SPORT- Pagina 403

Tatiana Andreoli campionessa mondiale Junior a squadre

 
Per la prima volta nella sua storia l’Italia si è laureata campione del mondo con la squadra femminile Junior dell’arco olimpico. E del terzetto azzurro fa parte anche un’arciera piemontese: Tatiana Andreoli. Classe 1999, originaria di San Giorio di Susa e tesserata per la Iuvenilia, Tatiana ha tirato insieme alle compagne Lucilla Boari (Arcieri Gonzaga), classe 1997 e azzurra a Rio 2016, e Vanessa Landi (Arcieri Montalcino), classe 1997. A Rosario, nell’ultima giornata della rassegna iridata giovanile, le tre ragazze hanno sconfitto in finale la Cina di Jiaman Li, Xiaoqing Long e Zhiyun Xu. Una grande rimonta da parte delle azzurre, sotto 4-0 dopo i primi due set (parziali 57-51 e 59-53) ma bravissime a recuperare aggiudicandosi i due successivi (53-51 e 55-50) e rimandando l’epilogo allo shoot off. Nelle tre frecce di spareggio Lucilla, Vanessa e Tatiana hanno tirato due 9 e un 8, totalizzando un punto in più delle avversarie e mettendo al collo la medaglia d’oro.

Il Mondiale della formazione italiana è iniziato con l’ottavo posto in qualifica. Nel primo turno del tabellone degli scontri diretti le azzurre hanno quindi incontrato e sconfitto la Russia allo shoot off. Ai quarti hanno piegato con un netto 6-0 la Corea del Sud e con analogo punteggio si sono aggiudicate la semifinale contro la Polonia, giungendo così alla sfida per il titolo contro la Cina. Da segnalare, infine, che Tatiana Andreoli, Vanessa Landi e Lucilla Boari sono cresciute alla Scuola Federale FITARCO di Cantalupa (Torino). Tutte e tre hanno ottenuto la convocazione anche per i Mondiali Assoluti e saranno in gara a Città del Messico dal 16 al 22 ottobre.

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Sono così andati in archivio nel migliore dei modi i Campionati Mondiali giovanili, evento dedicato alle classi Junior e Allievi. Oltre a Tatiana Andreoli il Piemonte ha visto impegnati a Rosario altri due arcieri, entrambi tesserati per l’Ar.Co.Arcieri Collegno: Aiko Rolando e Alex Boggiatto, la prima nell’olimpico Allievi, il secondo nel compound Junior. Nella prova individuale Tatiana Andreoli ha chiuso la qualifica al 28esimo posto con 625 punti e ha poi perso allo shoot off contro la spagnola Celia Castanos. Ottima qualifica per Aiko Rolando, decima con 653 punti e poi sconfitta 6-4 dall’altra azzurra Karen Hervat. Bene nelle 72 frecce anche Alex Boggiatto, nono con 683 punti; Alex ha poi superato 136-133 lo svedese Hampus Borgstrom e 143-126 il sudafricano Luke Van Leeuwen, prima di arrendersi 144-131 contro lo statunitense Jesse Clayton. Per quanto riguarda invece le gare a squadre, Aiko Rolando, Elisa Ester Coerezza e Karen Hervat hanno perso al primo turno allo shoot off contro le Filippine, dopo aver concluso le eliminatorie al nono posto. La giovane atleta piemontese ha partecipato anche al mixed team in coppia con Antonio Vozza; i due, noni al termine delle qualifiche, hanno battuto la Gran Bretagna e sono poi stati sconfitti ai quarti dalla Corea del Sud. Alex Boggiatto, Viviamo Mior e Jesse Sut hanno invece chiuso la qualifica in seconda posizione e si sono inchinati ai quarti di finale contro la Gran Bretagna.

Cairo: “La sconfitta nel derby? Non è la fine del mondo”

Il presidente del Toro, Urbano Cairo, parla nuovamente con l’agenzia Ansa della  sconfitta nel derby con la Juventus: “Non è stato uno spartiacque, abbiamo giocato in 10, non fa molto testo così come per la Nazionale non deve fare testo il ko in Spagna. Una partita non è la fine del mondo. Ora pensiamo a riprendere la strada intrapresa nelle precedenti partite e a fare bene, tornando a vincere”. 

 

(foto: il Torinese)

NON SOLO SPORT ALLA II^ FESTA DELL’ACROBATICA

“UNA DOMENICA A TESTA IN GIÙ”

Domenica 8 Ottobre alla Reale Società Ginnastica e FLIC Scuola di Circo di Torino di Via Magenta, apertura straordinaria per la II^ Festa dell’Acrobatica, dalle 15 alle 19, un intero pomeriggio alla scoperta di sport, circo, spettacoli e cultura nella società sportiva più antica d’Italia.“Una domenica a testa in giù” per giocare, conoscere e sperimentare tutta l’acrobatica possibile ed assistere a esibizioni di atleti e artisti

 

Reale Società Ginnastica di Torino e FLIC Scuola di Circo, via Magenta 11, Torino
Attività dalle 15.00 alle 19.00 per adulti e ragazzi (dai 16 anni in su)

Dalle 19.00 in poi Aperitivo e performance degli allievi della FLIC Scuola di Circo
Per ogni ulteriore informazione:
segreteria della Reale Società Ginnastica e FLIC Scuola di Circo: tel. 011 530217

 

www.realeginnastica.it   – www.flicscuolacirco.itwww.museorealeginnastica.it

 

 

Domenica 8 ottobre 2017, dopo il grande successo della prima edizione di settembre, apertura straordinaria alla Reale Società Ginnastica di Torino e FLIC Scuola di Circo per la II^ Festa dell’Acrobatica “Una Domenica a testa in giù”, dalle 15 alle 19, un intero pomeriggio di attività a porte aperte dedicato agli adulti e ragazzi alla scoperta di tutta l’acrobatica possibile da provare con istruttori che avvicineranno il pubblico all’acrobatica a terra, a coppie e di gruppo, trampolino elastico, discipline aeree (tessuti, cerchio, corda, trapezio, trapezio ballant), verticali e palo cinese.

Inoltre, per tutta la giornata sarà possibile visitare la sala dei trofei, la mostra storica e la sede stessa, una palazzina storica di 2.500 mq su cinque piani, nel pieno centro di Torino, e per fare due chiacchiere alla fine degli allenamenti si potrà anche gustare un aperitivo con buffet guardando le esibizioni a cura degli artisti della FLIC Scuola di Circo.

 

La Festa dell’Acrobatica “Una Domenica a testa in giù” è l’occasione a cadenza mensile per scoprire da vicino la Reale Società Ginnastica di Torino, una realtà torinese che per tradizione ha sempre saputo anticipare le novità e precorrere i tempi, senza perdere di vista la propria storia. Come quando ha creato nel 2002 la FLIC Scuola di Circo facendola diventare in pochi anni una delle scuole più rinomate d’Europa sino ad ottenere recentemente un grande riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che con il Decreto Direttoriale del 9 luglio 2015 ne ha premiato il progetto “Prospettiva Circo” inserendolo nella rosa dei 6 progetti nazionali di perfezionamento professionale scelti per il triennio 2015/2017. Ad oggi la FLIC ha formato oltre 300 allievi provenienti da ogni parte del mondo, il 90% dei quali lavora nel settore dello spettacolo.

 

La Reale Società Ginnastica di Torino è la Società Sportiva per eccellenza, perché è nata prima di tutte le altre, nel 1844 e perché guarda al futuro tenendo presente la tradizione, l’esperienza e la storia che la contraddistinguono. Meglio conosciuta come “Palestra Magenta”, forte di un patrimonio storico e culturale inestimabile che la caratterizza, propone attività di preparazione atletica, sia a livello agonistico che amatoriale, dedicando grande cura all’avvicinamento dei più piccoli alle discipline sportive. Oltre ai numerosi corsi amatoriali per bambini e adulti, la Reale Società Ginnastica di Torino offre ai suoi soci una gamma di attività e servizi collaterali che rendendo ancora più piacevole fare sport alla Magenta.

 

Per ogni ulteriore informazione sulla II^ Festa dell’Acrobatica “Una Domenica a testa in giù” è possibile chiamare la segreteria al numero: 011 530217

 

È possibile avere maggiori informazioni su tutti i corsi in programma alla Reale Società Ginnastica e FLIC Scuola di Circo sul sito www.realeginnastica.it con descrizione e orari delle attività per bambini e adulti e informazioni per prenotare una prova gratuita nel caso in cui non si possa partecipare alla giornata di domenica 8 ottobre.

 

Per approfondire la storia della Reale Società Ginnastica è possibile visitare:

www.realeginnastica.it,   www.museorealeginnastica.it   e www.flicscuolacirco.it

Milano-Torino, a Superga vince Uran

Tutte le foto su www.fotoegrafico.net

di Claudio Benedetto

Rigoberto Uran, scalatore colombiano della Cannondal, ha vinto oggi la Milano-Torino, la più antica classica del ciclismo internazionale, giunta alla sua 98a edizione. 4 ore, 24 minuti, 51 secondi il tempo impiegato per percorrere i 186 chilometri del percorso, alla media di oltre 42 km/ora.  Grande cornice di pubblico, come sempre d’altronde, lungo tutta la salita finale percorsa due volte dai corridori fino al piazzale di Superga, baciato quest’oggi da un caldo sole primaverile. Ed è proprio sui quattro chilometri finali che Uran si è scatenato staccando tutti e arrivando solo soletto fin sul traguardo. Dietro di lui il britannico Yates e Fabio Aru, unico italiano tra i primi dici, quarto Nairo Quintana, altro portacolore colombiano.

“Sono molto felice di questa vittoria. Forse ho attaccato un po’presto, ma ho voluto provare da lontano perché sono in una buona forma in questo finale di stagione. Sabato si corre il Lombardia ed è bello vedere che ho la condizione per spingere forte in salita. Vincere è fantastico ma per me la cosa più importante è essere felice pedalando, come ho fatto al Tour de France e come è stato oggi” queste le prime del vincitore subito dopo il trionfale arrivo.

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Ecco di seguito la classifica finale:

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1. Rigoberto URAN (Col, Cannondal) 186 km in 4.24’51”, media 42,137

2. Adam Yates (Gb, Orica-Scott) a 10″

3. Fabio Aru (Astana) a 20″

4. Quintana (Col) a 28″

5. Gaudu (Fra) a 31″

6. Poels (Ola)

7. Martinez (Col) a 33″

8. Pinot (Fra) a 35″

9. Latour (Fra) a 43″

10. Stetina (Usa) a 53″

Prossimo appuntamento sabato con il Giro di Lombardia, ultima importante classica italiana prima dell’inverno.

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Ventura: “sono fondamentali l’entusiasmo, la voglia, la determinazione”

Il ct della Nazionale, Giampiero Ventura, alla vigilia del match con la Macedonia, il penultimo appuntamento con le qualificazioni ai Mondiali 2018, dichiara ai giornali: “Oltre i moduli e i numeri, sono fondamentali l’entusiasmo, la voglia, la determinazione. Nelle prossime due partite dobbiamo conquistare i due punti necessari per avere una posizione privilegiata nei Playoff. A livello numerico abbiamo fatto abbastanza: 11 partite, 8 vittorie 2 pareggi e un ko”.

John Elkann: “Juventus, storia di Torino e della famiglia Agnelli”

L’agenzia Ansa riporta le parole di John Elkann durante l’Investor Day di Exor, holding del gruppo Agnelli: “La Juventus è la società che ha la più grande longevità di possesso di una famiglia e non abbiano nessuna intenzione che questo cambi. Gli ultimi anni sotto la presidenza di Andrea Agnelli hanno dimostrato capacità di ottenere grandi risultati sportivi tenendo conto dei risultati economici. Un Percorso virtuoso. Appartiene legittimamente alla famiglia e a Torino”. 

Cairo: “La var? Ottima. Ma ci ha tolto 4 punti”

“La Var è una buonissima innovazione, ci credo fortemente, ma siamo all’inizio e il Toro è una delle vittime della messa a punto.  Ci ha colpiti tre volte, togliendoci in pratica 4 punti. Il gol di Bologna era buono se l’arbitro non avesse fischiato, e prima c’era un rigore su Belotti e la Var non funzionava. Quindi domenica il gol del Verona in fuorigioco con un piede di Kean oltre la linea…” Il presidente del Torino, Urbano Cairo,  ai microfoni di Radio 24 difende la tecnologia, ma con un po’ di perplessità per come è stata utilizzata  nei confronti della sua squadra. Secondo Cairo, infatti, la Var ha penalizzato i Granata.

Il basket visto “dalla curva”: Brindisi – Fiat Torino

La prima partita di campionato sembra finalmente essere arrivata per mettere d’accordo tutti i tifosi: anche chi è scettico contro chi è ottimista, alla fine, deve inchinarsi al risultato positivo del campo: Torino è una buona squadra con ampi margini di miglioramento ma che già così come gioca sembra dare buone nuove impressioni.

Rispetto agli anni scorsi si intravvede una cosa che era da sempre “latitante”: la difesa. A memoria di tifoso della curva è raro trovare negli score degli avversari un punteggio sotto i 70 punti, e, con maggiore intensità già in questa partita avrebbero potuto essere ancora meno. Inoltre esiste una possibilità che i “giochi” finalmente comincino a intravvedersi. Non è casuale, anzi, è assolutamente possibile che la mano di più persone, e soprattutto quella di coach Banchi, abbia dato un notevole contributo alla causa gialloblù. Inoltre Torino, così come gli altri anni, è comunque sempre una squadra con momenti di spettacolo puro come poche altre squadre in Italia sa fornire.

La squadra trova piacere nel passarsi la palla e in qualche caso la fluidità regala momenti di ottimo basket. Il perno su cui girare sembra finalmente il ruolo di centro che finalmente il buon Trevor Mbakwe dall’alto dei suoi 2.07 “virtuali” sa governare con grande abilità, sopperendo con abilità e potenza a quell’altezza che sembra diversa dal dichiarato. Garrett scivola via con movenze nuove per il nostro basket e sembra realmente di ottima levatura e se si adatterà ulteriormente al nostro basket potrebbe essere la nostra sorpresa più elevata.

Facile parlare di Vujacic, la classe non è “water” e pur giocando sul velluto in attesa di ulteriori sorprendenti, per noi, giocate, ma per lui “normali”, possiamo intravvedere qualità elevata in chi, d’altra parte, è un vincente da sempre.

Secondo Simone dai Rude Boys ” Un’ottima auxilium con qualche brivido finale… buon attacco con un giro palla che l’anno scorso non sempre si è visto e buona difesa. L’esperienza di Sasha si vede e si sente quando serve… buona la prova di tutti comunque, e soprattutto ottimo coach Banchi che utilizza quasi tutti (merce rara)…”

Secondo Sabrina dalla visione sui canali TV “La sensazione è che Torino giochi veramente bene, e fino a quando la condizione ha retto sembra veramente di un livello superiore. La bagarre scatenata alla fine grazie anche ad alcune decisioni arbitrali, non solo discutibili, ma sicuramente errate, come anche confermate dalle immagini TV, avrebbe potuto destabilizzare la squadra, come succedeva gli altri anni. Ma quest’anno sembrano più solidi in campo e senza isterismi e “favoritismi” in panchina la partita è rimasta in mano a Torino. La strada è iniziata bene. Speriamo.”

La squadra rivela proprio una volontà di vittoria, così come la qualità di Patterson, di Jones, di Stephens e di tutti gli altri che sono disposti a mettere in secondo piano le loro individualità in funzione del risultato.

“Washington è un giocatore unico, forse tra i più sottovalutati del campionato; si nasconde al tabellino degli scout, perché le sue innumerevoli giocate per sporcare un passaggio, difendere un istante “prima” per destabilizzare l’attacco avversario e tanto altro non può apparire sullo scout delle partite. Ma la sua presenza si sente”, e questo è il parere di S. Maria dalla visione della partita dal teleschermo.

A onor del vero, saper andare oltre le cifre è sempre obbligatorio per chi voglia capire bene lo sport della palla dorata, e in questo caso, il risultato può dare una sensazione errata di una partita giocata punto a punto, ma in realtà non è così. L’altr’anno Torino a Brindisi aveva iniziato con un primo quarto di 35 a 21 e poi aveva perso. Quest’anno sembrava uguale ma alla fine ha vinto. Qualità mentali che nei momenti di difficoltà non si sciolgono come neve al sole. E anche una panchina più lunga garantisce più lucidità nei finali, sempre che si possa definire panchina un gruppo di giocatori che non si distinguono “in senso buono” gli uni dagli altri e definirli “panchinari” non è proprio corretto.

Forse Torino era forte anche l’altr’anno e senza infortuni avremmo sicuramente raccontato un’altra storia. Ma quest’anno Torino sembra più solida.

La voce del commesso del negozio “Olimpia Basket” del Forum di Assago ci avvisa che “Banchi ha lasciato un ottimo ricordo a Milano, soprattutto con chi ha realmente lavorato con lui, gli assistenti e i giocatori. E’un gran motivatore ed è attento a tutti i particolari e a tutti coloro che gli sono intorno. Il pubblico può avere parere discordante, ma non ho dubbi sulle qualità tecniche. Complimenti a Torino che lo ha preso”.

Le valutazioni al momento anche “degli avversari” sembrano quindi dare fiducia ed ottimismo per il futuro prossimo del basket a Torino.

Staremo attenti a vedere ogni progresso e ogni momento di questa stagione: e, se chi vedrà le partite vorrà dare un suo parere potrà inviarcelo a torinesesport@yahoo.it .

L’appuntamento è per questo fine settimana: due anni fa, circa, Dyson segnava una bomba memorabile per vincere una partita incredibile contro Sassari; i ricordi belli non bastano, ma ora abbiamo anche il presente e speriamo in un ottimo e solido futuro.

Paolo Michieletto

 

Allegri: “Con il Var le partite dureranno 4 ore”

“Il Var andrebbe usato solo su elementi oggettivi: se un fallo è dentro o fuori dall’area, se è fuorigioco o no e se è gol o no. Invece per problemi soggettivi deve decidere l’arbitro per me. Gli episodi decisi con il Var?  Non giudico, ma se vogliamo far diventare il calcio un non sport allora continueremo a usare il Var su situazioni soggettive. E in primavera gli episodi saranno così determinanti che le gare dureranno 4 ore come negli sport americani”. Sono le parole, riportate dall’Ansa, nel dopo-partita di Atalanta-Juventus, di  Massimiliano Allegri, perplesso sulla tecnologia applicata al calcio per aiutare gli arbitri. Poi un commento sul pareggio e sul campionato: “La Juventus insieme a Napoli, Roma e Inter lotterà per lo scudetto fino alla fine. Il campionato è lungo, oggi abbiamo lasciato due punti ma bisogna restare sereni. Alla fine c’è anche andata bene, ci siamo innervositi e potevamo anche perdere”.

(foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

StraToRiver seconda edizione

Se per strada si corre la StraTorino, sul fiume si pagaia con la StraToRiver, che quest’anno si presenta con la sua seconda edizione e un programma di regate sul fiume Po, lungo due giorni.

“Consapevole dell’importanza per ciascuno di vivere secondo stili di vita sani e corretti il Consiglio regionale non si stanca di promuovere e di patrocinare iniziative che mirino a tale scopo”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus ha aperto, venerdì 29 settembre a Palazzo Lascaris, la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di StraToRiver, l’evento dedicato agli appassionati del canottaggio che si svolge sabato 21 e domenica 22 ottobre a Torino.

“Un’occasione – ha continuato Laus – per vivere più da vicino il Po e aiutare una realtà importante come la Fondazione piemontese per la Ricerca sul cancro, cui saranno devoluti parte dei ricavi provenienti dalle iscrizioni”.

Luca Cassolo, organizzatore dell’evento, ha illustrato il programma delle due giornate, che si svolgono principalmente tra il Circolo Eridano di corso Moncalieri 88, da cui partono tutte le gare, e Villa Glicini – Palestre Torino di viale Ceppi 5, ove si svolge la cerimonia di premiazione.

Andrea Bettarelli, responsabile del fundraising della Fondazione, ha sottolineato l’importanza di corretti stili di vita per prevenire il cancro e ricordato la generosità dimostrata in ogni occasione dai piemontesi per la nascita e il mantenimento dell’Istituto di Candiolo.

All’evento prenderà parte anche l’équipe delle Dragonette Torino Onlus, presieduta da Marina Caldaro e composta in gran parte da donne operate al seno che intendono sfatare il mito che per chi abbia subito l’esportazione parziale o totale del seno a causa del cancro non sia possibile sostenere un’attività fisica.

 www.cr.piemonte.it