SPORT- Pagina 344

La Juve riparte ma non convince

BOLOGNA JUVENTUS 0-1
Dopo l’amara sconfitta di mercoledì, la Juventus arriva al Dall’Ara con il morale a terra e fisicamente stanca; vince, ma non convince, anzi terrorizza letteralmente il popolo bianconero, in vista del 12 marzo, data in cui si decideranno le sorti della compagine di Allegri in questa Champions League
Infatti, il Bologna parte grintoso e senza il minimo timore reverenziale: blocca efficacemente il centrocampo juventino – privo di Pianic fino al 33′ della ripresa – e fa molto pressing, avanzando spesso ad impegnare Perin (dal nuovissimo look corto, quasi irriconoscibile!), peraltro uno dei migliori della sua squadra, sempre attento. CR7 e Mandzukic appaiono demotivati, mai realmente pericolosi, i palloni giocabili sono pochissimi per entrambi; l’unica nota davvero positiva di questo primo tempo è Bernardeschi, nell’inedito ruolo di mezz’ala: molto propositivo, macina chilometri e si inventa l’occasione da gol migliore dell’intera partita. Al 14′ del secondo tempo entra Dybala per lo spento Alex Sandro, e, complice anche un regalo della difesa bolognese, la Joya va in gol; ma il vantaggio non migliora il gioco della Juve, gli errori tecnici perseverano (anche da parte dei senatori) e Mihajlovic non si fa spaventare, anzi: tenta di ribaltare il risultato inserendo tutti i suoi giocatori più pericolosi in attacco, mentre al 42′ st Allegri mette dentro Chiellini per Bernardeschi. I minuti di recupero sono tutti del Bologna, che non riesce a pareggiare grazie all’ottimo Perin. Servirà molto, ma molto di più per passare il turno in Coppa: rabbia, grinta, cuore, e….attributi d’acciaio, come diceva il grande Beppe Furino.
 

Rugiada Gambaudo

(foto archivio – C. Benedetto www.fotoegrafico.net / il Torinese)

Gli alpini del "Doi" portano il trofeo "Buffa" in Taurinense

San Candido (BZ) 23 febbraio 2019 E’ il secondo alpini di Cuneo, della Brigata Alpina “Taurinense”, il vincitore dell’ambito Trofeo “Buffa”, la gara dei plotoni dei campionati sciistici delle Truppe Alpine; conclusasi dopo 3 durissime giornate di prove, ha visto trionfare con l’oro i militari del “Doi” che suggellato, con il miglior risultato possibile, intensi mesi di addestramento sulle montagne del Piemonte. “Sono orgoglioso del bellissimo risultato raggiunto – ha commentato il Colonnello Marcello Orsi, Comandante del 2° reggimento alpini – che premia i sacrifici e le fatiche di questi tre giorni durissimi”. A rendere ancora più unica, la vittoria degli alpini della Granda, la conferma che il tenente Valentina Mela, comandante del plotone, è la prima donna a salire sul gradino più alto del podio del trufeo “Buffa”. L’ambitissimo trofeo, emblema delle peculiarità alpine di centinaia di uomini e donne con le stellette è tornato in provincia dopo 12 anni dal successo del 1° reggimento artiglieria da montagna di fossano. 3 giorni senza soste, eccetto che per riposare qualche ora la notte, attendati, a temperature molto sotto lo zero e in condizioni proibitive. E poi via, ripartire, lo zaino da 25 kg sulle spalle, gli sci ai piedi, per cercare di arrivare prima degli altri, e dimostrare di essere i migliori. Prove di slalom gigante, di comunicazioni radio, di topografia, di tiro con arma individuale e di lancio della bomba a mano, oltre a numerose prove legate al soccorso in ambiente montano, conoscenza fondamentale per le truppe alpine, che grazie alle proprie capacità riescono ad operare sia per la sicurezza del paese che per la collettività, con le proprie squadre soccorso alpino militare, presenti in tutto l’arco alpino e nel Centro Italia. Trattamento del ferito in ambiente non permissivo, ricerche di travolti in valanga con l’ausilio del dispositivo ARTVA e traino del ferito su barella sono le difficili prove a cronometro che hanno dovuto superare gli oltre 400 atleti dei plotoni in gara. Al termine di queste intense giornate, soltanto uno ha portato a casa il Trofeo che maggiormente premia le attitudini militari, ma tutti i reparti delle Truppe Alpine hanno saputo ampiamente dimostrare le proprie capacità e il proprio addestramento, che hanno permesso loro di superare i propri limiti e trovare nei propri commilitoni la forza di non mollare, tipica della tradizione alpina.Come ha ricordato il comandante delle Truppe Alpine, generale di Corpo d’Armata Claudio Berto, gli alpini hanno dimostrato, ancora una volta, che prevede attività di tipo sportivo, tecnico e tattico, di essere dei “soldati al quadrato”, affermazione che evidenzia le straordinarie capacità di questi militari.

 
 
 
 

Vento in poppa per il Toro

Il Toro vince sull’ Atalanta 2-0 (1-0) nell’anticipo della 25a giornata del campionato di Serie A, giocata allo Stadio  olimpico Grande Torino. Vittoria grazie ai gol realizzati da Izzo al 42′ del primo tempo e da Iago Falque al 2′ della ripresa. E, come osserva Toro News, la partita di oggi ha segnato la prima presenza in Serie A di Vincenzo Millico della Primavera, classe 2000, concessa da Mazzarri  al minuto numero 92′. Solo due minuti ma beneauguranti per la carriera del giovane granata.

Torino-Atalanta, i precedenti

L’incontro di sabato pomeriggio (ore 15) sarà il cinquantesimo, in casa del Toro nella Serie A strutturata su un unico girone, tra il Torino e l’Atalanta: il computo dei 49 precedenti vede in vantaggio i granata, con 25 vittorie a fronte delle sole 6 degli orobici (18, invece, i pareggi)

Il Toro è nettamente in vantaggio anche nel conteggio delle reti: 92-46. Il primo “incrocio”, nella Città sabauda, tra torinisti ed atalantini ha luogo nella stagione 1937-’38, per la precisione alla quattordicesima giornata (2 gennaio 1938), concludendosi col successo dei padroni di casa: 2-1, con reti granata di Coriolano Palumbo al 15′ e di Mario Bo al 46′. I lombardi riescono a strappare un risultato positivo nel successivo confronto, cioè nella stagione 1940-’41: un 1-1 alla quarta giornata (27 ottobre 1940), con rete piemontese opera di Franco Ossola al 66′. La prima affermazione lombarda si fa attendere fino alla nona giornata della stagione 1952-’53 (16 novembre 1952), nella quale i bergamaschi espugnano il “Filadelfia” per 3-2. Rotto il ghiaccio, i nero-azzurri riescono a strappare risultati positivi anche nelle successive tre stagioni: vittoria per 3-1 nel 1953-’54 (ventinovesima giornata, 25 aprile 1954), pareggio 1-1 nel 1954-’55 (diciannovesima, 13 febbraio 1955) e nuovo successo per 3-1 nel 1955-’56 (ventesima, 26 febbraio 1956). Tali successi per 3-1 consistono nelle più pingui vittorie della “Dea” sul campo dei granata. L’ultimo successo del Toro risale alla stagione 2015-’16: 2-1 alla trentaduesima giornata (10 aprile 2016), con realizzazioni toriniste di Bruno Peres 35′ e di Maxi Lopez al 46′. Recentissimo l’ultimo pareggio, consistente nell’1-1 della quindicesima giornata della scorsa stagione (il 2 dicembre 2017, con rete granata firmata da Nicolas N’Koulou al 45′), mentre per trovare l’ultima vittoria atalantina bisogna indietreggiare fino all’annata 2006-2007: 2-1 alla trentaduesima giornata (15 aprile 2007). La più pingue vittoria del Toro sugli orobici è il 9-1 col quale il Grande Torino schianta i lombardi nel 1941-’42 (ventisettesima giornata, 24 maggio 1942). Oltre alla Serie A strutturata a girone unico, le due compagini si sono affrontate in casa del Torino anche nella massima divisione organizzata su più gironi (due volte), in Serie B (quattro) e in Coppa Italia (tre).

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Relativamente alla massima divisione strutturata su più gironi, si contano due vittorie toriniste: 7-0 alla dodicesima giornata (6 gennaio 1929) del girone eliminatorio della massima divisione (allora denominata “Divisione Nazionale”) e 2-0 alla nona giornata (16 dicembre 1945) del girone eliminatorio dell’Alta Italia della Serie A 1945-’46 (l’ultima, per ovvi motivi, organizzata su più gironi ed anch’essa denominata “Divisione Nazionale”). I due confronti nella massima categoria a più gironi vedono, dunque, un bottino pieno del Torino, con due vittorie su altrettanti incontri, con 9 reti realizzate e nessuna incassata. In cadetteria si annoverano, invece, quattro confronti, con il Torino vincente solamente nel primo, cioè nella stagione 1998-’99: 2-1 alla dodicesima giornata (28 novembre 1998), grazie agli acuti di Marco Ferrante al 34′ e di Antonino Asta al 68′. Nei successivi tre confronti, infatti, si registrano un pareggio (2-2 nel 2005-2006) e due vittorie atalantine (1-0 nel 2003-2004 e 2-1 nel 2010-’11). Su quattro confronti, quindi, si registrano un successo granata, un pareggio e due vittorie ospiti. Ospiti che sono in vantaggio anche nel conteggio delle reti: 6-5. Ed eccoci alla Coppa Italia, dove si contano due vittorie piemontesi ed un pareggio (e col Toro avanti 4-2 nel computo delle realizzazioni). Il primo confronto ha luogo nell’annata 1987-’88, alla seconda giornata del girone eliminatorio (26 agosto 1987): 2-1 per i padroni di casa, grazie ai centri di Anton “Toni” Polster al 4′ e di Tullio Gritti al 56′. Nulla di fatto, invece, nella gara di ritorno degli ottavi di finale dell’edizione 1993-’94: il confronto del 15 dicembre 1993 termina, infatti, 0-0, ma il Toro passa il turno in virtù del netto successo 3-0 conquistato all’andata a Bergamo. Altra vittoria torinista nel successivo confronto, relativo alla gara di ritorno del secondo turno dell’edizione 1999-2000 (27 ottobre 1999): 2-1, con reti di Edoardo Artistico al 27′ e di Gianluigi Lentini al 46′. Successo, però, non sufficiente ai fini della qualificazione, per via della sconfitta per 1-3 nella gara d’andata in Lombardia. In totale, quindi, tra Serie A, Serie B, massima divisione strutturata su più gironi e Coppa Italia, il Toro ha ospitato l’Atalanta 58 volte, avendo la meglio in 30 occasioni, contro le sole 8 dei bergamaschi (20, invece, i pareggi). I granata sono nettamente in vantaggio anche nel computo delle realizzazioni: 110-54.

Giuseppe Livraghi

 

 

Torino-Atalanta, i precedenti tra i due tecnici

La partita di sabato (ore 15) sarà il decimo confronto tra Walter Mazzarri e Gian Piero Gasperini: il bilancio vede in vantaggio l’attuale tecnico atalantino, per 4 vittorie a 2 (3, invece, i pareggi). Le strade dei due allenatori si incrociano per la prima volta alla quarta giornata della Serie A 2007-2008 (23 settembre 2007), nel sentito derby di Genova, con Mazzarri sulla panchina blucerchiata e Gasperini su quella rosso-blu: finisce 0-0, mentre la gara di ritorno (alla ventitreesima, il 17 febbraio 2008, in casa del Genoa) vede il successo per 1-0 dei sampdoriani, grazie ad un acuto di Christian Maggio all’87’. Gasperini fa bottino pieno con il suo Genoa la stagione seguente: 1-0 all’andata in trasferta alla quindicesima giornata (7 dicembre 2008) e 3-1 al ritorno in casa alla trentaquattresima (3 maggio 2009) sulla Samp “mazzarriana”. I due tecnici si ritrovano anche l’annata successiva (2009-2010), con Mazzarri che, subentrato a Roberto Donadoni sulla panchina del Napoli, impatta per 0-0 alla ventiduesima giornata (30 gennaio 2010) in Campania con il “grifone” sempre guidato da “Gasp”. Altre sfide nelle stagioni 2012-2013 e 2013-2014. Nella prima annata, Mazzarri (alla guida del Napoli) ha nettamente la meglio sul collega, subentrato a Giuseppe Sannino alla guida del Palermo: 3-0 alla ventesima giornata (13 gennaio 2013). Successo di Gasperini, invece, nel 2013-2014: tornato al “suo” Genoa (subentrando a Fabio Liverani), l’attuale tecnico dell’Atalanta ha la meglio sull’Inter di Mazzarri per 1-0, grazie ad una prodezza di Luca Antonelli all’83’ (ventesima giornata, 19 gennaio 2014). Dopo una “pausa” di ben quattro anni, i due allenatori tornano a confrontarsi nella stagione 2017-’18, per la precisione alla trentaquattresima giornata (22 aprile 2018): fra le mura amiche dello stadio “Atleti Azzurri d’Italia”, l’Atalanta “gasperiniana” ha la meglio per 2-1, vittoria decisiva per l’accesso all’Europa League dei bergamaschi e, quindi, per la mancata qualificazione europea del Toro. Termina, invece, in parità il confronto della sesta giornata (26 settembre 2018) della successiva (attuale) stagione: a Bergamo, un Torino reduce dalla sconfitta interna col Napoli riesce a conquistare un discreto 0-0.

Giuseppe Livraghi

A2 SOFTBALL, ECCO IL CALENDARIO

La Federazione Italiana Baseball Softball ha ufficializzato la composizione del calendario del Campionato Italiano di serie A2 di softball.
Nel girone A la Reale Mutua Jacks Torino debutterà in casa alle ore 11:00 di domenica 14 aprile, quando al campo di casa di via Passo Buole ospiterà la squadra toscana della Liburnia Softball Livorno. Il 9 giugno il ritorno a campo invertito. Il 27 e il 28 aprile la lunga trasferta in Sardegna, dove le ragazze torinesi incontreranno il Supramonte Softball (Nuoro) e il Banco Sardegna Nuoro Softball Italia; l’11 maggio l’inedita sfida col Carpana Crocetta Baseball & Softball, nel mezzo i match col Legnano Baseball e Softball, le Monzesi New Bollate Softball 1969 e La Loggia. Il  9 marzo alle ore 17 nella sede dell’agenzia di Reale Mutua di Corso Giulio Cesare 268 a Torino è stata organizzata la presentazione della squadra.

Allegri: "Si sapeva che sarebbe stato difficile, ma non ci piangiamo addosso"

Massimiliano Allegri commenta a caldo la sconfitta della Juve contro l’Atletico Madrid: “loro riescono a stare nella partita anche quando non ci sono sussulti. Ma abbiamo la possibilità di ribaltarla, bisogna avere fiducia, non bisogna piangersi addosso. Si sapeva che sarebbe stata difficile perché l’Atlético è forte”. Aggiunge l’allenatore bianconero:  “nella ripresa abbiamo sbagliato, c”è delusione, ma capita che le squadre perdano la prima. Non sarà semplice, ci vorrà una grande gara al ritorno e io sono comunque fiducioso”.
 
(Foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Allegri: “Si sapeva che sarebbe stato difficile, ma non ci piangiamo addosso”

Massimiliano Allegri commenta a caldo la sconfitta della Juve contro l’Atletico Madrid: “loro riescono a stare nella partita anche quando non ci sono sussulti. Ma abbiamo la possibilità di ribaltarla, bisogna avere fiducia, non bisogna piangersi addosso. Si sapeva che sarebbe stata difficile perché l’Atlético è forte”. Aggiunge l’allenatore bianconero:  “nella ripresa abbiamo sbagliato, c”è delusione, ma capita che le squadre perdano la prima. Non sarà semplice, ci vorrà una grande gara al ritorno e io sono comunque fiducioso”.

 

(Foto Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net)

Caro Basket, ma quanto sei caro?

24 ore fa le trattative per la cessione della proprietà del basket erano cosa fatta. Mi sa che è stato un falso allarme. Dipende da quale punto di vista si vede il problema, se problema c’ è. In fondo interessa a molti  più torinesi se il basket sotto la Mole  ha ed avrà una squadra in serie A o tornerà all’oblio di 15 anni fa. Questa è attualmente la posta in gioco. E se interessa solo ai tifosi vuol dire che in fondo interessa poco ai torinesi. Eppure solo un anno fa al ritorno dalla Coppa Italia erano tutti lì a magnificare i vincitori. Ma come si sa le vittorie sono di tutti e le sconfitte sono di pochi.  Il notaio Forni un anno fa veniva osannato quasi come un dio, magari pagano ma pur sempre osannato. Oggi sicuramente di meno.  Forni che ha annunciato trionfante la conclusione delle trattative ed il passaggio delle consegne. Ma chi compra puntualizza: non esiste proprio. Molte cose non tornano, ci sono conti da verificare. Vista così, chi ha urlato “è fatta” è stato perlomeno intempestivo.  Un Forni  che fa (comunque) fino alla fine il suo dovere, con uno sponsor che versa 200 mila euro. La classe non è acqua. E tasse federali e stipendi sono salvi . Almeno per ora anche l’onore e la prosecuzione nel campionato sono momentaneamente salvi. Ovviamente. In torinese si dice: ci ha messo un tacun. Viceversa sarebbe saltato il banco.  Addio serie A e di conseguenza addio ai compratori. Sono dettagli l’ ipotetica distanza tra chi vende e chi vorrebbe comprare? No (anzi) le distanze sono in realtà economicamente abissali. Con alcuni punti determinanti.  Quest’anno, euro  più euro meno, la stagione costerà intorno a 4 milioni Cifre esorbitanti per le possibilità reali.Probabilmente gli eventuali contenziosi e le relative cifre dovranno o essere garantite da Forni o iscritte a bilancio. Insomma o Forni si accontenta di meno e continua a metterci dei soldi o il rischio di un ritiro dal campionato è concreto.  Le conseguenze le lascio immaginare a tutti. Imperturbabile  l’amministratore delegato Feria: rompe il silenzio dichiarando che rinuncerà alla buona uscita. Così scopriamo che percepiva una indennità. Sempre affari della società fin tanto che non salta tutto.  Nessuno  si augura un cataclisma. Ad oggi il Gruppo Leonis tace e sembra che non ci stia.  Non prima di aver detto che  i debiti nella loro quantità non li convincono. Se le trattative saltano sono solo due le alternative. O continua a pensarci Forni o sfilandosi salta tutto.  Si è anche parlato di una  cordata torinese.  Come si sa Torino è piccola e la gente mormora. Francamente non ci credo.  Tutto inventato ad arte per alzare il prezzo? Forse non è poi così importante. Il valore di una società è ciò che è disposto a pagare chi vuol comprare.  Da molto era noto un gap.  I costi sostenuti per una squadra che avrebbe dovuto vincere contro tutti e poi gli attuali scarsi risultati. Prepariamoci al peggio. Al più ci saremo fasciati la testa prima di rompercela.
Patrizio Tosetto

Campionato Italiano Invernale Lifesaving, piemontesi a caccia di medaglie

www.federnuoto.piemonte.it

Dodici mesi fa gli atleti piemontesi tornarono dal Campionato Italiano lnvernale di categoria di nuoto per salvamento con oltre cinquanta medaglie, una ventina titoli italiani e tre record nazionali di categoria

Un risultato ovviamente ottimo, che i nuotatori del nostro comitato regionale proveranno a ripetere e migliorare tra domani e domenica nell’analoga manifestazione 2019 in programma allo Stadio del Nuoto di Riccione. Cinque giornate e nove turni gara; circa 1400 atleti delle categorie Esordienti A, Ragazzi, Junior, Cadetti e Senior in rappresentanza di quasi cento società di tutta Italia. Tredici di queste sono piemontesi – Filgud, Centro Nuoto Nichelino, Sa-Fa 2000 Torino, Nuotatori Canavesani, Polisportiva UISP River Borgaro, GS Vigili del Fuoco Salza, Libertas Nuoto Rivoli, NC RN Cairo M. Acqui Terme, Aquatica Torino, CS Roero, Libertas Nuoto Chivasso, Swimming Club Alessandria, Rari Nantes Torino – per un totale di circa 900 presenze gara, comprese le staffette.