SPORT- Pagina 354

I campioni piemontesi del nuoto per salvamento 

Si sono conclusi a Riccione i Campionati Europei di nuoto per salvamento delle nazionali assolute e giovanili, con un’ultima giornata di gare dedicata alla seconda metà del programma di prove oceaniche. Trionfo azzurro nella staffetta torpedo, con le formazioni italiane Youth al primo e al secondo posto in campo femminile e maschile rispettivamente. La piemontese Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani), Alessia Cappai, Helene Giovanelli e Livia Elisa Fiori hanno conquistato l’oro davanti a Francia e Germania. Argento, invece, per Alessandro Marchetti, per i piemontesi Andrea Vivalda e Mattia Faccinti (Sa-Fa 2000 Torino) e per Davide Belcastro, secondi nella finale A alle spalle della Germania e davanti alla Gran Bretagna. Nella stessa prova l’Italia ha poi conquistato anche il titolo continentale Open maschile, senza atleti della nostra regione in formazione, e si è piazzata quinta tra le donne, con Francesca Cristetti (Rari Nantes Torino) e Vittoria Borgnino (Nuotatori Canavesani) schierate in staffetta.

 

Una nuova medaglia azzurra – di bronzo – è arrivata dalla staffetta ocean Youth formata da Livia Elisa Fiori, Alessia Cappai, Carlotta Tortello e Valentina Pasquino, sorella di Francesca e tesserata per i Nuotatori Canavesani. Le azzurrine hanno chiuso al terzo posto dietro Francia e Germania. In chiusura di programma è giunto l’ultimo squillo azzurro degli Europei, grazie alla medaglia d’oro conquistata dalla staffetta ocean lifesaver mista. A comporre il quartetto italiano sono stati Daniele Sanna, Samantha Ferrari, Vittoria Borgnino (Nuotatori Canavesani) e Andrea Niciarelli.

 

Alle medaglie citate i nuotatori piemontesi hanno aggiunto buoni piazzamenti. Dopo le medaglie di ieri Francesca Pasquino (Nuotatori Canavesani) ha chiuso in quarta posizione nell’ocean Youth. Sempre tra i giovani, Valentina Pasquino (Nuotatori Canavesani) e Andrea Vivalda (Sa-Fa 2000 Torino) hanno raggiunto il settimo e ottavo posto rispettivamente a bandierine. Vittoria Borgnino (Nuotatori Canavesani) si è piazzata nona nell’ocean e nella gara con tavola e ha poi gareggiato nella staffetta Ocean azzurra quinta al traguardo. Sono approdati in finale anche Federico Gilardi (Fiamme Oro/Rari Nantes Torino) e Mattia Faccinti (Sa-Fa 2000 Torino, Youth), nella gara con tavola e nell’ocean. Entrambi hanno gareggiato anche nelle staffette ocean rispettivamente Open e Youth, quinta e sesta all’arrivo. Quarta posizione, infine, per la staffetta ocean lifesaver mista Youth, con Francesca Pasquino e Andrea Vivalda in formazione.

 

Per quanto riguarda le classifiche per nazioni, dopo aver chiuso in testa sia tra gli Open sia tra gli Youth nelle gare in vasca, al termine delle prove oceaniche l’Italia ha perso una posizione nella graduatoria generale (piscina+mare) assoluta, confermandosi però al primo posto tra gli Youth. Nella classifica Open è campione d’Europa la Francia e il terzo posto è della Germania. Tra i giovani argento per i tedeschi e bronzo per i transalpini.Archiviate le gare delle nazionali Open e giovanili, i Campionati Europei proseguiranno a Riccione nei prossimi giorni con le gare Interclub dedicate alle società.

 

Risultati completi a questo link

 

Foto di Giorgio Scala/Deepbluemedia

A Brescia passa la Juve in rimonta

Ieri sera al Rigamonti la Juventus ha sostanzialmente replicato la partita casalinga contro il Verona, ancora un 2-1 in rimonta, però il gioco è migliorato e l’impressione generale è che inizia ad intravedersi la mano di Sarri, quantomeno per l’atteggiamento, sempre votato in avanti; il primo tempo è stato più sofferto anche grazie ad un ottimo Brescia, ma nel secondo risulta più convincente. Dybala e Ramsey continuano a far bene, anzi ancora meglio rispetto alla gara contro il Verona: la loro intesa funziona, si cercano spesso e quando si trovano esce sempre qualcosa di pericoloso per l’avversario. La Joya crea molte giocate, si diverte (e si vede!) e risulta decisivo per la partita: guadagna lui il corner e la punizione che portano alle due reti bianconere. Il gallese, ieri trequartista, ha fatto un gran primo tempo, mettendo lo zampino quasi ovunque e cercando di servire Higuain con tocchi di prima; ha dato un’accelerata alla manovra bianconera e aggiunto tanta qualità.
E pensare che il Brescia era passato in vantaggio dopo appena quattro minuti con Donnarumma, grazie ad un Sandro un po’ troppo indeciso e ad un errore clamoroso di Szczesny; la Juve deve quindi già partire in salita e nei primi minuti si registrano al 9’ una buona occasione per Rabiot, ma il suo sinistro finisce alto, poi ci provano Higuain, Ramsey di testa  e Khedira da destra, che manda fuori di pochissimo.
Al 18’ il primo cambio nella Juve: Danilo esce per un problema al flessore della coscia sinistra e lascia il posto a Cuadrado; proprio lui serve un assist al Pipita al 25’, che però non riesce ad agganciarlo.
Al 40’, la sfortunata deviazione nella propria porta di Chancellor regala il pareggio alla Juve (su corner guadagnato da Dybala), poi dopo un minuto Balotelli cerca di sorprendere Szczesny dai 36 metri, ma la sua punizione finisce fuori.
Nella ripresa, la Juve si fa più aggressiva con i tentativi di Higuain e Rabiot, ma il Brescia si difende molto bene, il Pipita è marcatissimo e si innervosisce per alcuni interventi subiti su cui l’arbitro sorvola.
Al 63’ gli uomini di Sarri passano in vantaggio: punizione dal limite procurata dall’instancabile Dybala, e sulla ribattuta Pjanic fa partire un bel rasoterra che s’infila alle spalle del portiere.
Esce Ramsey per Bernardeschi, il Brescia ha un po’ mollato il ritmo e la Juve può approfittarne, con Dybala che al 73’ st ci prova di sinistro, finito di poco a lato; poi al 77’ st gran accelerata di Khedira che si fa tutto il campo e viene atterrato, ma l’arbitro nulla concede.
Il Brescia rispunta al 78’ st, quando Martella scarica un sinistro potente ma Szczesny respinge; al 93’ st bella azione di Cuadrado, purtroppo Higuain viene anticipato a due passi dalla porta e perde l’occasione di segnare il 3-1.
Vince la Juventus anche senza Ronaldo (fuori per affaticamento), gli appunti di Sarri presi ad ogni partita iniziano a dare frutti; nota negativa: Rabiot, che mai è entrato in partita, anzi: lento, perde palloni, raddoppia le fatiche di Sandro e dei compagni: forse non è ancora in condizione.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo

Il primo Memorial Scirea nel ricordo di un amico

PALERMO: PADRI CONTRO FIGLI NEL RICORDO DI SCIREA

“Palermo allo stadio della Favorita aveva ricordato a dieci anni dalla morte questo grande campione, mancato a soli 36 anni. Per onorarlo insieme a me, che mi pregio di averlo avuto come amico mio e della mia famiglia,erano arrivati in Sicilia tanti campioni che avevano giocato con lui a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta. Mariella, la moglie e il figlio Riccardo avevano voluto fortissimamente questo Memorial in Sicilia , il cui incasso fu devoluto alla Lega italiana contro i tumori. Ricordo che Mariella si era dimostrata entusiasta di quella scelta, sia perchè in quei giorni aveva inaugurato una palestra intitolata a Gaetano nella scuola Sturzo di Bagheria sia perchè insieme al figlio era stata ospite di due Cub Scirea, uno a San Giuseppe Jato e l’altro a Termini Imerese. Ricordo che il Memorial si svolse senza troppa malinconia, perchè si trattava in realtà di una grande festa ricca di affetto. Anche se sono stato dirigente del Torino, ricordo che eravamo amici, al di là della diversa fede calcistica, perchè Gaetano era un uomo di grande correttezza, di grande rispetto per il prossimo. Mio figlio Carlo Alberto all’età di sette anni giocava insieme a Riccardo, all’epoca suo coetaneo, nella Scuola Calcio Gabetto. Ricordo che Gaetano veniva al campo Agnelli, dove Gabetto faceva fare gli allenamenti, a prendere il figlio. In seguito divenni dirigente dei Pulcini della Scuola Calcio Gabetto.
Quel primo “ Memorial Scirea “ fu una specie di derby padri contro figli che si affrontarono in due squadre avversarie. Tutto nacque perchè a Torino era stato formato il Cub Viasat di calcio a cinque, nel quale giocava un gruppo di ragazzi dai cognomi famosi, figli di campioni di Juventus e Torino degli anni Settanta. Fra i promotori era stato proprio Riccardo, che per l’occasione del Memorial del ’99 aveva allargato la rosa ad altri giocatori, tutti dai natali famosi. Ricordo che quella sera, quando tutti i protagonisti ebbero raggiunto Mondello, era curioso vedere insieme, ad esempio, Zibi Boniek con il figlio Tomasz, Michel e Laurent Platini, Luciano e Ludovico Spinosi. Nella squadra dei figli dei campioni come eccezione c’era Fiorello, siciliano doc. Nella squadra “ Amici di Gaetano” c’erano Zoff, Tacconi, Collovati, Brio, Spinosi, Santin, Morini, Boniek, Causio, Sala, Platini,Cannevale, Rossi, Schillaci, Altobelli, Mattrel . Nella squadra “ Figli dei Campioni “ c’erano i figli di Mattrel, Sala, Cuccureddu, Salvadori, R.Scirea, Conti, Lippi, Platini, Boniek, Morini, , Gori, Rossi, Cereser, Altobelli, Santin, Mariani, Altafini, Causio e Fiorello. Bella anche la serata della vigilia nell’Hotel Palace di Mondello, in un’atmosfera davvero magica. Ricordo in particolare l’ingresso di Michel Platini, accolto da mille flash e poi Vycpalek, che lo salutava affettuosamente. Conservo tanti, tanti bei ricordi e non solo di quell’ evento. Sono orgoglioso di aver avuto il privilegio della sua bellissima e sincera amicizia”.

Mauro Reverberi ( ex dirigente Torino Calcio e Accompagnatore Torino Primavera )

Italian Bike Test: inizio con il botto

Conclusa a Sant’Ambrogio di Torino, ai piedi della Sacra di San Michele, la prima tappa dell’unico bike test tour d’Italia.
Oltre 2.500 i test effettuati nei due giorni.
Appuntamento il 28 e 29 settembre a Montecchio Maggiore

 

Si è svolta questo weekend a Sant’Ambrogio di Torino, presso il Birrificio San Michele, la prima tappa del 2019 di Shimano Steps Italian Bike Test.

L’unico bike test tour italiano, che per la prima è arrivato in Piemonte, non ha tradito le aspettative. Nonostante il clima tipicamente autunnale ed un sole decisamente latitante, gli appassionati delle due ruote si sono riversati nel Village per poter provare, in anteprima, tutte le novità 2020 delle principali aziende del mondo bici.

 

Al termine della due giorni, sono stati oltre 2.500 i test effettuati. Decisamente elevata anche la partecipazione di dealer, negozianti ed operatori del settore bici.

 

A disposizione dei partecipanti c’erano trail road e off road suggestivi e adatti a tutti i livelli.

In pochi minuti i tester potevano raggiungere il Parco Naturale Laghi di Avigliana! Un’esperienza unica, grazie a tracciati perfetti per mettere alla prova i nuovi modelli di MTB, eMTB e Gravel.

 

Altrettanto affascinante, a tratti mistico, il tracciato road che permetteva di arrivare fino all’Abbazia di San Michele della Chiusa, meglio nota come Sacra di San Michele. L’abbazia benedettina, che domina maestosamente la Val di Susa e risalente all’alto medioevo, ispirò nel 1980 Umberto Eco nella realizzazione del suo più celebre romanzo: “Il Nome della Rosa”.

 

Shimano Steps Italian Bike Test si sposta adesso a Nord est. Il 28 e 29 settembre sarà infatti la volta di Montecchio Maggiore (VI). Un’altra location davvero suggestiva, in grado di attirare appassionati da tutto il Triveneto. I trail si snoderanno infatti nel magnifico scenario dei colli sovrasati dai due castelli della Bellaguardia e della Villa, noti a tutti come i “Castelli di Romeo e Giulietta“.

 

Per partecipare all’evento è necessario pre iscriversi online (http://bit.ly/IBT-registrati) e presetarsi in segreteria il giorno della manifestazione per ritirare il badge d’ingresso.

 

Shimano Steps Italian Bike Test:

 

21/22 settembre – Piemonte – Sant’Ambrogio di Torino

 

28/29 settembre – Veneto – Montecchi Maggiore

 

5/6 ottobre – Lombardia – Alzano Lombardo

 

12/13 ottobre – Lazio – Formello

 

26/27 ottobre – Puglia – Castel del Monte

 

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facebook: facebook.com/bikevents

 

instagram: instagram.com/bikevents

 

web: bikevents.com

Gioca anche tu con i campioni italiani di minigolf

Curiosi e appassionati del minigolf avranno occasione, domenica 29 settembre, di giocare gomito a gomito con atleti e campioni di questo sport: questa la prima originalità di tale gara. Seconda novità, una categoria apposita per “i non tesserati”, con relativi premi. Ingresso eccezionalmente contenuto (10 euro): lo scopo, far conoscere in modo dinamico e accattivante il minigolf. La Gara Open della FIGSP è indetta dalla ASD Minigolf Sport Club Sanremo presso il Minigolf Oasis Torino, viale Thovez 54, unico M.O.S. (minigolf open standard) in Italia.

Altre categorie: Elite Maschile e Femminile, Seniores Maschile e Femminile, Juniores/Schuler, Amatori.

La gara avrà inizio alle ore 8.00.

Gli allenamenti ufficiali si svolgeranno il giorno prima, sabato 28 Settembre dalle 8:30 alle 16:30.

Le iscrizioni alla gara si effettueranno presso il Minigolf Oasis Torino. Termine dell’iscrizione entro le ore 22.00 di mercoledì 25 settembre 2019. All’iscrizione volendo sarà possibile acquistare una tessera al costo di 25 euro che prevede dieci giornate d’ingresso al minigolf per allenarsi in vista della gara.

Per ulteriori informazioni contattare 335 49 74 10.

Nella valle del Golf, una delle meraviglie spagnole

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La città spagnola di Marbella, che sorge in provincia di Malaga, nella parte meridionale della regione dell’Andalusia, rappresenta uno dei poli di maggiore attrazione turistica del territorio. Propone numerose alternative di intrattenimento ed attività sportive, tra cui un’ampia offerta per gli appassionati di golf. L’Andalusia rappresenta, infatti, storicamente una delle regioni europee maggiormente scelte per la qualità della destinazione golfistica, tra cui la coesistenza di più di sessanta campi da golf nella sola costa del Sol, un numero tale da aver fatto ribattezzare questo tratto di costa come “costa del golf”. Questo porta la penisola iberica ad essere tra i leader europei in termini di turismo golfistico.

La regione, inoltre, gode di un clima ottimale, soleggiato e caldo, con poche precipitazioni nel corso dell’anno, un dolce profilo geografico ed una temperatura media delle acque di 18-20 gradi. Le giornate sono prolungate, ricche di luce e di sole, con poche precipitazioni nel corso dell’anno ed una incredibile varietà di campi disponibili nel raggio di pochi chilometri, che si affiancano ad una ricchezza paesaggistica che spazia dalla montagna al mare, fino alla sierra. Queste caratteristiche del territorio lo rendono una tra le destinazioni più celebri per gli amanti del golf, non solo europeo, ma globale. I circoli presenti offrono campi da golf con diversi livelli di difficoltà adatti a tutti gli handicap, dal giocatore più esperto a quello che ha da poco iniziato ad andare sul campo, e tra le migliori Club House del Paese. Se a tutto questo si aggiungono strutture alberghiere di livello eccellente, un’importante offerta di centri artistici e culturali, il fascino dei paesaggi e dell’architettura dell’Andalusia, una ricca eredità culturale storica ed artistica, le attività sportive offerte dal mar Mediterraneo, la varietà gastronomica iberica, si approda ad un’offerta complementare tale da poter soddisfare anche coloro che non praticano il golf.

Non resta che provare di persona.

Buon gioco!

Emanuele Farina Sansone dalla Spagna

Mondiali di Karate, bronzo per l’Italia

La squadra juniores di kumite raggiunge il terzo gradino del podio con due piemontesi su tre titolari

 

Odivelas (Portogallo) 22 settembre 2019 – Ieri, nel corso della seconda giornata dei campionati mondiali di Karate Tradizionale WKSA si sono svolti gli incontri a squadre della categoria juniores. Con 25 nazioni partecipanti la squadra degli azzurri ha conquistato il terzo gradino del podio, battendo Svizzera e Spagna e perdendo 2-1 in semifinale contro la Svezia.

Gli incontri a squadre prevedono 3 atleti titolari e la possibilità di inserire 2 riserve. L’Italia si è presentata con due piemontesi su tre titolari: Sergio Pretta di Torino, atleta classe ’98 della Keiko Club Torino (imbattuto negli incontri),  e Marco Babbini di Vercelli, atleta classe ’00 della Yanagi Vercelli. Il terzo titolare della squadra, Kevin Ghiozzi, proviene dall’Emilia. In squadra anche Abouba Kone del Veneto e Elio Mastrofrancesco del Lazio.

Sopra agli azzurri solo Inghilterra (1^) e Svezia (2^)

È la seconda volta nella storia di questo circuito che l’Italia juniores raggiunge il terzo posto riconfermando così i risultati dei mondiali di Treviso del 2017.

Oggi sarà il turno dei Seniores, categoria alla quale parteciperà nuovamente anche Sergio Pretta, a cavallo delle due categorie grazie alla giovane età.

Per conoscere i risultati non resta che attendere… e incrociare le dita.

Doppio record alla HippoRun

Per il secondo anno consecutivo è stato polverizzato con un doppio record il crono della HippoRun, mezza maratona giunta alla 4^ edizione e organizzata dalla Podistica Torino.

Il keniano Paul Tiongik tesserato per il G.P. Parco Alpi Apuane ha ritoccato di 55” il tempo siglato nel 2018 da Tamu Deme Abate, mentre l’etiope Gedamnesh Yayeh della Olimpia Addys Abeba ha migliorato di 54” quello che apparteneva ad Alemayehu Gete sempre del 2018.

Dopo lo start alle 9,15 dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi degli oltre 1400 partecipanti, si è subito intuito che la competizione, complice un clima ideale, avrebbe avuto un importante risvolto tecnico sia a livello maschile che femminile.

Al 5° km si delinea già il podio, transitano appaiati Tiongik, Nyakundi e Konga in 14’21”. Il terzetto prosegue e al 9° km. prende il comando il vincitore, che al 10° km. passa in 28’34”, mentre gli avversari perdono terreno e sono distanziati di una decina di metri. Il keniano prosegue la gara in solitaria e il distacco cresce ulteriormente e taglia il traguardo all’interno dell’ippodromo in 1h01’17”, ritardato di 19” Simba Dickson Nyakundi del Run2gether e in 1h02’25” il compagno di club Kiprorir Roncer Konga.

Tiongik che si allena a Siena, classe 1990, è rientrato da soli 2 giorni dal Kenia ed è reduce da un leggero infortunio. In questa occasione ha siglato il suo pb, il precedente era di 1h02’7”, stabilito quest’anno a Milano.

Primo degli italiani e quinto assoluto Francesco Carrera dell’Atletica Casone Noceto in 1h05’39”.

Altrettanto elevato il livello tecnico della gara femminile, dove solo la vincitrice Gedamnesh Yayeh, è riuscita a contrastare il dominio keniano. Passaggi molto veloci anche qui con un terzetto inizialmente guidato da Lagat, YaYeh e Wanjohi, che si sono alternate a fare il ritmo.

Al traguardo intermedio del 10° km. la battistrada Lagat passa in 33’25”, vantaggio che perde al 15° km e progressivamente viene superata, chiudendo quarta. Yayeh la giovane mamma ventisettenne, prima in 1h12’08” molto provata dalla competizione e subito soccorsa, è solo da 10 giorni in Italia. Seconda e terza posizione per Wangari Mary Wanjohi del Run2gether 1h12’19” e Lenah Jerotich dell’Atletica 2005 1h12’24”. Elisa Stefani del Brancaleone di Asti, è sesta tra le donne e 23^ assoluta in 1h13’52” e commenta “Sono molto soddisfatta, nonostante non fossi al top della forma a causa di un’influenza”. Nella 10 km. partita in contemporanea alla mezza maratona, le posizioni di vertice sono state conquistate da Riccardo Mugnosso, portacolori del Runners Milano in 29’45” e Valeria Roffino delle Fiamme Azzurre, 12^ assoluta in 34’12”.

Juve, vittoria sofferta contro il Verona

La Juve torna alla vittoria dopo due pareggi (Fiorentina e Atletico), ma con tanta fatica; Sarri fa esordire Ramsey e Demiral, con risultati totalmente opposti: davvero buona la partita del gallese – che fa anche goal – da dimenticare quella del turco. Per il resto, il solito Ronaldo leader, che risulta sempre decisivo pur non brillando, le certezze Bonucci in difesa e Gigione Buffon in porta, la continuità di Cuadrado e Matuidi ed infine due parole per Dybala: dopo tanta panchina, arriva il suo ingresso da titolare e cerca di far bene, si muove moltissimo e l’intesa con CR7, con cui spesso e volentieri si scambia là davanti, pare funzionare. Non segna e non fa segnare, ma ci mette tanta buona volontà e alla fine la sua prestazione merita un’ampia sufficienza: basterà per meritare la fiducia di Sarri?
Certo il Mister ha ancora molto da lavorare: la manovra bianconera non è mai fluida e Bentancur, che parte da titolare al posto di Pjanic, non contribuisce alla causa, non inventa mai nulla e anzi pare intimidito dall’atteggiamento spavaldo e deciso degli avversari, che iniziano subito bene: già al 18′ Deniral atterra Di Carmine, è rigore per il Verona, che però dapprima prende il palo, poi la traversa e sugli sviluppi dell’azione l’Hellas passa in vantaggio con un gran tiro dai venti metri di Veloso.
La Juve cerca di riordinare le idee: Ronaldo ci prova con un rasoterra velenoso al 29′, poi dopo un minuto serve dalla sinistra un prezioso assist per Ramsey, che arriva centrale al limite dell’area e fa partire un tiro che Gunter devia ed infila in rete: 1-1.
Alla mezz’ora, entrambe le squadre sono molto lunghe, giocano poco in mezzo e preferiscono sviluppare tentativi di affondo sulle fasce, Sarri rimprovera i suoi perchè non pressano abbastanza in avanti; la sensazione è che le gambe siano ancora troppo imballate, se persino CR7 sbaglia il tempo del passaggio a Cuadrado, solo in area. Comunque il Verona è particolarmente ispirato, tatticamente molto ben disposto in campo e piuttosto aggressivo.
Al 47’st passa in vantaggio la Juve: solita sgroppata di Cuadrado sulla destra, Gunter non può fare altro che atterrarlo: è rigore, sul dischetto va il cecchino Cristiano Ronaldo, tiro centrale, rete: 2-1 Juve.
Esce lo spento Bentancur per Pjanic ed ecco che al 50′ st si vede una bella combinazione bianconera: Ramsey-Dybala-CR7, poi sempre Dybala ci prova al 52′ st dopo un bello scambio con Ronaldo. Dopo tre minuti, ancora una bella azione con Cuadrado-CR7-Ramsey, peccato che nessuno raccolga il suo assist, che si va a perdere orizzontalmente sul fondo. Ramsey esce al 60′ st tra gli applausi, meritati: un buon esordio.
Il Verona comunque non molla, al 68′ st va vicino al pareggio con una punizione velenosa di Amrabat sulla quale Buffon si fa trovare pronto, poi Bonucci mura di corpo la ribattuta; altra parata di Buffon al 77′ st e ancora un pericolo al 90′ st, su un bel tiro di Veloso da destra che finisce sulla traversa.
Nel finale, Matuidi viene atterrato al limite del’area da Kumbulla, che deve lasciare il campo per doppia ammonizione; la punizione di Ronaldo finisce sulla barriera e si va negli spogliatoi.
Partita non divertente, non bella, ma estremamente concreta: tre punti incamerati, alcune indicazioni positive, per ora è tutto.
Ovunqueecomunque#finoallafine
Rugiada Gambaudo

Hipporun e Hippoten. Tanti top runner tra i 1300 partecipanti al via

Siamo arrivati  allo start della quarta edizione della Hipporun, mezza maratona e della terza Hippoten sulla distanza di 10 km. curate e organizzate dalla Podistica Torino, entrambe certificate.

Punto di partenza alle 9,15  la Palazzina di caccia di Stupinigi, luogo ricco di storia e arrivo all’ippodromo di Vinovo, casa del trotto torinese.

Almeno in 1300 appassionati della corsa su strada si presenteranno ai nastri di partenza, per provare il nuovo percorso e misurarsi sulle due distanze.

La mattina del 22 settembre, giorno di gara, sarà possibile iscriversi solo per la non competitiva di 10 km. entro le ore 8,45.

 

I top runner maschili

Tra gli italiani ci saranno in gara Francesco Carrera dell’Atletica Casone Noceto con 1h05’54” e Francesco Grillo, atleta di casa, tesserato per il Saluzzo 1h07’31”, Corrado Pronzati Running Team Genova. Ricco parterre di atleti africani: Roncer Konga Kipkorir del team Run2Gether, Mwangi Samuel, Tiongik Paul, Kering Ezra, Nyakundi Dickson Simba, Cuneaz Rene, Kurgat Gideon Kiplagat, Nasef Ahmed, Kabir Hicham, Benhamdane Rachid e Kabbouri Yassine, Dereje Tola Megersa.

Tempo da battere 1h02’12” di Tadu Deme Abate siglato nel 2018.

Le top runner femminili

A difendere i colori di casa ci saranno Beatrice Boccalini del Gabbi 1h13’36” ed Elisa Stefani del Brancaleone di Asti 1h13’50”. In campo femminile Tegegn Addisalem Belay, Munguleya Ada, Esteban Marta, Yayeh Gedamnesh, Wanjohi Mary Wangari, Jerotich Lenah e Lagat Ivyne Jeruto. Il record femminile da frantumare, sempre del 2018, è di Gete Alemayehu di 1h13’02”.

 

I top runner della 10 km

Anche sulla distanza più breve parteciperanno atleti di spicco.

Tra gli uomini: Italo Quazzola, Stefano Guidotti Icardi, Stefan Julius Gavril, Robert Kipkoech Kirui, Edward Young, Enrico Eula, Ayyoub El Bir.

Tra le donne: Valeria Roffino e Gloria Barale