Augusta, il Paese della Poesia, per il secondo anno consecutivo, ha ospitato la XVI Edizione del premio internazionale di poesia “Il Federiciano”.
Il festival poetico, ideato dal maestro Giuseppe Aletti – direttore della casa editrice Aletti Editore (accompagnato dalla moglie Valentina Meola e dalla sorella giornalista Caterina Aletti) – e patrocinato dall’Assessorato alla Cultura della città di Augusta, ha esposto lo scorso fine settimana, in maniera permanente, altre sei stele in via SS. Annunziata e, nello stesso tempo, sabato scorso un angolo della via è stato battezzato “Largo dei poeti”. La kermesse internazionale è stata ideata e proposta all’Amministrazione Comunale da Salvatore Seguenzia, poeta e scrittore megarese che, nell’occasione, ha svolto il ruolo di Custode del Paese della Poesia, titolo onorifico che gli è stato attribuito dal Maestro Giuseppe Aletti in occasione della precedente manifestazione.
La peculiarità dell’evento è stata quella di sposare la filosofia che, da diversi anni, il Maestro Aletti porta avanti, ossia la sua innata idea di far in modo di divulgare il principio di abbellire le mura delle città attraverso l’arte culturale-letteraria con l’affissione di opere uniche e, per tale motivo, da due anni ha traghettato tale filosofia nella nostra città Federiciana. Le opere esaltano la via che un tempo costituiva l’ideale legame della comunità civica, militare e religiosa, collegando la chiesa Madre e il Castello Svevo della città nata per la felice intuizione appunto di Federico II di Svevia, a cui è dedicato il premio. Le stele sono state realizzate dalle preziose mani del maestro ceramista Orazio Costanzo. I vincitori del premio internazionale, che si è concluso domenica 25 agosto sono stati: Daniela Sannipoli con la poesia “La pagella cucita”; Anna Mazzara con “Straniero nella mia terra”; Guido De Paolis con “Prima primavera”; Debora Aratano “Glicini”, la giovane augustana Arianna Pedone con la poesia “agli occhi di sua figlia un padre” e Davide Palumbo con “Un giorno credi”. Alle poesie vincitrici si aggiungono i testi di Francesco Baccini (Ti amo e non lo sai), Juri Camisasca e Franco Battiato (Torneremo ancora), e Dato Magradze (Roma Amor). Madrina dell’evento è stata la concittadina nonché attrice Mariapaola Tedesco che, per il secondo anno consecutivo, è stata la “voce” vivente delle poesie.
Senza porre in secondo piano, la kermesse internazionale ha ospitato personaggi di fama internazionale come il nobile Prof. Hafez Haidar, già candidato a due premi Nobel per la pace e la letteratura nonché Cavaliere della Repubblica Italiana e direttore generale internazionale della Camerata dei Poeti di Firenze.
È tra i principali curatori e traduttori, in italiano, delle opere di Khalil Gibran e, in arabo, di quelle di Oriana Fallaci. A seguire, il Maestro Dato Magradze, già candidato al premio Nobel per la letteratura ed ex Ministro della Cultura della Georgia e titolare dell’inno nazionale; il cantautore Juri Camisasca, grande amico di Franco Battiato ed infine il cantautore Francesco Baccini, che ha deliziato la platea della città con alcuni suoi brani nel ‘salotto’ di Augusta, ossia in Piazza Duomo con moderatore lo stesso Maestro Giuseppe Aletti, dando vita – appunto – ad un parterre letterario molto apprezzato tanto da ricevere scroscianti applausi del raccolto pubblico. A quest’ultimi tre personaggi internazionali, come ribadito, è stata dedicata una stele. Il sindaco Giuseppe Di Mare e l’assessore alla Cultura Giuseppe Carrabino hanno evidenziato l’importanza dell’evento che, quest’anno in città, ha portato oltre duemila poeti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero (Spagna, Giappone, Germania, Francia, Inghilterra, Romania) che hanno fatto lavorare tutte le strutture ricettive del territorio e non solo facendo registrare il tutto esaurito negli hotel e nei B&B. Le bellezze megaresi, anche quest’anno, sono state apprezzate dai numerosi ospiti.
Una tre giorni full immersion, quella del premio “Il Federiciano”, che ha previsto anche un master class con lo stesso Maestro Aletti ed il contest collettivo dei poeti presenti alla manifestazione nelle piazze Duomo, Castello e Mercato e la premiazione dei partecipanti alla sezione “Poesia estemporanea” i cui vincitori sono stati, nella serata di venerdì 23, Stefania Bison da Venezia con la poesia “Ispirazione” e, nella serata di domenica 25, Luana Bruno da Madrid (Spagna) con la poesia “Viole d’inverno”.
Giova evidenziare, infine, che la kermesse internazionale ha avuto oltre 70.000 visualizzazioni in streaming; un ottimo risultato per la mia isola nell’”Isola” come la definisce lo scrittore-poeta megarese Salvatore Seguenzia.
Informazione promozionale
Il nuovo Polo Culturale accolto con vivo entusiasmo da autorità e torinesi.
A un mese esatto da quale 2 luglio 2024 che ha visto un grande Giancarlo Giannini in splendida forma tagliare il nastro inaugurale di ‘Giubileo Incontri’, nuovo spazio culturale dedicato alla celebrazione della Vita e delle Arti in ogni loro forma fortemente voluto dalle storiche onoranze funebri ‘Giubileo’ di Corso Bramante, fervono le iniziative degne di nota in vista di un autunno che si prospetta ancor più caldo dell’estate in corso.
A cominciare dalla prossima pubblicazione di tutta una serie di materiali video esclusivi, riguardanti la mostra in corso “Torino 2006: il ritorno”, oggetto di divulgazione a mezzo social sui canali ufficiali di ‘Giubileo Incontri’. Brevi contenuti volti ad approfondire le storie nascoste dietro alcuni degli oggetti più emblematici presenti in mostra, raccontando un periodo irripetibile del capoluogo piemontese ai piedi della Mole.
Un evento, quello di lancio della struttura polivalente e multifunzionale, che ha visto sfilare al tavolo dei relatori personalità e figure di spicco legate allo sport e alla sana aggregazione che esso è in grado di produrre quali Stefano Fabio Mossino, presidente del CONI – CR Piemonte, che ha riferito dei grandi risultati degli atleti azzurri ai Giochi di Torino 2006.
Con lui Valentino Castellani, ex Sindaco di Torino e Presidente del TOROC, autore di una coinvolgente riflessione sul magico periodo della Candidatura di Torino come sede dei XX Giochi olimpici invernali.
Seguito a ruota da Tiziana Nasi, Vicepresidente del CIP, che ha acceso invece i riflettori sulle altrettanto importantissimeParalimpiadi.
Dulcis in fundo, Andrea Chiarvesio, ex Sales Manager di Trofé (licenziatario ufficiale dei Giochi), con una gustosa e accattivante panoramica episodica sui retroscena della produzione dei gadget dei Giochi, con particolare attenzione alla realizzazione delle preziose spille olimpiche, il cui collezionismo è stato giustamente definito “lo sport degli spettatori olimpici”.
In attesa del calendario dei nuovi eventi, la mostra in oggetto sarà aperta fino al 29 settembre con le seguenti modalità: accesso libero: i giovedì e i venerdì dalle 11 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13; accesso su prenotazione: in qualsiasi altra data e orario, scrivendo all’indirizzo giubileoincontri@giubileo.com e concordando la visita.
“Siamo fieri del battesimo di ‘Giubileo Incontri’. Un’occasione di incontro e matching con la Città di Torino per dare spazio al bello, al buono e a tutto ciò che concorre alla formazione di nuovi giardini culturali in cui dare sfogo alla creatività che unisce e fa la differenza. Proseguiamo felici e convinti nel percorso intrapreso, certi di un accreditamento e una fiducia sempre maggiori e crescenti da parte dei principali attori del territorio e della comunità”.
Maggiori informazioni sul sito www.giubileo.com.
Informazione promozionale
Venezia, ottobre 1753. I demoni non sono gli avversari che Marco Leon è solito affrontare. Ma questa volta, il caso che gli viene proposto sembra proprio odorare di zolfo.
In una villa lungo la Riviera del Brenta – il luogo di villeggiatura preferito dai patrizi veneziani – muore un giovane nobilhomo di nome Enrico Albrizi. La morte è avvenuta in un luogo chiuso dall’interno. Apparentemente, quindi, si tratta di suicidio. Ma alcune circostanze fanno sospettare che il giovane, in realtà, sia rimasto vittima di una cerimonia satanica. L’inquisitore Alvise Benedetto Geminiani si trova alla villa e decide di far intervenire Marco, il suo uomo più fidato.
Nel frattempo, a Venezia, Leon s’imbatte quasi casualmente in una serie di strani disegni erotici. I disegni sono particolari e attraggono la sua attenzione. Decide quindi d’indagare. Ma la chiamata di Geminiani, che lo convoca a villa Zulian – il luogo in cui è morto Enrico Albrizi – lo costringe a lasciare il caso nelle mani dei suoi Angeli Neri e recarsi in Riviera, dopo lo attenderanno altri delitti e misteri che sembrano volerlo portare lontano. Forse addirittura oltre i confini del mondo terreno.
“L’alchimista della laguna”
E’ il quarto volume di una serie, iniziata nel 2021, che vede come protagonista l’agente dell’Inquisizione di Stato Marco Leon, giovane patrizio decaduto, in una Serenissima, ormai al tramonto, che sta vivendo gli ultimi decenni della sua vita. Ad affiancarlo, gli Angeli Neri – un gruppo di agenti segreti, la cui esistenza è conosciuta da pochissimi –, il nobilhomo Alvise Geminiani e lady Marion Bentham Bell, la giovane inglese di cui Marco è segretamente innamorato. Un gruppo composito e variegato, alle prese con una serie di traversie che li porteranno da Venezia alle ville patrizie sul Brenta e che avranno ripercussioni anche sulla vita privata di alcuni di loro.
L’autore
Paolo Lanzotti è nato a Venezia nel 1952 e si è laureato in filosofia all’università di Padova. È stato per diversi anni insegnante di filosofia e poi d’italiano e storia, affiancando al suo lavoro anche un’attività di pubblicista. Ha scritto numerosi romanzi, pubblicati da editori quali Piemme, Mondadori e Tre60. Alcuni dei suoi lavori sono stati tradotti e pubblicati all’estero. Ha vinto dei premi letterari di livello nazionale, tra cui il premio Città di Verbania, del Battello a Vapore, nel 1997, e più recentemente il premio Tedeschi, del Giallo Mondadori, nel 2016. Vive e lavora tra Venezia e Padova.
Contatti
Pagina FB – www.facebook.com/paololanzottiscrittore/
Un romanzo accattivante e intrigante
L’AUTRICE
II talento paga sempre. Ed è questo il caso della vicentina Roberta Melli, che pochissime settimane fa è tornata in libreria con il suo quarto romanzo, il thriller Il mio nome è Cesare Lombroso, edito dalla casa editrice brianzola Leone Editore, e che già sta facendo incetta di consensi, sia tra lettori che appassionati. Grafologa forense, esperta di insetti e appassionata di maratona, per scrivere le sue adrenaliniche pagine l’autrice ha tratto ispirazione dalla celebre e storica figura del medico antropologo padre della criminologia moderna: Marco Ezechia, detto Cesare Lombroso.
Preceduto dai romanzi “Senza tregua”, “In vetta al mondo” e “Possessione”8, tutti pubblicati da Leone Editore, quest’ultimo romanzo segna il ritorno della scrittrice dopo una lunga pausa: «In realtà non ho mai smesso di scrivere – spiega Melli – ho solo rallentato il ritmo per dare spazio ad altri impegni. Sono felice di essere tornata in libreria e che i lettori continuino ad apprezzare ciò che scrivo, tante sono le manifestazioni di apprezzamento che ricevo ogni giorno sui miei canali social, tramite mail e di persona.
Significa che sto facendo un buon lavoro, e che continuerò a farlo».
.
Valutazione: 5/5
Informazione promozionale
“La consapevolezza di un cavaliere templare” è il titolo dell’ opera dello scrittore Nicola Carrieri, nato a Manfredonia ma residente a Caluso, titolare di uno studio di consulenza e formazione in materia di sicurezza sul lavoro, decreto 81.
Informazione promozionale
Gabriele Doglietto, sin dalla sua infanzia, ha sempre nutrito una profonda passione per l’arte e la cucina. Nato a Torino il 18 maggio del ’94, sono cresciuto in un piccolo paese del Canavese e le mie prime esperienze artistiche si sono manifestate attraverso schizzi e disegni su qualsiasi superficie disponibile.
“L’arte mi ha da sempre attratto per la sua capacità di esprimere emozioni e storie – afferma Gabriele Doglietto – mentre la cucina mi ha permesso di esplorare la creatività attraverso i sapori, che culminano nella mia attuale carriera di cuoco.
Tuttavia è stato soltanto durante la pandemia del 2020 che ho pensato e deciso di dedicarmi seriamente alla pittura.
Sono un artista contemporaneo autodidatta e il mio percorso nella pittura astratta è iniziato con la semplice curiosità e il desiderio di esprimermi visivamente. Senza una formazione accademica, ho esplorato diverse tecniche come acrilici e smalti, ammirando e facendomi ispirare dai lavori di grandi maestri come Pollock, Yayoi Kusama, ma anche Maurizio Cattelan e Anish Kapoor.
La mia prima tela intitolata “Mezzanotte” rappresenta un momento cruciale in cui ho capito che la pittura era il mio vero mezzo di espressione.
L’apprendimento autonomo mi ha permesso di sviluppare uno stile personale, libero dalle convenzioni accademiche, sperimentando e trovando ispirazione in tutto ciò che mi circonda. Nel corso degli anni il mio stile si è evoluto significativamente: oltre all’uso tradizionale dei pennelli, ho iniziato a sperimentare, con la sovrapposizione delle tele, un senso di profondità e tridimensionalità. Questo nuovo approccio ha arricchito le mie opere con una dimensione visiva unica. Ho inoltre integrato applicazioni materiali che conferiscono maggior carattere e tattilità ai miei quadri, trasformando i dipinti in una esperienza visiva e sensoriale.
Oggi la mia pittura rappresenta un percorso di esplorazione e crescita. Ogni nuova opera è per me un’opportunità per comprendere e rappresentare meglio il mondo che mi circonda e il mio universo interiore.
***
Sito: www.gabrieledoglietto.it
Instagram: @gabrieledoglietto_art
Mail: gd6582@gmail.com
Mara Martellotta
“Il Giardino magico” di Anja a Bardonecchia
Informazione promozionale
Quadri allegri con tanti o-minuscoli
Anja Langst, illustratrice e pittrice originaria di Monaco di Baviera, sviluppa la sua passione verso la pittura fin da bambina grazie al padre arredatore. Dopo aver frequentato il liceo scientifico e aver intrapreso gli studi di Pedagogia e Psicologia in Germania frequenta l’Accademia Albertina di Torino al seguito del professore artista Enrico Paolucci.
A Venezia, città in cui avviene l’incontro con il suo primo marito, diventa assistente del pittore Emilio Vedova presso la Giudecca. Dopo un periodo lavorativo trascorso tra Torino e Ginevra come illustratrice del Bureau International du Travail delle Nazioni Unite (1974 – 1983) e come illustratrice di libri e vignettista per Les Editions Soleil, la Suisse e Co-evolution, dal 1967 organizza mostre in Germania, poi in Italia, in Svizzera e in Francia, sfoggiando uno stile originale di matrice sottilmente umoristica, oltre a temi e personaggi che scaturiscono dalla sua infanzia trascorsa ai margini dei boschi della Baviera: omini, elfi, fate, streghe e una natura animata.
Nel 1984 si trasferisce a Bardonecchia per supportare la figlia sciatrice, cittadina in cui nel ’93 apre il suo Anja’s Atelier, laboratorio di pittura e decorazione in cui tiene corsi di pittura e decorazione per adulti e bambini.
Tra gli anni Novanta e Duemila partecipa a diverse mostre umoristiche da Toronto a Taiwan vincendo anche prestigiosi premi nelle città di Bordighera, Tolentino, Ancona e Marostica.
Con il marito Benny Naselli, caricaturista, fumettista e ritrattista molto noto nella cittadina montana, scomparso nel 2023, Anja Langst ha condiviso percorsi di vita ed arte.
Dal 2003 al 2023 Anja ha organizzato mostre per Benny e per entrambi in Italia, in Francia e in Germania. Proprio con il marito Benny sposato nel 2013 a Torino ha organizzato due importanti mostre sull’isola di Ischia presso le antiche Terme comunali e il Vecchio Carcere. Benny è ancora presente. Spuntano spesso le sue opere, le sue piccole sculture, le fotografie, Benny sulla punta di una matita e sul simpatico coperchio di un portacappelli, chiaramente oltre ai divertenti libri da lui pubblicati.
Nella sua pittura l’ironia diventa la chiave per aprire le porte della serenità e dell’allegria, tipiche della sua terra nel Sud della Baviera.
Nelle sue opere spiccano pianeti lontani abitati da personaggi come elfi, cani, gatti e piccoli uccellini che contribuiscono con la loro purezza a creare una sorta di “carosello festoso” e una magica apoteosi dell’immaginazione. Anja apre le ali della sua fantasia al mondo dipingendo le sue belle e snelle sirenette incantatrici, a volte un po’ perse nell’altrove o nascoste dietro una foglia di verderame. A volte dietro delicati petali si nasconde un bimbetto, in altri dipinti candide corolle si aprono verso la luce del sole o quella pallida della luna, simpatiche macchie di colore possono trasformarsi in un leoncino, un elfo, in omini piccoli piccoli o piccole donne rotondette e sorridenti. Questa è la cifra di Anja Langst, i cui personaggi si lanciano sulle sue tele, si sparpagliano, si avvicinano gioiosi, ognuno con il suo carattere, l’allegro saper fare, il proprio essere. Proprio l’umorismo è il tema di una esposizione (“Sorrisi in rosa”) organizzata nel 2005 presso il castello di Acaja a Fossano, patrocinata dalla Regione Piemonte, insieme ad altre due artiste. “Il Giardino magico” è il titolo di una tra le sue più importanti mostre che ha visto la luce nel 1999, per la durata di un mese, presso palazzo Scaglia di Verrua, in via Stampatori 4 a Torino, degna di citazione in virtù della sua riproposizione, a distanza di venticinque anni, in una mostra aperta al pubblico dal 3 al 31 agosto prossimi presso l’Atelier di Anja in piazza Europa 18 a Bardonecchia, dal titolo “Il Giardino magico”.
Anja Langst è molto legata alla città di Bardonecchia e il suo lavoro è ormai molto radicato sul territorio. Da Borgo Vecchio ha spostato in anni recenti il suo Atelier proprio in piazza Europa 18, luogo in cui, oltre all’organizzazione di mostre, tiene lezioni di pittura e decorazioni per tutte le fasce d’età dal venerdì alla domenica dalle 15 alle 19.
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’artista al numero 3491256344 oppure all’indirizzo mail annamaria.charlottelangst@gmail.com
MARA MARTELLOTTA
***
Qui regna il Colore, la Pazienza il Sorriso!
Mostra “ Il Giardino magico” Mostra di quadri di Anja
Con il ricordo di Benny
presso “Anja’s Atelier” piazza Europa 18, interno cortile Bardonecchia
apertura 1 – 31 agosto 2024
10.00 – 12.00 e dalle 15.00 -19.00 chiuso il lunedì
Inaugurazione sabato 3 agosto 2024 ore 17.00
Patrocinio Comune di Bardonecchia
Informazione promozionale
La vita di Maria è segnata dal dolore e dalla tristezza, ma tutto cambia quando, a ridosso delle festività natalizie, incontra Alessandro, un uomo dal passato enigmatico ma che sembra conoscere i misteri e le magie dell’isola. Alessandro introduce Maria a una leggenda locale su un folletto chiamato “munaciello” e le consiglia di mettere un bicchiere di birra sotto al letto ogni notte per placare gli spiritelli…
IL LIBRO
La storia segue le vicende di Maria, una fanciulla di undici anni che, dopo un tragico incidente automobilistico che ha portato alla morte del padre, si trasferisce con la madre a Buonopane, una pittoresca frazione di Barano d’Ischia. La vita di Maria è segnata dal dolore e dalla tristezza, ma tutto cambia quando, a ridosso delle festività natalizie, incontra Alessandro, un uomo dal passato enigmatico ma che sembra conoscere i misteri e le magie dell’isola. Alessandro introduce Maria a una leggenda locale su un folletto chiamato “munaciello” e le consiglia di mettere un bicchiere di birra sotto al letto ogni notte per placare gli spiritelli. Maria, inizialmente scettica, si apre alla magia quando il bicchiere si svuota misteriosamente ogni mattina.
Con l’aiuto di Alessandro, Maria esplora i segreti mistici dell’isola e si avvicina alla madre, Alina, che inizialmente disapprova l’amicizia tra la figlia e l’uomo misterioso. Tuttavia, Alessandro conquista la fiducia di Alina mostrandole un incredibile trucco di magia. Nel frattempo, Maria inizia a frequentare Tommaso, un ragazzo che prima faceva parte di un gruppo di bulli. Intanto Buonopane s’appresta a festeggiare “La Notte dell’Epifania”; che in questa piccola frazione è un vero e proprio culto.
La relazione tra Alina e Alessandro si approfondisce, mentre Maria si avventura in un incredibile viaggio nell’isola della grande magia; la terra di Agartha, guidata dalla befana, Stellino (il misterioso gatto di Alessandro) e un pettirosso. A questo gruppo si aggiungeranno due “munacielli” e Tommaso.
Durante il suo soggiorno ad Agartha, Maria apprende della possibilità di vedere le persone che non sono più nel suo mondo attraverso un fungo speciale chiamato “albogatto della vita”. Decide di raggiungere il castello del Santo nel regno di Zinn con i suoi nuovi compagni d’avventura. Lungo il lungo e fantastico viaggio, Maria deve rinunciare agli amici che la stanno accompagnando in questa incredibile esperienza, ma una volta arrivata al castello, scopre e accetta la verità su se stessa. Ora, libera dalle catene del passato, Maria può abbandonare il limbo in cui si trova e abbracciare la libertà.
L’AUTORE
Salvatore Di Costanzo è nato a Castellammare di Stabia il 26 ottobre del 1984. Quando aveva 4 anni i genitori, per motivi familiari, si trasferirono ad Ischia, dove ha trascorso tutta la sua infanzia e dove ancora oggi vive. È Diplomato in Ragioneria e, appena diciottenne, ha iniziato a lavorare come resident dj. Ha frequentato l’università di sociologia di Napoli ma non ha completato il corso per dedicarsi a tempo pieno alla sua passione per il cinema. A 24 anni scrive e dirige un lungometraggio di genere horror per una produzione indipendente italo-francese, intitolato “La Prigione Oscura”.
Nel luglio 2017 viene pubblicato il libro “Sette Rose per Sofia” col quale vince diversi premi letterari tra cui il “Diploma al Merito Narrativo” conferito dall’Associazione Artistica – Culturale Accademia degli Artisti di Napoli. Un anno dopo lavora nella Fiction “L’amica Geniale” come attrezzista durante le riprese degli episodi girati ad Ischia. Tra il 2020 e il 2022 vengono pubblicati diversi suoi racconti brevi e poesie, tra cui il suo secondo e terzo romanzo intitolati “Sognando Agartha” e “Unforgiven”. Il 6 Maggio 2024, la PubMe, nella collana Monna Lisa, edita il quarto manoscritto dell’autore, dal titolo: “L’isola della grande magia”.
Opere Letterarie:
ROMANZI
2018 – Sette Rose per Sofia (edito dal Gruppo Albatros il Filo)
2020 – Sognando Agartha (edito dalla GDS edizioni)
2020 – Unforgiven (edito dalla IVVI editore)
2024 – L’isola della grande magia (edito da PubMe per la collana Monna Lisa)
2024 – Il sogno di Natale (edito dalla Pinguino Libri) in fase di editing
POESIE
2020 – raccolta di 12 poesie presenti nella Collana Poetica Versus vol. 28 (edito dalla Dantebus Edizioni)
2022 – poesia CIELO SOPRA NAPOLI presente nel libro corale “Poesia Italiana – libro Bianco” (edito dalla IVVI editore)
RACCONTI
2020 – IL BACIO DELLA SOLITUDINE racconto presente nel libro corale “Le nostre quarantene” (edito dalla IVVI editore)
2020 – LETTERA A SOFIA racconto presente nel libro corale “Le parole che non ti ho detto” (edito dalla IVVI editore)
2020 – LA FAVOLA DI TIMMY racconto presente nel libro corale “Amici Gatti” (edito dalla IVVI editore)
LINKS UTILI
https://www.mondadoristore.it/L-isola-della-grande-magia-Salvatore-Di-Costanzo/eai979125458583/
Informazione promozionale
“Coloro che sanno inchinarsi di fronte alla regalità dell’universo felino potranno scoprire in questo testo -da una prospettiva diversa- i profondi legami che possono instaurarsi tra un essere umano e un gatto, nei quali uno appartiene all’altro vicendevolmente, pur mantenendo ciascuno le proprie peculiarità e la propria fiera indipendenza”
“Io sono un gatto”
“Questa è la storia di un gatto raccontata da lui medesimo. Chi non ama il mondo felino non si avvicini per nulla a questo libro, lo lasci stare, perché in esso troverebbe solo un micio dall’apparenza altezzosa, pieno di sé, con l’ardire di rivolgersi direttamente al lettore dandogli del tu e trattandolo a volte con palese supponenza e disprezzo.
Coloro che invece sanno inchinarsi di fronte alla regalità dell’universo felino potranno scoprire in questo testo -da una prospettiva diversa- i profondi legami che possono instaurarsi tra un essere umano e un gatto, nei quali uno appartiene all’altro vicendevolmente, pur mantenendo ciascuno le proprie peculiarità e la propria fiera indipendenza. Ne esce una storia di condivisione -non sempre facile-, di affetti che stentano a nascere ma che poi diventano intensi, di tolleranza e accettazione del diverso. Il tutto condito da una buona dose di ironia, talvolta agrodolce, talaltra scanzonata, in cui è l’essere umano ad essere preso di mira come soggetto strano, incomprensibile, pieno di inconciliabili contraddizioni “.
L’autore:
Francesco Maugeri è nato a Roma il 25 ottobre 1979. Consulente grafologo diplomatosi presso la Libera Università Maria Santissima Assunta di Roma (LUMSA) è laureato in lettere moderne e filologia moderna.
Vive nella provincia viterbese e lavora presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo.Ha pubblicato “Una vita (stra)ordinaria” (I edizione, ilmiolibro.it, 2019; II edizione arricchita, Independently published 2020);“L’incompiuta”, (I edizione, independently published 2020; II edizione, independently published 2020“Stella Maris”, independently published 2020 “Italiano Lingua Viva – considerazioni e ipotesi sull’italiano contemporaneo”, independently published 2021
Contatti