Tra gli ottomila podisti iscritti e’ stato Gianluca Ferrato, 25 anni, di Pinerolo, a vincere la Stratorino 2018. I partecipanti hanno potuto scegliere tra il percorso di cinque o dieci chilometri. Il primo una passeggiata tra i monumenti del centro, il secondo una vera e propria gara cronometrata che passa anche per il Valentino. La 42esima edizione della corsa organizzata da “La Stampa” e Team Marathon e’ partita alle 10 da via Roma angolo piazza Castello. Tante le famiglie con bambini e cani al seguito. Madrina Cristina Chiabotto. (Foto rc – il Torinese)
Attesi 55mila tifosi per Roma – Juventus
Sono 55mila gli spettatori previsti domani all’Olimpico in occasione big match Roma-Juventus. Migliaia di juventini giungeranno nella Capitale su treni e bus organizzati. Il tavolo tecnico in Questura, presieduto dal questore Guido Marino, ha definito i dettagli del piano. I cancelli d’ingresso verranno aperti alle 18, con una suddivisione dei flussi di spettatori su aree di parcheggio per ognuna delle tifoserie. La Prefettura ha disposto il divieto di vendita per asporto e trasporto in strada di bevande in bottiglia.
Dall’Uefa provvedimento contro Buffon
Un procedimento disciplinare nei confronti di Gigi Buffon è stato aperto dall’Uefa per l’espulsione e le dichiarazioni fatte a Madrid. Allo stadio Bernabeu il portiere e capitano bianconero venne allontanato dall’arbitro Oliver dopo le proteste successive al rigore concesso al Real all’ultimo minuto di recupero, che portò all’eliminazione della Juventus. La discussione del caso avverrà il 31 maggio da parte della commissione Controllo, Etica e Disciplinare.
(foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)
E’ terminato il campionato con una vittoria che non lascia l’amaro in bocca per quel che sarebbe dovuto accadere dal prossimo weekend, ma con un sorriso che dovrebbe solo far sperare di poter rivivere le tante emozioni positive che quest’anno abbiamo vissuto
Se questo è un anno di rimpianti, bè, … datecene altri: prima partecipazione in coppa Italia e vittoria immediata al primo tentativo (prima squadra a vincerla dopo soli tre anni in Serie A, come segnalatomi da una persona “influente”), passaggio del primo turno di Eurocup e a 3” all’ intervallo dell’ultima partita della seconda fase si era qualificati… per i turni successivi. Campionato? Ok, si vorrebbe avere tutto, e sarebbe bello, ma l’esperienza sarà il tesoro da conservare per il prossimo anno. E comunque, pur essendo ripetitivo: nelle ultime partite 6 sono andate perse negli ultimi minuti se non secondi e pur se è vero che con i se e con i ma non si vincono i campionati, per lo stesso motivo aver vinto la Coppa Italia non è stata una fortuna.Chi vuole ricordare qualcosa di bello? Senza classifica, ma con emozione, … vedrete quante cose solo al volo bastano per avere tuffo al cuore. In ordine sparso e solo a titolo di esempio per la memoria… la palla recuperata da Deron e il passaggio a Sasha della finale credo sia da lacrime istantanee, il tiro di mercoledì di Peppe da libro Cuore, l’alley hoop di Bongou Colo’ per Deron sotto di 20 da incoscienti spettacolari, i tre tiri quasi consecutivi sempre di Bongou Colo’ in finale coppa Italia sono da vittoria della volontà sulla ragione, Valerio Mazzola che lotta per la vittoria in coppa a Firenze, segna bombe a raffica come mercoledì e che comunque trova il tempo di sollevare Gudaitis da cavaliere antico contro Milano, le vittorie su Milano e sul Bayern di quest’anno, il tiro da tre dall’angolo di Vander Blue contro Cremona in controtempo, Trevor Mbakwe che con la schiena a pezzi vola a schiacciare a canestro e prova pure a pedalare pur di entrare in campo, il canestro al volo di Patterson allo scadere del secondo tempo su passaggio baseball tutto campo di Washington contro Varese, i passaggi sulla schiena degli avversari di Garrett che poi conclude a canestro, il giro del campo con la Coppa Italia prima della partita con Capo D’Orlando, la classe e l’educazione sportiva di Jones che entra e tira dentro 7 bombe come se avesse sempre giocato e tutto il Palaruffini in piedi ieri sera a festeggiare con la squadra e con allenatore e tutto lo staff, ma sono solo alcuni dei momenti e tutti non è possibile metterli, almeno in questo articolo… : e questa è una stagione deludente? Allora, se questo è vero, prepariamo pure l’ex Palaisozaki alias Palalpitour: altroché il Palavela, se Torino “da delusione” crea queste emozioni, se vincerà cosa potra’ succedere?
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Mercoledì sembrava che la FIAT Torino giocasse senza curarsi degli avversari: come l’avevamo vista più volte, con calma con indifferenza quasi nei confronti degli avversari che pure arrivavano da 12 vittorie su 14 nel girone di ritorno. Non sembrava Varese la squadra forte, eppure non hanno non giocato alla “morte” pur di farcela, semplicemente la FIAT Torino ha giocato libera con la testa, e il buon Galbiati, qualsiasi sia il suo futuro, esce da vincente quest’anno, e non solo per la Coppa Italia, che così frettolosamente molti hanno già scordato: no, non è vero, non sono molti. Sono tanti invece i tifosi della curva che proprio in occasione dell’ultima partita hanno indossato la maglia con il cerchio tricolore. Dimenticare non è patrimonio delle persone sensibili. E proprio su questa parte mercoledì c’è stata una celebrazione di una persona che io non ho avuto la possibilità di conoscere, ma visto che molto di quello che sei stato vale da quello che lasci, da quello che ho ricevuto e sentito credo che Claudio, deve essere stato una persona vera, sincera, leale e sensibile. Smuovere il cuore di tutti non è facile. E aver la forza di farlo davanti a tutti vuol dire averla ricevuta da chi non c’è più fisicamente ma che vive nelle persone che lo hanno amato e lo ameranno per sempre. Peppe Poeta, prima della partita, ha letto una poesia, anzi direi più un’espressione di amore profondo che la moglie Tina gli ha dedicato. Mi è stata inviata e la trascrivo così com’è: “L’infinito del verbo AMARE è RESTARE, è esserci nonostante tutto. Amare è anche RESTARE sotto la Croce di chi AMI, bevendo fino in fondo, in certi precisi momenti, l’amaro calice dell’impotenza. Il Dolore più grande è NON poter far nulla davanti alla Sofferenza di chi AMI. Ma l’AMORE VERO è anche e soprattutto restare lì nonostante la nostra impotenza. Si ama soprattutto quando si RESTA anche nelle situazioni in cui NON converrebbe più restare”.
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E altre persone si sono unite per Claudio e per Tina: Manuele scrive “Per me Claudio è stato un esempio e sono fiero di essergli stato amico e di essergli stato vicino ma sono io che devo dirgli grazie per la sua amicizia e per i suoi insegnamenti e davvero, come dice qualcuno, l’Infinito di amare è restare”. Deborah ci invia: “Ogni volta vorrei mollare ma non lo faccio, ogni volta che combatto per ciò che ritengo giusto, lo farò con il sorriso dedicandolo a te… Grazie amico mio”.
“Nel quotidiano si incontrano tantissime persone , ma sono poche quelle per me SPECIALI, una di queste sei tu! Grazie Bulls!!”, queste le parole di Luca. E ancora… “Questo pomeriggio mi è stato chiesto un pensiero su Claudio e inizialmente avevo paura di essere banale e di non riuscire ad esprimere il mio amore, poi mi sono seduto e ho pensato che per me Claudio era tutto. E’ stato un papà quando ne ho avuto bisogno, è stato un amico un fratello un consigliere e in una sola parola è stato Famiglia per me. E’stato motivo di orgoglio poter dirgli quanto gli voglio bene e quanto importante fosse per me e per noi e di quanto io sia felice di potermi forgiare della parola amico suo perché Claudio era vita. Grazie davvero di tutto amico mio: forse ha davvero ragione Tina la sua splendida metà. Lei è stata l’altra metà del suo cielo, erano uno il prolungamento dell’altro e…sì: permettemi, direi come dice TINA, L’INFINITO DI AMARE E’ RESTARE E CLAUDIO E’ QUI con noi. Ti voglio bene. Tuo Manuelino”. “Il vuoto a chi rimane… Chi era Claudio? Il susseguirsi di gesti del cuore racchiudono una vita di momenti e sensazioni che descrivere a parolo o con parabole pre…stampate hanno del limitativo. Un Cuore Granata e Gialloblù, un uomo di Curva, una persona che ci ha lasciato un esempio che rimane come un tatuaggio nell’anima, il voler vincere sul demonio della malattia. Un esempio di lotta senza quartieri e religione, una semplice persona che ha lasciato qualcosa. Come un vecchio capitano in campo, ho solo avuto l’onore con rispetto e semplicità…di tenere per mano chi ti ha amato e amerà per sempre (la tua moglie Tina) per preparare la sceneggiatura di un film d’amore di chi rimane. Un semplice gesto per non apparire, ma per dimostrare alla tua gente, che non serve apparire… ma fare… come hanno fatto i tuoi fratelli. A loro il tributo e l’applauso di un Ruffini al 99% toccato dalla lettura del Ruggente Peppe Poeta. Ciao Claudione…veglia sempre su di Noi… ti garantisco che i ragazzi porteranno avanti il tuo desiderio e si prenderanno cura di Tina. Ciao Claudione. Con stima e rispetto. Il Capitano.” E queste sono le parole di qualcuno, che a cuore non è secondo a nessuno… Commentare? Non ce n’è bisogno. Qualcuno ha avuto la forza di andare oltre il campo e a portare umanità oltre il canestro, e a Claudio e all’artefice che ha avuto la forza di creare con volontà questo splendido pur se triste momento intenso vada il nostro pensiero di riconoscenza per aver fatto vivere la vita nel mondo luminoso del nostro Basket. E’ vero: Torino poteva vincere di più, ma ha fatto tanto e ha tifosi veri che hanno un cuore e che sanno riconoscere la volontà di fare. Avanti Torino, la strada non sarà sempre facile, ma almeno, il prossimo anno, le nostre maglie avranno un cerchio tricolore a ricordarci che luci ed ombre fanno parti della vita e anche dello sport, ma il coraggio, l’incoscienza e la voglia di farcela a volte fanno sì che nonostante tutto si può vincere con tutti e tutti insieme. Tutto il resto … è noia.
Paolo Michieletto
MOUNTAIN BIKE: IL GSPM TORINO È CAMPIONE D’ITALIA
Fine settimana foriero di soddisfazioni incommensurabili per il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino: dopo l’argento nazionale conquistato sabato 5 maggio nella gara di corsa su strada, domenica è finalmente arrivato il primo scudetto stagionale. A conquistare il tricolore sono stati i ragazzi della mountain bike, che si sono imposti sulla concorrenza in occasione dei campionati italiani ASPMI, disputatisi a Borgo Tossignano, in provincia di Imola
La spedizione sabauda constava in tutto di 7 partecipanti: oltre al responsabile della compagine ciclistica, Andrea Bologna, si sono presentati ai nastri di partenza anche Barbara Batel, Adriano Petti, Roberto Laghi, Roberto Moretta, Massimiliano Lenta e Alessandro Dazzeo. Detto della graduatoria a squadre, nella quale i piemontesi si sono lasciati alle spalle i colleghi di Imola e Modena, per il team gialloblù non sono mancate neppure le gioie individuali; infatti, Batel e Petti hanno agguantato il primo posto nelle rispettive categorie (donne e M4), mentre Bologna si è piazzato secondo nella M5 davanti al compagno di squadra Moretta (bronzo). Terza posizione, infine, nelle categorie M3 e M6 per Lenta e Laghi. A margine della competizione, Andrea Bologna si è dichiarato estremamente soddisfatto per i risultati conseguiti: «Siamo davvero felici e orgogliosi di aver iscritto nuovamente il nome di Torino nell’albo d’oro della kermesse, al termine di una gara rivelatasi più impegnativa del previsto a causa del fango disseminato lungo l’intero tracciato, che ha reso difficoltosa la pedalata e precario l’equilibrio, tanto che si sono registrate numerose cadute tra gli atleti, fortunatamente prive di conseguenze. Notevoli anche la lunghezza del percorso e il dislivello: nel primo caso parliamo di 36 chilometri, nel secondo di ben 1500 metri!». Un plauso, infine, è stato rivolto agli organizzatori della manifestazione: «Ringraziamo infinitamente la polizia municipale di Imola, con particolare riferimento a Stefano e Gabriele, per la grande ospitalità dimostrata e la disponibilità messa in campo». Smaltita l’euforia per il primo scudetto dell’anno, per il GSPM Torino è già tempo di prepararsi alla prossima sfida: sabato 19 maggio, ad Arcola, in Liguria, è in programma il campionato italiano ASPMI di tiro dinamico. L’obiettivo è quello di migliorare il quinto posto conseguito poco meno di dodici mesi fa a Terni.
Brescia – FIAT Torino. Il momento dei pensieri futuri
Una partita dai due volti o, forse, dai volti plurimi che l’Auxilium Fiat Torino di basket ha presentato quest’anno.
Emozioni ne abbiamo vissute tante, e in questa partita sembra che siano state tutte riassunte: carattere, assenza di volontà, forza, debolezza, spettacolo e, comunque, sempre spettacolo, anche nei momenti bui.
La FIAT Torino è probabilmente la squadra più “corretta” della stagione. Si può discutere all’infinito se questo sia un pregio o un difetto, ma bisogna dire che Torino non ha mai avuto gioco violento o scorretto nei confronti degli avversari, mai una volta si è visto qualcuno di Torino aggredire un avversario (e stiamo parlando di episodi di gioco, di difesa per essere chiari). Altre squadre, molte in maglia nera…, non aggrediscono, non difendono: assaltano, colpiscono e passano sopra, ma questo è forse il format del basket italiano dove la difesa da sempre (come il calcio e il suo catenaccio insegnano) è molto considerata.
Chiunque veda il basket Eurolega scopre che se colpisci l’attaccante al difensore viene fischiato fallo; se spingi oltre il limite vieni sanzionato, ma tant’è, quest’anno è andata così, e forse, se vogliamo sorridere, Torino è più adatta all’Eurolega che al campionato italiano (perché non sognare?)… .Per tornare alla partita si è rivisto Jones, sorpresa per molti ma non per i più attenti: era stato il miglior giocatore del campionato Slovacco: vero che dopo la meteora Blue (MVP in D-league) potrebbe non essere una garanzia, ma se avete mai visionato le partite dell’altr’anno lui ha sempre (o quasi) giocato così. Forse quest’anno non sempre ha avuto il tempo di farlo vedere, ma in questa partita come in altre in cui ha segnato molto ha avuto il tempo di giocare ed è uscito il giocatore che è. In altri momenti, forse, avesse sbagliato i primi tre tiri avrebbe “dormito” in panchina, ma senza Sasha, Garrett, Blue ormai a casa, ha avuto ulteriori chance e ha tirato fuori una prestazione Monstre… . Prossimo anno? Chissà…
Difficile dire cose nuove su Poeta che ha messo tutto quello che aveva, e il record stagionale di Assist e peccato non aver pareggiato con un suo tiro finale, però tutti quelli in campo hanno fatto quello che potevano e alcuni anche di più.
Simone (uno dei tifosi simbolo di Torino, forse quello più riconoscibile per la sua splendida parrucca gialla da trasferta…) ci dice: “Una Torino tutto orgoglio riesce quasi nell’impresa… Una partenza brutta e poi l’orgoglio di Poeta, Trevor e un grande Jones ci portano quasi alla vittoria. Brescia si conferma una gran bella trasferta, peccato sia stata l’ultima. Ora mercoledì speriamo in una vittoria di orgoglio finale e sempre forza Aux!”. Ed infatti la reazione è stata di orgoglio. La fatica era sensibile e visibile, anche se soprattutto nei nostri giocatori. A dirla tutta, proprio andando a vedere bene, nelle ultime giornate 6 partite sono “andate perse” negli ultimi 1’ – 2’… a testimonianza di una tenuta non proprio impeccabile, e se invece di perdere sempre in volata le avessimo vinte, credo sia evidente di cosa staremmo parlando adesso… , e come dice Simone, e gran parte della tifoseria… peccato.
Massimo (tifoso televisivo dalla curva… ) dice: “Siamo partiti male, anzi malissimo, e poi, forse un po’ complice la supponenza di Brescia e la bravura di Jones, siamo rientrati. Potevamo farcela, ma quest’anno sembra che la dea fortuna ci abbia più che abbandonati dopo la vittoria in Coppa Italia”. E credo che si possa condividere anche questo pensiero.
Diciamo, che pur se manca ancora una partita, un piccolo sunto della stagione è quello di essere felici di aver vinto finalmente qualcosa, essere consapevoli che le scelte tecniche non erano sbagliate, ma che il comportamento “amalgamato” del gruppo non sempre è stato perfetto. Ciò nonostante, se avessimo vinto solo tre o quattro partite di quelle perse in volata ora si parlerebbe di dove acquistare i biglietti per metà maggio… .
Ma con i sé e con i ma si costruisce poco: è ora di guardare per l’ultima volta in stagione questa squadra che ha riempito di emozioni tutti noi, e che come tutte le passioni ti alza e ti butta a terra il cuore in maniera improvvisa. La prossima stagione è già vicina e i sogni cominciano all’alba di una notte che però ha visto un giorno sfavillante con una coppa Italia e una buona partecipazione Eurocup: non è poco per chi come tutti noi, da sempre non aveva mai vinto un c…o (Peppe Poeta dixit)…
Paolo Michieletto
Parla Mazzarri: “Il Toro è in crescita”
Finito l’incontro Napoli-Torino, il tecnico granata Walter Mazzarri – come riporta Toro News – ha dichiarato: “Nel primo tempo il Napoli non ci dava possibilità di ragionare, abbiamo fatto tanti errori tecnici e ci siamo fatti un gol da soli. Nella pausa ci siamo parlati e nella ripresa ci siamo sciolti, ci siamo imposti di giocare Di solito qui il Napoli crea tantissime occasioni, oggi invece molte di meno. Significa che la squadra è in crescita e incomincia a capire bene quello che voglio: servirà a preparare meglio il futuro”.
Il giro di Paola
Paola Gianotti è pronta per la sua nuova impresa. Si chiama “Il giro di Paola” e parte il 7 maggio da Catania: quasi tremila chilometri in tutta Italia, sulle strade del Giro. Stesse tappe, percorso e difficoltà. Ma un giorno prima, all’insegna della sicurezza stradale. Arrivo il 27 maggio a Roma. L’atleta eporediese – detentrice di tre Guinness World Record, come donna più veloce ad aver attraversato il mondo in bici, i 48 stati USA ed il Giappone – parte tra pochi giorni da Catania per percorrere tutte le tappe del Giro d’Italia con un giorno in anticipo rispetto ai professionisti. Scopo dell’impresa è portare avanti la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale ideata insieme a Marco Cavorso e ripercorrere le orme di Alfonsina Strada, unica donna ad aver partecipato al Giro d’Italia insieme agli uomini nel 1924. Accompagnata dalla giornalista Mariateresa Montaruli e dalla fotografa Ilona Kamps, Paola porta i valori dello sport come auto affermazione e autodeterminazione delle donne; in molte città italiane non mancano momenti di incontro, per raccontare la sua storia e condividere i valori di tutte le sue iniziative sportive. La campagna “Io rispetto il ciclista” vede il ribaltamento della prospettiva di solito legata a questo tipo di iniziative; sono gli automobilisti stessi, infatti, a sottolineare come siano proprio loro a rispettare i ciclisti, in quanto utenti deboli della strada, tramite l’esposizione dell’adesivo con il nome della campagna sul retro dell’auto. Un segnale
chiaro e forte su come si comporta chi guida la macchina, soprattutto in fase di sorpasso del ciclista. Prosegue inoltre il progetto legato all’Uganda, “La speranza viaggia in bicicletta”, in collaborazione con la Onlus Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, con l’obiettivo di raccogliere fondi per acquistare 18 (una per tappa) biciclette per le donne, da aggiungere alle 104 già consegnate gli anni scorsi. “Sono emozionata – sottolinea Paola – di pedalare in Italia, ricalcare le orme della grande Alfonsina Strada e, soprattutto, portare avanti la campagna sulla sicurezza della strada a cui sono molto sensibile dopo il pesante incidente subito in Arizona durante il giro del mondo”. Paola si appresta a partire con il suo insostituibile team: Nicodemo Valerio, Fabrizio Malisan, Paola Blotto, Donato Lecci ed il mental coach Lorenzo Paoli
In memoria del Grande Torino
Nell’anniversario della tragedia del Grande Torino, ieri il sito web granata ha ricordato i nomi delle vittime dello schianto aereo avvenuto alle 17.05 del 4 maggio di 69 anni fa, quando il trimotore I-Elce, di ritorno da Lisbona, fini’ contro la Basilica di Superga. Alla basilica si è celebrata la Messa in suffragio dei caduti, officiante don Riccardo Robella. Al termine della cerimonia l’omaggio alla lapide con i nomi dei 31 caduti posta dietro la chiesa. Lo stadio Filadelfia e’ rimasto aperto per accogliere i tifosi e la Mole Antonelliana si e’ illuminata di granata.
Il giro d’Italia inizia quest’anno il 4 maggio, in una data significativa per il mondo dello sport, quella dell’anniversario della scomparsa del grande Torino, la squadra degli invincibili che, troppo bella per restare tra i mortali, il fato rapì a questo mondo affinché continuasse a giocare un’eterna partita nei campi Elisi e nel cuore di generazioni di sportivi in saecula saeculorum. Il giro partirà da Israele con tre tappe per rendere omaggio ad un immenso campione del ciclismo che fu prima di tutto un grande uomo: Gino Bartali, giusto tra le
nazioni, la massima onorificenza che lo Yad Vashem, il Museo della Shoa di Gerusalemme, dedica a coloro che, rischiando la propria vita, salvarono anche un solo ebreo dal massacro nazista. Bartali, eroe schivo a cavallo della sua bicicletta, segretamente contribuì ad aiutare moltissimi ebrei, durante uno dei momenti più cupi della storia, agendo e tacendo, fedele al motto che contraddistinte la sua vita: “Il bene si fa, ma non si dice”. La 101ª edizione della corsa rosa si disputa dal 4 al 27 maggio 2018 e si articola in 21 tappe. La conclusione, invece, sarà a Roma. I numeri parlano di 3.562,9 Km, per una media di 169,7 Km a tappa. I corridori saranno chiamati ad affrontare 2 prove a cronometro individuali (compresa la prima di 9,7 km a Gerusalemme), con 7
frazioni per velocisti, 6 frazioni di media difficoltà e 6 frazioni di alta difficoltà.
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Le frazioni in Israele saranno complessivamente 3. La seconda è da Haifa-Tel Aviv (167 Km) e la terza da Be’er Sheva a Eilat (229 Km). Dopo il giorno di riposo il Giro sbarcherà in Sicilia l’8 maggio con la 4ª tappa da Catania a Caltagirone. Nella 6ª tappa l’arrivo in salita a 1.736 metri sull’Etna. Nella 8ª (12 maggio) ancora traguardo in salita al Santuario di Montevergine (1.260 m.) per poi il giorno successivo arrivare ai 2.135 metri di Campo Imperatore sul Gran Sasso. Altre tappe da scalatori la San Vito di Tagliamento-Monte Zoncolan con pendenze anche del 22% (sabato 19 maggio), la Tolmezzo-Sappada, con il passo Tre Croci (domenica 20), l’Abbiategrasso-Prato Nevoso (giovedì 24 maggio, arrivo a 1.607 m.), la Venaria Reale-Bardonecchia e la Susa-Cervinia 2001 con 4 mila metri di dislivello (sabato 26).La cima Coppi sarà ospitata dal Piemonte con il Colle delle Finestre, rinnovando così il ricordo e l’omaggio all’immenso campione figlio della nostra terra, Fausto Coppi da Castellania, il grande airone. Nella mente dei tanti appassionati di questo sport si rinnoveranno il ricordo, le immagini, le suggestioni delle epiche sfide tra Fausto e Gino sulle strade polverose della nostra Italia, sulle colline, sui sentieri innevati su sempre più su verso la cima, in una lotta disperata e bellissima per afferrare la Vittoria e indossare la maglia rosa come l’aurora.