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Semplicemente Gioielli: l’arte orafa che racconta storie, con semplicità

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Nel cuore dell’eccellenza artigiana italiana nasce Semplicemente, un brand che fa della creatività, della semplicità e della personalizzazione la propria firma distintiva.

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Dietro questo progetto ci sono due menti affini e complementari: Andrea, orafo con dieci anni di esperienza tra Torino e Valenza, e Giulio, designer con una esperienza decennale nel settore. Due visioni diverse, unite da un’idea comune: creare gioielli autentici, essenziali e profondamente personali.
Sul sito semplicementegioielli.com, si entra in un mondo dove ogni pezzo è pensato e realizzato a mano, in argento 925, con cura e passione. La collezione riflette uno stile essenziale e versatile, capace di adattarsi alla vita quotidiana così come ai momenti più significativi. Qui, la semplicità diventa bellezza pura.
Ma Semplicemente è molto più di un marchio di gioielli: è un atelier digitale che propone anche un servizio di progettazione su misura, pensato per dare forma a emozioni, ricordi e identità. “La tua visione, la nostra maestria” non è solo uno slogan: è una promessa. Ogni creazione nasce da un dialogo diretto con il cliente, che può partecipare attivamente al processo creativo – dalla scelta dei materiali e delle pietre, fino alla visualizzazione del prototipo in 3D, prima della realizzazione finale a mano.
Il risultato? Gioielli unici, capaci di raccontare storie, simboli d’amore o semplicemente riflessi autentici della personalità di chi li indossa. E per chi si appresta a dire “sì”, c’è anche la possibilità di progettare fedi nuziali su misura, con un accompagnamento professionale e dedicato.
Che si tratti di un’idea precisa o di un sogno ancora da definire, Andrea e Giulio accompagnano ogni cliente passo dopo passo, mantenendo sempre intatto lo spirito che dà vita al brand: l’equilibrio tra arte, creatività e semplicità.
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E per chi preferisce acquistare da casa, il sito offre un servizio online efficiente e personalizzato, che permette di vivere l’esperienza artigianale anche a distanza.
Semplicemente Gioielli è la dimostrazione che, a volte, le cose più semplici sono anche le più preziose.

Semplicemente gioielli

semplicementegioielli.com

Instagram:
@semplicemente_gioielli

Email:

semplicemente.gioielli@gmail.com

Telefono:
Giulio: +39 3314189852
Andrea: +39 3703282355

La dolce tradizione che si rinnova, scegli l’eccellenza di Piemont Cioccolato

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C’è un luogo, alle porte di Torino, dove l’arte del cioccolato incontra la passione di famiglia e l’innovazione si veste di dolcezza. È la Piemont Cioccolato, che ha riscoperto e riportato alla ribalta un classico della tradizione torinese: il Cri Cri. Una pralina croccante e irresistibile, con cuore di nocciola Tonda Gentile IGP, cioccolato fondente e una pioggia di confettini di zucchero. Un capolavoro artigianale che racconta la storia di un territorio e di un sapere antico.

Negli anni Settanta, con l’acquisizione ufficiale dell’azienda, la famiglia Fioraso ha dato vita a un percorso fatto di ricerca, gusto e qualità. Le sue creazioni nascono da antiche ricette reinterpretate con creatività, pensate per sorprendere senza mai perdere il legame con la tradizione.

Pasqua è il momento perfetto per lasciarsi conquistare da un’esperienza che unisce l’autenticità dei sapori alle tecnologie più avanzate, senza mai rinunciare al tocco artigianale. Nel laboratorio di Torino ( Borgata Bertolla ), al confine con San Mauro, accanto ai macchinari di ultima generazione, convivono ancora le antiche bassine, utilizzate per la lavorazione lenta e precisa delle dragées. Ogni prodotto è il risultato di un equilibrio sapiente tra innovazione e savoir-faire.

La materia prima è selezionata con cura: la pasta di cacao proviene dalle migliori piantagioni del Sud America e dell’Africa occidentale , mentre le nocciole arrivano dai produttori certificati delle Langhe, zona d’eccellenza per la varietà Tonda Gentile.

Ma non è solo una questione di ingredienti: è l’anima dell’azienda a fare la differenza. Con oltre 40 anni di esperienza, Piemont Cioccolato è diventata un punto di riferimento per chi cerca la qualità, la passione e l’eleganza in ogni dettaglio. Lo confermano i riconoscimenti ottenuti, come il titolo di Maestri del Gusto e la certificazione di Eccellenza Artigiana Piemontese.

Per una Pasqua speciale, regala emozioni di cioccolato

In occasione della Pasqua, l’azienda amplia i propri orari di apertura per accogliere ancora meglio i suoi clienti e offrire una gamma rinnovata di prodotti: uova di cioccolato artigianali, confezioni regalo raffinate, gianduiotti personalizzati con il nome della tua azienda o un messaggio speciale per sorprendere chi ami.

Ogni proposta è pensata per rendere unica la tua Pasqua: un perfetto equilibrio tra gusto, tradizione e originalità, che parla di affetto, cura e passione.

Piemont Cioccolato: più che una fabbrica, una boutique del cioccolato dove ogni pralina racconta una storia. Lascia che sia una storia da condividere.

Piemont Cioccolato

Via Gran Paradiso 16/23 10156 Torino (TO) Borgata Bertolla

+39 011.273 24 41 / +39 011.273 24 29

info@piemontcioccolato.com

Orari straordinari Pasqua 2025

Sabato 5 aprile  9,00-12,00

Mercoledì 9 aprile  8,00-18,00

Sabato 12 aprile  9,00-12,00 / 14,30-17,00

Mercoledì 16 aprile 8,00-18,00

Sabato 19 aprile 9,00-12,00

Alessia Di Palma: “Una goccia nell’anima”, chi siamo di fronte al destino e alla natura

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Ciao a tutti, mi chiamo Alessia Di Palma e sono una scrittrice.

Ho iniziato da quando avevo 12 anni, ma era più un hobby e non ero consapevole dell’intero mondo letterario. A sedici anni, poco dopo la morte di mia nonna, un amico di famiglia mi aiutò a pubblicare il mio primo racconto “Ilaria Aiken” con la sua casa editrice.

La morte di mia nonna è stata molto significativa e di impatto anche sul mio lato da scrittrice, in quanto ha segnato una maturità repentina. Da quel momento, e anche grazie al mio insegnante di storia delle superiori, mi sono approcciata al genere storico fiction. Da qui sono nati, “Vivere Intensamente”, “Cuore e Mente” e “Una goccia nell’anima” e altri che ho ancora nell’archivio del mio computer. I primi due sono stati autopubblicati con Amazon, mentre il terzo è appena stato edito dalla casa editrice Monnalisa.

“Una goccia nell’anima” è il primo romanzo che concretizza le mie radici inglesi.

La trama

Dicembre 2004

Luton Mess, un appassionato di fotografia, parte per una vacanza con i suoi amici Tyler Jones e Aida Skies. Destinazione: la Thailandia, terra paradisiaca dove il blu dell’oceano incontra il bianco delle spiagge e l’azzurro del cielo.

Scenario perfetto per far sbocciare l’amore con una bellissima ragazza thailandese, Suyenne, che gli farà scoprire lati del suo carattere che non aveva mai saputo di avere.

Ma qualcosa è in agguato, qualcosa che è fuori dal nostro controllo, qualcosa che mette in chiaro la nostra impotenza di fronte al destino e alla natura.

 

Sono attiva sia su Facebook (Alessia Di Palma Autrice/L’angolo di Alessia) che su Instagram (a_writer_in_london). I libri sono acquistabili su Amazon sia in versione cartacea che ebook.

Ivan Leonardo Velardi: come ritrovare quel Legame Divino che abbiamo fin dalla nascita

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“Ho voluto affrontare argomenti delicati in maniera semplice ed accessibile a tutti, al fine di offrire una lettura piacevole e lasciare al lettore spunti di riflessione e la possibilità di sviluppare una propria idea sulle varie tematiche della vita”.

Ivan Leonardo Velardi nasce a Petralia Soprana, un borgo caratteristico in provincia di Palermo. Il suo desiderio di trovare delle risposte agli eventi della vita (anche quelli più brutti) lo porta ad avvicinarsi al mondo degli Angeli, fin quando una notte ha un incontro con un “Essere di Luce” , che dà una svolta alla sua vita.

Ad Ottobre del 2024 esce il suo primo libro “L’Essenza Divina che vive dentro noi”, dove attraverso storie vissute ed esercizi pratici ci mostra come ritrovare quel legame intimo con Dio che tutti noi abbiamo fin dalla nascita.

Il testo sta attirando molta attenzione, anche da parte di alcuni personaggi famosi della tv come Rosanna Lambertucci, tanto da dedicargli un post sui suoi canali social, elogiando il suo lavoro presso una casa di riposo.

Proprio la sua attività lavorativa gli permette di stare quotidianamente a contatto con persone che soffrono o che hanno terminato la loro esperienza terrena. Non a caso uno dei capitoli più interessanti è quello legato alla malattia e alla morte, dove Velardi ci racconta come viene vissuta all’interno della struttura ma soprattutto il senso di pace e serenità che hanno alcuni anziani giunti alla fine dei loro giorni.

“Ho voluto affrontare argomenti delicati in maniera semplice ed accessibile a tutti, al fine di offrire una lettura piacevole e lasciare al lettore spunti di riflessione e la possibilità di sviluppare una propria idea sulle varie tematiche della vita”.

Il testo può essere acquistato su Amazon cliccando sul link https://bit.ly/3Zc46c5

Per chi volesse interagire direttamente con lui, può farlo attraverso la sua mail personale (ivanvelardi25@gmail.com); oppure tramite la sua pagina ufficiale di facebook https://www.facebook.com/share/15iik187GW/ , dove tra le tante cose si potrà richiedere gratuitamente una sessione pratica sugli esercizi proposti da svolgere in presenza.

 

Amato: 24 anni di passione per la pizza e la cucina di qualità nel cuore di Torino

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Torino. C’è un posto dove la pizza non è solo una ricetta, ma una vera dichiarazione d’amore per la tradizione e l’eccellenza. Si chiama Amato, ed è molto più di una pizzeria: è un luogo dove il gusto incontra la cura artigianale, dove ogni dettaglio racconta una storia di passione lunga oltre vent’anni.

Dal 2001, la famiglia Amato porta avanti un sapere tramandato con orgoglio, puntando tutto su materie prime selezionate, ingredienti freschissimi e un impasto innovativo che ha conquistato i palati più esigenti. La loro missione? Farvi vivere momenti di autentica convivialità, tra tradizione e creatività.

Un’esperienza di gusto tra eleganza e accoglienza

L’ambiente di Amato riflette perfettamente la filosofia della casa: moderno nel design, ma caldo e accogliente nell’anima. Ideale per una pausa pranzo veloce, un pranzo di lavoro o una cena in famiglia, il locale è pensato per mettere a proprio agio ogni ospite, in un perfetto equilibrio tra stile e semplicità.

Oltre alla pizza, l’offerta gastronomica si è ampliata nel tempo, arrivando a proporre piatti di cucina tradizionale piemontese, specialità di pesce fresco e menù pensati per chi cerca ogni giorno un’esperienza culinaria completa e leggera.

Il venerdì? Si celebra il pesce. Ma ogni giorno c’è qualcosa di speciale.

Come da tradizione, il venerdì a pranzo è dedicato al pesce: piatti creativi firmati dallo chef che sorprendono per gusto e raffinatezza. Da non perdere la famosa Pizza Amato: peperoni, carciofi e tonno su un impasto a base di farina di soia, croccante e altamente digeribile, lievitato naturalmente. Una scelta che rende Amato tra i primi locali torinesi a proporre impasti con farina di soia, per una pizza leggera, saporita e dal basso indice glicemico.

Non mancano poi appuntamenti fissi e originali, come la giornata della carbonara, le serate con cozze e asparagi di Sabrina, e le proposte stagionali, come il menù speciale pensato per la Pasqua, che promette sorprese e sapori memorabili.

Vini e…

La carta dei vini è tutta da scoprire: etichette regionali selezionate per accompagnare al meglio ogni piatto. E per concludere in dolcezza, i dessert artigianali della casa sono una coccola golosa che racconta, anche nel dolce, la stessa cura che Amato mette in ogni portata.

Il gusto che unisce: un invito a scoprire Amato

Il cibo è un linguaggio universale, e da Amato ogni piatto parla la lingua dell’accoglienza, della passione e della genuinità. Se cercate un’esperienza diversa, fatta di attenzione ai dettagli, ingredienti selezionati e un servizio veloce ma sempre cordiale, questo è il momento perfetto per scoprirla.

IL MENÙ DI PASQUA:

scoprilo cliccando qui👇

https://www.ristoranteamato.com/_files/ugd/70ecd2_615ff50e5fb544fdac162c94989b1cad.pdf

🍕 Passa a trovarci e lasciati sorprendere. Da Amato, ogni giorno è un’occasione per stare bene, insieme.

Corso Carlo e Nello Rosselli, 83, 10129 Torino (TO)

011 6276558 – 338 8733301

“Il Diamante” di Ezio Granese: ogni parola nasce da un’emozione vissuta

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La scrittura, insieme alla musica, è stata il mio rifugio, uno sfogo, uno strumento per attraversare il dolore, per assaporare le passioni, per gustare gli attimi e accendere piccole luci nella notte dell’anima. Un diamante, dopotutto, nasce sotto pressione. E io ho cercato di restituire, in queste pagine, la bellezza che può nascere anche dalla fatica di vivere, dal turbamento e dallo sconvolgimento che la realtà può portare nella vita di ciascuno.

L’autore

Mi chiamo Ezio Granese, sono nato a Napoli il 31 luglio 1980. Sebbene la mia formazione sia tecnica – sono laureato in Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II – il mio cuore ha sempre battuto per l’arte. Sin da bambino e ragazzo, la musica e la scrittura sono stati i miei rifugi, le mie vie di espressione più autentiche. Suonare il pianoforte e scrivere mi hanno permesso di esplorare il mondo interiore, di dare voce a emozioni, pensieri e visioni che altrimenti sarebbero rimasti imprigionati dentro di me. Scrivere per me è un viaggio, un’esplorazione continua di ciò che siamo e di ciò che potremmo diventare.

Vita privata, scrittura, poesie

C’è moltissimo della mia vita nelle mie poesie. Ogni parola nasce da un’emozione vissuta, da un momento che ha lasciato il segno, da un incontro che ha cambiato qualcosa dentro di me. Il Diamante è, in fondo, un diario dell’anima: parla di crescita, di bellezza e di fragilità, di ferite e rinascite, di tutto ciò che ci modella e ci rende unici.

Scrivo ciò che sento, ciò che mi attraversa. Le mie esperienze, i miei sogni, i miei dolori e le mie speranze abitano i miei versi. Eppure, allo stesso tempo, ogni poesia non appartiene solo a me: chiunque può ritrovarsi in questi versi, perché le emozioni sono universali, perché il viaggio interiore è qualcosa che tocca ognuno di noi.

Il Diamante”: cosa significa

Ho scelto Il Diamante come titolo perché questa pietra preziosa è una metafora perfetta della vita e dell’anima. Il diamante nasce da pressioni immense, si forma lentamente nelle profondità della terra e solo attraverso il tempo e il lavoro di mani esperte rivela la sua luce. Così siamo noi: le difficoltà ci plasmano, le esperienze ci scolpiscono, e solo chi ha il coraggio di guardarsi dentro riesce a scoprire la propria luce.

Nel libro tratto temi fondamentali come l’amore in tutte le sue forme, la ricerca di senso, la crescita interiore, il dolore della perdita, la speranza della rinascita. È una raccolta di poesie che vuole accompagnare il lettore in un viaggio dentro sé stesso, tra le mille sfaccettature dell’esistenza.

“Il Diamante” è nato in silenzio, nel tempo, cresciuto dentro di me con forza e pazienza, come una nota che vibra nell’anima prima ancora di toccare i tasti del pianoforte o la punta della penna.

È venuto alla luce lentamente, poco alla volta, ascoltando il suono dei miei pensieri, dei miei ricordi, delle emozioni che bussavano da tempo, chiedendo di essere accolte.

L’ho scritto per bisogno, ma anche per amore: per dare voce a ciò che molto spesso tace, per vestire di versi quello che le parole comuni non riescono a dire.

Ogni poesia è un pezzo di me, una faccia del mio personale diamante, una nota, un respiro, un battito che mi ha fatto e mi fa sentire vivo.

La scrittura, insieme alla musica, è stata il mio rifugio, uno sfogo, uno strumento per attraversare il dolore, per assaporare le passioni, per gustare gli attimi e accendere piccole luci nella notte dell’anima. Un diamante, dopotutto, nasce sotto pressione. E io ho cercato di restituire, in queste pagine, la bellezza che può nascere anche dalla fatica di vivere, dal turbamento e dallo sconvolgimento che la realtà può portare nella vita di ciascuno.

Fonti di ispirazione

Mi hanno sempre affascinato gli autori che sanno toccare il cuore con la semplicità e la profondità delle loro parole. La dolcezza dei versi di Prévert, la passione intensa di Neruda, la profondità e il dolore trasformato in bellezza di Alda Merini… sono tutte influenze che, in qualche modo, hanno lasciato un’impronta nel mio modo di scrivere.

Il legame tra musica e poesia

Per me la musica e la scrittura sono due linguaggi della stessa anima. Spesso, quando scrivo, immagino le mie parole accompagnate dal suono di un pianoforte. La musica amplifica le emozioni, dà ritmo ai pensieri, trasforma le immagini in suoni.

Molte delle poesie de Il Diamante nascono quasi come delle melodie, hanno un loro respiro, un loro tempo. Così come le note possono creare armonie o dissonanze, anche i versi possono trasmettere quiete o inquietudine, gioia o nostalgia. Per questo credo che leggere una poesia e ascoltare un brano musicale siano esperienze molto simili: entrambe parlano direttamente al cuore, senza bisogno di spiegazioni.

Perché acquistare “Il Diamante”

Perché è un libro che non si limita a essere letto, ma si sente. È un viaggio dentro le emozioni, dentro la bellezza e le difficoltà della vita.

Se non lo avessi scritto, credo che mi colpirebbe proprio questo: la sua capacità di raccontare qualcosa di profondo in modo semplice, diretto, senza filtri. Mi piacerebbe sfogliarlo e trovarci dentro frammenti di me stesso, delle mie esperienze, dei miei sogni e delle mie paure. Il Diamante è un libro che non dà risposte, ma apre porte, invita a guardarsi dentro, a riflettere, a sentire.

Prossimi obiettivi e opere

Dopo Il Diamante, che sarà il primo volume di una trilogia poetica intitolata “Le Gemme dell’Anima”, il viaggio continua. Sto lavorando a un’altra raccolta di poesie, Sussurri del tempo e a Le Forme dell’Amore, il mio primo romanzo, che esplorerà il confine tra passione e realtà, tra ciò che desideriamo e ciò che scegliamo. Questo titolo sarà anche una poesia e una canzone della quale ho scritto musica e parole.

Inoltre, continuerò a esplorare il legame tra poesia e musica. Ho in mente progetti che uniscano questi due mondi, perché credo che l’arte, in tutte le sue forme, debba dialogare e contaminarsi. La poesia può diventare musica, la musica può ispirare poesia. E io voglio continuare a lasciarmi guidare da entrambe, senza smettere mai di cercare.

Un messaggio per i Giovani

Vorrei dire loro di non avere paura di sentire e di mettere a nudo le proprie emozioni. Di vivere, a pieno, davvero, anche quando fa male, anche quando sembra tutto confuso, fragile, inutile.

Ogni passo, anche quello più incerto, è parte del cammino. E ogni emozione, se accolta, può diventare seme di bellezza.

Il mio augurio per i giovani è quello di imparare a essere capaci di cercarsi, di scoprirsi, di scegliersi ogni giorno, e di non perdere mai la capacità di sognare.

Mi piacerebbe che questo libro diventasse per loro una carezza nei momenti difficili, un invito a restare fedeli a sé stessi, a non temere la profondità, ma anche uno stimolo a riconnettersi con la realtà in un mondo sempre più artificiale, freddo, che ci nasconde dietro profili, schermi snaturando a poco a poco le parti più autentiche dell’essere umano.

Perché anche nel buio, anche nel caos, c’è una melodia che ci appartiene, basta solo imparare ad ascoltarla.

 

BIOGRAFIA

 Ezio Granese è nato a Napoli il 31/07/1980. Nonostante la formazione scientifica (laureato in Ingegneria Gestionale c/o l’Università degli studi di Napoli Federico II), ha sempre mantenuta viva la sua vena artistica più intima dedicandosi allo studio della musica, del pianoforte in particolare, e alla scrittura. Libero ricercatore e divulgatore spirituale, si occupa tra le altre cose di mindfulness, meditazione e spiritualità completando una personalità eclettica, dai molteplici interessi e dalle diverse sfaccettature.

Ha da poco pubblicato la sua prima opera, la raccolta di pensieri e poesie “IL DIAMANTE”, primo capitolo di una annunciata trilogia intitolata “Le Gemme dell’anima”, che vuole rappresentare un viaggio di evoluzione e crescita personale tra poesia, riflessioni e introspezione.

Un mondo incantato, delicato ma forte e profondo, raccontato con uno stile semplice ed evocativo, esplorando temi come amore, famiglia, legami, separazioni e distanze, parlando del rapporto con il tempo, con il buio, con il silenzio e di come queste tre componenti, lasciate libere di agire, possano creare qualcosa di prezioso e lucente. Un invito a farsi creatori dei propri giorni con speranza e fiducia, coltivando passioni e amori come pietre preziose con cui adornare la propria vita.

 

Book trailer IL DIAMANTE

https://youtu.be/QZvJtVRLNGc?si=gxDQhw_yFSH3XGkA

Acquista IL DIAMANTE

https://www.carthago.it/product/il-diamante/

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“L’enigma della Maschera” di Paolo Lanzotti, un avvincente thriller storico nella Venezia del ‘700

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IL LIBRO

Lasciati gli Angeli Neri, Marco Leon vive una vita apparentemente tranquilla come bibliotecario di un anziano nobilhomo veneziano. Gli Angeli gli mancano, ma lui ha scelto Marion e non si pente della propria decisione. Tuttavia, la sua vecchia vita è sempre in agguato. A sorpresa, Alvise Geminiani chiede d’incontrarlo. È stato ucciso un sicario dell’Inquisizione, Fabio Groggia. Il sicario era incaricato di eliminare un dalmato, Ivo Stupich, ma aveva eseguito l’ordine in modo stranamente maldestro, per poi sparire per qualche giorno.

La vicenda va chiarita, anche perché potrebbero coinvolgere un patrizio veneziano: Enea Dorigo. Inoltre, alcuni fatti sembrerebbero portare al Lazzaretto Vecchio, importantissimo presidio veneziano contro le epidemie. Geminiani gli chiede di tornare fra gli Angeli segretamente – per adesso, nessuno dovrà saperlo, neppure i suoi uomini – e occuparsi del caso. Incerto, Marco accetta di riflettere sulla proposta, subordinandola comunque all’opinione di Marion.

Per caso, al colloquio ha assistito, non visto, Luciano Pasqui, il gazzettiere che si firma Duprè; questi rimane molto colpito dall’incontro fra i due. Conosce Leon come un tranquillo borghese curioso e un po’ ingenuo. Cosa ci fa insieme a un uomo come Geminiani, sempre alle prese con gli intrighi della politica? Intuisce l’esistenza di una trama interessante e inizia a scrivere una serie di articoli in cui sostiene che il caso Groggia, contrariamente a quanto dicono dalle autorità, non è stato risolto. Le indagini continuano in segreto e sono state affidate a un uomo misterioso – Duprè si astiene da fare nomi – che gira sempre mascherato. Per lui, tutto ciò significa che a Venezia sta accadendo qualcosa.

 

Le indagini di Marco iniziano da Giuseppina, la sorella di Groggia, una ex prostituta affetta da sifilide, a cui Fabio ha lasciato una grossa somma di denaro, di provenienza dubbia. Da lei viene a sapere che Fabio aveva una relazione con una certa Viola. Parallelamente, viene trovato proprio il cadavere di Viola, la moglie del priore del Lazzaretto Vecchio, Vincenzo Bisson.

Marco si rende conto che non potrà condurre le indagini da solo. Geminiani gli affianca quindi i suoi due fedeli Angeli, Lorenzo e Gabriele: gli unici, a parte loro, che dovranno essere al corrente del suo ritorno. Anche Dupré continua nella sua personale indagine giornalistica e, grazie a un informatore, viene a sapere delle voci che circolano a proposito dell’esistenza di un gruppo di agenti segreti, di cui nessuno è a conoscenza. Questo, ovviamente, rinfocola la sua curiosità.

Casualmente, Marion intercetta una lettera con la quale Geminiani informa Marco della morte di Viola e decide di prendere l’iniziativa. La donna è stata uccisa in una casa “equivoca”, di proprietà di una certa Agostina Bellin. Marion vi si reca e interroga la donna, col proposito di riferire tutto a Marco.

Nel frattempo, il Leone è a Poveglia: una piccola isola della laguna. L’indagine l’ha condotto, infatti, a parlare con Giorgio Zonta, il comandante della nave su cui era stato imbarcato Fabio Groggia pochi giorni prima di venire ucciso. Nel colloquio spunta il nome di Enea Dorigo – il patrizio forse implicato nella vicenda – e questo suscita la violenta reazione del comandante e di uno dei presenti nella locanda in cui alloggia.

Lorenzo ha avuto l’incarico di dare un’occhiata al Lazzaretto e, con sua grande sorpresa, si rende conto che tra i facchini e i barcaioli che lavorano sull’isola c’è una sua vecchia conoscenza: Giovanni Braga, uno degli sgherri di Santino Jovich, il contrabbandiere. La scoperta lo mette in allarme.

L’AUTORE

Paolo Lanzotti è nato a Venezia e si è laureato in filosofia all’università di Padova. Lettore onnivoro, con predilezione per la divulgazione storica e quella scientifica, ama la musica classica e il teatro di prosa. È autore di diversi romanzi gialli e libri per ragazzi.

L’enigma della maschera è il quinto romanzo della serie «Le indagini di Marco Leon», dopo “I guardiani della laguna”, “Le ragioni dell’ombra”, “Le carte segrete della Serenissima” e “L’alchimista della laguna”, già apparsi in queste edizioni.

 

Il romanzo si trova nelle librerie fisiche e on line.

Antonio D’Alfonso: “Progetto Kronos”, due destini intrecciati tra Roma e New York

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Tra scoperte inquietanti e incontri pericolosi, il confine tra scienza e ossessione si assottiglia, Claudio e Giulia si troveranno costretti a scegliere: sacrificare il passato o rischiare il futuro?

Roma e New York. Due destini intrecciati. Un segreto che sfida il tempo. Giulia, partita per New York per lavoro, si trova coinvolta in un mistero inquietante legato al suo enigmatico supervisore e a un uomo dall’oscuro fascino. Un dettaglio li accomuna: un orologio identico, simbolo di un segreto più grande di quanto lei possa immaginare. Claudio è un giovane fotografo in bilico tra il passato e il futuro, sospeso tra l’amore per Giulia e il richiamo di una nuova vita. Nel cuore della metropoli, tra scoperte inquietanti e incontri pericolosi, il confine tra scienza e ossessione si assottiglia, Claudio e Giulia si troveranno costretti a scegliere: sacrificare il passato o rischiare il futuro? Un romanzo, un thriller avvincente, dove amore, mistero e ambizione si intrecciano in una corsa contro il tempo.

L’AUTORE
Fin da sempre affascinato dalle arti, Antonio D’Alfonso ha coltivato una profonda passione per il canto, la musica e la scrittura. Ogni forma espressiva rappresenta per lui un viaggio nell’anima, un mezzo per esplorare emozioni e raccontare storie che lasciano il segno. Nel suo percorso artistico, la scrittura è diventata un modo privilegiato per dar vita a mondi e personaggi, intrecciando mistero, emozioni e riflessioni profonde. Con il suo romanzo, in cui il Progetto Kronos gioca un ruolo chiave, intreccia scienza e umanità, realtà e immaginazione, creando una narrazione coinvolgente e avvincente. “Il tempo è il più grande inganno: lo crediamo immutabile, ma nelle mani giuste o sbagliate può essere riscritto.”

“Scrivere è dare voce ai sogni” 

Intervista ad Antonio D’Alfonso

D: Il suo romanzo sta per essere pubblicato con Masciulli Edizioni. Cosa può dirci sulla storia
e sui suoi protagonisti?

Antonio D’Alfonso: Il romanzo segue il viaggio interiore ed esteriore di Claudio, un giovane che si
trova a un bivio tra il dovere e il desiderio di inseguire i propri sogni. La sua storia si intreccia con
quella di Giulia, partita per New York alla ricerca di nuove opportunità, e con una serie di
personaggi enigmatici, che aggiungono mistero e tensione alla trama. È una storia di crescita, scelte
difficili e connessioni umane.

D: Il romanzo è ambientato tra l’Italia e New York. Perché ha scelto queste due
ambientazioni?

Antonio D’Alfonso: Volevo raccontare il contrasto tra il familiare e l’ignoto, tra il calore delle
radici e il fascino di un nuovo inizio. L’Italia rappresenta la stabilità, la famiglia, mentre New York
è l’incognita, il sogno da rincorrere. Anche io, come Claudio, ho vissuto momenti di cambiamento e
decisioni importanti, e questa ambientazione mi ha permesso di esplorare quelle emozioni.

D: Come nasce la sua passione per la scrittura?

Antonio D’Alfonso: Scrivere è sempre stato il mio modo di dare forma alle emozioni, di raccontare
storie che potessero toccare il cuore delle persone. Amo la musica, il canto, l’arte in tutte le sue
forme, e credo che la scrittura sia un ponte tra questi mondi.

D: Nel suo romanzo c’è un elemento di mistero, con il Progetto Kronos e alcuni personaggi
enigmatici. Quanto è importante per lei mantenere la suspense?

Antonio D’Alfonso: Moltissimo! Amo costruire storie in cui il lettore si senta coinvolto e spinto a
cercare risposte. Il mistero è un ingrediente che rende la lettura avvincente, e il Progetto Kronos è
una chiave che apre molte domande.

D: Per concludere, cosa spera che il lettore porti con sé dopo aver letto il suo romanzo?

Antonio D’Alfonso: Vorrei che ognuno trovasse una parte di sé in questa storia, che si sentisse
ispirato a seguire i propri sogni, anche quando sembrano lontani. La vita è fatta di scelte, e spero
che il mio libro possa lasciare un segno nel cuore di chi lo leggerà.

 

Link per acquisto del libro: https://www.masciulliedizioni.com/prodotto/progetto-kronos/

 

Paolo Mascherpa, “L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare”

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Un  percorso di consapevolezza e speranza raccontato in prima persona per farci sapere che anche dal buio nascono i colori.

L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare è una testimonianza che vuole dare speranza. In questa autobiografia l’autore si mette a nudo e racconta, in maniera profonda, coinvolgente e sofferta, la sindrome maniaco-depressiva. Nel farlo Mascherpa non si risparmia e descrive anche i momenti più difficili, regalando al lettore la possibilità di comprendere quanto sia complesso e delicato il nostro cervello.

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IL DISTURBO BIPOLARE

Il disturbo bipolare fa parte dei disturbi dell’umore ed è caratterizzato da gravi alterazioni delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti. L’umore può essere definito come una tonalità emotiva che prevale sulle altre influenzando la vita psichica dell’individuo. Nonostante gli stati d’animo continuino ad alternarsi e a susseguirsi gli uni agli altri, nell’individuo sano l’umore tende a rimanere stabile e in equilibrio.

Nell’individuo bipolare è proprio questo equilibrio a venir meno, dando vita a svariati sintomi che influenzano le relazioni sociali e il normale svolgimento della vita. Inoltre, spesso chi soffre del disturbo, durante le crisi, non ne è consapevole in quanto le fasi maniacali e depressive sono considerate normali.

Tuttavia esistono segnali evidenti che permettono a chi gli sta vicino di riconoscerlo.

Il disturbo bipolare è infatti caratterizzato dall’alternanza di due fasi principali: depressione e mania/ipomania.

La fase depressiva è caratterizzata da umore depresso, diminuzione di interesse, aumento/perdita di peso, ansia, disturbi del sonno … e altri. Nei casi più gravi vi è il rischio di suicidio.

La fase maniacale è caratterizzata da euforia, maggiore loquacità, attività mentale accelerata, perdita di contatto con la realtà, esposizione a comportamenti rischiosi, eccessiva energia e conseguente sensazione di minor bisogno di dormire e altri.

Il suo manifestarsi invece è singolare: se il disturbo può essere latente e poco visibile, momenti di stress fisico ed emotivo o accadimenti inaspettati possono accendere la miccia, rendendo il comportamento più estremo.

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TRAMA

Ne “L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare” Mascherpa ci narra come vive e come pensa chi soffre di bipolarismo. Lo fa in prima persona, senza sconti, libero da pudori o convenzioni: “Il mio (episodio maniacale) durò più di qualche settimana e i sintomi erano più di tre. L’autostima ipertrofica o grandiosità era presente. […] Il diminuito bisogno di sonno […], la loquacità e la spinta a parlare […], la fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente […], la distraibilità era presente. Anche il punto sei era presente: aumento dell’attività finalizzata oppure l’agitazione psicomotoria. […]

Fino a ribaltare la prospettiva. Nonostante la complessità del percorso di cure, Paolo Mascherpa nel suo libro ci mostra la via che lo ha portato a vivere una vita serena. Il messaggio che vuole dare l’autore è che la guarigione è possibile e non si tratta solo di una vaga speranza, ma di una possibilità concreta.

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RECENSIONE

Piacevole e intenso, il libro si mostra scorrevole e appassionante. Grazie alla precisione dell’autore e al lavoro di ricerca svolto (nel libro l’autore riporta un estratto del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali – DSM-5), “L’arcobaleno nel deserto. Diario di un bipolare” si rivela uno strumento utile ai professionisti e ai familiari per comprendere a fondo il punto di vista dei pazienti bipolari nelle diverse fasi del loro disagio.

L’arcobaleno nel deserto – Diario di un bipolare” è disponibile

– in formato cartaceo e Kindle: https://amzn.to/3Dbwvb8

– in versione audible su Storytel: https://www.storytel.com/it/books/l-arcobaleno-nel-deserto-diario-di-un-bipolare-9539318

 

L’AUTORE

Paolo Mascherpa nasce a Pavia il 10 aprile 1970. Lavora in banca ma scrive da sempre con passione.

Oltre a “L’arcobaleno nel deserto – Diario di un bipolare”, ha pubblicato la serie di fiabe per bambini “Le incredibili avventure del Cavalier Cotoletta”, i romanzi “Scripta” e “Utopika”, la raccolta di racconti “Riflessi” e il racconto “Il commissario Minotti”.

Ama plasmare personaggi, renderli vivi e creare mondi e avventure. La curiosità e l’interesse per la scrittura lo hanno portato a frequentare un master in copywriting presso l’Istituto europeo di design e i corsi di I e II livello di scrittura creativa alla scuola “Alexander Dumas” di Milano.

Sogna di fermare il tempo per non smettere mai di scrivere.

Per conoscere l’autore e tutte le sue opere vi invitiamo a visitare il sito: https://paolomascherpa.it/

Per seguirne i pensieri e restare aggiornati: https://www.facebook.com/p/Paolo-Mascherpa-scrittore-100076292577402/?_rdr

Festeggia il tuo compleanno o la tua laurea al 2018 Bar con un menù speciale e uno shot in omaggio!

Informazione promozionale 

Se stai cercando un locale accogliente e conviviale dove celebrare il tuo compleanno o la tua laurea, il 2018 Bar è la scelta perfetta!

Situato a pochi passi dal centro di Torino, questo ristorante cinese offre un’atmosfera calda e autentica, ideale per festeggiare con amici e familiari.

 

Per rendere il tuo evento ancora più speciale, il 2018 Bar propone un esclusivo menù fisso a soli 20/25€, pensato per soddisfare tutti i palati con una selezione di piatti tradizionali della cucina cinese. Dai gustosi ravioli fatti a mano alle deliziose costine di maiale in agrodolce, ogni portata è preparata con ingredienti freschi e secondo ricette tramandate da generazioni.

E per brindare alla tua occasione speciale? Il proprietario del ristorante ha ideato uno shot unico e speciale, in omaggio a tutti coloro che scelgono di festeggiare qui. Un tocco originale che renderà la tua serata ancora più memorabile!

Al 2018 Bar, il buon cibo si unisce alla convivialità, creando un’esperienza autentica e coinvolgente. Non perdere l’occasione di festeggiare con noi e scoprire un angolo di Cina nel cuore di Torino.

Prenota ora e preparati a vivere una festa indimenticabile!

2018 Ristorante CHENRONG via Goito4 /f  Torino

○ Ristorante cinese
○ Aperto dal martedì alla domenica ore 12:00 – 15:00 e 18:30 – 00:00

3392670532

Chengioni97@gmail.com

SU INSTAGRAM:

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