atmosfera una prestigiosa collaborazione con la Lavazza per l’angolo ospitalità dove i Soci Harridge Deimille troveranno tutti i sabati personale dedicato a questo esclusivo benefit a loro riservato.La collezione ispirata dal film di Alberto Sordi “Fumo di Londra”, rilegge i classici del british style con un occhio alle nuove tendenze della moda internazionale senza tralasciare l’amore per il made in Italy. Per lanciare il concept è stata avviata una collaborazione con il collettivo Overtake Studio, formato da ex alunni IED, che hanno ripensato il concept di vetrina avvicinandolo all’esperienza scenografica.Infine seguendo un fil rouge di ricerca che contraddistingue la giovane azienda Torinese, è stata dedicata una zona dello store ad una capsule Donna di ricerca composta da maglieria in purissimo cachemire, pantaloni ed accessori in grado di completare l’offerta del punto vendita anche per la crescente clientela femminile.

 Torino, Via Giolitti 45g.

 

CV

A Cavagnolo il cinema di una volta

cinema sala

Per due fine settimana al mese il teatro viene trasformato in una sala cinematografica, con proiezioni alle ore 17 ed alle 21, sino al 26 dicembre. La prossima pellicola, patrocinata ed offerta dal Comune di Cavagnolo, è previsto per mercoledì 4 novembre

 

Un tempo il cinema, che fosse quello di paese, quello dell’oratorio, quello di città con le sale eleganti dove si proiettavano le prime visioni in centro o quelle fumose di periferia era parte integrante della vita di tutti. Al sabato pomeriggio, magari al sabato sera per i più mondani, o alla domenica, si andava con gli amici, o con la morosa, a vedere qualche pellicola (i più piccoli con i genitori) e trascorrere un paio d’ore completamente fuori dalla quotidianità. A Cavagnolo ci si è chiesti perché non fare in modo che questa belle consuetudine riprendesse, anche se limitata, perché non fare in modo che per almeno due ore, nel fine settimana, si lasciassero a casa personal computer, cellulari o altri dispositivi tecnologici e assistere ad uno spettacolo come ai “vecchi tempi”. Così è nato “C’era una volta il cinema” a cura del Circolo culturale Cesare Martini. Per due fine settimana al mese il teatro viene trasformato in una sala cinematografica, con proiezioni alle ore 17 ed alle 21, sino al 26 dicembre. La prossima pellicola, patrocinata ed offerta dal Comune di Cavagnolo, è previsto per mercoledì 4 novembre è “Suite Francese” drammatico di guerra, con la regia di Saul Dibb. Seguiranno il 14 novembre “Selma” con la regia di Ava DuVernay, drammatico/storico, il 28 novembre “Mune” di animazione con la regia di Heboyan Philippon, “Ruth e Alex”, drammatico, con la regia di Richard Loncraine e nel cast attori come Morgan Freeman e Diane Keaton che verrà proiettato il 12 dicembre. Infine si chiude il 26 dicembre con “L’ultimo lupo”, film di avventura con  la regia di Jean Jacques Annaud

 

Massimo Iaretti

 

“Della Resistenza”: il 28 novembre a Omegna

E’ il più importante premio letterario dedicato alla Liberazione

 

omegna1Sabato 28 novembre verrà assegnato il premio letterario “Della Resistenza” – Città di Omegna , il più importante premio letterario italiano dedicato alla lotta di Liberazione. La manifestazione si terrà nel pomeriggio, probabilmente al cinema Teatro “Sociale” della città sul lago d’Orta  dov’è nato Gianni Rodari. Al mattino dello stesso giorno, ci sarà un incontro con gli studenti delle medie superiori. Il premio, che può essere assegnato anche ad un autore straniero la cui opera sia però tradotta in italiano, è riservato a libri di narrativa, poesia o saggistica che “coniugando valori letterari e impegno civile, abbia dato risalto a una delle questioni fondamentali del nostro tempo”. Novità per l’edizione 2015, la menzione speciale che verrà assegnata nell’occasione del 70° della Liberazione.

 

Dal 1959 al 1974,questo premio Letterario dedicato alla Resistenza rappresentò un appuntamento alto della cultura italiana e internazionale.omegna3 “ Nato da un incontro tra l’allora sindaco Pasquale Maulini con Cino Moscatelli, Mario Soldati e Mario Bonfantini – ricorda il giovane assessore alla cultura di Omegna, Alessandro Buzio –  in tredici successive edizioni vide la collaborazione di prestigiosi nomi della cultura italiana.Della Giuria fecero parte scrittori e intellettuali importanti. Tra i tanti si ricordano Guido Piovene, Mario Soldati, Carlo Salinari, Paolo Spriano, Gianni Rodari, Cesare Zavattini, Rossana Rossanda, Orio Vergani, Raffaele De Grada, Italo Calvino, Franco Fortini”.

 

Una rapida visione del  “libro d’oro” dei premiati ofre l’idea del valore e dell’importanza del premio. Vennero via via premiati, Henry Alleg (1959), Jean Paul Sartre (1960), Gunther Anders (1961), Frantz Fanon (1962), Blas De Otero (1963), Roberto Battaglia (1964, alla memoria), Paul M.Sweezy e Leo Huberman (1965), George Jackson (1971), Camilla Cederna (1972), Pietro Secchia (1973, alla memoria), Alexandros Panagulis (1974).

 

omegna2Nel 1995, il Premio venne ripreso in occasione del cinquantesimo anniversario della Liberazione– continua Buzio – con un’edizione straordinaria che vide  vincitore “Appunti Partigiani 1944-1945″ di Beppe Fenoglio.Il successo dell’iniziativa convinse l’Amministrazione Comunale a rieditare in via definitiva dal 1996, con una formula rinnovata, il Premio Letterario intitolato alla Città di Omegna”. Da allora sono stati premiati,tra gli altri,  Gherardo Colombo e Tahar Ben Jelloun, Vincenzo Cerami e Roberto Benigni,Ryszard Kapuscinski e Nuto Revelli, Susan Sontag e Guido Craiz, Angelo Del Boca e Roberto Saviano, Marco Paolini e Giuseppe Catozzella.

 

L’attuale giuria , attualmente composta da Laura Pariani , Alba Andreini, Michele Beltrami, Oreste Pivetta, e Giovanni Cerutti renderà noto a breve il nome del vincitore mentre il premio “Omegna Giovani”, verrà scelto da una giuria di studenti delle scuole medie superiori ( lo scorso anno è stato assegnato a “Io ho visto” di Pier Vittorio Buffa).

 

Marco Travaglini

Storia di un portafogli rubato. E un grazie ai nostri Carabinieri

carabinieri torino

STORIE DI CITTA’ /  di Patrizio Tosetto

 

Ero sul pullman 75, et voilà,  il gioco è fatto. Aspetto per 45 minuti e dopo un paio di fermate è pieno. Spinte e controspinte  e  mi accorgo di non averlo più. Tutto sommato sono stato fortunato,  essendo la prima volta

 

Qualche giorno fa mi hanno rubato il portafogli. Ero sul pullman 75, et voilà,  il gioco è fatto. Aspetto per 45 minuti e dopo un paio di fermate è pieno. Spinte e controspinte   e mi accorgo di non averlo più. Tutto sommato sono stato fortunato,  essendo la prima volta. Prima reazione : che stupido che sono! Racconto il tutto agli amici che mi stavano aspettando. Che stupido che sei. Una volta si diceva sparare sulla croce Rossa. Lunedì giro per le banche per nuovi bancomat e martedì scelgo i carabinieri .Mia moglie:  sei un temerario. Il piantone si raccomanda : ha il numero dei bancomat?  No…Rinviato tutto a venerdì. Alle 8, 30 mi presento, puntuale come un soldatino. 

 

Palazzo appena costruito.Tutto lindo. Non devo fare coda.Un carabiniere di sesso femminile, gentilmente mi chiede se ho due foto, altrimenti non può rilasciarmi la dichiarazione sostitutiva per la patente. Possiamo fare  lo stesso la denuncia? Dopo le porto le foto. Ok, va bene. Molto carina. Direi bella, la divisa le fa torto. Due penetranti occhi azzurri si mettono a roteare tra il computer ed il sottoscritto. Tempo un’ ora. Viene sempre interrotta per aprire la porta e far firmare chi ha l’obbligo di firma. Una decina di persone, tutte “non nate nella nostra città” ( magari in questo modo evito accuse di razzismo, come quelle rivoltemi per l’articolo precedente sul “suk” ). Fatto.

 

Entrando in bar chiedo dove posso fare le  foto tessera. Anche questa è fatta. Ritorno dal carabiniere donna. Se non ha un documento non posso fare nulla.  Prontamente rispondo che ho una carta d’identità scaduta. Deve chiedere al superiore. Gentilissimo mi suggerisce: se la faccia rinnovare per sei mesi. Obbietto: essendo scaduta ho bisogno di due testimoni all’anagrafe. Altro non posso fare. Con il graduato non mi è andata bene. Capisco, ma un po’ contrariato esco e penso che mia moglie forse aveva ragione. Debbo andare al Liceo Albert Einstein, vicino all’anagrafe decentrata. Tento con poche speranze di seguire la strada indicatami. 

 

Spiego il tutto. L’ impiegata mi dice al bruciapelo: va bene, si accomodi allo sportello 8. Mi scende una lacrimuccia dalla commossa consapevolezza che forse si sta risolvendo  il tutto. Sono entrato con una carta d’identità scaduta e dopo 10 minuti posso tornare dai carabinieri. Rivedo con piacere il piantone. E nel mentre inizia la parte triste di questo racconto. Un altro uomo italiano un po’ “schizzo ” deve firmare. Molte altre volte  l’ha fatto. Una signora anziana lo segue e con lo sguardo lo controlla. Arrivano due anziani mano nella mano, tremanti. Lui spiega: hanno rubato il portafogli a mia moglie. 

 

Teneri. Alla fine chiedo: in molti hanno l’obbligo di firma? Guardi. E mi indica un voluminoso faldone. Capisco.La mattina se n’è andata. Pazienza, e sono consapevole che che c è di peggio rispetto a questa storia che non è  la mia consueta esperienza. Storie di Barriera di Milano. Storie di naturale tristezza. Storie che questi carabinieri vivono tutti i giorni. E  mia moglie non aveva ragione. Almeno ho visto ciò che non sapevo ed ho scritto per ringraziare gli uomini e le donne dell’Arma. 

 

(Foto: il Torinese)

L'isola che sognava i leoni. Artwork in Cuba

cuba arteOggi Cuba più che da raccontare è da osservare

 

Un insieme di elementi compositi si intrecciano nella storia e nell’identità cubana, l'”isla” più grande dei Caraibi, che arriva dall’impastarsi storico e genetico di popoli e di culture dall’Africa, dagli Stati Uniti, dall’Europa. Genti autoctone, come i Tainos, schiavitù africane, colonizzatori europei; negli anni Cinquanta, con Fidel Castro, si concretizza il sogno della rivoluzione e di una società egualitaria con il mito di Che Guevara e dell’Uomo Nuovo. Mai, come in questi cinquant’anni, Cuba ha rappresentato una perfetta metafora dell’isola, un pezzo di terra, di mare e di cielo che sognava la libertà, che sognava di correre libera, come i leoni nella savana. Un anelito che è stato ruggito continuo e che connota la natura cubana. Questo mondo complesso, stratificato e difficilmente riassumibile in una definizione, sta vivendo una situazione dinamica di evoluzione e mutamento: oggi una nuova via si è aperta, ancora da costruire e indefinita.

 

Attraverso l’opera di un gruppo di artisti si può provare ad aprire uno sguardo su quella che è l’identità cubana degli ultimi decenni, in cui passato e futuro si collocano come estensioni concrete e possibili del presente, tra radici e prospettive.Opere che sono pittura, installazione, performance, matrici per incisioni, video, fotografia. Opere che trovano un punto comune nel loro essere connaturate all’idea di ibridazione, a livello sia concettuale sia materiale. Un racconto espositivo che prende il nome giocando con la frase con cui Hemingway chiudeva il suo romanzo Il vecchio e il mare, nel 1952, scritto, e ambientato, proprio a Cuba.Questo vecchio, fatto di mare ma che sogna terre bollenti e polverose, con zampe e artigli come fossero pinne, impastati di Africa e sole, è una metafora di Cuba. Era Cuba, per Hemingway. 

 

La mostra è un’evoluzione del progetto espositivo La Tercera Orilla (la terza riva), presentato a Valencia l’anno scorso, in collaborazione tra la galleria Kir Royal, il Politecnico di Valencia e la Facoltà di Belle Arti di Sant Carles.Si tratta di una collettiva di artisti con un focus che parte dagli anni Novanta per arrivare a oggi, appartenenti a generazioni differenti, alcuni con un percorso affermato altri, invece, giovani. Un decennio che fa da base come arrivo e partenza. Testimoniano senza didascalismi e con presenza poetica una comunità artistica dall’altalenante rapporto con le istituzioni e il mondo esterno, così come con la tradizione, che ha visto momenti di grande dibattito e vitalità succedere ad altri di silenzio e chiusura, fenomeni di organizzazione autonoma e altri di dialogo e sostegno da parte del governo. Ma anche diaspore. E ritorni.  La mostra arriva adesso ad Ameno, nello Spazio Museale di Palazzo Tornielli, arricchita da altri nomi e opere, che ampliano lo sguardo nel tempo e nello spazio rispetto alla scena artistica cubana attuale, con figure storiche di riferimento. Fa parte del progetto una residenza dell’artista cubano Lazaro Navarrete.

 

Espongono:
Wilber Aguilera, Glauber Ballestrero, José Bedia, Los Carpinteros, Alexis Esquivel, René Francisco, Félix Gonzalez-Torres, Kcho, Glenda Léon, Carlo Martiel, Ana Mendjeta, Lazaro Navarrete, Osmeivy Ortega, Eduardo Ponjuan, Carlos Quintana, Guilbert Rosales, Leonardo Salgado.

 

Durante il periodo della mostra, inoltre, il progetto si articolerà in un programma multidisciplinare di incontri tra letteratura, musica e cinema cubano, in collaborazione con l’Associazione di amicizia Italia – Cuba/ Circolo di Novara e il Novara Jazz Festival.

 

Questo il calendario degli appuntamenti:

 

8 novembre 2015 – musica
Tiziano Tononi, in collaborazione con il Novara Jazz Festival, terrà una lezione aperta/concerto su ritmi e struttura della tradizione musicale cubana. 

 

11 novembre 2015 – musica
ll trio newyorkese Digital Primitives si esibirà in un concerto jazz tra musiche etniche e africane.

 

28 novembre 2015 – letteratura/arte
Gian Luca Favetto e Davide Vanotti racconteranno la Cuba letteraria da Hemingway a Pedro J. Gutiérrez con la sua Trilogia sporca dell’Havana.
A seguire le testimonianze di due artisti: Irina Novarese racconterà la sua esperienza di residenza presso lo studio di Kcho a Cuba, mentre Leonardo Salgado parlerà dellaFucina Des Artistas de L’Havana, lo spazio da lui fondato per promuovere l’interscambio culturale e l’interdisciplinarietà dei progetti.
Al termine della giornata Olga Gambari presenterà il catalogo della mostra.

 

5 dicembre 2015 – cinema
Luca Scaffidi Damaniello realizzerà un excursus sul cinema cubano, individuandone le tappe significative dalle origini ai giorni nostri.

 

8/9/10 gennaio 2016 – cinema
Bruno Fornara indagherà il tema di attualità dell’incontro con l'”altro”, esplorando attraverso il linguaggio cinematografico le componenti di incontro/scontro tra alterità culturali e sociali.

 

A cura di Olga Gambari e Eleonora Battiston

Media partner ArteSera produzioni


Sede
Spazio Museale Palazzo Tornielli
Piazza Marconi 1, Ameno (NO)
www.museotornielli.it

Opening
31 ottobre ore 18

Giorni e orari mostra
31 ottobre 2015 – 10 gennaio 2016
gio/ven/sab/dom
15.00 – 18.30
ingresso libero

Tutti gli orari dei cimiteri per le visite ai defunti

I cimiteri cittadini sono aperti da sabato 24 ottobre a domenica 8 novembre con orario 8.30 – 17.30. Lunedì 9 novembre i cimiteri sono chiusi

 

CIMITEROIl Comune informa che in occasione della Festa di Ognissanti e della Commemorazione dei Defunti, i cimiteri cittadini sono aperti da sabato 24 ottobre a domenica 8 novembre con orario 8.30 – 17.30. Lunedì 9 novembre i cimiteri sono chiusi. Servizio navetta GTT interno ai cimiteri Parco e Monumentale sospeso da sabato 31 ottobre fino a martedì 3 novembre compreso. Vietato l’accesso alle auto private autorizzate (ultrasettantenni e persone con difficoltà a deambulare) da mercoledì 28 ottobre a martedì 3 novembre compreso. In questo periodo possono entrare solamente i possessori del contrassegno europeo per disabili. E’ possibile rintracciare il luogo di sepoltura di un defunto utilizzando la Banca Dati Cimiteriale. Disponibile l’elenco delle cerimonie istituzionali nei cimiteri cittadini. Le linee di mezzi pubblici GTT vengono potenziate durante il periodo della commemorazione.

 

www.comune.torino.it

Torino si illumina di led

Importanti benefici sul fronte economico ed ambientale

 

LampioniNell’arco di un anno e mezzo 55.000 punti luce pubblici, pari al 55% dei lampioni totali, saranno oggetto di un intervento di rinnovamento che prevede la sostituzione delle tradizionali lampade con nuove lampade a LED. I LED consentiranno di ottenere importanti benefici sul fronte economico ed ambientale, dimezzando i consumi di energia elettrica e renderanno l’illuminazione cittadina più efficiente e meno inquinante.  I dati al 9 ottobre 2015 indicano oltre 10.835 lampade sostituite, 2.107 tonnellate di anidride carbonica evitate in un anno, 975.000 € di risparmio su base annuale.

 

www.comune.torino.it – foto: il Torinese