“Serralunga di Crea è stato in prima fila sin dal 2002 nelle esperienze associative di enti locali in Valcerrina ed il suo sindaco, Giancarlo Berto, in passato si era sempre espresso per un rafforzamento delle Unioni”
Egregio Direttore,
il recesso unilaterale dall’Unione dei Comuni della Valcerrina il 26 maggio scorso, deliberato dal Consiglio Comunale di Serralunga di Crea non può e non deve passare sotto silenzio.
Serralunga di Crea è stato in prima fila sin dal 2002 nelle esperienze associative di enti locali in Valcerrina ed il suo sindaco, Giancarlo Berto, in passato si era sempre espresso per un rafforzamento delle Unioni.
Quindi una delibera che si limita a dire conclusa l’esperienza in seno all’Unione, è troppo poco. Nell’interpellanza chiedo al sindaco Berto, che è anche assessore dell’Unione (la Valcerrina vanta un primato: su un Consiglio di 11 componenti, due sono espressione delle minoranze di 9 Comuni e gli componenti sono i Sindaci dei Comuni appartenenti, i quali sono allo stesso tempo anche Assessori) di venire in Consiglio e spiegare . meglio se in una seduta aperta e pubblica – quali sono le ragioni di tale passo, consentendo così l’apertura di un dibattito che non deve rimanere soltanto informale.
Per questo sono disponibile a trasformare lo strumento di partecipazione in una mozione che possa essere un momento di rilancio di questo organo associativo di enti locali, il quale non deve limitarsi a fare della politica di gestione di piccolo cabotaggio, ma cercare di guadare da un lato
Alla razionalizzazione dei servizi ai Cittadini nell’ottica della riduzione di costi e della loro efficienza.
A fare Politica con la “P” maiuscola, quindi a prese di posizione ed organizzazione comune di un territorio che, pur facendo parte del Casalese, tuttavia si incunea come una punta di lancia tra due province, Asti e Vercelli e la Città Metropolitana di Torino. E campi come la cultura, il turismo, la sicurezza parecipata, anche se non inseriti nelle funzioni fondamentali possono diventare strategici. Basta volerlo e crederci.
Per fare questo, però, occorre guardare oltre la corte della propria cascina ma rivolgere lo sguardo verso obiettivi più ampi.
Mi auguro di cuore, anche perché la mia storia personale mi lega a Serralunga di Crea, che questo “strappo” sia momentaneo e frutto di una profonda riflessione in seno non solo tra i Sindaci, ma tra tutti i Consigli Comunali, e porti a dei concreti passi avanti, nell’amministrazione sia ordinaria che straordinaria.
Fare finta di niente e girarsi dall’altra parte, invece, andrà ad impedire una volta di più che i problemi vengano DAVVERO affrontati. Con tutte le conseguenze negative per i Comuni e, soprattutto
per i Cittadini.
Villamiroglio/Cerrina, 28 giugno 2016
Massimo Iaretti
Consigliere dell’Unione della Valcerrina
Consigliere Comunale di Villamiroglio


E’ aperto a Venaria Reale dal 23 giugno 2016 il nuovo sportello per l’accompagnamento all’erogazione del “Fondo di garanzia per il microcredito a favore di “soggetti non bancabili”: soggetti che non hanno accesso al credito presso banche e altri istituti finanziari regolamentati, in quanto non hanno la possibilità di fornire alle predette istituzioni una garanzia reale né una valida garanzia personale da parte di terzi. L’ufficio è situato presso il Municipio, in piazza Martiri della Libertà 1, aperto il giovedì dalle ore 13,45 alle ore 17,45 solo ed esclusivamente su appuntamento, in questa prima fase aperto ai soli residenti di Venaria Reale. Per prenotare è necessario telefonare allo 0114072445.È uno strumento fondamentale che rappresenta una opportunità importantissima per tutti i soggetti esclusi dai circuiti tradizionali del credito, che vogliono avviare un’attività economica o un’attività professionale.Lo sportello fornirà accoglienza, ascolto, accompagnamento e i servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio. Sarà attivo presso il Comune di Venaria Reale a partire dal mese di giugno e sarà esteso, successivamente alla prima fase aperta ai soli residenti di Venaria Reale, a tutti i cittadini dell’area omogenea della Città metropolitana. Lo sportello, voluto fortemente dall’Assessorato alle Politiche Sociali, è gestito dalla “Fondazione Don Mario Operti” capofila del gruppo di lavoro della Regione Piemonte.Le azioni predisposte secondo il Protocollo tra il Comune di Venaria Reale e la Fondazione Don Mario Operti presso lo Sportello sono: l’accompagnamento al Microcredito Regionale di cui alla L.R. 30/2009, destinato alla promozione e al sostegno delle iniziative imprenditoriali di recente costituzione sul territorio. In aggiunta alle azioni legate all’accompagnamento al “microcredito”, la Fondazione Don Mario Operti metterà a disposizione tutte le azioni che contraddistinguono la sua storia a partire dal “Prestito della Speranza” 3.0, frutto dell’accordo quadro tra la CEI e l’ABI, finalizzato alle famiglie in situazione di transitoria difficoltà economica e ad eventuali nuove iniziative imprenditoriali che potrebbero riattivare e risolvere un momento di crisi temporanea.
Negli ospedali di Torino c’erano i reparti in cui si veniva ricoverati e curati. Poi certi reparti si sono trasformati in Day Hospital per limitare i costi.
Sanità, lavoro e formazione professionale: sono i temi toccati dal Garante dei detenuti nella relazione annuale
professionale (la Regione Piemonte ha una tradizione positiva degli Enti di formazione in carcere). Si è poi passati alla fotografia delle problematiche, prima fra tutte ancora quella del sovraffollamento (la media nazionale è del 108%), dove in Piemonte spicca la realtà di Asti, che ospita una casa di reclusione ad alta sicurezza: a fronte di una capienza di 207 posti, attualmente ci sono 290 reclusi(140%); seguono Ivrea (192-236), Torino (1033-1164) e Vercelli (208-223). A migliorare la ricezione, dovrebbe a breve entrare in funzione il nuovo padiglione del carcere di Saluzzo.
“PORTE APERTE” ALLA PREVENZIONE
In questi giorni qualcuno sta cercando di spaventare gli abitanti della zona delle Molinette diffondendo una grande falsità: dicono che con la realizzazione del Parco della Salute, le Molinette e gli altri ospedali (S. Anna, Regina Margherita, CTO), verranno chiusi.
In un Paese “normale” quando un Ministro della Giustizia vede i reati