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La Via di Annibale Sky Marathon

Il 2 settembre 2017 verrà disputata nuovamente “La via di Annibale Sky Marathon” sulle montagne di Usseglio nelle Valli di Lanzo (To), uno dei percorsi più in quota in Europa, con una punta a 3305 m, ben 5 Km a 3000 e 12,5 Km sopra i 2500 m. Una maratona in montagna che appassiona, per la bellezza e varietà dei paesaggi che attraversa, e per la complessità quale prova sportiva aperta a tutti i possessori di un certificato medico sportivo. E’ questo un pretesto per correre in un ambiente naturalmente integro dove l’altitudine, il sole, il vento e la neve sono i dominatori e padroni.

Questa ripercorre la via seguita dall’esercito del condottiero Annibale nel 218 a.C. quando valicò le Alpi, per il Colle dell’Autaret, e si diresse prima nella pianura Padana e poi contro Roma. La descrizione dettagliata del passaggio è documentata nel romanzo storico “La druida di Margun Hanniba’al” di Sisto Merlino. Correndo per queste montagne pare di rivedere le migliaia di uomini e cavalli (oltre agli elefanti) nel loro epico viaggio.

È una corsa a piedi di 40 Km di lunghezza e 3300 m di dislivello positivo, fino alla Punta Costan in territorio francese a 3305 m (da dove Hannibal’al indicò ai suoi la Pianura Padana (Polibio)), con solo l’1% di asfalto e 3% di strada sterrata, da percorrere in semi-autosufficienza in ambiente alpino di alta montagna.

La partenza avverrà alle ore 06.00 dal parterre dell’hotel Grandusseglio di Usseglio, con un tempo massimo consentito per terminare la gara di 12,00 ore.

Il percorso “La via di Annibale®” Sky Marathon (ASM) è classificato con il bollino rosso: EE itinerario per escursionisti esperti e si snoda quasi totalmente su strade forestali, mulattiere, sentieri in quota e morene glaciali e nevai.

E’ un itinerario che richiede la capacità di muoversi su terreni particolari, tracce o sentieri impervi o infidi (pendii con affioramenti rocciosi o detritici), talora impegnativi ed esposti.

Sono possibili nevicate durante la gara che ha un alto fascino tecnico e paesaggistico e segue il seguente itinerario: Usseglio 1260, Margone 1410, Rifugio Cibrario 2616, Colle Sulè 3073, Colle Autaret 3071, Punta Costan 3305 (FR), Rifugio Tazzetti 2642, Lago di Malciussia /rifugio Vulpot 1805, Usseglio 1260.

 

In questa edizione ci saranno alcuni cambiamenti e precisamente:

-Percorso internazionale (Italia – Francia). Quest’anno dopo il Colle dell’Autaret (3071 m), si salirà sulla vicina Punta Costan (3305 m), in territorio francese.

-Corsa valida per il Campionato Nazionale Italiano Assoluto Fisky. (Federazione Italiana Skyrunning)

-Corsa valida per il Campionato Regionale UISP.

-Fa parte del Circuito Nazionale Salomon “CorriAmo con i Camosci”.

-Valida per il punteggio UTMB.

-Valida per il punteggio Verbier St.Bernard.

– Dopo il lago Falin, la discesa addolcita passando sulla vecchia mulattiera, appena ripristinata.

– Infine, per i 99 anni della collocazione della Madonna a Margone, in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale, ci sarà il “Verticalino” di 70 m e si passerà davanti a questa statua per ridiscendere quindi nella frazione di Margone e proseguire il rientro.

 

Le esperienze scritte dagli stessi partecipanti:

… Il percorso della Via di Annibale è praticamente perfetto, un anello logico e ben strutturato che ripercorre le orme del grande condottiero cartaginese durante la sua traversata delle Alpi. La prima, lunga salita lascia giusto un attimo di respiro all’altezza del rifugio Cibrario. I volontari sono calorosi, ci offrono un sorso di birra e una manciata di sorrisi …

… Avete presente quando vi trovate a fare qualcosa che è palesemente al di sopra delle vostre possibilità, e lo sapete, anche, ma non importa niente perché quel qualcosa è troppo bello per essere scalfito dal vostro non esserne all’altezza? Ecco, la salita al Tazzetti è stata questo: brutale, di una violenza inaudita, pendenze prive di senso, ma al contempo talmente bella da non lasciare spazio al disappunto per le gambe troppo scariche e il fiato troppo corto …

… Sentieri tosti fino alla fine, persino nel bosco sopra Margone ci sono un paio di passaggi attrezzati con le corde per evitare di rotolare giù troppo in fretta…

…Una Sky Marathon difficile, impegnativa e bellissima… (Andrea Vagliengo per “Spirito trail”)

…Io dovrei essere premiato solo per il fatto di arrivare vivo a questi traguardi…

… ai volontari sparsi lungo il percorso, in particolare a quello che nel tratto tecnico mi ha “stoppato” a braccia aperte prima che volassi nel dirupo… (Eddy Edoardo Cattaneo)

…Organizzazione impeccabile, tanta tanta gente sul percorso mi incoraggia e mi fa sentire un eroe e … cinque chilometri a 3000 m, tra laghetti alpini e passi panoramici fanno il resto…

…allora giù a tutta! Verso la salita del Tazzetti. Peccato che poco dopo mi ritrovo davanti ad una salita micidiale, con pendenze al limite dell’umano per le mie gambe stanche, e soprattutto, il Tazzetti non arriva mai e questa salita non me la ricordavo proprio ci fosse! …

…Salgo, verso il Tazzetti e ogni passo è una sofferenza mentale e fisica, finché sento un ALE’ ALE’ ALE’ che mi strappa alla solitudine mentale nella quale ero piombato e come per miracolo mi riporta alla realtà dei fatti, in una valle verde e selvaggia che ora ho la forza di ammirare…

…Lago di Malciaussia, tanto pubblico, fantastico come in tutto il resto della gara, davvero ti senti un eroe…

…Le emozioni non sono finite, quando arrivo nella piccola piazza di Margone dal vicino bar si solleva un coro di applausi, anche dalle viuzze gente che fa il tifo. Mi commuovo, alzo le braccia al cielo per salutare e con il fiato che mi rimane grido GRAZIE A VOI SIETE FANTASTICI!!! Che bello!..

…Una gara stupenda, un’organizzazione impeccabile, un percorso mozzafiato…(Vittorio Aristarco di Varese)

…Nella città la gente che ti parla in continuazione, i rumori, il caos … mille volte il silenzio delle valli, la solitudine, mille volte la salita massacrante al rifugio Tazzetti … mille e mille volte questo!!!!!… (Cristina Durante di Milano)

…”La via di Annibale” è una corsa bellissima, il teatro perfetto per una Sky Marathon unica nel suo genere e spettacolare per i paesaggi che attraversa. Punti ristoro & segnalazione del percorso magistrali.

Le Valli di Lanzo aspettavano da tempo una gara di questo spessore, atletico e paesaggistico… (Lorenzo Feis Facelli)

…Grazie a voi abbiamo scoperto la fantastica accoglienza di Usseglio e dell’intera Valle. Montagne strepitose e laghi trasparenti… (Fabio Banfi di Varese)

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Il giorno successivo, 3 settembre 2017, si correrà, dalla stessa partenza, un vertical e un sky trail, gli “Elefanti sky trail”. Questa corsa di divide in due tempi con modalità molto differenti tra di loro.

La salita è un vertical di 5 km che sale di 940 m chiamata “Il sentiero delle aquile” per la pendenza che raggiunge il sentiero dalla partenza 1260 m al Col Lusera a 2200 m. Qui punto ristoro ed arrivo della gara vertical, valida come prova del “Circuito verticale delle valli di Lanzo”.

La seconda parte, la discesa, ha un pezzo centrale di oltre quattro km di strada sterrata in cui la competizione acquista velocità resa ancor più difficile dalla pendenza e poi si corre sulle piste da sci alpino di Pian Benot.

Questi quattro km sono stati battezzati “La carica degli elefanti”, vuoi in onore alle due giornate sportive che ricordano il passaggio di Hanniba’al dall’Autaret, vuoi l’oggettiva e impressionante suggestione che suscitano un “branco” di corridori nella corsa in discesa volti a conquistare le prime posizione in questo tratto di strada.

Nell’ultimo tratto la discesa è tutta in un bosco di faggi dai 1636 di Pian Benot all’arrivo ad Usseglio.

 

Per ulteriori info ed iscrizioni www.laviadiannibale.it

 

Il 24 settembre “7 laghetti trail” una corsa dentro un parco ornitologico-naturalistico, di 21 km. che si correrà a Villanova Canavese durante la Sagra dello Stufurn e della Bagna Cauda.

 

S. Merlino

 

BEACH VOLLEY: LE TORINESI PANETTA-CICOGNA QUINTE ALLA SUMMER CUP DI CAMPAGNA (SA)

“Bene, ma non benissimo”. Così le torinesi Alice Panetta e Olimpia Cicogna, quinte classificate alla Summer Cup 2017, Torneo Nazionale di Beach Volley svoltosi sabato 23 e domenica 24 luglio nella suggestiva e accogliente cornice di Campagna, in provincia di Salerno
Le avversarie erano di ottimo livello, ma forse da questa coppia ci si poteva aspettare qualcosa di più, in una disciplina dove tecnica, altetismo, tenuta atletica e mentale, affiatamento, ma anche una certa malizia, richiedono una assidua preparazione. 
L’impegno agonistico non ha tuttavia impedito di volgere l’attenzione anche ad un importante tema sociale: Olimpia e Alice si sono infatti prestate in qualità di testimonial di “Mondo Libero dalla Droga”, una iniziativa di pubblica utilità ispirata alle opere del filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard dalle quali scaturisce il più esteso programma indipendente di informazione preventiva a livello internazionale.
Durante il torneo alcuni volontari hanno distribuito gratuitamente libretti informativi al pubblico, agli atleti, agli organizzatori e ai commercianti di Campagna sottolineando che lo sport a tutti i livelli può e deve essere veicolo di una condotta di vita libera da tutte le sostanze stupefacenti o dopanti.
Prossima tappa per la coppia Panetta-Cicogna sabato 29 e domenica 30 a Sorrento.

World Games, oro e record del mondo per Jacopo Musso

Stabilire un record del mondo è sempre una grande impresa; farlo nella gara più importante della stagione e (finora) della carriera è qualcosa di straordinario. È accaduto a Jacopo Musso che  a Breslavia (Polonia) nella seconda e ultima giornata dei World Games dedicata alle gare di nuoto per salvamento ha vinto i 100 manichino pinne e torpedo con il nuovo primato mondiale di 49”02. Il precedente record di 49”61 già apparteneva a Jacopo, classe 1993 della Rari Nantes Torino, stabilito l’11 giugno agli Assoluti di Riccione. Si tratta del secondo titolo per il nuotatore torinese, ieri primo nei 100 manichino pinne. Oggi ha preceduto sul podio il tedesco Kevin Lehr e l’australiano Samuel Bell.

E a conclusione di un’edizione indimenticabile dei World Games Jacopo Musso è tornato sul primo gradino del podio con la staffetta 4×50 mista azzurra, insieme a Andrea Vittorio Piroddi e agli altri piemontesi Sasha Andrea Bartolo e Federico Gilardi. Federico, classe 1991, anch’egli tesserato per la Rari Nantes Torino, ieri vincitore di due argenti nei 200 ostacoli e nei 200 super lifesaver; Sasha, classe 1994, tesserato per lo Swimming Club Alessandria. Il quartetto azzurro ha concluso in 1’27”85, migliorando di oltre un secondo il record dei Campionati, stabilito dalla Francia quattro anni fa a Cali.

La seconda giornata di gare a Breslavia ha regalato un’altra medaglia individuale al Piemonte, sul terzo gradino del podio con Cristina Leanza nei 50 manichino. Cristina, classe 1988 dell’Aquatica Torino ha nuotato in 36”29 e si è piazzata alle spalle della cinese Wu Huimin e dell’australiana Mariah Jones. Quarto nella stessa specialità Sasha Andrea Bartolo, in 29”82 e a 20 centesimi dal podio composto dai tedeschi Danny Wieck e Joshua Pering e dall’australiano Danny Woodward.

Si è fermata ai piedi del podio – per soli 9 centesimi – anche la 4×50 mista femminile composta da Cristina Leanza, dall’altra torinese Laura Pranzo, da Silvia Meschiari e Federica Volpini. 1’42”69 il tempo del quartetto azzurro, preceduto da Germania, Australia e dalle padrone di casa della Polonia. Quarta anche la 4×25 manichino azzurra, analoga a quella già citata con l’unico “scambio” tra Laura Pranzo e Serena Nigris. In questo caso davanti alle ragazze italiane si sono piazzate Belgio, Cina e Germania.

Sesta nell’analoga staffetta la formazione maschile con Sasha Andrea Bartolo, Federico Gilardi, Jacopo Musso e Daniele Sanna; 1’08”70 il tempo del team azzurro. Da segnalare, infine, il quinto posto di Laura Pranzo nei 100 manichino pinne e torpedo; Laura, classe 1995 del Centro Nuoto Nichelino, ha chiuso in 1’01”45 in una finale di altissimo livello, vinta dalla transalpina Justine Weyders (57”18) con il nuovo record del mondo davanti all’altra azzurra Federica Volpini (57”94).

World Games, ottimo inizio per l’Italia e per i piemontesi

Italia subito protagonista nelle gare di nuoto per salvamento dei World Games. Italia che nella prima delle due giornate dedicate a questa spettacolare disciplina ha raccolto ben 7 medaglie: 4 ori, 2 argenti e 1 bronzo. Tre di queste portano la firma di due atleti piemontesi: Jacopo Musso e Federico Gilardi, entrambi tesserati per la Rari Nantes Torino, rispettivamente primatisti del mondo nei 100 manichino pinne e torpedo e nei 200 super lifesaver. Jacopo Musso, classe 1993, ha conquistato il titolo nei 100 manichino pinne con un notevolissimo 45”40, record dei Campionati a circa tre decimi dal record mondiale dell’azzurro Francesco Bonanni. Jacopo ha preceduto con buon margine i tedeschi Kevin Lehr e Jan Malkovski.

Nei “suoi” 200 super lifesaver Federico Gilardi, si è invece dovuto “accontentare” del secondo posto, preceduto dal compagno di nazionale Daniele Sanna. 2’07”67 il tempo del quasi 26enne torinese, che nella vasca di Breslavia ha conquistato oggi un altro argento nei 200 ostacoli. Un argento davvero molto vicino all’oro, distante appena 5 centesimi e finito al collo di Bradley Woodward. 1’55”03 il crono dell’australiano; 1’55”08 quello di Federico. Nei 200 super lifesaver ha completato il podio l’australiano Tom Montgomery, nei 200 ostacoli il neozelandese Steven Kent. Quarto in 1’57”99 (nella prova a ostacoli) l’altro piemontese Sasha Andrea Bartolo, classe 1994 e tesserato per lo Swimming Club Alessandria.

I tre atleti del nostro Comitato Regionale si sono presentati tutti insieme nella finale della staffetta 4×50 ostacoli, con Jacopo in prima frazione, Sasha in seconda e Federico a chiudere; in terza frazione il già citato Daniele Sanna. Il quartetto azzurro ha chiuso al sesto posto in 1’39”33. Nella stessa gara si è fermata a 42 centesimi dal podio la formazione femminile italiana con le piemontesi Cristina Leanza (Aquatica Torino) e Laura Pranzo (Centro Nuoto Nichelino), con Silvia Meschiari e Serena Nigris; 1’52”41 il tempo delle azzurre, alle spalle di Francia, Australia e Cina.

Da segnalare la doppietta d’oro di Silvia Meschiari, prima nei 200 ostacoli e nei 200 super lifesaver. L’ultima medaglia italiana della giornata è arrivata grazie a Federica Volpini, terza nei 100 manichino pinne. Domani si chiudono le gare di nuoto per salvamento dei World Games. Il programma inizia alle 10 e prevede 50 manichino, 4×25 manichino, 100 manichino pinne e torpedo e 4×50 mista. Le finali inizieranno alle 17.30.


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Di seguito i finalisti piemontesi di oggi
– 50 manichino: Cristina Leanza (Aquatica Torino, 36”20), Sasha Andrea Bartolo (Swimming Club Alessandria, 29”71)
– 4×25 manichino: Italia (Cristina Leanza, Federica Volpini, Serena Nigris, Silvia Meschiari, 1’23”61), Italia (Federico Gilardi, Sasha Andrea Bartolo, Jacopo Musso, Daniele Sanna, 1’08”66)
– 100 manichino pinne e torpedo: Laura Pranzo (Centro Nuoto Nichelino, 1’03”01), Jacopo Musso (Rari Nantes Torino, 51”83)
– 4×50 mista: Italia (Cristina Leanza, Laura Pranzo, Silvia Meschiari, Federica Volpini, 1’43”86), Italia (Daniele Sanna, Sasha Andrea Bartolo, Andrea Vittorio Piroddi, Federico Gilardi, Jacopo Musso)

Il Campionato Regionale Assoluto Open chiude la stagione di gare in Piemonte

L’ultimo appuntamento nel calendario agonistico 2016/2017 del Comitato Regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta è il Campionato Regionale Assoluto Open in vasca lunga, in programma al Palazzo del Nuoto da venerdì 21 a domenica 23 luglio. Tre giorni di gare che oltre ad assegnare i titoli regionali assoluti saranno – per molti nuotatori piemontesi e non solo – l’ultimo test in vista del Campionato Italiano di Categoria, in programma allo Stadio del Nuoto di Roma dall’1 al 7 agosto. In tutte e tre le giornate si gareggerà sia al mattino sia al pomeriggio, con i turni che scatteranno alle 9.15 e alle 15.15. Il Campionato è aperto a tutti gli atleti delle categorie Ragazzi, Junior, Cadetti e Senior, naturalmente inseriti in un’unica classifica “assoluta”. Per il secondo anno consecutivo la manifestazione sarà “Open”, cioè aperta a nuotatori tesserati per società di altri Comitati Regionali oltre a quello FIN Piemonte e Valle d’Aosta.

Anche per questo motivo il Campionato Regionale sarà caratterizzato da numeri importanti: quasi 600 atleti, equamente distribuiti tra maschi e femmine, in rappresentanza di 33 società e per un totale di quasi 2000 presenze gara, escluse le staffette. Le società di Piemonte e Valle d’Aosta saranno 24, le altre 9 arriveranno da Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige e Umbria. I tesserati delle società provenienti da queste regioni non potranno concorrere per i titoli regionali ma avranno comunque una premiazione a parte se classificati nelle prime tre posizioni assolute. A proposito della formula Open del Campionato leggi anche https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?menu=agonismo&id_info=20170705090335&area=1&read=nuoto

Il programma del Campionato Regionale prevede tutte le gare presenti ai Mondiali di nuoto in vasca lunga eccezion fatta per gli 800 stile libero maschili e per i 1500 femminili. Nelle gare 50 e 100 in tutti gli stili e nei 200 stile libero e misti sono previste eliminatorie al mattino e finali A e B al pomeriggio. I 200 dorso, rana e farfalla, i 400 misti e i 400 stile libero sono a serie con la prima e seconda serie al pomeriggio; gli 800 femminili e i 1500 maschili sono anch’essi a serie con svolgimento in un unico turno di gara al termine delle gare del mattino; le tre staffette, infine, sono a serie a conclusione dei tre pomeriggi. Nei 50 stile libero, nei 100 in tutti gli stili, nei 200 stile libero e misti è prevista la finale C, riservata agli atleti della categoria Ragazzi non rientranti nelle finali A o B. Di seguito il dettaglio per ogni giornata:

– venerdì mattina: 50 fa / 200 do / 200 sl / 100 ra / 400 mx
– venerdì pomeriggio: prime due serie e finali delle gare del mattino / 4×100 sl a serie
– sabato mattina: 50 sl / 50 ra / 400 sl / 100 do / 200 fa / 200 mx
– sabato pomeriggio: prime due serie e finali delle gare del mattino / 4×200 sl a serie
– domenica mattina: 50 do / 100 sl / 200 ra / 100 fa
– domenica pausa pranzo: 800 sl F / 1500 sl M
– domenica pomeriggio: prime due serie e finali delle gare del mattino / 4×100 mx a serie

Da ricordare che al Campionato Regionale Assoluto non sarà presente Alessandro Miressi (Centro Nuoto Torino/Fiamme Oro), impegnato con la nazionale italiana nei concomitanti Mondiali di Budapest. All’evento iridato Alessandro nuoterà nella staffetta 4×100 stile libero azzurra. Al Palazzo del Nuoto non ci saranno neppure Luisa Trombetti (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino), azzurra alle Olimpiadi di Rio dell’anno scorso, e Aurora Petronio (Rari Nantes Torino), argento nei 200 farfalla agli ultimi Assoluti Primaverili. Ci saranno invece molti dei migliori nuotatori del panorama regionale, protagonisti in stagione nei più importanti eventi nazionali e anche in manifestazioni internazionali.

Citiamo Francesca Fresia e Roberta Calò (Centro Nuoto Torino), che hanno recentemente partecipato ai Campionati Europei Juniores di Netanya (Israele). Matteo Senor (Centro Nuoto Torino), bronzo nei 200 stile libero agli Assoluti Invernali e vincitore di cinque titoli ai recenti Campionati Regionali di Categoria, e la ranista compagna di squadra Mihaela Bat.
Stefano Saladini (Centro Nuoto Torino), Helena Biasibetti (Dynamic Sport), Simone Torrengo (Rari Nantes Torino), tutti medagliati ai Criteria Nazionali Giovanili di Riccione e plurimedagliati agli ultimi Campionati Regionali. Martina Biasioli (OASI Laura Vicuna) e Margherita Mainardi (Dynamic Sport), recentemente protagoniste alla Mediterranean Cup o Coppa Comen di Gezira (Malta).
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Regolamento, starting list e risultati a questo link: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20170718104337&area=1&menu=agonismo&read=nuoto

L’ALESSANDRINA DI ADOZIONE DEBORAH CHIESA SI AGGIUDICA IL DECIMO TROFEO MA.BO. DA 25.000$ DI TORINO

di Manuela Savini

Con sabato si è conclusa la X edizione del torneo ITF da 25mila dollari di Torino, disputato sui campi del Nord Tennis Sport Club. Ai cancelli di partenza delle qualificazioni si sono presentate 44 atlete, delle quali 8 hanno conquistato il main draw. Nel tabellone principale, composto da 32 atlete, la testa di serie n. 1 è stata assegnata alla giocatrice bulgara Isabella Shinikova (n. 289 WTA ), mentre la n. 2 è stata attribuita all’italiana Georgia Brescia (n. 203 WTA). Per entrambe, però, il torneo è terminato molto prima delle aspettative: Shinikova ha perso al secondo turno contro la romana Giorgia Marchetti (n. 575 WTA) che poi ha perso nei quarti contro la finalista messicana, testa di serie n.8 del tabellone, Renata Zarazua (n. 263 WTA); mentre Brescia è stata sconfitta al primo turno in tre set dall’italiana, finalista e vincitrice del torneo, Deborah Chiesa (foto), che ha cosi raggiunto anche la sua migliore classifica in carriera (n. 430 WTA).

 

Alle qualificazioni hanno preso parte 28 atlete italiane di cui 10 provenienti da Torino e provincia e precisamente: Camilla Diez, Ginevra Peiretti, Sara Guglielminotti (foto), Michele Alexandra Zmau (foto), Jessica Bertoldo (foto), Federica Di Sarra, Camilla Priuli, Harriet Hamilton (foto), Alessia Tagliente e Sofia Ragona. Purtroppo nessuna giocatrice torinese è riuscita a qualificarsi per il tabellone principale: soltanto la ventunenne Michele Zmau (n. 909 WTA), tesserata per il Circolo della Stampa di Torino, ha quasi raggiunto le qualificazioni perdendo al terzo turno contro la bolognese Stefania Rubini (n.484 WTA), che quindi si è conquistata, assieme all’altra giocatrice italiana di Lucca, Anna Giulia Remondina (n. 567 WTA), l’accesso al main draw del torneo.

Nel tabellone principale, delle undici italiane, due sono state le atlete tesserate in Piemonte: Anastasia Grymalska (foto), attualmente n. 485 e già n. 213 nel 2014 nel ranking WTA, allenata dal tecnico Stefano Dolce sui campi dell’USD Tennis Beinasco e Deborah Chiesa, nata a Trento, che è tesserata per Canottieri Casale ASD in provincia di Alessandria. L’avventura di Grymalska nel torneo si è fermata agli ottavi, dopo avere sconfitto al primo turno la testa di serie n. 3 del tabellone, Katarzyna Piter (n. 224 WTA), mentre Chiesa ha forse coronato un sogno, andando a vincere un torneo da 25mila dollari partendo dal primo turno, senza essere neppure testa di serie. Chiesa dopo aver eliminato la n. 2 del tabellone, Brescia, in un match partito male (36 63 60), ha poi battuto la spagnola Burillo (61 46 61), la toscana Remondina (62 60), l’austriaca Hives in semifinale (63 76), prima di approdare in finale e giocarsela contro la messicana Zarazua (foto).

Nella finale, dopo due ore e trentadue minuti di gioco, la giocatrice “piemontese” ha avuto la meglio con il punteggio di 63 26 75. Il primo set è stato giocato punto a punto nella fase iniziale, con uno strappo decisivo dell’azzurra da metà frazione, grazie alle solite accelerazioni di rovescio. Nel secondo set, la sudamericana ha cambiato marcia riducendo la percentuale di errori e chiudendo il set all’ottavo gioco. Nel terzo set dopo una partenza sprint di Zarazua (avanti 2-0), Chiesa ha reagito portandosi avanti 4-2 e servizio, salvo poi non capitalizzare il vantaggio e restituire il break (4-3). L’italiana non si è scoraggiata, reagendo e portandosi sul 5-3 e servizio, concretizzato con il miglior colpo dell’incontro, un rovescio bimane lungo linea che ha lasciato letteralmente immobile l’avversaria. Zarazua non è stata a guardare ed ha saputo approfittare dei pochi momenti di insicurezza di Chiesa, riducendo le distanze (5-5), dopo aver annullato anche un match point. Seppure, in questa fase, Zarazua sembrasse essere la favorita verso la volata finale, Chiesa ha dimostrato la crescita operata in stagione andando nuovamente a condurre sul 6-5 e chiudendo la sfida nel dodicesimo gioco, per il 7-5 finale.

A caldo l’atleta italiana, al suo primo titolo in una rassegna da 25.000$, ha esternato la sua grande soddisfazione con queste parole: “Non ci credo ancora e sono molto contenta della conclusione. Avevo iniziato la settimana con un po’ di paura visto l’accoppiamento di primo turno contro Georgia Brescia, seconda testa di serie e giocatrice contro la quale non avevo mai vinto. Il successo contro di lei mi ha dato ulteriore fiducia, incrementata ancora grazie al percorso compiuto in tabellone principale. Oggi il match è stato duro, contro un’avversaria ostica che ha ribattuto punto su punto. Sono stata abile a mantenermi tranquilla nel momento decisivo e chiudere 7-5 al terzo. Continuo a lavorare per crescere. L’obiettivo stagionale era di vincere un 15.000 $ e sono andata oltre con tale affermazione. Ora punterò a salire ancora in classifica mondiale e giocare con la stessa intensità nelle prossime manifestazioni internazionali. Un anno speciale, il 2017, con la promozione in A1 con la Canottieri Casale e questa bella vittoria“.

Sotto il profilo organizzativo, soddisfazione da parte del direttore del torneo, Barbara Garbaccio e del presidente del Circolo, Luca Politi: “Il livello del torneo si alza stagione dopo stagione ed è nostra intenzione continuare ad investire, compatibilmente con il prolungamento della concessione comunale che scadrà nel 2019. Il salto all’organizzazione di un 60.000 $ è ipotizzabile nell’arco dei prossimi tre anni, supportati dai nostri sponsor e dalla passione che ha sempre contraddistinto il nostro operato“.

Nel doppio, la vittoria è andata alla coppia brasiliana-spagnola, Paula Cristina Goncalves (n. 724 nel ranking di doppio)/Estrella Cabeza-Candela (n. 1054) che ha sconfitto in finale la coppia spagnola, testa di serie n. 4, Irene Burillo Escorihuela (n. 472)/Yyonne Cavalle-Reimers (n. 438) con il punteggio di 57 60 10-8.

Juve, arriva Douglas Costa. E la società trasloca al J-Village

“La Juve? è una grande squadra e mi è sempre piaciuto vederla giocare. Quando è arrivata l’opportunità, l’ho colta al volo.   Il gioco della Juventus è di altissimo livello e per quanto riguarda la Champions credo che la finale sia sempre difficile. Ma io sono qui per aiutare e per aggiungere quel che manca”. Così  il brasiliano Douglas Costa, in arrivo dal Bayern Monaco e presentato oggi alla stampa in maglia bianconera.

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Apre oggi i battenti la nuova sede del club bianconero, all’interno del J-Village presso l’Allianz Stadium. La società sportiva lascia così gli storici uffici di corso Galileo Ferraris. Ne dà notizia il sito web del club. “Il nuovo Quartier Generale bianconero, che conta su una superficie di 4.370 metri quadrati, è una sede nuova, moderna, funzionale – scrive il sito  – e fa parte di un progetto che guarda al futuro, della Juventus e non solo”.

Anni 2020… la gestione dello sport nel futuro

Il mondo dello sport è in continua evoluzione, anche se sembra però che a questa evidenza molti non sappiano farsene una ragione. Parlo dell’acquisizione sul campo dei diritti per svolgere un campionato di qualsiasi categoria vincendo un campionato di categoria inferiore oppure del suo contrario, perdere la categoria e discendere negli abissi della retrocessione. Tutto ciò era romantico se consideriamo e valutiamo lo sport per quello che in passato era considerato, cioè uno svago, un passatempo da praticare quando si era giovani e poi si andava a lavorare. Purtroppo il tempo è passato (o forse per fortuna…) e ora gli svagati del calcio, del basket, del tennis…etc… guadagnano cifre non sempre iperboliche ma comunque molto alte se paragonate a lavoratori “comuni”. Si dirà che la loro carriera è breve, che devono capitalizzare in fretta e tante buone ragioni consimili, ma in realtà, quello che molti ignorano, chi per vera ignoranza e chi per convenienza da strumentalizzare, è che l’atleta, in un modo o nell’altro, troverà un nuovo impiego in un’altra squadra, mentre altre sono le realtà (altrimenti dette “persone” e non risorse umane…) che si troveranno in difficoltà. Un’impresa sportiva, intesa come azienda, non ha solo gli atleti, anzi! Ha gli impianti da gestire con personale adeguato, ha le segreterie da mettere in funzione, uffici stampa, addetti agli atleti, magazzinieri, staff medici e persone addette alle biglietterie, addetti allo stadio o ai palazzetti e molteplici altre figure in funzione dell’ambiente e del livello raggiunto.

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Tutte queste persone lavorano grazie all’azienda che “gioca” in serie A… o altro livello che sia. Mettere in piedi tutto questo meccanismo ha costi elevati (se lo si vuole fare in regola) ed è necessario che chi investe non debba temere di buttare tutto in un attimo per un rigore sbagliato o un tiro libero finito sul ferro. Salire di livello crea entusiasmo, ma la strutturazione necessita di tempo. E se la piazza non risponde, tutte queste persone non lavoreranno più, in questo ambito almeno. Il diritto sportivo è romantico, giustifica passioni ma non considera i “drammi” che questo causa, e la parola non è usata abusandola. Le grandi città o le grandi piazze in generale come bacino di utenza garantiscono pubblico, attenzione dei media, sponsor, ma nonostante questo anche qui si fatica a costruire. Se a tutto questo si aggiunge ancora l’incognita di restare a questi livelli si comprenderà la difficoltà a realizzare qualcosa di particolarmente bello. Lo sport è gioia, sofferenza, entusiasmo e agonismo, ma deve essere anche spettacolo, altrimenti il pubblico non si muoverà per vederlo. E se è solo tecnica piacerà a pochi. Quando uno sport non ha pubblico, il perché c’è sempre, che lo si voglia o meno. Ma se è la paura di perdere a non permettere lo spettacolo o l’ingresso di volti nuovi magari dal mondo dei vivai sportivi, è evidente come non sarà lungi il tempo in cui a tale “non-spettacolo” si recheranno solo gli appassionati tifosi, che in ogni tempo e luogo sono sempre un sottoinsieme degli appassionati dello sport in sé.

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Lo sport ha costi e persone che vivono grazie allo sport stesso e non dovrebbe più essere permesso di “rischiare” la qualità della vita di chi ci lavora solo in funzione delle capacità degli atleti o rischiare il “posto” a causa degli infortuni che possono subire, o scatti “emotivi” degli atleti stessi che danneggeranno la loro azienda. Lo sport ha bisogno di aziende, impianti e di manager forti che garantiscano sicuramente i giocatori, ma soprattutto i volti oscuri dei lavoranti veri dello sport, di quelli che hanno un lavoro grazie ai giocatori di quella squadra, mentre i giocatori di quella squadra non hanno il lavoro grazie agli “oscuri”…  Per proteggere loro, per tutti quelli che mettono “in campo” la loro opera quotidiana e di cui nessuno mai parla, il vero progetto è: per tutti lo sport, ma per quello professionistico, in quanto tale, solo ai professionisti. Il mondo dello sport non può fare a meno di una piazza sportiva come quella della nostra città. Si possono dire tante cose su altre città con passati più “storici”, ma nel panorama delle diverse discipline sportive, con più vittorie ad alto livello in ogni ambito sportivo Torino non invidia nessuno. Gli spazi per praticare “la qualità” sportiva sono addirittura in surplus rispetto alla necessità. L’antidiluviana concezione dello sport come diritto sportivo è ormai in pieno contrasto con le necessità economiche e fiscali con le quali il mondo dello sport odierno deve fare i conti!  Un progetto sano dovrebbe prevedere aziende in grado di garantire posti di lavoro “agli oscuri” per più tempo. Altrimenti la precarietà di cui tutti lamentano nella quotidianità del lavoro “normale” dovrebbe (e in realtà è!) diventare la condizione unica non di chi gioca sul prato verde o sul parquet ma di tutti coloro che vendono anche le bibite allo stadio (se ci sarà la partita) o i parcheggi intorno allo stadio (se si giocherà una partita) o anche solo delle magliette souvenir (se ci sarà ancora quella squadra…).

Paolo Michieletto

 

Nuoto per Salvamento, Campionati Italiani di Categoria e World Games

I Campionati Italiani di Categoria di nuoto per salvamento si sono conclusi ieri sera allo Stadio del Nuoto di Roma al termine di quattro intensi giorni di gare. I nuotatori piemontesi tornano a casa con 21 titoli nazionali, 17 medaglie d’argento, 16 di bronzo e 6 record italiani di categoria. L’ultimo è arrivato ieri pomeriggio e a stabilirlo è stato Cristian Barbati nei 100 manichino pinne della categoria Junior. Cristian, classe 1999 tesserato per la Rari Nantes Torino, ha fermato il cronometro sul tempo di 47”03, migliorando il precedente primato nazionale di 38 centesimi. Si è trattato del suo secondo titolo della rassegna, dopo il primo posto nei 200 super lifesaver di ieri. Da ricordare, inoltre, che Cristian Barbati fa parte degli atleti selezionati per la nazionale giovanile che parteciperà agli Europei Youth di settembre. L’articolo completo sull’ultima giornata di gare a questo link: https://www.federnuoto.piemonte.it/finpiemonte/home_new/appro_new.asp?id_info=20170713204911&area=6&menu=agonismo&read=salvamento

Archiviati con soddisfazione i Campionati Italiani di Categoria, il nuoto per salvamento piemontese guarda ora agli imminenti appuntamenti internazionali, che vedranno in gara diversi atleti del nostro Comitato Regionale. Questi ultimi rappresentano l’eccellenza di un movimento che nei giorni scorsi a Roma ha dimostrato una volta di più il suo ottimo “stato di forma”, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Tanti nuotatori di tutte le categorie sono saliti sul podio a livello individuale e di staffetta, conquistando allo stesso tempo punti preziosi per le classifiche di società. Classifiche che hanno visto nelle rispettive top 10 molte squadre piemontesi. Terminati i Campionati Italiani è quindi tempo di pensare ai World Games, in programma dal 20 al 30 luglio a Breslavia, in Polonia. La manifestazione venne organizzata per la prima volta nel 1981 a Santa Clara, negli Stati Uniti, e si svolge ogni quattro anni; è destinata principalmente alle discipline che non fanno parte del programma olimpico. Tra queste c’è il nuoto per salvamento, le cui gare sono in calendario il 21 e 22 luglio. La squadra azzurra sarà in collegiale dal 17 luglio a Milano e mercoledì 19 partirà alla volta di Breslavia.

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Fanno parte della spedizione azzurra anche i piemontesi Cristina Leanza (Aquatica Torino), Laura Pranzo (CN Nichelino), Sasha Andrea Bartolo (Swimming Club Alessandria), Federico Gilardi e Jacopo Musso (Rari Nantes Torino). Di loro soltanto Cristina ha partecipato ai Campionati Italiani di Categoria, tornando a casa con l’argento dei 50 manichino e il bronzo dei 100 percorso misto, oltre che con il bronzo della 4×50 mista. Laura, Sasha, Federico e Jacopo, protagonisti in stagione con titoli nazionali e record mondiali, hanno invece proseguito la loro preparazione in contesti non agonistici.

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Gli altri atleti convocati nella nazionale che parteciperà ai World Games sono Silvia Meschiari (Fiamme Oro Roma), Serena Nigris (Orizzonti Soc Coop Udine), Federica Volpini (Fiamme Oro Roma), Daniele Sanna (In Sport Rane Rosse) e Andrea Vittorio Piroddi (Fiamme Oro Roma). Compongono lo staff il commissario tecnico Antonello Cano, il team manager Giorgio Quintavalle, i tecnici federali Massimiliano Tramontana e Giorgiana Emili, il medico Andrea Felici e il fisioterapista Enilda Nushi. Giudice italiano al seguito Jerry Polesel.

Bonucci va al Milan

Il trasferimento di Leonardo Bonucci al Milan è ormai cosa fatta: l’intesa con il club rossonero è raggiunta e il giocatore juventino potrebbe avere già firmato un contratto fino al 2022 a 6,5 milioni per ogni stagione. 40 milioni vanno alla società bianconera Il difensore è stato sottoposto ai test atletici a Milanello e nelle prossime ore sono previste le visite mediche. Tra qualche giorno Bonucci dovrebbe partire per la Cina, dove si trovano  Vincenzo Montella e i nuovi compagni di squadra impegnati nella tournée estiva.