TRIBUNA- Pagina 11

Violenza al Valentino, il commento del Siulp

“Servono pene esemplari”

Un violentatore comunque lo si guardi è, ovviamente, a prescindere dal colore della pelle sempre uno spregevole criminale. Tuttavia, sapere che il violentatore in questione proviene da un altro continente e arriva in Italia in modo irregolare e quindi fuori controllo, non può che alimentare la rabbia, la paura, e l’insicurezza di tutti i cittadini che devono già sopportare la criminalità nostrana. È interessante verificare se anche in questo caso sovvengono in aiuto del violentatore “tempeste emotive o ormonali” quasi a giustificare il carnefice e magari con tanto di attenuazione di pena. Quello che in realtà occorre è una pena esemplare che deve agire come deterrenza per chi non sa controllare le proprie pulsioni animalesche e non ha un barlume di umanità.

Il Segretario Generale del Siulp di Torino Eugenio Bravo

 

CITTADINI RESIDENTI ALL'ESTERO, UNCEM: "GRAVE NON POSSANO VOTARE PER LE AMMINISTRATIVE"

“IN MOLTI COMUNI PICCOLI, CASI DOVE FINO AL 60% DI CITTADINI SONO FUORI ITALIA PER STUDIO O LAVORO”

Che gli italiani residenti all’estero non possano votare per le elezioni Amministrative e regionali se non rientrando in Italia, è particolarmente anomalo quest’anno, quando probabilmente nella stessa tornata elettorale ci saranno le comunali (in moltissimi Enti), regionali (in alcune Regioni) ed europee. Uncem ha incontrato nelle ultime settimane numerosi Sindaci di piccoli Comuni che rilevano con preoccupazione l’impossibilità di voto per i loro concittadini che risiedono all’estero per motivi di studio e lavoro. È noto che l’emigrazione lungo tutto il Novecento ha “spolpato” i Comuni piccoli, montani in particolare, di centinaia di migliaia di donne e uomini. Per molti piccoli Enti, l’ Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) conferma che oltre un terzo o anche la metà della popolazione elettorale vive oltre i confini. Il rischio vero, in piccoli Comuni dove potrebbe esserci solo una lista alle elezioni amministrative, è che non si raggiunga il quorum. Un tema che Uncem sottopone al Ministero dell’Interno e ai Parlamentari, affinché modifichino la legge 459 del 2001, che ha introdotto il voto degli italiani all’estero adempiendo a quanto scritto dalla Costituzione, articoli 48, 56 e 57. La legge Tremaglia si applica infatti solo alle elezioni parlamentari e ai referendum nazionali; non si applica, invece, alle elezioni del parlamento europeo, alle elezioni regionali e amministrative, né ai referendum regionali e comunali. Uncem ritiene si possano verificare le opportunità diestendere il voto all’estero anche per regionali e amministrative. Un percorso non semplice che potrebbe però evitare il rischio di mancato raggiungimento di quorum in tanti piccoli centri dove una sola lista è quasi scontata già oggi

Commercialisti e consumatori: un patto per i cittadini

Saranno aperti, fra l’ altro, sportelli di consulenza con professionisti iscritti all’ Ordine, presso le sedi delle Associazioni
Il Protocollo prevede che le associazioni mettano a disposizione degli Iscritti all’Ordine e dei loro clienti le competenze specifiche acquisite in questi anni
I commercialisti torinesi apriranno sportelli di consulenza volontaria presso le associazioni dei consumatori iscritte all’Albo della Regione Piemonte. Lo prevede il Protocollo di intesa sottoscritto dal presidente dell’ Ordine dei Commercialisti e degli  Esperti Contabili di Torino, Luca Asvisio, e dai presidenti di ACP (Associazione Consumatori Piemonte),Tutelattiva , Adiconsum, ADOC, Codacons, Federconsumatori e Movimento Consumatori. “Nasce – spiega Asvisio – un’ alleanza per offrire consulenza e orientamento ai cittadini in modo sempre più efficace e professionale e per favorire un confronto e uno scambio di competenze fra i commercialisti e le associazioni”. Per l’ Ordine dei Commercialisti il tavolo di lavoro con le associazioni dei consumatori è stato coordinato dai consiglieri Alessandro Conte, Raffaele Petrarulo e Marco Ziccardi Oltre agli sportelli, il Protocollo prevede che le associazioni mettano a disposizione degli Iscritti all’Ordine e dei loro clienti le competenze specifiche acquisite in questi anni, come, ad esempio, nella gestione dei conflitti con le compagnie telefoniche ed energetiche, con gli istituti bancari e con le assicurazioni. Inoltre informeranno i cittadini che vogliano ricorrere alle procedure per ridurre il proprio sovraindebitamento della possibilità di ricorrere all’Organismo di Composizione della Crisi “Modello Torino”, costituito dall’Ordine Commercialisti e dall’Ordine degli Avvocati di Torino e iscritto nel Registro degli OCC del Ministero della Giustizia. Ordine e associazioni, infine, si impegnano a organizzare insieme eventi, convegni formativi e divulgativi periodici su materie economiche e di interesse pubblico e collettivo.
 

ANPAS INSIEME A LIBERA PER ORIZZONTI DI GIUSTIZIA SOCIALE

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) aderisce alla XXIV Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie e all’appello di Libera. Il 21 marzo, Padova sarà la città principale, ma simultaneamente in oltre 4000 luoghi d’Italia verranno letti i nomi delle vittime innocenti delle mafie

In Piemonte la piazza principale sarà Novara, una città dove non si registra nessuna operazione antimafia, ma non mancano novaresi condannati per 416-bis o per concorso esterno in associazione mafiosa, oltre a diversi casi di estorsione e usura, spesso perpetrati con modalità criminali molto vicine a quelle mafiose, di prostituzione e di reati ambientali gravi, con tanto di collegamenti con la ‘ndrangheta.

Tra le associazioni Anpas che parteciperanno direttamente all’iniziativa sulla piazza di Novara ci sarà anche la Pubblica Assistenza Novara Soccorso. I volontari Anpas sono vicini a chi non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi di potere, e intendono valorizzare l’opera di tante realtà, laiche e cattoliche, istituzionali e associative, impegnate per il bene comune, per la dignità e la libertà delle persone.

Il 21 marzo a Novara la partenza del corteo è previsto per le ore 9 dallo Stadio Piola con arrivo in piazza Martiri della Libertà.

L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 81 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.379 volontari (di cui 3.447 donne), 6.259 soci, 407 dipendenti, di cui 55 amministrativi che, con 404 autoambulanze, 191 automezzi per il trasporto disabili, 224 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 5 imbarcazioni, svolgono annualmente 462.864 servizi con una percorrenza complessiva di oltre 15 milioni di chilometri.

LUMINA FIDUCIARIA PER TUTELARE IL PATRIMONIO CON EFFICACIA

La rinomata Società piemontese è leader anche in tema di Legge sul ‘Dopo di Noi’, atta a tutelare le famiglie di soggetti con disabilità, che presenta molteplici vantaggi fiscali per chi ne fa richiesta

 

In tempi di crisi e radicali cambiamenti economici e sociali in atto, si fa strada l’urgenza e la necessità crescenti di proteggere quanto di buono si è costruito con onestà, sacrificio e duro lavoro. Il patrimonio, i beni, i risparmi di una vita. Specie per chi, facendo impresa, rischia ogni giorno in proprio con coraggio, affrontando mercati spesso intermittenti e non privi di spiacevoli sorprese.

Anche perché, specialmente in Italia, il livello e la gestione dei contenziosi, dato il momento storico, sono in aumento: e costituiscono, soprattutto per PMI e realtà produttive di vario genere – che sono, poi, di fatto, il tessuto economico propriamente italiano – una voce di costo che, spesso, assume proporzioni impensate che possono, a loro volta, destabilizzare le imprese stesse, con gravi effetti di ricaduta di fatturato e occupazionale. Di fronte a simili scenari, dunque, diventa sempre più importante la divulgazione di una coscienza critica e di un approccio nuovi tutti tesi a garantire continuità e solidità agli asset familiari e aziendali che costituiscono il cuore pulsante, il bacino e la riserva di risorse primarie su cui si fondano le certezze di tali soggetti economici attivi. Lumina Fiduciaria’ (www.luminafiduciaria.it), affermata e consolidata realtà piemontese fondata e amministrata da Giorgio Romano e Alex Chiesa, autorevoli e affermati dottori commercialisti e professionisti d’impresa torinesi, offre un’ampia gamma di servizi legati, per l’appunto, alla gestione e tutela dei patrimoni.  A partire dai cosiddetti ‘servizi fiduciari’ (tra cui, Intestazioni fiduciarie ed amministrazione di quote di società italiane ed estere, Gestione di piani di stock option, Gestione di patti di sindacato e parasociali, Mandati di acquisto di società, quote, beni, Domiciliazione di società, Amministrazione e pianificazione dell’attività delle imprese in fase di start-up, Studio di soluzioni per la gestione delle imprese in fase di ristrutturazione e crisi, Amministrazione in nome della fiduciaria, ma per conto dei fiducianti, di conti correnti, di titoli e valori mobiliari italiani ed esteri, Intestazione, in nome della fiduciaria, ma per conto dei fiducianti, di polizze assicurative italiane ed estere, Amministrazione e pianificazione di patrimoni immobiliari e mobiliari sia in Italia che all’estero).

.

Per arrivare, invece, alla fornitura di veri e propri strumenti di autotutela patrimoniale, tra cui Trust e derivati, pianificazioni successorie (ovvero, la gestione dei passaggi generazionali che riguardano le evoluzioni dei patrimoni e dei loro titolari negli anni). E, non ultimi per importanza, una serie di servizi finanziari utilissimi ai contribuenti, quali la ‘voluntary disclosure’ (alias, la denuncia volontaria all’Amministrazione Finanziaria di patrimoni illecitamente detenuti all’estero, ai fini di regolarizzazione degli stessi), l’asseverazione di piani economico-finanziari: e il contratto di affidamento fiduciario correlato alla cosiddetta Legge sul ‘Dopo di noi’, tesa ad assicurare sostegno e garanzia alle famiglie di soggetti con disabilità, per la corretta gestione e tutela economico-fiscale di questi ultimi nel tempo. Il patrimonio è la carta d’identità del successo e dell’operosità di una persona: sia essa imprenditore, consumatore, dipendente, lavoratore autonomo. Costituisce, di fatto, la misura stessa del ‘fare’. Che, come conseguenza diretta, ha il ‘disporre’ dello stesso, determinando così il tenore di vita in essere e in fieri proprio del soggetto”, spiegano Giorgio Romano (fra l’altro, anche Consulente Tecnico del Giudice al Tribunale di Torino) e Alex Chiesa, entrambi CEO di ‘Lumina Fiduciaria’. Che proseguono: “Aspetto, questo, che assume maggiore rilevanza, se connesso alla tutela degli eredi: specie quando essi sono portatori di disabilità. E, pertanto, spesso impossibilitati a provvedere a se stessi, curando e gestendo, per l’appunto, il patrimonio di famiglia”.  Per poi concludere: “Un servizio primario, che assolve altresì a una funzione sociale propriamente detta, e che rappresenta al contempo l’ultima frontiera in materia di erogazione di servizi fiduciari capaci di guardare tempestivamente alle esigenze di un mondo in continua e costante evoluzione“.

 

STORIA, CULTURA E PAESAGGIO RILANCIANO ECONOMIA E TURISMO

Sin da quando mi è stata conferita la delega al turismo, su proposta dell’allora presidente dell’Unione dei Comuni della Valcerrina, Maria Rosa Dughera (condivisa da tutti i sindaci/assessori), poi riconfermata dall’attuale presidente Fabio Olivero, ho cercato di muovermi su due direttrici che potessero dare delle prospettive di sviluppo dell’ambito turistico nella Valle. La prima è stata quella di creare un ‘ponte’ con il Mantovano, vista la presenza nel territorio unionale di Crea, Santuario Patrimonio dell’Umanità Unesco, e la comunanza con il Comune di Curtatone, per via del Santuario della Beata Vergine delle Grazie che ogni anno a ferragosto ospita nella località dove è situato una fiera millenaria con un passaggio impressionante di persone, con l’auspicio che questa potesse essere una vetrina vero non solo la Lombardia ma un ambito territoriale più vasto. Di questo, la sera del 14 agosto 2017 ne è stato ben conscio il Rettore di Crea, monsignor Francesco Mancinelli, con il quale abbiamo rappresentato l’Unione ed il Santuario nel momento religioso della festività, una concelebrazione con tre Vescovi (quello di Mantova, quello emerito di Mantova e quello di Ferrara). Il secondo, invece, è tutto piemontese, perché rivolto a Torino ed alla porzione di Città Metropolitana che è poi la continuazione della Valcerrina del Monferrato Casalese. La Valle, infatti, da uno sviluppo delle sue potenzialità turistiche, che sono quelle di un turismo dolce, della gita ‘fuori porta’, della visita ad una bellezza artistica, architettonica, ambientale, paesaggisti, non certamente del turismo di massa. La Valcerrina, infatti, ha una potenzialità che è ancora ampiamente inespressa, anche perché, terra circondata da tre Unesco (Crea, Langhe-Roero e Monferrato e Collina Po Torinese) spesso viene saltata a pie pari dagli itinerari turistici. E se iniziative intelligenti, come quelle del Gran Trekking dei Castelli Bruciati e della Gran Cavalcata o i percorsi di nordic walking e di escursioni dolci, possono essere dei vettori indubbiamente importanti, tuttavia occorre valorizzare ancora più i suoi tesori nascosti, anche a chi ci vive. La Valle, non lo si dimentichi, va poi vista nel suo insieme, quindi anche i centri della Provincia di Asti e della Città Metropolitana di Torino, con le sue chiese romaniche e più recenti, i suoi castelli e ‘tutto quanto fa cultura’. Mi permetto di segnalare che nel mese di agosto dello scorso anno, su ‘Medioevo’ una rivista a diffusione nazionale, è uscito un bell’articolo di Chiara Parente, insegnante, scrittrice e giornalista di Castelnuovo Scrivia, che ha delineato una proposta di itinerario incentrandolo proprio sulla ‘Valcerrina’, area spesso lontana e dimenticata sia dal capoluogo provinciale sia da Casale Monferrato. E, per questo, è sufficiente vedere che gli itinerari dei viaggiatori che passano dalla Città di Sant’Evasio, sovente proseguono in direzione di Crea e poi di Moncalvo, mentre i pullman, non frequentissimi peraltro, che arrivano da Torino, una volta giunti a Cavagnolo-Brusasco, ‘virano’ in direzione dell’Astigiano. L’itinerario che deve portare verso e da Torino, invece, vede due capolavori d’arte religiosa ai suoi estremi ed un terzo gioiello romanico al centro (anche se non esatto). Si tratta di partire da Crea, proseguire attraverso Mombello Monferrato, con le formelle romaniche della chiesa di San Sebastiano, solo per citarne una, e la millenaria Torre San Quilico nel Comune di Odalengo Grande per poi arrivare all’Abbazia di Santa Fede a Cavagnolo e chiudere, sempre nella Città Metropolitana di Torino al complesso abbaziale di Santa Maria di Pulcherada a San Mauro Torinese, al sorto al centro di una curtis che collegava Augusta Taurinorum (Torino) con Industria (Monteu da Po). E sull’altro lato della Valle non vanno dimenticati il Castello di Gabiano, Villamiroglio con il gioiellino di Santa Liberata e Moncestino con la sua bellissima veduta sulla Valle del Po. Non si tratta di un percorso che fa concorrenza con la Superga-Crea, si sovrappone a quelli del Romanico Astigiano o alla ciclovia VenTo ma che potrebbe con essi fare rete. Per questo occorre che si crei, al più presto un tavolo con i Comuni e gli enti territoriali toccati dall’itinerario, le associazioni che vogliano lavorare a questo obiettivo, la Diocesi di Casale Monferrato che, oltre tutto si estende anche a parte del Torinese, esperendo una volta tanto vedute più ampie del ‘cortile della cascina’ o di campanilismi che in questo caso sono un freno allo sviluppo, magari creando anche un’associazione ad hoc. In questo modo, facendo rete, e non necessariamente avendo come baricentro una Casale Monferrato troppo lontana, si potrebbero cogliere dei risultati. Su questo progetto, che è anche un recupero delle tradizioni e delle radici cristiane di una terra che è sempre stata cristiana, quindi della sua identità, sono pronto ad impegnarmi a fondo da qui al prossimo futuro. Naturalmente in compagnia di tutti coloro che ci crederanno.

Massimo Iaretti

Consigliere delegato al Turismo

Unione dei Comuni della Valcerrina

Consigliere Comunale

di Villamiroglio


 

AUGURI A UN PAPA' UNICO E SPECIALE

A Franco Maria Botta
.
La più grande eredità che un padre può lasciare a un figlio è la memoria del suo amore.
.
A te, caro Franco, che nonostante le avversità della vita sei riuscito a mantenerti integro, donandoti totalmente a Mattia e a tutti coloro che ami, e non solo.
.
Il tuo amore proteggerà per sempre il tuo “tato”… Sei e rimarrai la sua luce.
.
A un papà unico e speciale. Da chi ti vuole bene
R.A.

Giornata Mondiale del Servizio Sociale

19 marzo, Promuovere le relazioni umane. Il punto di vista del servizio sociale anti-oppressivo
Rosina (presidente Ordine Assistenti sociali del Piemonte): “Ci distanziamo nettamente da dinamiche sociali, culturali ed economiche che creano povertà, emarginazione, disuguaglianza. Ciascuno di noi è oppresso quando i diritti non sono riconosciuti”

 
19 marzo, Torino. Al  Teatro Nuovo si celebrerà la Giornata Mondiale del Servizio Sociale 2019, promossa dalle organizzazioni internazionali ed individuata nel terzo martedì di marzo di ogni anno. Il titolo di quest’anno è “Promuovere l’importanza delle relazioni umane” e nella giornata si vuole porre l’attenzione sulla necessità di ulteriori azioni a salvaguardia di modelli relazionali sereni e consapevoli. Il Consiglio dell’Ordine degli assistenti sociali del Piemonte ha organizzato l’importante iniziativa in collaborazione e con la partecipazione dell’Università degli Studi di Torino, dell’Università del Piemonte Orientale, con il patrocinio della Società italiana di Servizio Sociale (SOCISS) e del Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali che parteciperà all’evento torinese con un rappresentante. Il programma individuato per la celebrazione della giornata nella nostra Regione prevede un approfondimento in prospettiva interdisciplinare sui temi del servizio sociale anti-oppressivo: gli assistenti sociali piemontesi ritengono non rinviabile, in un’epoca caratterizzata da deficit democratico, la riflessione sulle strategie – in atto e in divenire – utili a dare voce agli oppressi. Forniranno chiavi di lettura teoriche e metteranno in luce questioni aperte relatori esperti: Elena Allegri (docente di Sociologia e Servizio Sociale – Università del Piemonte Orientale), Norma De Piccoli (docente di psicologia sociale e psicologia di comunità – Università degli Studi di Torino), Irene Dionisio (direttrice Lovers Film Festival, regista), Barbara Fantino (responsabile area disabili, Unione Net Settimo), Elisa Fornero (assistente sociale del Progetto Neutravel), Laura Ghedini (assistente sociale CSSV), Gioacchino Orlando (assistente sociale – associazione Quore), Daniela Ostano (assistente sociale ASL Città di Torino), Claudio Pedrelli (Consiglio nazionale Assistenti sociali), Cristiana Pregno (assistente sociale), Luca Romano (assistente sociale e Presidente OOP Piemonte AsProc), Federico Sabatini (docente di linguistica inglese – Università degli Studi di Torino), Francesca Zaltron (docente di Sociologia dei processi di integrazione sociale – Università del Piemonte Orientale). Le università saranno inoltre presenti con Roberto Albano (presidente CdS Servizio Sociale – Università degli Studi di Torino) e Anna Rosa Favretto (presidente CdS Servizio Sociale e Politiche sociali – Università del Piemonte Orientale). La Regione Piemonte sarà presente attraverso la voce di Monica Cerutti (assessora ai Diritti) e Augusto Ferrari (assessore alle Politiche Sociali). Prima delle conclusioni, a cura del Consiglio nazionale e del Consiglio regionale, sarà messo in scena lo spettacolo teatrale “Figlie dell’epoca – Storie di (alcune) donne della grande guerra“, con l’attrice Roberta Bigiarelli.
.
Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistente sociale Piemonte) precisa il senso dell’iniziativa: «Gli oppressi sono tutti coloro che si sentono privati della libertà di essere chi sono, si sentono sopraffatti, messi a tacere, non riconosciuti, vittime di soprusi, che sono privi – o privati – di diritti riconosciuti. Il 19 marzo si parlerà di bambini, membri della comunità LGBTQI, persone con disabilità, persone con una malattia, per proporre solo alcuni tra gli esempi possibili. Interessante la sollecitazione della professoressa De Piccoli, quando afferma che “siamo dinnanzi ad una contrazione dell’io personale e anche professionale”. Si rifletterà su quanto i ruoli sociali e professionali possano risultare schiacciati da una imperante burocratizzazione delle istituzioni e organizzazioni, da una legislazione e una normativa che rischiano di ridurre le professioni a meri esecutori di protocolli standardizzati, da un sentire collettivo che sembra escludere l’altro nelle sue caratteristiche e peculiarità. Siamo quindi tutti potenziali vittime dell’oppressione. Cosa fare quindi?».
«Dobbiamo assumerci alcuni obblighi, anche di carattere etico, – dichiara Rosina – per essere cittadini consapevoli e professionisti competenti. Innanzitutto per contribuire a contrastare i fenomeni di apatia e disaffezione alla politica e alle istituzioni dando sostegno e linfa a movimenti sociali di protesta, quali quello femminista, ambientale e pacifista. Non bisogna concorrere, neanche inconsapevolmente, a supportare dinamiche sociali, culturali ed economiche che creano povertà, emarginazione, disuguaglianza. Occorre riconoscere che la relazionalità non può essere reputata opzionale o poco importante, e riflettere su come viene agito il potere nelle relazioni di aiuto».
«Gli assistenti sociali – conclude Rosina – sono continuamente impegnati, all’interno delle proprie organizzazioni, in un’attività di sensibilizzazione sul significato del tempo: dobbiamo ristabilire il senso ed il valore del tempo dell’ascolto e dell’accoglienza. In assenza del giusto tempo, del riconoscimento delle competenze, si rischia di sostituirsi alle persone, depotenziando le loro capacità e riducendo l’autodeterminazione e, quindi, agendo in ottica oppressiva».

Imu, Fiaip: Aumento è stangata per l'immobiliare e tradisce chi ha investito

“L’aumento dell’aliquota Imu dei contratti concordati è un’ulteriore stangata per il mercato immobiliare che già stenta la sua ripresa”, dichiara Aurelio Amerio, presidente di Fiaip Torino (Federazione italiana agenti immobiliari professionali). Un balzello che ricade ancora una volta su chi una casa la possiede o l’affitta. “Chi ha un immobile vuoto e sfitto aveva accettato di mantenere canoni più bassi rispetto ai prezzi di mercato, compensando con gli sconti fiscali. C’è chi ha investito nella riqualificazione energetica del proprio alloggio, cambiando infissi e impianti, per poter accedere a fasce di canone agevolato migliori per  contratti 3+2 e ora con questo rincaro, l’investimento fatto è notevolmente penalizzato, senza peraltro poter tornare indietro”Gli accordi territoriali hanno contribuito a rimettere in marcia il mercato degli affitti, calmierando i prezzi delle locazioni e conciliando gli interessi di proprietari e inquilini. “Aumentare la pressione fiscale disincentiva l’affitto agevolato, perché questo risulta meno conveniente. Chi si è già impegnato su questa via, oggi si vede tradito da un inaspettato rialzo delle tasse”, aggiunge Lucia Vigna vice presidente Fiaip Torino, sottolineando come queste decisioni avranno ricadute su tutta la filiera dell’immobiliare: “C’è una consequenzialità che non si può ignorare né sottovalutare – prosegue – riguarda sia la domanda di case popolari, sia il sostegno della morosità incolpevole, nonché tutti i soggetti coinvolti in questo settore. Inoltre viene meno una spinta alla riqualificazione energetica degli immobili su cui tanto si punta e si dibatte”.

"GLI ANIMALI NON SONO OGGETTI MA I NOSTRI AFFETTI"

A MILANO EVENTO CON ON. BRAMBILLA
Domenica 17 marzo alle 10:30 all’hotel Sheraton Diana Majestic (viale Piave 42) si svolgerà l’evento nazionale “Gli animali non sono oggetti ma i nostri affetti”. Parteciperà l’on. Michela Vittoria Brambilla con la Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e il Movimento Animalista. Per accreditarsi inviare una mail a segreteria@michelavittoriabrambilla.it.