SPORT- Pagina 404

IL DOLO NON HA AMICI IL FIUME SI

CANOEPasseggiando lungo il fiume campeggia un’enorme striscione con la scritta “il dolo non ha amici il fiume si” 29 dicembre 2016 e 25 febbraio 2017, sono due date con valenze opposte. La prima un incendio doloso che ha distrutto il deposito e le barche dell’Associazione Amici del Fiume, la seconda a quasi due mesi di distanza è un punto di ripartenza. Una sintesi di quanto è accaduto dal giorno dell’incendio ad oggi, un segnale di ottimismo e di una solidarietà forte, estesa e trasversale che confluirà in un grande evento di sport “25febfuntorow” organizzato per sabato 25 febbraio in corso Moncalieri 18, dove si raccoglieranno fondi destinati a ricostruire il parco barche. Sarà una maratona di sport, che inizierà alle 10,30 con la corsa podistica per concludersi a notte fonda con la musica. “Il 25 sarà una ripartenza alla grande – spiega Mauro Crosio presidente Amici del Fiume. Abbiamo ricevuto grande solidarietà morale e materiale, tante società sono venute a vedere il nostro circolo e anche le istituzioni ci sono state vicine, dall’Amministrazione comunale con l’Assessore Finardi alla Circoscrizione 8. Il 22 febbraio in Comune durante una conferenza stampa presenteremo gli eventi. Sarà anche l’occasione per presentare le novità che sono in cantiere per il rilancio del Circolo che vorremmo diventasse un centro polisportivo con un ventaglio di nuove offerte sportive/turistiche. Una base per chi vuole correre, gite in bicicletta, una tappa della ciclovia VEN.TO e un progetto che valorizzi il fiume e la collina. E il giorno dopo la manifestazione inizieremo lo smantellamento del rimessaggio e la bonifica dell’area, per ripristinare le strutture e con i fondi raccolti abbiamo già acquistato un’imbarcazione da 4 e sono in arrivo 3 singoli e un doppio.” Il programma della giornata: alle 10,30 partenza della corsa podistica di 10 km. che si snoderà lungo il fiume con arrivo al Valentino in viale Virgilio 25. Per pausa pranzo è prevista alle 12,30 una polentata in terrazza. Nel po canoepomeriggio alle 14 si disputerà “Doppio giallo vintage”, un tuffo nel passato con un torneo di tennis con racchette di legno fornite dall’organizzazione e abbigliamento in stile. Alle 15 sfide al remoergometro con istruttori di canottaggio e in contemporanea con le associazioni sportive dell’Uisp, Torino sul filo e Longboard Crew minicorsi di slacklining e longboard. Alle 16 sempre Torino sul filo si esibirà con “Attraverso il Po” spettacolare camminata sul filo dal Circolo ai Murazzi. Dalle 15,30 alle 17 si balla, prima latino americano con i Salsa Casino e poi Lindy Hop con Dusty Jazz. Non mancherà neppure il momento culturale, alle 18 Hell o’Dante presso il ristorante Al 18, dove l’attore Saulo Lucci interpreta “Il canto di Ulisse” Inferno XXVI e a seguire apericena musicale con quartetto d’archi di studenti del Conservatorio. Dalle 21,15 musica con 4 band: Live Band Pierangelo Iozzia e i qrs, Flaminia Gallo, Salvario, L.A. Woods e dalle 24 Dj set.

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Info e prenotazioni: ildolononhaamici@gmail.com – www.amicidelfiume.it

Allegri: “E’ stata una vittoria per lo scudetto”

Palermo_JuventusSu Premium sport l’allenatore bianconero, Massimiliano Allegri, fa un bilancio della partita contro il Palermo, vinta dalla Juve per 4-1: “Nel primo tempo non abbiamo giocato  benissimo. Ma è una vittoria in meno verso lo scudetto, non in preparazione della Champions. Era una gara importante da vincere, che valeva tre punti come tutte le altre”. E aggiunge ”Ci troviamo in una buona condizione fisica e affronteremo gli ottavi di Champions con grande entusiasmo, con l’obiettivo di andare ai quarti. Questa partita però non era scontata ed è vincendo questi match che  poi si vincono i campionati. Il più forte tra Higuain e Ibrahimovic? E’ dura decidere: sono due  campioni straordinari e mi considero fortunato per averli allenati entrambi”.
   

Il basket in città. Vita e opere … dei protagonisti

Penso che chiunque abbia praticato sport, inteso come un’attività fisica con finalità sì ludica ma anche competitiva, possa comprendere quale sia sempre la componente adrenalinica della gara in sé: cercare di vincere o almeno di giocare bene.

Noi tutti, inteso come coloro che osservano lo sport, talvolta ci dimentichiamo delle difficoltà del nostro inquieto vivere osservando abili evoluzioni dei nostri più o meno osannati idoli, e ci identifichiamo a tal punto che sembra, al termine della competizione, di aver faticato anche noi come loro. Eppure, il protagonista ha dei risvolti emotivi che non sempre ci si immagina possano aver luogo. Noi siamo osservatori, ma gli attori, coloro che agiscono, hanno una visione diversa della loro disciplina sportiva.

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Sovente si incorre nel luogo comune che gli sportivi non lavorano, che fanno poco per quello che guadagnano, ecc. … Forse non sempre hanno guadagni proporzionati all’immaginario popolare, ma non è di questo che voglio parlare, seppure possa dire che se qualcuno li paga un motivo ci sarà, non credete?

Vorrei soffermarmi sull’età di questi “lavoratori” sportivi, di questi industriali di sé stessi che impegnano tutte le loro energie per poter vivere di quello che fanno. Sicuramente gli antichi e attuali operai delle miniere potrebbero aver qualcosa da obiettare su quello che sto per scrivere, e credo non solo loro…, ma per un attimo anche solo per un istante, vorrei parlare solo degli atleti.

Quando noi abbiamo giocato in un campetto, in un parco o in una spiaggia non sempre ci siamo preoccupati di aver sbagliato un tiro, un passaggio o non aver difeso bene in una azione. E se la vostra vita futura dipendesse da questo? Se la vostra vita dipendesse da un canestro segnato o da una palla recuperata? Da una palla persa malamente o da una difesa non adeguata?

Il lavoro dello sportivo potrebbe essere uno shock per chi lo ha sempre svolto per hobby o poco di più. Chi deve immaginare di dover vivere grazie a queste “cose” forse non riesce più a giocare… .

Ho visto qualche allenamento di una squadra professionistica della nostra città. E guardavo i visi di questi ragazzi tra i venti e i trent’anni come se non fossero su un campo da gioco. Sono ragazzi! Alcuni già papà con figli e altri “scapestrati” intelligenti in giro per il mondo. Ragazzi di poco più di vent’anni MICHI BASKET6che vivono realtà lontane migliaia di chilometri da casa in balia di un tiro che entra o non entra in partita. Tirare bene o essere bravi non è sufficiente: sono già tutti fisicamente e tecnicamente stratosferici: ma bisogna essere sempre al top in allenamento come in partita. Immaginate le ore di allenamento per tirare a canestro. E poi in partita quelli che tirano di più a canestro, tirano al massimo 10 15 volte, e in base a quanti ne segnano talvolta si decide il loro destino.

Il cittadino modello, l’impiegato quotidiano ha tempo per rileggere la pratica, può studiare per colmare le lacune: il giocatore vive per quei pochi tiri e occasioni che avrà in partita per poter continuare a vivere di quello stipendio che gli permette di lavorare in modo diverso da tanti altri.

Dai loro tiri e dalla loro difesa passa anche il lavoro di tante altre persone che non si vedono, che oscure lavorano affinché si aprano le porte e si accendano i riflettori sullo spettacolo. Gli allenatori, i vice, i fisioterapisti, gli “stancatori” atletici, i dirigenti, i responsabili delle varie aree, coloro che si occupano del sito, le segretarie della società, gli affittuari di tutti i locali che si devono occupare affinchè la squadra si muova (palestre, alberghi, case per giocatori, …) fino a coloro che si occupano delle biglietterie, … i servizi d’ordine e tanto altro ancora. Tutto nelle mani di chi segna o non segna un canestro: davvero è solo un gioco? Davvero il loro lavoro non vale?

MICHI BASKET

Sulle spalle di ragazzi di età giovanissima pende la responsabilità su tutto questo. E il peso lo si vede negli allenamenti dove il clima raramente è divertito. Non è un clima triste, ma è attento: è un consiglio di amministrazione permanente, dove tutti sono a favore ma tutti pretendono il massimo dai soci amministratori. Si sorride e si scherza, ma si lavora. Sì, si lavora. In maniera diversa dalle fabbriche, ma anche qui si lavora, dal primo all’ultimo. L’allenatore osserva, i vice controllano i manager telefonano e i giocatori giocano lavorando. Sono consci del privilegio del loro lavoro. Sono pagati per fare quello che da piccoli ritenevano tale, ma che ora per loro non è più: è un dovere per sé stessi e per le loro famiglie dal quale dipende il proprio futuro. Oggi a Torino, domani a Gerusalemme, e poi chissà, ma sempre lavorando con il tiro a canestro o per non farne entrare uno.

E allora il tifoso onesto, forse in considerazione della giovane età di questi giocatori, forse prima di chiedere la testa di uno e dell’altro, dovrebbe prima pensare a cosa succederebbe se una manica di esaltati lo insultasse quando lui è sul posto di lavoro e deve continuare a svolgere quello che fa. Pensate sia facile? Immaginatevi sul vostro posto di lavoro e qualcuno che a pochi centimetri mette in dubbio la vostra paternità… e immaginate di restare sereni e di rispondere tranquillamente al telefono, scrivere fatture o spiegare il caso ad un cliente… facile, sicuramente no, anche se non è proprio uguale, ovviamente.Il lavoro del cestista è su sé stessi per non sbagliare mai, anche se poi succederà. E le responsabilità sono tante, e se la palla rimbalza di pochi centimetri a destra o a sinistra sarete eroi o traditori, meritevoli dei più grati elogi o di epiteti dolorosi. Ragazzi di vent’anni o poco più che giocano o lavorano: bello sarebbe conoscerli meglio.

 

“PATATRAC” FIAT TORINO A CREMONA

Prestazione non commentabile, ma soprattutto grande delusione per la performance di Fiat Torino contro Vanoli Cremona. Seppure una sconfitta così netta possa anche essere prevista nell’arco di una stagione – anche se il coach Vitucci avrebbe preferito forse non subirla contro una squadra che occupa l’ultima posizione in classifica-, ciò che difficilmente verrà smaltito è la sensazione di essere stati agonisticamente derisi dagli avversari. I giocatori, l’allenatore e tutta la dirigenza dovranno approfittare della pausa per la Final Eight di Coppa Italia per recuperare la concentrazione e la fiducia.Prossimo incontro in casa domenica 26 febbraio alle ore 18.15 per la sfida Fiat Torino vs Enel Brindisi

Paul Stephan Biligha Vanoli Cremona - Fiat Auxilium Torino Lega Basket Serie A 2016/2017 Cremona, 12/02/2017 Foto Ciamillo-Castoria

Foto Ciamillo-Castoria

 

CLASSIFICA (19a giornata): Milano 32; Avellino 26; Venezia 24; Sassari e Reggio Emilia 22; Trentino e Capo d’Orlando 20; Caserta, Brescia, Pistoia, Brindisi e Torino 18; Cantù 14; Pesaro 12; Varese e Cremona 10.

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Un vero peccato per Fiat Torino aver disputato proprio a Cremona la peggior prestazione della stagione perché così è aumentato il distacco dal vertice e si assottigliato quello dal fondo della classifica. Non ci sono molte parole per descrivere questa gara. Fiat Torino non è mai entrata in partita, né è mai sembrata voler entrare, mentre Vanoli Cremona è sempre parsa squadra solida e auxilium cremforte come, forse, mai in tutto il campionato. A poco sono serviti gli inserimenti o i timeout richiesti dal coach Vitucci. I suoi ragazzi hanno fallito e, seppure con rammarico viste le sue sempre lodevoli prestazioni, occorre ammettere che uno dei peggiori è stato Washington, il trascinatore della squadra torinese. Dall’altra parte, invece, migliore in campo per Cremona è stato indubbiamente Elston Turner che, nella sola gara contro Torino, ha realizzato 26 punti. Grazie alle sue triple,Turner ha confezionato un record personale stagionale (6 su 9 triple per una percentuale di 66.7) e ha contribuito a regalarne uno di squadra a Cremona (117 punti sono il massimo stagionale realizzato da una squadra in una singola gara). I sette giocatori in doppia cifra di Cremona -contro un solo di Torino (Harvey con 14 punti)- hanno poi reso possibile il +35 punti con cui si è chiusa la partita vedendo la squadra di casa realizzare 117 punti contro gli appena 82 di quella ospite.Torino è scesa in campo con il quintetto base composto dai suoi americani Wilson, Harvey, Washington, White e Wright, mentre Vanoli Cremona con Biligha, Johnson-Odom, Turner, Harris, Thomas.Nonostante un primo timido vantaggio di Torino (2-5), già alla fine del primo quarto il risultato era abbastanza impietoso. Domenica tutti i reparti di Fiat Torino, dall’attacco alla difesa, non hanno funzionato.

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Ed è proprio dalla difesa che coach Vitucci dovrà ricominciare perché anche nelle precedenti due partite Torino ha subito troppi canestri. Il divario si è allargato ancora nei secondi 10 minuti (62-34), dove il solo Harvey non ha potuto arginare la forza e l’aggressività di Cremona. Fiat Torino poco offensiva, inerme e poco concentrata contro una Vanoli determinata, piena di energia e mai disattenta neppure al termine del terzo quarto sul risultato di 89-51. Anche nell’ultimo quarto la situazione non è cambiata: Vanoli ha dilagato ed i ragazzi di Fiat Torino non vedevano l’ora di ritirarsi negli spogliatoi.Da questa brutta sconfitta Fiat Torino non deve, però, perdersi d’animo e deve ripartire già dalla sfida casalinga contro Brindisi, consapevole della vera forza di questo gruppo che, irriconoscibile a Cremona, ha regalato grandi soddisfazioni ai suoi tifosi nella maggior parte delle altre giornate di campionato.

Manuela Savini

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Queste le formazioni:

 

FIAT TORINO: Wilson 0, Harvey 1, White 3, Parente 4, Poeta 8, Alibegovic 5, Wright 2, Washington 17, Okeke 18, Mazzola 21, Crespi 33; All. Vitucci

CREMONA: Johnson-Odom 13, Mian 12, Gaspardo 3, Harris 16, Carlino 12, Boccasavia 2, Wojciechowski 17, Biligha 11, Turner 26, Thomas 5; all. Lepore

 

 

Queste le dichiarazioni a fine partita:

 

Coach Vitucci: “E’ stata una partita a cui non è possibile dare giustificazioni, assolutamente inspiegabile. E’ durata troppo poco perchè abbiamo mollato già nel primo quarto. Da sottolineare il grande agonismo messo in campo dai nostri avversari, oltre alle elevate percentuali al tiro. Provo più rabbia che dispiacere in primis per la mancanza di rispetto verso noi stessi e per chi ci segue e fa sacrifici per questa squadra. Avevo predicato umiltà alla vigilia ma questo messaggio non è arrivato in alcun modo. Complimenti a loro ma noi praticamente non siamo mai scesi in campo”.

 

Coach Lepore: “Siamo in silenzio stampa quindi farò solo un commento senza rispondere alle domande. Sono state settimane molto dure ma questa sera si è visto che chi c’è tiene alle sorti della squadra e della Società. Devo ringraziare la squadra e i ragazzi per la bellissima settimana di allenamenti che ci ha portati a questo match. La pausa arriva al momento giusto per lavorare e conoscersi e per giocare le prossime 11 partite come 11 finali. La parola chiave è fiducia”.

 

 

Foto: Fiat Torino Auxilium

 

Allegri: “Juve ok ma non dobbiamo staccare la spina”

logo-juventus“Dobbiamo ancora migliorare nella velocità di passaggio e nel palleggio,  non staccare  mai  la spina: oggi, in alcuni minuti, l’abbiamo fatto ed è stato bravo Buffon a metterci una pezza. Nel primo tempo abbiamo rischiato in un paio di situazioni,  non abbiamo saputo rispondere con la giusta aggressività”. E’ il commento riportato dall’Ansa, di Massimiliano Allegri dopo la partita Cagliari – Juventus terminata 2-0 a  favore dei bianconeri. Poi l’allenatore parla del suo contratto: ” Ho ancora un anno e mezzo e  sto bene: dobbiamo concentrarci per finire bene la stagione e centrare gli obiettivi sportivi, questo è  il mio primo pensiero. Fisicamente stiamo bene, ma non dobbiamo abbassare la concentrazione.”

Il Toro vince contro un Pescara insidioso

toro flagTORINO-PESCARA 5-3

Il Toro ha vinto anche se ha  trovato filo da torcere contro il Pescara. Per i Granata è la prima vittoria del 2017. L’ avversario è ormai proiettato nella serie B ha comunque segnato 3  gol. La partita sotto la Mole  finisce così 5-3. In un impeccabile primo tempo dopo pochi secondi i padroni di casa segnano con Iago Falque, poi è la volta delle reti di Ajeti e Belotti. Lukic non subisce l’emozione dell’esordio e si STADIO OLIMPICO NUBIdistingue per una sua  personalità spiccata. Nel secondo tempo, gol di Ljaijc e la doppietta di Belotti, che arriva a quota 17 in classifica marcatori. Infine l’autorete di Ajeti e la doppietta di Benali, che hanno reso meno trionfale le vittoria granata.

 

(foto: il Torinese)

Ice Club Torino sugli scudi a Roma con il giovane Paolo Balestri

A Roma l’Ice Club Torino raccoglie un altro successo con il primo posto di Paolo Balestri che si impone nella categoria junior élite,  eseguendo in gara anche un triplo axel. Paolo Balestri che, a dicembre, ha preso parte al ritiro Progetto Giovani Talenti 2020, dedicato alle promesse italiane di questo sport, insieme a Lucrezia Beccari, giovanissima e brillante atleta dello stesso Ice Club Torino, ha vinto la gara, presentando un pattinaggio iceIl torinese Balestri si allena al Pala Tazzoli seguito da Claudia Masoero e Edoardo De Bernardis e fa parte della Nazionale italiana di pattinaggio artistico.”Sono molto contenta della prova e del successo di Paolo –  ha affermato la sua allenatrice Claudia Masoero, commentando la gara del pattinatore.”Questo risultato – ha proseguito la Masoero – è merito della sua caparbietà e del suo impegno. Questo atleta si allena con noi da tre stagioni ed è riuscito ad imparare tutti i salti tripli e a migliorare moltissimo. Purtroppo per Paolo, come per tanti altri ragazzi, è difficile conciliare sport a livello agonistico e studio. Frequentando il liceo scientifico, una scuola superiore molto impegnativa, la sua disponibilità di ore da dedicare agli allenamenti è limitata“. A Roma l’Ice Club Torino raccoglie anche un ottimo secondo posto nella categoria junior donne élite con Ginevra Barra Bajetto e un terzo posto con Gaia Mazza, altra atleta della Nazionale italiana. Entrambe le pattinatrici sono allenate da Cristiana Di Natale e da Fabiana Di Natale che, in passato, per anni, sono state strette collaboratrici del grande Alexej Mishin, l’allenatore di campioni come Yagudin, Plushenko,  Tuktamysheva.

 

Marco Travaglini

Rolfo e la sfida misteriosa ai 44 gatti

rolfo moto2Il pilota Roberto Rolfo parteciperà al campionato Supersport 2017-18 con il team Factory Vamag, ma ha anche inaugurato da poco la sua nuova scuola di Pit Bike e una serie di iniziative dedicate alla sua regione d’origine, il Piemonte. Tra queste una misteriosa sfida enduro:  solo poche ore prima dell’evento verrà rivelato ai partecipanti con un sms l’esatto orario e luogo di questa stravagante competizione. Per ora le informazioni sono limitate….si sa soltanto che avrà luogo sabato 11 febbraio 2017 nelle campagne della cintura torinese un time attack. Una sfida vecchio stile tra Rolfo e una selezione dei suoi tifosi più sfegatati….i famosi 44GATTI.
Niente asfalto nè dirt track per il pilota piemontese e i suoi tifosi bensì una buona quantità di fango e tasselli per aggiudicarsi il primo trofeo 44GATTI NEL FANGO !

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rolfo2Sfida enduro
Data: 11 febbraio
Luogo: sconosciuto
Orario: sconosciuto
Sfidante: Roby Rolfo RR44

Crotone meritevole ma la Juve vince 2-0

juventus_logo_black_and_white_Il Crotone è stato sconfitto dalla Juve nel recupero della 18a giornata di campionato. Nella ripresa le reti di Mandzukic e Higuain che hanno decretato la vittoria bianconera. la squadra di Allegri è ora  a sette punti di vantaggio sulla Roma e a nove sul Napoli. La squadra di Nicola ha dato comunque del filo da torcere ai  campioni d’Italia che hanno avuto qualche momento di difficoltà. E il Crotone, degno dell’onore delle armi, ora vede da vicino la serie  B .

FIAT TORINO: BEFFA IN CASA NEGLI ULTIMI DUE SECONDI

Di Manuela Savini

Questa volta Fiat Torino non è riuscita là dove, una settimana fa, aveva invece portata a casa una partita negli ultimi istanti di gioco. Questa sconfitta, però, è molto amara perché avvenuta davanti al proprio pubblico. Gli avversari hanno, così, beffato due volte Fiat Torino: oltre alla vittoria al fotofinish, Capo d’Orlando resta in corsa da sola per il quarto posto assieme a Sassari, mentre Torino è tornata nel “gruppone” di metà classifica.Prossimo incontro fuori casa: domenica 12 febbraio alle ore 18.15 per la sfida Vanoli Cremona vs Fiat Torino

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CLASSIFICA (18a giornata): Milano 30; Venezia e Avellino 24; Sassari e Capo d’Orlando 20; Reggio Emilia, Caserta, Brescia, Pistoia, Torino e Trentino 18; Brindisi 16; Cantù 14; Pesaro e Varese 10; Cremona 8. 

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La striscia positiva di Fiat Torino è stata interrotta da un’avversaria che ha saputo reagire e non mollare nonostante una partenza sprint dei padroni di casa. Fiat Torino ha sofferto la maggiore fisicità in difesa di Capo d’Orlando ed è stata meno cinica e meno attenta a gestire il vantaggio. Non si può sempre vincere, ma questa sconfitta lascia dell’amaro in bocca essendo arrivata a due secondi dalla fine grazie ad una tripla di Stojanovic. Fiat Torino è scesa in campo con Wilson, White, Wright, Washington e Harvey, mentre gli avversari con Archie, Ivanovic, Stojanovic, Delas, Tepic. Nei primi minuti di gioco, Capo d’Orlando è partita meglio di Torino, ma la squadra di casa ha reagito molto bene, prima, pareggiando e, poi, sorpassando gli avversari portandosi a 17 punti (25-12) alla fine del primo quarto. Torino spettacolare e Capo d’Orlando confusa ed incapace di contenere gi avversari. Il secondo quarto, nonostante Torino sia andata in vantaggio di 14 punti, si è chiuso in perfetta parità di fronte ad un pubblico incredulo. Si sono susseguiti errori da entrambe le arti, ma Capo d’Orlando è riuscita a capitalizzare meglio le proprie giocate grazie a Laquintana e Diener, mentre quelle di Mazzola e di Poeta non sono state sufficienti ai momenti di confusione tattica dei ragazzi del coach Vitucci. Prima dell’intervallo DJ White e Washington, rispettivamente con 12 e 13 punti ciascuno, sono stati i migliori realizzatori per Fiat Torino, mentre Iannuzzi e Ivanovic (8 punti entrambi) sono stati i migliori per Capo d’Orlando.

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Dopo la pausa, Torino è tornata in campo con Wilson, Harvey, White, Wright e Washington. Nel terzo quarto, Torino ha iniziato nel peggiore dei modi mentre Capo d’Orlando non ha sbagliato nulla grazie alle giocate di Diener, di Capo, di Stojanovic e di Ivanovic. Decisioni arbitrali forse discutibili per entrambe le parti e falli tecnici inopportuni hanno influenzata la prestazione iniziale di Fiat Torino. Il momento di sbandamento della squadra di casa era sotto gli occhi di tutti: Torino è andata sotto di 10 punti, ma poi, dando una bella prova di carattere, si è ripresa portandosi a +6 e chiudendo il quarto in vantaggio (68-66). L’ultimo quarto è stato tutto in fibrillazione. Nonostante Torino abbia avuto il match in mano non è riuscita a portare a casa la vittoria. Negli ultimi 2’48″, Vitucci ha fatto entrare Wright e White per l’ultimo scorcio di gara. Nonostante i punti di Wilson, di Alibegovic, gli ospiti hanno risposto con pesanti triple che hanno consentito alla squadra ospite di rimanere ancorata al match. A 39 secondi dalla fine, succede di tutto: prima, un fallo fischiato alla difesa, poi, una tripla mancata da Diener ed, infine, una lunetta di Wilson hanno consentito a Torino di avere la palla in mano a pochi secondi dalla fine del match. Ma la squadra di casa ha mal gestito questi ultimi secondi e sono stati puniti da una tripla di Stojanovic a 2 secondi e 70 dalla fine, che è valsa la vittoria. I ragazzi del coach Vitucci hanno salutato il sempre caloroso pubblico del PalaRuffini, ma resta il rammarico per questa mancata vittoria, piuttosto che per questa sconfitta.

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Queste le formazioni:

FIAT TORINO: Wilson 0, Harvey 1, White 3, Parente 4, Poeta 8, Alibegovic 5, Wright 2, Washington 17, Okeke 18, Fall 20, Mazzola 21, Crespi 33, Vitale 23; All. Vitucci

CAPO D’ORLANDO: Mufanò, Tepic, Iannuzzi, Laquintana, Perl, Fallo, Nicevic, Delas, Diener, Ivanovic, Archie, Stojanovic; all. Di Carlo

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Queste le dichiarazioni a fine partita:

Coach Vitucci: “Abbiamo perso un’occasione importante per la classifica. Merito dell’avversario che ci ha tenuto testa e in alcune occasioni ha anche strappato la partita. Sapevamo della forza degli avversari. Sull’ultimo possesso abbiamo deciso di difendere ed è chiaro che con il senno di poi non abbiamo ottenuto quanto sperato. Mi assumo la responsabilità di questa decisione. Bravo Stojanovic a mettere una bomba dall’angolo. Capo d’Orlando è stata più cinica di noi ed ha avuto in Diener un collante perfetto per la sua formazione. Il vantaggio del primo quarto non poteva considerarsi decisivo perchè le partite hanno onde lunghe e lo sappiamo.”.

Coach Di Carlo: “Sono molto contento per la vittoria colta a Torino. Una partita molto complicata contro una squadra in fiducia e in striscia positiva. La chiave del match è stata la nostra capacità di rifornire gli interni coprendo bene il contropiede. Una nota di merito a Diener, che ha giocato con la schiena per metà bloccata e al di là dei punti realizzati ha dato un’ulteriore dimostrazione di grandezza, attaccamento alla squadra e ai colori societari. Sottolineo altresì il carattere di Stojanovic che dopo la bomba che ha spaccato domenica scorsa il supplementare contro Venezia, oggi ha messo la tripla decisiva e si è trovato anche a difendere su DJ White. Torino ha fatto una grande partita e se noi non avessimo giocato con questo carattere il risultato sarebbe stato diverso. Ora pensiamo alla partita interna contro Trento per proseguire la serie”.

 

Foto: Fiat Torino Auxilium