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Il tuo orologio è entrato in acqua? Scopri perché succede, come riconoscerlo e come salvarlo

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Ottobre è il mese in cui molti si accorgono dei piccoli “ricordi estivi” lasciati da mare, sabbia e caldo.
Tra questi, c’è chi nota che il proprio orologio si è appannato, si è fermato o presenta aloni sotto il vetro.
Anche un modello water resistant non è immune ai danni dell’acqua se non viene controllato regolarmente: l’impermeabilità, infatti, non è eterna e può ridursi nel tempo.

Un controllo tempestivo può davvero fare la differenza tra un piccolo intervento e un danno irreversibile al movimento.

Perché succede: le vere cause dei guasti da acqua

Conoscere le cause è il primo passo per proteggere il proprio orologio. Ecco i motivi più frequenti:

  • Guarnizioni usurate: con il tempo perdono elasticità e non sigillano più correttamente.
  • Urti o microfessure nella cassa che permettono infiltrazioni impercettibili ma pericolose.
  • Corona non serrata bene o pulsanti premuti sott’acqua, che compromettono la tenuta.
  • Esposizione a salsedine e sabbia, che danneggiano le parti metalliche e le guarnizioni.
  • Sbalzi termici improvvisi, come passare dal mare a una doccia calda o a un ambiente climatizzato.

Ogni dettaglio può incidere sull’impermeabilità e far entrare quella minima quantità d’acqua che, col tempo, corrode il cuore del movimento.

Sintomi più comuni: segnali da non ignorare

Riconoscere subito i sintomi ti aiuta a intervenire in tempo.
Ecco i più frequenti — e cosa indicano:

  • Vetro appannato → condensa interna, segno che l’acqua è già entrata.
  • Orologio che si ferma o va in ritardo → umidità nel movimento.
  • Aloni o gocce sotto il vetro → infiltrazione più profonda, rischio ossidazione.
  • Cinturino o bracciale ossidato → corrosione dovuta a salsedine o sudore.

Se noti uno di questi sintomi, non aspettare: più passa il tempo, più l’umidità danneggia movimento e quadrante.

Cosa fare subito

Non tentare soluzioni casalinghe — phon, riso o esposizione al sole possono peggiorare i danni.
Portalo immediatamente in laboratorio.
Prima si interviene, maggiori sono le possibilità di recuperarlo completamente.

Come lo risolviamo professionalmente

Nel nostro laboratorio, ogni orologio viene trattato con la massima cura:

  • Apertura e ispezione interna.
  • Rimozione di ossido e umidità residua.
  • Sostituzione delle guarnizioni.
  • Revisione completa del movimento meccanico e dei componenti danneggiati.
  • Test di impermeabilità a pressione, per garantirne la perfetta tenuta.

Prevenzione: la vera protezione

La miglior difesa è una buona manutenzione:

  • Effettua un test di impermeabilità almeno una volta l’anno.
  • Richiedi una revisione completa ogni 3–5 anni, in base all’uso.
  • Evita shock termici improvvisi (mare → doccia calda).
  • Non premere mai pulsanti o corona sott’acqua.
  • Dopo un bagno in mare, risciacqua sempre con acqua dolce.

In conclusione

Se il tuo orologio mostra segni di umidità o non funziona più correttamente, non aspettare.
Intervenire subito può salvarlo da danni permanenti.
Passa in laboratorio per un controllo di impermeabilità: valuteremo insieme l’intervento più adatto per farlo tornare come nuovo

 

Watch Center Torino

Via Giambattista Bodoni 1/D

10123 – Torino 

Contatti:

Tel.: +39 011 8170477

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Orari apertura pubblico:

dal Martedì al Sabato dalle 10:00 alle 13:00

                                            dalle 15:00 alle 19:00

Domenica, Lunedì e festivi chiuso

La calligrafia: quando la scrittura diventa arte

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In un mondo dominato dalla fretta e dagli schermi luminosi, la calligrafia ci invita a rallentare. È un gesto antico e poetico che trasforma la scrittura in arte e meditazione. Ogni tratto, ogni curva, ogni pausa racconta qualcosa di noi: la calligrafia non è solo una tecnica, ma una forma di espressione personale, un modo per ritrovare il piacere del segno e la bellezza della lentezza.

Scrivere a mano ci riconnette al corpo e alla mente. L’inchiostro che scorre sul foglio ci costringe a respirare, a concentrarci, a trovare armonia. In un’epoca digitale, la calligrafia diventa così un atto di resistenza estetica, una piccola ribellione gentile contro la standardizzazione del carattere tipografico.

Alla Tipolitografia dei Mercanti, in via San Tommaso 23 a Torino, crediamo che la scrittura a mano non sia solo un ricordo del passato, ma una risorsa viva e contemporanea. Per questo organizziamo corsi di calligrafia aperti a tutti, dai curiosi ai più esperti, per imparare i segreti del tratto e riscoprire la gioia del gesto scritto.

 

Immagine che contiene testo, libro, calligrafia, lettera Il contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

I nostri corsi offrono un’occasione per:
  • conoscere i diversi stili calligrafici,
  • imparare a usare penne, pennini e inchiostri,
  • sviluppare un proprio stile personale,
  • condividere un momento creativo e rilassante nel cuore di Torino.

 

Immagine che contiene libro, pelle Il contenuto generato dall'IA potrebbe non essere corretto.

Scopri di più e resta aggiornato sui prossimi appuntamenti visitando la nostra pagina Facebook:
facebook.com/tipmercanti

Ritrovare la bellezza del segno è un dono che possiamo ancora fare a noi stessi — un invito a scrivere, lentamente, il mondo che vogliamo.

Via San Tommaso 23/f, Turin, Italy

telefono 011 543164

Mobile 345 7161704

link facebook  facebook.com/tipmercanti

tipmercanti@yahoo.it

Velleda Capello: “Non tutto sarà tuo”. Una storia di scoperte inattese e di radici ritrovate

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Un viaggio che conduce la protagonista in un luogo dove il tempo si misura in maree e le risposte risiedono nei silenzi. Questo racconto è un’immersione profonda nella memoria e nei legami che definiscono chi siamo

L’AUTRICE

Velleda Capello , scrittrice per passione  nasce a Torino il 03/06/1976 , trova nella scrittura un modo per raccontare emozioni autentiche e per allontanarsi, almeno per un momento, dalla frenesia della quotidianità. Ama le storie che intrecciano sentimenti e mistero, capaci di toccare corde profonde e di lasciare nel lettore un’emozione sospesa. Diplomata al Liceo Scientifico Padano di Torino , vive a Sanfrè , un piccolo paese in provincia di Cuneo , tra le colline del Piemonte. Non tutto sarà tuo è il suo primo libro, nato dal desiderio di trasformare pensieri e sensazioni in parole che restano, scritto nel silenzio delle sere quando le parole chiedevano spazio e voce.

IL LIBRO

Alma parte per Zanzibar con il peso di un segreto non ancora svelato, trasportando una busta sigillata. La sua fuga dal caos della vita torinese si trasforma in un’intensa ricerca di sé, guidata da messaggi misteriosi e incontri inaspettati.  Attraverso le strade polverose di Kiwengwa e i vicoli labirintici di Stone Town, si trova ad affrontare un passato che la chiama, un’origine che credeva perduta.  Mami Bibi, una donna saggia e silenziosa, e i suoi segni nascosti tra pietre, conchiglie e lettere, diventano una mappa per Alma. Ogni indizio la avvicina alla verità su Leila, una figura velata dal tempo che custodisce la chiave della sua stessa identità.  Questo viaggio la conduce in un luogo dove il tempo si misura in maree e le risposte risiedono nei silenzi.
Questo racconto è un’immersione profonda nella memoria e nei legami che definiscono chi siamo.  È una storia che parla di scoperte inattese, di radici ritrovate e della forza delle donne che, in modi diversi, tessono la trama della vita.  Alma impara a dare voce a ciò che è sempre stato dentro di lei, a costruire un futuro che finalmente le appartiene.

Disponibile presso tutte le librerie on line, Amazon, Youcanprint

sia in formato cartaceo che eBook.

Instagram: velleda_capello

Costruire la calma: come ROBOTIME trasforma la concentrazione in benessere

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In un mondo che corre, fermarsi a costruire qualcosa con le proprie mani è un atto di serenità.

ROBOTIME, in Via San Tommaso 23 C a Torino, azienda specializzata in kit in legno e puzzle 3D, ha trasformato la precisione artigianale in una forma moderna di meditazione attiva.

 

Il piacere del fare lento

Viviamo in un tempo in cui tutto accade velocemente — notifiche, scadenze, richieste continue.
Ma c’è una nuova tendenza che va nella direzione opposta: il fare con calma.
Costruire un modello ROBOTIME significa ritrovare il gusto di dedicarsi completamente a un gesto preciso, di concentrarsi su un obiettivo tangibile e silenzioso.

 

ROBOTIME: artigianato, precisione e immaginazione

Fondata nel 2007, ROBOTIME è conosciuta per i suoi kit artigianali in legno: puzzle 3D, modelli meccanici, casette in miniatura e oggetti decorativi.
Sotto il suo marchio convivono due anime:

ROKR, che crea modelli meccanici con ingranaggi e movimenti perfetti;

Ogni pezzo è tagliato al laser con tolleranze minime. Nessuna colla, solo incastri millimetrici e pazienza.
Il risultato? Un oggetto di bellezza, ma soprattutto un’esperienza di concentrazione totale.

Rolife, dedicata a scenari miniaturizzati e design poetico è un marchio culturale e creativo fai-da-te alla moda incentrato sullo sviluppo di giocattoli fatti a mano fai-da-te per adulti.

Book Nook invece permette di realizzare una piccola libreria in miniatura, arricchita da luci LED che creano un’atmosfera calda e invitante. Ideale per gli appassionati di libri, gli hobbisti o chi desidera un oggetto decorativo originale, offre un’esperienza creativa piacevole e coinvolgente.

 

Serenità, concentrazione, precisione: il trio del benessere

Serenità

Montare un modello ROBOTIME è come rallentare il tempo.
Le mani si muovono, la mente si calma. Ogni pezzo che si incastra è un piccolo passo verso il silenzio interiore.

Concentrazione

Lontano dagli schermi, l’assemblaggio diventa un atto meditativo.
Seguire le istruzioni, osservare le forme, correggere gli errori: è una pratica di consapevolezza, come lo yoga o la pittura.

Precisione

Ogni parte richiede attenzione millimetrica. È un allenamento alla cura, alla pazienza, alla presenza.
Costruire diventa un esercizio di equilibrio tra mente e gesto.

 

L’hobby che diventa rituale di benessere

Molti lo definiscono un “antistress creativo”.
Dedicarsi ogni giorno a un piccolo momento di costruzione è una forma di mindfulness concreta: il corpo agisce, la mente si quieta.

Consigli per iniziare:

  • Scegli un modello adatto al tuo tempo e livello.
  • Crea uno spazio tranquillo e luminoso.
  • Spegni notifiche e distrazioni.
  • Non avere fretta: il bello è nel percorso.
  • Mostra con orgoglio il risultato: è il simbolo della tua calma ritrovata.

 

 

Oltre il gioco: la filosofia del costruire

Robotime non vende solo puzzle.
Vende tempo di qualità, pazienza, armonia.
Ogni kit è un invito a riscoprire la lentezza come forma di libertà.
Perché, alla fine, la precisione è un linguaggio della serenità, e costruire qualcosa con le proprie mani è un modo per tornare presenti — pezzo dopo pezzo.

 

Scopri di più su robotime.torino

https://www.instagram.com/robotime.torino?utm_source=ig_web_button_share_sheet&igsh=ZDNlZDc0MzIxNw==

Lascia che la calma prenda forma tra le tue mani.

 

 

 

 

 

Via San Tommaso 23 c

Torino

Telefono 331 7633680

 

“IBRIDO” di Paolo Carlo Borgonovo: le conseguenze di un’ossessione

Per quale motivo un luminare della genetica contatta un vecchio compagno di studi del quale aveva perso le tracce da anni? La domanda troverà risposta solo nelle ultime pagine

“IBRIDO” di Paolo Carlo Borgonovo “Ibrido è la storia di un’ossessione e delle sue conseguenze. Attraverso personaggi ben definiti – calati in una trama che si colloca tra il genere mistery e thriller – l’autore ci condurrà in una stazione di ricerca nascosta in un luogo remoto e ostile. Davide è uno psicologo infantile, protagonista nonchè narratore di una vicenda che inizia come un viaggio di lavoro. Ben presto però, il viaggio si trasformerà in una serie di sinistri eventi e scoperte inquietanti che metteranno a dura prova la sua integrità, imponendogli scelte che trasformeranno per sempre la sua esistenza. Davide è chiamato a sciogliere la fitta nube di mistero che lo avvolge fin dalle primissime pagine, quando un perfetto sconosciuto gli recapita un invito. Il mittente è un uomo che credeva morto da decenni. Per quale motivo un luminare della genetica contatta un vecchio compagno di studi del quale aveva perso le tracce da anni? La domanda troverà risposta solo nelle ultime pagine.”

La trama

Un’amicizia dimenticata irrompe nella vita dello psicologo Davide Ceriani. È un invito tanto inquietante quanto inatteso che lo condurrà in un luogo remoto: una futuristica stazione di ricerca costruita sul paludoso delta di un fiume tropicale. Perché nascondere un istituto scientifico agli occhi del mondo? “L’ossessione porta alla paranoia” si ripete Davide. Eppure ne è sicuro: c’è qualcosa di sinistro che aleggia tra il personale dei laboratori. Davide scoprirà che il suo vecchio compagno di studi, il dottor Ludovico Strati – le cui tracce si erano perse in seguito ad una tragedia personale – è coinvolto in un progetto scientifico all’avanguardia.  Agli albori dell’ingegneria genetica, l’ambizione di un genio porterà Davide a domandarsi se esistano limiti che l’uomo deve porsi per non trasformare il progresso scientifico in un campo da gioco dove ognuno è libero di usare la scienza per inseguire i propri idoli. O per sfuggire ai propri demoni.

disponibile in formato ebook e cartaceo presso i maggiori book-store

https://www.amazon.it/Ibrido-Paolo-Carlo-Borgonovo/dp/B0FHF6MFRJ/ref=sr_1_1?crid=34SWJ0SGAK6XM&dib=eyJ2IjoiMSJ9.K1lq5E6-BpfVPRbwZtVVjhtZzp2bX60EFvU08ymC3RC3D_5FhcYj-AXCIM6U-sKj9B8M1gv9ksyD0CI_Blnbag.beSqWot4CND3xkcp45ry1xpManjC5756VbEK-qyBFi8&dib_tag=se&keywords=paolo+carlo+borgonovo&qid=1759323512&sprefix=paolo+carlo%2Caps%2C103&sr=8-1

L’autore

Paolo Carlo Borgonovo nasce nel 1980 nella provincia di Monza, dove svolge la professione di avvocato. È autore di una trilogia d’avventura: “L’oro di Saddam”, “Il Bastone d’avorio” e “Via da Mogadiscio”; oltre che di un giallo ambientato tra il Lago di Como e la Svizzera: “Le memorie segrete dell’avvocato Raniero Bellini”. “Ibrido” è il suo ultimo romanzo, con il quale esplora il delicato mondo dell’ingegneria genetica nel momento critico in cui questa scienza muoveva i primi passi, ed i potenziali orrori che un suo abuso potrebbe determinare.

Pagina facebook dell’autore https://www.facebook.com/paolocarloborgonovo/

Dai gianduiotti ai bon bon: l’arte del cioccolato firmata Torino

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Piemont Cioccolato

Una storia che nasce alle porte di Torino

Alle porte di Torino, in Borgata Bertolla, c’è un luogo in cui la passione di famiglia incontra l’arte del cioccolato. È Piemont Cioccolato, realtà che da oltre settant’anni rinnova la tradizione torinese, riportando alla ribalta icone di gusto come il celebre Cri Cri. Una pralina croccante e irresistibile: cuore di nocciola Tonda Gentile IGP, avvolto da cioccolato fondente e ricoperto da una pioggia di confettini di zucchero.

Dalla tradizione all’innovazione

La storia moderna dell’azienda prende forma negli anni Settanta, quando la famiglia Fioraso acquisisce ufficialmente il marchio. Da allora è iniziato un percorso fatto di ricerca, creatività e qualità. Le antiche ricette sono state reinterpretate con uno sguardo contemporaneo, senza perdere il legame con la tradizione.

Nel laboratorio convivono due anime: quella tecnologica, con macchinari di ultima generazione, e quella artigianale, rappresentata dalle storiche bassine usate per la lenta e precisa lavorazione delle dragées.

Materie prime d’eccellenza

Fondamentale è la selezione delle materie prime: la pasta di cacao proviene dalle migliori piantagioni del Sud America e dell’Africa occidentale, mentre le nocciole arrivano esclusivamente dai produttori certificati delle Langhe, patria della Tonda Gentile.

Una cura che ha portato Piemont Cioccolato a ottenere importanti riconoscimenti come il titolo di Maestri del Gusto e la certificazione di Eccellenza Artigiana Piemontese.

I protagonisti: gianduiotti, bon bon e tavolette

Tra le specialità spiccano i Gianduiotti, icona torinese per eccellenza, disponibili in tre versioni:

  • Classico, dal gusto vellutato e inconfondibile,
  • Fondente, con il carattere deciso del cacao,
  • Al pistacchio, una variante moderna e intensa.

Accanto a loro, i coloratissimi Bon Bon, piccole delizie che uniscono croccantezza e morbidezza, capaci di conquistare grandi e piccini con la loro allegria.

Completa l’offerta una ricca gamma di tavolette artigianali, che spaziano dal fondente al latte, dal bianco al gianduja, fino alle versioni creative al pistacchio e al caffè. Una collezione che racconta come la tradizione possa dialogare con l’innovazione.

Una boutique del cioccolato

Non una semplice fabbrica, ma una vera boutique del cioccolato, dove ogni pralina, tavoletta o gianduiotto racchiude una storia di famiglia, passione e savoir-faire.

Per saperne di più e scoprire tutte le creazioni: www.piemontecioccolato.it

Il Marchio della Libertà: tra le catene di Roma e il respiro della speranza

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“La libertà è un marchio che nessuna catena può cancellare.”

Con questa frase si apre Il Marchio della Libertà, romanzo in ambientazione storica di Marco Mattiuzzi, un’opera monumentale di 770 pagine nata da oltre due anni di scrittura e ricerca. Un viaggio che conduce dalle nebbie della Britannia ai fasti e agli intrighi di Roma, nel I° secolo d.C., per raccontare non solo la forza dell’Impero, ma soprattutto le voci soffocate dei vinti.

Protagonisti sono tre giovanissimi fratelli celtici – Ciarán, Sean e Saoirse – catturati insieme alla madre durante le campagne di conquista romana. Le loro vite si intrecciano con quelle di patrizi, soldati e schiavi, in una trama segnata da silenzi, perdite e una dignità che resiste persino nell’abisso. Sul versante romano spicca Gnaeus Lepidus, personaggio ambiguo, diviso tra spietatezza e compassione, che incarna l’ambivalenza di un potere tanto implacabile quanto fragile.

Il romanzo si distingue per la ricostruzione storica accurata – usi, costumi, mercati degli schiavi, lupanari, tensioni politiche – intrecciata a una narrazione moderna e coinvolgente. Non è un romanzo storico “classico”, ma un’opera in ambientazione storica: personaggi inventati che vivono in un mondo restituito con fedeltà e vividezza.

Intervista all’autore

Redazione – Marco, il titolo del libro è molto evocativo. Cosa rappresenta?
Marco Mattiuzzi – Racchiude la contraddizione centrale: il marchio è segno di possesso e schiavitù, ma diventa anche simbolo di identità e resistenza. È la ferita che si trasforma in forza.

Redazione – Perché ha scelto il I secolo d.C. come sfondo?
Marco Mattiuzzi – È un’epoca cruciale: Roma al massimo della sua potenza, le province instabili, la Britannia ribelle. Mi interessava raccontare il rapporto tra vincitori e vinti, dominatori e dominati, e mostrare come le grandi forze della Storia si riflettano nelle vite individuali.

Redazione – Quanto è stato importante il lavoro di ricerca?
Marco Mattiuzzi – Fondamentale. Non mi sono limitato alle fonti militari, ma ho studiato la vita quotidiana: come si vestivano, cosa mangiavano, come funzionavano i mercati o i lupanari. Volevo che il lettore si trovasse immerso in un mondo credibile, non in uno sfondo generico.

Redazione – I personaggi sono divisi tra Celti e Romani. A chi si sente più vicino?
Marco Mattiuzzi – Amo i contrasti. I Celti rappresentano il senso di libertà e resistenza, i Romani la disciplina e il potere. Ma anche un patrizio come Gnaeus Lepidus può essere lacerato da conflitti interiori non meno di un ribelle come Ciarán.

Redazione – Quali temi universali emergono dal romanzo?
Marco Mattiuzzi – La libertà, prima di tutto, ma anche la dignità, la speranza e la capacità di scegliere chi essere, persino quando il mondo sembra imporre un destino già scritto.

Redazione – Ci racconta un momento particolare del suo processo creativo?
Marco Mattiuzzi – Stavo scrivendo un capitolo che non funzionava. Poi, improvvisamente, ho immaginato che fosse un druido a raccontare il passato nel presente. Quel dettaglio ha cambiato tutto: il capitolo ha preso vita e i lettori mi hanno detto di averlo letto d’un fiato. A volte basta un’intuizione, persino sotto la doccia, per trasformare la scrittura.

 

L’autore

Marco Mattiuzzi cammina lungo i confini tra memoria e visione, là dove la Storia sfuma nel racconto e l’immaginazione si fa archivio dell’anima. Scrittore, artista visivo e curatore del progetto estrosfere.it, intreccia da sempre la passione per l’arte, la musica e il mondo antico in un percorso creativo libero, personale e profondamente umano.

Dalla fotografia pittorialista alla digital art, dalle riflessioni sulla memoria collettiva ai silenzi che abitano la Storia, la sua opera attraversa linguaggi diversi mantenendo un filo conduttore costante: dare voce a ciò che sfugge allo sguardo superficiale.

Con Il Marchio della Libertà ha voluto offrire un omaggio ai vinti e ai ribelli, a chi ha conosciuto il peso delle catene ma non ha smesso di sognare. È una scrittura che nasce da ricerca rigorosa e insieme da un’urgenza interiore: restituire dignità a chi, nell’invisibilità della Storia, ha continuato a lottare.

Il romanzo non rappresenta soltanto un’opera di narrativa, ma anche un tassello del suo percorso artistico più ampio, in cui parola e immagine si intrecciano. Nei suoi progetti visivi e letterari, Mattiuzzi cerca costantemente il punto di incontro tra luce e ombra, realtà e finzione, memoria e desiderio.

Con Il Marchio della Libertà ha voluto rendere omaggio ai vinti e ai ribelli, a chi ha camminato nel buio senza spegnere la speranza.

📖 Il Marchio della Libertà è disponibile in formato cartaceo e digitale.

https://www.amazon.it/dp/B0F7J5ZC4K

 

🔗 Per approfondimenti e aggiornamenti:
– Blog: https://www.estrosfere.it
– Opere visive: https://www.invyartgallery.it
– Pubblicazioni: https://www.mattiuzzi.net/books
– Podcast: https://www.cyberspazio.tv
– Facebook: https://www.facebook.com/MarcoMattiuzziScrittore/

 

Curiosità:

I simboli della copertina de Il Marchio della Libertà

Nella copertina del mio romanzo c’è Aisling, con i suoi figli.

Ognuno di loro stringe qualcosa: un rotolo, una coppa, delle erbe.

Non sono dettagli ornamentali, ma segni di un destino che si svelerà pagina dopo pagina.

Attorno a loro compaiono le catene, l’aquila romana e il corvo, emblemi di due mondi che si fronteggiano: l’Impero e gli dèi antichi.

È un’immagine che non illustra, ma allude. Una promessa: dentro la storia ogni simbolo troverà la sua voce.

L’amore, il coraggio e il bisogno di mettersi in gioco. La scrittrice Nadia Lanzi racconta i suoi romanzi

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Nadia Lanzi è una scrittrice milanese che ha fatto dell’amore e delle emozioni autentiche il cuore pulsante dei suoi romanzi. La sua penna ha conquistato sia i lettori adolescenti che il pubblico adulto, grazie a storie capaci di intrecciare sentimenti, crescita personale e il coraggio di affrontare le sfide della vita.


«Scrivo per emozionare e per incoraggiare – racconta Nadia –. Ogni storia nasce da un’intuizione, da un’immagine che mi rimane impressa e che sento il bisogno di trasformare in parole. Mi piace raccontare l’amore in tutte le sue sfumature: romantico, tormentato, talvolta difficile, ma sempre capace di cambiare le persone.»

Il primo romanzo, “Io, Me e l’Altra”, è un viaggio introspettivo che parla di riscoperta di sé, resilienza e rinascita. Una protagonista sensibile, empatica e un po’ introversa, ma determinata, che impara a mettersi al centro della propria vita e a scegliere la propria felicità. Un libro che ha saputo toccare corde profonde in chi lo ha letto, diventando per molti un piccolo “manuale di sopravvivenza”.

Il secondo titolo, “Come Fuoco sul Ghiaccio”, è invece una storia d’amore intensa e appassionata, ambientata nel mondo del pattinaggio artistico e della danza. Elisa, una giovane ballerina con il sogno di emergere, e Christian, un campione dal carattere ribelle e tormentato, si incontrano e si scontrano in un turbine di emozioni, competizioni e scelte difficili. Il romanzo ha conquistato i lettori per la sua capacità di raccontare una relazione che nasce inaspettatamente tra due anime opposte, ma destinata a sopravvivere alle tempeste della vita.

«È una storia che parla di fiducia, di seconde possibilità e del coraggio di lasciarsi andare, anche quando tutto sembra remare contro.»

E per i fan c’è una grande notizia: sta per arrivare il seguito, il secondo capitolo di quella che sarà una vera e propria trilogia. Una nuova avventura che promette emozioni ancora più forti, colpi di scena e momenti da batticuore.

Nadia è molto attiva sui social, dove ama dialogare con i suoi lettori, condividere retroscena della scrittura e aggiornamenti sui suoi progetti.
📍 Facebook: https://www.facebook.com/share/14MUKRX8iiZ/
📍 Instagram: https://www.instagram.com/nadia_lanzi?igsh=aGV6M2pxNjZid21w

 

«I miei lettori sono una parte fondamentale del mio lavoro – conclude –. Ogni loro messaggio, ogni emozione che condividono con me è il motore che mi spinge a scrivere ancora.»

Con uno stile che emoziona e personaggi che restano nel cuore, Nadia Lanzi si conferma una delle voci più interessanti del panorama della narrativa romantica contemporanea.

La svolta di Ermanno Melatti: piatti pronti di qualità per i più piccoli

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Quando si pensa alla carne di alta qualità, a Torino, il nome di Ermanno Melatti è una certezza.

Da generazioni, la sua macelleria è sinonimo di tradizione, sapienza e rispetto per la materia prima. Oggi, Melatti compie un passo in avanti, lanciando una nuova iniziativa pensata per uno dei pubblici più esigenti: le mamme che desiderano nutrire i propri figli con il meglio, ma che spesso si trovano a fare i conti con il poco tempo a disposizione.

Il cuore dell’offerta: praticità e qualità per i bambini

L’idea nasce dall’ascolto delle esigenze quotidiane. Preparare pasti sani e bilanciati per i bambini, che siano anche gustosi e vari, è una sfida costante. La nuova linea di piatti pronti di Melatti si inserisce proprio in questa lacuna, offrendo una soluzione che coniuga la comodità di un pasto già cucinato con l’assoluta garanzia di una materia prima eccellente. Non si tratta di semplici cibi precotti, ma di vere e proprie creazioni gastronomiche, preparate con lo stesso rigore e la stessa passione che caratterizzano da sempre la macelleria.

15 piatti pronti per ogni esigenza

Quando si pensa alla carne di alta qualità, a Torino, il nome di Ermanno Melatti è una certezza. Da generazioni, la sua macelleria è sinonimo di tradizione, sapienza e rispetto per la materia prima. Oggi, Melatti compie un passo in avanti, lanciando una nuova iniziativa pensata per uno dei pubblici più esigenti: le mamme che desiderano nutrire i propri figli con il meglio, ma che spesso si trovano a fare i conti con il poco tempo a disposizione.

 

Perché la carne è fondamentale nella crescita dei bambini

Educare i bambini a una sana alimentazione significa anche spiegare il ruolo di ogni alimento. La carne, spesso oggetto di dibattiti, è un pilastro nutrizionale essenziale, soprattutto nei primi anni di vita. Fonte preziosa di proteine ad alto valore biologico, è fondamentale per lo sviluppo muscolare e la crescita. Inoltre, è ricca di ferro eme, la forma di ferro più facilmente assorbibile dall’organismo, indispensabile per prevenire l’anemia e favorire lo sviluppo cognitivo. Fornisce anche vitamine del gruppo B, in particolare la B12, cruciale per il sistema nervoso, e minerali come lo zinco, che supporta il sistema immunitario. Scegliere carne di qualità, proveniente da allevamenti certificati e gestiti con cura, è il primo passo per garantire questi benefici.

I requisiti di un’alimentazione di qualità

La macelleria Melatti ha fatto della qualità il suo marchio di fabbrica, e questa filosofia si riflette pienamente nella nuova linea. La carne utilizzata proviene solo da allevamenti che rispettano elevati standard etici e qualitativi, garantendo un prodotto finale non solo gustoso, ma anche sicuro e sostenibile. Ogni piatto è pensato per essere un’abitudine alimentare sana: i condimenti sono bilanciati, l’uso del sale e dei grassi è ridotto al minimo e le ricette sono create per preservare al meglio i nutrienti.

Un’offerta differenziata per ogni età e palato

Con la sua  proposta di piatti pronti, Melatti offre una varietà pensata per stimolare il gusto dei più piccoli, ma anche per adattarsi alle diverse fasi di crescita. Per le mamme, ogni piatto è un suggerimento culinario: si va dai classici intramontabili alle proposte più sfiziose, tutte realizzate per essere sia un pasto completo che una base per ulteriori preparazioni casalinghe. La differenziazione non è solo nel tipo di carne, ma anche nelle consistenze e nei sapori, aiutando così i bambini a scoprire e apprezzare una vasta gamma di alimenti in modo graduale e naturale.

Un’abitudine moderna che non scende a compromessi

La macelleria Melatti ha fatto della qualità il suo marchio di fabbrica, e questa filosofia si riflette pienamente nella nuova linea. La carne utilizzata proviene solo da allevamenti che rispettano elevati standard etici e qualitativi, garantendo un prodotto finale non solo gustoso, ma anche sicuro e sostenibile. Ogni piatto è pensato per essere un’abitudine alimentare sana: i condimenti sono bilanciati, l’uso del sale e dei grassi è ridotto al minimo e le ricette sono create per preservare al meglio i nutrienti. L’obiettivo è offrire la massima praticità senza rinunciare ai principi di una nutrizione sana e di alta qualità.

Corso Filippo Turati 18/b, Turin, Italy

342 716 0270

Vintage Boutique, non solo negozio: il sito web porta d’accesso al mondo del vintage torinese

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Vintage Boutique rappresenta un unicum nel panorama torinese: non solo negozio, ma luogo in cui la memoria prende forma e dialoga con il presente.

www.vintageboutique.it

 

I fondatori raccontano come ogni oggetto arrivi in boutique con una sua storia, selezionato con passione e intuito, affinché possa trovare nuova vita in mani capaci di apprezzarne l’unicità.

Integrazione con la realtà torinese

 

Torino vive una stagione di rinascita del vintage, sempre più percepito non solo come moda, ma come forma di sostenibilità, espressione identitaria e tendenza culturale. Vintage Boutique si inserisce perfettamente in questa corrente, diventando punto di riferimento per una comunità attenta al bello, al riuso e al valore della memoria. La boutique non è solo un negozio: è un luogo di incontro, dove la moda diventa racconto e connessione, contribuendo al fermento culturale che caratterizza oggi la città.

A Torino, il vintage non è solo un settore di nicchia: è una tendenza in piena espansione, intrecciata alla sostenibilità ambientale, all’espressione identitaria e all’estetica Generazione Z

Nella città esistono numerosi negozi dedicati al vintage e al second-hand, percorsi di acquisto consapevole e sostenibile sono sempre più presenti nel panorama locale, e il vintage ne è ambasciatore

Aggiornamento quotidiano

Ogni giorno il catalogo si arricchisce di nuove proposte: capi d’abbigliamento, accessori, oggettistica e design. Questo ritmo costante non è solo un segno di attenzione, ma anche una garanzia per i clienti che desiderano vivere un’esperienza sempre nuova.

Servizio di ricerca dedicata

Vintage Boutique offre anche un servizio di ricerca personalizzato: chi ha in mente un pezzo preciso può affidarsi al team, che grazie a competenze ed esperienza individua articoli rari e autentici.

Il sito: strumento di servizio, non esaustivo

Il portale online funge da vetrina dinamica, con sezioni dedicate e uno spazio per le promozioni. Tuttavia, non mostra l’intero assortimento: molti pezzi restano esclusivi dell’esperienza in negozio, rendendo la visita fisica imprescindibile per chi vuole scoprire davvero tutte le novità.

www.vintageboutique.it

Sezione “ultimi arrivi”

Il sito valorizza ulteriormente l’offerta con una sezione dedicata agli ultimi arrivi: strumenti che permettono di scoprire con immediatezza le novità e di cogliere occasioni uniche, mantenendo vivo il desiderio di ritorno.

Promozioni da cogliere al volo

Oltre agli aggiornamenti quotidiani e agli arrivi esclusivi, il sito di Vintage Boutique offre promozioni frequenti, pensate per chi ama unire la ricerca del pezzo unico al piacere dell’occasione. Sono offerte a tempo, legate a particolari selezioni o a momenti speciali dell’anno, che rendono ancora più stimolante visitare regolarmente la piattaforma. Un motivo in più per collegarsi spesso: perché nel mondo del vintage, ogni dettaglio conta, e le opportunità migliori non restano mai a lungo disponibili.

 

Unicità degli articoli

Ogni pezzo ha un’anima irripetibile: non si tratta di semplice second-hand, ma di articoli che diventano testimonianza di epoche e stili. L’acquisto non è mai ripetibile, ed è proprio questa unicità a definire il valore aggiunto di Vintage Boutique.

Dimensione europea

Grazie alle spedizioni internazionali, l’esperienza di acquisto travalica i confini locali e raggiunge tutta Europa. Un segno di apertura che proietta il negozio ben oltre Torino, senza però rinunciare alla sua forte identità territoriale.

Conclusione

Vintage Boutique incarna il meglio della moda vintage torinese: aggiornamento costante, servizi personalizzati, unicità dei capi, dimensione internazionale e un radicamento forte nel tessuto urbano.

Un progetto che guarda all’Europa ma resta profondamente legato a Torino, città in cui il vintage non è soltanto un trend, ma un vero linguaggio della contemporaneità.

 

LE IMMAGINI

Foto 1: accendino Cartier placcato oro (les must de Cartier) anni 80

Foto 2: lampada bronzo in stile industriale anni 50

Foto 3: lampada space Age doppia luce anni 70 , barattoli verdi Kartell, lampada stile liberty

Foto 4: giradischi preamplificato a valigetta con altoparlanti Philips anni 70

Foto 5: piatti Ginori fine 800 e scultura stile liberty

 

www.vintageboutique.it, via Alassio 30 TORINO