SPORT

Torino, vent’anni di Cairo: la vittoria della mediocrità

 

Vent’anni fa Urbano Cairo prendeva in mano un Torino appena fallito. Da allora, il club granata è rimasto a galla, ma senza mai spiccare davvero il volo. Nessun dramma sportivo, ma nemmeno ambizioni reali: il Toro ha navigato nella cosiddetta aurea mediocrità, tra salvezze tranquille e sporadiche fughe verso l’Europa.
Qualche bel momento c’è stato — l’Europa League con Ventura, il cuore di Belotti, lo stadio di nuovo pieno — ma sempre senza continuità. Le promesse di crescita si sono arenate su una gestione prudente, più attenta al bilancio che alla gloria.
Cairo ha garantito stabilità, ma dopo vent’anni la piazza si chiede se non sia il momento di provare a sognare davvero. Perché sopravvivere non basta, soprattutto per chi porta nel nome la memoria del Grande Torino.

Enzo Grassano

Il Motovelodromo torinese celebra la “Vuelta a España”

“C’era una Vuelta”, in occasione della partenza da Torino della 80^ edizione

Sabato 23 agosto/Fino al 20 agosto, le prenotazioni per la “Cena in Rosso”

E’ sicuramente una delle più appassionanti e prestigiose corse del ciclismo mondiale. Giunta quest’anno alla sua 80^ edizione, la “Vuelta a España”, valida come “prova” dell’“UCI World Tour 2025”, si svolgerà dal 23 agosto prossimo al 14 settembre, per un totale di 3.144 chilometri, suddivisi in 21 tappe, con partenza in Italia (notizia delle notizie!) da Torino e arrivo, come da tradizione, a Madrid. Saranno ben 4 le tappe piemontesi, a iniziare dalla prima Torino Venaria Reale – Novara, seguita da Alba – Limone Piemonte, San Maurizio Canavese – Ceres e Susa– Voiron (Francia).

Dunque è proprio per celebrare il Km 0 della prima tappa sotto la Mole, che il “Motovelodromo Fausto Coppi” di corso Casale organizza sabato 23 agosto (giorno del “via”) una serie di appuntamenti di indubbio interesse, che si terranno dal mattino alla sera, all’insegna del “grande” ciclismo, della cultura sportiva e della convivialità. Ospite d’eccezione, l’ex ciclista torinese Fabio Felline vincitore della“Maglia Verde – Vuelta a España 2016”.

Particolarmente articolata e studiata con lodevole attenzione la giornata. Il primo appuntamento, alle 11, vedrà il giornalista – scrittore ed esperto di ciclismo (lui stesso da ragazzo ciclista militante tra le file del “Castelnuovo Don Bosco”) nonché opinionista Rai, Beppe Conti. Giornalista alla “Gazzetta dello Sport” e firma di lustro per “Tuttosport” e “Bicisport”, Conti è anche autore di numerosi libri dedicati al suo, da sempre, sport del cuore, che ha raccontato e racconta non solo sotto l’aspetto puramente sportivo, ma anche appassionandosi e facendo appassionare i lettori agli aspetti più decisamente “umani” dell’ambiente a “due ruote”, con una particolare predilezione, ad esempio, per la storica rivalità fra lo Sceriffo – Francesco Moser ed il novarese Beppe Saronni. Nel 2020, in occasione del 57° “Bancarella Sport” riceve il prestigioso Premio “Bruno Raschi” e nel 2021 il “Premio Selezione Bancarella Sport” con “Dolomiti da leggenda”, edito da “Reverdito”. Nell’incontro programmato al “Motovelodromo”, Beppe Conti racconterà del “Giro di Spagna” con storie e curiosità tratte dal suo nuovo libro “C’era una Vuelta” (di qui il titolo dato alla Giornata di corso Casale) edito da “Graphot”. Storie e racconti diventati leggenda e legati a nomi storici del grande ciclismo, che hanno affrontato la corsa iberica tra successi, delusioni, sofferenze, vittorie e momenti di gloria. Per quanto riguarda i ciclisti di casa nostra, la “Vuelta” ha visto sei italiani trionfare e tanti altri aggiudicarsi tappe importanti: da Angelo Conterno, il primo italiano a vincerla nel 1956, a Felice Gimondiche se l’è aggiudicata nel 1968. Dal fantastico record di Giovanni Battaglin, che in 48 giorni ha trionfato nella “Vuelta” e nel “Giro d’Italia” nel 1981, a Marco Giovannetti, fino alle vittorie di Vincenzo Nibali e Fabio Aru. Ma la “Vuelta” è anche stata l’ultima grande corsa a tappe della vita per Fausto Coppi e il sogno mai realizzato di Indurain, spagnolo di Pamplona.

Due gli appuntamenti della serata.

Alle 20 si terrà la “Cena in Rosso” sulla “pista storica” per celebrare la prestigiosa “maglia rossa (la “maglia roja”) della corsa spagnola. Nel menù, ovvio!, “paella” e “sangria”.

Alle 21, musica! Ad intrattenere gli intervenuti il “concerto live”, sostenuto dalla “Città di Torino”, del “Cane Vecchio Sa-und”, la curiosa band(musicale ma non solo) nata durante le telecronache di ciclismo su “Eurosport” fra Luca Gregorio, Riccardo Magnini e Moreno Moser, nipote di Francesco.

La tappa del Km 0, davanti al monumento intitolato a Fausto Coppi, potrà inoltre essere seguita in diretta su maxischermo.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito. Il costo della “Cena in Rosso” è di 25 euro a persona, con prenotazione obbligatoria entro mercoledì 20 agosto: tel. 379/15510930.

Per ulteriori info: “Motovelodromo Fausto Coppi”, corso Casale 144, Torino; tel. 011/3828188 o www.motovelodromo.to.it

g.m.

Nelle foto: Il “Motovelodromo” ripreso dall’alto; Beppe Conti; “Cane Vecchio Sa-und”

53esima traversata a nuoto del Lago di Viverone

Circuito Nobile dei laghi

Nella splendida cornice del lago di Viverone ha avuto luogo sabato 2 agosto scorso la 53esima edizione de La Traversata a Nuoto del Lago , giunta alla sua dodicesima edizione inserita nel circuito “Nobile dei laghi”, rientrando così nelle 15 traversate più importanti d’Italia.  Quest’ultima edizione è  stata sempre più  avvincente e importante per il territorio per riprendere un percorso di vitalità per questa zona.

Il presidente Sarasso ha ricordato che anche questa edizione è stata di grande successo, grazie alla giornata bellissima per il clima, ma soprattutto grazie alla collaborazione dello Staff, dell’Ente di Promozione allo Sport CSAIN, degli enti pubblici, della Croce Rossa Italiana e di loro, i partecipanti.

Alla premiazione finale la presenza delle amministrazioni locali, con in testa il Comune di  Viverone, ha dato un tocco di importanza istituzionale all’evento. È stato possibile garantire una giornata di sport e svago, assicurando la massima tranquillità ai partecipanti e agli ospiti grazie all’adeguato supporto alla sicurezza dei nuotatori e al divieto di navigazione per due ore di gara.

La tradizione di un luogo ne garantisce la memoria storica e in questi momenti è necessario ricordare la tradizione che cresce e si consolida negli anni. Alle 14.30, in perfetto orario, i partecipanti circondavano il Molo di Anzasco, dopo una mattinata nuvolosa ma che è  andata via via migliorando, con un pomeriggio quasi perfetto nel clima e nelle temperature, si è goduto una giornata di sole concedendosi alle foto di rito e concentrandosi sulla gara.

Si sono registrati 80 atleti iscritti, il ritmo della gara è stato davvero elevato, malgrado la corrente sostenuta ci si è  avvicinati al record. Il primo classificato ad aver toccato la riva presso il Ristorante Pescatori nella categoria maschile è stato Bonanno Mattia di 16 anni, che ha percorso il tratto di lago in 47’ 19”, secondo Giorgio Bellin di Legnano in 47’ 52”, che replica il secondo posto dello scorso anno e terzo Signini Thomas in 48’15”. La prima classificata della categoria femminile è stata Aurora Garelli di Acqui Terme.

Lo slogan “Acque libere e nuoto per tutti” ha trovato in Viverone il massimo della sua espressione.

“Le traversate a nuoto in acque libere stanno diventando un appuntamento ormai presente in tutti I laghi e per Viverone devono rappresentare un momento di incontro dove competizione, storia, tradizione e solidarietà di una comunità si fondono da oltre 50 anni – ribadisce Piero Sarasso – che riconosce l’importanza dell’inserimento nel circuito Nobile dei Laghi, per dare visibilità ai luoghi e a quasi mezzo secolo di competizioni a bracciate in questo lago.

Gli sponsor che hanno permesso di arricchire la manifestazione sono stati Filatura Di.Ve., Spumanti Perini San Giovanni di Conegliano, Fonte San Benedetto Guizza, Docks Market.

Le classifiche vengono pubblicate sul sito www.asdlagodiviverone.com

Mara Martellotta

Lookman tra Inter e Atalanta: un caos mal gestito

 

Ademola Lookman è finito al centro di uno degli intrecci più caotici del mercato estivo. Dopo una stagione straordinaria con l’Atalanta – culminata con la tripletta in finale di Europa League 2 anni fa – l’attaccante ha espresso il desiderio di provare una nuova avventura. L’Inter lo osserva, lo corteggia, ma non affonda mai il colpo decisivo,con un’offerta non ritenuta congrua dai vertici bergamaschi.La Dea, legittimamente, lo valuta tanto e non è disposta a fare sconti.
Il problema è che il tira e molla va avanti da settimane, senza uno sviluppo concreto. E a pagarne le conseguenze sono tutti. Lookman è distratto, poco sereno e consapevole di essere in bilico. L’Atalanta rischia di trattenere un giocatore poco motivato che ha chiesto la cessione mentre l’Inter resta ferma, perdendo tempo prezioso sul mercato.
Tutti hanno sbagliato qualcosa: il giocatore forse ha forzato troppo, l’Inter è rimasta a metà del guado, e l’Atalanta non ha gestito al meglio la comunicazione interna ed esterna.
Ora serve una svolta chiara. O si chiude la trattativa con decisione, oppure si riparte con chiarezza. Continuare così, tra ambiguità e tensioni, non conviene a nessuno.

Enzo Grassano

Serie A: tra venti giorni si riparte, tra problemi cronici e solito fascino

Manca poco più di venti giorni all’inizio della nuova stagione di Serie A, e come sempre, si riparte tra mille contraddizioni.
I problemi strutturali sono noti e ancora irrisolti: stadi vecchi, spesso semivuoti, e pochi investimenti in infrastrutture moderne. La pirateria continua a erodere i ricavi televisivi, rendendo difficile la competitività a livello internazionale. Intanto, in campo aumentano gli stranieri, mentre i giovani italiani faticano a trovare spazio.
Eppure, nonostante tutto, la Serie A resta affascinante. Il campionato è incerto, aperto, con più squadre pronte a giocarsi lo scudetto e altre capaci di sorprendere.
Forse non è il torneo più ricco o spettacolare d’Europa, ma sa ancora emozionare. Ed è proprio questa imprevedibilità, questo equilibrio sottile tra crisi e passione, a tenere viva l’attesa.

Enzo Grassano

Un nuovo spazio per lo sport in corso Cadore, grazie a “Sport Illumina”

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Torino avrà una nuova area pubblica dedicata allo sport all’aperto in corso Cadore, nel quartiere Vanchiglietta: uno spazio moderno e attrezzato, con campi da gioco polivalenti, arredi urbani e illuminazione, progettato per promuovere l’attività fisica e la pratica sportiva libera per i cittadini di tutte le età.

La realizzazione è frutto dell’accordo di collaborazione sottoscritto dalla Città di Torino con Sport e Salute, nell’ambito del bando “Sport Illumina”, promosso dal Ministero per lo Sport e i Giovani tramite il Dipartimento per lo Sport, che vede Torino tra i comuni beneficiari dei finanziamenti destinati alla realizzazione di spazi aggregativi attrezzati, inclusivi e riconoscibili. Il valore complessivo dell’intervento è di 800 mila euro; lo spazio sarà gestito per i prossimi sei anni da Sport e Salute, senza oneri a carico della Città, incluse le attività di manutenzione.

“Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto grazie alla partecipazione al bando di Sport e Salute – commenta l’assessore allo sport Domenico Carretta -. Il contributo economico che ci siamo aggiudicati, ci permetterà di realizzare un’area sportiva all’aperto di alta qualità, a libero accesso, un luogo nuovo di socialità e benessere nel quale tutti saranno i benvenuti”. 

Il progetto prevede la realizzazione di uno “Spazio Illumina” modulare, inclusivo e liberamente accessibile, realizzato secondo un modello ideato da Sport e Salute, con l’obiettivo di promuovere lo sport come elemento di inclusione, benessere e rigenerazione urbana.

“Sport Illumina” punta a trasformare gli spazi pubblici in vere e proprie piazze di comunità, aperte, sicure e capaci di favorire l’aggregazione spontanea e la socializzazione. La creazione di questi spazi mira a promuovere un nuovo modello di società in cui il territorio diventa un elemento centrale di vita sociale, stimolando l’incontro tra generazioni e la partecipazione attiva dei cittadini. Il bando, con una dotazione finanziaria complessiva di oltre 31,8 milioni di euro, ha finanziato la realizzazione di cento nuovi spazi di aggregazione in tutta Italia.

TORINO CLICK

Il Chievo Verona a Sauze d’Oulx in amichevole con l’Union BB Vallesusa

SAUZE D’OULX – Il nuovo impianto sportivo Pin Court a Sauze d’Oulx ha ospitato il ritiro del nuovo Chievo Calcio.

Gran finale mercoledì 30 luglio.

Nel pomeriggio alle 16 amichevole di lusso tra il Chievo Verona e l’Union BB ValleSusa, squadra di Bussoleno che milita nel campionato di Promozione.

Dopo le foto di rito con l’Assessore dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea Giorgio Merlo a portare il saluto dell’ente, lo scambio delle maglie tra i due capitani: Lorenzo Scapino per l’Union e Alberto Paloschi, bomber da decine di gol in Serie A, tornato a guidare l’attacco della squadra del patron Pietro Laterza.

Partita amichevole, arbitrata da Stefano Perron Cabus di Sauze d’Oulx, e condita da gol di ottima fattura. Ha vinto 3-1 la squadra di mister Riccardo Allegretti con reti di Edoardo Bortolussi e di capitan Alberto Paloschi nel primo tempo. L’Union di mister Luca Plano ha accorciato le distanze con Pietro Pereno, mentre a chiudere i conti è stato l’altro bomber scaligero Rocco Costantino.

La festa è poi proseguita al parco giochi “Vincent Hawkins” con i saluti della città di Sauze d’Oulx al Chievo. Talk moderato impeccabilmente da Marco Margrita, con i saluti del Vicesindaco Marco Tintinelli e del Sindaco Mauro Meneguzzi: “Siamo veramente molto soddisfatti per questo raduno e ringraziamo il Chievo Verona per aver scelto di svolgere la prima parte del ritiro nelle Montagne Olimpiche. Ringraziamo il presidente Pietro Laterza e tutto il Chievo per la fiducia. Iniziative come questa rappresentano per noi la volontà e la capacità di sviluppare una recettività lungo tutto l’anno, andando oltre la sola neve. Lo sport, in particolare, può essere il volano per attrarre e far conoscere sempre più il territorio del Comuni Olimpici”.

Il neopresidente Pietro Laterza ha ringraziato Sauze per l’ospitalità: “Vogliamo ringraziare Sauze d’Oulx perché ci ha fatti sentire a casa. Un grazie al Comune per la squisita accoglienza e un grazie anche a chi ha voluto sostenere direttamente il nostro ritiro. Il nostro grazie è sicuramente un arrivederci”

Emozioni grandi poi nelle parole di Sergio Pellissier che non solo è la bandiera del Chievo da sempre, ma è colui che ha rilevato la squadra dal fallimento e l’ha portata in serie D ed oggi è direttore sportivo e presidente onorario. Le sue sono state parole di passione e nel suo intervento ha saputo esprimere al meglio cosa vogliono ancora dire i valori nel mondo del calcio.

Il Torino incassa una nuova sconfitta contro il Monaco: finisce ancora 3-1 per i francesi

A distanza di 24 ore dal primo test, il Torino incassa una nuova sconfitta contro il Monaco: finisce ancora 3-1 per i francesi.
La squadra di Marco Baroni mostra qualche passo avanti rispetto al primo confronto, ma resta evidente che il gruppo è ancora in piena fase di rodaggio. Il lavoro da fare è tanto, soprattutto considerando che molti dei nuovi acquisti sono arrivati solo da pochi giorni e devono ancora integrarsi nei meccanismi di squadra.
Ngonge, ad esempio, non è stato nemmeno convocato per la trasferta nel Principato, mentre Aboukhlal si è unito al gruppo quando il ritiro di Prato allo Stelvio era già terminato. Anjorin e Ismajli, arrivati con più anticipo, sono ancora alla ricerca della giusta intesa con i compagni. Oggi ha fatto il suo debutto anche il portiere Israel, che ha avuto modo di mettersi alla prova tra i pali per la prima volta in maglia granata.
Nonostante il risultato, l’obiettivo principale di queste amichevoli resta quello di costruire una squadra solida e affiatata. Baroni prosegue il suo lavoro cercando di dare identità e struttura a un Torino ancora in costruzione. I prossimi test saranno fondamentali per valutare i progressi e prepararsi al meglio in vista dell’inizio del campionato.

Enzo Grassano

Con lo sguardo all’insù, sotto i portici di via Po, per gli 80 anni di Tuttosport

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Con lo sguardo all’insù, sotto i portici di via Po, per gli 80 anni di Tuttosport: la testata tutta torinese fondata dal giornalista Renato Casalbore.

Il giornale  ha documentato imprese epiche, celebrato campioni e raccontato sconfitte, rinascite e tanto altro ancora in ben otto decenni.

Tra i direttori, oltre a Casalbore che perì nella tragedia di Superga con la squadra del Grande Torino: Carlo Bergoglio, Antonio Ghirelli, Giglio Panza, Gianpaolo Ormezzano, Pier Cesare Baretti, Piero Dardanello, Franco Colombo, Xavier Jacobelli e Gianni Minà.

Igino Macagno