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Sassuolo-Torino, recupero il 13 o 20 gennaio

TORO STADIOLa partita è stata rinviata a causa della forte nebbia calata sul campo di gioco

 

La data del recupero non è ancora stata decisa per Sassuolo-Torino in programma ieri per le 18 al Mapei Stadium di Reggio Emilia. Se ne riparla nel 2016, probabilmente il 13 o 20 gennaio. La partita è stata rinviata a causa della forte nebbia calata sul campo di gioco. La decisione è stata assunta dall’arbitro Celi dopo aver verificato l’impossibilità di giocare la partita per la visibilità quasi nulla. 

Che successo la serata per il Fila!

E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta

 

fila3Perfetta, perfetta da tutti i punti di vista, con circa 500 persone presenti ed oltre 2.000 euro di incasso, ieri sera si è svolta Grande Toro, la serata musicale organizzata da Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC.

 

Fin dalle ore 20:00 il pubblico di fede granata ha riempito l’Hiroshima Mon Amour, scaldato inizialmente dal dj d’eccezione Gino Latino, già speaker del Torino al Delle Alpi.

 

Alle 21:00 Gino Strippoli, nelle vesti di presentatore, ha dato il via alla serata, presentando, con l’ironia e la simpatia che lo contraddistingue, artisti ed ospiti.

 

Ha aperto la serata Enzo Rimedio con la sua “Forza Forza Toro” eseguita insieme agli amici Massimo Zaccheddu ed Alberto Pecorelli, seguito poi dallo stesso Zaccheddu con “Se ti senti del Toro”. Quindi è toccato al poeta Ermanno Eandi, prima recitando una poesia presa in prestito dal Museo del Grande Torino, poi eseguendo la sua canzone dedicata al mitico Filadelfia.

 

E’ stato poi il turno di Alberto Pecorelli, in arte Apek, che per l’occasione è arrivato direttamente dall’Irlanda, che ha cantato un metropolitan-country dedicato agli Invincibili. Successivamente sono saliti sul palco gli inarrestabili Rimozionekoatta con l’esecuzione di tre brani in stile SKA, con i quali il pubblico si è molto divertito ballando e cantando.

 

Gino Strippoli ha poi invitato sul palco Cesare Salvadori, presidente della Fondazione Stadio Filadelfia, che ha tranquillizzato tutti dichiarando che i lavori si stanno svolgendo regolarmente e che tutti, veramente tutti, a partire dal pubblico presente alla serata sono impegnati nel far sì che il 17 ottobre 2016 il nuovo Filadelfia possa essere finalmente inaugurato nel migliore dei modi.

 

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Sul palco si è poi avvicendato Domenico “Mecu” Beccaria, consigliere della Fondazione e presidente del Museo del Grande Torino, che ha raccontato tanti aneddoti sui cimeli presenti, a partire dalla capostipite cornetta del trombettiere Oreste Bolmida, ed invitando tutti nel visitare il magico Museo nei fine settimana.

 

Ha riaperto la scena artistica Fabrizio Voghera, che forte del suo ruolo nel musical Notre Dame de Paris, ha raccontato di essere stato per un certo tempo l’unico gobbo granata al mondo, poi il turno dei Gran Torino con la loro accattivante pop-dance “Grande Torino” e di seguito il simpaticissimo Gianluca Domenici, cantautore viareggino dal cuore granata.

E’ stato poi il turno dei Sensounico che hanno addirittura eseguito le loro canzoni con il supporto di quattro musiciste dotate di viole e violoncelli, che hanno caratterizzato ancor di più la loro “Quel giorno di pioggia”, dedicata al Grande Torino.

 

E’ stato un momento particolarmente commovente quando Davide Murru, cantante della band, ha elencato i nomi dei caduti a Superga, seguito da tutto il pubblico.

Quindi è toccato agli Statuto, la band più band del Toro, con le loro canzoni a ritmo SKA dedicate alle gesta della loro squadra: “Grande”, “Facci un goal”, dedicata a Paolino Pulici e “Cuore Toro”, suonata tutte le domeniche allo stadio.

 

torio fila 1Poi è giunto il momento dell’artista più atteso della serata: Valerio Liboni. Presentato, giustamente, da Gino Strippoli come un artista che ha segnato la musica leggera italiana, Liboni ha raccontato aneddoti sulla sua “Ancora Toro”, dalla prima versione cantata da Rossi, Policano, Bianchi e da Cravero, a quella con Little Tony, Mal, Dino ed una solista del Quartetto Italiano, fino all’ultima, quella che tutti conosciamo cantata solamente da lui.

 

Alla fine Gino Strippoli e Stefano Venneri hanno ringraziato tutti i volontari della Fondazione e richiamato tutti gli artisti sul palco, che hanno omaggiato a loro volta l’emozionato Valerio Liboni, cantando tutti insieme “Ancora Toro”, con il pubblico in visibilio con le sciarpe in alto come allo stadio.

 

E’ stata una bellissima festa granata, Stefano Venneri l’ha organizzata, il Fila ha chiamato, il pubblico ha risposto: una serata perfetta.

 

Tutte le informazioni sul sito www.grande-toro.it

 

(Foto: il Torinese)

SIVIGLIA-JUVENTUS 1-0: LLORENTE REGALA AL SIVIGLIA L’EUROPA LEAGUE

LA RETE DELL’EX CONDANNA I BIANCONERI

 

SIVIGLIA JUVERETE: st 20’ Llorente

 

Siviglia (4-2-3-1): Sergio Rico; Coke, Rami, Kolodziejczak (12′ st Mariano Ferreira), Tremoulinas; Krychowiak, N’Zonzi; Vitolo, Banega, Konoplyanka (23′ st Krohn-Dehli); Llorente (32′ st Gameiro). A disp. Soria, Escudero, Iborra, Reyes. All. Emery.

 

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (32′ st Cuadrado), Sturaro, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Dybala, Morata. A disp. Neto, Rugani, Vitale, Pellini, Morselli. All. Allegri.

 

La Juventus va agli ottavi, cosa che già si sapeva, ma la sconfitta con il Siviglia e la vittoria del City sul Borussia Moenchengladbach  ha il suo peso. La squadra bianconera scivola al secondo posto nel girone, e adesso il rischio è quello di affrontare una delle grandi: Barcellona, Bayern Monaco e Real Madrid. Non resta che attendere la decisione della sorte lunedì

 

I bianconeri partono determinati e Morata già in avvio si affaccia dalle parti di Rico, prima un tiro da posizione defilata, che attraversa lo specchio della porta, e poi l’occasione sul colpo di testa dal cross di Marchisio. Tante le occasioni e le idee personali per lui ma la rete non arriva. Il Siviglia fa girare bene palla ma le occasioni son tutte di stampo bianconero; arriva anche l’occasione per Dybala: tiro di sinistro a fil di palo e punizione che costringe Rico ad impegnarsi, ma il risultato non cambia. Non va meglio nemmeno a Sturaro, che svetta in area e Rico si distende per bloccare.  Al 20’ l’occasione è per gli andalusi, e Buffon risponde magnificamente con una doppia parata, prima su Llorente e poi sul tap in successivo. Anche la Juve trova la palla del vantaggio: Bonucci inventa per Dybala , che in area fa da sponda a Morata, ma a pochi passi manca la porta. Varie le occasioni anche nell’ultimo quarto d’ora, con l’ultima al 41’ di Dybala, nel tentativo di sorprendere Rico su punizione, ma il numero 1 del Siviglia si fa trovare pronto. Nella ripresa la Juve tiene il ritmo basso e fa possesso palla prolungato, Pogba con una fiammata costringe Rico a rifugiarsi in angolo. Dalle parti di Buffon arriva Banega con una pericolosa diagonale sulla sinistra, ma in due tempi arriva l’ennesima parata. Al 20’ arriva la beffa dell’ex: Llorente, con un magnifico colpo di testa, gonfia la rete nell’angolo della porta di Buffon. La Juventus accusa il colpo e la risposta arriva solo nei minuti finali: Chiellini con una rimessa lunghissima trova in area  Pogba, controllo perfetto ma Rico non lascia passare. Il Siviglia ha l’occasione per passare in vantaggio con Gameiro in contropiede, ma spedisce sul fondo e poco dopo il Siviglia si vede annullare la seconda rete per fuorigioco.  Ultimo giro di lancette e ancora un brivido dettato dai bianconeri: Cuadrado scarica da destra per Moarata, il cui colpo viene ancora una volta bloccato da Rico. Nonostante le occasioni i bianconeri non riescono a sbloccarsi, e subiscono la prima sconfitta  mentre il Siviglia va in Europa League. 

 

Roberta Perna

 

TORINO-ROMA 1-1: Banchi di nebbia in casa giallorossa

toro romatoro flag Marcatori: st 38′ Pjanic, 49′ rig. Maxi Lopez.

 

TORINO (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli (69′ Benassi 6), Molinaro (85′ Martinez); Quagliarella (65′ Maxi Lopez), Belotti. A disp. Ichazo, Castellazzi, Jansson, Pryyma, Zappacosta, Prcic, Gazzi, Amauri. All. Ventura.

 

ROMA (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, De Rossi, Nainggolan (72′ Vainqueur); Gervinho (24′ Iturbe), Dzeko, Iago Falque (83’ Torosidis). A disp. De Sanctis, Lobont, Emerson, Castan, Gyomber, Ucan, Keita, Sadiq, Di Livio. All. Garcia.

 

Nebbia fitta che a tratti si dirada in quel dell’Olimpico teatro del match finito sull’1-1 tra la compagine di Ventura e quella di Rudi Garcia. Banchi di nebbia, appunto, in casa Roma per un buon tre quarti di gioco, con i giallorossi forse ancora storditi dalle ultime vicissitudini Champions e soli quattro punti collezionati in quattro partite. Diametralmente opposto lo stato d’animo granata, in piena ripresa, reduci da due vittorie consecutive e pronti ad avanzare in classifica. Nebbia a tratti anche su quelli che sono stati gli episodi decisivi del match, con una papera di Padelli sul gol del vantaggio giallorosso, e un rigore concesso ai granata già sul finire dei supplementari. Episodi a parte, Toro decisamente più in partita degli avversari, con Quagliarella confermato davanti ed Acqua a centrocampo, vanno in panchina Benassi e Maxi Lopez. In casa Roma nulla di nuovo, ma Garcia preferisce schierare Szczesny al posto di De Sanctis tra i pali, e Rudiger in difesa.

 

Ingrana la quarta la squadra di Ventura che già sugli inizi del match si fa pericoloso sfiorando più volte il vantaggio. E’ Belotti al 4′ a creare la prima azione pericolosa per i granata: Baselli crossa dalla sinistra e l’attaccante arriva in scivolata, ma Szczesny risponde presente. Ancora brividi dopo soli 2′, questa volta per merito di Bruno Peres che in realtà manda il pallone tra i piedi di Digne vicinissimo ad un clamoroso autogol. La Roma sembra avere come un momento di sbandamento, e si fa puntualmente superare dagli avversari bravi a ripartire sugli sbilanciamenti difensivi dei giallorossi soprattutto sulla sinistra. Ritmi alti in questa prima frazione, soprattutto grazie alla buona tenuta di gara del Torino, eppure ancora reti inviolate al fischio dell’intervallo.

 

Sembra ridestarsi l’animo giallorosso con il primo tiro in porta della partita: al 3′ Nainggolan il centrocampista belga conclude al volo di sinistro un’azione ben controllata, ma ci pensa Padelli a mettere la toppa. Non si fanno intimidire i granata, anzi Bruno Peres scatenato, dopo una lunga cavalcata tenta il sinistro troppo impreciso che trova solo i guantoni si Szczesny. Intorno alla mezz’ora Ventura tenta di cambiare un po’ le sorti di un match ancora bloccato inserendo Maxi Lopez al posto di un Quagliarella che si è fatto vedere poco. Problemi anche per Baselli da uno scontro con Nainggolan; al suo posto pronto ad entrare Benassi. Tutto sembra inesorabilmente scivolare verso un finale alquanto povero di gol, se non fosse che al 38′ arriva la fiammata decisiva del match: punizione dalla trequarti di Pjanic, difensori inesistenti con Padelli non proprio in posizione; Roma in vantaggio.

 

Risultato non proprio specchio di ciò che si è visto in campo, ma nulla da temere per i granata che sullo scadere del match conquistano un altro punto utile. Al 94′ errore clamoroso di Rudiger che con il petto libera Belotti davanti a Szcsesny, Manolas tenta il recupero ma tocca l’attacante granata, il direttore di gara concede il rigore. Maxi Lopez mette così il tassello finale di un match tanto freddo quanto ricco di fiammate vincenti.

 

Valeria Tuberosi

 

Tutto pronto per il festival granata GRANDE TORO

fila posa228 artisti sul palco per raccogliere fondi per la ricostruzione dello Stadio Filadelfia

 

Tifosi Granata ed amanti della Musica si danno appuntamento alla serata ideata da Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC, per ascoltare in anteprima il secondo CD “Forza Vecchio Cuore Granata”, uno spettacolo di grande musica presentato da Gino Strippoli. L’appuntamento è fissato per martedì 8 dicembre alle ore 21:00 presso l’Hiroshima Mon Amour, con porte aperte ai tifosi fin dalle ore 20:00.tori fila 3

Parteciperanno a titolo gratuito artisti quali Valerio Liboni con “Ancora Toro”, gli Statuto con “Cuore Toro”, Gianluca Domenici con “La Forza Del Toro”, Massimo Zaccheddu con “Se ti senti del Toro”, i Sensounico con “Quel Giorno di Pioggia”, i Rimozione Koatta con “Per Noi”, Fabrizio Voghera con “Grande Toro”, Ermanno Eandi con “Filadelfia”, i Gran Torino con “Grande Torino”, Apek Alberto Pecorelli con “Torino”, Enzo Rimedio con “Forza Forza Toro”.
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Per la prima volta tutti insieme per una Giusta Causa RACCOGLIERE FONDI PER LA RICOSTRUZIONE DEL FILA, con ingresso ad offerta libera al quale verrà abbinato il CD, come regalo natalizio. Non mancheranno personaggi e vecchie glorie granata, oltre a quelli istituzionali della Fondazione Stadio Filadelfia.

 

Ci si aspetta il tutto esaurito per l’evento musicale Granata di Natale e non mancherà, prima e dopo l’esibizione degli artisti, un DJ set anni 80′ con Gino Latino, già speaker granata allo stadio Delle Alpi e noto DJ di Radio GRP, sul palco, inoltre, ospiti quali Cesare Salvadori, Silvano Borgatta, Mecu Beccaria, i conduttori di Radio Flash “Dalla Parte del Toro”, Manolo Chirico di Toro News e Mario Fadda di Studio1.

 

fila3All’ingresso, i volontari della Fondazione Filadelfia illustreranno ai tifosi l’andamento dei lavori. “Molti tifosi chiedono le canzoni che ascoltano allo stadio prima della partita” – spiega Stefano Venneri “già con il volume uno del CD avevamo raccolto fondi per la Fondazione Forma. Ora abbiamo pensato a questa iniziativa per sostenere nel nostro piccolo la ricostruzione del Fila. I tifosi potranno ascoltare in versione live le canzoni scritte e interpretate da gruppi e cantanti di fede granata. Ringrazio personalmente tutti gli artisti, che hanno contribuito gratuitamente, così come la direzione dell’Hiroshima Mon Amour. Sarà una bellissima festa Musicale cui invitiamo tutti a partecipare per una Giusta Causa: sostenere la ricostruzione del Fila!

 

Tutte le informazioni sul sito www.grande-toro.it

 

(foto: il Torinese)

TORINO CESENA 4-1, poker facile per i Granata

toro cesenaTORO STADIOTORINO-CESENA 4-1

 

Marcatori: 3′ pt Gazzi, 13′ pt Moretti, 5′ st Maxi Lopez, 22′ st Cascione, 36′ st Benassi.

 

Torino (3-5-2): Ichazo; Bovo (39′ st Pryima), Jansson, Moretti; Zappacosta, Benassi, Gazzi, Baselli (1′ st Prcic), Molinaro; Maxi Lopez (14′ st Amauri), Martinez. All. Ventura.

 

Cesena (4-3-3): Agliardi; De Col (1′ st Perico), Lucchini, Magnusson, Renzetti; Valzania, Cascione, Tabanelli; Molina (14′ st Ragusa), Rosseti (24′ st Succi), Moncini. All. Drago.

 

Poker facile facile per i granata che in casa si portano a casa un 4-1 nella prima giornata del quarto turno di Coppa Italia contro il Cesena. Ventura e i suoi ora se la dovranno vedere di nuovo contro i cugini bianconeri, in quel che si preannuncia essere un vero e proprio derby prenatalizio. Nella compagine di casa ampio turnover con Glik in panchina, Quagliarella non convocato e Ichazo al posto di Padelli. Dall’altra parte il Cesena schiera Moncini in avanti con Tabanelli e Valzania a centrocampo.

 

Neanche il tempo di scaldarsi che il Torino trova subito il gol del vantaggio: è su calcio d’angolo che nasce l’azione decisiva quando il portiere bianconero respinge prontamente il colpo di Martinez, ma Gazzi è pronto a metterci del suo con un tap-in dritto dritto in rete. La scelta di Martinez si risulta azzeccata, perché è ancora l’attaccante granata a farsi vedere in avanti: fermato al 12′ da Magnusson dopo una serie di giocate non può avanzare verso la porta. Ci riprova Bovo di testa su calcio di punizione, palla fuori di poco per una deviazione. Tutti tentano e alla fine a centrare il raddoppio è Moretti che sempre da calcio d’angolo trova il guizzo vincente su una respinta di Agliardi. Si fa in salita la strada per il Cesena messo sotto dalla squadra di casa decisa a non finirla qui. Intorno al 20′ è la volta di Maxi Lopez che serve efficacemente Zappacosta, la palla finisce di nuovo tra i piedi di Martinez che sembra aver trovato la traiettoria giusta, ma questa volta Maxi Lopez devia il pallone, nulla di fatto. Grandi scambi tra i due granata in questo frangente di gara con un Toro compatto e alquanto pericoloso per gli avversari decisamente poco in partita.

 

Stesso copione, o quasi, nella seconda metà di gara, con il Torino che trova il tris al 5′ grazie al solito Maxi Lopez, ancora una volta efficace lo scambio con lo scatenato Martinez. Di sicuro non meno prodigiosa la prestazione di Agliardi che sembra volerle parare tutte o quasi. Al 10′ è infatti grazie a lui se Ventura e i suoi non mettono dentro il quarto di giornata. Il portiere bianconero respinge il tiro da fuori di Prcic, sulla ribattuta arriva Benassi ma ancora la palla trova i guantoni di Agliardi. Dopo circa 20′ sembra riaccendersi una flebile fiamma di speranza per Drago e i suoi: Cascione di prima accorcia le distanze servito da Ragusa. A poco serve, in realtà, la rete degli ospiti dato che sul finire del match Benassi cala il poker con un tiro dai 20 metri questa volta non intercettato da Agliardi. Splendida forma e momento decisamente sì per il Torino ripresosi perfettamente dalla crisi, il difficile sarà dimostrarlo anche nella super sfida di campionato contro la Roma ormai alle porte.

Valeria Tuberosi

TRIS BIANCONERO: Palermo Juventus 0-3

Palermo_JuventusRETI : Mandzukic al 9′, Sturaro al 44′, Zaza al 48′ s.t.

 

PALERMO (4-3-1-2): Sorrentino; Struna (dal 29′ s.t. Rispoli), Goldaniga, Gonzalez, Lazaar; Hiljemark (dal 15′ s.t. Quaison), Jajalo, Chochev; Brugman; Vazquez, Gilardino (dal 22′ s.t. Trajkovski). A disp. Alastra, Colombi, Andelkovic, Maresca, Daprelà, El Kaoutari. All. Ballardini.

 

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado (dal 23′ s.t. Lichtsteiner), Sturaro, Marchisio, Pogba, Evra; Mandzukic (dal 22′ s.t. Morata), Dybala (dal 38′ s.t. Zaza). A disp. Neto, Rubinho, Alex Sandro, Padoin, Rugani, Vitale. All. Allegri.

 

Un posticipo con i fiocchi per la Juventus di Allegri, che sbanca al Babera, ottenendo così la sua quarta vittoria consecutiva in campionato. Un Palermo che dopo la rete di Mandzukic, nel secondo tempo, non è più riuscito ad entrare in partita, subendo sul finale la rete di Sturaro e Zaza.

 

Il primo tempo è dettato da un gran ritmo con qualche spunto per parte. Per i bianconeri Cuadrado cerca un filtrante per Mandzukic, che si spegne sul fondo. Dall’altro lato i padroni di casa diventano insidiosi con Vaquez, che sfugge al controllo di Chiellini ma viene recuperato, sul filo del rasoio, dallo stesso difensore bianconero. La prima vera palla gol arriva per la vecchia signora: colpo di testa di Chiellini sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma manca lo specchio della porta. Il Palermo risponde con Gilardino, che colpisce di potenza su suggerimento di Vazquez, ma manda di pochissimo fuori. Le occasioni più ghiotte restano per la Juventus: come per Chiellini, questa volta è Bonucci a non centrare il colpo e a mandare il pallone sul fondo. Poco dopo Sturaro crossa in area e Dybala di testa colpisce in anticipo sul primo palo. Ancora sul risultato di 0-0 si chiude il primo tempo. Nella ripresa la musica inizia a cambiare, al 9’ arriva il primo sigillo bianconero: Dybala crossa lungo sul secondo palo, Mandzukic sovrasta di testa Struna e insacca nell’angolo della porta di Sorrentino. Dopo il vantaggio il Palermo non cambia ritmo e la vecchia signora controlla il vantaggio con il minimo sforzo, e Cuadrado va a sfiorare il raddoppio con un tentativo di potenza che impegna Sorrentino. Arrivano i cambi per i rosaneri, Gilardino lascia il posto Trajkovsk, che subito tenta una rovesciata ma manca il controllo della sfera. Per la Juventus, Morata prende il posto di Mandzukic, Lichtsteiner per Cuadrado e Dybala lascia il posto a Zaza, che proprio sul finale esagera siglando una delle due reti conclusive. Prima dei minuti di recupero Pogba pesca Sturaro, che con il sinistro sigla il raddoppio. Negli ultimi secondi del recupero Zaza decide di chiudere l’incontro con cifra tonda, un rasoterra sul primo palo e 3-0 per la Juventus. Tanta pazienza e la vecchia signora si riaffaccia nelle zone alte della classifica, acciuffato il quinto posto, con il fiato sul collo sulla Roma al quarto posto, con sole tre lunghezze di vantaggio.

 

Roberta Perna

TORINO-BOLOGNA 2-0: secondo risultato utile per i Granata

toro bologna 2toro venturaE’  Belotti, con il suo primo gol in maglia granata ad aprire le danze di quella che in realtà stava risultando una partita alquanto sonnacchiosa

 

Marcatori: st 29′ Belotti, st 46′ Vives.
 
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli, Molinaro; Quagliarella (21′ st Maxi Lopez), Belotti. All. Ventura.

Bologna (4-3-3): Mirante; Rossettini, Maietta, Gastaldello, Masina; Donsah (32′ st Mounier), Diawara, Brighi; Rizzo, Mancosu (16′ st Acquafresca), Giaccherini (7′ st Brienza). All. Donadoni.

 

Il gallo ha finalmente cantato permettendo ai granata di portare a casa il secondo risultato utile di un trend che sembra tornare a sorridere alla squadra di Ventura. Si conclude sul 2-0, infatti, il match in casa contro il Bologna di Donadoni, fermato invece dopo tre vittorie consecutive. E’ proprio Belotti, con il suo primo gol in maglia granata ad aprire le danze di quella che in realtà stava risultando una partita alquanto sonnacchiosa. A mettere il risultato in cassaforte ci si mette poi Vives preferito, a quanto pare con ragione, a Gazzi. Nulla di nuovo, invece, nella compagine romagnola, con Mancosu sostituito allo squalificato Destro.

 

Poche le emozioni e gli spazi concessi alla squadra di casa nel primo frangente di gara dai ritmi decisamente lenti. La retroguardia bolognese non ci pensa neanche a lasciare che gli avversari diventino pericolosi, e nulla sembra sbloccarsi per una buona decina di minuti. A movimentare, ma non troppo, il tutto ci pensa al 10′ Mancosu pronto al tiro, fermato provvidenzialmente da Molinaro. Un minuto dopo dall’altra parte di campo si sveglia anche Baselli che impegna Mirante in un destro dai 25 metri in angolo. Sembra entrare silenziosamente in partita la squadra di casa intenta a smuovere un po’ le sorti del match. Intorno alla mezz’ora su calcio piazzato è Bruno Peres a volersi rendere pericoloso servendo Quagliarella in ritardo sul pallone. A 5′ dal fischio dell’intervallo anche il Bologna vuole rivendicare la sua presenza in campo e lo fa con Giaccherini che però di sinistro non trova lo specchio della porta.

 

Sembra aver ingranato la marcia la squadra granata in un avvio decisamente ad altri ritmi. E’ più aggressivo il centrocampo di casa con Acquah, Vives e Baselli ora più alti. Donadoni oltretutto è costretto a sostituire Giaccherini dopo soli 8′ di gioco, con un infortunio del numero 17 sostituito da Brienza. Occasione con la O maiuscola che non va a buon fine per lo sfortunato Quagliarella che al 14′ su un cross di Molinaro ci prova di testa ma la palla finisce all’incrocio dei pali. E’ il Torino a tentar di più, con una retroguardia bolognese ancora decisamente chiusa. Uno dei tentativi arriva al 26′ da parte di Bruno Peres che in solitaria tenta un tiro dai 25 metri che però termina sul fondo. Si sblocca tutto con l’esordio al gol di Belotti al 29′: passaggio di Moretti, controllo di petto e tiro vincente di sinistro per l’attaccante granata. Tutto si anima in quel dell’Olimpico dato che 1′ dopo è Baselli che per due volte a tu per tu con Mirante non trova la rete del raddoppio. Non ce n’è ora per la squadra in svantaggio, il Toro è deciso a tutti i costi a difendere il risultato e anzi a chiudere la partita in più di un’occasione. Ci pensa Vives già nella fase di recupero con una bella conclusione da posizione alquanto improponibile; è Maietta a sbagliare il retropassaggio, Vives ne approfitta e chiude la partita. Ora la squadra di Ventura ci crede, la scalata della classifica ricomincia e lo spirito per il match di Coppa Italia contro il Cesena è comprensibilmente positivo.

 Valeria Tuberosi

 

 

Settimana di rinnovi in casa granata

toro bandieraIn questi giorni la società di via Arcivescovado ha definito il prolungamento di ben sei contratti ovvero: Bruno Peres, Maxi Lopez, Gazzi, Bovo, Vives e Moretti

 

Settimana di rinnovi in casa Toro. In questi giorni la società di via Arcivescovado ha definito il prolungamento di ben sei contratti ovvero: Bruno Peres, Maxi Lopez, Gazzi, Bovo, Vives e Moretti. Di seguito una breve descrizione dei dettagli e del significato di questi rinnovi.

 

Bruno Peres: il contratto dell’esterno destro viene prolungato fino al 30 giugno 2020. Con questo rinnovo si è voluto premiare il giocatore, vera e propria stella di questa squadra, ma al tempo stesso tutelarsi in vista dei prossimi anni in quanto il valore del Brasiliano continua a salire e Cairo, in caso di cessione, vorrebbe ottenere una plusvalenza importante che rispecchi i reali valori del calciatore.

 

Maxi Lopez: l’Argentino dopo una lunga trattativa ha firmato fino al 2018 e stando alle sue dichiarazioni in questo modo finirà la carriera con la maglia granata addosso. Si tratta di un prolungamento importante in quanto la Galina, nel caso la trattativa non fosse andata a buon fine, avrebbe potuto firmare per un altro team già da febbraio 2016. Ora dunque il giocatore dovrà rimboccarsi le maniche e dimostrare sul campo che il Toro ha fatto bene a puntare nuovamente su di lui.

 

Gazzi, Vives, Bovo e Moretti: per i giocatori con più esperienza della squadra è arrivato il prolungamento fino al 2017. Con questa mossa la società dimostra la sua capacità di creare un vero e proprio progetto in quanto i quattro granata rappresentano ormai le colonne di questa squadra e la loro esperienza sarà fondamentale nel guidare i più giovani dello spogliatoio a inserirsi in fretta nella mentalità granata.

 

Filippo Burdese

E' il momento di Bovo

Toro BovoIl difensore non ha sbagliato una partita mostrando ai tifosi tutto il suo repertorio: ottimo senso della posizione, grande precisione nell’impostare la manovra e tanta grinta e concentrazione nell’arco dei novanta minuti

 

A inizio stagione nessuno pensava che Cesare Bovo potesse essere una figura fondamentale nell’annata granata, non tanto per le qualità del centrale romano, ma più che altro per la presenza di Nikola Maksimovic nel suo stesso ruolo che garantiva maggiore dinamismo e velocità alla retroguardia granata. Nella passata stagione infatti il difensore ex-Genoa si è trovato più volte relegato in panchina, ma ha tuttavia mostrato sempre una grande professionalità senza mai lamentarsi per il poco utilizzo e facendosi sempre trovare pronto quando mister Ventura decideva di buttarlo nella mischia. Questo anno le cose sono cambiate. Maksimovic ha rimediato una frattura del quinto metatarso del piede sinistro, proprio a inizio stagione durante un ritiro con la Serbia, quindi per Bovo si è presentata una grande occasione per giocare titolare con continuità e lui l’ha sfruttata al meglio. Da inizio stagione infatti il difensore non ha sbagliato una partita mostrando ai tifosi tutto il suo repertorio: ottimo senso della posizione, grande precisione nell’impostare la manovra e tanta grinta e concentrazione nell’arco dei novanta minuti. A queste qualità se ne è aggiunta un’altra fino ad ora sconosciuta ai più: il gol. Il primo, anche se inutile per il risultato finale, segnato nel derby con un siluro da fuori area che ha fatto esplodere di gioa i tifosi presenti allo Juventus Stadium. Il secondo è quello siglato la domenica appena trascorsa con un tiro al volo sugli sviluppi di un calcio d’angolo che ha sancito la vittoria degli uomini di Ventura contro l’Atalanta facendo uscire i Granata da una crisi iniziata dopo la vittoria sul Palermo il 27 settembre. Questo periodo offre conferma delle enormi qualità del centrale romano che tuttavia non è riuscito a mostrare durante gran parte della sua carriera a causa dei gravi infortuni che ha dovuto affrontare. Il rientro di Maksimovic è previsto per fine dicembre, ma con un Bovo in questa condizione di forma, il serbo dovrà rimboccarsi le maniche per recuperare il posto da titolare.

 

Filippo Burdese