SPORT- Pagina 363

Nuoto per salvamento, le medaglie piemontesi

Ecco il riepilogo delle medaglie conquistate dai giovani piemontesi Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000 Torino) e Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) nelle prove oceaniche dei  Campionati Europei Youth di nuoto per salvamento, disputate tra giovedì e ieri a Kilkee (Irlanda).

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ORO – 1
Francesca Pasquino staffetta torpedo (Francesca Pasquino, Giulia Calistri, Elena Spagnolo e Alessia Locchi)

BRONZO – 2
Francesca Pasquino oceanwoman
Andrea Vivalda bandierine

A queste si aggiungono le nove medaglie raccolte dai due nuotatori piemontesi nelle gare in vasca

ORO – 7
Andrea Vivalda 100 manichno pinne e torpedo
Andrea Vivalda 100 manichino con pinne
Andrea Vivalda staffetta 4×25 manichino (Vivalda, Cipriano, D’Angelo e Mattia)
Francesca Pasquino 200 superlifesaver
Francesca Pasquino staffetta 4×50 ostacoli (Fabretti, Spagnolo, Locchi e Pasquino)
Francesca Pasquino staffetta 4×50 mista (Spagnolo, Fabretti, Pasquino e Calistri)
Francesca Pasquino staffetta superlifesaver mixed (Spagnuolo, Fabretti, D’Angelo, Pasquino)

ARGENTO – 2
Francesca Pasquino 200 ostacoli
Francesca Pasquino 100 manichino pinne e torpedo

Le prime amichevoli della FIAT Torino basket

Dopo la partita con l’Efes, si è concluso un primo “trittico” di amichevoli per la nuova squadra di basket della FIAT Torino: cosa resterà di queste esibizioni a ranghi ridotti?

Partiamo da un punto fondamentale. Guardare le partite in tv, o meglio tramite PC e Smartphone, grazie anche alle profonde intercessioni del mondo Auxilium basket, ha permesso a chi non avesse potuto spostarsi di osservare, almeno a grandi linee, i primi movimenti della squadra gialloblù. E’ ovvio che la visione dal campo sia più diretta e più “viva”, ma c’è una cosa che dal campo non si è potuta sicuramente cogliere: il commento dei cronisti.La FIAT Torino si è presentata non a ranghi ridotti… anzi si era… “ridottissimi”! Al punto che l’ultima partita contro Varese si è giocata in 7 soli giocatori. Ma questo sarebbe il meno, se, come contro Milano, anche l’Armani era a ranghi ridotti, ma i suoi 8 giocatori erano tutti potenziali titolari! La FIAT Torino si è presentata SENZA i titolari, o quasi, in tutte e tre le partite: Mc Adoo infortunato, Wilson in arrivo così come Tyshawn Taylor, Cusin a sprazzi solo nell’ultima amichevole, Tekele Cotton non al pieno della forma in alcune partite, Okeke sempre ancora fuori e addirittura alcune riserve a riposo! Ebbene, ad ascoltare i commentatori, la squadra avversaria di Torino, praticamente al completo (vedi Pistoia e Varese), secondo loro stava giocando bene contro la FIAT Torino che giocherà anche l’Eurocup! Sì, tutto vero, ma non solo con quelli che erano presenti. Torino ha perso “bene” con Milano, all’ultimo secondo contro Pistoia e ha vinto contro Varese una partita atipica per durata e condizioni “climatiche”. Per i commentatori di Lucca, la squadra di Pistoia ha giocato bene una partita che ha vinto all’ultimo secondo giocando anche tatticamente per vincerla a tutti i costi (cosa che in realtà, a parte per il morale, non dovrebbe contare nulla) contro un quintetto finale di Torino composto da Carr, Anumba, Caruso, Poeta, Stojanovic, e in panchina Demetrio, Cotton (a riposo dopo 15’) e uno straordinario Delfino. Nulla di offensivo, ma alla FIAT Torino mancavano tutti i pezzi da 90! Se qualcuno deve preoccuparsi, non è la FIAT… . Così come nella gara contro Varese (al completo senza il solo Avramovic) i commenti erano al limite dell’ironia ignorante, per poi decretare Torino come squadra di Eurocup con cui Varese ha meritatamente perso! Inquietante o entusiasmante? Le nostre riserve più titolari a rotazione come Carr, Cotton e Stojanovic hanno battuto una squadra che a dire dei gentili commentatori ha fatto l’altr’anno una splendida cavalcata regalando una stagione fantastica! Una splendida visione sulle maglie Auxilium di un circoletto tricolore dovrebbe far sussultare il cuore dei veri tifosi di Torino. Solo tre squadre hanno vinto qualcosa negli ultimi due anni: Milano, Venezia e Torino; diciamolo… un’autostrada vincente!

Se la mala sorte sugli infortuni, gli arrivi dilazionati e un po’ forse di difficoltà a gestire la preparazione atletica della nostra squadra ha inciso sulla presenza dei titolari, bisogna quindi pensare che, tutto sommato, la squadra ha delle potenzialità inespresse davvero altissime. La miglior “sorpresa” di tutte è Carlos Delfino; tutti sapevano delle sue qualità, ma che fosse il faro “giovane” trainante della squadra non se lo aspettava nessuno, e, comunque, una schiacciata in partita ce l’ha regalata, lui che sorridendo nelle interviste di inizio anno diceva che non arrivava più neanche a toccare il ferro… . E poi abbiamo scoperto Tony Carr, atleta splendido che dovrà imparare a dosare le forze ed affrontare difese molto dure come in Italia spesso si incontra, così come a tratti è apparso Tekele Cotton, l’aggregato Demetrio, con lampi anche di spettacolo puro e nelle ultime uscite ha fatto buona impressione anche Stojanovic, che, come promesso in presentazione stampa, deve ancora farsi perdonare il tiro da tre contro Torino quando ancora era a Capo D’Orlando. E la sua promessa, con testuali parole riportate dopo la domanda di una “super tifosa” di Torino di segnare anche per noi un tiro da tre vincente all’ultimo secondo, è stata: “Io speriamo che lo faccio!” Ti vogliamo così. Per ultimo, ma non ultimo, il Coach, anzi, The Coach! Larry Brown non ha al momento la squadra completa, ma non importa, e come aveva detto in conferenza stampa… “Small ball, big Ball, … non importa, giocherò con i giocatori che avrò!” Il senso era un altro, riferito alla campagna acquisti, ma la realtà è che si gioca nel modo giusto con chi si ha. E il modo giusto lo ha già trovato, tanto che i commentatori esterni quasi non si sono accorti di come la squadra di Torino fosse in emergenza. Speriamo che ora sia arrivato un altro tempo di “emersione”, cioè quello della squadra al completo, ma, insomma, per quanto a ranghi molto incompleti, la FIAT Torino basket lancia segnali di presenza.

Paolo Michieletto

 

Europei Master di nuoto, le medaglie piemontesi

La cittadina slovena di Kranj ha ospitato nelle scorse due settimane i Campionati Europei Master di varie discipline acquatiche. Dopo la pallanuoto, i tuffi e il sincro, nei giorni scorsi si sono svolte le gare di nuoto in vasca e di nuoto di fondo in acque libere (nel lago di Bled); gare nelle quali diversi atleti piemontesi hanno conquistato titoli e medaglie. Tre ori per Giannantonio Scaramel (Derthona Nuoto), classe 1952 e appartenente alla categoria M65-69, primo nei 3000 e nei 5000 metri in 40’07”6 e 1h14’06”70 rispettivamente e negli 800 in 11’04”09, con largo margine sui più dirette inseguitori. Il “maratoneta dell’acqua” tortonese ha poi portato a casa l’argento dei 400 stile libero, in 5’15”95 alle spalle dello spagnolo Rojas, e dei 200 farfalla, in 3’05”98 dietro il francese Cadiat. Ha gareggiato anche nei 200 rana e nei 200 misti, chiudendo ai piedi del podio. Grande protagonista la compagna di squadra Sabina Vitaloni (Derthona Nuoto), classe 1970 e inserita nella categoria F45-49. L’atleta piemontese ha completato una splendida tripletta nella rana, aggiudicandosi i 50, i 100 e i 200 in 35”48, 1’18”82 e 2’58”95. Per lei anche il secondo posto nei 200 misti, in 2’38”84 alle spalle della britannica Latty.

A Kranj ha brillato anche Giorgio Perondini (Sisport Spa), atleta classe 1937 e categoria M80-84, veneziano di origine ma trasferitosi in Piemonte da ragazzo, azzurro alle Olimpiadi di Melbourne 1956 e Roma 1960. Giorgio è giunto secondo nei 50 stile libero in 34”94 alle spalle dello svedese Bergengren ma nei 100 stile libero si è preso la “rivincita” nei confronti dello stesso avversario scandinavo, conquistando il titolo europeo in 1’20”48. Ha poi raccolto l’argento dei 50 rana in 44”17, dietro lo svedese Forslund. L’ottava medaglia d’oro piemontese è di Igor Piovesan (Natatio Master Team), classe 1974, primo nei 5000 della categoria M40-44 in 57’41”. Nel lago di Bled Igor ha vinto anche il bronzo dei 3000 in 33’00”5, salendo sul terzo gradino del podio dietro gli altri azzurri Nicola Nisato (DLF Nuoto Livorno) e Andrea Marcato (CN Stra).

Il nostro comitato regionale ha raccolto altri due bronzi con Simonetta Cavallero (Swimming Club Alessandria) e Christian Coscia (Derthona Nuoto). Simonetta ha chiuso terza nei 200 misti F55-59 in 3’01”65, nella gara vinta dalla belga Michel davanti all’olandese Remmits. Stesso piazzamento per Christian nei 100 rana M40-44, in 1’11”80 dietro l’olandese De Wildt e il russo Borstov. Da segnalare infine i quarti posti di Simona Baravalle (Vivisport UISP Fossano) nei 200 misti F35-39, di Valentina Lugano (Derthona Nuoto) nei 3000 metri F35-39, e della stessa Simonetta Cavallero nei 200 dorso.

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IL CAMPUS CINOFILO UISP A BARDONECCHIA

Da venerdì 28 a domenica 30 settembre a Bardonecchia si terrà il primo Campus Cinofilo.  Tante attività ludiche e sportive per gli amici a 4 zampe. Per poter partecipare il cane deve avere:
Età fra 1 e 10 anni
No problemi ortopedici, cardiaci, respiratori
Ottime condizioni di salute
Prima dell’iscrizione verrà fatta una valutazione caratteriale gr
atuita da uno degli istruttori.
L’esito della valutazione è vincolante ai fini dell’iscrizione.  Attrezzatura  consigliata  per  i  cani:  pettorina,  guinzaglio  o  linea  da  montagna  da  1,5m,  ciotola ed acqua, giochi, premietti per tre giorni, lunghina 5m. Per  gli  umani:  bastone  da  passeggio,  scarpe  da  trekking,  cappello,  impermeabile,  zaino. Istruttori cinofili presenti: Mirko Barrera, Francesca Mezzapesa, Enrico Bombonato. Info e iscrizione:equestriecinofile.piemonte@uisp.it

Nedved: “Con Ronaldo oltre i sette scudetti”

“L’acquisto di Ronaldo era  nella testa del direttore sportivo, lo ha proposto a me ed al presidente Agnelli”. Così Pavel Nedved racconta il percorso dell’affare Cristiano Ronaldo  alla televisione ceca Idnes Tv.  “Non era un’idea folle – ha detto il vicepresidente bianconero  – e la reazione fu entusiasta: era l’acquisto necessario per compiere un ulteriore passo in avanti dopo sette scudetti consecutivi. Quando scoprimmo l’entità della clausola abbiamo deciso di tentare”.

BEACH VOLLEY: LE RAGAZZE DEL GSPM TORINO CONQUISTANO IL BRONZO NAZIONALE

Ai campionati italiani ASPMI il terzetto composto da Roraima Pennazio, Roberta Pica e dal “prestito” Silvia Zotto (GS Brescia) sale sul podio, regalando così una medaglia alla compagine sabauda

Giunge dal beach volley l’ennesima medaglia stagionale del Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino, che dopo il settimo posto conseguito ai campionati italiani ASPMI di pallavolo a fine maggio centra un prestigioso bronzo ai nazionali ASPMI di “volley sulla spiaggia”, giunti alla loro quarta edizione e disputatisi a Cervia, in Emilia-Romagna, da domenica 2 a giovedì 6 settembre. La compagine sabauda, indebolita dalla defezione del suo responsabile, Valentino Hu, fermo ai box per infortunio, ha schierato cinque formazioni ai nastri di partenza: a livello maschile le coppie formate da Aldo Annicchiarico e Simone Manzo e da Mauro Buttolo e Alessandro Miragliotta (quest’ultimo “prestato” dal GS Milano) non hanno superato gli ottavi di finale, mentre le due squadre di misto (Aldo Annicchiarico, Simone Manzo, Roberta Pica e Mauro Buttolo, Alessandro Miragliotta e Roraima Pennazio) sono uscite di scena rispettivamente ai quarti e agli ottavi. La soddisfazione più grande, come anticipato, è giunta dal 3×3 femminile, composto da Roraima Pennazio, Roberta Pica e Silvia Zotto (in prestito dal GS Brescia):

le gialloblù, inserite in un girone unico a 5 squadre, si sono classificate al terzo posto, piazzamento che ha permesso al sodalizio torinese di non fare ritorno a mani vuote all’ombra della Mole Antonelliana. «Rivolgo un plauso a tutti i miei compagni di squadra – ha commentato il grande assente Hu –, in quanto, nonostante gli imprevisti e il mio infortunio, sono riusciti a portare a casa buonissimi risultati». E ancora: «Pur non avendo preso personalmente parte al torneo, desidero estendere un sincero ringraziamento al GS Cervia per l’organizzazione del campionato, con particolare riferimento al collega Luca Venturini, prodigatosi per l’ottima riuscita dell’evento, e al “Fantini Club” per averlo ospitato sui propri campi. Come sempre, inoltre, ringrazio il presidente del GSPM Torino, Massimo Re, l’amministrazione della città, l’ASPMI e tutta la sua organizzazione».

Mondiali campagna, Aiko Rolando oro Junior nell’arco olimpico

Quattro arcieri piemontesi sono saliti sul podio dei Campionati Mondiali tiro di campagna, in fase di conclusione a Cortina d’Ampezzo. La prima pagina è per Aiko Rolando, atleta torinese classe 2002 tesserata per la Iuvenilia, oro nell’arco olimpico Junior e argento nella prova a squadre Junior

Medaglie a squadre anche per Irene Franchini (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi), argento, mentre Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia) e Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi) si sono aggiudicati il bronzo. Una nuova medaglia di bronzo potrebbe arrivare nel pomeriggio, con Irene Franchini in gara per il terzo posto nel compound contro la tedesca Carolin Landesfeind. Alla sua prima esperienza in nazionale per quanto riguarda la specialità tiro di campagna, Aiko Rolando si è laureata campionessa del mondo Junior superando 51-42 in finale la francese Mathilde Louis. Da sottolineare il fatto che dal punto di vista “anagrafico” l’arciera torinese appartiene ancora alla classe Allievi, ma i suoi ottimi risultati l’hanno portata a vestire la maglia azzurra nella categoria superiore anche in un evento così importante. Del resto, in questo 2018 Aiko aveva già conquistato un titolo iridato Junior, nella prova a squadre ai Mondiali indoor; ieri, inoltre, era salita sul secondo gradino del podio nella gara a squadre Junior. “Ieri volevamo l’oro e per un soffio ci siamo dovute accontentare dell’argento” ha dichiarato Aiko Rolando ai microfoni FITARCO, “oggi sono tornata in campo con un grande desiderio di vincere, soprattutto per dimostrare a me stessa che posso tirare molto meglio rispetto a quanto fatto ieri. Sentire l’inno nazionale suonare solo per me è stato splendido; penso che questa medaglia mi ripaghi per tutti gli sforzi di quest’anno”. In semifinale la giovane torinese aveva piegato 59-51 la polacca Marlena Kocaj. Nella prova a squadre Sara Ret (compound), Aiko Rolando (arco olimpico) e Natalia Trunfio (arco nudo) si sono invece arrese in finale alla Svezia (Doverstal, Kack, Liljestrom), sconfitte allo shoot off per pochi centimetri. Dopo il 42-42 delle prime quattro piazzole, allo spareggio il 5-2-1 delle italiane non è bastato contro il 3-5-0 delle avversarie perché il 5 delle svedesi era più vicino al centro del bersaglio. Medaglia d’argento (con colpo di scena finale) anche per l’Italia Senior femminile. L’emiliana – piemontese di adozione – Irene Franchini (compound), Jessica Tomasi (arco olimpico) e Cinzia Noziglia (arco nudo) hanno di fatto battuto la Germania (Boscher, Landesfeind, Unruh) nella sfida per il titolo mondiale, ma la squadra tedesca ha fatto appello perché sulla piazzola numero 3 sono state indicate erroneamente le distanze. La giuria d’appello ha accettato il ricorso, annullando i punteggi su quei bersagli e considerando quelli ottenuti nelle altre tre piazzole. Il punteggio finale ha quindi premiato la Germania 32-29. Bronzo, infine, per la squadra assoluta maschile composta da Alessandro Giannini (arco nudo) e dai torinesi Marco Morello (arco olimpico) e Giuseppe Seimandi (compound), che ha superato 53-52 l’Austria (Dornhofer, Haberler, Wiener). Come detto in precedenza, un altro bronzo potrebbe arrivare nel pomeriggio, con Irene Franchini impegnata nella finale per il terzo posto (compound) contro la tedesca Carolin Landesfeind (a partire dalle 17). In semifinale l’azzurra ha perso 61-60 contro la statunitense Paige Pearce.

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Tutti i dettagli sul sito FITARCO

Larry Brown, la leggenda del basket è con noi!

 Si vive in un’epoca in cui tutto passa e ci si dimentica presto e troppo in fretta di ciò che capita nel bene e nel male. Ci si dimentica, ad esempio e con ridondanza, troppo in fretta dei propri maestri o di coloro che hanno creato qualcosa di grande, bello o semplicemente utile solo perché chi lo utilizza o lo segue pretende che sia di propria proprietà”. E così, anche nel mondo del basket, passa quasi inosservato, nella grande ignoranza, la qualità della persona che sta guidando e guiderà la FIAT Torino basket il prossimo anno. Ai più giovani, potrà sembrare poca cosa, ma per chi come il sottoscritto ha vissuto l’epopea di Allan Iverson che da solo lottava per vincere il campionato o per chi come me, addirittura tifava contro quei “Blue Brothers” dei Detroit Pistons che vincevano il titolo NBA (perché Blue Brothers? Perché lasciavano lividi blu sulla pelle degli avversari…ndr!), il filo rosso conduttore era sempre chi li guidava in panchina. Era una presenza, con il suo sguardo e con la sua filosofia di gioco, unica ogni volta, in quanto ogni volta si gioca in maniera diversa, a seconda di chi hai in squadra e di chi avrai davanti: “Play the right way”, è il titolo di un suo libro, ma quale sia la via giusta è comprensione e patrimonio solo di pochi. E lui è uno di questi “pochi”. Nelle interviste di inizio anno, mai troppo poco epiche, se ben riascoltate e ben tradotte, lasceranno il segno nei vostri cuori. Larry Brown è ironico, intelligente e preparato alla gestione della platea. Sa gestire tensione e stanchezza come pochi altri, ed ha occhi attenti a ciò  che succede intorno. 

Ma, ed è importante ribadirlo, il basket nasce e si sviluppa anche intorno a Larry Brown, e per leggere il suo curriculum rimandiamo alle varie “…pedia” di turno. Qui, vorrei rimarcare il rispetto e l’ammirazione di chi lo conosce davvero, dei giocatori che si sottopongono da soli alla cura del coach mito USA, che sono venuti a Torino solo per la sua presenza, per il fatto che la stampa internazionale e i media sono pronti a venire a vedere cosa farà la sua squadra da lui allenata in questo anno di avventura. Ci si concentra sui giocatori nello sport ma solo il calcio da noi valuta “a vario modo” gli allenatori fondamentali nell’alchimia di gioco. Il basket talvolta dà credito all’allenatore e talvolta gli dà “del fortunato” perché allena giocatori fortissimi che vincerebbero anche senza nessuno in panchina. Ma non è così. La gestione di una squadra non è solo la partita: è complessa, è diversa ed è difficile. Un allenatore “Mito” può essere uno sprone per le persone intelligenti e un fastidio per le persone invidiose e di scarso livello intellettuale, e talvolta potrebbero condividere lo stesso habitat sportivo. Un grande coach deve guidare la nave in calme acque e in momenti tempestosi: la FIAT Torino ha un coach che è oltre l’essere grande.E’ venuto per raccontarci la sua vita sportiva nel basket; a 78 anni non ha bisogno né di soldi né di notorietà: se è venuto a Torino togliendosi dal suo mito e dalla sua tranquillità d’oltreoceano non è per vanità o per fare un tour in Europa: è qui per narrare il basket e lo spettacolo sarà anche solo seguire “la sua via” di allenare. Sarà splendido poter seguire quando si potrà gli allenamenti della squadra e seguire il suo modo di seguire (il verbo ripetuto non è mancanza di vocaboli, ma è dovuto alla volontà di “seguire” una guida…) e condurre il gruppo. Vincere o perdere non è cosa che dipenda solo dalla tua squadra, ma da una combinazione di situazioni che prevedono anche gli avversari… . E non sarà facile vincere, ma sarà fondamentale studiare la via chepossa condurre al traguardo della vittoria con i mezzi e le capacità che si hanno a disposizione.Larry Brown ha vinto tutto nella sua carriera, non c’è nulla da dimostrare. Con gli strumenti adatti si può conquistare quasi ogni cosa; ma se al ponte di comando siede uno dei migliori al mondo nella storia e del presente, la strada non è né in salita né in discesa, ma è sicuramente aperta! Go on Larry Brown: grazie per essere con noi, l’avventura è cominciata.

PAOLO MICHIELETTO

Il 9 la Granfondo Internazionale

La Granfondo di Torino si svolge il 9 settembre. Per gli European master Games: https://www.torino2019emg.org

Il biglietto da visita della Granfondo Torino sono le location di partenza ed arrivo, rispettivamente Borgo Medievale e Basilica di Superga, alla volta dei percorsi di 128 km e 2667 metri di dislivello e di 99 km e 2274 metri di dislivello. La prima location è un museo a cielo aperto che sorge lungo le rive del fiume Po, nel Parco del Valentino. La località d’arrivo non ha  bisogno di presentazioni, Superga, costruzione maestosa il cui progetto risale al 1715. La sommità della collina è la seconda più alta di tutto il Piemonte con i suoi 672 metri, un tempio inaugurato il 1° novembre 1731 al cospetto di re Carlo Emanuele III di Savoia.

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PROGRAMMA GARA

Venerdì 7 Settembre

“Mezz’ora all’alba” e “Mezz’ora al tramonto”
Due cronoscalate su salite chiuse al traffico

Sabato 8 Settembre

09.00

Apertura area expo
Partenza “Staffetta dell’Amicizia”

16.00

Inizio sessioni di Spinning

18.00

Partenza della maratona podistica

Domenica 9 Settembre

08.00

Partenza

12.30

Apertura pasta party

15.00

Premiazione

Basket: We Got Game 9

L’associazione We Got Game promuove  We Got Game 9, torneo di basket 3 contro 3 con una doppia location.

 

Sabato 15 settembre si gioca il torneo maschile al Playground We Got Game di Nichelino; domenica 16  al parco Ruffini di Torino  il torneo femminile, in concomitanza con l’evento Ciao Sù organizzato al PalaRuffini. 

 

Info su We Got Game 9:
https://www.facebook.com/events/1655102057932642/