SPORT- Pagina 452

Allegri su Charlie: "Certe cose non dovrebbero accadere"

juve logo nero

“Per tutto il mondo, e non solo per i francesi, questo è un momento molto difficile”

 

Anche Massimiliano Allegri è intervenuto sui drammatici fatti di Parigi. “Per tutto il mondo, e non solo per i francesi, questo è un momento molto difficile”. Così ha dichiarato ai giornalisti in merito alla strage di Charlie Hebdo. “Viviamo nel 2015 e certe cose non dovrebbero più succedere”.

Juve brillante a metà pareggia con l'Inter. Prezioso 0-0 per i Granata con il Chievo

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La Juventus è in vetta alla classifica ma attenzione alla Roma: è a -1. Juventus e Inter terminano con un pareggio per 1-1 lo stimolante incontro giocato con grinta da entrambe le squadre.  Nel primo tempo segna Tevez al quale  replica nel secondo  Icardi. La Juventus prevale nella prima parte dell’incontro ma cede il passo ai nerazzurri successivamente. Grande prestazione di Pogba. Fallo di Kovacic (espulso) su Lichtsteiner.

 

Il risultato di 0-0 dei Granata contro il Chievo è importante per la squadra di Ventura. Tanti infortuni e malanni per il Toro che è sceso in campo privo di Gillet e Amauri  e senza Moretti, squalificato. Soltanto 6 giocatori in panchina per il mister. Il Torino è a 18 punti, stessa quota di Verona e Empoli, davanti a Chievo con 17 punti e Atalanta con 16.

 

(Foto: il Torinese)

I Granata cercano rinforzi sul mercato

VENTURA

toro bandieraLa squadra non è  ancora riuscita a convincere appieno nè i tifosi nè lo stesso Ventura che si aspetta degli sforzi da parte della società per mettergli a disposizione una rosa più competitiva sia in campionato che in Europa

 

Il Toro cerca urgentemente rinforzi sul mercato in vista della ripresa del campionato. La squadra infatti fino ad adesso non è riuscita a convincere appieno nè i tifosi nè lo stesso Ventura che si aspetta degli sforzi da parte della società per mettergli a disposizione una rosa più competitiva sia in campionato che in Europa dove i granata sono attesi dall’Atlethic Bilbao. I reparti da mettere a posto sono principalmente il centrocampo e l’attacco. 

 

Probabili partenze: 

 

Ruben Perez: è stato definitivamente bocciato da Ventura, tanto che nell’ultima partita vinta contro il Genoa lo spagnolo è stato costretto a guardare i compagni dalla tribuna, è probabile un suo ritorno all’Elche;

 

Nocerino: nonostante le grandi speranze riposte su di lui a inizio stagione ha largamente deluso le aspettative di tutti anche a causa di una forma fisica mai realmente accettabile. Un vero peccato anche perchè per la sua grinta e il suo carisma sarebbe stato un giocatore in grado di incarnare perfettamente lo spirito granata. Per lui le possibili destinazioni sono il Parma o il Bologna;

 

Sanchez Mino: l’argentino è senza dubbio il giocatore con più fantasia e tecnica di tutta la rosa, ma fino ad ora non si è ancora integrato nel calcio italiano. Per lui si pensa ad un prestito per far sì che riesca a sbloccarsi psicologicamente, ma se qualcuno pagasse la cifra pagata in estate da Cairo (3 milioni) per aggiudicarselo si potrebbe pensare anche a una cessione a titolo definitivo;

 

Barreto: da due anni ormai si aspetta un segnale dal brasiliano o quantomento qualcosa che faccia capire il motivo per cui si trova ancora in squadra. Anche i più ottimisti ormai hanno perso le speranze su di lui e lo stesso hanno fatto le altre squadre. Infatti il Toro vorrebbe cederlo, ma mancano gli acquirenti. Non è del tutto da escludere a questo punto una sua permanenza vista anche la mano tesa da Ventura alla ripresa degli allenamenti. Il tecnico genovese l’ha infatti fatto tornare in gruppo dopo tante settimane in cui il brasiliano era finito fuori rosa.

 

Larrondo: stesso discorso fatto per Barreto, ma per lui è arrivato un sondaggio da parte del Bari.

 

Quagliarella: potrebbe rientrare nella trattativa per Ilicic;

 

Obiettivi:

 

Ilicic: il fantasista sloveno della Fiorentina è il profilo giusto per dare imprevedibilità e qualità all’attacco granata. Il suo sarebbe un arrivo non gradito, di più. I Viola hanno chiesto in cambio uno tra Sanchez Mino e Quagliarella e il Toro ci starebbe pensando;

 

Kurtic: stessa nazionalità e stessa squadra di Ilicic, ma la situazione è diversa. Il cartellino è di proprietà del Sassuolo che lo ha ceduto in prestito ai Viola dopo che il Toro non l’aveva riscattato. I granata stanno ora trattando con la squadra emiliana per il ritorno del centrocampista che darebbe il giusto fosforo al centrocampo di Ventura;

 

Lucas Romero: talentuoso classe ’94 del Velez, si tratta di un centrocampista duttile in grado di interpretare tutti i ruoli difensivi e offensivi del centrocampo. In patria è paragonato a Mascherano, non un giocatore qualsiasi. Per tesserarlo il club di Cairo dovrebbe liberare un posto da extracomunitario;

 

Denis: il bomber dell’Atalanta quest’anno ha segnato poco e l’arrivo di Pinilla alla corte di Colantuono potrebbe fare si che “El Tanque” decida di cambiare maglia. Il Toro monitora la situazione.

 

Filippo Burdese

Due reti favolose di Carlitos Tevez non bastano per la Supercoppa

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La Juventus viene raggiunta da Higuain a pochi secondi dalla fine dei tempi supplementari. La giostra dei rigori premia gli azzurri di Benitez che vince il suo decimo trofeo 

 

Il Golfo Persico si colora di un azzurro intenso come quello delle maglie dei giocatori del Napoli che hanno compiuto una grande impresa sconfiggendo una Juventus che ha voluto impostare la partita in un certo modo ma, di fatto, non riuscendoci fino alle fine. La Vecchia Signora, durante l’incontro, è andata in vantaggio per ben due volte, per opera del suo giocatore più rappresentativo e dotato di maggior classe rispetto a tutti gli altri, Carlitos Tevez. Da parte sua, il Napoli per due volte riacciuffa i bianconeri con il Pipita Higuain, altro giocatore che fa la differenza quando decide di scendere in campo con la giusta determinazione. La conclusione e assegnazione del trofeo è stata così decisa dai calci di rigore che hanno decretato, dopo una serie interminabile di penalty, con reti e parate, la vittoria partenopea. L’ultimo dei quali, calciato da Padoin, è risultato fatale per la squadra di Allegri. Festeggia così la squadra sfavorita alla vigilia dell’incontro mentre per il suo allenatore Benitez si tratta del decimo trofeo conquistato sul campo.

 

Così il primo trofeo stagionale se lo aggiudica la squadra di De Laurentis, presidente del Napoli in pectore, che ha dichiarato pochi giorni fa che non lascerà mai la sua squadra del cuore. Il piccolo ma accogliente stadio locale con una capienza di 18 mila posti a sedere è completamente esaurito con leggera prevalenza del tifo bianconero. Diciotto i gradi a Doha. Tutto confermato come alla vigilia: la Juve scende in campo con la formazione titolare e con il solito modulo del 4-3-1-2 mentre il Napoli applica un 4-2-3-1. Al 4° minuto di gioco si sblocca subito il risultato. Pasticcio difensivo Koulibaly-Albiol, Tevez ringrazia per lo svarione difensivo e con un tiro rasoterra, fa secco l’incolpevole Rafael, siglando il 14° goal in stagione. Da qui in poi la Juventus smette di attaccare, lasciando completamente il gioco in mano agli azzurri che non si lasciano scappare l’occasione per pareggiare e che sono anche sfortunati in due occasioni. La prima con tiro di Hamsik, deviato da Chiellini sul palo, la seconda con Higuain che colpisce, con un pallonetto, anch’egli un legno della porta difesa da Buffon.

 

Le azioni si alternano da una parte all’altra. Termina il primo tempo sull’1 a 0 per la Juve. La ripresa inizia sulla falsariga del primo, ritmo lento e azioni di gioco che si alternano da una parte all’altra. Clamorosa quella capitata a Callejon al 10° della ripresa, solo davanti a Buffon spara il pallone a lato della porta sguarnita. Ma al 67° minuto il Napoli pareggia. Cross dalla sinistra di De Guzman e colpo di testa vincente del Pipita. Da adesso in poi si sveglia la Juve con azioni ficcanti e pericolose prima di Tevez e poi di Llorente ma senza esito. L’incontro, nei primi novanta minuti finisce 1 a 1. Si susseguono le sostituzioni che in qualche modo cambiano la fisionomia dell’incontro. Anche Pirlo viene sostituito ma non la prende bene. Clamorosa l’occasione capitata a Vidal su passaggio all’indietro di Evra ma il tiro viene intercettato sulla linea da Koulibaly. Anche Morata subentra a Llorente. Nel secondo tempo supplementare meravigliosa azione di Pogba che scardina la difesa napoletana servendo Tevez, il quale con una finta magistrale, insacca rasoterra davanti all’esterrefatto Rafael. Ma la Juve questa sera non riesce proprio a gestire il risultato. A cento secondi dalla conclusione dell’incontro il Napoli pareggia sempre con il Pipita. Pallone spedito nel mucchio dell’area bianconera e tap-in di Higuain che lo depone in rete. Si va ai calci di rigore con l’amaro epilogo per i colori bianconeri.  

 

Dario Barattin

 

 

                                                                                                                   

Grande Glik e il Toro vince

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Torino Genoa 2-1

 

Il protagonista assoluto è stato Kamil Glik. E il Torino batte il Genoa per 2-1. Con questa partita i Granata sono giunti alla vittoria dopo sei giornate nefaste. Il capitano del Toro è alla sua prima volta come doppietta in tutta la sua carriera. Ha pareggiato all’iniziio del secondo tempo il gol segnato  nel primo tempo per gli avversari  da Iago Falque, poi ha realizzato il gol partita. E – gran finale – ha salvato  il Torino con deviazione di testa una conclusione-gol del Genoa

Bianconeri da record: 95 punti in un anno

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La Juventus con la vittoria al Sant’Elia stabilisce l’ennesimo record assoluto: conquistati – nell’anno solare – 95 punti battendo quello precedente di 94 stabilito sempre dai bianconeri 

 

La Juventus, con l’anticipo vittorioso di ieri sera allo stadio Sant’Elia, per tre reti ad una, ha nuovamente stabilito l’ennesimo record riguardante il campionato italiano di serie A. I bianconeri hanno conquistato, nell’intero anno solare, ben 95 punti, battendo quello precedente di 94 che apparteneva sempre ai bianconeri sotto la guida di Antonio Conte. Una bella soddisfazione da parte di Massimiliano Allegri che può presentarsi con tutte le carte in regola per la sfida, tutta italiana, di Supercoppa contro il Napoli di lunedì prossimo. Diciamo subito che la Juventus ha portato a casa i tre punti con il minimo sforzo evitando il pericolo delle ammonizioni eccellenti che potevano in qualche modo falcidiare la squadra in vista dell’importante confronto di Doha. Così non è stato e i bianconeri potranno scendere in campo sgombri da ogni problema psicologico dedicandosi completamente alla supersfida contro la squadra di Benitez.

 

La pratica cagliaritana è stata espletata in pochi minuti, esattamente quindici, cancellando di fatto i due pareggi consecutivi con Fiorentina e Sampdoria. L’importante vittoria permette di mantenere matematicamente la testa della classifica per tutto il 2014. Clima abbastanza caldo al Sant’Elia con una tifoseria locale che non ha mai smesso di incitare la squadra di Zeman sebbene non si sia dimostrata all’altezza della situazione, almeno per quando riguarda i primi venti minuti di gioco. Cagliari disposto in campo con il 4-4-2 mentre la Juve adottava un 4-3-1-2. Via e goal dei bianconeri, precisamente al 3° minuto di gioco. Palla in mezzo all’area per Chiellini che la tirava addosso al portiere cagliaritano che non la tratteneva, tap-in di Tevez per il vantaggio.

 

Decima rete in campionato dell’Apache. Il Cagliari, punto nell’orgoglio, si rendeva pericoloso al 9° minuto: cross dal fondo di Ibarbo per Ekdal, deviazione volante verso l’angolo sinistro ma Buffon, distendendosi, parava sicuro. Al quarto d’ora, la Juve raddoppia. Palla alta proveniente dalla sinistra, la difesa rossoblu respingeva, raccolta da Vidal, che prendeva la mira e indovinava l’angolo più lontano. Juve 2 – Cagliari 0, squadre negli spogliatoi. All’inizio della ripresa arrivava il terzo goal bianconero. Difesa zemaniana mal disposta, in piena area di rigore si avventava sulla sfera Llorente che con una giravolta, eludendo tre difensori, poneva il pallone in fondo al sacco. Rossettini salvava la faccia e l’onore, insaccando di testa su uno svariane di Vidal ed Evra. La Vecchia Signora, subito dopo la partita, ha preso il volo per Dubai, sede della prossima partita che assegnerà la Supercoppa italiana. Se la sfida contro i partenopei risulterà vincente come i tifosi si attendono, saranno 7 le edizioni del trofeo vinte dai bianconeri, inutile aggiungere, record assoluto anche questo.

 

 Dario Barattin

Bianconeri primi in classifica per un anno intero

logo-juventusJuventus Cagliari 3-1

 

La Juventus di Massimiliano Allegri si conferma prima in classifica per un anno intero consecutivamente. Nuova performance eccellente per 3-1 a Cagliari  con i gol di Tevez, Vidal e Llorente. Per i bianconeri  il 22 dicembre la sfida è a Doha contro il Napoli per la Supercoppa italiana.

Toro Empoli 0-0 sotto la pioggia

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Ottenendo il pareggio, i granata raggiungono quota 14 punti, come l’Atalanta

 

Il Torino supera senza infamia e senza lode la difficile partita di Empoli che si chiude sullo 0-0. L’incontro, che non ha suscitato particolari emozioni, si è svolto sotto una fitta pioggia. Ottenendo il pareggio, i granata raggiungono quota 14 punti, come l’Atalanta. Jansson che ha sostituito lo squalificato Glik, è stato espulso sul finale per doppia ammonizione. Ora si attende l’agognata vittoria.

Mihajlovic ferma il record casalingo dei bianconeri

Juventus – Sampdoria finisce 1 a1

 

JUVE SAMPLa Juventus commette un passo falso in casa propria, il fortino che negli ultimi anni le ha permesso di conquistare tre scudetti consecutivi, gettando al vento una serie incredibile di occasioni da goal soprattutto nella prima mezz’ora di gioco. Si ferma così anche il record di venticinque vittorie consecutive tra le mura amiche. E’ stata una partita dai due volti come spesso accade alla Vecchia Signora. Da parte sua la Sampdoria commette l’ennesima impresa allo Stadium. Ricordiamo che rimane una delle tre squadre ad aver battuto i bianconeri in casa loro, successe lo scorso anno con i blucerchiati addirittura ridotti in 10, con doppietta-vittoria di Mauro Icardi prima di passare all’Inter. Inizio con il botto da parte dei bianconeri che incessantemente mettono sotto pressione gli uomini allenati da Sinisa Mihajlovic. Il bel gioco viene premiato dalla prima rete realizzata in bianconero da Patrice Evra che da un calcio d’angolo di Marchisio, con una sontuosa incornata, al 12° minuto, trafigge l’incolpevole Romero. Da registrare che nella formazione titolare imbastita da Allegri non figura Andrea Pirlo, lanciando in attacco l’inedita coppia Tevez-Morata.

 

La squadra del presidente Ferrero risponde con un classico 4-3-1-2, lasciando fuori Manolo Gabbiadini e rinforzando il centrocampo con Krsticic dietro Okaka e Eder. La superiorità juventina è schiacciante, con Paul Pogba una spanna sopra tutti, con giocate geniali e eleganti ma efficaci. E proprio ai danni di quest’ultimo, su lancio millimetrico di Bonucci da 50 metri, c’è da registrare un possibile fallo da rigore per chiara trattenuta con palla che finisce sugli spalti. Unico pallone giocabile da parte dei liguri, nei primi 45 minuti, un tiro piazzato per Gastaldello da calcio d’angolo respinto da Morata. La ripresa è di chiara marca blucerchiata e inaspettatamente la Samp perviene al pareggio proprio con quel Manolo Gabbiadini che per tutto il primo tempo se ne è rimasto seduto in panchina per volontà del proprio allenatore. Riprendendo un passaggio del solito Eder, l’attaccante scocca un diagonale a giro che si insacca alla destra di Buffon. Juve 1 – Sampdoria 1. Sempre lo stesso Gabbiadini, al 39° della ripresa, effettuava un nuovo tiro ad effetto, questa volta deviato con la schiena da Ogbonna, superlativa la parata-risposta del numero uno bianconero. Nel finale di partita Allegri getta nella mischia il giovane Coman, Llorente e Giovinco ma senza riuscire, questa volta, ad acciuffare la vittoria. Il peccato della Juventus è stato quello, come ormai capita sovente, di non aver saputo chiudere la partita nel primo tempo. Ultima annotazione, Vidal poteva essere espulso, graziato dall’arbitro Doveri, per un fallo da tergo non ritenuto da ammonizione. E ora la Roma è a –1 dai bianconeri.

  

 

Dario Barattin

 

Boccata d’ossigeno per i Granata

Copenaghen-Torino 1-5. E pensare che la partita era iniziata nel peggiore dei modi

 

Torino-CopenhagenFinalmente una boccata d’ossigeno. Il Toro ritrova la vittoria dopo un periodo difficile che si era apert con la sconfitta in casa contro il Sassuolo. E’ troppo presto per parlare di una vera guarigione, ma un 5-1, seppure con gli avversari in nove, e il conseguente passaggio della fase a gironi contribuiscono a ridare fiducia e serenità alla squadra. E pensare che la partita era iniziata nel peggiore dei modi, infatti dopo pochi minuti dal calcio d’inizio Gaston Silva sbaglia un retropassaggio consegnandolo direttamente all’attaccante avversario, Glik cerca di rimediare spazzando via, ma l’attaccante avversario devia il pallone che si infila sotto l’incrocio dei pali.

 

Per fortuna dopo il Toro si sveglia grazie all’estro di Josef Martinez che riporta il risultato in parità con un gran goal e un quarto d’ora dopo provoca la prima espulsione dei danesi. La seconda espulsione arriva al 40′ per un fallo in area di Zanka su Amauri che porta al rigore per i granata. Dal dischetto si presenta lo stesso Amauri che spiazza il portiere e regala il vantaggio alla squadra di Ventura. Nella ripresa il Toro dilaga con i goal di Martinez ( prima doppietta granata per il Vinotinto), Darmian e Gaston Silva. Potrebbe sembrare un paradosso, ma in una fredda notte danese la squadra di Ventura ritrova il calore dei suoi tifosi.Il Sogno europeo continua, ma ora i granata devono svegliarsi al più presto dall’incubo che stanno vivendo in campionato che li vede quartultimi in classifica a due punti dalla zona retrocessione.

 

Filippo Burdese