Buon compleanno, Metrò! Biglietto unico e grande festa del decennale il 21 febbraio

metro genteSono stati 45 milioni i chilometri percorsi dall’apertura ad oggi, pari a quattro volte il tragitto dalla Terra alla Luna. L’opera è costata un miliardo di euro, ne serviranno altri 500mila per i prolungamenti in programma

 

Era il  4 febbraio 2006 quando il primo treno inaugurò la  tratta della nuova metropolitana torinese tra Porta Nuova e la stazione Fermi di Collegno. In occasione del decennale il Comune e Gtt hanno deciso di festeggiare, il 21 febbraio, con una giornata di spettacoli all’interno del metrò.

 

metro 2La festa coinvolgerà anche la linea 13, che da poco è tornata ad essere coperta dai tram anziché dagli autobus. Per festeggiare i dieci anni del metrò, viene anche riproposto il biglietto unico a 1,50 euro. In programma eventi con musica e animazioni nei locali sotterranei delle fermate.

 

Nel  corso del 2015 la metropolitana (lunga 13,2 km da Lingotto a Collegno) ha registrato una media di circa 110mila passaggi quotidiani. Sono stati 45 milioni i chilometri percorsi dall’apertura ad oggi, pari a quattro volte il tragitto dalla Terra alla Luna. L’opera è costata un miliardo di euro, ne serviranno altri 500mila per i prolungamenti in programma. Nel 2015 i passeggeri sono stati più di 41 milioni. Il totale nei dieci anni è di 277 milioni per  un milione di corse.

 

 

10 anni di Metropolitana: breve storia della Metropolitana automatica di Torino (fonte: Gtt)metro 1

 

1998: la Città di Torino affida a SATTI (oggi GTT) l’incarico di gestire progettazione, realizzazione ed esercizio dell’opera.
1999: il 21 aprile viene firmata la delibera CIPE che aumenta dal 35 al 60% la quota di finanziamento garantita dal Governo centrale.
2000: il 19 Dicembre, a Collegno, si da il via ai lavori della Linea 1 della metropolitana automatica di Torino.
2002: il 22 ottobre la talpa “Valentina” inizia a scavare il tunnel sotto corso Francia dalla stazione Fermi. Il 20 gennaio 2003 conclude lo scavo alla stazione Pozzo Strada.
2003: il 7 marzo la talpa “Madama Cristina” inizia a scavare dalla stazione Principi d’Acaja e termina il lavoro alla stazione Pozzo Strada il 9 dicembre.
2004: dal 4 febbraio al 17 giugno la talpa “Valeria” realizza il tratto di galleria tra Porta Susa e Principi d’Acaja. Il 10 Novembre arriva il primo treno dallo stabilimento Siemens di Praga.
2005: il 18 marzo, con l’arrivo della talpa “Valeria” nella stazione di Porta Nuova, viene completata la galleria della metro, dalla stazione Fermi, a Collegno, sino a Porta Nuova, a Torino. Il 9 settembre, nel tratto XVIII Dicembre-Massaua, viene realizzato il primo viaggio prova con le autorità cittadine.
2006: il 4 febbraio viene inaugurata a Torino la prima tratta della linea 1 della prima Metropolitana Automatica d’Italia. Il 20 marzo viene metro 10trasportato il 1° milione di passeggeri. Il 30 marzo iniziano in via Nizza i lavori per la realizzazione del prolungamento della linea 1 da Porta Nuova a Lingotto.
2007: il 5 ottobre viene inaugurata la seconda tratta della linea 1 da XVIII Dicembre a Porta Nuova.
2011: il 6 marzo viene inaugurato la tratta della linea 1 da Porta Nuova a Lingotto.
2011: il 9 settembre viene aperta la stazione metro Porta Susa integrata con la ferrovia.
2012: iniziano i lavori per il prolungamento Sud “Lingotto – Bengasi”.
2015: viene redatto il progetto preliminare della tratta “Collegno – Cascine Vica”, attualmente in attesa di approvazione da parte del CIPE

 

(Foto: il Torinese)

Viaggio a Mirafiori Sud, come rivitalizzare una "piccola Svizzera"

mirafiori1tosettoMIRAFIORI FACCIATAmirafiori4mirafiori2mirafiori3STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

 

Parchi e poi , ad esempio via Artom… non è più la vecchia via Artom. Attraverso il risanamento edilizio si è realizzata una maggiore fruibilità urbana. Tra corso Unione sovietica e ordinati palazzoni un piccolo borgo. Borgo che sa di antico, oserei dire turistico. Con le abitazioni ristrutturate o in via di ristrutturazione. Possibile che non ci siano problemi? La perfezione non è di questo mondo. La principale è l’invecchiamento della popolazione

 

Complice una bella e tersa mattinata mi ritrovo ad una decina di km dal centro di Torino, domandandomi : dove sono? Piacevole vedere strade pulite e la caoticità tipica dei mercati rionali contenuta. Parcheggio l’auto chiedendo informazioni su dove posso trovare la Circoscrizione. Indicandomi la strada, mi accompagnano per un pezzo. Tra corso Unione sovietica e ordinati palazzoni un piccolo borgo. Borgo che sa di antico, oserei dire turistico. Con le abitazioni ristrutturate o in via di ristrutturazione. Quasi una “Piccola Svizzera”.

 

Sono alla circoscrizione 10 Mirafiori Sud. La prima volta che “passeggio” per questa “realtà urbana”. La piacevolezza dell’insieme viene interrotta dalla consapevolezza nell’essere in ritardo. Mi scuso con chi avevo l’appuntamento, puntando sulla sua proverbiale cortesia. Marco Novello da cinque anni Presidente di Quartiere. Classe 1962 ha mosso i suoi primi passi politici all’Itis di Grugliasco, fucina negli anni 70 e primi anni 80 di giovani Comunisti. Consigliere di quartiere, consigliere provinciale e presidente di commissione. Oltre 40 anni in politica, con una robusta esperienza amministrativa.

 

Mi premette : desidera parlare con me solo della sua ultima esperienza, per lui ampiamente positiva, mentre sulla situazione nazionale ci sono solo delle delusioni. Delusioni per questa “scomposta” sinistra politica. Difficile essere di parola. Si alternano dati locali con quelli nazionali, ma emerge con forza che, nonostante le scarsissime risorse, molto è stato fatto in questi ultimi cinque anni.  Ammetto il mio positivo stupore. Davanti ad una cartina mi spiega l’insieme del quartiere.

 

Parchi e poi , ad esempio via Artom …non è più la vecchia via Artom. Attraverso il risanamento edilizio si è realizzata una maggiore fruibilità urbana. Possibile che non ci siano problemi?

 

“La perfezione non è di questo mondo. La principale è l’invecchiamento della popolazione . La prostituzione intorno ad aree industriali dismesse”.

 

Cosa avete realizzato e  quali sono i futuri obiettivi?

“Rivitalizzare. Ottimo strumento operativo è stato e sarà la Fondazione SanPaolo, poi il Politecnico con  Università del Design fanno arrivare studenti ed è nostro compito realizzare strutture di accoglienza. Abbiamo realizzato sale di studio e politiche di sostegno per affitti agli studenti. Lo stabilimento Mirafiori è stato positivo per il Borgo. poi di fatto ha diviso il Borgo dalla “Città”. Ora deve diventare occasione.Rivitalizzando il centro direzionale, Istituendo borse di Lavoro.

 

Prospettive?

“Continuare il lavoro svolto. Ora le cose si complicano un tantino. Ci accorpiamo con Santa Rita Mirafiori nord. Così si passa dai 40mila attuali a 145mila abitanti. Ma sono fiducioso.

 

Ti vuoi ripresentare?

“Sono a disposizione. Chi di competenza deciderà. Per parte mia desidero sottolineare un positivo giudizio sull’operato della giunta Fassino ed in particolare del Sindaco. Prezioso è stato anche il suo lavoro come Presidente dell’ ANCI. Tutelando, in questa difficile situazione gli enti locale, ha tutelato anche il nostro lavoro di amministratori di territorio.”

 

Ci salutiamo. Finalmente una esperienza positiva. Il nostro compito, anche in questo caso raccontare. Con la soddisfazione di raccontare  una volta tanto gli aspetti positivi, non solo quanto di negativo purtroppo c’è anche nella nostra citta.

 

E raccontare il bene dà molta più soddisfazione

Albania: l'ultima frontiera del Mediterraneo

 

 Gli articoli precedenti sono visibili cliccando sul link Vetrina 1 , in alto sopra il titolo

 

La giornalista della Gazzetta traccia un quadro realistico del Paese delle Aquile, sottolineando che esistono tanti problemi da risolvere, come le strade da risistemare e l’abusivismo edilizio e scrive ancora nel suo pezzo: ” l’Albania è ricca di bellezze mozzafiato, ma non è bella al 100%. Il mare, senz’altro, è una mirabile sorpresa: le perle del sud – da Dhermi a Ksamil, passando per la vivacissima e un po’ caotica Saranda – di certo non deludono. Acqua cristallina, spiagge da sogno (sabbia, ciottoli o scogli da cui tuffarsi nel blu) e abbuffate di pesce (ben cucinato) a prezzi davvero ridicoli per noi italiani sono più che sufficienti a trasformare un viaggio in un’esperienza meravigliosa”.

Torino, 80 anni di storia urbana fotografati dal cielo

mappa cittàLa postazione multimediale Vista dall’alto sarà presente in piazza Palazzo di Città 8f nei consueti orari di apertura (lunedì 15-18, da martedì a venerdì 10-18)

 

Torino vista dal cielo, da giovedì 28 gennaio presso Urban Center Metropolitano. Sarà possibile scoprire l’evoluzione urbanistica della città  attraverso le centinaia di immagini aeree che mostrano le trasformazioni urbane dal 1936 a oggi. Con un click la mappa navigabile è da oggi alla portata di tutti in una nuova postazione multimediale.

 

Il progetto sarà presentato mercoledì 27 gennaio ore 17 presso l’Urban Center Metropolitano (piazza Palazzo di Città 8/f – Torino) nell’ambito del Piemonte Visual Contest, concorso su digitale, dati e creatività organizzato da Consiglio regionale, Consorzio TOP-IX e CSI Piemonte. Tema di questa terza edizione sono le trasformazioni sociali, culturali ed economiche del territorio piemontese, che i partecipanti dovranno rappresentare attraverso progetti digitali di visualizzazione dati, mappe digitali, storytelling e data journalism.

 

Le i immagini aeree mostrano infatti come è cambiata in otto decenni  la fisionomia del capoluogo regionale. I fotogrammi  sono ora disponibili anche in formato digitale e consultabili con supporti elettronici grazie alla realizzazione di uno strumento di visualizzazione basato su un programma open source QGIS, ideato come supporto innovativo per i tecnici comunali. L’intero archivio storico aerofotogrammetrico, conservato e curato dal Servizio Informativo Territoriale e dalla Divisione Catasto e Tributi della Città di Torino, in collaborazione con il CSI Piemonte che ha fornito l’ausilio tecnico, sarà ospitato presso l’Urban Center per diventare sempre più accessibile a tutti i cittadini. Una possibilità che si aggiunge alle tante già disponibili attraverso il sito del Geoportale della Città.

 

Dalla postazione multimediale il pubblico potrà scoprire la trasformazione individuando un’area o addirittura scegliendo uno specifico indirizzo: appariranno le immagini dei 15 voli aerei cittadini che mostreranno quali interventi sono avvenuti sulla zona, oppure selezionare un anno specifico, dal 1936 al 2013. Tra le curiosità anche la presenza di aree annerite o tagliate: sulle immagini più datate infatti intervenne il Ministero della difesa che, all’epoca del rilevamento, rese inaccessibili le zone sensibili come le caserme o punti considerati strategici.

 

Per maggiori informazioni: www.urbancenter.to.it

Per partecipare al Piemonte Visual Contest: regolamento e premi su

www.piemontevisualcontest.eu

 

Le foto provengono dall’Archivio fotografico della Città di Torino

SETTIMANA RICCA DI EVENTI A SAN SEBASTIANO PO

san sebastiano po

Mercoledì 10 l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Beppe Bava organizza le celebrazioni per la Giornata della Memoria degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia

 

Quella che si sta per aprire è una settimana ricca di iniziative per San Sebastiano Po, comune del Chivassese. Martedì 9 febbraio si chiudono i festeggiamenti del carnevale con il pranzo il società alla Società Operaia Colombaro. Mercoledì 10, invece, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Beppe Bava organizza le celebrazioni per la Giornata della Memoria degli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, trucidati in una pulizia etnica alla fine della seconda guerra mondiale dai titini. Sabato 13, poi, parrocchia e circolo culturale organizzano una serata pro oratorio Regina Pacis con la proiezione di fotografie del campeggio 2015, mentre l’amministrazione comunale mette “in campo” l’iniziativa “Thè anziani in biblioteca”. E domenica all’Usr Ancora c’è la tradizionale fagiolata ed in parrocchia si celebra la “Giornata del malato”.

 

Massimo Iaretti

San Mauro, il Pd verso il voto

pd manifesto

 E Dallolio ? A quanto sembra il primo cittadino uscente non è intenzionato a farsi da parte e starebbe lavorando ad una propria lista civica

 

Si avvicinano le elezioni e cresce la fibrillazione nel Partito democratico, la maggiore componente della maggioranza che sostiene l’attuale sindaco Ugo Dallolio, all’inizio indipendente ma con tessera soltanto nell’ultima fase del suo mandato. E’ stato completato nei giorni scorsi nelle mani del presidente della sezione Pd, Ferdinando Raffero, il deposito delle candidature per le primarie che si terranno all’inizio del prossimo mese: in corsa ci sono due “capitani di  lungo corso” della politica sanmaurese, da un lato Maria Vallino, attuale presidente del consiglio comumale, dall’altro Pino Morvillo, già consigliere comunale, con una lunga esperienza di lavoro maturata all’estero. All’ultimo momento, però, Numinato Licari, un quarantenne con un buon curriculum professionale. E Dallolio ? A quanto sembra il primo cittadino uscente non è intenzionato a farsi da parte e starebbe lavorando ad una propria lista civica, comprendente – forse (ma qui è tutto nell’ipotetitico) – anche pezzi della sua attuale maggioranza. Ma questa è una storia tutta da scrivere.

 

Massimo Iaretti

 

Grande attesa per Automoto Retrò a San Valentino

Presenti  Autobianchi, il registro storico Land Rover e Mercedes First Hand, oltre a Jaguar e Lotus, famosa per le sue realizzazioni estreme

 

Una quindicina le Case automobilistiche che prenderanno parte lingotto bandieraalle iniziative  motoristiche Automotoretrò e Automotoracing, nei padiglioni di Lingotto Fiere. Presente anche lo stand ufficiale Abarth Classiche, casa italiana nata nel 1949 come scuderia sportiva, diventata celebre grazie alle sue vetture uniche per stile,  velocità ed attitudine. Nello stand Ford sarà invece  presentata la nuovissima Ford Mondeo Vignale, per celebrare la  Carrozzeria, fondata nel 1946 da Alfredo Vignale. Presenti  Autobianchi, il registro storico Land Rover e Mercedes First Hand, oltre a Jaguar e Lotus, famosa per le sue realizzazioni estreme. Al Lingotto anche la giapponese Mitsubishi, Ssangyong e Suzuki, nota per aver vinto  il Pikes Peak International Hill Climb.

 

(Foto: il Torinese)

Sulle note di Schindler’s List, danzando sul ghiaccio, lo sport ricorda la tragedia della Shoah

pattinatori shoahI pattinatori azzurri Charlène Guignard e Marco Fabbri ieri ospiti a Palazzo Lascaris “raccontano” la memoria dell’Olocausto

 

Nell’ambito delle manifestazioni per il “Giorno della Memoria” in cui si rievoca il dramma della Shoah, il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale del Piemonte è stato promosso, mercoledì 3 febbraio, alle 11.oo, nella sala Viglione di Palazzo Lascaris a Torino (Via Alfieri,15) l’incontro dal titolo  “Schindler’s List: lo sport ricorda la tragedia dell’Olocausto”. Charlène Guignard e Marco Fabbri, coppia di danza sul ghiaccio della Nazionale italiana che ha partecipato alle Olimpiadi di Sochi 2014, per la stagione 2015 – 2016,  hanno creato e interpreto un programma libero sulle note delle musiche del film “Schindler’s List” di Spielberg. Una scelta importante, ricca di valori e suggestioni, che contribuisce a trasmettere, anche attraverso l’attività sportiva ed artistica del pattinaggio su ghiaccio, la memoria del dramma dell’Olocausto che ha segnato indelebilmente la storia del Novecento.Il Consiglio regionale del Piemonte, scegliendo la loro danza libera per celebrare il “Giorno della memoria”, ha preso una decisione significativa che vuole sottolineare come l’arte, come lo sport possano contribuire e perpetrare il ricordo, possano aiutare le nuove generazioni a non dimenticare mai le atrocità di cui l’umanità si è macchiata.All’evento sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Mauro Laus, il vicepresidente Nino Boeti, gli atleti Charlène Guignard e Marco Fabbri, la loro allenatrice Barbara Fusar Poli, bronzo alle Olimpiadi di Salt Lake City 2002 e campionessa del mondo nel 2001 ed il coreografo Corrado Giordani. Ha moderato l’incontro  Barbara Castellaro, giornalista di ArtOnIce. Durante l’incontro è stato proiettato il filmato del programma degli atleti azzurri.

 

Marco Travaglini

Nuove imprenditorialità in accelerata

startupIl Piemonte è al 5° posto nella classifica della top ten delle Regioni start up friendly, secondo EconomyUp, che ha riaggregato i dati della ricerca “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who”, promossa da Italia Startup

 

Di Paolo Pietro Biancone*

 

 

Questa è la settimana dedicata alle start up, l’iniziativa promossa dalla Commissione Europea e da Startup Europe con l’obiettivo di sviluppare le idee innovative e supportare l’imprenditorialità in più di 220 città. Anche Torino partecipa: domani, 4 febbraio presso il 42Accelerator, in via Mantova 36, è in programma un intero pomeriggio completamente dedicato agli investimenti per le startup e alla conoscenza dell’ecosistema dell’innovazione.

 

Il Piemonte è al 5° posto nella classifica della top ten delle Regioni start up friendly, secondo EconomyUp, che ha riaggregato i dati della ricerca “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who”, promossa da Italia Startup e condotta dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, con il supporto istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico. La ricerca individua le Regioni che per numero di startup, acceleratori, competition, piattaforme di crowdfunding e altri soggetti attivi costituiscono un ambiente più favorevole per la nascita e lo sviluppo delle startup. Senza mai dimenticare che il “cluster” è solo un punto di partenza, perché i mercati sono ormai globali, ancor di più se digitali. In Piemonte, gli attori che ruotano attorno alla nascita di una nuova impresa, fin dal concepimento dell’idea imprenditoriale, sono oltre 250.

 

Questo dato non tiene conto dei professionisti, in particolare commercialisti, ma anche avvocati, che affiancano numerose imprese anche nell’ambito iniziale di nuova vita. La startup necessita infatti non solo di un forte sostegno economico e finanziario, ma anche di consulenze e, soprattutto, di esperti che siano in grado di mettere il progetto ancora in fase embrionale all’interno di una rete di relazioni e investitori per avere veloci prospettive di sviluppo.

 

Per entrare nella rete dei potenziali investitori, accanto al tradizionale concetto di Incubatore d’Impresa che fornisce alle startup selezionate spazi di lavoro condivisi, programmi di consulenza e servizi di assistenza legati alla fase di avvio, si sta affermando una nuova forma di aiuto: viene definita Acceleratore d’impresa e opera anch’essa all’interno della filiera di creazione e crescita delle startup. Tali programmi accelerano le startup favorendo l’incontro con gli investitori, combinano i servizi di incubazione con risorse, competenze ed esperienze specifiche finalizzate a validare l’idea di business e a lanciarla sul mercato.

 

I programmi di accelerazione sono considerati come l’evoluzione del modello incubatore e vanno a coprire un gap tra i principali modelli di finanziamento per le startup. Si collocano infatti in una fase intermedia tra l’autofinanziamento o il ricorso ad amici e parenti e i Venture Capital (i grandi investitori istituzionali, ma non solo), ricoprendo un ruolo da Business Angels (singoli individui con cospicuo patrimonio disposti a impiegarlo nel capitale di rischio), ma in una forma più strutturata. A differenza dei business angels, i programmi di accelerazione solitamente fanno più investimenti in contemporanea su diverse startup e le decisioni di investimento sono prese dal management team mentre è raro che gli investitori individuali siano coinvolti in tali decisioni.

 

Sono caratterizzati, inoltre, da relazioni più forti e continuative durante i mesi del programma. Come gli incubatori, gli acceleratori forniscono alle startup selezionate spazi di lavoro condivisi, consulenza e assistenza, ma differiscono nel modello di business. Gli incubatori infatti addebitano a tariffe agevolate i servizi offerti alle startup senza trattenere percentuali di equity (spesso sono enti non profit), mentre gli acceleratori si caratterizzano come società che erogano i servizi di incubazione a fronte di un canone e/o di una partecipazione azionaria nella nuova società costituita o da costituire. Tale partecipazione nel capitale della startup è un fattore fondamentale in termini di incentivazione e differenziazione tra incubatore e acceleratore.

 

Mentre gli incubatori forniscono un supporto finalizzato a mantenere l’impresa in vita nei primi anni “formativi” riducendone il rischio di fallimento, il modello degli acceleratori è finalizzato ad incrementare il valore delle startup per trarre guadagno dalla cessione delle quote istaurando con essa un rapporto più duraturo: il successo e il profitto dell’acceleratore è legato al successo e alla crescita della startup e gli sforzi e gli obiettivi vanno nella stessa direzione.

 

Accelerare sì, ma occorre rispettare tutti gli aspetti chiave dell’azienda innovativa: l’analisi dei bisogni di mercato e delle relative risposte attraverso la creazione di un nuovo modello di business, il percorso di finalizzazione dall’analisi di fattibilità al business plan, le attività di comunicazione e marketing specifiche per le imprese di nuova costituzione, gli aspetti giuridici e fiscali peculiari, le diverse categorie di investitori e finanziatori a cui rivolgersi a seconda dello stadio di sviluppo del progetto d’impresa, la descrizione delle diverse organizzazioni che sostengono i neo-imprenditori nel percorso di creazione e lancio d’impresa.

 

Al di là di ogni tentativo di settorializzazione, per stimolare e far sviluppare nuova iniziative imprenditoriali sul territorio occorrono, dunque, professionalità ad hoc che maturino le competenze necessarie allo sviluppo di nuove risposte alla domanda presente sui mercati e colmando la distanza tra la nascita di un’idea innovativa e la sua realizzazione in un business sostenibile.  Plauso, quindi, all’istituzione di percorsi di studio universitari, master, dottorati per i futuri professionisti orientati alle start-up, così come all’introduzione di nuove opportunità professionali in questo campo, rivolte in particolare ai dottori commercialisti.

 

* Presidente del corso di studi in professioni contabili

Coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

Università di Torino

 

Gianduja e Giacometta a Palazzo Arsenale

gianduja esercito2gianduja esercitoLa storica delegazione  ricevuta alla Scuola di Applicazione

 

Le tradizionali maschere torinesi Gianduja e Giacometta, accompagnate da numerosi personaggi del folclore piemontese, sono state ricevute oggi a Palazzo Arsenale sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito. La delegazione è stata accolta dal Comandante dell’Istituto Gen.D. Claudio Berto ed ha annunciato l’apertura del Carnevale cittadino. Simbolo di Torino e del sentimento che ha animato il processo di unificazione nazionale, Gianduja è a suo modo un protagonista del Risorgimento. Furbo e coraggioso, è una maschera che per il suo parlar chiaro ed i suoi sentimenti democratici può rivolgersi direttamente al re. La sua compagna Giacometta, elegante e gentile, simboleggia la saggezza ed il buonsenso delle donne piemontesi prodighe verso i deboli, ferme contro i prepotenti. Fondata nel 1925, la Famija Turineisa è da allora impegnata nella conservazione e divulgazione del patrimonio culturale torinese e piemontese. La visita a Palazzo Arsenale fa parte del tradizionale omaggio del gruppo folcloristico alle principali autorità cittadine. Una circostanza che conferma la solidità dei legami fra istituzione militare e tessuto sociale subalpino, da sempre molto legato alle vicende del nostro Esercito.