TRIBUNA- Pagina 24

Cosa fai a Natale? Diventa volontario Cesvi!

Cesvi cerca volontari per confezionare pacchetti regalo presso diversi punti vendita in Italia. Durante il periodo natalizio, Cesvi ha bisogno del tuo aiuto per realizzare un’importante raccolta fondi a sostegno dei progetti di tutela dell’infanzia che, da oltre 30 anni, l’organizzazione porta avanti nelle aree più critiche del mondo, dove la salute, il benessere e la sicurezza dei bambini sono fortemente a rischio.Un lavoro che si concretizza ogni giorno all’interno delle Case del Sorriso, le strutture create dall’organizzazione per fornire servizi e accoglienza a orfani, minori che vivono in strada o in stato di abbandono, e bambini vittime di sfruttamento e violenza anche in ambito familiare. Le strade di Harare, capitale dello Zimbabwe, sono popolate da migliaia di bambini e ragazzi di stradaAd Harare, nel 2004 Cesvi ha costruito una Casa del Sorriso dove bambini e ragazzi, spesso costretti a vivere in strada, possono essere accolti in un luogo sicuro che offre loro cibo, cure mediche, servizi igienici e la possibilità di frequentare corsi di formazione e laboratori artistici.Il problema della condizione dei bambini riguarda sempre di più anche il nostro Paese: per questo, dal 2017, Cesvi ha deciso di intervenire anche in Italia con un programma per il contrasto ai fenomeni di trascuratezza, maltrattamento e abuso ai danni di bambini e adolescenti. Attraverso la rete “IoConto”, Cesvi interviene in quattro città (Bergamo, Napoli, Rieti e Bari), che ha l’obiettivo di facilitare la condivisione di idee e buone pratiche tra operatori di territori differenti per realizzare un programma d’impatto nazionale.I fondi raccolti grazie alla preziosa opera dei volontari a Natale sono destinati alla Casa del Sorriso di Harare,  e alla campagna #LiberiTutti, contro il maltrattamento infantile in Italia.Cesvi cerca volontari anche a Torino, per confezionare pacchetti regalo presso diversi punti vendita della città.Per scoprire i punti vendita coinvolti, basta consultare la mappa.È possibile candidarsi per tutti i giorni del mese di dicembre. In particolare, abbiamo bisogno di volontari durante il fine settimana e i giorni immediatamente precedenti il Natale.Per info e candidature chiamare 035/2058058 oppure inviare una mail all’indirizzo  volontari@cesvi.org, indicando nome, cognome e numero di cellulare.

LUPO UCCISO A LANZO: LAV OFFRE RICOMPENSA PER INDIVIDUARE IL RESPONSABILE

Il 13 novembre lungo la strada provinciale 1, tra Lanzo e Germagnano in provincia di Torino, i Carabinieri hanno ritrovato una testa di lupo mozzata, appesa a un cartello della segnaletica stradale. Un inequivocabile segnale, un avvertimento in stile mafioso per far capire che da quelle parti i lupi sono destinati a essere uccisi da mani vigliacche, in piena violazione delle norme nazionali e europee.“Un atto aberrante, di una crudeltà inaudita che non può essere tollerato – commenta Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici – sappiamo bene quanto sia difficile individuare i responsabili in casi del genere, proprio per questo riteniamo che si debba mettere in campo ogni tentativo per smascherarli. “La LAV ha così lanciato una campagna rivolta proprio ai cittadini di Lanzo e Germagnano, con la quale l’associazione animalista di impegna a pagare 7.000€ a chiunque fornisca informazioni utili alla condanna del responsabile dell’uccisione del lupo.“Da oggi negli esercizi commerciali dei due comuni  della città Metropolitana di Torino, saranno reperibili i nostri volantini, naturalmente ogni segnalazione ricevuta sarà da noi inoltrata ai Carabinieri che svolgeranno le dovute indagini – conclude Vitturi – questo animalicidio non deve restare impunito!” 

TRAFFICO DI CANI A CIVITAVECCHIA, ON. BRAMBILLA: “NUOVA FRONTIERA DELLA ZOOCRIMINALITA’”

“Il caso di Civitavecchia, dove i carabinieri della locale compagnia hanno denunciato tre persone dedite al furto e al traffico di animali da compagnia con metodi particolarmente spregiudicati e cruenti, riguarda una nuova, lucrosa e preoccupante frontiera della zoocriminalità: il furto sistematico, anche su commissione, di cani, da caccia o da compagnia, per rivenderli sul mercato nero dopo averli resi irrintracciabili”. Lo dice l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell’Ambiente, che rilancia la sua proposta di introdurre tra le aggravanti del reato di furto la sottrazione di animali d’affezione.

“Probabilmente – osserva l’ex ministro – il fenomeno è più diffuso di quanto suggeriscono i pur importanti risultati conseguiti dalle forze dell’ordine, che ringraziamo per il loro impegno. Sui social media moltissime pagine segnalano ”sparizioni” di quattrozampe non spiegabili come semplici allontanamenti e chiedono aiuto. L’ipotesi che qualcuno rapisca gli animali per tenerli appare residuale, e rare sono le richieste di riscatto. Non si possono quindi escludere motivazioni più inquietanti, come i furti su commissione per il mercato nero, per i combattimenti o per altri ignobili scopi. Perciò ho ripresentato anche in questa legislatura un progetto di legge (AC87) che aggiunge il furto di animali da affezione all’elenco di circostanze aggravanti del reato di furto semplice. Basterebbe questa piccola modifica per produrre un significativo inasprimento della pena: in tal caso l’autore del reato rischierebbe da un minimo di uno ad un massimo di dieci anni, in caso di concorso con aggravante comune. Il potenziale rapitore avrà una ragione in più per riflettere, prima di compiere un reato, odioso in sé e a maggior ragione perché coinvolge non oggetti, ma esseri senzienti”.

SIULP: “Basta aggressioni alle forze dell’ordine”

Le aggressioni alle forze dell’ordine stanno diventando un dato quotidiano e, al di là delle manifestazioni di solidarietà, i poliziotti hanno bisogno di leggi che garantiscano in modo efficace la loro incolumità. La deterrenza che concerne l’efficacia della legge penale deve essere in grado di far desistere o quantomeno agire in modo intimidatorio verso tutti coloro che, convinti del buonismo delle leggi del nostro Paese, si permettono di aggredire, ferendo anche gravemente i poliziotti, contando sempre sulla tolleranza della legge penale. Ieri sono stati aggrediti i poliziotti del Commissariato di Barriera di Milano, qualche giorno prima i poliziotti del Commissariato Barriera Nizza, oggi vediamo che un poliziotto ha perso l’estremità di un dito strappato da un morso di un fermato, non si può assistere impassibili a questo macello. Il Siulp chiede con urgenza interventi forti e risolutivi a difesa delle forze dell’ordine cominciando con la rapida distribuzione del taser a tutte le pattuglie.

 

 

 

Eugenio Bravo

Segretario Generale Siulp Torino

 

GREENPEACE ORGANIZZA LA SECONDA EDIZIONE DI MAKE SOMETHING WEEK

UNA SETTIMANA DI EVENTI IN TUTTO IL MONDO PER PROPORRE UN’ALTERNATIVA AL CONSUMISMO NATALIZIO

 

I volontari del gruppo locale di Greenpeace organizzeranno a Torino, domenica 2 dicembre, presso la Casa Dell’Ambiente, una giornata da passare [ri]scoprendo creatività, manualità, impegno per l’ambiente, cura per il prossimo… attraverso presentazioni e laboratori pratici, per tutti e tutte. L’ingresso sarà libero e gratuito, l’orario 10-19.In particolare, ci saranno laboratori di sartoria creativa per tutte le età, un tavolo-riparazioni per dispositivi elettronici, incontri con realtà che si occupano di cibo a livello sociale, una lezione di fitness “alternativa”… Fra i collaboratori: Cuci Chiara, Hyaena Design, Straset, Manùc Atelier, Food Not Bombs, PaneUrbano, Restarters Torino, Massimo Andriani.

 

Questa iniziativa si inserisce nell’ambito della seconda edizione di Make Something Week, una settimana di eventi-laboratorio gratuiti promossa da Greenpeace in tutto il mondo dal 23 novembre al 2 dicembre dove, guidati da creativi e professionisti del settore, i partecipanti impareranno a riparare, riciclare, riutilizzare e dare nuova vita ad oggetti inutilizzati e destinati ad essere gettati via, tramite il fai-da-te e l’autoproduzione. Quest’anno tantissimi gli eventi organizzati in tutta Italia, da Torino a Milano, Roma, Palermo… solo per citare alcune città.

 

Nell’ambito della Make Something Week rientra anche l’evento organizzato dal FabLab torinese che, per aderire all’iniziativa, ha organizzato per giovedì 29 novembre un workshop gratuito e aperto a tutti, presso la sua sede di via Egeo 16 a Torino.  Il protagonista dell’attività sarà uno degli alimenti che consumiamo con maggior frequenza nella vita quotidiana: il caffè. Si rifletterà sull’utilizzo sempre maggiore di macchine per l’espresso e in particolare delle capsule, rifiuti non differenziabili che produciamo in grande quantità senza riflettere sull’impatto che possono avere sull’ambiente. Con appositi strumenti stampati in 3D è possibile ovviare al problema, separando l’alluminio dalla plastica. I fondi di caffè così raccolti verranno “cucinati” insieme ad altri ingredienti naturali per produrre un impasto modellabile, che verrà trasformato in pezzi unici di vasellame 100% biodegradabile.

 

Make Something Week si propone di sfidare il modello irrazionale di consumo e superare la cultura dell’usa e getta in occasione del Black Friday e a ridosso delle festività natalizie e di fine anno, quando più che mai le persone sono spinte all’acquisto di oggetti che spesso restano inutilizzati o gettati via, producendo rifiuti e inquinamento. “Siamo stati indotti a pensare che la felicità provenga da ciò che compriamo, mentre sappiamo che la vera felicità viene da ciò che riusciamo a creare” dichiara Giorgia Monti, responsabile della Make Something Week in Italia. “Con questa settimana di eventi vogliamo far riscoprire alle persone la bellezza di creare insieme e dare nuova vita a quello che già abbiamo, superando lo shopping tradizionale.”

 

Grazie al lavoro dei tantissimi artisti coinvolti, quest’anno in Italia l’iniziativa lancia una sfida all’uso della plastica monouso, promuovendo tra le persone la condivisione di soluzioni e alternative creative all’uso irrazionale di quest’ultima.

ANIMALI E AMBIENTE: ULTIMATUM ALLA POLITICA

ANIMALISTI E AMBIENTALISTI HANNO PRESENTATO IL LORO PROGRAMMA ALLE FORZE POLITICHE DELLA REGIONE PIEMONTE

“Il Piemonte che sogniamo” era il titolo della conferenza stampa che il Tavolo Animali & Ambiente ha presentato  nella Sala Viglione del Consiglio Regionale del Piemonte alla presenza di giornalisti e consiglieri regionali. La conferenza stampa aveva lo scopo di presentare un documento programmatico da sottoporre alle forze politiche regionali in vista delle elezioni del 2019, con l’invito ad inserirlo nei rispettivi programmi elettorali. Nel documento le associazioni chiedono ai gruppi politici una coraggiosa svolta in favore della tutela degli animali e dell’ambiente. Hanno dichiarato le associazioni: “Il Piemonte che sogniamo è una regione che tenga conto dei tempi che cambiano, un Piemonte che guardi al futuro. Non è più possibile continuare a trattare gli animali come degli oggetti da usarsi a piacimento, così come non è più possibile depredare le risorse dell’ambiente. La natura è la nostra casa comune e come tale va rispettata, così come vanno rispettati gli animali in quanto esseri senzienti.” Il documento programmatico tratta numerosi temi: agricoltura e foreste, alimentazione, benessere animale, beni comuni, energia, fauna selvatica, mobilità e trasporti, parchi e aree protette, rifiuti, urbanistica e territorio. Tutte tematiche sviluppate nella direzione di una qualità di vita migliore, basata sul rispetto per la natura e per i suoi abitanti, a qualunque specie essi appartengano. Alla conferenza stampa sono intervenuti alcuni degli esperti di settore che hanno contribuito alla stesura del documento, come Enrico Moriconi (garante regionale diritti animali), Giovanni Valle (mobilità e trasporti), Gian Piero Godio (energia). Tra i consiglieri presenti sono intervenuti Francesca Frediani (M5S), Nadia Conticelli (PD) e Silvana Accossato (LEU) i quali hanno plaudito all’iniziativa e manifestato l’intenzione di collaborare alla stesura di un programma che tenga conto delle richieste delle associazioni. Il Tavolo Animali & Ambiente, formato dalle associazioni animaliste e ambientaliste ENPA, LAC, LAV, LEAL, LEGAMBIENTE L’Aquilone, LIDA, OIPA, PRO NATURA e SOS Gaia, ha dichiarato l’intenzione di avviare un dialogo con tutte le forze politiche delle prossime elezioni regionali allo scopo di far conoscere agli elettori quanto sarà recepito e quanto sarà rigettato dalle liste e dai singoli candidati. Nel corso della legislatura, le adesioni e le intenzioni dei candidati e dei partiti alle proposte del Tavolo verranno monitorate, così come verrà anche monitorata l’attività della Giunta e dei singoli Assessori.

 

 

Per il Tavolo Animali & Ambiente:

Rosalba Nattero

Presidente SOS Gaia

CACCIA, ON. BRAMBILLA: “IN CIRCOLAZIONE POTENZIALI OMICIDI”

“Quello di ieri pomeriggio, nelle campagne di Canale Monterano (Roma), non è stato il solito omicidio venatorio, ma si distingue per due aspetti. Primo: la vittima era un signore di 72 anni, un nonno, che passeggiava dietro una siepe a pochi metri da casa sua. Secondo: lo sparatore ha 78 anni e, sembra di capire, “le carte in regola” per il porto d’armi. Come possiamo chiamare una persona, che va in giro col fucile e spara a un’ombra, perché, a quell’età, il suo divertimento è ammazzare un cinghiale? Io lo chiamo delinquente. Certo non sono in regola, con la coscienza e con il buon senso, le autorità che, con la loro totale indifferenza, consentono a potenziali omicidi di vagare per boschi e campagne e di commettere atti delinquenziali come quello accaduto ieri. Quale Stato non tutela neppure un cittadino che osa far due passi fuori di casa? E’ assurdo, inaudito, intollerabile”. Lo dice l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, commentando l’incidente di caccia in provincia di Roma. Siamo circa a metà della stagione e in ambito venatorio vi sono già state una decina di vittime (tra cui due giovani di vent’anni) e decine di feriti (compresi due bambini). “E’ inaccettabile – sottolinea l’ex ministro – l’indifferenza delle autorità, che di fatto agevola non solo la caccia, ma “questa” caccia, con regole palesemente inadeguate, e, sempre e comunque, favorisce i cacciatori, indipendentemente dalla strage di animali (anche di specie protetta), dai catastrofici effetti del maltempo in molti territori, e dall’appuntamento settimanale con morti e feriti. Fatte le debite proporzioni, non c’è grande differenza tra la percentuale dei morti “da caccia” e quella delle vittime per incidenti automobilistici. Solo che andare in macchina è ormai una necessità, mentre la caccia è inutile e anacronistica e va semplicemente abolita. Di qui, nel frattempo, la mia proposta di prevedere il reato di omicidio venatorio, con la stessa pena base di quello stradale: da due e sette anni di reclusione. Tenere in mano un’arma letale dovrebbe comportare una responsabilità in più rispetto al normale omicidio colposo. Invece l’irresponsabilità dilaga. Bisogna inoltre introdurre il silenzio venatorio il sabato e la domenica, per tutelare chi nei boschi e nelle campagna va per godersi la natura e non per distruggerla, raddoppiare, con controlli rigorosi, le distanze di sicurezza da potenziali bersagli come case, strade, ferrovie, mezzi agricoli o animali domestici, e rendere più difficile ottenere il porto d’armi. Mentre le procedure per le richieste motivate da esigenze di difesa personale sono molto rigide, una licenza per uso sportivo si ottiene più facilmente. Vale cinque anni e il certificato medico di idoneità è necessario solo al momento del rinnovo. Troppo poco, soprattutto se consideriamo che la maggior parte dei cacciatori ha un’età compresa tra 65 e 78 anni”. Nelle 11 stagioni di caccia tra il 2007 e il 2018, secondo l’Associazione vittime della caccia, ci sono stati 217 morti e 804 feriti, senza contare gli incidenti con armi da caccia fuori dall’ambito venatorio.

Straniero e cittadino

I temi dell’immigrazione e dell’integrazione saranno al centro  del convegno “Straniero e cittadino” in programma venerdì 23 novembre alle 17  presso la Soka Gakkai in Corso Bramante, 58/9. Oltre agli interventi dei relatori, tra i quali il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Nino Boeti e il vicepresidente del Comitato regionale Diritti umani, Giampiero Leo, ci saranno le testimonianze di stranieri che vivono da tempo a Torino. Modera Luca Rolandi de La Voce e il Tempo.

CRISTIANO BILUCAGLIA: “A NATALE CON LE BOLLETTE AZZERATE DONIAMO PANETTONI AI POVERI”

Prosegue la  collaborazione tra la start-up che azzera i costi di luce, gas, Canone Rai, e la ‘Mensa dei Poveri’ del sacerdote cottolenghino torinese Don Adriano Gennari

 

Martedì 27 Novembre, alle ore 15.00, la ‘Mensa dei Poveri’ di Torino in Via Belfiore 12, nel cuore del quartiere difficile San Salvario (che sfama in tutto circa 6.000 indigenti al mese, tra pasti preserali, domenicali e distribuzione settimanale di pacchi-famiglia), riceverà un gradito regalo: “Una fornitura di 1.000 porzioni di panettone artigianale di prima qualità realizzato dalla Pasticceria ‘Arrivabene’ e prodotti con il denaro fatto risparmiare agli italiani dalle bollette di luce e gas azzerate”, spiega l’imprenditore e ingegnere biomedico e informatico Cristiano Bilucaglia (stimatissimo dalle associazione di consumatori, già ideatore della prima moneta complementare italiana e fra i padri nobili della moderna sharing economy) il primo al mondo ad aver ideato un ‘social utility network’ che, come dice il nome stesso – ‘ZERO’ (www.scelgozero.it) – azzera le bollette di luce e gas, accise e Canone Rai incluso. Un sogno divenuto realtà per oltre 20mila italiani dal 2015 a oggi. Un professionista illuminato, Bilucaglia, e un uomo altrettanto generoso sempre in prima linea per importanti iniziative di mecenatismo sul territorio tutte ben accolte dall’opinione pubblica e dai media. Nel 2013 donò il busto del Monumento Nazionale al Generale dalla Chiesa al Comune di Collegno. E nell’estate dello stesso anno finanziò in baratto fra imprese un tour del celebre cantautore Andrea Mingardi donando concerti ai comuni colpiti dal sisma del 2012 e in crisi per via della morsa stringente del Patto di Stabilità. Nel giugno del 2018, insieme al giornalista Maurizio Scandurra, ha commissionato alle maestranze di fama internazionale della molisana ‘Pontificia Fonderia di Campane Marinelli’ il prezioso candelabro artistico liturgico per il presbiterio di Maria Ausiliatrice, la Basilica sognata ed edificata da Don Bosco nel 150° dalla fondazione. E, dopo aver donato a gennaio di quest’anno alla ‘Mensa dei Poveri’ un’ingente fornitura di pasta artigianale fatta produrre da un pastificio artigianale delle Marche vittima del terremoto del 2016 “In segno di fratellanza e unione concreta con le PMI del centro Italia”, spiega Bilucaglia, prosegue la felice collaborazione con il ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione Onlus’ del sacerdote cottolenghino torinese Don Adriano Gennari, noto per le preghiere di domanda e intercessione per poveri, malati e sofferenti. Mi capita spesso di passeggiare per le vie della città, e imbattermi in molteplici bisognosi alle prese con il dramma del domani”, esordisce Bilucaglia. “E quando incontro i loro occhi, penso potrebbero essere i miei. L’incontro, lo scorso 31 Gennaio nel giorno della Festa di San Giovanni Bosco con Don Adriano e i suoi poveri nei locali della mensa mi ha toccato nel profondo: e lì i ripromisi che la condivisione dei risultati imprenditoriali che giornalmente conseguiamo dovesse necessariamente passare attraverso un gesto caritatevole, perché non c’è successo senza partecipazione collettiva allo stesso”. Per poi concludere: “In un contesto sociale in cui le persone sono assillate da stimoli esterni continui e per lo più perdono la giusta rotta, allontanandosi dalla vita vera, Don Adriano Gennari è un faro acceso sul presente contingente che guida le anime al risveglio e al recupero dei valori cristiani. E’ un albero attorno cui maturano frutti fatti di persone desiderose di ricevere da lui indicazione e direzione per lasciarsi ricondurre al Signore. Di lui conservo in particolar modo una frase: “C’è un’unica via, che è quella del perdono”. E ciò che più colpisce, specialmente durante le solenni e intense celebrazioni eucaristiche che presiede, è la lucidità con cui elargisce e ribadisce questo concetto: che, ovunque nella vita lo si applichi, funziona”, sottolinea l’ingegner Bilucaglia.

‘QUARTIERE PULITO’ A SAN GIUSTO

Tesio: “Comune virtuoso, ma la sensibilizzazione è fondamentale”
 
Circa quattro quintali di rifiuti abbandonati, duecento volontari suddivisi in quattro gruppi, decine di sacchi per raccolta differenziata, tantissimi bambini.
 
“Quartiere Pulito”, il progetto ecosolidale promosso dall’associazione volontari di Protezione Civile della Comunità di Scientology – PRO.CIVI.CO.S. onlus, sabato 17 novembre ha fatto tappa a San Giusto Canavese che ha patrocinato l’iniziativa con la collaborazione del Gruppo Comunale, di Legambiente Basso Canavese e della Società Canavesana Servizi. Per l’occasione è stato coinvolto anche il Gruppo Comunale di Foglizzo.
 
Pur trattandosi di un comune virtuoso, molto pulito, sensibile alla raccolta differenziata e alla protezione dell’ambiente  –  spiega Beppe Tesio, presidente PRO.CIVI.CO.S. e coordinatore del progetto –  la sensibilizzazione rimane fondamentale .”
 
I bambini, armati di pinzoni e sacchetti, assieme ai loro genitori ed insegnanti, hanno raccolto cartacce, mozziconi di sigarette, bottiglie di plastica e lattine nelle vie di San Giusto, rendendosi conto di quanto sia importante l’attenzione di ogni singola persona.
 
Più critica la situazione nella campagna circostante dove, lungo i sentieri rurali si trovano parecchi rifiuti abbandonati o piccole discariche.
 
Guidati dall’Assessore Simona Amore abbiamo raggiunto il Gruppo Comunale di Foglizzo in una zona confinante tra i due comuni, in aperta campagna. Dal bosco abbiamo asportato pneumatici, sanitari, bidoni, abbigliamento, bottiglie, frigoriferi e altri rifiuti abbandonati da tempo. Oltre a parlare di un ambiente migliore è necessario agire e quest’oggi abbiamo dimostrato che siamo tutti uniti in questa direzione, ma possiamo fare molto di più.
 
Il buon senso e il buon esempio, l’essere attivi e rispettosi degli altri e dell’ambiente, principi universali che PRO.CIVI.CO.S. promuove anche distribuendo gratuitamente a tutti i partecipanti, una guida al buon senso per una vita migliore scritta da L. Ron Hubbard.
 
Dobbiamo ringraziare il Sindaco Giosi Boggio, tutta l’amministrazione comunale e la cittadinanza per la calorosa accoglienza e la fattiva collaborazione, senza la quale l’iniziativa non sarebbe stata possibile. L’intenzione di tutti – conclude Tesio – è di ripeterla presto con ancora maggiore coinvolgimento.